21.12.2020 Views

Dicembre 2020

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

CURIOSITÀ

LA QUERCIA - QUERCUS

Nel nucleo della Quercia troviamo gli ospiti del secondo piano

del Centro Servizi Anziani “Santa Maria Bertilla”.

Alcuni di essi, pur impossibilitati a causa di una scarsa autonomia

fisica, partecipano attivamente alle attività proposte dalle educatrici

della struttura.

Messaggio: la Quercia è un albero forte, con grandi radici, e una

chioma generosa. Ci racconta di chi vuole esserci ancora e vivere

davvero per agire e partecipare alla vita della struttura. Sono

gli ospiti che arricchiscono ciò che

viene loro proposto raccontando le

storie della loro vita ed i punti di vista

personali.

Origine: la Quercia è un albero molto

diffuso fin da tempi molto antichi,

già prima dell’ultima glaciazione

popolava la Terra; oggi è presente

in tutto l’emisfero settentrionale

specie nelle regioni temperate.

Profilo botanico: la Quercia è

un genere appartenente alla famiglia

delle Fagacee, ed è un nome

generico comprendente gli alberi

comunemente chiamati Querce.

Infatti, si trovano diverse varietà: dal

Cerro, al Rovere, alla Quercia comune

e molte altre. In molti casi, il portamento

è imponente anche se ci

sono specie arbustive. L’areale del

genere Quercus comprende buona

parte dell’emisfero settentrionale

estendendosi dalla zona temperata

a quella tropicale dell’America,

dell’Europa, del Nord Africa e dell’Asia. Le due Querce più diffuse

in Europa sono Quercus robur (Farnia) e Quercus petrae (Rovere),

nelle nostre zone troviamo anche il Quercus cerris (Cerro).

Le Querce sono piante monoiche, ovvero la stessa pianta porta

sia i fiori maschili che quelli femminili. I fiori maschili sono riuniti

in amenti di colore giallo, quelli femminili sono di colore verde.

Il frutto è la ghianda; l’albero ha radici possenti e tende a sviluppare

un grosso tronco per sostenere il suo metabolismo. Le foglie,

disposte in modo alterno, sono talvolta lobate, oppure dentate

e, anche sulla stessa pianta, possono avere forme diverse (per la

differenza del fogliame giovanile rispetto a quello adulto). Tali foglie

sono le ultime a comparire in primavera e le ultime a cadere;

a fine inverno, le possiamo trovare ancora secche ma attaccate

all’albero.

Frutto: le ghiande della Quercia comune sono appese a lunghi

piccioli e, in altri tempi, venivano usate soprattutto come cibo per

animali. Tuttavia, anche l’uomo si era adattato per poter ottenere

una farina con cui fare il pane sottoponendo le ghiande prima ad

un processo con cui togliere al frutto il gusto amarissimo e aspro

e poi per farlo essiccare, tostare e ridurlo a farina.

Proprietà: in fitoterapia, tradizionalmente, si utilizza la corteccia

dei rami giovani per la loro azione astringente, antinfiammatoria

ed antiemorragica, per eczemi ed

infiammazioni di vario tipo. Le gemme

si usano principalmente per curare problemi

di esaurimento organico ed intellettuale.

Le Querce sono piante visitate

dalle api per la produzione di miele di

melata. Dalla Quercia si ricava anche un

fiore di Bach, chiamato Oak, che aiuta

le persone affaticate a causa dei troppi

impegni intrapresi contribuendo a conferire

un giusto valore anche al riposo e

al sano divertimento.

Simbolismo: nella cultura celtica, la

Quercia è stata la protettrice dei druidi

che, come guaritori e guide spirituali

del loro popolo, dovevano quotidianamente

confrontarsi con molte avversità.

In tutta l’Europa, in epoca precristiana,

la Quercia era considerata una pianta

sacra per entrare in contatto con la Terra.

Nel tempo, anche fra i Cristiani, la

Quercia conservò molto del suo prestigio

soprattutto per il suo utilizzo materiale:

il legno veniva usato per il falò di

Natale che rappresentava il rito iniziatico

per accedere al nuovo anno. Per i greci, la Quercia era l’albero

dedicato a Zeus mentre per i romani era dedicata a Giove. Proprio

per i romani, i suoi rami erano simbolo di virtù, forza, coraggio,

dignità e perseveranza.

È interessante ricordare che la Quercia è simbolo di concretezza e

ci mostra come ben realizzare i nostri propositi, e incentiva a dare

la giusta considerazione alle funzioni legate alla sopravvivenza:

non è un caso se un tempo i tribunali svolgevano ed emettevano

decreti non in un ambiente chiuso, ma in un ritrovo all’aperto sotto

le fronde delle Querce.

Il ramo di Quercia è sempre stato il simbolo della forza e del valore

in campo militare, mentre il ramo d’ulivo è il simbolo della

pace: entrambi compaiono nell’emblema nello stemma della Repubblica

Italiana.

Barbara Girardi

10

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!