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Passpartu Festival della Montagna 2021 - Mostra

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SIMONA SALADINO

Simona Saladino nasce a Palermo nel 1994. Studia presso il Liceo Artistico Giuseppe

Damiani Almeyda di Palermo, dove nel 2011\2012 consegue il Diploma di Maestro

d’Arte presso la sezione Architettura. Frequenta nel 2013\2014 il Corso di Pittura

dell’Accademia di Belle Arti e di Restauro ABADIR di San Martino delle Scale, Monreale

(PA). Successivamente si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Palermo conseguendo

il Diploma Accademico di Primo Livello in Grafica d’Arte nell’A.A. 2017\2018 ed

il Diploma Accademico di Secondo Livello in Grafica d’Arte nell’A.A. 2019\2020. Nel

2017 è la vincitrice del Primo Premio X Edizione del Premio Internazionale “Biennale

di Incisione - Città di Monsummano Terme”, con annessa pubblicazione sul catalogo

“Confronto fra Accademie di Belle Arti. Mostra Omaggio Picasso-Campigli” e mostra

collettiva al Mac,n Museo di Arte Contemporanea e del Novecento, Villa Renatico

Martini, Monsummano Terme (PT). Durante gli studi accademici, nell’A.A. 2019\2020

è Cultore della Materia presso la Cattedra di Tecniche dell’Incisione 1-2-3, Corso del

Prof. Sandro Bracchitta; inoltre, collabora in

qualità di tirocinante con l’Istituto Centrale per

la Grafica di Roma per cui svolge incarichi come

Incisore Litografo, grafico ed organizzatore in

relazione ad un ciclo di seminari disposti di concerto

con l’Accademia di Belle Arti di Palermo.

Attualmente è cultore della Materia presso la

Cattedra di Serigrafia (Biennio), Corso del Prof.

Riccardo Mazzarino. Le Incisioni proposte sono

tratte dal progetto HUMAN che verte sulla trasposizione,

ora plastica ora visiva, di corpi umani

ricoperti di pellicola per alimenti: impronte

essenziali che abitano un mondo fatto di materia

e segno. Si tratta di “sudari” in cui l’impiego

della pellicola isola l’individuo, lo rende asettico

e lo cela, privandolo delle sue specifiche fattezze

e al contempo della sua individualità. Un

oggetto omologato, mercificabile, eppure protetto.

Immagini di transizione a metà strada tra

l’esistenza e la memoria che vogliono evocare

il nostro contemporaneo storico in cui l’uomo,

fattosi misura di tutte le cose, è costretto non

solo all’isolamento ma anche all’ineluttabilità

della sua natura precaria e fragile.

Human #2

2020

collografia, puntasecca

matrice: tessuto di cotone

a trama fine; 84 x 50 cm

supporto: tessuto di cotone misto

seta a trama fine, bianco caldo;

84 x 50 cm

32

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