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SIMONA SALADINO
Simona Saladino nasce a Palermo nel 1994. Studia presso il Liceo Artistico Giuseppe
Damiani Almeyda di Palermo, dove nel 2011\2012 consegue il Diploma di Maestro
d’Arte presso la sezione Architettura. Frequenta nel 2013\2014 il Corso di Pittura
dell’Accademia di Belle Arti e di Restauro ABADIR di San Martino delle Scale, Monreale
(PA). Successivamente si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Palermo conseguendo
il Diploma Accademico di Primo Livello in Grafica d’Arte nell’A.A. 2017\2018 ed
il Diploma Accademico di Secondo Livello in Grafica d’Arte nell’A.A. 2019\2020. Nel
2017 è la vincitrice del Primo Premio X Edizione del Premio Internazionale “Biennale
di Incisione - Città di Monsummano Terme”, con annessa pubblicazione sul catalogo
“Confronto fra Accademie di Belle Arti. Mostra Omaggio Picasso-Campigli” e mostra
collettiva al Mac,n Museo di Arte Contemporanea e del Novecento, Villa Renatico
Martini, Monsummano Terme (PT). Durante gli studi accademici, nell’A.A. 2019\2020
è Cultore della Materia presso la Cattedra di Tecniche dell’Incisione 1-2-3, Corso del
Prof. Sandro Bracchitta; inoltre, collabora in
qualità di tirocinante con l’Istituto Centrale per
la Grafica di Roma per cui svolge incarichi come
Incisore Litografo, grafico ed organizzatore in
relazione ad un ciclo di seminari disposti di concerto
con l’Accademia di Belle Arti di Palermo.
Attualmente è cultore della Materia presso la
Cattedra di Serigrafia (Biennio), Corso del Prof.
Riccardo Mazzarino. Le Incisioni proposte sono
tratte dal progetto HUMAN che verte sulla trasposizione,
ora plastica ora visiva, di corpi umani
ricoperti di pellicola per alimenti: impronte
essenziali che abitano un mondo fatto di materia
e segno. Si tratta di “sudari” in cui l’impiego
della pellicola isola l’individuo, lo rende asettico
e lo cela, privandolo delle sue specifiche fattezze
e al contempo della sua individualità. Un
oggetto omologato, mercificabile, eppure protetto.
Immagini di transizione a metà strada tra
l’esistenza e la memoria che vogliono evocare
il nostro contemporaneo storico in cui l’uomo,
fattosi misura di tutte le cose, è costretto non
solo all’isolamento ma anche all’ineluttabilità
della sua natura precaria e fragile.
Human #2
2020
collografia, puntasecca
matrice: tessuto di cotone
a trama fine; 84 x 50 cm
supporto: tessuto di cotone misto
seta a trama fine, bianco caldo;
84 x 50 cm
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