Amichevolmente in stile buffet - Tutto Immobiliare

Alessandro, il più grande dei monarchi
macedoni, dopo essersi
spinto oltre i confini del mondo allora
conosciuto, unificò i tre grandi imperi
dell’antichità preromana, quello greco,
quello persiano e quello egizio. Da allora
l’arte della fabbricazione del vetro si diffuse
e presero piede prodotti d’uso corrente
come le ampolle e i corredi per la tavola.
Erano passati tre millenni da che la scoperta
di questo processo produttivo era
stata fatta, probabilmente in Mesopotamia,
dove sono stati rinvenuti oggetti di piccola
dimensione e uso rituale.
Alcuni reperti del XV secolo a. C. rappresentano
i primi casi di uso domestico del
vetro. Il processo aveva agli occhi dei profani
qualcosa di misterioso e all’operatore
erano imputate sia una scienza della natura
che un legame particolare col soprannaturale.
Con l’unificazione degli imperi, l’espansione
commerciale e la spinta alla ricerca
scientifica messa in atto in epoca
ellenistica, il vetro e i relativi processi di
produzione persero quell’aurea di magia
che avevano lungamente conservato. Soprattutto
grazie alle qualità del materiale,
impermeabile, lavabile e abbastanza trasparente,
il vetro divenne in età romana
di uso domestico comune. Nonostante
la sua funzione estetica si conservasse
nei manufatti più pregiati, la sua funzione
pratica prese decisamente il sopravvento.
Il suo uso non si limitò ai corredi da tavola
che stavano sotto gli occhi di tutti, con il
vetro si fabbricavano molti contenitori che
giacevano nell’oscurità dei magazzini e
questo grazie al fatto che la trasparenza
rende visibile il livello del contenuto.
Finestra attuale di casa di campagna
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