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HUMANITAS Gradenigo Magazine, luglio 2018

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Anno I, n.1 Luglio 2018

Pronto soccorso

Tutte le novità dell’area

Emergenza e Urgenza

Terapia intensiva

Nuovo servizio

con cinque spazi speciali

Urologia

La Fusion Biopsy per il

tumore della prostata

Storia del Gradenigo

Settant’anni fa la

rinascita dopo le bombe


Sommario

3

4

6

8

9

10

14

16

18

20

22

23

30

31

FOCUS PRONTO SOCCORSO

Pronto soccorso:

la porta dell’ospedale

Più grande e accogliente

con Camera calda e OBI

Terapia intensiva:

cinque nuovi spazi per livelli

di cura sempre più elevati

La Cina è vicina:

dieci anni di scambi

C’è un defibrillatore in più

grazie alla “Festa dei Limoni”

SALUTE E SERVIZI

Alla scoperta

del nostro ospedale

SALUTE E SERVIZI

Concorso infermieri:

in 2000 al PalaAlpitour

SALUTE E BENESSERE

Artrosi di ginocchio:

la tecnica del Gradenigo

conquista Washington

Recupero rapido dopo

l’intervento Merito di ERAS

Il paziente dimesso

non rimane più solo

SALUTE E SERVIZI

Laboratorio analisi

25 un milione di esami

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SALUTE E PREVENZIONE

C’è una Bussola dei Valori

nella lotta contro il cancro

Sconfiggere il tumore della

prostata: la Fusion Biopsy

con doppia sonda

SALUTE E STORIA

Gradenigo, la nostra storia

NEWS

Ultime notizie

NUMERI UTILI

Humanitas Torino è...

EDITORIALE

Crescita e

trasformazione

nel segno

della tradizione

Paolo Berno,

Direttore Generale Humanitas Gradenigo

Nel percorso di crescita e trasformazione che sta accompagnando

Humanitas Gradenigo si colloca la pubblicazione del primo numero

di questo “magazine”, nato per illustrare una volta di più l’attività svolta

negli ambulatori, nei reparti e nelle sale operatorie dell’Ospedale di corso

Regina Margherita.

Nelle pagine che seguono troverete una serie di approfondimenti legati a

Humanitas Gradenigo: le nuove specialità cliniche, l’ampliata e rinnovata

dotazione tecnologica nonché i rilevanti cambiamenti strutturali registrati

dall’Ospedale negli ultimi due anni troveranno spazio in articoli e immagini

che vogliono una volta di più sottolineare il ruolo rivestito da Humanitas

Gradenigo a Torino e in Piemonte.

Proprio per sottolineare il legame storico che l’Ospedale vanta con

il territorio, il focus principale di questo giornale è dedicato al Pronto

soccorso, punto di riferimento indifferibile per i pazienti torinesi che dai primi

mesi del 2018 possono anche contare sulla nuova OBI (Osservazione breve

intensiva) che di fatto raddoppia l’area dell’Ospedale dedicata all’Emergenza

e urgenza.

La tradizione viene richiamata anche nelle pagine riservate al ricordo

del 70esimo anniversario della ricostruzione dell’Ospedale, distrutto

dalle bombe durante la Seconda guerra mondiale.

Guardare al futuro rispettando la storia dell’Ospedale è la direzione

che medici, personale sanitario e assistenziale e staff stanno percorrendo

assieme per garantire ai pazienti percorsi di cura sempre più efficaci

in un’organizzazione innovativa e sostenibile.


FOCUS PRONTO SOCCORSO

SALUTE

Pronto soccorso:

la porta dell’ospedale

#ACCESSI #INFLUENZA #EMERGENZA

Il Pronto soccorso di Humanitas Gradenigo

è la porta d’accesso all’Ospedale:

nel corso del 2017 ha accolto quasi 43mila

pazienti e fronteggiato le maxi emergenze

legate a epidemia influenzale

e incidenti di piazza San Carlo.

Nel corso del 2017 sono stati complessivamente

42.648 i pazienti presi in carico dal personale

del Pronto soccorso di Humanitas Gradenigo.

Un numero che conferma quello dell’anno precedente

e che colloca ancora una volta quello

dell’Ospedale di corso Regina Margherita tra i

Pronto soccorso più utilizzati dalla popolazione

di Torino e provincia.

Elevatissimo, come sempre, è risultato l’afflusso

registrato tra la fine dicembre e l’intero mese di

gennaio per via dell’epidemia influenzale che

lo scorso inverno si è rivelata con particolare

evidenza: nei quaranta giorni intercorsi tra lunedì

18 dicembre e mercoledì 31 gennaio, sono stati

5.229 i pazienti che hanno eseguito il loro accesso

al Pronto soccorso di Humanitas Gradenigo. Una

media giornaliera di 116 persone che ha conosciuto

i picchi maggiori nelle giornate di martedì

2 e lunedì 8 gennaio (nell’ordine, 162 e 144

accessi) e che, coinvolgendo il personale medico

e assistenziale dell’intero Ospedale, ha permesso

di eseguire circa dieci ricoveri giornalieri per

patologie correlate al fenomeno influenzale.

2017

42.648

pazienti

Nel bilancio del 2017 va inoltre ricordata la

drammatica serata del 3 giugno quando, in

seguito agli incidenti registrati in piazza San

Carlo, furono quasi 200 le persone medicate

nel Pronto soccorso di Humanitas Gradenigo,

preso immediatamente d’assalto per via

della sua vicinanza con il teatro della tragedia

e messo in condizione di operare al meglio

per tutta la notte grazie anche alla spontanea

entrata in servizio di buona parte del personale.

40 giorni

5.229

accessi al PS per influenza

Humanitas Gradenigo Magazine - N.1

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FOCUS PRONTO SOCCORSO

Più grande e accogliente

con Camera calda e nuova OBI

#INGRESSO #AMBULANZA #SICUREZZA

Un ingresso protetto e direttamente

accessibile dai mezzi di soccorso,

un’area di Osservazione breve

intensiva capace di ospitare fino

a 18 pazienti: il Pronto soccorso

di Humanitas Gradenigo cresce

e raddoppia lo spazio a disposizione

dei pazienti.

Da poco più di un anno, il Pronto soccorso

dell’Ospedale Humanitas Gradenigo ha

cambiato aspetto in virtù del nuovo ingresso

della camera calda, lo spazio coperto direttamente

accessibile dai mezzi di soccorso che

permette oggi al personale del Pronto soccorso

di accogliere i pazienti in un ambiente protetto.

Ben visibile anche da corso Regina Margherita,

la camera calda si trova in prossimità del tradizionale

ingresso di via Ignazio Porro 2 ed è stata

realizzata sul lato della carreggiata prima riservato

al transito delle ambulanze. I lavori che

hanno rinnovato l’ingresso del Pronto soccorso

sono durati nel complesso poco più di un mese e

non ne hanno mai interrotto l’attività.

Accedere al Pronto soccorso di Humanitas

Gradenigo risulta oggi più facile: “La camera

calda ha rappresentato un ulteriore passo avanti

verso il potenziamento del Pronto soccorso e il

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Humanitas Gradenigo Magazine - N.1


FOCUS PRONTO SOCCORSO

SALUTE

miglioramento dell’accoglienza – sottolinea

il dottor Giorgio Carbone,

responsabile della Medicina e Chirurgia

d’urgenza di Humanitas Gradenigo –.

Prendere in carico il paziente e informare i

suoi familiari al momento dell’arrivo e nelle fasi

che precedono e seguono la valutazione infermieristica,

serve a orientare e rassicurare chi

arriva in Pronto soccorso”.Un altro passaggio

importante per la crescita dell’intera area di

Emergenza e urgenza dell’Ospedale lo ha rappresentato,

a marzo di quest’anno, la trasformazione

dell’ex “Area critica” dell’Ospedale in una OBI

(Osservazione breve intensiva) capace di ospitare

fino a 18 pazienti già registrati in Pronto

soccorso e in attesa di essere dimessi, ricoverati

in reparto o trasferiti in altra struttura. La nuova

OBI risponde a un’esigenza fortemente sentita:

“Va a sostenere il paziente fragile, una tipologia

che in Pronto soccorso risulta sempre più diffusa

e che coinvolge persone anziane, sole e

alle prese con più di una patologia. Per

tutte loro, l’esistenza di una nuova area di

Osservazione breve intensiva rappresenta

un’ulteriore garanzia nel percorso di diagnosi e

cura”, aggiunge il dottor Carbone.

I lavori per la realizzazione dell’OBI sono iniziati

nella prima metà di gennaio e si sono conclusi

in meno di due mesi rispettando i tempi previsti.

La nuova Osservazione breve intensiva e la

nuova Terapia intensiva hanno sostanzialmente

raddoppiato la superficie dedicata dall’Ospedale

all’area di Emergenza e urgenza. Si sono conclusi

nel mese di giugno i lavori che hanno trasferito

la “Sala gessi” dal piano interrato a un locale

attiguo al Pronto soccorso, mentre sono ancora

in corsi quelli destinati alla ristrutturazione

completa delle sale visita e osservazione che fino

allo scorso marzo componevano l’area di Pronto

soccorso dell’Ospedale.

Humanitas Gradenigo Magazine - N.1

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FOCUS PRONTO SOCCORSO

Terapia intensiva:

cinque nuovi spazi per livelli

di cura sempre più elevati

#RIANIMAZIONE #POST-OPERATORIO #TECNOLOGIA

Humanitas Gradenigo si è dotato di un livello

intensivo di cura rivolto ai pazienti che necessitano

di assistenza continua e supporto immediato.

Sono cinque i letti della Terapia intensiva, adatta a

gestire ogni momento della fase post operatoria.

IDENTIKIT DEI 5 POSTI LETTO

respiratore automatico

monitor parametri vitali

pompe di infusione

impianto d’aspirazione

e defibrillatore

sistema trave testaletto

con sospensione a soffitto

Un nuovo e fondamentale servizio per l’Ospedale

Humanitas Gradenigo è entrato in funzione a

luglio dello scorso anno: la Terapia intensiva dota

l’ospedale di cinque letti riservati ai pazienti che

necessitano di assistenza continua e supporto

immediato dopo un importante intervento chirurgico

o per via di uno stato di salute di tale gravità

da richiedere il sostegno delle funzioni vitali.

La Terapia intensiva trova posto accanto al

Pronto soccorso dell’ospedale: i cinque letti

sono sistemati all’interno di due stanze fornite di

tecnologia, arredi e comfort all’avanguardia.

I lavori, durati meno di due mesi e mezzo, hanno

rinnovato del tutto l’area: pavimenti e soffitti

sono stati completamente rifatti, gli impianti di

condizionamento ed elettrico sono stati modernizzati

e adeguati alle specifiche necessità dei

pazienti.

Respiratore automatico, monitor dei parametri

vitali, pompe di infusione, impianto d’aspirazione

e defibrillatore manuale: ciascuno dei cinque

ultrafiltrazione renale

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Humanitas Gradenigo Magazine - N.1


FOCUS PRONTO SOCCORSO

SALUTE

Dolore cronico? Si può sconfiggere

con nuove tecniche antalgiche invasive

Humanitas Gradenigo ha potenziato la propria attività con una serie di procedure antalgiche invasive che

puntano in special modo a liberare il paziente da dolori della colonna, discopatie degenerative, sindrome

da fallimento chirurgico spinale (il cosiddetto FBSS), nevralgie del trigemino, dolore neuropatico e

dolore oncologico.

Se ne occupano il dottor Luigi Parigi, responsabile di Anestesia, Rianimazione e Terapia antalgica,

con il dottor Gianluca Maniscalco e la dottoressa Daniela Clerici: “Il dolore acuto o cronico può

limitare in modo drastico le attività di tutti i giorni del paziente – afferma il dottor Parigi –. Il nostro

intervento può rivelarsi risolutivo e migliorare la sua Qualità di vita”. Tra le varie procedure adottate

in Day Surgery, in ambulatorio o in regime di ricovero, vanno segnalate la peridurale (un’iniezione eseguita

nello spazio peridurale, soprattutto per lombosciatalgie e altri dolori lombari) e la radiofrequenza.

Per peridurolisi e periduroscopia: “Ci si avvale di un cateterino inserito attraverso il canale

sacrale – aggiunge la dottoressa Daniela Clerici –. È una tecnica endoscopica che permette di

visualizzare lo spazio peridurale e di intervenire con farmaci e con un palloncino per rimuovere

fibrosi e aderenze”. Gli stimolatori midollari ad alta frequenza sono invece indicati quando le

altre tecniche non hanno avuto successo, soprattutto quando il paziente è affetto da FBSS.

Le nevralgie del trigemino vengono trattate con blocchi periferici o del ganglio di Gasser.

letti della nuova Terapia intensiva di Humanitas

Gradenigo adotta il sistema trave testaletto con

sospensione a soffitto, utile a liberare lo spazio

attorno al paziente e a rendere più facilmente

accessibili dal personale sanitario tutte le apparecchiature

destinate al supporto delle funzioni

vitali. Anche le luci, piccole lampade Led rivolte

verso il soffitto, trovano posto nella trave testaletto

e contribuiscono a creare l’ambiente

protetto caratteristico della Terapia intensiva.

Tutti i cinque letti della Terapia intensiva di

Humanitas Gradenigo rispondono ai requisiti

tecnologici richiesti da questo tipo di reparto,

permettono ai pazienti ricoverati di assumere

molte posizioni diverse e si trovano distanti dalle

pareti per risultare accessibili sui quattro lati.

Uno dei cinque letti possiede inoltre una serie di

caratteristiche che lo rendono indicato per chi,

lungodegente o in condizioni particolari, non

è in grado di muoversi e va perciò incontro al

rischio di piaghe da decubito. Il nuovo servizio

di Terapia intensiva consente inoltre l’ultrafiltrazione

renale, molto importante per i pazienti

urologici.

La Terapia intensiva ha rappresentato per l’Ospedale

Humanitas Gradenigo un ulteriore passo

avanti verso un livello ancora più intensivo di

cura, anche in situazioni di particolare gravità.

Il nuovo servizio potenzia in maniera importante

la fase post operatoria dei pazienti e mette a

disposizione del personale medico e assistenziale

ulteriori strumenti destinati alla crescita

complessiva dell’Ospedale.

“Si tratta di una Terapia intensiva moderna

ed efficiente – spiega il dottor Luigi Parigi,

responsabile di Anestesia, Rianimazione e

Terapia antalgica dell’Ospedale Humanitas

Gradenigo –. È aperta sia ai pazienti interni,

cioè già ricoverati in ospedale, sia a quelli

esterni che provengono dal Pronto soccorso

dell’Ospedale”. Il servizio di Terapia intensiva

ha rappresentato un completamento per

Humanitas Gradenigo: “In termini di sicurezza

per tutti i pazienti che vengono operati all’interno

della struttura – assicura il dottor Parigi

– e di disponibilità per le singole specialità che,

sempre più numerose e qualificate, ne connotano

l’attività”.

Humanitas Gradenigo Magazine - N.1

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FOCUS PRONTO SOCCORSO

La Cina è vicina:

dieci anni di scambi

#CONFRONTO #UNIVERSITÀ #FORMAZIONE

Da dieci anni Humanitas Gradenigo ospita delegazioni

di medici cinesi, interessati in particolare agli aspetti

di Emergenza e urgenza. Un rapporto solido che oggi

coinvolge in modo attivo Renmin University of China

e Humanitas University di Milano.

È da dieci anni che la Cina è vicina al Gradenigo:

risale infatti al 2008 la prima presenza in Ospedale

di medici provenienti dalla Repubblica popolare

cinese. Si trattava di un gruppo di oculisti, componenti

della spedizione che nella primavera di dieci

anni fa aveva condotto a Torino circa 300 medici

cinesi, smistati tra i diversi ospedali della città in

un percorso di formazione a lungo termine che

ancora adesso registra occasioni di scambio e

confronto tra la nostra città e uno dei più grandi

paesi del mondo. Il profondo legame che salda

Humanitas Gradenigo, Torino e la Cina affonda

le proprie radici nel 2008 e nell’accordo che gli

ospedali cittadini strinsero allora con la comunità

medica cinese, in particolare con il Renmin,

ospedale universitario di Wuhan, città da dieci

milioni di abitanti tra le più grandi e importanti del

paese. “Da parte cinese era emersa la necessità di

approfondire alcuni aspetti dell’Emergenza, in

particolare l’utilizzo dell’ecografia e della ventilazione

non invasiva”, spiega oggi il dottor Giorgio

Carbone, responsabile della Medicina e Chirurgia

d’urgenza di Humanitas Gradenigo. Proprio il

dottor Carbone, allora in veste di presidente

regionale della Simeu (Società italiana di medicina

di emergenza e urgenza) avviò il processo di

scambio e formazione tra i due Paesi lavorando

a stretto contatto con la professoressa Wei Jie,

responsabile sanitario della regione dello Hubei

nonché capo dipartimento locale dell’Emergenza

e urgenza e referente universitario per la ricerca.

Un percorso consolidato attraverso dieci anni di

scambi e che, nel 2015, ha registrato l’importante

accordo di collaborazione tra Renmin University

of China e Humanitas University: presso

l’Università di Rozzano i medici provenienti dalla

Cina approfondiscono in particolare gli aspetti

legati all’area intensiva e chirurgica dell’Ospedale.

La stessa finalità di medici e infermieri che

continuano a frequentare Humanitas Gradenigo

e ad apprendere le modalità di funzionamento

di Pronto soccorso e Area critica.

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Humanitas Gradenigo Magazine - N.1


FOCUS PRONTO SOCCORSO

SALUTE

C’è un defibrillatore in più

grazie alla “Festa dei Limoni”

#CUORE #SOLIDARIETÀ #TERRITORIO

Donato all’Ospedale dalla onlus torinese che prende il nome dall’omonimo

romanzo di Marco Braico, è stato posizionato all’interno della nuova OBI

e completa la disponibilità di apparecchi per la defibrillazione nell’area

di Emergenza e Urgenza.

Un defibrillatore in più per Humanitas Gradenigo.

È quello donato nel mese di aprile all’Ospedale da

“La Festa dei Limoni”, onlus torinese che da anni

destina il frutto delle proprie donazioni a ospedali

o strutture con persone in condizione di difficoltà

sociale. Il nuovo defibrillatore è stato posizionato

all’interno della OBI (Osservazione breve

intensiva) di Humanitas Gradenigo completando

la disponibilità di apparecchi per la defibrillazione

nell’area di Emergenza e Urgenza dell’Ospedale.

Marco Braico, presidente de “La Festa dei Limoni”

nonché autore dell’omonimo romanzo che

racconta la sua storia di malattia e il percorso

clinico che gli ha permesso di sconfiggerla, ha

sottolineato la finalità che muove l’associazione:

“Doniamo cose concrete, non denaro. In

pochi anni abbiamo già raggiunto ventisei strutture

e completato oltre cinquanta obiettivi”, ha

detto. Mentre il Direttore generale di Humanitas

Gradenigo, Paolo Berno, ha ringraziato per

l’attrezzatura ricevuta dall’Ospedale definendo

l’azione della onlus “un bell’esempio di solidarietà

e impegno verso gli altri”. Il Direttore sanitario

di Humanitas Gradenigo, dottor Domenico

Tangolo, ha infine rimarcato l’importanza del

legame tra Ospedale e territorio che “si sostanzia

in iniziative di grade utilità come quella odierna”.

Il defibrillatore è stato consegnato da Braico

al dottor Giorgio Carbone, responsabile del

Pronto soccorso di Humanitas Gradenigo,

accompagnato nell’occasione dal dottor Piero

Mandelli e dalla dottoressa Cecilia Deiana

dell’area di Emergenza e Urgenza dell’Ospedale.

Il nuovo apparecchio, piccolo, leggero e maneggevole,

consente al personale specializzato in

tecniche di rianimazione di utilizzare la modalità

semiautomatica per sfruttarne l’estrema

flessibilità delle opzioni terapeutiche: una

speciale manopola di selezione consente agli

operatori di spostarsi rapidamente tra i diversi

menu dell’apparecchio e di erogare al paziente la

defibrillazione o la terapia di stimolazione.

La donazione del nuovo defibrillatore e la sua

entrata in funzione all’interno della OBI sono

state possibili grazie al fondamentale contributo

dell’Ingegneria clinica di Humanitas Gradenigo

che ha seguito tutti i passi necessari a far sì che

l’apparecchio venisse consegnato e messo in

funzione in tempi celeri.

Humanitas Gradenigo Magazine - N.1

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SALUTE

E SERVIZI

Alla scoperta

del nostro ospedale

Il 29 gennaio del 1900 apriva

”Ospedalino Gradenigo”: da oltre

cent’anni al servizio del paziente, oggi

più che mai punto di riferimento costante

nella prevenzione, diagnosi, trattamento

e cura delle principali patologie.

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Humanitas Gradenigo Magazine - N.1


SERVIZI E

SALUTE

MEDICINE E SERVIZI

Medicina interna

Medicina d’urgenza e pronto soccorso

Oncologia

Anestesia e rianimazione

Cardiologia

Endocrinologia e metabolismo

Gastroenterologia ed endoscopia digestiva

Neurologia

Allergologia

Pneumologia

Reumatologia

Medicina del lavoro

CHIRURGIE

Chirurgia generale

Chirurgia generale e d’urgenza

Chirurgia oncologica mininvasiva

Dermochirurgia oncologica

Endocrinochirurgia

Oculistica

Otorinolaringoiatria

Proctologia

Urologia

ORTOPEDIE E RIABILITAZIONE

Ortopedia e traumatologia

Chirurgia della mano

Chirurgia vertebrale

Recupero e rieducazione funzionale

Humanitas Gradenigo Magazine - N.1

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SALUTE

E SERVIZI

I NOSTRI SERVIZI SPECIALISTICI

DI DIAGNOSI E CURA

AMBULATORI

Agopuntura

Andrologia

Aritmologia

Audiometria

Fisiatria

Flebologia

Foniatria

Tamponi vaginali

Terapia antalgica e del dolore

Infermieristico

AMBULATORI SPECIALISTICI

Nutrizionale e dietologico

Ginocchio

Piede 1

Colonna vertebrale

Scoliosi

Spalla

Anca

Cefalee

Epilessia

Parkinson

Logopedia

IBD (malattie infiammatorie croniche intestinali)

Scompenso cardiaco

SERVIZI DI DIAGNOSI

Diagnostica per Immagini

(RX, TAC, Risonanza magnetica, Ecografia, MOC)

Diagnostica vascolare (ecodoppler)

Diagnostica cardiologica

Diagnostica neurologica

Diagnostica urologica

Endoscopia digestiva

(colonscopia, gastroscopia, ecoendoscopia)

Anatomia patologica

Laboratorio analisi

Centro Prelievi

Centro TAO

Servizio infermieristico domiciliare

Alcune attività potrebbero essere non convenzionate

con il Servizio Sanitario Nazionale

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Humanitas Gradenigo Magazine - N.1


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SALUTE

E LAVORO

Concorso infermieri:

in 2000 al PalaAlpitour

#BANDO #PROFESSIONE #CURA

Martedì 22 maggio l’impianto di piazza D’Armi

ha ospitato la pre-selezione che doterà l’Ospedale

di cinque infermieri in più. “Una figura professionale

di grande importanza, chiamata a riportare l’autonomia

nella persona fragile”, commenta il dottor Aldo

Montanaro, responsabile dei Servizi assistenziali

sanitari di Humanitas Torino.

Quasi 2000 persone hanno affollato martedì 22

maggio gli spalti del PalaAlpitour di Torino: erano

gli aspiranti infermieri di Humanitas Gradenigo,

richiamati del bando di concorso emesso dall’Ospedale

lo scorso 27 marzo e capace di raccogliere

2839 adesioni. Giunti da ogni parte d’Italia,

i candidati hanno affrontato la prova di pre-selezione

rispondendo al questionario necessario

per promuovere al concorso i primi 500 classificati:

sono stati loro ad accedere alle prove utili a

stilare la graduatoria finale. I primi cinque della

lista verranno subito assunti dall’Ospedale, quelli

dal sesto posto in giù potranno essere chiamati

nei prossimi due anni.

Sono 180 gli infermieri oggi in servizio presso

Humanitas Gradenigo: l’Ospedale non bandiva

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Humanitas Gradenigo Magazine - N.1


LAVORO E

SALUTE

un analogo concorso dal 2010, quando ancora a

fronte di cinque posti a tempo indeterminato giunsero

210 domande: “È un segno evidente dei tempi

– osserva il dottor Aldo Montanaro, responsabile

dei Servizi assistenziali sanitari di Humanitas

Torino –, spiegato anche dal lungo periodo di stop

che per anni ha bloccato assunzioni e concorsi in

tutto il Piemonte”. In questi anni la figura dell’infermiere

ha peraltro assunto una forma sempre

più definita e importante nel percorso di cura del

paziente: “La sua funzione rientra a pieno titolo

nell’ambito curativo, preventivo riabilitativo e della

palliazione – ricorda ancora il dottor Montanaro

–. Il compito principale dell’infermiere è proprio

quello di riportare all’autonomia la persona fragile

che in una situazione di malattia perde equilibrio e

sicurezza. Poterlo fare in un Ospedale in crescita

e trasformazione come il nostro rappresenta di

sicuro un stimolo in più”.

La prova di pre-selezione per il concorso da infermiere

di Humanitas Gradenigo ha trovato vasta

eco su giornali e televisioni, nazionali e locali.

La prova del PalaAlpitour è stata resa possibile

grazie anche alla grande partecipazione che

il personale dell’Ospedale ha messo a disposizione

dell’appuntamento: “Serietà, attenzione e

spirito di gruppo sono stati gli ingredienti messi

in campo da tutti – sottolinea Silvia Granero,

responsabile degli Affari generali di Humanitas

Gradenigo –. Un patrimonio che contribuirà

a rendere ancora più completa le risposta

dell’Ospedale alla sua comunità di pazienti”.

Humanitas Gradenigo Magazine - N.1

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SALUTE

E PREVENZIONE

C’è una Bussola

dei Valori nella

lotta contro il cancro

#TUMORI #PREVENZIONE #RETE

Diretta dal dottor Alessandro Comandone,

l’Oncologia di Humanitas Gradenigo opera

nel campo dei tumori solidi, è inserita

nella Rete oncologica regionale

ed è Centro di riferimento per l’integrazione

tra oncologia e cure palliative.

Anche Humanitas Gradenigo ha celebrato la

prima “Giornata della Bussola dei Valori” della

Rete Oncologica del Piemonte e della Valle

d’Aosta. Mercoledì 21 marzo, tutte le aziende

sanitarie di Piemonte e Valle d’Aosta hanno

inaugurato la mostra “Valori che giungono da

lontano. Valori alla base del futuro”. Tanti eventi

in contemporanea per illustrare ai cittadini il

lavoro svolto per far crescere i valori che sostengono

l’attività della Rete Oncologica attraverso

ventitré manifesti, uno per ogni azienda ospedaliera,

ideati e realizzati dagli stessi medici, infermieri,

psicologi, assistenti sociali e altri operatori

della sanità e del volontariato che ogni giorno

si muovono a fianco dei pazienti con patologia

oncologica e li accompagnano in tutto il percorso

di diagnosi e terapia. Ciascun manifesto conteneva

anche un richiamo ai 40 anni del Servizio

Sanitario Nazionale.

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Humanitas Gradenigo Magazine - N.1


PREVENZIONE E

SALUTE

Chirurgia generale: il dottor Renzo Leli è il nuovo responsabile

Da lunedì 2 luglio il dottor Renzo Leli è il nuovo responsabile della Chirurgia generale di Humanitas

Gradenigo. Il dottor Leli proviene dall’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino, dove negli ultimi

vent’anni ha rivestito l’analogo incarico eseguendo un gran numero di interventi chirurgici ad

altissima complessità e formando un’intera generazione di chirurghi. “Da sempre credo ferma-

mente nel gioco di squadra – afferma – , lavorare con i colleghi più giovani è un privilegio che mi

permette di affrontare con ancora maggior entusiasmo questa nuova esperienza professionale: un

gruppo di medici determinati e dalle idee chiare può sempre fare la differenza in positivo, per i pazienti e per

tutto l’Ospedale”.

È in campo oncologico che il dottor Leli ha caratterizzato la propria attività in sala operatoria: le Chirurgie

di pancreas, colon retto e torace sono quelle che nel tempo gli hanno consentito di mettere insieme alcune

migliaia di interventi e di caratterizzare se stesso e le proprie équipe chirurgiche come punti di riferimento

imprescindibili per la Rete oncologica di Piemonte e Valle d’Aosta.

L’Oncologia di Humanitas Gradenigo opera nel

campo dei tumori solidi ed è certificata Centro di

eccellenza CIPOMO a livello nazionale.

Tra i campi di maggiore interesse figurano

i tumori dell’apparato gastroenterico nonché

i tumori rari e specificamente: sarcomi dei

tessuti molli, osteosarcomi, sarcomi di Ewing,

GIST e sarcomi ginecologici. In questo ambito,

un particolare interesse viene anche riservato ai

tumori rari dell’apparato gastroenterico e l’Ospedale

è sede del Gruppo Italiano Tumori rari per

lo studio e l’assistenza dei malati con tumori

a bassa incidenza.

L’Oncologia di Humanitas Gradenigo è diretta

dal dottor Alessandro Comandone e

si occupa anche di tumori della cute, di

tumori urologici e di tumori dell’ovaio.

Grossa attenzione è rivolta anche ai tumori

primitivi dell’osso e metastasi ossee con la

certificazione nazionale della Società Italiana

di Osteoncologia nonché al trattamento

medico e radiante dei tumori della mammella

e degli altri tumori solidi.

“La nostra Oncologia – afferma il dottor

Comandone – pone particolare attenzione alle

terapie di supporto medico e infermieristico,

di supporto psicooncologico e di cure palliative,

alle quali sono dedicati due medici e una

psicooncologa, in collaborazione con la Fondazione

Faro”.

Un impegno che ha permesso a Humanitas

Gradenigo di essere l’unico ospedale torinese

a ottenere e vedere confermata

la certificazione europea ESMO per le

cure palliative e di essere riconosciuta

come Centro di riferimento per l’integrazione

tra oncologia e cure palliative.

Humanitas Gradenigo Magazine - N.1

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SALUTE

E PREVENZIONE

Sconfiggere il tumore

della prostata:

c’è la Fusion Biopsy

con doppia sonda

#TUMORI #PREVENZIONE #RETE

Il tumore della prostata colpisce il 30 per

cento degli uomini che hanno superato

i 50 anni di età: per una diagnosi sempre

più precoce, in Humanitas Gradenigo

l’équipe di Urologia diretta dal professor

Giovanni Muto può contare sulla più

moderna versione della Fusion Biopsy.

Oltre agli interventi di chirurgia maggiore che

hanno consegnato autorevolezza internazionale

al professor Giovanni Muto,

l’Urologia di Humanitas Gradenigo

cura le patologie dell’apparato urinario

e genitale maschile. È specializzata

nella chirurgia laparoscopica mini invasiva

per il trattamento dei tumori renali e

prostatici, nella chirurgia ricostruttiva vescicale,

nella ricostruzione uretrale, nel trattamento

della calcolosi urinaria con tecniche

mini invasive e laser, nel trattamento della

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Humanitas Gradenigo Magazine - N.1


PREVENZIONE E

SALUTE

Laser al Tullio e chirurgia mininvasiva

I due interventi in streaming del professor Muto

Due interventi eseguiti dal professor Giovanni Muto hanno suggellato la partecipazione

di Humanitas Gradenigo alla seconda edizione del “SIU Live”, due giorni di

interventi chirurgici urologici eseguiti in selezionate sale operatorie di Europa e Nord

America e trasmessi in diretta streaming. Giovedì 5 aprile il professor Muto e la sua

équipe hanno prima asportato un adenoma prostatico servendosi del Laser al Tullio

e, poche ore più tardi, trattato un tumore della prostata utilizzando una particolare

chirurgia mininvasiva in anestesia periferica.

“Si tratta di due tecniche che pongono Humanitas Gradenigo all’avanguardia tra gli Ospedali

italiani e non – spiega il professor Muto –. La prima ha ribadito la validità del Laser al Tullio nel

trattamento dell’adenoma prostatico, mentre la seconda ha dimostrato come per una selezionata

categoria di pazienti si può ricorrere con successo a una tecnica diversa da quelle robotica o laparoscopica

che oggi vanno per la maggiore”.

“SIU Live” è stata organizzata dalla Società Italiana di Urologia: un evento unico capace di presentare,

in diretta planetaria, i più moderni interventi di chirurgia urologica eseguiti “a casa loro” da

urologi italiani e stranieri. I centri europei e statunitensi prescelti hanno garantito un’intensa e

unica esperienza chirurgica “live” a 360 gradi, con quattro schermi in contemporanea e oltre 61

differenti procedure urologiche distribuite in due giorni, interagendo in diretta con gli operatori

coinvolti e potendo così comprendere in maniera approfondita le tecniche da loro utilizzate.

Ipertrofia prostatica benigna anche di grandi

volumi con trattamento laser, nella terapia focale

del tumore prostatico. Privilegia la chirurgia

conservativa laparoscopica mini-invasiva nei

tumori del rene, l’impianto protesico per il trattamento

dell’impotenza e dell’incontinenza.

Circa il 40 per cento dei tumori solidi è oggi attribuibile

all’apparato uro-genitale. L’Urologia di

Humanitas Gradenigo lavora a stretto contatto

con l’Oncologia dell’Ospedale diretta dal dottor

Alessandro Comandone. All’attività clinica si

affianca la ricerca scientifica mirata allo studio

delle neoplasie che colpiscono gli organi dell’apparato

urinario e genitale.

In tema di diagnosi del tumore della prostata,

l’Urologia di Humanitas Gradenigo conta sulla

Fusion Biopsy e, primo Centro in Italia, utilizza un

nuovo modello che, a seconda della sede in cui si

trova la lesione prostatica del paziente, consente

di utilizzare un accesso transrettale o transperineale:

“In questo modo abbiamo la possibilità di

raggiungere ancora meglio la lesione e di ottenere

ulteriore precisione nella diagnosi”, spiega

il professor Giovanni Muto.

“La diagnosi precoce è lo strumento più efficace

per combattere il tumore della prostata

– aggiunge il professor Muto –. Riconoscere la

presenza della malattia nella sua fase iniziale

rende più semplice la cura del tumore maschile

più diffuso nel mondo occidentale”.

Il tumore della prostata colpisce circa il 30

per cento di chi ha superato i 50 anni di età e

riguarda l’80 per cento di chi ha già compiuto gli

80 anni. In Italia, ogni anno, si stimano circa 44

mila nuovi casi ed è più che mai importante adottare

strumenti di prevenzione efficaci e affidarsi

a specialisti di provata esperienza.

Proprio il professor Giovanni Muto

e il dottor Alessandro Giacobbe,

anch’egli medico specialista dell’Urologia

di Humanitas Gradenigo, sono

stati i primi in Piemonte (e tra i primissimi

in Italia) ad adottare la Fusion Biopsy alla

Clinica Fornaca. Una tecnica inserita nel 2016

all’interno delle linee guida europee sul tumore

della prostata.

Humanitas Gradenigo Magazine - N.1

19


SALUTE

E BENESSERE

Artrosi di ginocchio:

la tecnica del Gradenigo

conquista Washington

#RIABILITAZIONE #RADIOFREQUENZA #SONDA

Controllare il dolore e prevenire l’ulteriore degrado funzionale del ginocchio con grave

artrosi nei pazienti che non possono essere sottoposti all’intervento chirurgico di impianto

di una protesi: il progetto di Humanitas Gradenigo s’è aggiudicato una prestigiosa borsa

di studio internazionale.

Ha conquistato l’Università di Washington e s’è

aggiudicato una borsa di studio internazionale

della durata di due anni: è il progetto che la struttura

di Recupero e Rieducazione funzionale

di Humanitas Gradenigo, diretta dal dottor

Carlo Mariconda, ha ideato e messo in

pratica per controllare il dolore e prevenire

l’ulteriore degrado funzionale del

ginocchio con grave artrosi nei pazienti

che non possono essere sottoposti all’intervento

chirurgico di impianto di una protesi: “Con l’utilizzo

della Radiofrequenza raffreddata e di un

programma di terapia riabilitativa confezionato

sulle singole esigenze del paziente, possiamo

ottenere risultati che, nella fase preliminare del

progetto, si sono dimostrati efficaci in oltre il 70

per cento dei casi”, spiega il dottor Mariconda.

La Radiofrequenza raffreddata agisce su

particolari strutture nervose del ginocchio artrosico:

“È un trattamento che si somministra in

un’unica seduta dalla durata inferiore ai 45 minuti

– prosegue il dottor Mariconda – sul ginocchio

del paziente viene applicata una sonda ad ago che

raggiunge fibre nervose interrompendo il passaggio

degli stimoli dolorosi”. Dopo qualche settimana

si può quindi procedere con il trattamento riabilitativo

che viene studiato a seconda delle caratteristiche

del paziente: “L’età molto avanzata, una

situazione di grave obesità o la presenza di gravi

comorbidità possono rappresentare i motivi che

inducono a escludere l’intervento di protesizzazione

– prosegue il dottor Mariconda–. Si tratta, per

fortuna, di una piccola percentuale di pazienti ma è

bene offrire anche a loro una concreta possibilità di

controllare il dolore e prevenire l’ulteriore degrado

funzionale del ginocchio”.

20

Humanitas Gradenigo Magazine - N.1


Medico

Sala Operatoria

ed Endoscopia

Coordinatore

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Infermieristico

Tutti

i colori

del nostro

ospedale

Ad ogni ruolo il suo colore:

scopri le divise della nostra squadra

al servizio della tua salute.

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e Pronto Soccorso

Servizio al cliente

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Socio Sanitario


SALUTE

E BENESSERE

Recupero rapido

dopo l’intervento

Merito di ERAS

#CHIRURGIA #MININVASIVITÀ #ANESTESIA

Humanitas Gradenigo è un

Ospedale sempre più proiettato

al rispetto del protocollo ERAS,

quello che prevede il miglior

recupero dopo un intervento

chirurgico e vede il paziente assistito

da un team multidisciplinare fin

dal momento della diagnosi.

Il protocollo ERAS (“Enhanced Recovery After

Surgery”, ovvero miglior recupero dopo un intervento

chirurgico) è nato con l’obiettivo di garantire,

dopo l’intervento, un recupero ottimale e un

ritorno precoce e sicuro alle attività quotidiane.

In Humanitas Gradenigo, nella Chirurgia generale

diretta dal dottor Renzo Leli, viene applicato

per molti interventi su patologie gastrointestinali,

colorettali e pancreatiche. ERAS prevede la collaborazione

attiva del paziente e, se possibile, dei

suoi familiari basandosi su alcuni accorgimenti

che devono essere presi nella fase precedente e in

quella successiva all’intervento.

In Humanitas Gradenigo, la presenza

della dottoressa Laura Ceretto e

del dottor Marco Camanni, soci

fondatori di POIS (PeriOperative

Italian Society) ha reso possibile

l’attuazione di tale protocollo che comporta

l’utilizzo di tecniche mininvasive e di un’attenzione

particolare nel pre e post operatorio. La

dottoressa Maria Paola Bellomo è la responsabile

dell’équipe di Chirurgia oncologica mininvasiva

di Humanitas Gradenigo che comprende anche

il dottor Andrea Borasi e il dottor Francesco

Ghiglione (chirurghi generali) nonché il dottor

Marco Camanni e la dottoressa Elena Maria

Delpiano (chirurghi ginecologi).

In Humanitas Gradenigo, i pazienti affetti da

tumori del colon retto e dell’ovaio vengono inseriti

nel protocollo ERAS. Per tutti loro l’Ospedale ha

predisposto un percorso pre, intra e post operatorio

che comporta la totale presa in carico del

paziente, affiancato in tutti gli aspetti legati alla

sua malattia: il team multidisciplinare comprende,

oltre allo specialista della patologia in oggetto,

anche un’équipe di anestesisti dedicati (guidati

dalla dottoressa Laura Ceretto), una nutrizionista

(la dottoressa Daria Bongiovanni) e un

infermiere (la coordinatrice infermieristica della

Chirurgia generale, Laura Fina). In sala operatoria,

il team di Humanitas Gradenigo annovera

altri cinque anestesisti: il dottor Simone Angera,

la dottoressa Maria Di Virgilio, il dottor Luigi

Salvatore Laudari, la dottoressa Diana Paradiso e

la dottoressa Deliana Veliaj.

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Humanitas Gradenigo Magazine - N.1


BENESSERE E

SALUTE

Il paziente

dimesso

non rimane

più solo

Un vero progetto di educazione

terapeutica rivolto a chi si prenderà

cura del paziente dimesso

dall’Ospedale: gli infermieri

insegnano a somministrare

i farmaci, eseguire una medicazione

e controllare parametri

e funzioni vitali.

#CAREGIVER #ASSISTENZA #ANZIANI

“Non più soli in dimissione. Un progetto educativo

rivolto al caregiver”. Prendersi cura del paziente

dimesso dall’ospedale affinché non sia più solo:

è la finalità del progetto formativo, rivolto a famiglie

e caregiver, studiato da Humanitas Gradenigo

in collaborazione con l’Università degli Studi di

Torino e già operativo nel reparto di Medicina

dell’Ospedale. Somministrare i farmaci, eseguire

una medicazione semplice o gestire un catetere

vescicale, controllare parametri e funzioni vitali,

riconoscere sintomi acuti ed eventi sentinella: “È

un processo di educazione terapeutica realizzato

prima del rientro a casa del paziente e finalizzato

a una sua corretta gestione dopo la

dimissione dall’Ospedale», precisa il dottor

Aldo Montanaro, direttore dei Servizi

assistenziali sanitari di Humanitas Torino.

Il lavoro è partito dal reparto di Medicina:

spesso i pazienti dimessi sono anziani e soli o

seguiti da un caregiver altrettanto anziano, nel 60

per cento dei casi le loro dimissioni si traducono

in un semplice ritorno a casa e nell’assenza di qualsiasi

servizio di supporto. Sono perciò state messe

insieme forze e competenze di tutto l’Ospedale, a

cominciare dal Servizio per la Continuità assistenziale

che, da diciotto anni, è attivo in Humanitas

Gradenigo sotto la responsabilità di Maria Luisa

Toso per aiutare il paziente e la sua famiglia ad

affrontare i problemi di carattere socio-assistenziale

emersi durante il ricovero.

Roberto Ferrone, responsabile dei Servizi assistenziali

sanitari di Humanitas Gradenigo, ha perciò

lavorato con personale e parenti del reparto di

Medicina per dare concretezza al progetto:

“Gli infermieri hanno seguito uno scrupoloso

percorso di formazione che ha

permesso loro di familiarizzare con una

serie di situazioni tipiche dell’anziano fragile

e specifiche dei bisogni che contraddistinguono

la sua presa in carico”.

Humanitas Gradenigo Magazine - N.1

23


REFERTI ON-LINE

I TUOI ESAMI A PORTATA

DI CLICK

Ora puoi consultare i referti dei tuoi esami di laboratorio

direttamente a casa:

• collegati a www.gradenigo.it/referti-online da PC, tablet

o smartphone;

• scarica la versione digitale dei tuoi documenti clinici.

www.gradenigo.it


SERVIZI E

SALUTE

Laboratorio analisi

un milione di esami

#PRELIEVI #HUB #NAO

Nel corso del 2017, il Laboratorio analisi dell’Ospedale Gradenigo è diventato

il centro di riferimento di tutte le strutture Humanitas di Torino:

merito di una strumentazione sempre più completa e delle centinaia

di esami a disposizione dei pazienti.

Nuovi esami e una strumentazione sempre

più completa: il Laboratorio analisi di Humanitas

Gradenigo ha avviato il 2018 compiendo

un ulteriore passo nel percorso che lo sta

portando ad affermarsi sempre più tra i principali

punti di riferimento di Torino e provincia.

“Proseguiamo nella direzione intrapresa

nel 2017 – sottolinea la dottoressa

Maria Leto, responsabile del Laboratorio

–, quando cioè il nostro Ospedale

ha preso in carico anche tutti gli esami

realizzati in Humanitas Cellini, Centro

medico San Luca e Clinica Fornaca nonché

quelli di altre strutture sanitarie esterne”. Un

allargamento del raggio d’azione che ha coinciso

con un numero sempre maggiore di esami a

disposizione dei pazienti interni ed esterni e che

nel 2017 ha condotto il Laboratorio analisi di

Humanitas Gradenigo a totalizzare oltre un

milione e 200mila esami (il 20 per cento in più

rispetto al 2016).

Il Laboratorio analisi di Humanitas Gradenigo

esegue le analisi chimico-cliniche e microbiologiche

di primo e secondo livello (dai 12

anni di età in su) ed è in grado di farsi carico

dei dosaggi NAO (Nuovi anticoagulanti orali).

I primi mesi del 2018 hanno inoltre permesso

di aggiungere nuovi esami: “Alcuni sono

necessari per l’attività della Terapia intensiva

dell’Ospedale – sottolinea la dottoressa Leto –,

altri sono più specifici per lo scompenso cardiaco

(BNP) e per le donne (AMH, ormone antimulleriano).

Tutti garantiscono ai medici

del Gradenigo e delle altre strutture

Humanitas di Torino un risultato ottimizzato

e più veloce di prima”.

“Non va infine sottovalutato il ruolo

che il Laboratorio analisi di Humanitas

Gradenigo sta sempre più assumendo sul

territorio – conclude la dottoressa Maria

Leto –. Alcuni dei nuovi esami che abbiamo

aggiunto al nostro pannello sono il risultato

di una precisa richiesta emersa dalla popolazione.

L’esempio è quello del più recente

ambulatorio per il tampone vaginale che,

aperto due giorni la settimana, si affida a un

percorso qualificato (ostetrica più laboratorio

analisi) e rappresenta uno dei pochi punti di

riferimento per l’intera città di Torino”.

Humanitas Gradenigo Magazine - N.1

25


SALUTE

E STORIA

Gradenigo,

la nostra storia

Settant’anni fa, nel 1948, Suor Vittorina Clerici avviava la rinascita

dell’Ospedale, distrutto da un bombardamento aereo il 13 luglio del 1943:

ricostruiti ambulatori, laboratori e chiesa, realizzata un’ampia e moderna

sala operatoria.

Era il 29 gennaio ed era lunedì. Correva l’anno

1900 e in via Reggio 2, affacciato sulla Dora e

distante poco più di un chilometro dall’attuale

sede, apriva l’Ospedalino Gradenigo: “Ambulatorio

gratuito per i poveri, clinica a pagamento

per gli infermi e scuola di specializzazione in

Otorinola-ringoiatria”.

A volerlo, fondarlo e dirigerlo era stato il

professor Giuseppe Gradenigo, nato il 29

settembre del 1859 a Venezia, docente ordinario

all’Università di Torino, direttore dal 1889 della

sezione di Otoiatria del Policlinico di Torino

(che si trovava nella vecchia sede dell’ospedale

San Giovanni) e direttore dal 1894 al 1917 della

Clinica speciale che metteva insieme le discipline

specialistiche.

Accanto al professor Gradenigo agiscono da

subito le Figlie della carità di San Vincenzo de’

Paoli, conosciute tra le corsie del San Giovanni e

messe al servizio di una struttura nata nel segno

di “scienza e carità”. Proprio suor Clementina

Campagnani svolge un ruolo decisivo nell’individuazione

di una nuova sede, necessaria ad accogliere

il gran numero di malati che da subito vi

si rivolgono. È la villa esistente tra le vie Porro e

Ricasoli, già appartenuta a un principe russo

(espulso per spionaggio, dicono le cronache

d’epoca) e poi a un ingegnere torinese. Suor

Clementina è anche la prima a immaginarne la

destinazione: “Il villino per i pensionanti di prima

categoria; il rustico per l’ambulatorio e la scuola

otorinolaringoiatrica; il terreno fabbricabile per

i poveri”.

26

Humanitas Gradenigo Magazine - N.1


STORIA E

SALUTE

Il “nuovo” Gradenigo apre così in via Porro 2 nel

gennaio del 1904 e dà ulteriore linfa a quel legame

col territorio che a oltre cent’anni di distanza lo

rende ancora un punto di riferimento imprescindibile

per moltissimi torinesi.

La Prima guerra mondiale lo militarizza (accoglie

soldati feriti e infermi) mentre la Seconda guerra

mondiale lo distrugge, con un bombardamento

aereo che il 13 luglio 1943 ne blocca l’attività.

Tra i due conflitti si posiziona, nel 1917, la partenza

del professor Gradenigo per Napoli (nominato

direttore della cattedra di Oiatria) e, dieci anni

più tardi, la scomparsa dello stesso. “Voglio che

il mio Ospedale venga conservato come di specialità

otorinolaringoiatrica – si legge nel suo testamento

–, che porti il nome di Ospedale Gradenigo

e che alla sua direzione rimangano le Figlie della

Carità che con tanta bontà, amore e intelligenza

lo reggono dal 1900 in poi”.

Dato fatto. Esattamente settant’anni fa, nel 1948,

è ancora una suora, Vittorina Clerici, ad avviare

la rinascita dell’Ospedale: ambulatori, laboratori

e chiesa vengono ricostruiti, un’ampia e moderna

sala operatoria va a fare il paio con il nuovo piano

sopraelevato di via Porro. Un documento del 30

novembre 1952 descrive il Gradenigo come una

struttura “di 80 letti divisi in camerette da 1 - 2 - 3

al massimo sei letti, che cura ammalati di ORL,

Oculistica e Chirurgia generale”, dove “gli ammalati

vengono volentieri a farsi curare perché con

la carità solita a ogni Figlia della Carità trovano

un ambiente familiare che fa loro dimenticare la

pena della lontananza dalle loro case”.

Continua a pagina 28...

Humanitas Gradenigo Magazine - N.1

27


SALUTE

E STORIA

Le fotografie storiche delle

pagine 26, 27 e 28 sono state

gentilmente concesse dal

signor Sergio Badalamenti,

ex dipendente del Gradenigo,

che ne ha curato l’acquisizione

digitale contribuendo in

modo determinante alla

mostra fotografica che, con il

fondamentale contributo della

Circoscrizione 7 del Comune di

Torino, venne allestita all’interno

dell’Ospedale nell’aprile 2008.

Al caro Sergio va ancora una

volta il ringraziamento di tutto

l’Ospedale e di chi ha curato

questa pubblicazione.

...segue da pagina 27

L’Ospedale registra tre ulteriori ampliamenti:

sotto la direzione di suor Claudia Monghisoni,

tra il 1964 e il 1968, viene costruito quello che

ancora oggi è il corpo principale del Gradenigo.

Struttura che all’inizio degli anni Novanta viene

dotata di attrezzature e tecnologie tra le più

moderne e che, alla vigilia del nuovo secolo,

va a espandersi sull’area ex Atm concessa dal

Comune di Torino: 17mila 500 metri quadri totali,

oltre il 60 per cento in più. A partire dal 2016

l’Ospedale Gradenigo diventa parte integrante

del gruppo Humanitas e va ad affiancarsi alle

altre realtà già presenti sul territorio piemontese

- come Humanitas Cellini e la Clinica Fornaca

di Sessant - e nazionale (come l’Istituto Clinico

Humanitas di Milano, Istituto di Ricovero e Cura

a Carattere Scientifico, Centro di Ricerca e Polo

Universitario).

È il percorso che registra il riavvio di servizi e

tecnologie che stanno oggi portando l’Ospedale

di corso Regina Margherita verso un’ulteriore

crescita.

28

Humanitas Gradenigo Magazine - N.1


STORIA E

SALUTE

Gradenigo, oggi

2016

2017

2018

Blocco operatorio

Sostituzione tavoli operatori, strumentario e revisione percorsi.

Degenze

Nuove camere (ora a 1 o 2 letti), sostituzione dei 184 letti e degli arredi.

Tecnologie

Nuova TAC ed ecografi, nuovo RIS PACS, nuovo ecocardiografo.

Rifunzionalizzazione cucina e nuova mensa dipendenti.

Investimenti ICT

(Server, reti, integrazione Humanitas).

Nuove specialità

Diagnostica vascolare, IBD (malattie infiammatorie croniche

intestinali), Chirurgia della mano.

Nuovo Centro prelievi

Sistema automatizzato, sala d’attesa più grande, tempi d’attesa ridotti.

Pronto soccorso

Nuovo ingresso e camera calda: ambiente protetto

e accesso diretto delle ambulanze.

Prenotazioni visite ed esami

On-line attraverso il sito web o, con orario più esteso, telefonicamente.

Terapia intensiva

Due stanze e cinque letti per un nuovo servizio destinato

alla fase post operatoria.

Fusion Biopsy

Primo apparecchio in Italia con la doppia sonda per la diagnosi

del tumore della prostata.

Pronto soccorso

Inaugurata la nuova OBI, può ospitare fino a 18 pazienti in attesa

di essere dimessi, trasferiti in reparto o in un’altra struttura.

Ecoendoscopia

Nuova metodica per studiare le patologie dell’apparato digerente,

delle vie biliari e del pancreas.

Prevenzione

Apre l’ambulatorio per la scoliosi, una patologia trascurata che

va affrontata in età giovanile per evitare effetti che possono risultare

molto dannosi in età adulta.

Servizi

Referti on-line: i risultati degli esami possono essere scaricati direttamente

a casa dal paziente attraverso il codice fiscale e una password.

Ambulatori

Sostituzione arredi e rifunzionalizzazione di tutti gli ambulatori dell’Ospedale.

Humanitas Gradenigo Magazine - N.1

29


NEWS

Ultime notizie

#CONVEGNIECORSI

I SEGRETI DELLA MANO CON

IL DOTTOR GIORGIO PIVATO

Si è svolta tra marzo e giugno in

Humanitas Gradenigo la prima

edizione del corso dedicato

ai “Princìpi di Chirurgia

della mano”. Diretto dal

dottor Giorgio Pivato,

responsabile del Centro

di Chirurgia della mano di Humanitas

Torino, il corso sarà articolato in quattro

incontri rivolti a fisioterapisti e terapisti occupazionali.

Tra i relatori, oltre a diversi esponenti

del Centro di Chirurgia della mano di

Humanitas Torino, ci saranno ospiti di rilevanza

internazionale come il dottor Maurizio

Calcagni, segretario della Federazione

europea di Chirurgia della mano e il dottor

Bruno Battiston, presidente della Società

italiana di Chirurgia della mano.

#PORTEAPERTE

SPAZIO “PER IL TUO CUORE”

La Cardiologia di Humanitas Gradenigo ha aderito alla nona

edizione della campagna “Per il tuo cuore”, organizzata dall’omonima

Fondazione nella settimana tra l’11 e il 18 febbraio sotto

l’Alto patronato del presidente della Repubblica.

Per sensibilizzare la gente sui corretti stili di vita utili a prevenire

le malattie cardiovascolari, i cardiologi e il personale infermieristico

dell’Ospedale si sono messi a disposizione fornendo

informazioni sui fattori di rischio cardiovascolari e consegnando

opuscoli informativi riguardanti la prevenzione e la cura delle più

diffuse malattie cardiovascolari.

#LAVORACONNOI

UN LIBRETTO DI “BENVENUTO” PER CHI ARRIVA

IN GRADENIGO

WELCOME

BOOK

Un libretto di “benvenuto” di ventotto pagine

destinato al personale assistenziale e sanitario

dell’ospedale.

È il “Welcome Book”: la novità che dai primi

giorni del 2018 accompagna gli ospedali di

Humanitas a Torino e che riguarda anche

Humanitas Gradenigo, coinvolto nella

fase progettuale del documento e già

da qualche mese in navigazione verso il

modello organizzativo descritto nel testo.

Si tratta di una vera e propria guida che

illustra in modo chiaro l’organizzazione

e le finalità dei Servizi assistenziali

sanitari all’interno e all’esterno

dell’Ospedale coinvolgendo pazienti,

SERVIZI ASSISTENZIALI SANITARI

HUMANITAS TORINO

Per maggiori informazioni visita il sito

medici, figure professionali e collaboratori.

www.gradenigo.it


Humanitas a Torino è...

HUMANITAS GRADENIGO

Corso Regina Margherita 8/10, Torino

011.8154.401

www.gradenigo.it

HUMANITAS CELLINI

Via Benvenuto Cellini 5, Torino

011.3027.3027

www.humanitascellini.it

Numeri utili

CLINICA FORNACA DI SESSANT

Corso Vittorio Emanuele II 91, Torino

011.5574.355

www.clinicafornaca.it

HUMANITAS MEDICAL CARE

CENTRO MEDICO SAN LUCA

Corso Francia 198/A, Cascine Vica (Rivoli)

011.3027.5800

www.clinicacellini.it/san-luca

Humanitas Gradenigo Magazine

Anno 1 - Numero 1 - Luglio 2018 | Autorizzazione del Tribunale di Torino N. 44 del 20 giugno 2018

Direttore responsabile: Walter Bruno | Responsabile Comunicazione: Alessio Pecollo | Ufficio Stampa: Salvo Anzaldi | Redazione: Salvo Anzaldi,

Valentina Campeotto, Alessio Pecollo

Grafica: Tortuga s.r.l. | Immagini: Archivio Humanitas Gradenigo, iStockphoto | Stampa: Tipografia Gabo - Torino

Ospedale Humanitas Gradenigo | Direttore Sanitario: dott. Domenico Tangolo

Corso Regina Margherita, 8/10 - 10153 Torino | Web: www.gradenigo.it | Email: comunicazione@to.humanitas.it

Humanitas Gradenigo Magazine - N.1

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gradenigo.it

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