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● spiritualità e cultura, il simposio<br />

sul beato p<strong>la</strong>cido riccardi e il<br />

centro di studi farfensi<br />

● l’<strong>in</strong>chiesta, l’acquedotto farfense<br />

diventa comunale<br />

● natale 2008, bi<strong>la</strong>ncio dell’ anno<br />

che si è appena chiuso<br />

Anno II - N. 11<br />

edito da<br />

comunità benedett<strong>in</strong>a


il 2008? un anno a favore dell’agricoltura<br />

ecco i progetti per ri<strong>la</strong>nciare il settore<br />

L<br />

’anno 2008 si è confermato all’<strong>in</strong>segna<br />

del<strong>la</strong> grande attenzione che <strong>la</strong><br />

Regione Lazio sta dedicando all’agricoltura.<br />

E’ stato un anno fondamentale per il<br />

mondo rurale che ha visto concretizzarsi<br />

il percorso <strong>in</strong>iziato all’<strong>in</strong>domani dell’<strong>in</strong>sediamento<br />

del<strong>la</strong> Giunta Marrazzo<br />

rispetto al<strong>la</strong> necessità di dare regole ed<br />

impulsi all’agricoltura, perché quello<br />

<strong>la</strong> lettera<br />

rurale rappresenta un settore<br />

strategico per l’<strong>in</strong>tera economia.<br />

L’approvazione del<strong>la</strong> legge sul<strong>la</strong><br />

pesca, l’attivazione di tutte le<br />

misure del Piano di Sviluppo Rurale,<br />

l’approvazione del<strong>la</strong> legge<br />

sulle filiere, l’approvazione del<strong>la</strong><br />

legge sui mercati agricoli, <strong>la</strong> legge<br />

sulle misure urgenti <strong>in</strong> agricoltura,<br />

l’approvazione del Distretto<br />

Rurale del<strong>la</strong> Montagna Reat<strong>in</strong>a: queste<br />

sono le fondamentali riforme che cambieranno<br />

il volto dell’agricoltura <strong>la</strong>ziale<br />

e sab<strong>in</strong>a.<br />

Mettere a sistema tutte le risorse del territorio<br />

e puntare ad uno sviluppo <strong>in</strong>tegrato<br />

che superi <strong>la</strong> frammentazione<br />

aziendale e territoriale con uno sguardo<br />

attento al<strong>la</strong> sostenibilità ed al<strong>la</strong> qualità:<br />

rappresentano le l<strong>in</strong>ee guida che ca-<br />

Regioniamo<br />

ratterizzano l’azione regionale <strong>in</strong> tema<br />

agricolo e stanno ridando al settore<br />

agricolo quel ruolo centrale che merita.<br />

Per <strong>la</strong> Sab<strong>in</strong>a così fortemente vocata ad<br />

una ruralità di eccellenza, si sta aprendo<br />

una pag<strong>in</strong>a nuova che darà importanti<br />

soddisfazioni <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i produttivi,<br />

turistici ed occupazionali.<br />

E’ con questa certezza che colgo l’occasione<br />

per augurare a tutti un nuovo anno<br />

di pace e serenità.<br />

Spazio a cura di<br />

Mario Perilli<br />

Consigliere Regione Lazio<br />

mperilli@regione.<strong>la</strong>zio.it<br />

di Cecilia Masciocchi<br />

Quando ero picco<strong>la</strong> aspettavo il Natale come l’evento più magico dell’anno, perché tutto aveva qualcosa di speciale. In quei<br />

giorni, anche se freddi e ventosi, passeggiare per le vie del<strong>la</strong> città era davvero piacevole. Tutto sembrava magicamente<br />

prendere vita: luci ad <strong>in</strong>termittenza si <strong>in</strong>travedevano dalle f<strong>in</strong>estre delle case, si riflettevano sulle strade, mentre gli alberi che<br />

eravamo soliti vedere spogli, tornavano ad avere forma e colore perché adornati dai nastri argentati, delicatissimi come “capelli<br />

d’angelo”. Era possibile vedere le commesse dei negozi arrampicate sulle scale per addobbare le vetr<strong>in</strong>e, che piene di polver<strong>in</strong>e<br />

bianche rendevano speciali i capi da neve. Mentre <strong>la</strong> musica natalizia degli “zampognari” ci annunciava che stava f<strong>in</strong>almente<br />

arrivando Babbo Natale. La letter<strong>in</strong>a era stata spedita, le carot<strong>in</strong>e ed il <strong>la</strong>tte per le renne erano pronte <strong>in</strong> frigo, mentre<br />

al bicchiere di v<strong>in</strong>o…beh, a quello ci avrebbe pensato papà! Ricordo <strong>la</strong> gioia dell’arrivo delle lunghe vacanze, <strong>in</strong> cui tutto<br />

era concesso. Era così bello rimanere <strong>in</strong> casa a giocare con le Barbie o andare a fare <strong>la</strong> spesa nel freddo mercato rionale. In ogni<br />

banco <strong>la</strong> nonna aveva amici che sempre mi rega<strong>la</strong>vano qualche prelibatezza. Il pomeriggio <strong>in</strong>vece si passava a prendere il thè<br />

a casa dalle zie, o a comprare gli ultimi regal<strong>in</strong>i per le amichette, a impacchettarli e a metterli sotto l’albero. Senza perdere però<br />

l’appuntamento ai chioschi delle castagne, che rega<strong>la</strong>vano ai nostri polmoni un attimo di tregua dal terribile smog cittad<strong>in</strong>o.<br />

Le serate passavano a casa di parenti o amici di mamma e papà: mentre i grandi si dilettavano <strong>in</strong> folli partite a carte, noi<br />

piccol<strong>in</strong>i rimanevamo ore ed ore davanti al<strong>la</strong> televisione, <strong>in</strong>cantati dai magici cartoni di Walt Disney. Col tempo, però, questo<br />

velo di magia è scomparso. Le vacanze di Natale sono diventate per molti genitori un problema, poiché spesso non si ha modo<br />

di <strong>la</strong>sciare i propri figli, se non nelle mani di una delle tante baby-sitter. I pochi momenti liberi delle giornate trascorrono<br />

correndo da un supermercato all’altro e nel negozio all’angolo per comprare <strong>in</strong> fretta e furia una serie di regali. Se mi fermo a<br />

pensare, capisco che i tempi sono cambiati: tutti siamo un po’ meno attenti e un po’ più esigenti. Ma non è sempre e solo colpa<br />

dei media. Non é colpa di niente e di nessuno, se <strong>la</strong> magia che vivevamo da piccoli è svanita. Siamo noi che non siamo più<br />

picc<strong>in</strong>i. Siamo noi che ora ci troviamo dall’altra parte del<strong>la</strong> barricata, che dobbiamo correre per organizzare <strong>la</strong> cena, per comprare<br />

i regali, tornando distrutti a casa <strong>la</strong> sera dopo un’<strong>in</strong>tensa giornata <strong>la</strong>vorativa. Però, quando, stavolta, sarò io a ricevere<br />

il sorriso, quel sorriso che per tanti anni ho rega<strong>la</strong>to, allora sì, che sentirò di nuovo tornare <strong>la</strong> magia del Natale.


BUONE FESTE<br />

A TUTTI VOI!<br />

Non potevamo fare a meno<br />

di augurarvi, come siamo<br />

soliti fare ogni anno, un felice<br />

<strong>in</strong>izio del 2009.<br />

La speranza è sempre quel<strong>la</strong><br />

che i nostri lettori sappiano<br />

r<strong>in</strong>novare, di numero <strong>in</strong><br />

numero, <strong>la</strong> fiducia che s<strong>in</strong><br />

qui ci hanno accordato.<br />

Il nostro buon proposito è<br />

di conquistar<strong>la</strong> ogni giorno<br />

che passa.<br />

La Redazione<br />

<strong>in</strong> evidenza<br />

IERI ED OGGI<br />

“simposio sul beato p<strong>la</strong>cido,<br />

dove affonda le radici<br />

il centro di studi farfensi”<br />

(Raffael<strong>la</strong> Di C<strong>la</strong>udio)<br />

LUNGO LA VIA<br />

“l’acquedotto farfense<br />

diventa comunale”<br />

di Raffael<strong>la</strong> Di C<strong>la</strong>udio<br />

“<strong>la</strong> f<strong>in</strong>estra sul cortile<br />

natale 2008: sotto l’albero<br />

niente”<br />

di Ange<strong>la</strong> Longobucco<br />

DENTRO L’ABBAZIA<br />

“re<strong>la</strong>zione dopo re<strong>la</strong>zione i<br />

momenti più significativi<br />

del convegno”<br />

(D. Massimo Lapponi)<br />

“<strong>la</strong> bellezza del<strong>la</strong> sposa e<br />

l’8 dicembre”<br />

(M.L.)<br />

LA CARTOLINA<br />

“farfaè... il luogo che ospita<br />

<strong>la</strong> fiera dell’olio"<br />

(RDC)<br />

“pensieri e cultura<br />

quando l’arte esce dalle<br />

aule di scuo<strong>la</strong>”<br />

4<br />

6<br />

15<br />

16<br />

19<br />

20<br />

21<br />

farfaè... P. Priore Dom Eugenio Gargiulo O.S.B. - Editore<br />

… sempre <strong>in</strong> crescita. Cresce <strong>la</strong> Comunità monastica, che si sta ispirando sempre più<br />

al<strong>la</strong> testimonianza del B. P<strong>la</strong>cido Riccardi, per <strong>in</strong>carnare sempre meglio il carisma benedett<strong>in</strong>o,<br />

e che sta presentando questa figura eccezionale di monaco ad un numero sempre<br />

crescente di persone desiderose di autentici modelli per una vita umana e cristiana<br />

autentica.<br />

Partico<strong>la</strong>rmente significativo <strong>in</strong> proposito è stato il Simposio del 5 dicembre, di cui si<br />

riferisce ampiamente <strong>in</strong> questo numero. Il Simposio, che ha avuto anche una connotazione<br />

culturale, oltre che spirituale, ha dato pure <strong>la</strong> sp<strong>in</strong>ta per <strong>la</strong> realizzazione di una cosa<br />

a cui si stava pensando da tempo: <strong>la</strong> costituzione di un Centro di Studi farfensi, come<br />

si potrà leggere nelle pag<strong>in</strong>e seguenti.<br />

Cresce il Borgo, che nel corso del nuovo anno 2009 vedrà f<strong>in</strong>almente almeno l’<strong>in</strong>izio<br />

dei <strong>la</strong>vori di consolidamento statico e di restauro delle caratteristiche abitazioni, nonché<br />

<strong>la</strong> sistemazione di tutto l’impianto idrico, grazie anche all’accordo che f<strong>in</strong>almente si è<br />

raggiunto con l’Amm<strong>in</strong>istrazione comunale. È pure prevista <strong>la</strong> realizzazione dei servizi<br />

igienici pubblici, a cura del<strong>la</strong> Fondazione Cremonesi, di cui riferiremo nel prossimo numero.<br />

Nel borgo sarà accolto anche qualche nuovo residente e ci sarà pure qualche nuova<br />

attività che sarà a suo tempo segna<strong>la</strong>ta.<br />

Cresce <strong>la</strong> nostra <strong>rivista</strong> per l’ampiezza e <strong>la</strong> qualità delle sue rubriche e per un numero<br />

sempre crescente di lettori e di estimatori.<br />

L’augurio s<strong>in</strong>cero, che ho posto ai piedi del Signore, che <strong>la</strong> liturgia del Natale ci ha<br />

presentato di nuovo come Bamb<strong>in</strong>o nato dal<strong>la</strong> Verg<strong>in</strong>e Maria, è che <strong>la</strong> crescita di cui dicevo<br />

sia sempre all’<strong>in</strong>segna del<strong>la</strong> spiritualità che caratterizza l’Abbazia di Farfa da oltre<br />

un millennio.<br />

Che tutti possiamo crescere, come dice di Gesù l’evangelista Luca, “<strong>in</strong> sapienza, età e<br />

grazia”. Ed è questo anche l’augurio per il nuovo anno 2009.<br />

L’AUSPICIO Raffael<strong>la</strong> Di C<strong>la</strong>udio - Direttore responsabile<br />

Abbiamo salutato il 2008, nel<strong>la</strong> conv<strong>in</strong>zione che sia stato un anno ricco per<br />

<strong>Farfaè</strong>... che il 23 dicembre ha spento <strong>la</strong> seconda candel<strong>in</strong>a. Così, anche se<br />

non sarà orig<strong>in</strong>ale, è comunque d’obbligo sti<strong>la</strong>re un piccolo bi<strong>la</strong>ncio degli ultimi<br />

dodici mesi trascorsi <strong>in</strong>sieme. Chi ci segue dall’<strong>in</strong>izio, si sarà reso conto<br />

che nel tempo <strong>la</strong> nostra <strong>rivista</strong> è cambiata. E’ maturata, migliorata nell’aspetto<br />

e (al<strong>la</strong>rghiamoci) nei contenuti. Abbiamo cercato di mantenere vivo<br />

l’obiettivo di un’<strong>in</strong>formazione <strong>in</strong> grado di soddisfare ogni tipo di “pa<strong>la</strong>to”.<br />

La scelta, operata due anni fa, di suddividere <strong>la</strong> <strong>rivista</strong> <strong>in</strong> quattro macrosezioni,<br />

ognuna f<strong>in</strong>alizzata all’approfondimento di un settore, è quel<strong>la</strong> che ci ha<br />

guidato f<strong>in</strong>o ad oggi. E che sempre ci guiderà. L’idea, non mi stancherò mai<br />

di ripeterlo, è che ogni lettore abbia il diritto di ritagliarsi il proprio spazio<br />

all’<strong>in</strong>terno di una selezione di notizie fatta da noi. Che sia guidato, ma libero.<br />

Il 2008 è stato comunque l’anno <strong>in</strong> cui, forti dell’esperienza dell’esordio,<br />

abbiamo apportato qualche modifica: lo faremo anche <strong>in</strong> questo 2009, ma<br />

prima del numero 12 non vi svelo nul<strong>la</strong>. L’<strong>in</strong>chiesta, di uscita <strong>in</strong> uscita, è stata<br />

senz’altro uno dei momenti salienti di <strong>Farfaè</strong>... Sono conv<strong>in</strong>ta che i nostri<br />

lettori abbiano l’esigenza di approfondire questioni che riguardano il territorio<br />

e ben si sviscerano nelle pag<strong>in</strong>e di una <strong>rivista</strong> che è nata e si sviluppa <strong>in</strong><br />

quel gioiello che è Farfa. Senza, per una volta, presentarne i contenuti, <strong>la</strong>scio<br />

a voi <strong>la</strong> libertà di muovervi <strong>in</strong> questo numero 11 che saluta il 2008 e accoglie<br />

il 2009 con l’auspicio che il nuovo anno sia ancora più proficuo, per il nostro<br />

pubblico e, naturalmente, anche per noi.


4<br />

simposio sul beato p<strong>la</strong>cido,<br />

dove affonda le radici<br />

il centro di studi farfensi<br />

di Raffael<strong>la</strong> Di C<strong>la</strong>udio<br />

Tra storia, spiritualità, cultura e<br />

progetti di sviluppo.<br />

Il simposio sul Beato P<strong>la</strong>cido<br />

Riccardi non è stato<br />

un semplice convegno<br />

sul<strong>la</strong> figura di un monaco<br />

tanto caro al<strong>la</strong> comunità<br />

sab<strong>in</strong>a. Piuttosto ha rappresentato<br />

un’occasione<br />

di studio di alto livello,<br />

che ha offerto lo spunto<br />

per l’istituzione di un<br />

centro di studi farfensi.<br />

Un centro che abbia sede<br />

<strong>in</strong> abbazia, nel quale <strong>la</strong><br />

storia di Farfa e <strong>la</strong> sua<br />

identità possano essere<br />

studiate, custodite e valorizzate.<br />

Non solo dai monaci<br />

e dai residenti, ma<br />

soprattutto da ricercatori,<br />

meglio se giovani. E con il<br />

sostegno delle istituzioni,<br />

naturalmente. E’ stato il<br />

priore conventuale del<strong>la</strong><br />

comunità, dom Eugenio<br />

Gargiulo, ad esprimere <strong>la</strong><br />

necessità di un centro<br />

studi da situare <strong>in</strong> pianta<br />

stabile all’<strong>in</strong>terno dell’Abbazia<br />

che, <strong>in</strong> qualche<br />

IERI<br />

ED<br />

OGGI<br />

modo, potesse essere <strong>in</strong>augurato proprio<br />

<strong>in</strong> occasione del convegno sul<strong>la</strong><br />

figura del Beato Riccardi. “ Il Simposio,<br />

primo <strong>in</strong> assoluto <strong>in</strong>teramente a<br />

Lui dedicato, ci ha permesso di rivisitare<br />

<strong>la</strong> figura dell’Uomo, del Monaco,<br />

del Sacerdote Riccardi, <strong>in</strong>quadrato<br />

nel suo tempo, ma anche proiettato<br />

nel nostro tempo, <strong>in</strong> quanto profeta di<br />

Dio, come ha ben sottol<strong>in</strong>eato l’autore<br />

del<strong>la</strong> nuova biografia (Don Anselmo<br />

Lipari, ndr) Gli illustri re<strong>la</strong>tori, che si<br />

sono succeduti <strong>in</strong> quel<strong>la</strong> giornata, si<br />

sono soffermati <strong>in</strong>nanzitutto sul periodo<br />

storico <strong>in</strong> cui il Beato è vissuto<br />

(1844-1915): il che significa aggiungere<br />

un altro capitolo agli studi farfensi.<br />

Dopo <strong>la</strong> monumentale storia de<br />

“L’imperiale Abbazia di Farfa” dello<br />

Schuster, da lui pubblicata nel 1921 e<br />

ristampata nel 2004 dal<strong>la</strong> Fondazione<br />

Varrone di Rieti; dopo il convegno organizzato<br />

nel 2003 dal<strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong> di memoria<br />

storica del Piceno, i cui Atti sono<br />

stati pubblicati nel 2006 a cura di<br />

Ro<strong>la</strong>ndo Dondar<strong>in</strong>i; <strong>la</strong> nostra comunità<br />

monastica, stimo<strong>la</strong>ta <strong>in</strong> questo<br />

anche dall’amico Tersilio Leggio, studioso<br />

appassionato del<strong>la</strong> Farfa di ieri e<br />

di oggi, sente che è giunto il momento<br />

di costituire <strong>in</strong> questa Abbazia un<br />

Sopra, due immag<strong>in</strong>i degli ospiti e dei re<strong>la</strong>tori <strong>in</strong>tervenuti<br />

Al <strong>la</strong>to, <strong>la</strong> p<strong>la</strong>tea<br />

Centro di studi farfensi, per una valorizzazione<br />

sempre più efficace di<br />

quanto è stato f<strong>in</strong>ora scritto e studiato<br />

e per <strong>la</strong> riscoperta di quanto c’è ancora<br />

da conoscere sul<strong>la</strong> nostra storia.<br />

Una storia – ha aggiunto il priore - di<br />

personaggi potenti e di persone umili,<br />

una storia di persone colte e di persone<br />

semplici, una storia di eventi<br />

grandiosi e di avvenimenti quotidia


ni”. Il bisogno di “ricostruire <strong>la</strong> grande<br />

identità di Farfa scalfita nel corso<br />

degli anni anche dal<strong>la</strong> perdita di molte<br />

testimonianze scritte che ne potevano<br />

raccontare <strong>la</strong> grandezza” è stato<br />

palesato anche da Tersilio Leggio,<br />

commissario straord<strong>in</strong>ario dell’Apt<br />

di Rieti, che nel suo <strong>in</strong>tervento ha ripercorso<br />

<strong>la</strong> storia del<strong>la</strong> Sab<strong>in</strong>a farfense<br />

nell’età contemporanea e ha<br />

messo <strong>in</strong> luce <strong>la</strong> “crisi dell’identità di<br />

Farfa”. L’idea del centro studi ha trovato,<br />

così, ampi consensi tra i rappresentanti<br />

delle istituzioni presenti <strong>in</strong><br />

sa<strong>la</strong>. Tanto il consigliere regionale<br />

Mario Perilli quanto l’assessore all’Urbanistica<br />

Gaetano Desideri, <strong>in</strong>tervenuto<br />

a nome del comune di Fara<br />

Sab<strong>in</strong>a, hanno visto di buon grado <strong>la</strong><br />

possibilità di creare a Farfa un punto<br />

di ricerca che possa co<strong>in</strong>volgere giovani<br />

studiosi e <strong>la</strong>ureandi. Ma cosa significa<br />

aprire un centro studi <strong>in</strong> abbazia?<br />

“Significa – ha spiegato il priore<br />

Dom Eguenio Gargiulo – costituire<br />

un gruppo di studiosi che si impegn<strong>in</strong>o<br />

a valorizzare <strong>la</strong> storia di Farfa: raccogliendo<br />

testimonianze scritte esistenti,<br />

ma anche effettuando un <strong>la</strong>voro<br />

di ricerca che possa dare risultati<br />

<strong>in</strong>editi. La sfida sarà quel<strong>la</strong> di co<strong>in</strong>volgere<br />

<strong>in</strong> questo progetto gli studenti<br />

universitari, magari istituendo delle<br />

borse di studio. Il primo obiettivo è<br />

<strong>la</strong> creazione di un bibliografia farfense<br />

puntuale e consultabile, attraverso<br />

<strong>la</strong> catalogazione di tutti i testi che<br />

trattano <strong>la</strong> storia di Farfa”. La stessa<br />

storia rivissuta <strong>in</strong> una giornata di riflessione<br />

e studio sul<strong>la</strong> figura del Beato<br />

P<strong>la</strong>cido Riccardi, che ha riunito<br />

moltissime personalità. Accanto alle<br />

autorità ecclesiastiche, fra tutte il vescovo<br />

del<strong>la</strong> Diocesi di Sab<strong>in</strong>a, L<strong>in</strong>o<br />

Fumagalli, sono <strong>in</strong>tervenuti molti docenti,<br />

alcuni profondamente legati al<strong>la</strong><br />

figura del Beato. Andrea Riccardi,<br />

ord<strong>in</strong>ario di storia contemporanea<br />

all’università Roma Tre e fondatore<br />

del<strong>la</strong> Comunità di Sant’Egidio a Roma,<br />

ad esempio, è uno dei discenden-<br />

IERI ED OGGI<br />

ti del monaco e anche per questo è<br />

riuscito ad offrirne un ritratto storico,<br />

lucido, ma familiare.<br />

NON FINISCE QUI..<br />

A pag. 15 seguirà un approfondito<br />

servizio sui <strong>la</strong>vori del convegno<br />

a cura di don Massimo Lapponi.<br />

In maniera esaustiva saranno<br />

analizzati i punti salienti<br />

toccati di volta <strong>in</strong> volta dai re<strong>la</strong>tori<br />

che, <strong>in</strong>termezzati dal viol<strong>in</strong>o<br />

di don Francesco La Rocca, hanno<br />

dato vita ad un’<strong>in</strong>teressante<br />

ricostruzione storica del<strong>la</strong> figura<br />

del Beato.<br />

IERI<br />

ED<br />

OGGI<br />

5


6<br />

farfaè...l’<strong>in</strong>chiesta<br />

l’acquedotto<br />

Il vices<strong>in</strong>daco farense, Gabriele Picchi, e il presidente del<strong>la</strong> Fondazione Cremonesi,<br />

f<strong>in</strong>almente le sorti dell’impianto idrico che serve lo storico borgo.


LUNGO LA VIA<br />

è comunale<br />

di Raffael<strong>la</strong> Di C<strong>la</strong>udio<br />

D. Eugenio Gargiulo, immorta<strong>la</strong>ti durante <strong>la</strong> firma del documento che chiarisce<br />

Accanto a loro, l’<strong>in</strong>gegner Sacchetti e le funzionarie del Comune di Fara Sab<strong>in</strong>a.<br />

7


8<br />

QUANDO SI ARRIVA ALLA FINE DI UN PERCORSO<br />

Si è chiusa <strong>la</strong> partita tra il Comune di Fara Sab<strong>in</strong>a<br />

e l’Istituto “Filippo Cremonesi”.<br />

Entro il 30 giugno 2009 <strong>la</strong> gestione dell’impianto<br />

idrico che serve l’abitato di Farfa passerà al Municipio<br />

Farense.<br />

A sancire il passaggio è stata <strong>la</strong> firma di un atto<br />

transattivo tra i due Enti, l’11 dicembre 2008<br />

Mai una firma fu tanto sospirata,<br />

voluta ed agognata. Mai sig<strong>la</strong> al<strong>la</strong><br />

f<strong>in</strong>e di un foglio fu più significativa,<br />

e difficile da apporre. Sarà per questo<br />

motivo che, oggi, provoca una certa<br />

emozione veder<strong>la</strong> lì, quel<strong>la</strong> doppia<br />

firma (una a rappresentare il Comune<br />

di Fara Sab<strong>in</strong>a, l’altra a identificare<br />

l’istituto Cremonesi) apposta al<strong>la</strong> f<strong>in</strong>e<br />

di un documento che ha atteso ore,<br />

giorni, mesi e anni prima di entrare<br />

<strong>in</strong> vigore con le sue regole e le sue disposizioni.<br />

Le stesse di cui tutti (dal comune al<strong>la</strong><br />

fondazione, dagli abitanti di Farfa ai<br />

residenti di Fara) sentivano un bisogno<br />

impellente. L’emozione è certa<br />

per i vertici del<strong>la</strong> Fondazione “Filippo<br />

Cremonesi”, come evidente è <strong>la</strong> soddisfazione<br />

dell’Ente locale di aver<br />

concluso una partita non semplice da<br />

condurre. Quel<strong>la</strong> dell’acquedotto farfense,<br />

che <strong>in</strong> più numeri di <strong>Farfaè</strong>...<br />

ha trovato spazio, è stata senza esitare<br />

UN LUOGO DA...<br />

una faccenda delicata, a tratti <strong>in</strong>tricata,<br />

per non voler dire oscura, che, ad<br />

ogni modo, f<strong>in</strong>almente è giunta al<strong>la</strong><br />

sua conclusione.<br />

Era il primo numero del 2008 (il numero<br />

sei per l’esattezza) quando <strong>in</strong> un<br />

articolo di apertura sancimmo <strong>la</strong> ripresa<br />

del dialogo tra <strong>la</strong> Fondazione e il<br />

Municipio farense. Un r<strong>in</strong>novato<br />

amore tra i due Enti, che, dopo un anno,<br />

il 2007, <strong>in</strong> cui le trattative, per ragioni<br />

complesse e fra<strong>in</strong>tendimenti, si<br />

erano bruscamente <strong>in</strong>terrotte, avevano<br />

ripreso a par<strong>la</strong>re. Nel 2007, <strong>in</strong>fatti,<br />

l’<strong>in</strong>asprimento dei rapporti aveva<br />

fatto sì che i faldoni riguardanti <strong>la</strong> gestione<br />

dell’impianto idrico, il pagamento<br />

delle stratosferiche bollette<br />

dell’acqua utilizzata dai borghigiani e<br />

a carico del<strong>la</strong> Fondazione, f<strong>in</strong>issero<br />

sui tavoli dei legali degli Enti, riducendo<br />

al m<strong>in</strong>imo gli spiragli di una<br />

soluzione.<br />

Il 14 febbraio scorso però l’amore è<br />

nuovamente sbocciato. Sempre a fuoco<br />

lento. La stesura delle bozze di<br />

convenzione e il controllo da parte del<br />

direttore generale del Comune dei<br />

documenti non ha seguito <strong>in</strong>fatti i ritmi<br />

concitati del<strong>la</strong> passione, piuttosto<br />

è andata adagio come accade nel caso<br />

degli amori maturi, che prediligono <strong>la</strong><br />

ponderatezza del<strong>la</strong> ragione agli impeti<br />

del cuore.<br />

Pian piano, dunque, seguendo quello<br />

che noi stessi, su queste pag<strong>in</strong>e, abbiamo<br />

più volte def<strong>in</strong>ito un percorso<br />

ad ostacoli, Fondazione e Comune<br />

hanno trovato <strong>la</strong> soluzione al proble-


“<br />

ma del<strong>la</strong> gestione dell’acquedotto del<br />

borgo più importante del<strong>la</strong> prov<strong>in</strong>cia<br />

di Rieti.<br />

Con l’ultimo numero del 2008 si<br />

chiude qu<strong>in</strong>di il cerchio.<br />

Di seguito cercheremo di fissare i<br />

momenti, già ben illustrati nel<strong>la</strong> foto<br />

che ci ha preceduto, del<strong>la</strong> firma dell’atto.<br />

Giovedì 11 dicembre 2008<br />

Al<strong>la</strong> firma dell’atto transattivo sig<strong>la</strong>to<br />

tra il Comune di Fara Sab<strong>in</strong>a e <strong>la</strong> Fondazione<br />

Cremonesi è presente il vices<strong>in</strong>daco<br />

Gabriele Picchi perché il<br />

Ibamb<strong>in</strong>i del<strong>la</strong> parrocchia di Farfa, il 20 dicembre<br />

scorso, come ogni anno, hanno rappresentato <strong>la</strong> recita<br />

di Natale dal titolo: “Angeli <strong>in</strong> città”, uno spettacolo scritto<br />

e diretto da Ange<strong>la</strong> Longobucco.<br />

E’ una fiaba <strong>in</strong>edita, all’<strong>in</strong>segna di quei valori che realmente<br />

dovrebbero rappresentare il Natale.<br />

Alcuni angeli, decidono do scendere nel<strong>la</strong> piazza di una città,<br />

per ricordare agli uom<strong>in</strong>i qual è il vero senso del Natale, e quando<br />

vanno via <strong>la</strong>sciano <strong>in</strong> regalo i loro doni: messaggi di pace, di<br />

primo cittad<strong>in</strong>o V<strong>in</strong>cenzo Mazzeo è<br />

impegnato nel<strong>la</strong> frazione di Passo Corese<br />

a causa del<strong>la</strong> situazione di emergenza<br />

creatasi a seguito delle piogge<br />

torrenziali.<br />

Con <strong>la</strong> firma del<strong>la</strong> convenzione si stabilisce<br />

che <strong>la</strong> gestione dell’acquedotto<br />

passerà al Comune entro il 30<br />

giugno 2009.<br />

Nel frattempo:<br />

La Fondazione si è impegnata a saldare<br />

<strong>in</strong> c<strong>in</strong>que anni, entro il 30 dicembre<br />

di ogni anno, le fatture re<strong>la</strong>tive<br />

agli anni 2004-2007, già ricevute,<br />

e quelle che riceverà per il 2008 e per<br />

il periodo gennaio-giugno 2009.<br />

Provvederà al completamento del<strong>la</strong><br />

rete idrica ed alle nicchie per l’alloggiamento<br />

dei contatori.<br />

Il Comune si è impegnato ad applicare<br />

sulle fatture <strong>la</strong> riduzione del<br />

20%. Sulle fatture è stata e sarà applicata<br />

questa riduzione, <strong>in</strong> considerazione<br />

che, pur essendo stato <strong>in</strong>stal<strong>la</strong>to<br />

un unico contatore, le utenze sono<br />

LUNGO LA VIA<br />

circa sessanta, e che ci sono sette fontane<br />

pubbliche. L’Ente si è impegnato<br />

pure ad <strong>in</strong>stal<strong>la</strong>re i contatori, dietro<br />

richiesta degli utenti, e a provvedere<br />

all’eventuale <strong>in</strong>stal<strong>la</strong>zione di un nuovo<br />

bott<strong>in</strong>o.<br />

Insomma, viene spontaneo da dire,<br />

tutto è bene quel che f<strong>in</strong>isce bene. Le<br />

facce sorridenti dei protagonisti del<strong>la</strong><br />

vicenda <strong>la</strong>sciano trasparire una soddisfazione<br />

condivisa e <strong>la</strong> volontà di<br />

mantenere gli impegni sottoscritti.<br />

Sempre <strong>in</strong> tema di acquedotto non<br />

va tra<strong>la</strong>sciata <strong>la</strong> scrittura privata (sig<strong>la</strong>ta<br />

il 9 dicembre) tra il Presidente<br />

del<strong>la</strong> Fondazione e il S<strong>in</strong>daco di Toffia,<br />

Antonio Zacchia. Con il documento<br />

<strong>la</strong> Fondazione si impegna a cedere<br />

a titolo gratuito il tratto di sorgente<br />

e condotta idrica esistente nel<br />

territorio del Comune di Toffia, che si<br />

farà carico dell’erogazione del servizio<br />

idrico ai propri cittad<strong>in</strong>i che già ne<br />

usufruivano.<br />

Contemporaneamente <strong>la</strong> Fondazione ha sig<strong>la</strong>to<br />

una scrittura privata con il comune di Toffia.<br />

Il documento, sottoscritto il 9 dicembre 2008 dal<br />

presidente Gargiulo e dal primo cittad<strong>in</strong>o Antonio<br />

Zacchia, stabilisce <strong>la</strong> cessione a titolo gratuito di<br />

un tratto dell’acquedotto dell’Istituto che attraversa<br />

il territorio toffiese<br />

...ANGELI IN CITTA’<br />

fratel<strong>la</strong>nza e di solidarietà.<br />

Lo spettacolo, partico<strong>la</strong>rmente suggestivo, è stato concluso dai<br />

ragazzi più grandi che si sono esibiti <strong>in</strong> diversi canti natalizi<br />

curati da suor Rosel<strong>la</strong>, che appartiene all’ord<strong>in</strong>e delle Brigid<strong>in</strong>e<br />

di Farfa.<br />

Tutto è stato possibile anche grazie al<strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione di Alba<br />

D’Attilio.<br />

(re.fa)<br />

9


Paese che vai...<br />

10<br />

LEONESSA, UNA CITTA’ DI CONFINE<br />

a cura di Giorgio Pace - www.gosab<strong>in</strong>a.com<br />

a cura di Paolo Di Basilio<br />

Il conf<strong>in</strong>e contraddist<strong>in</strong>gue <strong>la</strong> sua storia. Regno di Napoli, Abruzzo, Stato<br />

Pontificio, il Lazio o l’Umbria. Sta nel dest<strong>in</strong>o di Leonessa stare <strong>in</strong> bilico<br />

tra più “stati”. Ma non può essere altrimenti se si considera <strong>la</strong> posizione dell’altopiano<br />

leonessano, per secoli centro di notevole importanza dal punto di<br />

vista strategico e militare, un punto nodale nei collegamenti tra Cascia, Norcia,<br />

Spoleto ed il Reat<strong>in</strong>o.<br />

La città d’arte a 1000 metri mantiene le tracce di tutti questi passaggi: chi oggi<br />

sale <strong>la</strong>ssù, a Leonessa, se ne può rendere conto. Basta vedere l’architettura del centro storico, oppure <strong>la</strong> Porta<br />

Spolet<strong>in</strong>a o ancora le dec<strong>in</strong>e e dec<strong>in</strong>e di colonnette “a vista” <strong>in</strong> cemento – che segnavano il conf<strong>in</strong>e tra lo Stato pontificio<br />

e il Regno delle Due Sicilie – sparse nei boschi che circondano il vastissimo territorio (205 chilometri quadrati)<br />

del Comune “secessionista”. In genere, <strong>la</strong> formazione del nucleo cittad<strong>in</strong>o viene datata 1228 quando Carlo I<br />

d’Angio firmò il documento di fondazione. In realtà, più di qualche testimonianza suggerisce che <strong>in</strong> loco esisteva<br />

già dal XII secolo un centro monastico appartenente agli Agost<strong>in</strong>iani. F<strong>in</strong>o al 1539 Leonessa fu un “demanio” del<br />

Regno di Napoli.<br />

In quanto città demaniale, doveva provvedere al<strong>la</strong> difesa e al<strong>la</strong> salvaguardia dei suoi conf<strong>in</strong>i, godendo di libertà e<br />

privilegi che le furono confermati sia durante il dom<strong>in</strong>io dei D'Angiò Durazzo, esercitato nel V secolo da Ladis<strong>la</strong>o I<br />

e Giovanna II, sia dagli Aragonesi che subentrarono al<strong>la</strong> guida del Regno di Napoli nel 1442. In seguito Leonessa fu<br />

ceduta, <strong>in</strong>sieme a Cittaducale ed Accumuli, allo Stato del<strong>la</strong> Chiesa, ma un paio d’anni dopo papa Nicolo V restituì<br />

tutto al Regno di Napoli. Nei secoli successivi <strong>la</strong> storia di Leonessa si <strong>in</strong>treccia con le grandi d<strong>in</strong>astie europee. Nel<br />

1505 i territori andarono al<strong>la</strong> corona spagno<strong>la</strong> per poi confluire nei possedimenti di Carlo V d’Asburgo. Poi il Comune<br />

diventò parte di un feudo – che comprendeva anche Motereale, Cittaducale, Campli e Penne – donato dal sovrano<br />

al<strong>la</strong> figlia Margherita <strong>in</strong> occasione delle nozze con Ottavio Farnese e, al<strong>la</strong> morte di Margherita, f<strong>in</strong>ì <strong>in</strong> eredità<br />

ai Farnese di Parma. Subito dopo Leonessa adottò le disposizioni promulgate da Margherita D’Austria. Nel 1731<br />

Carlo V di Borbone confiscò i beni appartenenti ai Farnese e Leonessa tornò sotto il dom<strong>in</strong>io del<strong>la</strong> Casa di Napoli.<br />

Dopo l'annessione al Regno d'Italia, avvenuta nel 1860, Leonessa fu compresa nel<strong>la</strong> prov<strong>in</strong>cia dell'Aqui<strong>la</strong> f<strong>in</strong>o al<br />

1927, anno <strong>in</strong> cui passò al<strong>la</strong> prov<strong>in</strong>cia di Rieti appena istituita.<br />

CASAPROTA, IL PRIMO APPUNTAMENTO DELL’ANNO<br />

Domenica 11 Gennaio, dalle ore<br />

10 f<strong>in</strong>o a sera, a Casaprota si è<br />

tenuto un appuntamento <strong>in</strong>dimenticabile.<br />

Il primo dell’anno. Si tratta<br />

del<strong>la</strong> “Qu<strong>in</strong>ta Mostra Mercato del<br />

Prodotto Tipico del<strong>la</strong> Prov<strong>in</strong>cia di<br />

Rieti”. Un “viaggio nel gusto” che<br />

ha fatto da cornice al<strong>la</strong> tradizionale<br />

“Sagra del<strong>la</strong> Bruschetta”: pane artigianale<br />

passato sul<strong>la</strong> brace per degustare<br />

olio extraverg<strong>in</strong>e di Casaprota,<br />

il cui territorio si trova al<br />

centro dell’area di produzione del-<br />

l’olio DOP Sab<strong>in</strong>a. Negli stand, piccole<br />

produzioni di eccellenza gastronomica<br />

del<strong>la</strong> Sab<strong>in</strong>a, sapientemente<br />

ricercate dal<strong>la</strong> locale Pro loco che<br />

“ha <strong>in</strong>teso contrapporsi al<strong>la</strong> tendenza<br />

al<strong>la</strong> standardizzazione del gusto<br />

con una proposta di antichi sapori<br />

dei prodotti genu<strong>in</strong>i del<strong>la</strong> tradizione”,<br />

come hanno affermato orgogliosamente<br />

gli organizzatori. L’offerta<br />

è stata vasta: dall’olio extraverg<strong>in</strong>e<br />

di Casaprota, al pane del<strong>la</strong> tradizione<br />

del forno Filippi di Casapro-<br />

Rendez-vous<br />

ta; dal v<strong>in</strong>o DOC Colli Sab<strong>in</strong>i del<strong>la</strong><br />

ViCoSa di Magliano, al<strong>la</strong> mozzarel<strong>la</strong><br />

di bufa<strong>la</strong> del<strong>la</strong> Piana Reat<strong>in</strong>a; dai salumi<br />

del reat<strong>in</strong>o, ai fagioli, al farro,<br />

al tartufo, alle marmel<strong>la</strong>te e mele di<br />

Amatrice; dalle patate del Leonessano<br />

al miele , alle castagne del Cico<strong>la</strong>no<br />

al<strong>la</strong> cicerchia del Turano. Ospite<br />

del<strong>la</strong> giornata <strong>la</strong> Pro Loco di Uta <strong>in</strong><br />

Prov<strong>in</strong>cia di Cagliari,<br />

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Erboristeria - ufficio turistico Tel 0765 27 73 15 �� Ufficio parrochiale Tel 0765 27 71 52 �� Fondazione Cremonesi Tel 0765 27 71 13<br />

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divertimento nel<strong>la</strong> grande pisc<strong>in</strong>a. Quello che <strong>la</strong> cliente<strong>la</strong><br />

apprezza di più nel ristorante “La Grigliata” è <strong>la</strong> genu<strong>in</strong>ità del<strong>la</strong><br />

sua cuc<strong>in</strong>a che trae orig<strong>in</strong>e da un’antica tradizione.<br />

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nel cuore del<strong>la</strong> Sab<strong>in</strong>a, dalle verdi coll<strong>in</strong>e<br />

“corsare” sulle anse del fiume Tevere<br />

spicca il Poggetto ristorante, ricavato<br />

da una delle più belle ville locali, a pochi passi dal<strong>la</strong> splendida Abbazia benedett<strong>in</strong>a<br />

di Farfa, dal<strong>la</strong> città storica di cures, dal santuario di Santa Maria del<strong>la</strong> Lode <strong>in</strong><br />

Vescovio, nonché <strong>la</strong> riserva del Tevere Farfa di grande valore ambientale.<br />

Il Ristorante il Poggetto vero esempio di armonia, accoglienza ed ospitalità è <strong>la</strong> cornice<br />

ideale per le vostre feste di compleanno, battesimi, e ricevimenti di nozze. Con le<br />

sue grandi sale il Poggetto può ospitare all’<strong>in</strong>terno f<strong>in</strong>o a 450 persone, dispone <strong>in</strong>oltre<br />

di un maestoso giard<strong>in</strong>o con pisc<strong>in</strong>a per cenoni all’aperto e pomeriggi <strong>in</strong>dimenticabili.<br />

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NATALE 2008:<br />

SOTTO L’ALBERO NIENTE...<br />

BILANCIO DI UN ANNO SEMI SERIO<br />

Dicembre, ultimo mese dell’anno, è il tempo dei bi<strong>la</strong>nci. Cosa<br />

ricorderemo del 2008? Com<strong>in</strong>ciamo dalle cose positive:<br />

chiedo scusa, ma <strong>in</strong> questo momento non mi viene <strong>in</strong> mente nul<strong>la</strong>.<br />

Mentre per i fatti negativi che hanno colpito il nostro Paese,<br />

forse non basterebbero queste quattro righe. Ne cito alcune, le più<br />

ec<strong>la</strong>tanti.<br />

Sembra che siamo i primi al mondo per abbandono<br />

dei corsi universitari, eppure ogni<br />

paese civile cresce solo con l’istruzione, e<br />

ciò...mi rattrista.<br />

Cresce <strong>in</strong>vece l’<strong>in</strong>tolleranza, sicuramente<br />

non dimenticheremo mai <strong>la</strong> strage di Erba,<br />

dove una coppia apparentemente “normale”<br />

uccide c<strong>in</strong>que persone tra cui un bamb<strong>in</strong>o,<br />

solo perché i vic<strong>in</strong>i erano troppo rumorosi.<br />

E ciò...mi rattrista.<br />

E poi Pietro Maso, diciassette anni fa massacrò<br />

senza pietà i genitori <strong>in</strong>sieme ad alcuni<br />

amici e subito dopo andarono <strong>in</strong> discoteca.<br />

Ora è <strong>in</strong> semilibertà e ciò...mi rattrista.<br />

E poi c’è l’Italia <strong>in</strong> crisi: i dati del Pil ci<br />

danno <strong>in</strong> recessione, al nord tantissime<br />

imprese hanno già messo <strong>in</strong> cassa <strong>in</strong>tegrazione molti operai,<br />

l’Alitalia ha già dato il benservito pers<strong>in</strong>o alle categorie protette,<br />

LA FINESTRA SUL CORTILE<br />

Episodi violenti, corsi<br />

universitari abbandonati,<br />

licenziamenti,<br />

casse <strong>in</strong>tegrazione, povertà,<br />

e <strong>la</strong> crisi economica<br />

che si preannuncia<br />

sempre più dura da sopportare.<br />

Ecco il 2008<br />

LUNGO LA VIA<br />

a cura di Ange<strong>la</strong> Longobucco<br />

e ciò... mi rattrista.<br />

A Portogruaro, nel Veneto, un bamb<strong>in</strong>o ha chiesto a Babbo Natale<br />

un nuovo posto di <strong>la</strong>voro per <strong>la</strong> mamma e il papà, e ciò...mi<br />

rattrista.<br />

E poi ricorderemo <strong>la</strong> social card: quaranta euro al mese, per le<br />

fasce più deboli, anziani e genitori poveri, e<br />

ciò...mi rattrista.<br />

Vivere <strong>in</strong> un mondo che diventa sempre più<br />

maleducato e <strong>in</strong>civile...mi rattrista.<br />

Ma al<strong>la</strong> f<strong>in</strong>e riesco a ricordare almeno due<br />

belle notizie.<br />

Una è <strong>la</strong> vittoria di Barack Obama, un<br />

afro-americano che è riuscito a diventare<br />

presidente degli Stati Uniti d’America, è <strong>la</strong><br />

vittoria, soprattutto, di un uomo che rappresenta<br />

un popolo che centoc<strong>in</strong>quanta<br />

anni fa era <strong>in</strong> schiavitù. Obama, un uomo<br />

alto, bello ed abbronzato come è stato def<strong>in</strong>ito<br />

dal nostro capo di Governo. Così ora,<br />

siamo tutti più contenti.<br />

L’altra bel<strong>la</strong> notizia, è che Silvio Berlusconi<br />

ci ha <strong>in</strong>vitati ad essere ottimisti, consigliandoci<br />

di spendere senza paura. Ora sì<br />

che sono felice! A Natale potrò mangiare tranquil<strong>la</strong>mente zampone<br />

e cotech<strong>in</strong>o...dioss<strong>in</strong>a permettendo.<br />

15


RELAZIONE DOPO RELAZIONE<br />

I MOMENTI PIÙ SIGNIFICATIVI DEL CONVEGNO<br />

16<br />

IL SUO TEMPO<br />

La prima re<strong>la</strong>zione è stata<br />

quel<strong>la</strong> di Andrea Riccardi<br />

ord<strong>in</strong>ario di Storia<br />

contemporanea presso<br />

l’Università degli Studi di<br />

Roma 3, pronipote del Beato<br />

e fondatore del<strong>la</strong> Comunità<br />

di S. Egidio. Il titolo del<strong>la</strong><br />

re<strong>la</strong>zione era “D. P<strong>la</strong>cido<br />

Riccardi e il suo tempo”. Il<br />

re<strong>la</strong>tore ha tracciato un quadro<br />

dettagliato del<strong>la</strong> società<br />

di Trevi nell’Umbria - patria<br />

del Beato - <strong>in</strong>torno al<strong>la</strong> metà<br />

dell’Ottocento, rilevando <strong>la</strong><br />

fedeltà del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione al<br />

papa e al<strong>la</strong> dottr<strong>in</strong>a cattolica<br />

e <strong>la</strong> tendenza a rifiutare il<br />

moderno mondo seco<strong>la</strong>rizzato.<br />

Questo rifiuto presso<br />

alcuni membri del clero e<br />

dell’episcopato si manifestava<br />

<strong>in</strong> una spiritualità di<br />

r<strong>in</strong>uncia al mondo e di totale<br />

condanna del<strong>la</strong> modernità.<br />

A questa corrente apparteneva<br />

il direttore spirituale<br />

del Beato, D. Ludovico Pieri.<br />

Effettivamente <strong>la</strong> spiritualità<br />

del Beato sarà improntata<br />

ad un profondo distacco dal<br />

mondo. Ciò però non si risolverà,<br />

come nel caso di<br />

molti cattolici antimoderni,<br />

<strong>in</strong> un impegno di opposizione<br />

culturale, politica o sociale,<br />

ma, <strong>in</strong> un primo tempo, <strong>in</strong> una<br />

vita ascetica e mistica del tutto aliena<br />

dalle conflittualità del momento storico,<br />

e, <strong>in</strong> un secondo tempo, <strong>in</strong> una<br />

dedizione umile e <strong>in</strong>condizionata al<br />

servizio dei poveri contad<strong>in</strong>i del<strong>la</strong> Sab<strong>in</strong>a.<br />

Questo secondo aspetto era stato<br />

<strong>in</strong> parte trascurato dal suo discepolo<br />

e primo biografo Ildefonso Schuster.<br />

Il Riccardi ha potuto <strong>in</strong>vece rimetterlo<br />

<strong>in</strong> piena luce con il sussidio<br />

di documenti assai eloquenti tratti dai<br />

processi per <strong>la</strong> beatificazione.<br />

LA CONGREGAZIONE<br />

CASSINESE<br />

La seconda re<strong>la</strong>zione, di D. Mariano<br />

Dell’Omo, docente di storia monastica<br />

presso il Pontificio Ateneo di S.<br />

Anselmo <strong>in</strong> Roma, ha avuto per titolo<br />

“La Congregazione Cass<strong>in</strong>ese negli<br />

anni del B. P<strong>la</strong>cido Riccardi tra soppressioni,<br />

restaurazioni e nuove fondazioni<br />

(1844-1915)”.<br />

Il re<strong>la</strong>tore ha disegnato un vasto quadro<br />

del<strong>la</strong> situazione del<strong>la</strong> Congregazione<br />

Cass<strong>in</strong>ese <strong>in</strong> un periodo partico<strong>la</strong>rmente<br />

travagliato, che vide<br />

l’estendersi delle leggi eversive di<br />

soppressione degli enti ecclesiastici -<br />

e qu<strong>in</strong>di anche dei monasteri - dal<br />

Piemonte all’Italia unificata e i tentativi<br />

di riorganizzazione e di riforma<br />

del monachesimo <strong>in</strong> Italia e all’estero.<br />

Diversi rilievi <strong>in</strong>teressanti hanno<br />

permesso di <strong>in</strong>quadrare l’esperienza<br />

del Beato e <strong>la</strong> sua coraggiosa scelta di<br />

una forma di vita nel momento <strong>in</strong> cui<br />

essa veniva sottoposta al<strong>la</strong> più dura<br />

prova.<br />

Partico<strong>la</strong>rmente <strong>in</strong>teressante è stato il<br />

parallelo tra il Beato e il ri<strong>formato</strong>re<br />

abate Casaretto, ambedue al<strong>la</strong> ricerca<br />

delle sorgenti del<strong>la</strong> vita cristiana e religiosa,<br />

il primo nel<strong>la</strong> sua altissima<br />

esperienza spirituale, l’altro nell’ane-<br />

lito a riprist<strong>in</strong>are l’antica ascesi nel<strong>la</strong><br />

vita comunitaria.<br />

FARFA E LA CRISI DI<br />

UN’IDENTITA’<br />

L’<strong>in</strong>tervento del commissario straord<strong>in</strong>ario<br />

dell’Apt di Rieti Tersilio Leggio<br />

- “La Sab<strong>in</strong>a farfense nell’età contemporanea:<br />

crisi di una identità” - è<br />

servito a completare, con dati storici e<br />

sociologici, quanto puntualizzato da<br />

Andrea Riccardi.<br />

Infatti, Leggio, dopo aver osservato<br />

che gli studi sul periodo storico considerato,<br />

per quanto riguarda <strong>la</strong> Sab<strong>in</strong>a,<br />

sono ancora assai <strong>in</strong>sufficienti, ha ricostruito<br />

una situazione sociale segnata<br />

dal<strong>la</strong> riduzione di Farfa - già<br />

centro amm<strong>in</strong>istrativo di un vasto territorio<br />

- a semplice frazione del comune<br />

di Fara Sab<strong>in</strong>a, al tempo del<strong>la</strong> restaurazione,<br />

e dal<strong>la</strong> successiva espropriazione<br />

di tutti i beni dell’Abbazia e<br />

dal<strong>la</strong> vendita del<strong>la</strong> maggior parte di essi<br />

all’alta borghesia di varia estrazione,<br />

ma che si può def<strong>in</strong>ire “locale” per <strong>la</strong><br />

localizzazione dei propri <strong>in</strong>teressi.<br />

L’effetto di <strong>tutta</strong> questa trasformazione<br />

fu il grave impoverimento del<strong>la</strong><br />

popo<strong>la</strong>zione contad<strong>in</strong>a, che godeva di<br />

una situazione molto migliore sotto<br />

l’amm<strong>in</strong>istrazione dell’Abbazia.<br />

Ciò spiega <strong>la</strong> sollecitud<strong>in</strong>e di D. P<strong>la</strong>cido<br />

per i poveri agricoltori e viene così<br />

a confermare i risultati del<strong>la</strong> ricerca<br />

del Riccardi.<br />

IL CULTO E<br />

LA DEVOZIONE<br />

Tommaso Caliò - ricercatore presso<br />

l’Università degli studi di Roma Tre -


ha svolto <strong>la</strong> sua re<strong>la</strong>zione su “Il Beato<br />

P<strong>la</strong>cido: culto e devozione”. Il re<strong>la</strong>tore<br />

ha trattato il periodo anteriore al<strong>la</strong><br />

beatificazione, sottol<strong>in</strong>eando il ruolo<br />

del Beato Ildefonso Schuster nel<strong>la</strong><br />

diffusione del culto di D. P<strong>la</strong>cido e<br />

nel<strong>la</strong> promozione del<strong>la</strong> causa per <strong>la</strong><br />

sua beatificazione.<br />

LA SUA VITA<br />

E IL LIBRO<br />

Ha preso <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> D. Anselmo<br />

Lipari, autore del volume sul Beato, il<br />

quale ha illustrato l’ord<strong>in</strong>e e lo svolgimento<br />

del<strong>la</strong> trattazione dell’argomento<br />

e ha concluso richiamando <strong>la</strong><br />

calda esortazione f<strong>in</strong>ale del libro a<br />

mettersi <strong>in</strong> discussione <strong>in</strong> presenza<br />

del<strong>la</strong> testimonianza discreta ma <strong>in</strong>quietante<br />

del Beato.<br />

a cura di D. Massimo Lapponi *<br />

*Anche D. Massimo Lapponi, monaco<br />

farfense e docente di Filosofia<br />

presso il Pontificio Ateneo di<br />

S. Anselmo, ha partecipato ai <strong>la</strong>vori<br />

del Simposio. Ha brevemente<br />

presentato il volume “Il Beato P<strong>la</strong>cido<br />

Riccardi monaco e profeta di<br />

Dio” del Prof. D. Anselmo Lipari,<br />

sottol<strong>in</strong>eando l’importanza del<strong>la</strong><br />

nuova biografia, che viene ad <strong>in</strong>tegrare<br />

quelle ormai troppo lontane<br />

nel tempo dello Schuster e del<br />

Gor<strong>la</strong>.<br />

Illum<strong>in</strong>ando con una prospettiva<br />

più moderna <strong>la</strong> figura di D. P<strong>la</strong>cido,<br />

l’autore del volume contribuisce<br />

a diffondere il messaggio spirituale<br />

che il Beato P<strong>la</strong>cido consacrò<br />

con il sacrificio del<strong>la</strong> sua vita e<br />

del<strong>la</strong> sua morte.<br />

(re.fa)<br />

DENTRO L’ABBAZIA<br />

c<strong>in</strong>que dicembre 2008, dentro il simposio<br />

RICCARDI E SCHUSTER<br />

DUE MONACI, DUE BEATI<br />

UNITI NEL NOME DI FARFA<br />

Il mese di agosto si è concluso con <strong>la</strong> Festa del B. Ildefonso Schuster, al<br />

quale tanto deve l’Abbazia di Farfa per <strong>la</strong> sua r<strong>in</strong>ascita nel secolo scorso.<br />

Domenica 31 alle ore 19 il Rev.mo P. D. Pietro Vittorelli, per <strong>la</strong> prima<br />

volta <strong>in</strong> veste di Arciabate Ord<strong>in</strong>ario di Montecass<strong>in</strong>o, ha presieduto una<br />

solenne concelebrazione <strong>in</strong> Basilica. Con lui c’erano anche il P. Maestro<br />

D. Luigi M. Di Bussolo e i Novizi cass<strong>in</strong>esi.<br />

All’<strong>in</strong>izio del<strong>la</strong> S. Messa pontificale il P. Priore Dom Eugenio Gargiulo<br />

ha espresso, anche a nome del<strong>la</strong> comunità di Farfa, <strong>tutta</strong> <strong>la</strong> gioia e <strong>la</strong> gratitud<strong>in</strong>e<br />

a Mons. Vittorelli, per aver accettato l’<strong>in</strong>vito, con l’augurio di<br />

un lungo fecondo m<strong>in</strong>istero abbaziale nel<strong>la</strong> Comunità monastica e nel<strong>la</strong><br />

Diocesi di Montecass<strong>in</strong>o.<br />

Nell’omelia il Pre<strong>la</strong>to ha messo ben <strong>in</strong> evidenza i rapporti del B. Schuster<br />

con Farfa e col B. P<strong>la</strong>cido Riccardi. Al<strong>la</strong> S. Messa è seguita <strong>la</strong> processione<br />

per il borgo con <strong>la</strong> venerata Reliquia.<br />

(re.fa)<br />

17


frammenti di vita consacrata<br />

SCAMBI DI DONI E AUGURI TRA LE COMUNITA’<br />

Partico<strong>la</strong>rmente gioioso è stato l’<strong>in</strong>contro di sabato 20<br />

dicembre, che si è svolto <strong>in</strong> un clima natalizio, sempre<br />

presso l’Oasi del<strong>la</strong> Pace, con scam-<br />

bio di doni e di auguri tra le comunità<br />

religiose maschili e femm<strong>in</strong>ili<br />

del<strong>la</strong> Diocesi Sab<strong>in</strong>a, al<strong>la</strong> presenza<br />

di S. E. il Vescovo Mons. L<strong>in</strong>o Fumagalli,<br />

che non ha mancato di rivolgere<br />

alle consacrate e ai consacrati<br />

presenti una paro<strong>la</strong> di esortazione<br />

e di augurio att<strong>in</strong>ente al mi-<br />

18<br />

Incontro partico<strong>la</strong>rmente<br />

gioioso quello che si è tenuto<br />

sabato 20 dicembre,<br />

come di consuetud<strong>in</strong>e<br />

all’Oasi del<strong>la</strong> Pace<br />

Ancora ricordiamo con gioia i giorni passati <strong>in</strong>sieme a circa trentac<strong>in</strong>que<br />

giovani liceali di Rieti, Passo Corese e Poggio Mirteto nei primi giorni di<br />

settembre 2008 per il sem<strong>in</strong>ario su “<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> e <strong>la</strong> vita”. La riflessione comune<br />

sul<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> al servizio del<strong>la</strong> vita, e non viceversa, fu condivisa con entusiasmo<br />

e al<strong>la</strong> f<strong>in</strong>e tutti chiesero di partecipare anche all’<strong>in</strong>contro del prossimo<br />

settembre. Ma non ci si fermò qui.<br />

Si decise di ritrovarci tutti <strong>in</strong>sieme durante le vacanze di Natale per discutere<br />

l’organizzazione del prossimo sem<strong>in</strong>ario.<br />

Fu proposto e accettato l’argomento: il centesimo anniversario - 1909-2009<br />

- del<strong>la</strong> pubblicazione del volume “Più gioia” del vescovo tedesco Paul Wilhelm<br />

von Keppler e i molti argomenti di attualità che il volume offre ancora oggi al<strong>la</strong><br />

riflessione.<br />

Il 2 gennaio 2009 si è svolta <strong>la</strong> prima riunione programmata, al<strong>la</strong> quale hanno<br />

preso parte molti dei giovani che furono qui a settembre <strong>in</strong>sieme ai quali è<br />

stato programmato un percorso, anche virtuale, che condurrà al<strong>la</strong> prossima<br />

edizione del sem<strong>in</strong>ario. (M.L.)<br />

stero del Natale del Signore. Non è neppure mancata <strong>la</strong> riflessione<br />

e <strong>la</strong> preghiera sul tema proposto da P. V<strong>in</strong>cenzo<br />

Galli O.F.M., che sta svolgendo il<br />

programma e<strong>la</strong>borato per l’anno<br />

paol<strong>in</strong>o. Con un s<strong>in</strong>go<strong>la</strong>re col<strong>la</strong>ge di<br />

Vangeli e scritti di S. Paolo l’animatore<br />

degli <strong>in</strong>contri mensili ha presentato<br />

Dio Padre, facendo riferimento<br />

soprattutto all’<strong>in</strong>carnazione<br />

del Verbo.<br />

(re.fa)<br />

ANNO NUOVO, APPUNTAMENTO CON LA RIFLESSIONE NUOVO<br />

Per i giovani liceali di<br />

Passo Corese, Rieti e<br />

Poggio Mirteto si r<strong>in</strong>novano<br />

le occasioni di<br />

discussione. Tema del<strong>la</strong><br />

riunione sarà il centesimo<br />

anniversario<br />

del<strong>la</strong> pubblicazione del<br />

volume “Più gioia”


In una meditazione sul<strong>la</strong> Chiesa<br />

sposa di Cristo <strong>in</strong> S. Paolo, il Card.<br />

Mart<strong>in</strong>i si chiede: ma dov’è <strong>la</strong> bellezza<br />

del<strong>la</strong> sposa esaltata dall’apostolo?<br />

La realtà storica e l’esperienza di tutti<br />

i giorni del<strong>la</strong> Chiesa visibile non sono<br />

tanto lontane dal<strong>la</strong> Chiesa ideale?<br />

Indipendentemente dal<strong>la</strong> risposta<br />

che l’illustre porporato dà a questa<br />

domanda, essa può suggerire molte<br />

riflessioni importanti.<br />

La prima è che, per quanto deludente<br />

sia l’esperienza del<strong>la</strong> storia e del<strong>la</strong> vita<br />

quotidiana del<strong>la</strong> Chiesa, essa non<br />

può però offuscare quel<strong>la</strong> vita spirituale<br />

nascosta che attraverso i secoli<br />

non solo ha generato e genera i santi,<br />

ma illum<strong>in</strong>a milioni di cuori e <strong>in</strong> essi<br />

custodisce e sviluppa le ricchezze più<br />

vere e più sacre dell’umanità: l’umiltà,<br />

l’amore, l’abnegazione, <strong>la</strong> purezza,<br />

<strong>la</strong> fedeltà, <strong>la</strong> devozione, <strong>la</strong> speranza<br />

sempre r<strong>in</strong>ascente <strong>in</strong> un avvenire migliore<br />

e nell’eterna salvezza.<br />

Da queste disposizioni morali non<br />

nasce anche quel<strong>la</strong> bellezza estetica<br />

che è caratteristica del cristianesimo?<br />

Quel<strong>la</strong> bellezza cioè che si manifesta<br />

nelle raffigurazioni artistiche di Cristo,<br />

del<strong>la</strong> Verg<strong>in</strong>e e dei Santi, ma che<br />

trae <strong>la</strong> sua orig<strong>in</strong>e nello s<strong>la</strong>ncio spirituale<br />

che trasfigura i più comuni fedeli<br />

nei momenti di devozione e si irradia<br />

negli occhi degli <strong>in</strong>fanti credenti<br />

e delle spose virtuose, nei volti dei<br />

figli e delle figlie del popolo fedele ricomposti<br />

nel<strong>la</strong> pace del<strong>la</strong> morte.<br />

DENTRO L’ABBAZIA<br />

<strong>la</strong> bellezza del<strong>la</strong> sposa<br />

La Solennità dell’Immaco<strong>la</strong>ta Concezione del<strong>la</strong> Beata Verg<strong>in</strong>e Maria (8 dicembre)<br />

ha ispirato a D. Massimo Lapponi una riflessione che pubblichiamo<br />

sotto il titolo dato da Lui stesso.<br />

E da questo s<strong>la</strong>ncio verso l’eterno, da<br />

questa <strong>in</strong>tuizione di una beatitud<strong>in</strong>e<br />

che non è di questo mondo, ma che<br />

non è estranea alle gioie del<strong>la</strong> terra e<br />

che anzi le sublima con <strong>la</strong> sua irradiazione,<br />

non sono nate le estasi del canto<br />

sacro <strong>in</strong> tutte le sue <strong>in</strong>numerevoli<br />

forme, e i trionfi dell’architettura,<br />

del<strong>la</strong> pittura, del<strong>la</strong> m<strong>in</strong>iatura, del<strong>la</strong><br />

scultura, dell’iconografia, del<strong>la</strong> tessitura,<br />

del<strong>la</strong> ritualità, del<strong>la</strong> poesia cristiana?<br />

A sua volte questa molteplice e <strong>in</strong>esausta<br />

bellezza dell’arte cristiana ha<br />

istruito per secoli, come Biblia pauperum,<br />

milioni di semplici fedeli e ha<br />

commosso <strong>in</strong>numerevoli cuori, portandoli<br />

verso <strong>la</strong> fede, <strong>la</strong> virtù, <strong>la</strong> santità.<br />

Nell’arte cristiana, <strong>in</strong> questo mirabile<br />

poema a cui han posto mano cielo e<br />

terra, ogni cultura, ogni nazione porta<br />

il suo contributo.<br />

Ma non è forse s<strong>in</strong>go<strong>la</strong>re ed eccelsa<br />

missione dell’Italia, per molti aspetti<br />

più che di altre pur nobili patrie,<br />

quel<strong>la</strong> di rive<strong>la</strong>re al mondo, con il suo<br />

<strong>in</strong>comparabile patrimonio di arti figurative,<br />

poetiche e musicali, e con il<br />

popolo a cui esse si ispirarono e che<br />

ad esse si ispirò, il mistero del<strong>la</strong> bellezza<br />

umano-div<strong>in</strong>a del<strong>la</strong> Chiesa,<br />

sposa di Cristo, di Maria sua celeste<br />

reg<strong>in</strong>a e nuova Eva del giard<strong>in</strong>o d’Europa,<br />

del<strong>la</strong> <strong>in</strong>numerevole schiera dei<br />

santi, del suo riverbero nel gaudio<br />

delle spose cristiane, dei loro figli e<br />

figlie irradiati dall’<strong>in</strong>nocenza battesimale<br />

e dallo splendente candore dell’ostia<br />

div<strong>in</strong>a?<br />

(Massimo Lapponi)<br />

LA MUSICA BAROCCA INCANTA<br />

L’ABBAZIA DI FARFA<br />

Lunedì 8 dicembre 2008, solennità dell’Immaco<strong>la</strong>ta Concezione<br />

di Maria, alle ore 18,00, nel<strong>la</strong> basilica di Farfa, l’Ensemble<br />

dell’Orchestra da Camera di Caserta, per <strong>in</strong>iziativa dell’associazione<br />

Musica Experimento diretta da Enrico Cocco, ha<br />

eseguito un concerto di musica barocca, con brani di Antonio<br />

Sacch<strong>in</strong>i, Alessandro Marcello, Wolfgang Amadeus Mozart e<br />

Tomaso Alb<strong>in</strong>oni. Il pubblico, abbastanza numeroso, ha calorosamente<br />

app<strong>la</strong>udito le armoniose melodie settecentesche,<br />

bene eseguite da un complesso strumentale già noto ai frequentatori<br />

delle attività artistiche promosse presso l’Abbazia<br />

di Farfa. (M.L.)<br />

19


farfaè...<br />

20<br />

E<br />

’ stato il prefetto di Rieti Silvana<br />

Riccio ad <strong>in</strong>augurare<br />

l’ottava edizione del<strong>la</strong> fiera dell’olio<br />

di Farfa. Insieme al consigliere<br />

regionale Mario Perilli, al<br />

s<strong>in</strong>daco di Fara Sab<strong>in</strong>a V<strong>in</strong>cenzo<br />

Mazzeo e al priore del<strong>la</strong> Badia<br />

benedett<strong>in</strong>a, Dom Eugenio<br />

Gargiulo venerdì pomeriggio, <strong>in</strong><br />

barba al<strong>la</strong> pioggia che è caduta<br />

battente per tutto il pomeriggio,<br />

ha tagliato il nastro del<strong>la</strong> manifestazione<br />

che quest’anno è<br />

dedicata ai progetti di filiera. E<br />

quale luogo migliore del<strong>la</strong> fiera<br />

...IL LUOGO CHE OSPITA LA FIERA DELL’OLIO!<br />

di Farfa per par<strong>la</strong>re di sviluppo? Come<br />

ha sottol<strong>in</strong>eato il prefetto Riccio,<br />

<strong>la</strong> manifestazione rappresenta<br />

un’opportunità importante per muovere<br />

l’economia del<strong>la</strong> Sab<strong>in</strong>a ed essere<br />

esempio per altre zone del<strong>la</strong> prov<strong>in</strong>cia,<br />

sicuramente più depresse di<br />

questa. Non a caso, il convegno di<br />

apertura è stato dedicato alle <strong>in</strong>iziative<br />

che puntano ad accrescere l’economia<br />

rurale e produttiva di un sistema<br />

<strong>formato</strong> da tutti quei comuni del<br />

Reat<strong>in</strong>o che hanno delle peculiarità<br />

da valorizzare. Ecco allora che trovano<br />

posto nel piano di sviluppo rurale<br />

il tartufo, <strong>la</strong> carne e i boschi del<strong>la</strong><br />

prov<strong>in</strong>cia. Nel tavolo presieduto da<br />

Mario Perilli, i re<strong>la</strong>tori hanno convenuto<br />

nell’apprezzare “l’attenzione<br />

dimostrata dal<strong>la</strong> Regione a questa<br />

prov<strong>in</strong>cia”. Un’attenzione che, secondo<br />

Perilli, “rende <strong>in</strong>spiegabile <strong>la</strong><br />

volontà di Leonessa di andare <strong>in</strong><br />

Umbria proprio quando dal<strong>la</strong> Pisana<br />

si pone così tanto <strong>in</strong>teresse per Rieti”.<br />

Interessamento ribadito da Aldo Settimi,<br />

direttore del settore agricoltura<br />

del<strong>la</strong> Regione, il quale ha sottol<strong>in</strong>eato<br />

<strong>la</strong> grande risposta del territorio al<br />

piano di sviluppo rurale “con 400 domande<br />

presentate, 60 delle quali<br />

<strong>in</strong>oltrate dai giovani”. In questo panorama,<br />

accanto alle filiere del tartufo,<br />

del legno e del<strong>la</strong> carne, si <strong>in</strong>serisce<br />

<strong>in</strong> maniera partico<strong>la</strong>re quel<strong>la</strong><br />

dell’olio retta dal Comune di Fara<br />

Sab<strong>in</strong>a, che conta duemi<strong>la</strong> adesioni,<br />

15 frantoi, e 11 cooperative. “Costituiremo–<br />

ha annunciato Mazzeo – il<br />

consorzio che si occuperà di gestire <strong>la</strong><br />

commercializzazione del nostro prodotto<br />

pr<strong>in</strong>cipe e che speriamo possa<br />

trovare sede proprio all’<strong>in</strong>terno del<br />

polo del<strong>la</strong> logistica, visto il legame<br />

che esiste tra i due progetti. Farò formalmente<br />

richiesta al presidente del<br />

consorzio Asi”.<br />

Oltre a par<strong>la</strong>re di olio, legno, tartufo e<br />

carne, c’è stato spazio anche per il sociale.<br />

Al<strong>la</strong> presenza del direttore generale<br />

del<strong>la</strong> Asl di Rieti, Gabriele Bell<strong>in</strong>i,<br />

il consiglio regionale ha donato<br />

due defibril<strong>la</strong>tori al<strong>la</strong> Croce Rossa<br />

Italiana di Passo Corese. (RDC)


pensieri e cultura...<br />

QUANDO L’ARTE ESCE DALLE AULE DI SCUOLA E<br />

RAGGIUNGE LE PIAZZE DELLE CITTA’ E DEI BORGHI<br />

bbiamo scelto di festeggiare i quarant’anni del-<br />

“A l’IsArte Calcagnadoro valorizzando il nostro<br />

percorso formativo che <strong>in</strong> tanti anni ha offerto opportunità<br />

<strong>la</strong>vorative ai nostri alunni”, scrive il dirigente<br />

Sco<strong>la</strong>stico Alessandra Onofri nel<strong>la</strong> presentazione degli<br />

eventi che hanno visto Rieti e <strong>la</strong> sua prov<strong>in</strong>cia, <strong>in</strong>vestiti<br />

da una molteplicità di mostre, convegni e manifestazioni<br />

diverse ma coerenti tra loro.<br />

Le professioni di nicchia, ma di assoluto <strong>in</strong>teresse, sono<br />

quelle che sono state raccontate attraverso <strong>la</strong> testimonianza<br />

di ex alunni che si sono dist<strong>in</strong>ti nei settori<br />

più diversi del<strong>la</strong> creatività e dell’arte. I luoghi degli<br />

eventi sono stati a Rieti gli splendidi Archi del Pa<strong>la</strong>zzo<br />

papale, <strong>la</strong> Biblioteca Comunale, i Musei cittad<strong>in</strong>i,<br />

sezione archeologica e storico-artistica, qu<strong>in</strong>di <strong>la</strong> sede<br />

del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong>, Librerie e luoghi di <strong>in</strong>contro. Nel<strong>la</strong><br />

prov<strong>in</strong>cia sono stati toccati centri che rappresentavano<br />

occasioni di crescita per <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> negli anni attraverso<br />

i progetti di didattica museale sui beni culturali<br />

che contraddist<strong>in</strong>guono le scelte metodologiche dell’istituto:<br />

il museo di Antrodoco e l’abbazia di Farfa.<br />

Ogni evento è stato come una tessera di un grande<br />

mosaico ove il mondo delle immag<strong>in</strong>i e del<strong>la</strong> comunicazione,<br />

nelle sue variegate ed eclettiche manifestazioni,<br />

sono state espresse: <strong>la</strong> grafica e <strong>la</strong> fotografia, il<br />

design e <strong>la</strong> moda, il teatro ed il c<strong>in</strong>ema, le arti tradizionalmente<br />

<strong>in</strong>tese dal<strong>la</strong> pittura all’architettura.<br />

L’energia profusa <strong>in</strong> questa c<strong>in</strong>que giorni, <strong>in</strong>tensa e<br />

ricca, ha avuto un momento significativo il 12 dicembre<br />

nell’Abbazia di Farfa, gioiello e testimonianza di<br />

arte e storia da cui una realtà come l’istituto d’Arte e<br />

Liceo Artistico Calcagnadoro non possono presc<strong>in</strong>dere.<br />

La scuo<strong>la</strong> <strong>in</strong>fatti ha sempre riservato al patrimonio<br />

culturale, ai beni territoriali monumentali ed artistici<br />

uno spazio significativo all’<strong>in</strong>terno del curricolo e<br />

del Piano dell’Offerta Formativa. Prossimamente saranno<br />

presentati i risultati del progetto <strong>la</strong> Via Carol<strong>in</strong>gia,<br />

che <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> ha accolto già da diverso tempo.<br />

L’it<strong>in</strong>erario didattico ruota <strong>in</strong>torno al passaggio di<br />

LA CARTOLINA<br />

Carlo Magno il quale, nell’anno 800, sostò nell’abbazia<br />

di Farfa per recarsi dal papa <strong>in</strong> occasione dell’<strong>in</strong>coronazione<br />

imperiale che sanciva <strong>la</strong> nascita del Sacro<br />

Romano Impero.<br />

Per tali ragioni il Calcagnadoro ha voluto festeggiare i<br />

suoi primi quarant’anni nel<strong>la</strong> cornice abbaziale <strong>in</strong>vitando<br />

un giovane artista di talento, Angelo Ruggeri,<br />

che si è <strong>formato</strong> presso <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> e che oggi vive e <strong>la</strong>vora<br />

ad Assisi. Nel<strong>la</strong> città umbra ha e<strong>la</strong>borato uno stile<br />

personale, rispettoso del<strong>la</strong> grande tradizione dell’arte<br />

italiana realizzando dip<strong>in</strong>ti e ceramiche secondo le<br />

antiche tecniche recuperate attraverso l’<strong>in</strong>segnamento<br />

prezioso dei ricettari d’arte medioevali e r<strong>in</strong>ascimentali.<br />

I suoi soggetti, ispirati al<strong>la</strong> tradizione cristiana,<br />

e il suo stile, ben si armonizzavano con <strong>la</strong> prestigiosa<br />

sa<strong>la</strong> Schuster che il Priore, con tanta sensibilità<br />

e cortesia, ha voluto offrire al<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> ed all’<strong>in</strong>contro<br />

con l’artista. E’ stato affasc<strong>in</strong>ante vedere Angelo<br />

Ruggeri armeggiare con polveri, pigmenti e strumenti<br />

antichi mentre esponeva, non solo metodologie<br />

e tecniche, ma una concezione solida del fare pittura<br />

ove <strong>la</strong> bellezza del<strong>la</strong> creazione vuole essere un omaggio<br />

al Creatore.<br />

(Letizia Rosati, docente ISA)<br />

Sopra, il logo dell’Isa<br />

21


cosa fare d’ora <strong>in</strong> avanti...<br />

I CAMPIONATI MONDIALI DI PARAPENDIO<br />

NEGLI SCATTI DI ROBERTO CECCARELLI<br />

La mostra è ospitata al Lungovel<strong>in</strong>o cafè di rieti f<strong>in</strong>o al 19 febbraio<br />

T erza edizione del<strong>la</strong> rassegna d’arte contemporanea ‘Food for the m<strong>in</strong>d’, curata e<br />

promossa da Studio7.it al Lungovel<strong>in</strong>o Cafè a Rieti. La nuova edizione si aprirà il<br />

17 gennaio 2009 con l’<strong>in</strong>augurazione, alle ore 18.30, del<strong>la</strong> mostra fotografica di Roberto<br />

Ceccarelli, ‘Rego<strong>la</strong>zione automatica dei livelli’, a cura di Barbara Pavan. Le opere<br />

esposte sono una selezione di stampe dal<strong>la</strong> serie ‘e<strong>la</strong>borazione automatica dei livelli’,<br />

ultimo progetto artistico di Ceccarelli. “Questo progetto espositivo - spiega l’artista<br />

- è costituito da una serie di scatti su pellico<strong>la</strong> diapositiva ripresi su una montagna<br />

presso Poggio Bustone, Rieti, <strong>in</strong> occasione dei Campionati Mondiali di Parapendio,<br />

successivamente digitalizzati, e le immag<strong>in</strong>i così ottenute sottoposte ad una rego<strong>la</strong>zione<br />

dei livelli di lum<strong>in</strong>osità e colore con un software di fotoritocco <strong>la</strong>sciato agire secondo<br />

i propri occhi, ovvero <strong>in</strong> modalità automatica. Il risultato che vedo, e che spero veda<br />

anche il pubblico, sono immag<strong>in</strong>i aberrate, non solo nel<strong>la</strong> dimensione spaziale, ma<br />

anche nel<strong>la</strong> dimensione temporale. Immag<strong>in</strong>i che potrebbero porsi come epifania del<br />

senso, del significato, delle potenzialità, e anche del<strong>la</strong> potenza <strong>in</strong> quanto tale, dell'immag<strong>in</strong>e<br />

digitale, dei suoi processi e delle sue tecniche. Il tutto attraverso un processo<br />

volutamente brutale e senza veli, passando dall'oggetto al<strong>la</strong> sua rappresentazione analogica<br />

e poi a quel<strong>la</strong> digitale, a proporsi come umile ed ulteriore suggestione tra le <strong>in</strong>f<strong>in</strong>ite<br />

e sp<strong>in</strong>osissime diatribe filosofiche sul senso del<strong>la</strong> presunta realtà delle cose,<br />

del<strong>la</strong> visione e del<strong>la</strong> rappresentazione di esse e del ruolo di un sempre presunto valore<br />

estetico <strong>in</strong> tutto ciò...”. La mostra sarà visitabile f<strong>in</strong>o al 19 febbraio 2009.<br />

Per <strong>in</strong>fo cliccare su www.gosab<strong>in</strong>a.com (re.fa)<br />

INCONTRI DEL SABATO A POGGIO MIRTETO<br />

L’Associazione Culturale “Amici del Museo” e il Museo Civico “E. Nardi” di Poggio Mirteto propongono<br />

il ciclo di conferenze che, <strong>in</strong>iziato nel 2008, si protrarrà f<strong>in</strong>o al mese di maggio 2009.<br />

Si tratta di una <strong>in</strong>iziativa apprezzata che è giunta al<strong>la</strong> sua IV edizione e che nel corso degli anni si è<br />

notevolmente arricchita e accresciuta. Il programma registra un considerevole <strong>in</strong>cremento degli <strong>in</strong>contri<br />

e del<strong>la</strong> varietà degli argomenti. La partecipazione del pubblico sempre molto numerosa e consistente<br />

ha <strong>in</strong>coraggiato gli organizzatori ad accrescere gli <strong>in</strong>terventi e aumentare i campi e gli argomenti<br />

di <strong>in</strong>teresse. I re<strong>la</strong>tori sono stati scelti secondo criteri di competenza specifica e di professionalità.<br />

Gli “Incontri del Sabato” costituiscono ormai un appuntamento immancabile e atteso nel<strong>la</strong><br />

vita culturale del<strong>la</strong> Sab<strong>in</strong>a. Per conosceere le date e gli orari delle riunioni basta contattare l’associazione:<br />

tel. 0765.423293-0765.441573; e-mail:museoercolenardi@libero.it;<br />

<strong>in</strong>fo@amicidelmuseo.com;www.amicidelmuseo.com. (re.fa)


Ogni angolo di Farfa nasconde un<br />

it<strong>in</strong>erario turistico e culturale. Dal<br />

monastero al museo medievale,<br />

dal<strong>la</strong> biblioteca statale all’oleoteca<br />

regionale, dal parco Cremonesi alle<br />

caratteristiche botteghe, a tanto<br />

altro ancora. Per trascorrere qualche<br />

ora nel borgo e visitare accompagnati<br />

da una guida i monumenti<br />

del centro occorre rivolgersi all’ufficio<br />

turistico, presso l’erboristeria<br />

monastica.<br />

Contatti<br />

Tel. 0765 27 73 15 - 0765 27 70 65<br />

E - mail: <strong>la</strong>nuovafarfa@libero.it<br />

Orario d’apertura<br />

10.00/13.00 - 15.30/18.00<br />

(ora so<strong>la</strong>re)<br />

10.00/13.00 - 16.00/18.30<br />

(ora legale)<br />

Lunedì chiuso<br />

Visite guidate all’abbazia<br />

Le visite guidate si svolgono nei<br />

giorni di sabato e domenica e durante<br />

i festivi:<br />

matt<strong>in</strong>a<br />

10.30 - 11.30 - 12.30<br />

pomeriggio (ora so<strong>la</strong>re):<br />

15.30 - 16.30 - 17.30<br />

pomeriggio (ora legale):<br />

16.00 - 17.00 - 18.00<br />

Lunedì chiuso<br />

Nei giorni feriali per i gruppi è<br />

richiesta <strong>la</strong> prenotazione. I s<strong>in</strong>goli<br />

visitatori possono unirsi ai gruppi<br />

prenotati.<br />

Abbazia Santa Maria di Farfa<br />

02032 Fara <strong>in</strong> Sab<strong>in</strong>a (Ri)<br />

Comunità - ufficio media: Tel 0765 27 70 65<br />

P.Priore: Tel/fax 0765 27 71 91 - farfenprior@libero.it<br />

Biblioteca: Tel 0765 27 70 30<br />

Erboristeria - ufficio turistico: Tel 0765 27 73 15<br />

Ufficio parrocchiale: Tel 0765 27 71 52<br />

Fondazione Cremonesi: Tel 0765 27 71 13<br />

Internet: www.abbaziadifarfa.it; www.farfae<strong>la</strong><strong>rivista</strong>.it<br />

E-mail: <strong>in</strong>fo@farfae<strong>la</strong><strong>rivista</strong>.it<br />

cosa vedere... e quando vederlo...<br />

Celebrazioni liturgiche<br />

Sante messe<br />

giorni feriali<br />

7.30<br />

17.00 (<strong>in</strong>vernale)-19.00 (estivo)<br />

giorni festivi<br />

9.00 - 11.00 (conventuale) -12.00<br />

17.00 (<strong>in</strong>vernale) -19.00 (estivo)<br />

ufficio div<strong>in</strong>o<br />

giorni feriali<br />

5.50 - 7.oo -8.50 -13.00 -15.45 -<br />

19.30 - 21.oo<br />

giorni festivi<br />

6.20 -8.50 -13.00 - 18.00 (<strong>in</strong>vernale)<br />

18.15 (estivo)- 21.oo<br />

Via del Monastero 1, 02032,<br />

Fara <strong>in</strong> Sab<strong>in</strong>a (RI). Tel. 0765 27 70 65<br />

Editore<br />

Badia Benedett<strong>in</strong>a di Farfa<br />

02032 Fara <strong>in</strong> Sab<strong>in</strong>a (RI) - CCP 82958604<br />

Direttore responsabile<br />

Raffael<strong>la</strong> Di C<strong>la</strong>udio<br />

Redazione<br />

Massimo Lapponi - Patrizia Lombardozzi - Tiziana Lombardozzi<br />

- Ange<strong>la</strong> Longobucco - C<strong>la</strong>udio Piccionne<br />

Pubblicità<br />

Maria Teresa Equizi - Fabrizio Mei<br />

Web<br />

Novacomitalia S.r.l.<br />

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Grafica Sab<strong>in</strong>a S.n.c.<br />

Registr. Tribunale di Rieti n. 13 del 20 12 2006


www.farfae<strong>la</strong><strong>rivista</strong>.it<br />

A PARTIRE...<br />

...dal mese di gennaio si apre una<br />

nuova stagione di appuntamenti<br />

culturali. In questo numero, però, lo<br />

spazio maggiore, dal punto di vista del<strong>la</strong><br />

spiritualità, è occupato dai racconti del<br />

profondo momento di riflessione<br />

rappresentato dal simposio sul Beato<br />

P<strong>la</strong>cido Riccardi dal quale è nata<br />

l’idea di creare proprio a Farfa<br />

un centro studi specializzato.

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