Scarica tutta la rivista in formato .pdf - Farfaè...
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● spiritualità e cultura, il simposio<br />
sul beato p<strong>la</strong>cido riccardi e il<br />
centro di studi farfensi<br />
● l’<strong>in</strong>chiesta, l’acquedotto farfense<br />
diventa comunale<br />
● natale 2008, bi<strong>la</strong>ncio dell’ anno<br />
che si è appena chiuso<br />
Anno II - N. 11<br />
edito da<br />
comunità benedett<strong>in</strong>a
il 2008? un anno a favore dell’agricoltura<br />
ecco i progetti per ri<strong>la</strong>nciare il settore<br />
L<br />
’anno 2008 si è confermato all’<strong>in</strong>segna<br />
del<strong>la</strong> grande attenzione che <strong>la</strong><br />
Regione Lazio sta dedicando all’agricoltura.<br />
E’ stato un anno fondamentale per il<br />
mondo rurale che ha visto concretizzarsi<br />
il percorso <strong>in</strong>iziato all’<strong>in</strong>domani dell’<strong>in</strong>sediamento<br />
del<strong>la</strong> Giunta Marrazzo<br />
rispetto al<strong>la</strong> necessità di dare regole ed<br />
impulsi all’agricoltura, perché quello<br />
<strong>la</strong> lettera<br />
rurale rappresenta un settore<br />
strategico per l’<strong>in</strong>tera economia.<br />
L’approvazione del<strong>la</strong> legge sul<strong>la</strong><br />
pesca, l’attivazione di tutte le<br />
misure del Piano di Sviluppo Rurale,<br />
l’approvazione del<strong>la</strong> legge<br />
sulle filiere, l’approvazione del<strong>la</strong><br />
legge sui mercati agricoli, <strong>la</strong> legge<br />
sulle misure urgenti <strong>in</strong> agricoltura,<br />
l’approvazione del Distretto<br />
Rurale del<strong>la</strong> Montagna Reat<strong>in</strong>a: queste<br />
sono le fondamentali riforme che cambieranno<br />
il volto dell’agricoltura <strong>la</strong>ziale<br />
e sab<strong>in</strong>a.<br />
Mettere a sistema tutte le risorse del territorio<br />
e puntare ad uno sviluppo <strong>in</strong>tegrato<br />
che superi <strong>la</strong> frammentazione<br />
aziendale e territoriale con uno sguardo<br />
attento al<strong>la</strong> sostenibilità ed al<strong>la</strong> qualità:<br />
rappresentano le l<strong>in</strong>ee guida che ca-<br />
Regioniamo<br />
ratterizzano l’azione regionale <strong>in</strong> tema<br />
agricolo e stanno ridando al settore<br />
agricolo quel ruolo centrale che merita.<br />
Per <strong>la</strong> Sab<strong>in</strong>a così fortemente vocata ad<br />
una ruralità di eccellenza, si sta aprendo<br />
una pag<strong>in</strong>a nuova che darà importanti<br />
soddisfazioni <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i produttivi,<br />
turistici ed occupazionali.<br />
E’ con questa certezza che colgo l’occasione<br />
per augurare a tutti un nuovo anno<br />
di pace e serenità.<br />
Spazio a cura di<br />
Mario Perilli<br />
Consigliere Regione Lazio<br />
mperilli@regione.<strong>la</strong>zio.it<br />
di Cecilia Masciocchi<br />
Quando ero picco<strong>la</strong> aspettavo il Natale come l’evento più magico dell’anno, perché tutto aveva qualcosa di speciale. In quei<br />
giorni, anche se freddi e ventosi, passeggiare per le vie del<strong>la</strong> città era davvero piacevole. Tutto sembrava magicamente<br />
prendere vita: luci ad <strong>in</strong>termittenza si <strong>in</strong>travedevano dalle f<strong>in</strong>estre delle case, si riflettevano sulle strade, mentre gli alberi che<br />
eravamo soliti vedere spogli, tornavano ad avere forma e colore perché adornati dai nastri argentati, delicatissimi come “capelli<br />
d’angelo”. Era possibile vedere le commesse dei negozi arrampicate sulle scale per addobbare le vetr<strong>in</strong>e, che piene di polver<strong>in</strong>e<br />
bianche rendevano speciali i capi da neve. Mentre <strong>la</strong> musica natalizia degli “zampognari” ci annunciava che stava f<strong>in</strong>almente<br />
arrivando Babbo Natale. La letter<strong>in</strong>a era stata spedita, le carot<strong>in</strong>e ed il <strong>la</strong>tte per le renne erano pronte <strong>in</strong> frigo, mentre<br />
al bicchiere di v<strong>in</strong>o…beh, a quello ci avrebbe pensato papà! Ricordo <strong>la</strong> gioia dell’arrivo delle lunghe vacanze, <strong>in</strong> cui tutto<br />
era concesso. Era così bello rimanere <strong>in</strong> casa a giocare con le Barbie o andare a fare <strong>la</strong> spesa nel freddo mercato rionale. In ogni<br />
banco <strong>la</strong> nonna aveva amici che sempre mi rega<strong>la</strong>vano qualche prelibatezza. Il pomeriggio <strong>in</strong>vece si passava a prendere il thè<br />
a casa dalle zie, o a comprare gli ultimi regal<strong>in</strong>i per le amichette, a impacchettarli e a metterli sotto l’albero. Senza perdere però<br />
l’appuntamento ai chioschi delle castagne, che rega<strong>la</strong>vano ai nostri polmoni un attimo di tregua dal terribile smog cittad<strong>in</strong>o.<br />
Le serate passavano a casa di parenti o amici di mamma e papà: mentre i grandi si dilettavano <strong>in</strong> folli partite a carte, noi<br />
piccol<strong>in</strong>i rimanevamo ore ed ore davanti al<strong>la</strong> televisione, <strong>in</strong>cantati dai magici cartoni di Walt Disney. Col tempo, però, questo<br />
velo di magia è scomparso. Le vacanze di Natale sono diventate per molti genitori un problema, poiché spesso non si ha modo<br />
di <strong>la</strong>sciare i propri figli, se non nelle mani di una delle tante baby-sitter. I pochi momenti liberi delle giornate trascorrono<br />
correndo da un supermercato all’altro e nel negozio all’angolo per comprare <strong>in</strong> fretta e furia una serie di regali. Se mi fermo a<br />
pensare, capisco che i tempi sono cambiati: tutti siamo un po’ meno attenti e un po’ più esigenti. Ma non è sempre e solo colpa<br />
dei media. Non é colpa di niente e di nessuno, se <strong>la</strong> magia che vivevamo da piccoli è svanita. Siamo noi che non siamo più<br />
picc<strong>in</strong>i. Siamo noi che ora ci troviamo dall’altra parte del<strong>la</strong> barricata, che dobbiamo correre per organizzare <strong>la</strong> cena, per comprare<br />
i regali, tornando distrutti a casa <strong>la</strong> sera dopo un’<strong>in</strong>tensa giornata <strong>la</strong>vorativa. Però, quando, stavolta, sarò io a ricevere<br />
il sorriso, quel sorriso che per tanti anni ho rega<strong>la</strong>to, allora sì, che sentirò di nuovo tornare <strong>la</strong> magia del Natale.
BUONE FESTE<br />
A TUTTI VOI!<br />
Non potevamo fare a meno<br />
di augurarvi, come siamo<br />
soliti fare ogni anno, un felice<br />
<strong>in</strong>izio del 2009.<br />
La speranza è sempre quel<strong>la</strong><br />
che i nostri lettori sappiano<br />
r<strong>in</strong>novare, di numero <strong>in</strong><br />
numero, <strong>la</strong> fiducia che s<strong>in</strong><br />
qui ci hanno accordato.<br />
Il nostro buon proposito è<br />
di conquistar<strong>la</strong> ogni giorno<br />
che passa.<br />
La Redazione<br />
<strong>in</strong> evidenza<br />
IERI ED OGGI<br />
“simposio sul beato p<strong>la</strong>cido,<br />
dove affonda le radici<br />
il centro di studi farfensi”<br />
(Raffael<strong>la</strong> Di C<strong>la</strong>udio)<br />
LUNGO LA VIA<br />
“l’acquedotto farfense<br />
diventa comunale”<br />
di Raffael<strong>la</strong> Di C<strong>la</strong>udio<br />
“<strong>la</strong> f<strong>in</strong>estra sul cortile<br />
natale 2008: sotto l’albero<br />
niente”<br />
di Ange<strong>la</strong> Longobucco<br />
DENTRO L’ABBAZIA<br />
“re<strong>la</strong>zione dopo re<strong>la</strong>zione i<br />
momenti più significativi<br />
del convegno”<br />
(D. Massimo Lapponi)<br />
“<strong>la</strong> bellezza del<strong>la</strong> sposa e<br />
l’8 dicembre”<br />
(M.L.)<br />
LA CARTOLINA<br />
“farfaè... il luogo che ospita<br />
<strong>la</strong> fiera dell’olio"<br />
(RDC)<br />
“pensieri e cultura<br />
quando l’arte esce dalle<br />
aule di scuo<strong>la</strong>”<br />
4<br />
6<br />
15<br />
16<br />
19<br />
20<br />
21<br />
farfaè... P. Priore Dom Eugenio Gargiulo O.S.B. - Editore<br />
… sempre <strong>in</strong> crescita. Cresce <strong>la</strong> Comunità monastica, che si sta ispirando sempre più<br />
al<strong>la</strong> testimonianza del B. P<strong>la</strong>cido Riccardi, per <strong>in</strong>carnare sempre meglio il carisma benedett<strong>in</strong>o,<br />
e che sta presentando questa figura eccezionale di monaco ad un numero sempre<br />
crescente di persone desiderose di autentici modelli per una vita umana e cristiana<br />
autentica.<br />
Partico<strong>la</strong>rmente significativo <strong>in</strong> proposito è stato il Simposio del 5 dicembre, di cui si<br />
riferisce ampiamente <strong>in</strong> questo numero. Il Simposio, che ha avuto anche una connotazione<br />
culturale, oltre che spirituale, ha dato pure <strong>la</strong> sp<strong>in</strong>ta per <strong>la</strong> realizzazione di una cosa<br />
a cui si stava pensando da tempo: <strong>la</strong> costituzione di un Centro di Studi farfensi, come<br />
si potrà leggere nelle pag<strong>in</strong>e seguenti.<br />
Cresce il Borgo, che nel corso del nuovo anno 2009 vedrà f<strong>in</strong>almente almeno l’<strong>in</strong>izio<br />
dei <strong>la</strong>vori di consolidamento statico e di restauro delle caratteristiche abitazioni, nonché<br />
<strong>la</strong> sistemazione di tutto l’impianto idrico, grazie anche all’accordo che f<strong>in</strong>almente si è<br />
raggiunto con l’Amm<strong>in</strong>istrazione comunale. È pure prevista <strong>la</strong> realizzazione dei servizi<br />
igienici pubblici, a cura del<strong>la</strong> Fondazione Cremonesi, di cui riferiremo nel prossimo numero.<br />
Nel borgo sarà accolto anche qualche nuovo residente e ci sarà pure qualche nuova<br />
attività che sarà a suo tempo segna<strong>la</strong>ta.<br />
Cresce <strong>la</strong> nostra <strong>rivista</strong> per l’ampiezza e <strong>la</strong> qualità delle sue rubriche e per un numero<br />
sempre crescente di lettori e di estimatori.<br />
L’augurio s<strong>in</strong>cero, che ho posto ai piedi del Signore, che <strong>la</strong> liturgia del Natale ci ha<br />
presentato di nuovo come Bamb<strong>in</strong>o nato dal<strong>la</strong> Verg<strong>in</strong>e Maria, è che <strong>la</strong> crescita di cui dicevo<br />
sia sempre all’<strong>in</strong>segna del<strong>la</strong> spiritualità che caratterizza l’Abbazia di Farfa da oltre<br />
un millennio.<br />
Che tutti possiamo crescere, come dice di Gesù l’evangelista Luca, “<strong>in</strong> sapienza, età e<br />
grazia”. Ed è questo anche l’augurio per il nuovo anno 2009.<br />
L’AUSPICIO Raffael<strong>la</strong> Di C<strong>la</strong>udio - Direttore responsabile<br />
Abbiamo salutato il 2008, nel<strong>la</strong> conv<strong>in</strong>zione che sia stato un anno ricco per<br />
<strong>Farfaè</strong>... che il 23 dicembre ha spento <strong>la</strong> seconda candel<strong>in</strong>a. Così, anche se<br />
non sarà orig<strong>in</strong>ale, è comunque d’obbligo sti<strong>la</strong>re un piccolo bi<strong>la</strong>ncio degli ultimi<br />
dodici mesi trascorsi <strong>in</strong>sieme. Chi ci segue dall’<strong>in</strong>izio, si sarà reso conto<br />
che nel tempo <strong>la</strong> nostra <strong>rivista</strong> è cambiata. E’ maturata, migliorata nell’aspetto<br />
e (al<strong>la</strong>rghiamoci) nei contenuti. Abbiamo cercato di mantenere vivo<br />
l’obiettivo di un’<strong>in</strong>formazione <strong>in</strong> grado di soddisfare ogni tipo di “pa<strong>la</strong>to”.<br />
La scelta, operata due anni fa, di suddividere <strong>la</strong> <strong>rivista</strong> <strong>in</strong> quattro macrosezioni,<br />
ognuna f<strong>in</strong>alizzata all’approfondimento di un settore, è quel<strong>la</strong> che ci ha<br />
guidato f<strong>in</strong>o ad oggi. E che sempre ci guiderà. L’idea, non mi stancherò mai<br />
di ripeterlo, è che ogni lettore abbia il diritto di ritagliarsi il proprio spazio<br />
all’<strong>in</strong>terno di una selezione di notizie fatta da noi. Che sia guidato, ma libero.<br />
Il 2008 è stato comunque l’anno <strong>in</strong> cui, forti dell’esperienza dell’esordio,<br />
abbiamo apportato qualche modifica: lo faremo anche <strong>in</strong> questo 2009, ma<br />
prima del numero 12 non vi svelo nul<strong>la</strong>. L’<strong>in</strong>chiesta, di uscita <strong>in</strong> uscita, è stata<br />
senz’altro uno dei momenti salienti di <strong>Farfaè</strong>... Sono conv<strong>in</strong>ta che i nostri<br />
lettori abbiano l’esigenza di approfondire questioni che riguardano il territorio<br />
e ben si sviscerano nelle pag<strong>in</strong>e di una <strong>rivista</strong> che è nata e si sviluppa <strong>in</strong><br />
quel gioiello che è Farfa. Senza, per una volta, presentarne i contenuti, <strong>la</strong>scio<br />
a voi <strong>la</strong> libertà di muovervi <strong>in</strong> questo numero 11 che saluta il 2008 e accoglie<br />
il 2009 con l’auspicio che il nuovo anno sia ancora più proficuo, per il nostro<br />
pubblico e, naturalmente, anche per noi.
4<br />
simposio sul beato p<strong>la</strong>cido,<br />
dove affonda le radici<br />
il centro di studi farfensi<br />
di Raffael<strong>la</strong> Di C<strong>la</strong>udio<br />
Tra storia, spiritualità, cultura e<br />
progetti di sviluppo.<br />
Il simposio sul Beato P<strong>la</strong>cido<br />
Riccardi non è stato<br />
un semplice convegno<br />
sul<strong>la</strong> figura di un monaco<br />
tanto caro al<strong>la</strong> comunità<br />
sab<strong>in</strong>a. Piuttosto ha rappresentato<br />
un’occasione<br />
di studio di alto livello,<br />
che ha offerto lo spunto<br />
per l’istituzione di un<br />
centro di studi farfensi.<br />
Un centro che abbia sede<br />
<strong>in</strong> abbazia, nel quale <strong>la</strong><br />
storia di Farfa e <strong>la</strong> sua<br />
identità possano essere<br />
studiate, custodite e valorizzate.<br />
Non solo dai monaci<br />
e dai residenti, ma<br />
soprattutto da ricercatori,<br />
meglio se giovani. E con il<br />
sostegno delle istituzioni,<br />
naturalmente. E’ stato il<br />
priore conventuale del<strong>la</strong><br />
comunità, dom Eugenio<br />
Gargiulo, ad esprimere <strong>la</strong><br />
necessità di un centro<br />
studi da situare <strong>in</strong> pianta<br />
stabile all’<strong>in</strong>terno dell’Abbazia<br />
che, <strong>in</strong> qualche<br />
IERI<br />
ED<br />
OGGI<br />
modo, potesse essere <strong>in</strong>augurato proprio<br />
<strong>in</strong> occasione del convegno sul<strong>la</strong><br />
figura del Beato Riccardi. “ Il Simposio,<br />
primo <strong>in</strong> assoluto <strong>in</strong>teramente a<br />
Lui dedicato, ci ha permesso di rivisitare<br />
<strong>la</strong> figura dell’Uomo, del Monaco,<br />
del Sacerdote Riccardi, <strong>in</strong>quadrato<br />
nel suo tempo, ma anche proiettato<br />
nel nostro tempo, <strong>in</strong> quanto profeta di<br />
Dio, come ha ben sottol<strong>in</strong>eato l’autore<br />
del<strong>la</strong> nuova biografia (Don Anselmo<br />
Lipari, ndr) Gli illustri re<strong>la</strong>tori, che si<br />
sono succeduti <strong>in</strong> quel<strong>la</strong> giornata, si<br />
sono soffermati <strong>in</strong>nanzitutto sul periodo<br />
storico <strong>in</strong> cui il Beato è vissuto<br />
(1844-1915): il che significa aggiungere<br />
un altro capitolo agli studi farfensi.<br />
Dopo <strong>la</strong> monumentale storia de<br />
“L’imperiale Abbazia di Farfa” dello<br />
Schuster, da lui pubblicata nel 1921 e<br />
ristampata nel 2004 dal<strong>la</strong> Fondazione<br />
Varrone di Rieti; dopo il convegno organizzato<br />
nel 2003 dal<strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong> di memoria<br />
storica del Piceno, i cui Atti sono<br />
stati pubblicati nel 2006 a cura di<br />
Ro<strong>la</strong>ndo Dondar<strong>in</strong>i; <strong>la</strong> nostra comunità<br />
monastica, stimo<strong>la</strong>ta <strong>in</strong> questo<br />
anche dall’amico Tersilio Leggio, studioso<br />
appassionato del<strong>la</strong> Farfa di ieri e<br />
di oggi, sente che è giunto il momento<br />
di costituire <strong>in</strong> questa Abbazia un<br />
Sopra, due immag<strong>in</strong>i degli ospiti e dei re<strong>la</strong>tori <strong>in</strong>tervenuti<br />
Al <strong>la</strong>to, <strong>la</strong> p<strong>la</strong>tea<br />
Centro di studi farfensi, per una valorizzazione<br />
sempre più efficace di<br />
quanto è stato f<strong>in</strong>ora scritto e studiato<br />
e per <strong>la</strong> riscoperta di quanto c’è ancora<br />
da conoscere sul<strong>la</strong> nostra storia.<br />
Una storia – ha aggiunto il priore - di<br />
personaggi potenti e di persone umili,<br />
una storia di persone colte e di persone<br />
semplici, una storia di eventi<br />
grandiosi e di avvenimenti quotidia
ni”. Il bisogno di “ricostruire <strong>la</strong> grande<br />
identità di Farfa scalfita nel corso<br />
degli anni anche dal<strong>la</strong> perdita di molte<br />
testimonianze scritte che ne potevano<br />
raccontare <strong>la</strong> grandezza” è stato<br />
palesato anche da Tersilio Leggio,<br />
commissario straord<strong>in</strong>ario dell’Apt<br />
di Rieti, che nel suo <strong>in</strong>tervento ha ripercorso<br />
<strong>la</strong> storia del<strong>la</strong> Sab<strong>in</strong>a farfense<br />
nell’età contemporanea e ha<br />
messo <strong>in</strong> luce <strong>la</strong> “crisi dell’identità di<br />
Farfa”. L’idea del centro studi ha trovato,<br />
così, ampi consensi tra i rappresentanti<br />
delle istituzioni presenti <strong>in</strong><br />
sa<strong>la</strong>. Tanto il consigliere regionale<br />
Mario Perilli quanto l’assessore all’Urbanistica<br />
Gaetano Desideri, <strong>in</strong>tervenuto<br />
a nome del comune di Fara<br />
Sab<strong>in</strong>a, hanno visto di buon grado <strong>la</strong><br />
possibilità di creare a Farfa un punto<br />
di ricerca che possa co<strong>in</strong>volgere giovani<br />
studiosi e <strong>la</strong>ureandi. Ma cosa significa<br />
aprire un centro studi <strong>in</strong> abbazia?<br />
“Significa – ha spiegato il priore<br />
Dom Eguenio Gargiulo – costituire<br />
un gruppo di studiosi che si impegn<strong>in</strong>o<br />
a valorizzare <strong>la</strong> storia di Farfa: raccogliendo<br />
testimonianze scritte esistenti,<br />
ma anche effettuando un <strong>la</strong>voro<br />
di ricerca che possa dare risultati<br />
<strong>in</strong>editi. La sfida sarà quel<strong>la</strong> di co<strong>in</strong>volgere<br />
<strong>in</strong> questo progetto gli studenti<br />
universitari, magari istituendo delle<br />
borse di studio. Il primo obiettivo è<br />
<strong>la</strong> creazione di un bibliografia farfense<br />
puntuale e consultabile, attraverso<br />
<strong>la</strong> catalogazione di tutti i testi che<br />
trattano <strong>la</strong> storia di Farfa”. La stessa<br />
storia rivissuta <strong>in</strong> una giornata di riflessione<br />
e studio sul<strong>la</strong> figura del Beato<br />
P<strong>la</strong>cido Riccardi, che ha riunito<br />
moltissime personalità. Accanto alle<br />
autorità ecclesiastiche, fra tutte il vescovo<br />
del<strong>la</strong> Diocesi di Sab<strong>in</strong>a, L<strong>in</strong>o<br />
Fumagalli, sono <strong>in</strong>tervenuti molti docenti,<br />
alcuni profondamente legati al<strong>la</strong><br />
figura del Beato. Andrea Riccardi,<br />
ord<strong>in</strong>ario di storia contemporanea<br />
all’università Roma Tre e fondatore<br />
del<strong>la</strong> Comunità di Sant’Egidio a Roma,<br />
ad esempio, è uno dei discenden-<br />
IERI ED OGGI<br />
ti del monaco e anche per questo è<br />
riuscito ad offrirne un ritratto storico,<br />
lucido, ma familiare.<br />
NON FINISCE QUI..<br />
A pag. 15 seguirà un approfondito<br />
servizio sui <strong>la</strong>vori del convegno<br />
a cura di don Massimo Lapponi.<br />
In maniera esaustiva saranno<br />
analizzati i punti salienti<br />
toccati di volta <strong>in</strong> volta dai re<strong>la</strong>tori<br />
che, <strong>in</strong>termezzati dal viol<strong>in</strong>o<br />
di don Francesco La Rocca, hanno<br />
dato vita ad un’<strong>in</strong>teressante<br />
ricostruzione storica del<strong>la</strong> figura<br />
del Beato.<br />
IERI<br />
ED<br />
OGGI<br />
5
6<br />
farfaè...l’<strong>in</strong>chiesta<br />
l’acquedotto<br />
Il vices<strong>in</strong>daco farense, Gabriele Picchi, e il presidente del<strong>la</strong> Fondazione Cremonesi,<br />
f<strong>in</strong>almente le sorti dell’impianto idrico che serve lo storico borgo.
LUNGO LA VIA<br />
è comunale<br />
di Raffael<strong>la</strong> Di C<strong>la</strong>udio<br />
D. Eugenio Gargiulo, immorta<strong>la</strong>ti durante <strong>la</strong> firma del documento che chiarisce<br />
Accanto a loro, l’<strong>in</strong>gegner Sacchetti e le funzionarie del Comune di Fara Sab<strong>in</strong>a.<br />
7
8<br />
QUANDO SI ARRIVA ALLA FINE DI UN PERCORSO<br />
Si è chiusa <strong>la</strong> partita tra il Comune di Fara Sab<strong>in</strong>a<br />
e l’Istituto “Filippo Cremonesi”.<br />
Entro il 30 giugno 2009 <strong>la</strong> gestione dell’impianto<br />
idrico che serve l’abitato di Farfa passerà al Municipio<br />
Farense.<br />
A sancire il passaggio è stata <strong>la</strong> firma di un atto<br />
transattivo tra i due Enti, l’11 dicembre 2008<br />
Mai una firma fu tanto sospirata,<br />
voluta ed agognata. Mai sig<strong>la</strong> al<strong>la</strong><br />
f<strong>in</strong>e di un foglio fu più significativa,<br />
e difficile da apporre. Sarà per questo<br />
motivo che, oggi, provoca una certa<br />
emozione veder<strong>la</strong> lì, quel<strong>la</strong> doppia<br />
firma (una a rappresentare il Comune<br />
di Fara Sab<strong>in</strong>a, l’altra a identificare<br />
l’istituto Cremonesi) apposta al<strong>la</strong> f<strong>in</strong>e<br />
di un documento che ha atteso ore,<br />
giorni, mesi e anni prima di entrare<br />
<strong>in</strong> vigore con le sue regole e le sue disposizioni.<br />
Le stesse di cui tutti (dal comune al<strong>la</strong><br />
fondazione, dagli abitanti di Farfa ai<br />
residenti di Fara) sentivano un bisogno<br />
impellente. L’emozione è certa<br />
per i vertici del<strong>la</strong> Fondazione “Filippo<br />
Cremonesi”, come evidente è <strong>la</strong> soddisfazione<br />
dell’Ente locale di aver<br />
concluso una partita non semplice da<br />
condurre. Quel<strong>la</strong> dell’acquedotto farfense,<br />
che <strong>in</strong> più numeri di <strong>Farfaè</strong>...<br />
ha trovato spazio, è stata senza esitare<br />
UN LUOGO DA...<br />
una faccenda delicata, a tratti <strong>in</strong>tricata,<br />
per non voler dire oscura, che, ad<br />
ogni modo, f<strong>in</strong>almente è giunta al<strong>la</strong><br />
sua conclusione.<br />
Era il primo numero del 2008 (il numero<br />
sei per l’esattezza) quando <strong>in</strong> un<br />
articolo di apertura sancimmo <strong>la</strong> ripresa<br />
del dialogo tra <strong>la</strong> Fondazione e il<br />
Municipio farense. Un r<strong>in</strong>novato<br />
amore tra i due Enti, che, dopo un anno,<br />
il 2007, <strong>in</strong> cui le trattative, per ragioni<br />
complesse e fra<strong>in</strong>tendimenti, si<br />
erano bruscamente <strong>in</strong>terrotte, avevano<br />
ripreso a par<strong>la</strong>re. Nel 2007, <strong>in</strong>fatti,<br />
l’<strong>in</strong>asprimento dei rapporti aveva<br />
fatto sì che i faldoni riguardanti <strong>la</strong> gestione<br />
dell’impianto idrico, il pagamento<br />
delle stratosferiche bollette<br />
dell’acqua utilizzata dai borghigiani e<br />
a carico del<strong>la</strong> Fondazione, f<strong>in</strong>issero<br />
sui tavoli dei legali degli Enti, riducendo<br />
al m<strong>in</strong>imo gli spiragli di una<br />
soluzione.<br />
Il 14 febbraio scorso però l’amore è<br />
nuovamente sbocciato. Sempre a fuoco<br />
lento. La stesura delle bozze di<br />
convenzione e il controllo da parte del<br />
direttore generale del Comune dei<br />
documenti non ha seguito <strong>in</strong>fatti i ritmi<br />
concitati del<strong>la</strong> passione, piuttosto<br />
è andata adagio come accade nel caso<br />
degli amori maturi, che prediligono <strong>la</strong><br />
ponderatezza del<strong>la</strong> ragione agli impeti<br />
del cuore.<br />
Pian piano, dunque, seguendo quello<br />
che noi stessi, su queste pag<strong>in</strong>e, abbiamo<br />
più volte def<strong>in</strong>ito un percorso<br />
ad ostacoli, Fondazione e Comune<br />
hanno trovato <strong>la</strong> soluzione al proble-
“<br />
ma del<strong>la</strong> gestione dell’acquedotto del<br />
borgo più importante del<strong>la</strong> prov<strong>in</strong>cia<br />
di Rieti.<br />
Con l’ultimo numero del 2008 si<br />
chiude qu<strong>in</strong>di il cerchio.<br />
Di seguito cercheremo di fissare i<br />
momenti, già ben illustrati nel<strong>la</strong> foto<br />
che ci ha preceduto, del<strong>la</strong> firma dell’atto.<br />
Giovedì 11 dicembre 2008<br />
Al<strong>la</strong> firma dell’atto transattivo sig<strong>la</strong>to<br />
tra il Comune di Fara Sab<strong>in</strong>a e <strong>la</strong> Fondazione<br />
Cremonesi è presente il vices<strong>in</strong>daco<br />
Gabriele Picchi perché il<br />
Ibamb<strong>in</strong>i del<strong>la</strong> parrocchia di Farfa, il 20 dicembre<br />
scorso, come ogni anno, hanno rappresentato <strong>la</strong> recita<br />
di Natale dal titolo: “Angeli <strong>in</strong> città”, uno spettacolo scritto<br />
e diretto da Ange<strong>la</strong> Longobucco.<br />
E’ una fiaba <strong>in</strong>edita, all’<strong>in</strong>segna di quei valori che realmente<br />
dovrebbero rappresentare il Natale.<br />
Alcuni angeli, decidono do scendere nel<strong>la</strong> piazza di una città,<br />
per ricordare agli uom<strong>in</strong>i qual è il vero senso del Natale, e quando<br />
vanno via <strong>la</strong>sciano <strong>in</strong> regalo i loro doni: messaggi di pace, di<br />
primo cittad<strong>in</strong>o V<strong>in</strong>cenzo Mazzeo è<br />
impegnato nel<strong>la</strong> frazione di Passo Corese<br />
a causa del<strong>la</strong> situazione di emergenza<br />
creatasi a seguito delle piogge<br />
torrenziali.<br />
Con <strong>la</strong> firma del<strong>la</strong> convenzione si stabilisce<br />
che <strong>la</strong> gestione dell’acquedotto<br />
passerà al Comune entro il 30<br />
giugno 2009.<br />
Nel frattempo:<br />
La Fondazione si è impegnata a saldare<br />
<strong>in</strong> c<strong>in</strong>que anni, entro il 30 dicembre<br />
di ogni anno, le fatture re<strong>la</strong>tive<br />
agli anni 2004-2007, già ricevute,<br />
e quelle che riceverà per il 2008 e per<br />
il periodo gennaio-giugno 2009.<br />
Provvederà al completamento del<strong>la</strong><br />
rete idrica ed alle nicchie per l’alloggiamento<br />
dei contatori.<br />
Il Comune si è impegnato ad applicare<br />
sulle fatture <strong>la</strong> riduzione del<br />
20%. Sulle fatture è stata e sarà applicata<br />
questa riduzione, <strong>in</strong> considerazione<br />
che, pur essendo stato <strong>in</strong>stal<strong>la</strong>to<br />
un unico contatore, le utenze sono<br />
LUNGO LA VIA<br />
circa sessanta, e che ci sono sette fontane<br />
pubbliche. L’Ente si è impegnato<br />
pure ad <strong>in</strong>stal<strong>la</strong>re i contatori, dietro<br />
richiesta degli utenti, e a provvedere<br />
all’eventuale <strong>in</strong>stal<strong>la</strong>zione di un nuovo<br />
bott<strong>in</strong>o.<br />
Insomma, viene spontaneo da dire,<br />
tutto è bene quel che f<strong>in</strong>isce bene. Le<br />
facce sorridenti dei protagonisti del<strong>la</strong><br />
vicenda <strong>la</strong>sciano trasparire una soddisfazione<br />
condivisa e <strong>la</strong> volontà di<br />
mantenere gli impegni sottoscritti.<br />
Sempre <strong>in</strong> tema di acquedotto non<br />
va tra<strong>la</strong>sciata <strong>la</strong> scrittura privata (sig<strong>la</strong>ta<br />
il 9 dicembre) tra il Presidente<br />
del<strong>la</strong> Fondazione e il S<strong>in</strong>daco di Toffia,<br />
Antonio Zacchia. Con il documento<br />
<strong>la</strong> Fondazione si impegna a cedere<br />
a titolo gratuito il tratto di sorgente<br />
e condotta idrica esistente nel<br />
territorio del Comune di Toffia, che si<br />
farà carico dell’erogazione del servizio<br />
idrico ai propri cittad<strong>in</strong>i che già ne<br />
usufruivano.<br />
Contemporaneamente <strong>la</strong> Fondazione ha sig<strong>la</strong>to<br />
una scrittura privata con il comune di Toffia.<br />
Il documento, sottoscritto il 9 dicembre 2008 dal<br />
presidente Gargiulo e dal primo cittad<strong>in</strong>o Antonio<br />
Zacchia, stabilisce <strong>la</strong> cessione a titolo gratuito di<br />
un tratto dell’acquedotto dell’Istituto che attraversa<br />
il territorio toffiese<br />
...ANGELI IN CITTA’<br />
fratel<strong>la</strong>nza e di solidarietà.<br />
Lo spettacolo, partico<strong>la</strong>rmente suggestivo, è stato concluso dai<br />
ragazzi più grandi che si sono esibiti <strong>in</strong> diversi canti natalizi<br />
curati da suor Rosel<strong>la</strong>, che appartiene all’ord<strong>in</strong>e delle Brigid<strong>in</strong>e<br />
di Farfa.<br />
Tutto è stato possibile anche grazie al<strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione di Alba<br />
D’Attilio.<br />
(re.fa)<br />
9
Paese che vai...<br />
10<br />
LEONESSA, UNA CITTA’ DI CONFINE<br />
a cura di Giorgio Pace - www.gosab<strong>in</strong>a.com<br />
a cura di Paolo Di Basilio<br />
Il conf<strong>in</strong>e contraddist<strong>in</strong>gue <strong>la</strong> sua storia. Regno di Napoli, Abruzzo, Stato<br />
Pontificio, il Lazio o l’Umbria. Sta nel dest<strong>in</strong>o di Leonessa stare <strong>in</strong> bilico<br />
tra più “stati”. Ma non può essere altrimenti se si considera <strong>la</strong> posizione dell’altopiano<br />
leonessano, per secoli centro di notevole importanza dal punto di<br />
vista strategico e militare, un punto nodale nei collegamenti tra Cascia, Norcia,<br />
Spoleto ed il Reat<strong>in</strong>o.<br />
La città d’arte a 1000 metri mantiene le tracce di tutti questi passaggi: chi oggi<br />
sale <strong>la</strong>ssù, a Leonessa, se ne può rendere conto. Basta vedere l’architettura del centro storico, oppure <strong>la</strong> Porta<br />
Spolet<strong>in</strong>a o ancora le dec<strong>in</strong>e e dec<strong>in</strong>e di colonnette “a vista” <strong>in</strong> cemento – che segnavano il conf<strong>in</strong>e tra lo Stato pontificio<br />
e il Regno delle Due Sicilie – sparse nei boschi che circondano il vastissimo territorio (205 chilometri quadrati)<br />
del Comune “secessionista”. In genere, <strong>la</strong> formazione del nucleo cittad<strong>in</strong>o viene datata 1228 quando Carlo I<br />
d’Angio firmò il documento di fondazione. In realtà, più di qualche testimonianza suggerisce che <strong>in</strong> loco esisteva<br />
già dal XII secolo un centro monastico appartenente agli Agost<strong>in</strong>iani. F<strong>in</strong>o al 1539 Leonessa fu un “demanio” del<br />
Regno di Napoli.<br />
In quanto città demaniale, doveva provvedere al<strong>la</strong> difesa e al<strong>la</strong> salvaguardia dei suoi conf<strong>in</strong>i, godendo di libertà e<br />
privilegi che le furono confermati sia durante il dom<strong>in</strong>io dei D'Angiò Durazzo, esercitato nel V secolo da Ladis<strong>la</strong>o I<br />
e Giovanna II, sia dagli Aragonesi che subentrarono al<strong>la</strong> guida del Regno di Napoli nel 1442. In seguito Leonessa fu<br />
ceduta, <strong>in</strong>sieme a Cittaducale ed Accumuli, allo Stato del<strong>la</strong> Chiesa, ma un paio d’anni dopo papa Nicolo V restituì<br />
tutto al Regno di Napoli. Nei secoli successivi <strong>la</strong> storia di Leonessa si <strong>in</strong>treccia con le grandi d<strong>in</strong>astie europee. Nel<br />
1505 i territori andarono al<strong>la</strong> corona spagno<strong>la</strong> per poi confluire nei possedimenti di Carlo V d’Asburgo. Poi il Comune<br />
diventò parte di un feudo – che comprendeva anche Motereale, Cittaducale, Campli e Penne – donato dal sovrano<br />
al<strong>la</strong> figlia Margherita <strong>in</strong> occasione delle nozze con Ottavio Farnese e, al<strong>la</strong> morte di Margherita, f<strong>in</strong>ì <strong>in</strong> eredità<br />
ai Farnese di Parma. Subito dopo Leonessa adottò le disposizioni promulgate da Margherita D’Austria. Nel 1731<br />
Carlo V di Borbone confiscò i beni appartenenti ai Farnese e Leonessa tornò sotto il dom<strong>in</strong>io del<strong>la</strong> Casa di Napoli.<br />
Dopo l'annessione al Regno d'Italia, avvenuta nel 1860, Leonessa fu compresa nel<strong>la</strong> prov<strong>in</strong>cia dell'Aqui<strong>la</strong> f<strong>in</strong>o al<br />
1927, anno <strong>in</strong> cui passò al<strong>la</strong> prov<strong>in</strong>cia di Rieti appena istituita.<br />
CASAPROTA, IL PRIMO APPUNTAMENTO DELL’ANNO<br />
Domenica 11 Gennaio, dalle ore<br />
10 f<strong>in</strong>o a sera, a Casaprota si è<br />
tenuto un appuntamento <strong>in</strong>dimenticabile.<br />
Il primo dell’anno. Si tratta<br />
del<strong>la</strong> “Qu<strong>in</strong>ta Mostra Mercato del<br />
Prodotto Tipico del<strong>la</strong> Prov<strong>in</strong>cia di<br />
Rieti”. Un “viaggio nel gusto” che<br />
ha fatto da cornice al<strong>la</strong> tradizionale<br />
“Sagra del<strong>la</strong> Bruschetta”: pane artigianale<br />
passato sul<strong>la</strong> brace per degustare<br />
olio extraverg<strong>in</strong>e di Casaprota,<br />
il cui territorio si trova al<br />
centro dell’area di produzione del-<br />
l’olio DOP Sab<strong>in</strong>a. Negli stand, piccole<br />
produzioni di eccellenza gastronomica<br />
del<strong>la</strong> Sab<strong>in</strong>a, sapientemente<br />
ricercate dal<strong>la</strong> locale Pro loco che<br />
“ha <strong>in</strong>teso contrapporsi al<strong>la</strong> tendenza<br />
al<strong>la</strong> standardizzazione del gusto<br />
con una proposta di antichi sapori<br />
dei prodotti genu<strong>in</strong>i del<strong>la</strong> tradizione”,<br />
come hanno affermato orgogliosamente<br />
gli organizzatori. L’offerta<br />
è stata vasta: dall’olio extraverg<strong>in</strong>e<br />
di Casaprota, al pane del<strong>la</strong> tradizione<br />
del forno Filippi di Casapro-<br />
Rendez-vous<br />
ta; dal v<strong>in</strong>o DOC Colli Sab<strong>in</strong>i del<strong>la</strong><br />
ViCoSa di Magliano, al<strong>la</strong> mozzarel<strong>la</strong><br />
di bufa<strong>la</strong> del<strong>la</strong> Piana Reat<strong>in</strong>a; dai salumi<br />
del reat<strong>in</strong>o, ai fagioli, al farro,<br />
al tartufo, alle marmel<strong>la</strong>te e mele di<br />
Amatrice; dalle patate del Leonessano<br />
al miele , alle castagne del Cico<strong>la</strong>no<br />
al<strong>la</strong> cicerchia del Turano. Ospite<br />
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NATALE 2008:<br />
SOTTO L’ALBERO NIENTE...<br />
BILANCIO DI UN ANNO SEMI SERIO<br />
Dicembre, ultimo mese dell’anno, è il tempo dei bi<strong>la</strong>nci. Cosa<br />
ricorderemo del 2008? Com<strong>in</strong>ciamo dalle cose positive:<br />
chiedo scusa, ma <strong>in</strong> questo momento non mi viene <strong>in</strong> mente nul<strong>la</strong>.<br />
Mentre per i fatti negativi che hanno colpito il nostro Paese,<br />
forse non basterebbero queste quattro righe. Ne cito alcune, le più<br />
ec<strong>la</strong>tanti.<br />
Sembra che siamo i primi al mondo per abbandono<br />
dei corsi universitari, eppure ogni<br />
paese civile cresce solo con l’istruzione, e<br />
ciò...mi rattrista.<br />
Cresce <strong>in</strong>vece l’<strong>in</strong>tolleranza, sicuramente<br />
non dimenticheremo mai <strong>la</strong> strage di Erba,<br />
dove una coppia apparentemente “normale”<br />
uccide c<strong>in</strong>que persone tra cui un bamb<strong>in</strong>o,<br />
solo perché i vic<strong>in</strong>i erano troppo rumorosi.<br />
E ciò...mi rattrista.<br />
E poi Pietro Maso, diciassette anni fa massacrò<br />
senza pietà i genitori <strong>in</strong>sieme ad alcuni<br />
amici e subito dopo andarono <strong>in</strong> discoteca.<br />
Ora è <strong>in</strong> semilibertà e ciò...mi rattrista.<br />
E poi c’è l’Italia <strong>in</strong> crisi: i dati del Pil ci<br />
danno <strong>in</strong> recessione, al nord tantissime<br />
imprese hanno già messo <strong>in</strong> cassa <strong>in</strong>tegrazione molti operai,<br />
l’Alitalia ha già dato il benservito pers<strong>in</strong>o alle categorie protette,<br />
LA FINESTRA SUL CORTILE<br />
Episodi violenti, corsi<br />
universitari abbandonati,<br />
licenziamenti,<br />
casse <strong>in</strong>tegrazione, povertà,<br />
e <strong>la</strong> crisi economica<br />
che si preannuncia<br />
sempre più dura da sopportare.<br />
Ecco il 2008<br />
LUNGO LA VIA<br />
a cura di Ange<strong>la</strong> Longobucco<br />
e ciò... mi rattrista.<br />
A Portogruaro, nel Veneto, un bamb<strong>in</strong>o ha chiesto a Babbo Natale<br />
un nuovo posto di <strong>la</strong>voro per <strong>la</strong> mamma e il papà, e ciò...mi<br />
rattrista.<br />
E poi ricorderemo <strong>la</strong> social card: quaranta euro al mese, per le<br />
fasce più deboli, anziani e genitori poveri, e<br />
ciò...mi rattrista.<br />
Vivere <strong>in</strong> un mondo che diventa sempre più<br />
maleducato e <strong>in</strong>civile...mi rattrista.<br />
Ma al<strong>la</strong> f<strong>in</strong>e riesco a ricordare almeno due<br />
belle notizie.<br />
Una è <strong>la</strong> vittoria di Barack Obama, un<br />
afro-americano che è riuscito a diventare<br />
presidente degli Stati Uniti d’America, è <strong>la</strong><br />
vittoria, soprattutto, di un uomo che rappresenta<br />
un popolo che centoc<strong>in</strong>quanta<br />
anni fa era <strong>in</strong> schiavitù. Obama, un uomo<br />
alto, bello ed abbronzato come è stato def<strong>in</strong>ito<br />
dal nostro capo di Governo. Così ora,<br />
siamo tutti più contenti.<br />
L’altra bel<strong>la</strong> notizia, è che Silvio Berlusconi<br />
ci ha <strong>in</strong>vitati ad essere ottimisti, consigliandoci<br />
di spendere senza paura. Ora sì<br />
che sono felice! A Natale potrò mangiare tranquil<strong>la</strong>mente zampone<br />
e cotech<strong>in</strong>o...dioss<strong>in</strong>a permettendo.<br />
15
RELAZIONE DOPO RELAZIONE<br />
I MOMENTI PIÙ SIGNIFICATIVI DEL CONVEGNO<br />
16<br />
IL SUO TEMPO<br />
La prima re<strong>la</strong>zione è stata<br />
quel<strong>la</strong> di Andrea Riccardi<br />
ord<strong>in</strong>ario di Storia<br />
contemporanea presso<br />
l’Università degli Studi di<br />
Roma 3, pronipote del Beato<br />
e fondatore del<strong>la</strong> Comunità<br />
di S. Egidio. Il titolo del<strong>la</strong><br />
re<strong>la</strong>zione era “D. P<strong>la</strong>cido<br />
Riccardi e il suo tempo”. Il<br />
re<strong>la</strong>tore ha tracciato un quadro<br />
dettagliato del<strong>la</strong> società<br />
di Trevi nell’Umbria - patria<br />
del Beato - <strong>in</strong>torno al<strong>la</strong> metà<br />
dell’Ottocento, rilevando <strong>la</strong><br />
fedeltà del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione al<br />
papa e al<strong>la</strong> dottr<strong>in</strong>a cattolica<br />
e <strong>la</strong> tendenza a rifiutare il<br />
moderno mondo seco<strong>la</strong>rizzato.<br />
Questo rifiuto presso<br />
alcuni membri del clero e<br />
dell’episcopato si manifestava<br />
<strong>in</strong> una spiritualità di<br />
r<strong>in</strong>uncia al mondo e di totale<br />
condanna del<strong>la</strong> modernità.<br />
A questa corrente apparteneva<br />
il direttore spirituale<br />
del Beato, D. Ludovico Pieri.<br />
Effettivamente <strong>la</strong> spiritualità<br />
del Beato sarà improntata<br />
ad un profondo distacco dal<br />
mondo. Ciò però non si risolverà,<br />
come nel caso di<br />
molti cattolici antimoderni,<br />
<strong>in</strong> un impegno di opposizione<br />
culturale, politica o sociale,<br />
ma, <strong>in</strong> un primo tempo, <strong>in</strong> una<br />
vita ascetica e mistica del tutto aliena<br />
dalle conflittualità del momento storico,<br />
e, <strong>in</strong> un secondo tempo, <strong>in</strong> una<br />
dedizione umile e <strong>in</strong>condizionata al<br />
servizio dei poveri contad<strong>in</strong>i del<strong>la</strong> Sab<strong>in</strong>a.<br />
Questo secondo aspetto era stato<br />
<strong>in</strong> parte trascurato dal suo discepolo<br />
e primo biografo Ildefonso Schuster.<br />
Il Riccardi ha potuto <strong>in</strong>vece rimetterlo<br />
<strong>in</strong> piena luce con il sussidio<br />
di documenti assai eloquenti tratti dai<br />
processi per <strong>la</strong> beatificazione.<br />
LA CONGREGAZIONE<br />
CASSINESE<br />
La seconda re<strong>la</strong>zione, di D. Mariano<br />
Dell’Omo, docente di storia monastica<br />
presso il Pontificio Ateneo di S.<br />
Anselmo <strong>in</strong> Roma, ha avuto per titolo<br />
“La Congregazione Cass<strong>in</strong>ese negli<br />
anni del B. P<strong>la</strong>cido Riccardi tra soppressioni,<br />
restaurazioni e nuove fondazioni<br />
(1844-1915)”.<br />
Il re<strong>la</strong>tore ha disegnato un vasto quadro<br />
del<strong>la</strong> situazione del<strong>la</strong> Congregazione<br />
Cass<strong>in</strong>ese <strong>in</strong> un periodo partico<strong>la</strong>rmente<br />
travagliato, che vide<br />
l’estendersi delle leggi eversive di<br />
soppressione degli enti ecclesiastici -<br />
e qu<strong>in</strong>di anche dei monasteri - dal<br />
Piemonte all’Italia unificata e i tentativi<br />
di riorganizzazione e di riforma<br />
del monachesimo <strong>in</strong> Italia e all’estero.<br />
Diversi rilievi <strong>in</strong>teressanti hanno<br />
permesso di <strong>in</strong>quadrare l’esperienza<br />
del Beato e <strong>la</strong> sua coraggiosa scelta di<br />
una forma di vita nel momento <strong>in</strong> cui<br />
essa veniva sottoposta al<strong>la</strong> più dura<br />
prova.<br />
Partico<strong>la</strong>rmente <strong>in</strong>teressante è stato il<br />
parallelo tra il Beato e il ri<strong>formato</strong>re<br />
abate Casaretto, ambedue al<strong>la</strong> ricerca<br />
delle sorgenti del<strong>la</strong> vita cristiana e religiosa,<br />
il primo nel<strong>la</strong> sua altissima<br />
esperienza spirituale, l’altro nell’ane-<br />
lito a riprist<strong>in</strong>are l’antica ascesi nel<strong>la</strong><br />
vita comunitaria.<br />
FARFA E LA CRISI DI<br />
UN’IDENTITA’<br />
L’<strong>in</strong>tervento del commissario straord<strong>in</strong>ario<br />
dell’Apt di Rieti Tersilio Leggio<br />
- “La Sab<strong>in</strong>a farfense nell’età contemporanea:<br />
crisi di una identità” - è<br />
servito a completare, con dati storici e<br />
sociologici, quanto puntualizzato da<br />
Andrea Riccardi.<br />
Infatti, Leggio, dopo aver osservato<br />
che gli studi sul periodo storico considerato,<br />
per quanto riguarda <strong>la</strong> Sab<strong>in</strong>a,<br />
sono ancora assai <strong>in</strong>sufficienti, ha ricostruito<br />
una situazione sociale segnata<br />
dal<strong>la</strong> riduzione di Farfa - già<br />
centro amm<strong>in</strong>istrativo di un vasto territorio<br />
- a semplice frazione del comune<br />
di Fara Sab<strong>in</strong>a, al tempo del<strong>la</strong> restaurazione,<br />
e dal<strong>la</strong> successiva espropriazione<br />
di tutti i beni dell’Abbazia e<br />
dal<strong>la</strong> vendita del<strong>la</strong> maggior parte di essi<br />
all’alta borghesia di varia estrazione,<br />
ma che si può def<strong>in</strong>ire “locale” per <strong>la</strong><br />
localizzazione dei propri <strong>in</strong>teressi.<br />
L’effetto di <strong>tutta</strong> questa trasformazione<br />
fu il grave impoverimento del<strong>la</strong><br />
popo<strong>la</strong>zione contad<strong>in</strong>a, che godeva di<br />
una situazione molto migliore sotto<br />
l’amm<strong>in</strong>istrazione dell’Abbazia.<br />
Ciò spiega <strong>la</strong> sollecitud<strong>in</strong>e di D. P<strong>la</strong>cido<br />
per i poveri agricoltori e viene così<br />
a confermare i risultati del<strong>la</strong> ricerca<br />
del Riccardi.<br />
IL CULTO E<br />
LA DEVOZIONE<br />
Tommaso Caliò - ricercatore presso<br />
l’Università degli studi di Roma Tre -
ha svolto <strong>la</strong> sua re<strong>la</strong>zione su “Il Beato<br />
P<strong>la</strong>cido: culto e devozione”. Il re<strong>la</strong>tore<br />
ha trattato il periodo anteriore al<strong>la</strong><br />
beatificazione, sottol<strong>in</strong>eando il ruolo<br />
del Beato Ildefonso Schuster nel<strong>la</strong><br />
diffusione del culto di D. P<strong>la</strong>cido e<br />
nel<strong>la</strong> promozione del<strong>la</strong> causa per <strong>la</strong><br />
sua beatificazione.<br />
LA SUA VITA<br />
E IL LIBRO<br />
Ha preso <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> D. Anselmo<br />
Lipari, autore del volume sul Beato, il<br />
quale ha illustrato l’ord<strong>in</strong>e e lo svolgimento<br />
del<strong>la</strong> trattazione dell’argomento<br />
e ha concluso richiamando <strong>la</strong><br />
calda esortazione f<strong>in</strong>ale del libro a<br />
mettersi <strong>in</strong> discussione <strong>in</strong> presenza<br />
del<strong>la</strong> testimonianza discreta ma <strong>in</strong>quietante<br />
del Beato.<br />
a cura di D. Massimo Lapponi *<br />
*Anche D. Massimo Lapponi, monaco<br />
farfense e docente di Filosofia<br />
presso il Pontificio Ateneo di<br />
S. Anselmo, ha partecipato ai <strong>la</strong>vori<br />
del Simposio. Ha brevemente<br />
presentato il volume “Il Beato P<strong>la</strong>cido<br />
Riccardi monaco e profeta di<br />
Dio” del Prof. D. Anselmo Lipari,<br />
sottol<strong>in</strong>eando l’importanza del<strong>la</strong><br />
nuova biografia, che viene ad <strong>in</strong>tegrare<br />
quelle ormai troppo lontane<br />
nel tempo dello Schuster e del<br />
Gor<strong>la</strong>.<br />
Illum<strong>in</strong>ando con una prospettiva<br />
più moderna <strong>la</strong> figura di D. P<strong>la</strong>cido,<br />
l’autore del volume contribuisce<br />
a diffondere il messaggio spirituale<br />
che il Beato P<strong>la</strong>cido consacrò<br />
con il sacrificio del<strong>la</strong> sua vita e<br />
del<strong>la</strong> sua morte.<br />
(re.fa)<br />
DENTRO L’ABBAZIA<br />
c<strong>in</strong>que dicembre 2008, dentro il simposio<br />
RICCARDI E SCHUSTER<br />
DUE MONACI, DUE BEATI<br />
UNITI NEL NOME DI FARFA<br />
Il mese di agosto si è concluso con <strong>la</strong> Festa del B. Ildefonso Schuster, al<br />
quale tanto deve l’Abbazia di Farfa per <strong>la</strong> sua r<strong>in</strong>ascita nel secolo scorso.<br />
Domenica 31 alle ore 19 il Rev.mo P. D. Pietro Vittorelli, per <strong>la</strong> prima<br />
volta <strong>in</strong> veste di Arciabate Ord<strong>in</strong>ario di Montecass<strong>in</strong>o, ha presieduto una<br />
solenne concelebrazione <strong>in</strong> Basilica. Con lui c’erano anche il P. Maestro<br />
D. Luigi M. Di Bussolo e i Novizi cass<strong>in</strong>esi.<br />
All’<strong>in</strong>izio del<strong>la</strong> S. Messa pontificale il P. Priore Dom Eugenio Gargiulo<br />
ha espresso, anche a nome del<strong>la</strong> comunità di Farfa, <strong>tutta</strong> <strong>la</strong> gioia e <strong>la</strong> gratitud<strong>in</strong>e<br />
a Mons. Vittorelli, per aver accettato l’<strong>in</strong>vito, con l’augurio di<br />
un lungo fecondo m<strong>in</strong>istero abbaziale nel<strong>la</strong> Comunità monastica e nel<strong>la</strong><br />
Diocesi di Montecass<strong>in</strong>o.<br />
Nell’omelia il Pre<strong>la</strong>to ha messo ben <strong>in</strong> evidenza i rapporti del B. Schuster<br />
con Farfa e col B. P<strong>la</strong>cido Riccardi. Al<strong>la</strong> S. Messa è seguita <strong>la</strong> processione<br />
per il borgo con <strong>la</strong> venerata Reliquia.<br />
(re.fa)<br />
17
frammenti di vita consacrata<br />
SCAMBI DI DONI E AUGURI TRA LE COMUNITA’<br />
Partico<strong>la</strong>rmente gioioso è stato l’<strong>in</strong>contro di sabato 20<br />
dicembre, che si è svolto <strong>in</strong> un clima natalizio, sempre<br />
presso l’Oasi del<strong>la</strong> Pace, con scam-<br />
bio di doni e di auguri tra le comunità<br />
religiose maschili e femm<strong>in</strong>ili<br />
del<strong>la</strong> Diocesi Sab<strong>in</strong>a, al<strong>la</strong> presenza<br />
di S. E. il Vescovo Mons. L<strong>in</strong>o Fumagalli,<br />
che non ha mancato di rivolgere<br />
alle consacrate e ai consacrati<br />
presenti una paro<strong>la</strong> di esortazione<br />
e di augurio att<strong>in</strong>ente al mi-<br />
18<br />
Incontro partico<strong>la</strong>rmente<br />
gioioso quello che si è tenuto<br />
sabato 20 dicembre,<br />
come di consuetud<strong>in</strong>e<br />
all’Oasi del<strong>la</strong> Pace<br />
Ancora ricordiamo con gioia i giorni passati <strong>in</strong>sieme a circa trentac<strong>in</strong>que<br />
giovani liceali di Rieti, Passo Corese e Poggio Mirteto nei primi giorni di<br />
settembre 2008 per il sem<strong>in</strong>ario su “<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> e <strong>la</strong> vita”. La riflessione comune<br />
sul<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> al servizio del<strong>la</strong> vita, e non viceversa, fu condivisa con entusiasmo<br />
e al<strong>la</strong> f<strong>in</strong>e tutti chiesero di partecipare anche all’<strong>in</strong>contro del prossimo<br />
settembre. Ma non ci si fermò qui.<br />
Si decise di ritrovarci tutti <strong>in</strong>sieme durante le vacanze di Natale per discutere<br />
l’organizzazione del prossimo sem<strong>in</strong>ario.<br />
Fu proposto e accettato l’argomento: il centesimo anniversario - 1909-2009<br />
- del<strong>la</strong> pubblicazione del volume “Più gioia” del vescovo tedesco Paul Wilhelm<br />
von Keppler e i molti argomenti di attualità che il volume offre ancora oggi al<strong>la</strong><br />
riflessione.<br />
Il 2 gennaio 2009 si è svolta <strong>la</strong> prima riunione programmata, al<strong>la</strong> quale hanno<br />
preso parte molti dei giovani che furono qui a settembre <strong>in</strong>sieme ai quali è<br />
stato programmato un percorso, anche virtuale, che condurrà al<strong>la</strong> prossima<br />
edizione del sem<strong>in</strong>ario. (M.L.)<br />
stero del Natale del Signore. Non è neppure mancata <strong>la</strong> riflessione<br />
e <strong>la</strong> preghiera sul tema proposto da P. V<strong>in</strong>cenzo<br />
Galli O.F.M., che sta svolgendo il<br />
programma e<strong>la</strong>borato per l’anno<br />
paol<strong>in</strong>o. Con un s<strong>in</strong>go<strong>la</strong>re col<strong>la</strong>ge di<br />
Vangeli e scritti di S. Paolo l’animatore<br />
degli <strong>in</strong>contri mensili ha presentato<br />
Dio Padre, facendo riferimento<br />
soprattutto all’<strong>in</strong>carnazione<br />
del Verbo.<br />
(re.fa)<br />
ANNO NUOVO, APPUNTAMENTO CON LA RIFLESSIONE NUOVO<br />
Per i giovani liceali di<br />
Passo Corese, Rieti e<br />
Poggio Mirteto si r<strong>in</strong>novano<br />
le occasioni di<br />
discussione. Tema del<strong>la</strong><br />
riunione sarà il centesimo<br />
anniversario<br />
del<strong>la</strong> pubblicazione del<br />
volume “Più gioia”
In una meditazione sul<strong>la</strong> Chiesa<br />
sposa di Cristo <strong>in</strong> S. Paolo, il Card.<br />
Mart<strong>in</strong>i si chiede: ma dov’è <strong>la</strong> bellezza<br />
del<strong>la</strong> sposa esaltata dall’apostolo?<br />
La realtà storica e l’esperienza di tutti<br />
i giorni del<strong>la</strong> Chiesa visibile non sono<br />
tanto lontane dal<strong>la</strong> Chiesa ideale?<br />
Indipendentemente dal<strong>la</strong> risposta<br />
che l’illustre porporato dà a questa<br />
domanda, essa può suggerire molte<br />
riflessioni importanti.<br />
La prima è che, per quanto deludente<br />
sia l’esperienza del<strong>la</strong> storia e del<strong>la</strong> vita<br />
quotidiana del<strong>la</strong> Chiesa, essa non<br />
può però offuscare quel<strong>la</strong> vita spirituale<br />
nascosta che attraverso i secoli<br />
non solo ha generato e genera i santi,<br />
ma illum<strong>in</strong>a milioni di cuori e <strong>in</strong> essi<br />
custodisce e sviluppa le ricchezze più<br />
vere e più sacre dell’umanità: l’umiltà,<br />
l’amore, l’abnegazione, <strong>la</strong> purezza,<br />
<strong>la</strong> fedeltà, <strong>la</strong> devozione, <strong>la</strong> speranza<br />
sempre r<strong>in</strong>ascente <strong>in</strong> un avvenire migliore<br />
e nell’eterna salvezza.<br />
Da queste disposizioni morali non<br />
nasce anche quel<strong>la</strong> bellezza estetica<br />
che è caratteristica del cristianesimo?<br />
Quel<strong>la</strong> bellezza cioè che si manifesta<br />
nelle raffigurazioni artistiche di Cristo,<br />
del<strong>la</strong> Verg<strong>in</strong>e e dei Santi, ma che<br />
trae <strong>la</strong> sua orig<strong>in</strong>e nello s<strong>la</strong>ncio spirituale<br />
che trasfigura i più comuni fedeli<br />
nei momenti di devozione e si irradia<br />
negli occhi degli <strong>in</strong>fanti credenti<br />
e delle spose virtuose, nei volti dei<br />
figli e delle figlie del popolo fedele ricomposti<br />
nel<strong>la</strong> pace del<strong>la</strong> morte.<br />
DENTRO L’ABBAZIA<br />
<strong>la</strong> bellezza del<strong>la</strong> sposa<br />
La Solennità dell’Immaco<strong>la</strong>ta Concezione del<strong>la</strong> Beata Verg<strong>in</strong>e Maria (8 dicembre)<br />
ha ispirato a D. Massimo Lapponi una riflessione che pubblichiamo<br />
sotto il titolo dato da Lui stesso.<br />
E da questo s<strong>la</strong>ncio verso l’eterno, da<br />
questa <strong>in</strong>tuizione di una beatitud<strong>in</strong>e<br />
che non è di questo mondo, ma che<br />
non è estranea alle gioie del<strong>la</strong> terra e<br />
che anzi le sublima con <strong>la</strong> sua irradiazione,<br />
non sono nate le estasi del canto<br />
sacro <strong>in</strong> tutte le sue <strong>in</strong>numerevoli<br />
forme, e i trionfi dell’architettura,<br />
del<strong>la</strong> pittura, del<strong>la</strong> m<strong>in</strong>iatura, del<strong>la</strong><br />
scultura, dell’iconografia, del<strong>la</strong> tessitura,<br />
del<strong>la</strong> ritualità, del<strong>la</strong> poesia cristiana?<br />
A sua volte questa molteplice e <strong>in</strong>esausta<br />
bellezza dell’arte cristiana ha<br />
istruito per secoli, come Biblia pauperum,<br />
milioni di semplici fedeli e ha<br />
commosso <strong>in</strong>numerevoli cuori, portandoli<br />
verso <strong>la</strong> fede, <strong>la</strong> virtù, <strong>la</strong> santità.<br />
Nell’arte cristiana, <strong>in</strong> questo mirabile<br />
poema a cui han posto mano cielo e<br />
terra, ogni cultura, ogni nazione porta<br />
il suo contributo.<br />
Ma non è forse s<strong>in</strong>go<strong>la</strong>re ed eccelsa<br />
missione dell’Italia, per molti aspetti<br />
più che di altre pur nobili patrie,<br />
quel<strong>la</strong> di rive<strong>la</strong>re al mondo, con il suo<br />
<strong>in</strong>comparabile patrimonio di arti figurative,<br />
poetiche e musicali, e con il<br />
popolo a cui esse si ispirarono e che<br />
ad esse si ispirò, il mistero del<strong>la</strong> bellezza<br />
umano-div<strong>in</strong>a del<strong>la</strong> Chiesa,<br />
sposa di Cristo, di Maria sua celeste<br />
reg<strong>in</strong>a e nuova Eva del giard<strong>in</strong>o d’Europa,<br />
del<strong>la</strong> <strong>in</strong>numerevole schiera dei<br />
santi, del suo riverbero nel gaudio<br />
delle spose cristiane, dei loro figli e<br />
figlie irradiati dall’<strong>in</strong>nocenza battesimale<br />
e dallo splendente candore dell’ostia<br />
div<strong>in</strong>a?<br />
(Massimo Lapponi)<br />
LA MUSICA BAROCCA INCANTA<br />
L’ABBAZIA DI FARFA<br />
Lunedì 8 dicembre 2008, solennità dell’Immaco<strong>la</strong>ta Concezione<br />
di Maria, alle ore 18,00, nel<strong>la</strong> basilica di Farfa, l’Ensemble<br />
dell’Orchestra da Camera di Caserta, per <strong>in</strong>iziativa dell’associazione<br />
Musica Experimento diretta da Enrico Cocco, ha<br />
eseguito un concerto di musica barocca, con brani di Antonio<br />
Sacch<strong>in</strong>i, Alessandro Marcello, Wolfgang Amadeus Mozart e<br />
Tomaso Alb<strong>in</strong>oni. Il pubblico, abbastanza numeroso, ha calorosamente<br />
app<strong>la</strong>udito le armoniose melodie settecentesche,<br />
bene eseguite da un complesso strumentale già noto ai frequentatori<br />
delle attività artistiche promosse presso l’Abbazia<br />
di Farfa. (M.L.)<br />
19
farfaè...<br />
20<br />
E<br />
’ stato il prefetto di Rieti Silvana<br />
Riccio ad <strong>in</strong>augurare<br />
l’ottava edizione del<strong>la</strong> fiera dell’olio<br />
di Farfa. Insieme al consigliere<br />
regionale Mario Perilli, al<br />
s<strong>in</strong>daco di Fara Sab<strong>in</strong>a V<strong>in</strong>cenzo<br />
Mazzeo e al priore del<strong>la</strong> Badia<br />
benedett<strong>in</strong>a, Dom Eugenio<br />
Gargiulo venerdì pomeriggio, <strong>in</strong><br />
barba al<strong>la</strong> pioggia che è caduta<br />
battente per tutto il pomeriggio,<br />
ha tagliato il nastro del<strong>la</strong> manifestazione<br />
che quest’anno è<br />
dedicata ai progetti di filiera. E<br />
quale luogo migliore del<strong>la</strong> fiera<br />
...IL LUOGO CHE OSPITA LA FIERA DELL’OLIO!<br />
di Farfa per par<strong>la</strong>re di sviluppo? Come<br />
ha sottol<strong>in</strong>eato il prefetto Riccio,<br />
<strong>la</strong> manifestazione rappresenta<br />
un’opportunità importante per muovere<br />
l’economia del<strong>la</strong> Sab<strong>in</strong>a ed essere<br />
esempio per altre zone del<strong>la</strong> prov<strong>in</strong>cia,<br />
sicuramente più depresse di<br />
questa. Non a caso, il convegno di<br />
apertura è stato dedicato alle <strong>in</strong>iziative<br />
che puntano ad accrescere l’economia<br />
rurale e produttiva di un sistema<br />
<strong>formato</strong> da tutti quei comuni del<br />
Reat<strong>in</strong>o che hanno delle peculiarità<br />
da valorizzare. Ecco allora che trovano<br />
posto nel piano di sviluppo rurale<br />
il tartufo, <strong>la</strong> carne e i boschi del<strong>la</strong><br />
prov<strong>in</strong>cia. Nel tavolo presieduto da<br />
Mario Perilli, i re<strong>la</strong>tori hanno convenuto<br />
nell’apprezzare “l’attenzione<br />
dimostrata dal<strong>la</strong> Regione a questa<br />
prov<strong>in</strong>cia”. Un’attenzione che, secondo<br />
Perilli, “rende <strong>in</strong>spiegabile <strong>la</strong><br />
volontà di Leonessa di andare <strong>in</strong><br />
Umbria proprio quando dal<strong>la</strong> Pisana<br />
si pone così tanto <strong>in</strong>teresse per Rieti”.<br />
Interessamento ribadito da Aldo Settimi,<br />
direttore del settore agricoltura<br />
del<strong>la</strong> Regione, il quale ha sottol<strong>in</strong>eato<br />
<strong>la</strong> grande risposta del territorio al<br />
piano di sviluppo rurale “con 400 domande<br />
presentate, 60 delle quali<br />
<strong>in</strong>oltrate dai giovani”. In questo panorama,<br />
accanto alle filiere del tartufo,<br />
del legno e del<strong>la</strong> carne, si <strong>in</strong>serisce<br />
<strong>in</strong> maniera partico<strong>la</strong>re quel<strong>la</strong><br />
dell’olio retta dal Comune di Fara<br />
Sab<strong>in</strong>a, che conta duemi<strong>la</strong> adesioni,<br />
15 frantoi, e 11 cooperative. “Costituiremo–<br />
ha annunciato Mazzeo – il<br />
consorzio che si occuperà di gestire <strong>la</strong><br />
commercializzazione del nostro prodotto<br />
pr<strong>in</strong>cipe e che speriamo possa<br />
trovare sede proprio all’<strong>in</strong>terno del<br />
polo del<strong>la</strong> logistica, visto il legame<br />
che esiste tra i due progetti. Farò formalmente<br />
richiesta al presidente del<br />
consorzio Asi”.<br />
Oltre a par<strong>la</strong>re di olio, legno, tartufo e<br />
carne, c’è stato spazio anche per il sociale.<br />
Al<strong>la</strong> presenza del direttore generale<br />
del<strong>la</strong> Asl di Rieti, Gabriele Bell<strong>in</strong>i,<br />
il consiglio regionale ha donato<br />
due defibril<strong>la</strong>tori al<strong>la</strong> Croce Rossa<br />
Italiana di Passo Corese. (RDC)
pensieri e cultura...<br />
QUANDO L’ARTE ESCE DALLE AULE DI SCUOLA E<br />
RAGGIUNGE LE PIAZZE DELLE CITTA’ E DEI BORGHI<br />
bbiamo scelto di festeggiare i quarant’anni del-<br />
“A l’IsArte Calcagnadoro valorizzando il nostro<br />
percorso formativo che <strong>in</strong> tanti anni ha offerto opportunità<br />
<strong>la</strong>vorative ai nostri alunni”, scrive il dirigente<br />
Sco<strong>la</strong>stico Alessandra Onofri nel<strong>la</strong> presentazione degli<br />
eventi che hanno visto Rieti e <strong>la</strong> sua prov<strong>in</strong>cia, <strong>in</strong>vestiti<br />
da una molteplicità di mostre, convegni e manifestazioni<br />
diverse ma coerenti tra loro.<br />
Le professioni di nicchia, ma di assoluto <strong>in</strong>teresse, sono<br />
quelle che sono state raccontate attraverso <strong>la</strong> testimonianza<br />
di ex alunni che si sono dist<strong>in</strong>ti nei settori<br />
più diversi del<strong>la</strong> creatività e dell’arte. I luoghi degli<br />
eventi sono stati a Rieti gli splendidi Archi del Pa<strong>la</strong>zzo<br />
papale, <strong>la</strong> Biblioteca Comunale, i Musei cittad<strong>in</strong>i,<br />
sezione archeologica e storico-artistica, qu<strong>in</strong>di <strong>la</strong> sede<br />
del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong>, Librerie e luoghi di <strong>in</strong>contro. Nel<strong>la</strong><br />
prov<strong>in</strong>cia sono stati toccati centri che rappresentavano<br />
occasioni di crescita per <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> negli anni attraverso<br />
i progetti di didattica museale sui beni culturali<br />
che contraddist<strong>in</strong>guono le scelte metodologiche dell’istituto:<br />
il museo di Antrodoco e l’abbazia di Farfa.<br />
Ogni evento è stato come una tessera di un grande<br />
mosaico ove il mondo delle immag<strong>in</strong>i e del<strong>la</strong> comunicazione,<br />
nelle sue variegate ed eclettiche manifestazioni,<br />
sono state espresse: <strong>la</strong> grafica e <strong>la</strong> fotografia, il<br />
design e <strong>la</strong> moda, il teatro ed il c<strong>in</strong>ema, le arti tradizionalmente<br />
<strong>in</strong>tese dal<strong>la</strong> pittura all’architettura.<br />
L’energia profusa <strong>in</strong> questa c<strong>in</strong>que giorni, <strong>in</strong>tensa e<br />
ricca, ha avuto un momento significativo il 12 dicembre<br />
nell’Abbazia di Farfa, gioiello e testimonianza di<br />
arte e storia da cui una realtà come l’istituto d’Arte e<br />
Liceo Artistico Calcagnadoro non possono presc<strong>in</strong>dere.<br />
La scuo<strong>la</strong> <strong>in</strong>fatti ha sempre riservato al patrimonio<br />
culturale, ai beni territoriali monumentali ed artistici<br />
uno spazio significativo all’<strong>in</strong>terno del curricolo e<br />
del Piano dell’Offerta Formativa. Prossimamente saranno<br />
presentati i risultati del progetto <strong>la</strong> Via Carol<strong>in</strong>gia,<br />
che <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> ha accolto già da diverso tempo.<br />
L’it<strong>in</strong>erario didattico ruota <strong>in</strong>torno al passaggio di<br />
LA CARTOLINA<br />
Carlo Magno il quale, nell’anno 800, sostò nell’abbazia<br />
di Farfa per recarsi dal papa <strong>in</strong> occasione dell’<strong>in</strong>coronazione<br />
imperiale che sanciva <strong>la</strong> nascita del Sacro<br />
Romano Impero.<br />
Per tali ragioni il Calcagnadoro ha voluto festeggiare i<br />
suoi primi quarant’anni nel<strong>la</strong> cornice abbaziale <strong>in</strong>vitando<br />
un giovane artista di talento, Angelo Ruggeri,<br />
che si è <strong>formato</strong> presso <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> e che oggi vive e <strong>la</strong>vora<br />
ad Assisi. Nel<strong>la</strong> città umbra ha e<strong>la</strong>borato uno stile<br />
personale, rispettoso del<strong>la</strong> grande tradizione dell’arte<br />
italiana realizzando dip<strong>in</strong>ti e ceramiche secondo le<br />
antiche tecniche recuperate attraverso l’<strong>in</strong>segnamento<br />
prezioso dei ricettari d’arte medioevali e r<strong>in</strong>ascimentali.<br />
I suoi soggetti, ispirati al<strong>la</strong> tradizione cristiana,<br />
e il suo stile, ben si armonizzavano con <strong>la</strong> prestigiosa<br />
sa<strong>la</strong> Schuster che il Priore, con tanta sensibilità<br />
e cortesia, ha voluto offrire al<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> ed all’<strong>in</strong>contro<br />
con l’artista. E’ stato affasc<strong>in</strong>ante vedere Angelo<br />
Ruggeri armeggiare con polveri, pigmenti e strumenti<br />
antichi mentre esponeva, non solo metodologie<br />
e tecniche, ma una concezione solida del fare pittura<br />
ove <strong>la</strong> bellezza del<strong>la</strong> creazione vuole essere un omaggio<br />
al Creatore.<br />
(Letizia Rosati, docente ISA)<br />
Sopra, il logo dell’Isa<br />
21
cosa fare d’ora <strong>in</strong> avanti...<br />
I CAMPIONATI MONDIALI DI PARAPENDIO<br />
NEGLI SCATTI DI ROBERTO CECCARELLI<br />
La mostra è ospitata al Lungovel<strong>in</strong>o cafè di rieti f<strong>in</strong>o al 19 febbraio<br />
T erza edizione del<strong>la</strong> rassegna d’arte contemporanea ‘Food for the m<strong>in</strong>d’, curata e<br />
promossa da Studio7.it al Lungovel<strong>in</strong>o Cafè a Rieti. La nuova edizione si aprirà il<br />
17 gennaio 2009 con l’<strong>in</strong>augurazione, alle ore 18.30, del<strong>la</strong> mostra fotografica di Roberto<br />
Ceccarelli, ‘Rego<strong>la</strong>zione automatica dei livelli’, a cura di Barbara Pavan. Le opere<br />
esposte sono una selezione di stampe dal<strong>la</strong> serie ‘e<strong>la</strong>borazione automatica dei livelli’,<br />
ultimo progetto artistico di Ceccarelli. “Questo progetto espositivo - spiega l’artista<br />
- è costituito da una serie di scatti su pellico<strong>la</strong> diapositiva ripresi su una montagna<br />
presso Poggio Bustone, Rieti, <strong>in</strong> occasione dei Campionati Mondiali di Parapendio,<br />
successivamente digitalizzati, e le immag<strong>in</strong>i così ottenute sottoposte ad una rego<strong>la</strong>zione<br />
dei livelli di lum<strong>in</strong>osità e colore con un software di fotoritocco <strong>la</strong>sciato agire secondo<br />
i propri occhi, ovvero <strong>in</strong> modalità automatica. Il risultato che vedo, e che spero veda<br />
anche il pubblico, sono immag<strong>in</strong>i aberrate, non solo nel<strong>la</strong> dimensione spaziale, ma<br />
anche nel<strong>la</strong> dimensione temporale. Immag<strong>in</strong>i che potrebbero porsi come epifania del<br />
senso, del significato, delle potenzialità, e anche del<strong>la</strong> potenza <strong>in</strong> quanto tale, dell'immag<strong>in</strong>e<br />
digitale, dei suoi processi e delle sue tecniche. Il tutto attraverso un processo<br />
volutamente brutale e senza veli, passando dall'oggetto al<strong>la</strong> sua rappresentazione analogica<br />
e poi a quel<strong>la</strong> digitale, a proporsi come umile ed ulteriore suggestione tra le <strong>in</strong>f<strong>in</strong>ite<br />
e sp<strong>in</strong>osissime diatribe filosofiche sul senso del<strong>la</strong> presunta realtà delle cose,<br />
del<strong>la</strong> visione e del<strong>la</strong> rappresentazione di esse e del ruolo di un sempre presunto valore<br />
estetico <strong>in</strong> tutto ciò...”. La mostra sarà visitabile f<strong>in</strong>o al 19 febbraio 2009.<br />
Per <strong>in</strong>fo cliccare su www.gosab<strong>in</strong>a.com (re.fa)<br />
INCONTRI DEL SABATO A POGGIO MIRTETO<br />
L’Associazione Culturale “Amici del Museo” e il Museo Civico “E. Nardi” di Poggio Mirteto propongono<br />
il ciclo di conferenze che, <strong>in</strong>iziato nel 2008, si protrarrà f<strong>in</strong>o al mese di maggio 2009.<br />
Si tratta di una <strong>in</strong>iziativa apprezzata che è giunta al<strong>la</strong> sua IV edizione e che nel corso degli anni si è<br />
notevolmente arricchita e accresciuta. Il programma registra un considerevole <strong>in</strong>cremento degli <strong>in</strong>contri<br />
e del<strong>la</strong> varietà degli argomenti. La partecipazione del pubblico sempre molto numerosa e consistente<br />
ha <strong>in</strong>coraggiato gli organizzatori ad accrescere gli <strong>in</strong>terventi e aumentare i campi e gli argomenti<br />
di <strong>in</strong>teresse. I re<strong>la</strong>tori sono stati scelti secondo criteri di competenza specifica e di professionalità.<br />
Gli “Incontri del Sabato” costituiscono ormai un appuntamento immancabile e atteso nel<strong>la</strong><br />
vita culturale del<strong>la</strong> Sab<strong>in</strong>a. Per conosceere le date e gli orari delle riunioni basta contattare l’associazione:<br />
tel. 0765.423293-0765.441573; e-mail:museoercolenardi@libero.it;<br />
<strong>in</strong>fo@amicidelmuseo.com;www.amicidelmuseo.com. (re.fa)
Ogni angolo di Farfa nasconde un<br />
it<strong>in</strong>erario turistico e culturale. Dal<br />
monastero al museo medievale,<br />
dal<strong>la</strong> biblioteca statale all’oleoteca<br />
regionale, dal parco Cremonesi alle<br />
caratteristiche botteghe, a tanto<br />
altro ancora. Per trascorrere qualche<br />
ora nel borgo e visitare accompagnati<br />
da una guida i monumenti<br />
del centro occorre rivolgersi all’ufficio<br />
turistico, presso l’erboristeria<br />
monastica.<br />
Contatti<br />
Tel. 0765 27 73 15 - 0765 27 70 65<br />
E - mail: <strong>la</strong>nuovafarfa@libero.it<br />
Orario d’apertura<br />
10.00/13.00 - 15.30/18.00<br />
(ora so<strong>la</strong>re)<br />
10.00/13.00 - 16.00/18.30<br />
(ora legale)<br />
Lunedì chiuso<br />
Visite guidate all’abbazia<br />
Le visite guidate si svolgono nei<br />
giorni di sabato e domenica e durante<br />
i festivi:<br />
matt<strong>in</strong>a<br />
10.30 - 11.30 - 12.30<br />
pomeriggio (ora so<strong>la</strong>re):<br />
15.30 - 16.30 - 17.30<br />
pomeriggio (ora legale):<br />
16.00 - 17.00 - 18.00<br />
Lunedì chiuso<br />
Nei giorni feriali per i gruppi è<br />
richiesta <strong>la</strong> prenotazione. I s<strong>in</strong>goli<br />
visitatori possono unirsi ai gruppi<br />
prenotati.<br />
Abbazia Santa Maria di Farfa<br />
02032 Fara <strong>in</strong> Sab<strong>in</strong>a (Ri)<br />
Comunità - ufficio media: Tel 0765 27 70 65<br />
P.Priore: Tel/fax 0765 27 71 91 - farfenprior@libero.it<br />
Biblioteca: Tel 0765 27 70 30<br />
Erboristeria - ufficio turistico: Tel 0765 27 73 15<br />
Ufficio parrocchiale: Tel 0765 27 71 52<br />
Fondazione Cremonesi: Tel 0765 27 71 13<br />
Internet: www.abbaziadifarfa.it; www.farfae<strong>la</strong><strong>rivista</strong>.it<br />
E-mail: <strong>in</strong>fo@farfae<strong>la</strong><strong>rivista</strong>.it<br />
cosa vedere... e quando vederlo...<br />
Celebrazioni liturgiche<br />
Sante messe<br />
giorni feriali<br />
7.30<br />
17.00 (<strong>in</strong>vernale)-19.00 (estivo)<br />
giorni festivi<br />
9.00 - 11.00 (conventuale) -12.00<br />
17.00 (<strong>in</strong>vernale) -19.00 (estivo)<br />
ufficio div<strong>in</strong>o<br />
giorni feriali<br />
5.50 - 7.oo -8.50 -13.00 -15.45 -<br />
19.30 - 21.oo<br />
giorni festivi<br />
6.20 -8.50 -13.00 - 18.00 (<strong>in</strong>vernale)<br />
18.15 (estivo)- 21.oo<br />
Via del Monastero 1, 02032,<br />
Fara <strong>in</strong> Sab<strong>in</strong>a (RI). Tel. 0765 27 70 65<br />
Editore<br />
Badia Benedett<strong>in</strong>a di Farfa<br />
02032 Fara <strong>in</strong> Sab<strong>in</strong>a (RI) - CCP 82958604<br />
Direttore responsabile<br />
Raffael<strong>la</strong> Di C<strong>la</strong>udio<br />
Redazione<br />
Massimo Lapponi - Patrizia Lombardozzi - Tiziana Lombardozzi<br />
- Ange<strong>la</strong> Longobucco - C<strong>la</strong>udio Piccionne<br />
Pubblicità<br />
Maria Teresa Equizi - Fabrizio Mei<br />
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Novacomitalia S.r.l.<br />
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Grafica Sab<strong>in</strong>a S.n.c.<br />
Registr. Tribunale di Rieti n. 13 del 20 12 2006
www.farfae<strong>la</strong><strong>rivista</strong>.it<br />
A PARTIRE...<br />
...dal mese di gennaio si apre una<br />
nuova stagione di appuntamenti<br />
culturali. In questo numero, però, lo<br />
spazio maggiore, dal punto di vista del<strong>la</strong><br />
spiritualità, è occupato dai racconti del<br />
profondo momento di riflessione<br />
rappresentato dal simposio sul Beato<br />
P<strong>la</strong>cido Riccardi dal quale è nata<br />
l’idea di creare proprio a Farfa<br />
un centro studi specializzato.