Jay Asher – 13 - nonsolofantasy

Speravo mi bloccassi di nuovo. Che m'impedissi di andare
via.
Anche se avevo gli occhi chiusi, e la faccia nascosta nel
cuscino, quando alla fine hai aperto la porta, la luce nella
stanza è cambiata. È diventato tutto più chiaro. Poi è tornato
il buio… e tu non c'eri più.
Perché le ho dato retta? Perché l'ho lasciata lì? Aveva bisogno
di me e io lo sapevo.
Ma ho avuto paura. Ancora una volta, mi sono lasciato
prendere dalla paura.
E poi sono scivolata giù dal letto, per terra. E sono rimasta
lì, con le ginocchia strette al petto… a piangere.
Ed è qui, Clay, che finisce la tua storia.
Ma non era così che doveva finire. Io ero lì per te, Hannah.
Avresti potuto aggrapparti a me, ma non l'hai fatto. Avevi
un'alternativa e mi hai respinto. Io ti avrei aiutata. Non desideravo
altro.
Sei uscito dalla stanza e non ci siamo più parlati.
No. Ormai avevi deciso. Puoi dire quello che vuoi, ma è
così.
Nei corridoi a scuola, cercavi di incrociare il mio sguardo,
ma io abbassavo sempre gli occhi. Perché quella sera
stessa, appena tornata a casa, ho strappato una pagina
bianca dal mio quaderno di poesie e ho scritto un'intera lista
di nomi. Nomi che affollavano la mia mente quando ho
smesso di baciarti.
Ce n'erano così tanti, Clay.