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La Città Invisibile #191

La Città Invisibile #191 del 29 marzo 2023 - magazine online del Laboratorio Politico perUnaltracittà di firenze

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semplice “buonsenso” che è forse più necessario puntare lo sguardo, poiché è in

esse che più subdolamente si nasconde la mano dell’ideologia dominante, degli

interessi che la determinano.

In questo senso appare utile domandarci quale sia il significato e soprattutto quali

le conseguenze materiali di questa che, conviene ricordarlo, è soltanto una tra le

tante scelte possibili: cosa significa e soprattutto chi tocca e materialmente

colpisce questo ennesimo divieto?

A nostro avviso la risposta è

chiara e inequivocabile: a pagare

il prezzo più alto è come al solito

chi meno può permetterselo.

Impedire oggi la circolazione di

un certo tipo di autovetture, in

un certo tipo di aree cittadine,

nel mentre si auspicano –

domani, sempre e soltanto

domani -esborsi proprio per quel

trasporto pubblico che non si fa

che affossare e deprimere,

significa colpire il solito capro

espiatorio: le fasce più fragili e

precarie della popolazione. In

una parola, i poveri. Cioè i working poor, i lavoratori e le lavoratrici precari o in

nero, chiunque – per usare un’espressione ormai divenuta luogo comune – “faccia

fatica ad arrivare alla fine del mese”. [Una fetta della popolazione numericamente

non irrilevante ma che, non disponendo del necessario capitale economico e

sociale, finisce per essere il parafulmine delle contraddizioni sistemiche.] Una

fetta della popolazione che prosaicamente non ha i soldi per comprarsi una

macchina nuova (magari proprio una eco e capital-friendly Tesla) ogni volta che

cambia la legislazione. Quella parte di cittadinanza che, non essendo composta da

‘nomadi digitali’ in smart-working permanente dal salotto di casa, non ha la

possibilità di scegliere d’esser sostenibile ma a cui tocca, al netto di ogni

eventuale sensibilità ecologica, arrangiarsi. Parliamo di classi popolari, di chi

abita dove gli è consentito e lavora dove e come può, magari in luoghi scomodi o

mal serviti, comunque sempre lontani dalle proprie residenze: nei distretti

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