Water

Progetto a cura di | Project curated by
Marta Sansoni, Andrea Ponsi
Maestro vetraio | Master glassmaker
Massimo Lunardon
Fotografie dei progetti | Designs pictures
Arrigo Coppitz
Fotografie delle fasi di realizzazione | Phases of realization pictures
Marta Sansoni
Traduzioni | Translations
Rossella Oliva
Progetto Grafico | Graphic design
Metilene srl
in collaborazione con | in collaboration with
Dunja Kovacev
Con il contributo di | With the contribution of
Florence Institute of Design International
Galleria Antonia Jannone - Disegni di Architettura
Metilene edizioni 2023
via Alessandro Volta, 7 - Pistoia
www.metilene-edizioni.it
edizioni@metilene.it
isbn 979-12-81348-01-1
L’editore rimane a disposizione
degli aventi diritto in caso di fonti
iconografiche non individuate

W A T E R
trasparenze di vetro
glass transparency

LE RAGIONI DELL’ACQUA,
LE FORME DEL VETRO
The reasons of water, the shapes of glass
Andrea Ponsi
È singolare quanto affascinante che l’acqua, a cui dobbiamo ogni
forma di vita, sia trasparente e senza forma se non quella in cui
viene costretta da circostanze esterne. La sua è un’essenza fluida,
inconsistente, predisposta a trasformarsi con una metamorfosi
sollecitata dalla dinamica del calore e del fuoco.
L’acqua cambia di stato vaporizzandosi nell’aria, diventa foschia,
nuvole, atmosfera. All’opposto, quando il calore diminuisce, si
trasforma in cristallo, si solidifica in ghiaccio. Dalle circostanze di
questo passaggio si generano essenze eteree e impalpabili oppure
forme solidificate nello spazio e nel tempo.
Il vetro è sostanza minerale fissata dall’azione dell’artefice in forma
cristallina, in essenza bloccata. Come per l’acqua, il fuoco trasforma
il suo stato fondendo la materia di cui è composto, l’anidride silicica
e gli ossidi; nel raffreddarsi si solidifica, mantenendo intatta la
sua trasparenza. Tale mutamento apre all’artefice la possibilità di
forgiare manualmente un oggetto, materializzare un’idea, ricreare
un’atmosfera.
Le opere in vetro qui riportate testimoniano questa vitale relazione
tra le forze naturali e il pensare umano. All’homo faber viene pertanto
concessa una libera azione creativa che, evocando per analogia la
fluidità e nitidezza dell’acqua, può soddisfare le esigenze tanto delle
funzioni quanto della poesia.

It is as singular as fascinating that water, to which we owe all
forms of life, is transparent and shapeless except when it is
forced by external circumstances. Its essence is fluid, flimsy
and able to transform thanks to a metamorphosis prompted by
the dynamics of heat and fire.
Water changes state by vaporizing in the air and becoming haze,
clouds and atmosphere. Conversely, when the heat subsides,
it turns into crystal, it solidifies into ice. The circumstances
of this transition generate ethereal and impalpable essences
or forms solidified in space and time.
Glass is a mineral substance fixed by the craftsman’s work in the
crystalline form, in a blocked essence. As for water, fire transforms
its state by fusing the material of which it is made of, that is silica
dioxide and oxides; when it cools it solidifies, maintaining its
transparency intact. Such change opens up the possibility for the
craftsman to manually forge an object, materialize an idea, recreate
an atmosphere.
The glass works shown here bear witness to his vital relationship
between natural forces and human thinking. Homo faber is
therefore granted a free creative action which, evoking by analogy
the fluidity and clarity of water, can satisfy the needs of both
functions and poetry.

SOSPENSIONE
Suspension
Marta Sansoni
Arance i tuoi capelli e intorno il vuoto
Del mondo, e intorno il vuoto anche dei vetri
Carichi d’ombra e di silenzio dove
Cercano tutti i tuoi riflessi queste
Mie mani nude.
- Paul Éluard
Sostanza antica e misteriosa evocativa della trasparenza dell’acqua.
Materia che si trasforma e si plasma con il fuoco.
Due elementi originari, ancestrali, legati alla vita.
Il vetro manifesta un carattere quasi magico unendo l’assoluta
leggerezza e fragilità con la prestazione.
Fragile come il vetro è un’espressione di rispetto più che
l’enunciazione di un difetto.
È trasparenza o il non nascondimento, gioco di sovrapposizioni quasi
inconsistenti attraversate dalla luce, sono riflessi fluttuanti, gorghi di
acqua pura.

Your orange hair in the void of the world
In the void of these heavy panes of silence
Shade where my bare hands
Seek your image.
- Paul Éluard
Ancient and mysterious substance evocative of the
transparency of water. Matter that is transformed and
molded with fire.
Two original, ancestral elements, related to the life.
Glass shows an almost magical character by combining its
absolute lightness and fragility with performance.
Fragile as glass is an expression of respect rather than the
expression of a flaw.
It is transparency or non-concealment, a game of almost
inconsistent overlapping crossed by light, they are
fluctuating reflections, whirlpools of pure water.

3X3
Enrico Morteo
Il design oggi è diventato disciplina strabica,
capace di guardare contemporaneamente
in tante direzioni diverse. Guarda avanti, nel
futuro, alla ricerca di forme nuove, adatte a
nuove sensibilità e nuove emozioni. Ma guarda
anche indietro, capace oramai di ripercorrere
la propria storia e rileggere il proprio passato.
Guarda all’utile, di cui rinnova continuamente
il significato e le funzioni, cercando di offrire
soluzioni di intelligente immediatezza.
Ma guarda con ironia anche a ciò che è
apparentemente superfluo e frivolo, conosce a
menadito i meccanismi dell’arte, il gioco della
provocazione che diventa seduzione.
Guarda verso la tecnologia e verso l’invenzione,
cui si prodiga a trovare abiti adatti a convivere
con la nostra quotidianità. Ma guarda anche
verso l’eternità di materie che non conoscono
l’età, il peso del tempo, la caducità delle mode:
legno, ceramica, vetro.
Ecco, questa piccola collezione di oggetti di vetro
- borosilicato, leggerissimo e resistente più delle
attese - riunisce in sé molti di questi sguardi
rivolti ai quattro venti. Come una corda che
prende forza dall’intreccio di tanti trefoli, anche
questa collezione svela il proprio interesse nel
confronto di voci diverse, una polifonia
in cui ritrovare le tante anime del design di oggi.
Volendo cercare fra le forme, non sarebbe difficile
trovare rimandi a certe accumulazioni ripetute
che richiamano i favolosi anni ’60; oppure
l’omaggio a certa eleganza tardo deco; o ancora,
il ricorso all’ermetico paradosso dell’arte, che
apparentemente non serve a nulla ma che ci
costringe a pensare. Possiamo ritrovare certo
piacere del kitsch, riletto in chiave di colta ed
elegante citazione; non manca la libertà del
gesto che penetra la materia, la trafigge più per
mostrarla che per violarla e neppure il coraggio
di proporre la semplice bellezza in un suono di
elegante equilibrio.
Ogni pezzo è un’incognita del teorema cui
affidare il senso del disegnare un nuovo oggetto.
Nessuna da sola basta risolvere l’equazione; solo
se considerate le une con le altre definiscono i
contorni mutevoli e instabili di quell’insieme che
chiamiamo design.
Ma basterebbe affidarsi alla materia, perdersi
nei riflessi del vetro, accarezzarne i gonfiori,
seguire con un dito i delicati cordoni che orlano
bordi come cicatrici di seta o invece scivolare
con lo sguardo su tagli nitidi come raggi di luce.
In fondo, nel fare, c’è già la risposta ad ogni
domanda.

Design today has become a cross-eyed discipline,
capable of looking in many different directions at
the same time. It looks ahead, into the future, in
search of new suitable forms for new sensitivities
and new emotions. But it also looks behind,
capable of retracing its history and rereading its
past. And it looks at the useful, whose meaning
and functions are continuously renewed in an
effort to offer solutions of intelligent immediacy.
But it also ironically gazes over what is
seemingly frivolous and superfluous, knowing
perfectly the mechanisms of art, the game of
provocation that turns into seduction.
Design looks towards technology and invention,
striving to find the perfect clothes to live our
daily life. But it also looks towards the eternity of
materials that does not know age, the weight of
time, the transience of fashions: those materials
are wood, ceramics and glass.
And so here it is: this small collection of objects
made of borosilicate glass - very light and more
resistant than expected - brings together many
of these gazes directed to the four winds.
Just like a rope that draws strength from the
interweaving of many strands, this collection
also reveals its interest in the comparison
of different voices, a polyphony in which to
rediscover the many souls of today’s design.
If we search among shapes, it will not be difficult to
find references to certain repeated accumulations
that recall the fabulous swinging sixties or the
tribute to the late deco elegance, or even the
recourse to the hermetic paradox of art, apparently
useless but capable of forcing us to think. We
can rediscover a certain pleasure in kitsch,
reinterpreted in a cultured and elegant spirit. There
is no lack of freedom of gesture that penetrates
the material, piercing it through with the intent of
showing it rather than violating it. And there is not
even lack of courage to propose simple beauty in a
sound of elegant balance.
Each piece is an unknown factor of the theorem
entrusted with the meaning of designing a new
object. No unknown factor alone is enough to solve
the equation; only when considered together do
they define the changing and unstable contours of
that whole we call design.
It would be enough to rely on the material, get lost
in the reflections of the glass, caress its swellings,
follow with a finger the delicate cords that border
the edges like silk scars; or instead glide with the
gaze on cuts as clear and sharp as rays of light.
After all, the answer to every question can be
found in the making.

PROGETTI
Projects
Lorenzo Damiani
Giulio Iacchetti
Raffaella Mangiarotti
Massimo Mariani
Lorenzo Palmeri
Andrea Ponsi
Franco Raggi
Marta Sansoni
Mario Trimarchi
Crash
Ermetica
Bouquet
Ermafrodito
Helmholtz
Insieme
Tri-Pode
INTO
Still Life
10
14
18
22
26
30
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38
42
Maestro vetraio | Master glassmaker
Massimo Lunardon
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Biografie | Biographies
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LORENZO
DAMIANI
CRASH
Il martello, generalmente considerato un simbolo di forza e lavoro,
diviene - grazie all’uso del vetro - un oggetto “altro”, che perde la
sua funzione di utensile per battere, per costruire ma anche per
rompere. La fragilità e la purezza del materiale si contrappongono
alla funzionalità e alla forza del rimando simbolico, generando un
cortocircuito di memoria dadaista.
Uno dei due martelli in vetro pirex trasparente contiene al suo
interno, come una vera e propria camera d’aria, l’esito del suo
potenziale utilizzo.
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LORENZO
DAMIANI
The hammer, generally considered a symbol of strength and work,
becomes - thanks to the use of glass – an “other” object which
loses its function as a tool for hitting, for building but also for
breaking. The fragility and purity of the material counterbalance
the functionality and strength of the symbolic reference,
generating a short-circuit of Dadaist memory.
One of the two transparent pyrex glass hammers contains within
it the result of its potential use, just like a real air chamber.
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GIULIO
IACCHETTI
ERMETICA
La forma iconica di una bottiglia si raddoppia e i colli dei due
elementi si raccordano assecondando la forma di un arco che
chiude ermeticamente la coppia di contenitori negando così la
possibilità di poter versare del liquido.
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GIULIO
IACCHETTI
The iconic shape of a bottle doubles and the necks of the
two elements are connected, following the shape of an
arch which hermetically closes the pair of containers, thus
denying the possibility of being able to pour liquid.
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RAFFAELLA
MANGIAROTTI
BOUQUET
Quattro flutes in vetro sottile borosilicato si sfiorano
in tre punti come in un mazzo di fiori creando una
composizione statica.
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RAFFAELLA
MANGIAROTTI
Four flutes in thin borosilicate glass softly touch each
other in three points just like a bouquet of flowers,
creating a static composition.
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MASSIMO
MARIANI
ERMAFRODITO
Pensiero:
Oggetto che non serve a nulla o a ospitare un fiore.
O meglio a ricordarci che sono le cose che non servono a nulla
le più importanti a mantenere il fragile equilibrio della nostra esistenza.
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MASSIMO
MARIANI
Thought:
Object that is useless or can just contain a flower.
Or rather to remind us that it’s the things that are useless that are the
most important to maintain the fragile balance of our existence.
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LORENZO
PALMERI
HELMHOLTZ
Progetto ispirato al lavoro di Hermann Von Helmholtz, un cosiddetto homo
universalis di fine ’800, scienziato, fisico, medico, professore, inventore
multidisciplinare. Sue ricerche sulla percezione, comportamento dei fluidi,
ottica, acustica sono ritenute ancora oggi attuali o base fondante di ulteriori
importanti scoperte. Tra le sue invenzioni i risonatori, strumento che sviluppa
frequenze di autorisonanza che permettono di riconoscere le armoniche di un
certo specifico suono, corrispondente alle dimensioni e alla forma del risonatore
stesso. “Helmholtz” è una piccola famiglia di risonatori domestici, animaletti,
omaggio al lavoro e agli studi di questo grande studioso.
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LORENZO
PALMERI
Project inspired by the work of Hermann Von Helmholtz, a so-called
homo universalis of the late ‘800, scientist, physicist, doctor, professor and
multidisciplinary inventor. His research on perception, behavior of fluids,
optics, acoustics are still considered current today or the founding basis
of further important discoveries. Among his inventions are resonators, an
instrument that develops self-resonant frequencies that allow the harmonics
of a specific sound to be recognized, corresponding to the size and shape
of the resonator itself. “Helmholtz” is a small family of domestic resonators,
little animals, a tribute to the work and studies of this great scholar.
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ANDREA
PONSI
INSIEME
Dodici tubi in vetro si uniscono in una superficie continua che
con moto fluttuante può espandersi in ogni direzione.
La trasparenza del materiale moltiplica i cangianti giochi di luce.
Pura scultura o manufatto funzionale? Forma astratta o oggetto
destinato a diventare un vaso composito, le canne di un organo,
una parete cristallina, il piano per un corpo disteso?
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ANDREA
PONSI
Twelve glass tubes come together in a continuous surface that can
expand in any direction with a fluctuating motion.
The transparency of the material multiplies the changing plays of light.
Pure sculpture or functional artifact? Abstract form or object destined
to become a composite vase, the pipes of an organ, a crystalline wall or
the surface for an elongated body?
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FRANCO
RAGGI
TRI-PODE
3 BRACCI
Partendo da un tubo standard diametro 4 in borosilicato ho immaginato di piegarlo
tre volte a 90 gradi e di moltiplicarlo per 3, così, accostati e legati, i tre bracci
stanno su. I piedi nascono schiacciando il tubo, così sembrano un po’ di più dei piedi
palmati. Potevo moltiplicare per 4 o per 5 ma tre cilindri affiancati si toccano meglio
e in modo stabile. Meglio così.
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FRANCO
RAGGI
Starting from a standard diameter 4 borosilicate tube, I imagined bending it
three times at 90 degrees and multiplying it by 3, thus brought together and
bound, the three arms stand up. The feet are created by squeezing the tube so
to look a little more like webbed feet. I could have also chosen to multiply by 4
or by 5 but three cylinders put side by side can touch each other better and in
a stable way. It’s better this way.
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MARTA
SANSONI
INTO
[IN-CLU-SIÓ-NE]
In alcune foreste, l’“acquario sospeso” è una pianta epifita, che si trova tra le
cime degli alberi di alto fusto. Lassù, sui rami, nascono formazioni di straordinaria
bellezza, dai semi portati dal vento. È un serbatoio di acqua piovana.
Si riempie di acqua ad ogni temporale e si svuota per evaporazione.
Dall’inclusione di semi, piante, rane, molluschi, gamberetti e granchi al suo interno
nasce un delicato ecosistema.
È una creatura fragile, misteriosa e poetica generata dall’inclusione e non
dall’esclusione.
L’inclusione è un atto magnifico.
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MARTA
SANSONI
In some forests, the “suspended aquarium” is an epiphytic plant that can be
found in the tops of tall trees. Up there, formations of extraordinary beauty are
born on the branches from seeds carried by the wind. It’s a rainwater tank.
It fills up with water at every storm and empties by evaporation.
A dedicated ecosystem arises from the inclusion of seeds, plants, frogs,
molluscs, shrimps and crabs.
It is a fragile, mysterious and poetic creature created by inclusion and not
by exclusion.
Inclusion is a magnificent act.
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MARIO
TRIMARCHI
STILL LIFE
Come nidi sui rami,
un bicchiere e una coppa
aspettano la pioggia.
Usignoli di vetro
verranno presto
a dissetarsi.
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MARIO
TRIMARCHI
Like nests on the branches,
a glass and a cup await the rain.
Nightingales made of glass
will come soon
to quench their thirst.
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MAESTRO
VETRAIO
Master glassmaker
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MASSIMO
LUNARDON
Massimo Lunardon ha fatto del vetro soffiato il territorio privilegiato della sua
ricerca artistica e progettuale. Ha collaborato con alcune fra le più importanti
aziende di design (fra cui Artemide, Flos e Memphis) e ha effettuato produzioni
di oggetti per rinomati designer italiani e internazionali. Ha esposto i propri lavori
in numerose mostre personali e collettive, in Italia e all’estero (Biennale del Vetro
di Venezia, Biennale d’Arte di Dakar, Sotheby’s Contemporary Decorative Arts a
Londra, Kunst Museum a Düsseldorf, Galerie Dongey a Parigi).
Massimo Lunardon developed his artistic and design research around the
blown-glass. He has worked with some of the most important design companies
(including Artemide, Flos and Memphis) and has realized objects for renowned
Italian and international designers. He has exhibited his works in numerous solo
and group exhibitions, both in Italy and abroad (Glass Biennale in Venice, Art
Biennale in Dakar, Sotheby’s Contemporary Decorative Arts in London, Kunst
Museum in Düsseldorf and Galerie Dongey in Paris).
48

BIOGRAFIE
Biographies
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Lorenzo Damiani
Lorenzo Damiani, nato nel 1972, si è laureato in
Architettura presso il Politecnico di Milano; ha
collaborato con diverse aziende tra cui Caimi
Brevetti, Campeggi, Cappellini, Ceramica Flaminia,
Da a, Fima Frattini, Illy Caffè, Lavazza, Luce di
Carrara, Montina, Nodus, Ikea. La Triennale Design
Museum gli ha dedicato la mostra personale
“Ma dove sono finiti gli inventori? Lorenzo
Damiani” curata da Marco Romanelli e “Prova a
prendermi” curata da Silvana Annicchiarico. La
Fondazione Achille Castiglioni ha ospitato la mostra
monografica “Lorenzo Damiani: senza stile” curata
da Giovanna Castiglioni.
Lorenzo Damiani, born in 1972, graduated in
Architecture at the Polytechnic of Milan. He has
worked with several companies including Caimi
Brevetti, Campeggi, Cappellini, Ceramica Flaminia,
Da a, Fima Frattini, Illy Caffè, Lavazza, Luce di
Carrara, Montina, Nodus and Ikea.
The Triennale Design Museum has dedicated him
a solo exhibition entitled “Ma dove Sono Finiti
gli Inventori? Lorenzo Damiani” (Where Did the
Inventors Go? - Lorenzo Damiani) curated by Marco
Romanelli and “Prova a Prendermi” (“Try and Catch
Me”) curated by Silvana Annicchiarico. The Achille
Castiglioni Foundation hosted the monographic
exhibition “Lorenzo Damiani: Senza Stile” (“Lorenzo
Damiani - Without Style”) curated by Giovanna
Castiglioni.
58

Giulio Iacchetti
Con base a Milano, si occupa di industrial
design dal 1992. Nel 2009 la Triennale di
Milano ha presentato una sua personale
intitolata “Giulio Iacchetti. Oggetti
disobbedienti”. È stato premiato con
due premi ADI Compasso d’Oro (2001 e
2014) e ha ricevuto diversi riconoscimenti
internazionali. Cura mostre ed è autore di libri.
Based in Milan, he has been working in the
field of Industrial Design since 1992. In 2009,
the Triennale di Milano presented one of his
personal exhibitions entitled “Giulio Iacchetti.
Oggetti disobeddienti” (“Giulio Iacchetti.
Disobedient Objects”). He has been awarded
two ADI Compasso d’Oro awards (2001 and
2014) and has received several international
awards. He curates exhibitions and is the
author of books.
Raffaella Mangiarotti
Raffaella Mangiarotti è architetto e designer. Vive
e lavora a Milano. Laureata in architettura, ha un
dottorato in design, ed è ricercatore al Politecnico di
Milano. Dopo una collaborazione con Marco Zanuso e
Francesco Trabucco fonda lo studio deepdesign con
Matteo Bazzicalupo, disegnando prodotti innovativi
e di massa per importanti aziende del settore, tra cui
Smeg, Whirlpool, Daimler Chrysler. Nel 2010 fonda
lo studio Raffaella Mangiarotti dove si specializza in
art direction, disegno di elementi di arredo, showroom
e allestimenti fieristici, disegnando per marchi a
livello nazionale internazionale. Alcuni suoi prodotti
sono esposti in musei ed esposizioni, fanno parte di
collezioni permanenti e sono stati riconosciuti con i
più importanti premi a livello internazionale. Nel 2017,
2018, 2021 e 2022 è stata nominata Ambasciatore
del Design Italiano nel mondo.
Raffaella Mangiarotti is an architect and designer.
She lives and works in Milan. Graduated in
architecture, she holds a PhD in design, and she
is a researcher at the Polytechnic of Milan. After
a collaboration with Marco Zanuso and Francesco
Trabucco she founded the Deepdesign Studio with
Matteo Bazzicalupo designing innovative and massproduced
products for important companies in the
sector, including Smeg, Whirlpool and Daimler Crysler.
In 2010 she founded the Raffaella Mangiarotti Studio
where she specialized in art direction, furnishing
design, showrooms and exhibition stands, designing
for national and international brands. Some of her
products are exhibited in museums and exhibitions, are
part of permanent collections and have been recognized
with the most important international awards. In 2017,
2018, 2021 and 2022 she was appointed Ambassador
of Italian Design around the world.
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Massimo Mariani
Architetto e designer, pistoiese. Dal 1980 al 1992
insegna alla facoltà di Architettura di Firenze per il
corso di Remo Buti. Nel 1980 fonda assieme ad Alberto
Casciani lo studio Stilema. Nel 1986 con un gruppo di
architetti è co-fondatore del movimento Bolidista. Si
occupa di architettura e interior design con progetti di
case private, edifici specialistici come il Museo Benozzo
Gozzoli a Castelfiorentino, la Scuola Elementare e la
Biblioteca Comunale di Ponte Buggianese, numerose
banche e aziende in Toscana, come la BCC di Fornacette,
BCC di Cambiano, Cabel, il nuovo quartier generale della
Banca di Pisa a Fornacette e l’ampliamento del Cimitero
di Ponte Buggianese. Tra gli importanti riconoscimenti:
“Inventare la copertina di Modo”, 1979; “La casa più bella
del mondo”, 1988; “Premio Dedalo alla committenza”,
1999; US Award 2009; “Premio Architettura Territorio
Fiorentino/’14”.
Architect and designer, from Pistoia. From 1980
to 1992 he taught at the Faculty of Architecture in
Florence for Remo Buti’s course. In 1980 he founded
the Stilema studio together with Alberto Casciani. In
1986 with a group of architects he co-founded the
Bolidista movement. His main focus within architecture
and interior design are projects for private houses and
specialized buildings such as: the Benozzo Gozzoli
Museum in Castelfiorentino, the Elementary School
and the Municipal Library of Ponte Buggianese. He also
designed numerous banks and company facilities in
Tuscany, such as BCC di Fornacette, BCC di Cambiano,
Cabel, the new headquarters of the Banca di Pisa and
Fornacette in Fornacette and the expansion of the
Ponte Buggianese Cemetery. Important recognitions:
“Inventare la copertina di Modo”, 1979; “La casa più bella
del mondo”, 1988; “Dedalo Award for Commissioned
Architecture”, 1999; US Award 2009; “ Florence
Territory Architecture Award / ‘14”.
Lorenzo Palmeri
Lorenzo Palmeri, architetto. Si occupa di
progettazione nei campi del design, architettura, art
direction, insegnamento, composizione e produzione
musicale. Tra i suoi maestri Bruno Munari e Isao
Hosoe con cui ha collaborato per diversi anni. Dirige
il suo studio multidisciplinare con sede a Milano
e ha progettato tante cose: abitazioni, chitarre,
lampade, vasi, tavoli, mostre, libri, una bottiglia, un
pianoforte... un cioccolatino. Si occupa di didattica
dal 1997, insegnando presso le più rinomate scuole di
design nazionali e internazionali. In campo musicale
ha scritto colonne sonore per teatro e installazioni.
Ha all’attivo quattro album. Ha partecipato a mostre
collettive e personali e vinto numerosi premi per il suo
lavoro. Nel 2017 è stato nominato tra gli Ambasciatori
del Design Italiano nell’ambito dell’Italian Design Day.
Lorenzo Palmeri, architect. His areas of activity
range from architecture, interior and product design,
art direction, teachings to musical production and
composition. His masters include Bruno Munari
and Isao Hosoe, with whom he has worked with for
several years. He runs his multidisciplinary studio
based in Milan and has designed many things: houses,
guitars, lamps, vases, tables, exhibitions, books, a
bottle, a piano... and a chocolate. Since 1997 he has
been engaged in educational programs, teaching
at the most renowned national and international
design schools. In the field of music, he has written
soundtracks for theater and for installations. He has
released four albums. He has taken part in many
collective and personal exhibitions and has won
numerous awards for his artworks. In 2017 he was
nominated among the “Ambassadors of Italian Design”
at the Italian Design Day.
60

Andrea Ponsi
Andrea Ponsi opera nei campi della progettazione
architettonica e urbanistica, del design, della pittura e
della scrittura. I suoi progetti di architettura e design
sono stati pubblicati su libri e riviste internazionali
quali Domus, Casabella, Interni e Wallpaper e oggetto
di mostre personali in Italia, Indonesia, Germania,
Stati Uniti e Sud America. All’attività professionale
affianca l’autoproduzione di oggetti, mobili e sistemi
di allestimenti per mostre. È autore di “L’architettura
dell’analogia” e “Disegnare analogie” dedicati al ruolo
del pensiero analogico nella progettazione e “Florence
- a map of perceptions” e “San Francisco - a map of
perceptions” sulla percezione dello spazio urbano.
È stato insegnante di progettazione e disegno presso
l’University of California a Berkeley, la Syracuse
University, l’University of Toronto e l’Institute of
Technology Technion in Israele. Dal 2017 è Paul Kea
Distinguished Professor presso l’University of Maryland.
Andrea Ponsi works in the fields of architectural
and urban planning, design, painting and writing. His
architecture and design projects have been published
in international books and magazines such as Domus,
Casabella, Interni, and Wallpaper and are the subject
of solo exhibitions in Italy, Indonesia, Germany, the
United States and South America. He combines his
professional activity with the self-production of objects,
furniture and exhibition set-up systems. He is the author
of “L’architettura dell’analogia” (“The Architecture
of Analogy”) and “Disegnare analogie” (“Drawing
Analogies”), both dedicated to the role of analogical
thinking in design and he’s also the author of “Florence
- a map of perceptions” and “San Francisco - a map of
perceptions” dedicated to the perception of urban space.
He was professor of design and drawing at the University
of California at Berkeley, at the Syracuse University, at
the University of Toronto and at the Technion Institute
in Israel. Since 2017 he is Paul Kea Distinguished
Professorat the University of Maryland.
Franco Raggi
Franco Raggi, (1945). È stato redattore di
Casabella e direttore di MODO. Ha collaborato
con la Triennale di Milano nelle mostre di
architettura del 1973 e di design del 1983 e
1985; con la Biennale di Venezia nella sezione
Arti visive/Architettura del 1975/76. Ha
partecipato al movimento delle avanguardie
radicali degli anni ‘70 e curato nel 1973 la
prima mostra critica sul Design Radicale
all’IDZ di Berlino. Come designer ha progettato
per Fontana Arte, Cappellini, Vistosi, Roset,
Poltronova, Luceplan, Barovier & Toso,
Artemide, Zeus-Noto, Danese. Si occupa di
architettura, design industriale, scrittura e
disegno. Sue opere sono nelle collezioni di
MoMA, Beaubourg, FRAC e Triennale di Milano.
Franco Raggi, class of 1945. He has been editor of
Casabella and director of MODO. He collaborated
with the Triennale di Milano in the architecture
exhibition in 1973 and in the design exhibition
in 1983 and 1985. He also collaborated with the
Venice Biennale in the Visual Arts/Architecture
section in 1975/76. He participated in the radical
avant-garde movement of the ‘70s and curated
the first critical exhibition on Radical Design in
1973 at the IDZ in Berlin. As a designer he has
worked for: Fontana Arte, Cappellini, Vistosi,
Roset, Poltronova, Luceplan, Barovier & Toso,
Artemide, Zeus-Noto and Danese. He deals
with Architecture, Industrial Design, Writing
and Drawing. As a designer he has worked for:
Fontana Arte, Cappellini, Roset, Poltronova,
Luceplan, Barovier & Toso, Artemide, Zeus-Noto
and Danese. His works are in the collections of
MoMA, Beaubourg, FRAC and the Triennale di
Milano.
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Marta Sansoni
Marta Sansoni, architetto, interior designer e designer,
fiorentina.“Un edificio per il Culto” nel 1991 è al Salon
International de l’Architecture di Parigi, seguito dal
Salone dell’Architettura di Milano e, nel 1992, dalla
Triennale di Milano. Come Cultore della Materia ha
coordinato seminari presso la Facoltà di Architettura
dell’Università di Firenze nell’ambito del corso di
Arredamento e Architettura degli Interni tra il 1990
e il 1996. Dal 2007 è membro del Consiglio Italiano
del Design (CID) del Ministero per i Beni e le Attività
Culturali. Dal 1990 collabora con Alessi con più di 30
progetti. “Folpo” di Alessi entra nell’edizione 1999
dell’«International Design Yearbook» e nel 2018 nella
Collezione Permanente del Design Italiano della Triennale
di Milano. “Cactus!” di Alessi, è stato tra i Best Sellers
Products del MoMA Design Store a N.Y. e in altri store di
musei internazionali. Dal 2016 “Cactus!” bowl è una delle
“Icone” di Alessi. Dal 2022 due oggetti disegnati per IVV
sono nei products del MoMa Design Store.
Marta Sansoni is a Florentine architect, interior and
product designer. “Un edificio per il Culto” (“A building
for worship”), a project of hers, was selected in 1991 by
the Department of Architectural Design for the “Salon
International de l’Architecture” in Paris, followed by the
“Salone dell’Architettura” in Milan and in 1992 from the
Triennale di Milano. Between 1990 and 1996, as scholar
of the subject, she coordinated seminars at the Faculty of
Architecture of the University of Florence as part of the
Interior Design and Furniture course. Since 2007 she is a
member of the Italian Design Council (CID) of the Ministry
of Cultural Heritage and Activities. Starting from 1990
she has collaborated with Alessi on more than 30 projects.
“Folpo” by Alessi was selected for the 1999 edition of the
«International Design Yearbook» and in 2018 became part
of the Permanent Collection of Italian Design of the Milan
Triennale. “Cactus!” by Alessi, was among the Best Sellers
Products of the MoMA Design Store – N.Y. and in other
international museum stores. Since 2016 the “Cactus!” bowl
is in the “Icons” of Alessi. In 2022 two glass objects for IVV
are among the products of the MoMa Design Store.
Mario Trimarchi
Designer e architetto, crede nel progetto come
strumento per diffondere la poesia nel mondo
delle cose. Ha diretto il Master in Design alla
Domus Academy, ha fatto parte dell’Olivetti
Design Studio, ha fondato FRAGILE, studio di
brand design. Nel 2016 ha vinto il Compasso
d’Oro con la caffettiera “Ossidiana” per Alessi.
Nel 2019 ha tenuto la sua prima mostra
personale: “Mario Trimarchi: un romantique
radical” all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi.
Nel 2022 ha vinto la Targa d’Oro dell’Unione
Italiana Disegno. Disegna giorno e notte.
Designer and architect, he believes that design
is a tool to spread poetry in the world of things.
He was Director of the Masters in Design at the
Domus Academy, he was part of the Olivetti
Design Studio and founded FRAGILE, a brand
design studio. In 2016 he was awarded the
Compasso d’Oro for the Ossidiana coffee maker
by Alessi. In 2019 he held his first solo exhibition:
“Mario Trimarchi: un romantique radical” (“Mario
Trimarchi: a radical romantique”) at the Italian
Cultural Institute of Paris. In 2022 he was
awarded the Targa d’Oro of the Unione Italiana
Disegno. He draws day and night.
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Finito di stampare nel mese di aprile 2023
da Polistampa Firenze srl per conto di Metilene srl

ISBN 979-12-81348-01-1
9 791281 348011 >