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TEMPO D’ESTATE.<br />
Con le mani tra la terra casa comune,<br />
così i bambini vivono le parole del Papa<br />
di ENZA LUPPINO *<br />
www.diocesimazara.it<br />
VITA DI CHIESA<br />
n. 07 - 27 luglio <strong>2023</strong><br />
L’esperienza<br />
dell’orto sociale<br />
a Torretta Granitola<br />
Anche l’Azione Cattolica di<br />
Campobello di Mazara ha<br />
accolto l’invito del parroco<br />
di Campobello di Mazara,<br />
don Nicola Patti, a partecipare<br />
alla creazione dell’orto sociale<br />
presso la parrocchia di Torretta<br />
Granitola. L’esperienza, che si ripete<br />
da qualche anno, è ispirata all'enciclica<br />
“Laudato sii” di Papa<br />
Francesco sulla cura della casa comune.<br />
In questo progetto comunitario<br />
sono stati coinvolti tutti i<br />
bambini e i ragazzi dell’iniziazione<br />
cristiana (catechesi e ACR) insieme<br />
alle famiglie. In questi anni<br />
i bambini non solo sono stati presenti<br />
nel piantare le piccole piante<br />
di ortaggi, ma sono stati protagonisti<br />
di un percorso che li ha invitati<br />
a riflettere sulla cura e la tutela<br />
della terra come casa comune, il<br />
rispetto per l'ambiente, la creazione<br />
e il consolidamento di legami<br />
sociali. Grazie all'orto<br />
sociale i bambini hanno partecipato<br />
ai laboratori di riflessione<br />
e attività pratiche, occasioni di<br />
confronto e presa di consapevolezza<br />
dell’effetto delle proprie<br />
azioni quotidiane sull’ambiente,<br />
favorendo atteggiamenti virtuosi<br />
sia personali che collettivi (rapporto<br />
fe<strong>cond</strong>o con il creato e vita<br />
rispettosa dell’ambiente, capacità<br />
di riciclare il più possibile e ridurre<br />
l’uso della plastica, accogliere<br />
e <strong>cond</strong>ividere i beni<br />
ricevuti), comprendere quanto si<br />
può realizzare grazie a un dialogo<br />
costruttivo, a una mente aperta e al<br />
sapersi affidare al Padre Creatore.<br />
Bambini e ragazzi hanno preso<br />
parte ai laboratori di raccolta dei<br />
prodotti (zucchine, melanzane, pomodori),<br />
ai laboratori di cucina,<br />
con la partecipazione dei genitori.<br />
Ma hanno anche partecipato ai laboratori<br />
Caritas, con la vendita di<br />
beneficenza dei prodotti raccolti,<br />
consentendo così l’acquisto di<br />
buoni spesa per i più bisognosi. Il<br />
coinvolgimento nell’esperienza<br />
dell’orto sociale ha avvicinato i ragazzi<br />
a coltivare, giorno dopo<br />
giorno, la speranza nei loro cuori<br />
e li ha aiutati a risvegliare la meraviglia<br />
e lo stupore di fronte alla<br />
bellezza del creato, per diventare<br />
adulti capaci di costruire un<br />
mondo più accogliente e più vivibile,<br />
impegnati nella difesa dei diritti<br />
di tutti e nella promozione di<br />
uno sviluppo equo, senza alcuna<br />
discriminazione. Durante questo<br />
cammino è stato consegnato a<br />
ciascuno di loro il mandato di<br />
custodi della “casa comune”,<br />
della “convivenza comune e del<br />
dialogo fraterno” e della “pace<br />
e della giustizia”. Un impegno<br />
che li porterà a vivere la dimensione<br />
di Chiesa in uscita nei luoghi<br />
da loro abitati (casa, scuola,<br />
parrocchia, amici, social), attenti<br />
al grido dei poveri e della terra<br />
nei vari contesti di vita, maturando<br />
una sensibilità operosa<br />
verso i bisogni di chi ha meno e di<br />
una pratica vissuta della prossimità.<br />
La cultura della cura, come<br />
«impegno comune, solidale e partecipativo<br />
per proteggere e promuovere<br />
la dignità e il bene di<br />
tutti», se<strong>cond</strong>o le parole di Papa<br />
Francesco.<br />
* Presidente diocesana AC<br />
6<br />
anche l’aZione caTTolica parTecipa alle aTTiviTà nella parrocchia a mare