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«Sono una over 44, ma non mi piace parlare di taglie né forti<br />

né comode… Che vuol dire? A ognuno, di taglia, sta comoda<br />

la sua! Tutte queste definizioni non hanno niente a che<br />

fare con <strong>il</strong> mio st<strong>il</strong>e, con quello dei vestiti che indosso e che disegno.<br />

Sono i modelli che aggraziano le forme o le nascondono,<br />

i tessuti fanno la loro parte, ma le taglie non c’entrano<br />

affatto». A parlare così è una donna che, non avendo mai potuto<br />

sfoggiare in spiaggia <strong>il</strong> mitico “90-60-90”, di espressioni<br />

come quelle accennate sopra ne ha sentite troppe. Da quattro<br />

anni la quarantunenne Katia Montagna si fa strada nel mondo<br />

della moda o, come lei stessa preferisce dire, della sartoria: «Non<br />

mi interessa l’aspetto industriale della moda; mi piace l’idea del<br />

salotto anni ’60, dove le donne si riunivano e parlavano di stoffe<br />

e vestiti… e, perché no, anche del loro privato! Un ambiente<br />

confortevole e fam<strong>il</strong>iare, questo offre <strong>il</strong> mio atelier».<br />

Proviene da una famiglia di sarte. «Sono una creativa, lo<br />

sono sempre stata. Chiedevo a mia nonna di insegnarmi a<br />

cucire e lei mi spiegava come fare gli orli o attaccare i bottoni…».<br />

Sognava di fare la st<strong>il</strong>ista. Ha lavorato nel settore dell’abbigliamento,<br />

come addetta alle vendite, e gestito negozi<br />

di ma glieria e di calzature. Idee chiare e un approccio positivo<br />

con la gente sul lavoro sono le caratteristiche per cui i datori<br />

di lavoro la stimavano. «E poi facevo vendere tanto. Nell’ultimo<br />

negozio in cui ho lavorato ho venduto dieci giacche di pelle<br />

in un giorno. Niente male, no?», sorride orgogliosa.<br />

Da ragazzina dal fisico non proprio asciutto le sue insicurezze<br />

deve averle avute. Ma queste oggi hanno lasciato <strong>il</strong><br />

posto, nella donna che ha saputo accettarsi e affermarsi, a una<br />

grande autostima. La forza di volontà l’ha aiutata molto nel<br />

percorso che ha deciso di intraprendere, anche a tenere alla<br />

giusta distanza chi magari non l’ha proprio incoraggiata e ora<br />

le propone di collaborare: «Sono una persona con molto carattere;<br />

accetto volentieri <strong>il</strong> consiglio costruttivo degli altri, ma<br />

non mi faccio gestire da nessuno».<br />

Katia Montagna CREATIVI SICILIANI<br />

KatiaMontagna<br />

Com’è cominciato tutto? Stanca di sentirsi sempre rispondere<br />

che “giusto di quel capo che le piace tanto purtroppo la<br />

sua taglia non c’è…”, o che “quel vestito potrebbe anche entrarle,<br />

con un po’ di impegno, ma certo non le donerebbe<br />

molto…”, la bella palermitana volenterosa ha iniziato a vestire<br />

da sé i propri ch<strong>il</strong>i, che la moda si rifiutava di abbigliare. E siccome,<br />

a parere delle sue amiche e conoscenti, lo faceva piuttosto<br />

bene, con gusto, st<strong>il</strong>e e originalità, la conseguenza è stata<br />

una serie di: “Perché non ne fai uno anche a me, quando hai<br />

tempo?”. Ovviamente, <strong>il</strong> tempo per le amiche si trova sempre.<br />

Certo, quando poi <strong>il</strong> sasso è gettato <strong>il</strong> cerchio si allarga, e <strong>il</strong><br />

tempo (per le amiche delle amiche…) non basta più. «Quando<br />

poi, non più contente di ciò che indossavo io, hanno iniziato<br />

a chiedermi cosa avrei potuto proporre loro per la stagione<br />

successiva, mi si è accesa la scint<strong>il</strong>la». A quel punto bisognava<br />

proprio organizzarsi!<br />

Di lì a poco, due belle fanciulle hanno portato a spasso per<br />

<strong>il</strong> suo atelier sedici abiti disegnati da lei, davanti agli sguardi<br />

soddisfatti delle amiche accorse in gran numero. L’atelier e le<br />

locations successive (<strong>il</strong> Circolo Ufficiali e le Officine Baronali) si<br />

sono rivelate insufficienti a contenere <strong>il</strong> pubblico, sempre più<br />

copioso; così, l’ultima sf<strong>il</strong>ata è stata ospitata dall’Hotel San<br />

Paolo Palace. «Una bella soddisfazione. E pensare che è successo<br />

tutto grazie al passaparola! Io non ho mai cercato di<br />

farmi conoscere. Tuttora non mi piace apparire, preferisco<br />

che si parli dei miei abiti che, per fortuna, sembrano non passare<br />

inosservati».<br />

Katia Montagna oggi è molto soddisfatta del proprio percorso.<br />

Ha sposato un lavoro che è anche una passione, e mette<br />

la sua opera a disposizione degli altri. Non fa grandi progetti,<br />

preferisce fare un passo alla volta. «Una sf<strong>il</strong>ata d’estate sulla<br />

spiaggia, questo mi piacerebbe realizzare». E alle ragazze che<br />

condividono la sua passione consiglia: «Bisogna perseverare,<br />

avere grinta e buon gusto; <strong>il</strong> resto viene da sé».<br />

duem<strong>il</strong>adieci maggio/giugno 15 M

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