Coltivazione - Giardini

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Tra i pascoli e i prati fioriti si vedono le costruzioni rustiche che serviranno per gli alpeggi: presto le mandrie saliranno dalla pianura e la montagna tornerà a riempirsi dei suoni dei campanacci e dei richiami dei pastori Un tempo non c’era pascolo di queste e altre valli dove, ad aprile, non sbocciassero a distesa i profumatissimi narcisi, Narcissus poeticus. Purtroppo la raccolta indiscriminata li ha resi via via sempre più rari. Ora è una vera festa quando li possiamo incontrare, ma è d’obbligo non coglierli! Geranium molle Fra le erbe del prato spicca l’azzurro intenso delle veroniche, il bianco dei fiori delle fragole, dell’ornitogallo e della stellaria, il giallo luminoso delle potentille, dei ranuncoli, del tarassaco, il rosa del Geranium molle e del trifoglio… Ogni zolla porta fiori e colori diversi 125 itinerari verdi
DI ERALDO ANTONINI I l giardino storico ha in sé una natura mutevole, derivante dal trascorrere del tempo che si manifesta con cambiamenti causati da molteplici fattori tra cui i passaggi di proprietà, la sua evoluzione naturale (piante che crescono, che deperiscono, che, nel crescere, mutano di forma, piante infestanti che prendono il sopravvento su quelle originariamente piantate), i rapporti col paesaggio circostante (costruzione di strade, ponti, centri commerciali, ca pannoni industriali). Ma allo stesso tempo presenta una complessità nella sua corretta interpretazione, derivante dal fatto che tra chi l’ha ideato, progettato e commissionato e noi è trascorso del tempo. Allora molti ri - mandi simbolici, manufatti e sculture, se non svelati e interpretati correttamente, restano poco o per nulla comprensibili e se ne perde il senso profondo. Si corre così il rischio di percorrere un giardino storico senza capirne appieno il significato, la valenza evocativa, e quando si termina la visita poco o nulla rimane. Ecco che allora è importante lo psicopompo: una figura mitologica presente nelle religioni antiche sia politeiste che monoteiste, un epiteto che deriva dalle parole greche psyche (anima) e pompós (colui che conduce). Era colui, o colei, che traghettava le anime nell’aldilà. Applicato al giardino lo psicopompo è colui che svela l’essenza del giardino stesso, aiuta a comprenderlo, svolgendo una funzione di medium tra chi l’ha pensato e realizzato e noi, poveri e in - cauti viaggiatori nel verde, lontani nel tempo e nello spazio dal momento creativo e dal contesto storico e culturale che hanno generato quel preciso giardi- oltre il giardino • Oltre il giardino • Lo psicopompo del giardino no. Lo psicopompo del giardino è colui il quale vive tra due poli, quello del visitatore e quello del realizzatore, ma anche tra due epoche, quella presente e quella in cui il giardino ha avuto origine. Visitare un giardino storico infatti è diverso dal percorrere un giardino storico; il più delle volte il giardino storico è percorso ma non visitato. Recente mente ci è capitato di andare a visitare un giardino storico, quello dalla Scarzuola, so - gno (o allucinazione) privato dell’architetto Tommaso Buzzi, luogo sospeso nel nulla dei boschi del l’Um bria, raggiungibile percorrendo una strada sterrata. Della Scarzuola avevamo visto le foto e letto in diversi ar ticoli, ma quello che ci muoveva era più l’interesse a vedere un luogo noto che l’attesa di particolari sollecitazioni dell’animo. E invece ecco che arriva l’inaspettato: l’attuale proprietario Mar co Solari, nipote di Buzzi, ci ha portato a visitare il suo giardino, e quello che prima era un i strionico “ventre dell’architetto” è diventato un percorso formidabile. Perché Marco è lo psicopompo del giardino, colui che conduce l’anima del visitatore nella lucida follia di Tom ma so Buzzi e alla fi ne del percorso si ha l’illusione di a ver passeggiato con Buz zi in persona o con qualcuno, più buzziano del Buzzi, che ne è di - ve nu to il traghettatore. 126
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