Coltivazione - Giardini

Atutelare l’ambien -
te delle grandi
città può contribuire
anche un architetto
irrequieto quanto geniale,
profondamente innamorato
della Natura e
della botanica. Stiamo
parlando di Patrick Blanc
e della sua “creatura”: il
Giardino Verticale.
Già ricercatore del CNRS
(Centre National de la
Recherche Scientifique),
con all’attivo spedizioni
scientifiche nelle foreste
umide di tutto il pianeta,
Patrick Blanc è conosciuto
per aver messo a pun -
to una tecnologia tanto
semplice quanto spettacolare
che permette di
riportare la Natura dove
l’uomo l’ha estirpata:
nelle periferie degradate,
nei quartieri industriali,
nelle vecchie fabbriche
inglobate ormai nel tessuto
cittadino. E, con la
Natura, ciò che il verde
regala: aria più sana, os -
sigeno e allegria.
Come terra,
il feltro
Ma come nasce il Giar -
dino Verticale di Patrick
Blanc? Dalla considerazione
che, per le piante, il terreno non è necessario perché
nulla di più di un supporto. Solo l’acqua, con i suoi sali
minerali, è essenziale alla pianta, unitamente alla luce e
all’anidride carbonica, basi della funzione clorofilliana.
Alla base del giardino di Blanc è una struttura composta
da tre elementi: una rete di metallo, uno strato di PVC e
uno di feltro. La rete metallica, agganciata al muro o autoportante,
funge da appoggio allo strato di PVC, che garantisce
stabilità e impermeabilità, mentre la capacità assorbente
del feltro e la sua elevata capillarità garantiscono
una distribuzione omogenea di acqua alle piante, che alla
struttura si andranno ad abbarbicare con le loro radici.
La messa a dimora delle essenze è del tutto simile a
quella che avviene in Natura, nel più comune dei giardini
“orizzontali”, compreso l’utilizzo di sementi e talee,
rispettando una densità di 30 piante per metro quadro.
Acqua e nutrienti sono forniti dall’alto, tramite un sistema
automatico di irrigazione.
ambiente
Con il
GIARDINO
VERTICALE
città più
sane
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Nato
per abbellire
i grigi muri
metropolitani,
il giardino
di Patrick Blanc
sta risultando
un’arma
efficace
anche nella
difesa
dell’ambiente
DI MARIA OTTAVIA DE PETRI
Contro smog
e dispendio
energetico
Quali i vantaggi della tecnologia
messa a punto da
Patrick Blanc? Oltre al piacere
di abbellire angoli me -
tropolitani altrimenti brulli, il Giardino Verticale svolge
una funzione altamente ambientalista. Al di là delle
ben conosciute proprietà rigeneranti della fotosintesi
clorofilliana sull’aria inquinata delle città, hanno un
ruolo altamente attivo nella depurazione dell’ambiente
anche le radici aeree delle piante messe a dimora e i
microrganismi in esse viventi. La struttura in feltro
funge da filtro, bloccando le particelle di sostanze tossiche,
che sono successivamente decomposte e rimesse in
circolo. Non vanno infine dimenticate le proprietà isolanti
della struttura portante, che consentono all’edificio
di riferimento a cui il giardino verticale si appoggia,
il godimento di un elevato risparmio energetico sia nel -
la stagione più fredda che in quella più calda. Un nuovo
concetto di architettura sostenibile.
Per approfondire
PATRICK BLANC, The Vertical Garden: from
Nature to the City, W.W.Norton & Company
acquistabile su www.libreriauniversitaria.it
www. verticalgardenpatrickblanc.com