Alchimia e Spagiria BASILIUS Valentinus BUONO ... - Aboca Museum
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Titolo :<br />
Intorno alla vita e alle opere di Ulisse Aldovrandi. Studi Di A. Baldacci - E. De Toni - L. Frati - A- Ghigi -<br />
M. Gortani - F. Morini - A. C. Ridolfi - A. Sorbelli<br />
Note Tipografiche :<br />
Descrizione Fisica :<br />
Note :<br />
(cespite vecchio 20161/1)<br />
Martino da Como<br />
ID Libro :<br />
Titolo :<br />
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Note :<br />
SACCHI Bartolomeo detto il Platina<br />
ID Libro :<br />
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Descrizione Fisica :<br />
Note :<br />
703<br />
Libro de arte coquinaria.<br />
Bologna: Libreria Treves di L. Beltrami, 1907<br />
[4], 223, [1] p. : ill. ; 28 cm.<br />
Udine: Arti Grafiche Friulane, 1994<br />
198 p. : ill. b/n ; 19 cm.<br />
E' stato uno dei cuochi più famosi del XV secolo e il suo Libro de Arte Coquinaria è uno dei capisaldi<br />
della letteratura gastronomica europea, una preziosa testimonianza che illustra il passaggio dalla cucina<br />
dell’alto Medioevo a quella rinascimentale.<br />
Scarse sono le notizie che si hanno su di lui. Originario della valle del Blenio, nel Canton Ticino, Maestro<br />
Martino si formò professionalmente in un ambiente legato alle tradizioni alimentari catalane apprese<br />
forse a Napoli.<br />
Fra il 1460 e il 1470 lo troviamo a Roma, cuoco (perlomeno fino al 1465) di Lodovico Trevisani, un<br />
prelato famoso per l'opulenza dei suoi ricevimenti; in seguito passò al servizio di Gian Giacomo<br />
Trivulzio. Non sappiamo né quando nacque né quando morì ed anche le date relative alla stesura del<br />
suo ricettario non sono certe, la prima versione risale probabilmente ad una data anteriore al 1465 Il<br />
ricettario di Maestro Martino ebbe da subito un grande successo e divenne uno dei testi di cucina più<br />
copiati di tutto il Rinascimento; l’umanista Bartolomeo Sacchi detto il Platina (1421-81) lo incorporò<br />
quasi integralmente nel suo famoso De honesta voluptade et valetudine (“Il piacere onesto e la buona<br />
salute”, Roma, 1474) e parlò di Martino in termini entusiastici, definendolo principe dei cuochi, capace di<br />
cucinare splendidamente e di sostenere le più disparate conversazioni.<br />
Martino era dunque, cosa rara, un cuoco raffinato ed istruito.<br />
Il libro è organizzato in capitoli: le carni, le vivande (brodi, minestre, paste e verdure), le salse, le torte<br />
(dolci e salate), i fritti (frittelle dolci e salate), le uova ed infine i pesci. Il libro è scritto in volgare, ed è<br />
una lettura intrigante.<br />
Ad un cuoco di oggi dà la possibilità di osservare la nostra cucina da una prospettiva diversa e di<br />
(ri)scoprirne sfumature, accenti e modulazioni che ce la fanno apparire familiare ed esotica allo stesso<br />
tempo. Paste ripiene in brodo, minestre, involtini di carne, torte di verdura e formaggio: sono molti i piatti<br />
di Maestro Martino che riconosciamo immediatamente. Vi è anche però sempre un qualche ingrediente<br />
insolito, a cui mai avremmo pensato e che trasforma il piatto, conferendogli una dimensione nuova.<br />
704<br />
Il piacere onesto e la buona salute. De honesta voluptate et valetudine.<br />
Udine: Società filologica friulana : Arti Grafiche Friulane, 1994<br />
[98 c.] ; 20 cm.<br />
Copia anastatica dell'incunabulo stampato a Cividale da Gerardo di Fiandra nel 1480 e conservato al<br />
Museo Archeologico Nazionale di Cividale del Friuli. In calce al front: Opera realizzata con il contributo<br />
della Banca Popolare di Cividale. Manca la paginazione.<br />
Copyright <strong>Aboca</strong> S.p.A.<br />
OPERE VARIE - Culinaria<br />
OPERE VARIE - Culinaria - Letteratura -<br />
Italia - Secolo XV<br />
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