Media:Contatto nr. 03 - 2011.pdf - Missione Cattolica Italiana di ...

Contatto
Nr. 3 · Maggio-Giugno-Luglio 2011
Periodico della Missione Cattolica Italiana di Monaco di Baviera
La persecuzione
dei cristiani

2
Ricorda
➧ Festa di Padre Pio
domenica, 10 luglio 2011, ore 11.30
nella chiesa di St Anton, (Kapuzinerstr. dopo l’Arbeitsamt)
con processione e s. Messa solenne.
(per i dettagli vedi pag. 13)
➧ Pellegrinaggio della Città di Monaco
a Maria Eich
con Mons. Enghelbert Siebler
Sabato 26 settembre 2011
Partenza dalla S-Bahn di Gräfelfing alle ore 13.00
➧ Pellegrinaggio a Padre Pio
25-30 ottobre 2011:
S. Giovanni Rotondo - Pietrelcina - Cascia - Assisi
(per i dettagli vedi pag. 13)
➧ Corso fidanzati
2. Corso: Sabati 5, 12, 19, 26 novembre 2011
dalle ore 9.00 alle ore 11.30 in Missione.
SANTE MESSE
Sabato:
· ore 18.30: Missione Cattolica Italiana, Lindwurmstr. 143
Domenica e giorni festivi:
· ore 11.00: Karlsfeld, St. Anna, Krenmoosstr. 7
· ore 11.30: Monaco Centro, St. Andreas, Zenettistr. 44
· ore 12.00: Berg am Laim, St. Michael,
Clemens-August-Str. 2, 81673 München
· ore 18.00: Monaco Centro
Bürgersaalkirche, Neuhauserstr. 14
· Pasing: 1 a e 3 a domenica, ore 18.00
St. Hildegard, Paosostr. 25
· Unterhaching: 2ª domenica ore 19.00 e 4 a domenica
ore 9.15 (bilingue) a St. Korbinian, Friedensplatz
· Landshut: ore 16.00, 4 a domenica del mese,
Convento delle Orsoline · Neustadt 535, Landshut
BATTESIMI
1 o e 3 o sabato e 1 a e 3 a domenica del mese.
Annunciarsi un mese prima.
ISCRIZIONE AI CORSI DI CATECHISMO
Possono iscriversi giovani e adulti che non sanno
la lingua tedesca.
Rivolgersi in segreteria entro il mese di settembre.
MATRIMONI
Incontri di preparazione al matrimonio cristiano nei
mesi di Marzo e di Novembre 2011
Annunciarsi sei mesi prima del matrimonio.
CONFESSIONI
Prima della S. Messa oppure in Missione.
Contatto Maggio-Giugno-Luglio 2011
Missione Cattolica Italiana
Lindwurmstr. 143 · 80337 München
Tel. 089 746 30 60 · Fax 089 746 306 35
e-mail: contatto@mci-muenchen.net
www.mci-muenchen.de
Missionari:
P. Lorenzo Scremin, direttore-parroco
P. Armando Orioli · P. Alessandro Rossi
P. Vincenzo Armotti
Suore del Bell’Amore:
Sr. Franca Fratantonio · Sr. Marianna Caruso
Tel. 089 77 66 58
Collaboratore laico:
Paolo Slongo
martedì, mercoledì, venerdì, sabato:
ore 8.30-11.30 o su appuntamento
Segreteria:
Gabriele Maus, Gabriella Cecchini
lunedì-venerdì: 8.30-11.30
martedì-venerdì: 15.00-16.30
Impressum
Bimestrale per la Missione Cattolica Italiana di Monaco
Periodico aderente alla FUSIE edito da Contatto Verein e.V.
Direttore responsabile: P. Lorenzo Scremin
Comitato di redazione:
L. Benaglia, F. Fratantonio, B. Lambiase, V. Montrucchio,
A. Orioli, A. Rossi, L. Scremin, P. Slongo, L. Zaza.
Hanno collaborato a questo numero:
L. Benaglia, C. Cumani, P. Slongo,
E. Todeschini, L. Zaza
Direzione e Amministrazione:
Contatto Verein e.V. · c/o Missione Cattolica Italiana
Lindwurmstraße 143 · D-80337 München
Grafica:
RR · Grafik-Studio · CH-Bern · ronca.roberto@bluewin.ch
Stampa: Nuove Arti Grafiche · Trento
Tiratura: 5800 Ex.

In questo numero
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Chiesa dei Martiri
Fotografia della
Comunità italiana
in Baviera
Notizie
dalla Comunità
Un saluto da ...
Madrid 2011: GMG
Per i buoni voti?
Niente denaro!
Pagina della vita
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RR-Grafik-Studio
Roberto Ronca · CH-3052 Bern
Tel. 0041 31 914 04 65
ronca.roberto@bluewin.ch
Editoriale
UN ALBERO CHE
CADE FA PIÙ RUMORE
DI UNA FORESTA
CHE CRESCE
L’informazione mediatica punta soprattutto sui fatti cruenti, tralasciando
spesso di sottolineare e divulgare ciò che di buono e di amorevole succede in
Italia e nel mondo. Basti pensare a tutti i volontari che agiscono a favore dei
poveri, dei malati, dei soggetti alla droga, degli anziani, perfino degli animali
abbandonati o maltrattati...
È un elenco interminabile, quello degli Enti che si adoperano per aiutare chi
soffre ma che non sempre sono debitamente conosciuti. Il volontariato è il
contrario di un’idea e di una pratica di scontro, di diffidenza verso l’altro fino
alla violenza. E si accompagna alla sconosciuta solidarietà di tante persone
che, nel loro piccolo, si danno da fare per aiutare il vicino di casa, per fare compagnia
a chi è solo, per occuparsi dei bimbi di chi lavora o per dare una mano
ad una mamma troppo impegnata.
Non sempre e non tutti gli uomini si comportano da lupi verso i propri simili,
come riteneva Hobbes, il quale, però, sottovalutava il fatto che quegli animali
ammazzano per sopravvivere, non per un piacere personale da soddisfare ad
ogni costo, che invece causa le tante violenze delle quali si viene ogni giorno
a conoscenza, dallo stupro all’omicidio, dalla pedofilia alla prostituzione
forzata. Frutto della perdita della moralità e del buon costume, nonché della
convinzione che tutto sia lecito.
Non a caso il Card. Bagnasco, intervistato da Andrea Tornielli, afferma di essere
preoccupato del fatto "che una visione edonista della vita abbia la meglio,
mortifichi la dignità personale e corrompa le energie migliori del nostro
Paese“.
Si riferisce all’Italia, il Cardinale, ma le sue parole descrivono una realtà presente
ormai in tutti gli Stati occidentali nei quali "una certa cultura della seduzione
ha introdotto una mentalità ed... una pratica di vita“ che induce "a
falsi miraggi“ e che, sopravvalutando l’io, fa perdere il senso del tu. Cioè, "la
qualità morale delle persone“.
È quel sentimento di fratellanza che spinge ad aiutare il prossimo, non a prevaricarlo.
In effetti, si assiste da decenni più alla tendenza a soddisfare ogni
desiderio che non al rispetto di vincoli morali, umani e legali.
Sgomentano l’incremento dei divorzi e degli aborti; le aggressioni, spesso
mortali e molte volte per futili motivi; o le liti tra coniugi o tra genitori e figli,
spinte fino alla morte. Sconcerta appurare di stupri e di omicidi, come quelli di
Sarah e Yara, che purtroppo non avvengono solo in Italia.
Turba anche registrare l’indifferenza di fronte a spettacoli, televisivi o cinematografici,
nei quali abbondano violenza ed erotismo.
Se è vero che la storia è maestra di vita, l’Occidente dovrebbe ripassare quella
dell’antica Roma che, per secoli, prosperò grazie alla disciplina, l’austerità delle
usanze e la costante osservanza delle regole della sua gente.
I Romani univano il sentimento religioso all’amore per la Patria. Il che rese
il loro Stato potente ed invincibile fin quando il declino dei costumi, l’irreligiosità,
il mercimonio e l’avidità non causarono la decadenza e la fine del
tardo Impero. Al quale seguirono le monarchie assolute e la perdita della democrazia.
(E. Todeschini)
Contatto Maggio-Giugno-Luglio 2011 3

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Chiesa
CHIESA DEI MARTIRI
Le grandi persecuzioni dei cristiani nella storia non sono avvenute sotto
Nerone o Diocleziano e durante la tirannia comunista, ma bensì stanno
avvenendo ai nostri giorni.
Quattro motivi perché la Chiesa di Cristo sarà sempre perseguitata.
Persecuzioni:
oggi e sotto i nostri occhi
Tutti abbiamo ancora in mente Nerone,
Diocleziano o Decio per le
loro persecuzioni contro i primi cristiani.
Solo l’imperatore Costantino,
nell’anno 313 d.C., con l’Editto di Milano,
concesse la libertà religiosa ai
cristiani. L’imperatore Teodosio poi,
nel 380, decretò il cristianesimo religione
di Stato.
Le vittime di quelle persecuzioni furono
enormi, però dovevano continuare,
per esempio sotto i regimi
mussulmani dopo il 622, in Giappone
dopo il 1587, durante la Rivoluzione
Francese e senza dimenticare i martiri
del secolo 20° sotto il Nazionalsocialismo
e il Comunismo.
Le più grandi persecuzioni contro i cristiani
nella storia dell’umanità hanno
però luogo oggi, sotto i nostri occhi.
“Opens Door” (Porte aperte), un’istituzione
al di sopra di ogni confessione
religiosa, presente in 52 Paesi, ha
constatato che ca. 100 milioni di per-
Contatto Maggio-Giugno-Luglio 2011
“Alexamenos (l’uomo in ginocchio) adora
il suo dio”. Graffito del secolo 3° su un
muro del Palatino
sone vengono perseguitate “per la
loro fede in Cristo”. In molte nazioni
lo Stato imprigiona singoli o gruppi di
cristiani a causa del loro credo. Questi
sono sistematicamente feriti, torturati
oppure uccisi. La persecuzione
sussiste anche quando i cristiani non
Abitanti della città di Hyderabad protestano per chiedere giustizia, dopo che il 5 agosto
2009 nella città di Gojra (Pakistan) erano state incendiate 50 case cristiane
hanno il diritto di costruire una chiesa
o viene negata loro la registrazione
di gruppo.
Se in passato la persecuzione dei
cristiani era opera dello Stato, oggi
essa è condotta dai vicini di casa oppure
nelle località in cui vivono.
Anche la discriminazione è una persecuzione.
Cina, India…
Le ideologie atee dopo la caduta del
Muro di Berlino sono in ritirata, non
però il grande progetto comunista
del controllo totale nel vietare ogni
tipo di libertà.
In Cina il cattolicesimo viene guardato
con molta diffidenza, poiché spetta
al Papa l’ordinazione dei vescovi.
Se si mettessero insieme tutti i vescovi
e i sacerdoti imprigionati in Cina si
arriva a migliaia di anni.
Il primato di annientamento dei cristiani
aspetta comunque alla Corea
del Nord per il suo sistema ideologico
paranoico ha 50.000 cristiani in
carcere e ai lavori forzati.
Negli ultimi decenni l’oppressione
religiosa cresce in India, dove l’influenza
dell’induismo aumenta di
giorno in giorno.
Gli induisti fondamentali vogliono
creare uno Stato, dove non ci sia spazio
per altre religioni.
La legislazione minaccia che chi fa
propaganda e “tenta di fare proseliti”
incorre in multe salate o rischia
la condanna alla prigione da tre a
cinque anni.
Nello Stato dell’Orissea, roccaforte
dell’Induismo fondamentalista, negli
ultimi anni si sono avuti scontri
sanguinosi in villaggi con presenza
cristiana.
Nel dicembre del 2007 e nell’agosto
del 2008 furono uccisi alcune centinaia
di cristiani.
Si ebbero migliaia di feriti, case bruciate
e chiese distrutte.
La motivazione dei disordini e dell’odio
è i 3/4 della popolazione appartengono
ai Dalit, gli intoccabili,
che non godono di alcun diritto, gli
ultimi della piramide sociale, quindi
poverissimi.
Sono i Dalit, che lavorano per uno
stipendio da fame nei campi e nelle
piantagioni dei grandi proprietari
terrieri.
I cristiani d’Orissea lottano perché i
Dalit ricevano una paga equa e perché
possano frequentare le scuole.

Le persecuzioni dei cristiani durante l'impero
romano
Naturalmente queste aspirazioni sono
detestate dai grandi proprietari
terrieri e non solo per motivi religiosi.
Paesi islamici
Le cose non sono diverse nei paesi
islamici. La pressione sociale e politica
di questi paesi contro i cristiani ha
portato ad una fuga di massa.
In Irak la presenza dei cristiani dal
2002 a oggi si è dimezzata.
Nel Libano i 4 milioni sono diminuiti
a 1,5 milioni e nell’Iran attualmente
vivono ancora 7.000 cristiani.
Il comportamento del mondo islamico
verso il cristianesimo è di tolleranza
ma sia i cristiani che gli ebrei sono
visti come persone di seconda classe.
Essi possono praticare la loro religione
ma solo in privato e con molte limitazioni.
Vige il divieto assoluto di
annunciare il Vangelo.
La costruzione di nuove chiese è
pressoché impossibile e il rinnovo dei
vecchi immobili è reso complicato da
un iter burocratico macchinoso.
In Irak, in Pakistan e in Afganistan
è stata introdotta la “Legge sulla
Blasfemia” che si è rivelata una micidiale
arma per soprusi di ogni genere,
compresi i regolamenti di conti
personali.
In una simile situazione si trovano
anche i cristiani che vivono in Turchia,
dove le autorità, con tutti i
mezzi e pretesti, soffocano ogni presenza
cristiana pubblica.
Se durante l’impero Osmano i cristiani
contavano 1/4 della popolazione,
oggi la loro presenza si è ridotta
allo 0,5%.
Le comunità cristiane non possono
avere proprietà e costruire dei seminari
per la formazione di sacerdoti.
Molti atti di pressione contro i cristiani
accadono senza far rumore,
ogni giorno e in ogni luogo nella
“casa dell’Islam”.
Persecuzione:
essenza del Cristianesimo
Non è facile, oggi, giustificare la
persecuzione dei cristiani, però si
possono elencare quattro motivi per
comprendere questo fenomeno.
Primo motivo: il cristianesimo, come
l’ebraismo, ha portato prosperità
ai suoi membri. Ha arricchito
tutte le culture che hanno aderito
a questa religione, ma l’invidia è
spesso una molla per combattere i
suoi seguaci.
Secondo motivo: la naturale libertà
vissuta dai cristiani non è tollerabile
per la maggioranza delle culture e di
altre religioni.
Il terzo motivo è di natura teologica,
una provocazione per molte religioni
e culture: la fede in un Dio creatore
che si è fatto uomo e per amore
si è lasciato inchiodare ad una croce.
Egli non ha voluto vincere ma essere
vinto dai suoi nemici.
Il quinto motivo è di natura storica:
Gesù è “la verità” (e anche la “via”
e la “vita”) e per questa verità non
ha sfoderato la spada per difendersi.
Gesù è il primo martire della sua
Chiesa.
Questo “scandalo” per gli ebrei e
“stoltezza” per il mondo pagano di
allora, sono validi anche oggi.
La verità di vivere e morire in Cristo
frena nei credenti la tentazione di
diventare oppressori.
Il cristianesimo, da come è stato
vissuto dai santi, provoca in modo
esemplare alla persecuzione.
Cronologia delle
dieci persecuzioni con
il nome dell’imperatore
che l’ha ordinata
1 a : 64 d.C. (Nerone)
2 a : 95 d.C. (Domiziano)
3 a : 107 d.C. (Traiano)
4 a : 166 d.C. (M. Aurelio)
5 a : 199 d.C. (Sett. Severo)
6 a : 236 d.C. (Massimino)
7 a. : 250 d.C. (Decio)
8 a : 257 d.C. (Valeriano)
9 a : 275 d.C. (Aureliano)
10 a : 303 d.C. (Diocleziano)
Da Enciclopedia Conoscere
Il Re schernito sulla croce è però sempre
immune da tutte le calunnie e le
beffe, in contrapposizione alle caricature
di Maometto.
Gesù Cristo ha dato un nuovo volto
all’uomo.
Le persecuzioni non hanno mai indebolito
il cristianesimo, anzi, il sangue
dei martiri è sempre stato il “seme”
per contagiare il mondo.
L’arcivescovo di Cuttack-Bhubaneswar,
Orissea, John Barwa, ha detto in
un’intervista: "Malgrado le persecuzioni
esistenti, la fede tra i cristiani
si rafforza e il numero dei credenti
aumenta. La persecuzione attuale fa
parte della nostra vocazione”.
Solo le eresie all’interno della Chiesa
hanno spesso indebolito o annullato
la sua forza di persuasione.
Con l’avvento delle eresie, spesso, i
cristiani sono diventati oppressori.
Però, finché il sale dei cristiani non
ha perso il suo sapore, la Chiesa sarà
sempre perseguitata e martire.
A cura di Paolo Slongo
da “Der Spottkönig und seine Jünger”,
“Internationale Politik” (IP 02/2011)
di Paul Badde.
L’unica vera e grande rivoluzione avvenuta in Occidente
L’unica e grande vera rivoluzione avvenuta nel mondo occidentale è
quella di Cristo, il quale dette all’uomo, che non la conosceva, la nozione
del Bene e del Male, e quindi il senso del peccato e del rimorso.
In confronto a questa, tutte le altre rivoluzioni - comprese quella francese
e quella russa - fanno ridere. Esse apportano, è vero, dei cambiamenti
fondamentali, ma solo nella condotta esterna dell’uomo. Alla
sua coscienza non arrivano. Ed è perciò che tutte le trasformazioni da
esse arrecate son sempre state epidermiche e transitorie. Sia pure a
scadenze più o meno lunghe, ogni rivoluzione è diventata una reazione.
E ogni reazione ha provocato un’altra rivoluzione. Ma le une e le
altre hanno sempre avuto per protagonista lo stesso uomo di prima e
di dopo: mezzo eroe e mezzo ladro, mezzo idealista e mezzo cinico,
mezza vittima e mezzo carnefice.
(Indro Montanelli, da “Domenica del Corriere”, 15 ottobre 1968)
Contatto Maggio-Giugno-Luglio 2011
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66
Dossier emigrazione
FOTOGRAFIA DELLA
COMUNITÀ ITALIANA
IN BAVIERA
I cittadini italiani residenti nella circoscrizione consolare di Monaco di
Baviera sono poco oltre 100.000 e rappresentano la terza comunità
straniera dopo quella turca ed austriaca.
Circa metà della collettività risiede
nell’Oberbayern. Monaco (con poco
meno di 25.000 italiani), Norimberga
(con poco più di 7.000), Augsburg
(con poco più di 4.000) sono
le tre città a più forte presenza di
connazionali. È una comunità prevalentemente
maschile (57% di uomini,
43% di donne) e giovane (il 43%
ha meno di trent’anni, l’8% più di
sessantacinque).
In crescita i doppi cittadini, che rappresentano
un settore consistente
della comunità (le Autorità locali
registrano circa 77.000 italiani, evidentemente
non considerando i nostri
connazionali che sono anche cit-
Contatto Maggio-Giugno-Luglio 2011
tadini tedeschi). Le naturalizzazioni
al traino della legge che permette
la doppia cittadinanza riguardano
assai di più coloro trasferitisi qui di
recente per motivi professionali o familiari,
mentre gli italiani della “prima
emigrazione” sembrano purtroppo
meno interessati.
È in aumento il numero dei matrimoni
misti: dei matrimoni registrati
negli ultimi 6 anni al Consolato Generale,
solo il 15% è fra cittadini italiani,
mentre il 67% è con un cittadino
tedesco e il restante 18% è con un
cittadino straniero non-tedesco.
Da notare l’alto tasso di giovani cittadini
italiani nati al di fuori dell’isti-
tuto matrimoniale. Quasi la metà
degli italiani (45,59%) ha il titolo di
scuola media, il 18,11% ha il diploma,
il 14,52% la licenza elementare
ed il 9,58% la laurea. Il 12,19% non
ha alcun titolo di studio.
Diverso è il livello del successo scolastico
fra i giovani di famiglie solamente
italiane e quelli di famiglie
italotedesche. Nel primo caso, i giovani
italiani risultano fra le comunità
col più alto tasso di presenze nelle
Förderschulen e nelle Hauptschulen
e col più basso tasso di presenze nei
ginnasi. I giovani delle famiglie binazionali
invece non si differenziano
dai loro coetanei tedeschi.
Dal punto di vista professionale prevalgono
le figure dell’“operaio”
(26,05%) e degli “artigiani, commercianti
e addetti del settore alberghiero”
(21,35%).
Solo lo 0,79% è dirigente e il 2,63%
libero professionista.
Il numero dei detenuti italiani nelle
carceri bavaresi si aggira stabilmente
attorno alle 150 unità, molti dei
quali non residenti in Germania ed
arrestati per traffico di droga.
Una sfida particolare è rappresentata
dalla criminalità organizzata ita-

liana, che interessa alcune zone della
Baviera.
La nostra collettività si segnala purtroppo
per un basso tasso di partecipazione
alla vita politica locale ed il
conseguente scarso peso negli equilibri
politici in Baviera.
Eloquenti risultano i dati delle ultime
elezioni amministrative del marzo
2008, sia in termini di partecipazione
al voto (circa 8%), che di candidati
italiani eletti.
La partecipazione diminuisce anche
verso l’associazionismo tradizionale,
che perde sempre più la sua attrattiva,
specialmente tra le giovani generazioni.
Le due “anime”
della Comunità italiana
Accanto alla cosiddetta “emigrazione
tradizionale” (costituitasi soprattutto
tra gli anni ’50 e la metà degli
anni ’80) si è affiancata - con scarsa
comunicazione - la nuova mobilità
di natura professionale, più recente
e numericamente meno significativa,
ma comunque importante.
La comunità della “emigrazione tradizionale”
si percepisce ed è percepita
dai tedeschi come ben integrata,
ma esistono ancora ampi margini
di crescita sul piano sociale, culturale
ed economico. Crescita che deve
passare innanzitutto attraverso un
miglioramento dei risultati scolastici
dei nostri ragazzi.
La cosiddetta “nuova emigrazione”
di origine professionale è difficilmente
quantificabile sul piano della
consistenza numerica (perché non
tutta registrata presso l’Anagrafe
Consolare), inserita nel contesto locale
e quindi in generale meno interessata
a forme di aggregazione
“italiana”.
Iniziando con i funzionari internazionali,
presso l’Ufficio Europeo dei
Brevetti e lo European Southern Observatory
di Monaco lavorano complessivamente
circa 380 italiani, anche
con posizioni dirigenziali.
All’interno di ciascuna delle due istituzioni
opera un’Associazione dei
Funzionari Italiani che, insieme all’Associazione
dei Genitori della
Scuola Europea e all’associazione degli
ex-studenti dell’Università Bocconi,
sono le uniche espressioni di associazionismo
della “nuova emigrazione”.
Luogo di nascita degli italiani nella Circoscrizione Consolare di Monaco di Baviera
Tipo di scuola frequentato nell’anno scolastico 2009/2010 dagli scolari italiani nella Circoscrizione
Consolare di Monaco di Baviera
Abbiamo italiani nell’ambiente finanziario
e imprenditoriale, anche
con figure di rilievo all’interno del
mondo economico locale. Nostri
concittadini siedono nei Consigli
d’Amministrazione o occupano posizioni
di vertice di importanti aziende
tedesche. E numerosi operano nelle
circa 120 aziende e nelle 4 banche
italiane qui presenti, oppure sono attivi
come liberi professionisti (per lo
più nel settore legale e medico, con
eccellenze nel campo del tessile, dei
media, del commercio, ecc.).
Significativa è la rappresentanza nel
mondo scientifico, con almeno quattro
insigniti di importanti premi internazionali
negli istituti di ricerca
presenti a Monaco e nei dintorni.
Circa trecento studenti universitari
italiani completano poi la presenza
italiana in campo accademico.
Nostri ufficiali sono attivi presso consorzi
e società che sviluppano velivoli
militari, oppure presso la NATO
School di Oberammergau ed il George
Marshall Centre a Garmisch-Partenkirchen.
Di rilievo infine il settore
culturale, con rilevanti personalità,
anche in istituzioni bavaresi.
Per riassumere, quella italiana in
Baviera è una collettività nel suo
complesso più numerosa e meno
omogenea che in passato, con poca
coesione fra le sue diverse componenti
e scarso interesse verso la politica
locale, ma con una presenza
significativa nel panorama tedesco.
Una comunità rispetto alla quale le
tradizionali forme di intervento da
parte dello Stato italiano sono da ripensare,
perchè sviluppate in periodi
storici ormai superati.
Claudio Cumani
Contatto Maggio-Giugno-Luglio 2011
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88
Ferie
scolastiche
estive
30 luglio -
12 settembre 2011
Orario
delle s. Messe festive
Durante le ferie estive
sarà celebrata regolarmente
la S. Messa festiva:
· nella chiesa di St. Andreas
(Zenettistr. 44) alle ore 11.30
· nella Bürgersaalkirche
(Neuhauserstr.14)
alle ore 18.00
Viene sospesa la celebrazione
della S. Messa festiva a:
· Karlsfeld (St. Anna)
· Berg am Laim (St. Michael)
· Pasing (St. Hildegard)
· Landshut (St. Martin)
Le celebrazioni
riprenderanno:
· Domenica 04.09.11
a Berg am Laim
· Domenica 18.09.11
a Karlsfeld
· Domenica 25.09.11
a Landshut
· Domenica 16.10.11
a Pasing
Orario dell’ufficio
parrocchiale
Durante il periodo
delle ferie estive l’ufficio
parrocchiale sarà aperto
dal lunedì-venerdì:
ore 8.30 - 11.30
e ore 15.00-16.30
Orario di ufficio
del Missionario
Durante il periodo delle ferie
estive l’ufficio del Missionario
sarà aperto:
il martedì e il venerdì:
ore 16.00-18.00
Per la amministrazione
dei battesimi, la comunione
ai malati, la confessione,
telefonare al Missionario
(tel. 089 746 30 60)
Contatto Maggio-Giugno-Luglio 2011
2011
Campo scuola ACR
Notizie dalla Comunità
Dal 13 al 15 maggio si è tenuto a Benediktbeuern e Kochel am See l’ormai
consueto campo scuola che ha coinvolto diversi gruppi di ragazzi attivi nella
zona di Berg am Laim, ovvero il gruppo di preparazione alla prima Comunione,
l’Azione Cattolica Ragazzi - ACR, il gruppo di preparazione alla Cresima e
l’Azione Cattolica Giovanissimi - ACG.
Il “campo scuola” è un’esperienza educativa vissuta come una vacanza dove
i ragazzi, a compimento di un cammino formativo percorso durante l’anno,
fanno un’esperienza “forte” di amicizia, spirito di gruppo, condivisione, Fede,
servizio, preghiera. Il tema di quest’anno è stato “C’è di più” a sottolineare
l’originalità e il richiamo alla scoperta della proposta di Cristo.
Nella foto, alcuni ragazzi a Kochel am See.
Unzione
degli infermi
Domenica 10 aprile 2011
un folto gruppo di persone
del Gruppo Terza età
ha ricevuto durante la Messa
a St. Andreas il sacramento
dell’unzione degli infermi.
È stato un momento
intenso di preghiera.
Dopo la Messa il gruppo
si è incontrato in Missione
per un’agape fraterna,
nella gioia e nella semplicità.

Dachau: commemorazione del 25 aprile.
61° anniversario della liberazione
Anche quest’anno, a Dachau, nel campo di concentramento, si è voluto ricordare
il 51° anniversario della liberazione dell’Italia, il 25 aprile 1945.
Con la partecipazione del Console Generale, Dr. Filippo Scammacca del Murgo,
le autorità consolari e militari ed una rappresentanza della Comunità italiana,
si è reso omaggio a quanti sono caduti per conquistare per noi la libertà.
In quel luogo suggestivo, pieno di ricordi, abbiamo innalzato al cielo una prece
di ringraziamento con la celebrazione della s. Messa nella cappella celle Carmelitane
e la deposizione di una corona di fiori presso il monumento davanti
a i forni crematori.
I discorsi di circostanza ci hanno fatto rivivere quei tristi momenti e ci hanno
incoraggiati ad impegnarci tutti, oggi, nella nostra società per difendere e
proteggere questa grande dono della libertà e della democrazia.
Una lapide ricordo, nel museo del campo di concentramento dice: "A voi un
fiore e una prece, a noi un ricordo e un monito”.
(Gli amici della libertà - Crespano del Grappa)
Gruppo Giovani
Gli incontri del gruppo giovani
del giovedì sera alle ore 20.30
hanno questo programma:
1° giovedì del mese:
adorazione;
2° giovedì:
tema della Giornata
Mondiale delle Gioventù;
3° giovedì:
Cineforum;
4° giovedì:
Tema scelto e presentato
dai giovani stessi.
Per informazioni rivolgersi a
Leandro, tel. 0176 81 06 24 71,
e-Mail: liendr84@yahoo.it
Gruppo Terza Età
Prossimi incontri:
· Sabato: 25 giugno,
incontro in Missione
a partire dalle 14.30.
· Sabato 9 luglio
Pellegrinaggio a Maria Eich
con s. Messa di ringraziamento.
Responsabile
Sr. Marianna, tel. 089 77 66 54.
Gruppo Padre Pio
I Mercoledì:
· 21 giugno, alle ore 17.00,
in Cappella.
· 22 settembre, alle ore 17.00,
in Missione
Gli incontri sono aperti a tutti.
Responsabile
Walter Graziano Fasson,
tel. 310 85 84
Comunità di
Unterhaching
Ogni mercoledì dalle ore 19.00
alle ore 21.00 presso il centro
parrocchiale di Unterhaching,
Friedensplatz, riflessioni bibliche
e prove di canto intercalano
gli incontri.
Contatto Maggio-Giugno-Luglio 2011
9

10
Un saluto da ...
Paolo Slongo ci saluta
Il 27 giugno Paolo Slongo compie 65 anni.
Dopo 28 anni di servizio presso la Missione di Monaco, in
qualità di catechista, collaboratore pastorale, assistente sociale
e redattore del giornale Contatto, Paolo, raggiunta la
meritata pensione, pensa al suo rientro in Italia.
Era arrivato in Germania, Bayreuth, nel 1966. Nel 1969 viene
a Monaco per studiare il tedesco e nel 1971 sposa Renate.
Nel 1981 consegue alla Fachschule für Sozialpädagogik
di Stoccarda la qualifica di animatore giovanile.
Domenica 5 giugno, in una solenne celebrazione nella Bürgersaalkirche,
circondato da tanti amici e italiani di Monaco,
lo abbiamo ringraziato per il suo lungo e fedele servizio.
Sabato sera 11 giugno nella sala della Missione ha avuto
modo di stringere la mano e salutare tante persone che
non hanno voluto perdere l’occasione di un ultimo saluto.
In questa pagina di Contatto, Paolo esprime i sentimenti
che lo accompagnano in questa tappa della sua vita.
Signore, vieni incontro al tuo servo e guidalo dove Tu vuoi.
Aiutalo a chiudere questa pagina del suo cammino per aprirne
un altra, senza voler mettere limiti alla Tua Provvidenza.
Contatto Maggio-Giugno-Luglio 2011
Signore, non ho parole per ringraziarti…
· per questi ventotto anni di lavoro in Missione
che è stato per me un hobby.
Ho ricevuto del denaro per un’attività che avrei fatto gratis.
· per la fede e l’ottimismo che i miei genitori e il nonno
mi hanno testimoniato.
· per la salute e il tempo concessimi.
· per il mensile sicuro, che mi ha permesso
di pagare puntualmente l’affitto di casa.
· per tutti quelli che hanno pagato le tasse del culto.
· per gli otto anni di spola tra Monaco e Bayreuth
e per tutti i km in automobile senza incidenti.
· per la pazienza e le preoccupazioni di mia moglie.
· per la santità dei tuoi Missionari Scalabriniani
e dei sacerdoti incontrati.
· per la dedizione delle suore.
· per tutte le amabili colleghe di lavoro.
· per i ragazzi seguiti alla Hauptschule.
· per gli innumerevoli incontri con i giovani, che cercando
la propria identità vogliono costruire un mondo migliore.
· per gli anziani incontrati che, con l’esperienza emigratoria,
hanno dato un futuro migliore ai loro figli.
· per tutti quelli che sono ritornati in Italia
e per quelli che rimangono in Germania.
· per gli adulti che ho preparato alla cresima.
· per le famiglie e i malati visitati.
· per tutte le persone che ho accompagnato alla tomba.
· per le ss. Messe, feste, i canti e i recital con la comunità
di Unterhaching.
· per aver conosciuto volontari meravigliosi e affidabili
che hanno lavorato con me nella “Tua vigna”.
· per tutti quelli che hanno pregato per me.
· per lo studio e la lettura della Tua Parola, la Bibbia.
· per le Messe, le processioni e i pellegrinaggi organizzati.
· per la Chiesa cattolica in Germania.
· per tutti i meravigliosi amici tedeschi conosciuti.
· per tutte le amicizie che mi hanno fatto maturare.
· per gli articoli e i libri letti.
· per i sorrisi ricevuti e le mie risate “grasse”.
· per i Weißwürste e i Sauerbraten con i Knödeln gustati.
· per per tutta la pazienza che hai avuto con me
· per avermi dato l’opportunità di aiutarti a costruire
la Tua “cattedrale”.
· per tutto questo, Signore, ti ringrazio,
consapevole di non essere stato degno.
Scusami Signore…
· per i tanti sbagli fatti e per tutti i momenti di stizza
e i capricci.
· se più volte non mi sono comportato bene con le persone.
· se spesso ho pregato poco.
Signore,
· tutto è stato un regalo inaspettato e di questo ti sono grato.
Senti Signore,
ho un grande desiderio: poter rincontrare tutte le persone
che ho conosciute a Monaco e di trascorrere insieme a loro
l’eternità, alla Tua presenza.
Paolo

Roma 1985, Buenos Aires 1987, Santiago
de Compostela 1989, Czestochowa
1991, Denver 1993, Manila
1995, Parigi 1997, Roma 2000, Toronto
2003, Colonia 2005, Sydney 2008 e
poi Madrid 2011, non sono le tappe
fondamentali di un qualche evento
sportivo internazionale, ne quelle di
una tournée di una pop band.
Sono invece le tappe di un grande
evento che ogni 2 anni fa incontrare
centinaia di migliaia di giovani provenienti
da tutto il pianeta, tutti riuniti
nel nome della fede in Gesù Cristo.
Generate dalla visione lungimirante
e saggia del Sommo Pontefice
Giovanni Paolo II, le Giornate Mondiali
della Gioventù continuano a essere
un punto irremovibile del pontificato
di Benedetto XVI, il quale ha
deciso di indire a Madrid quest'anno
un nuovo appuntamento dal tema
“Radicati e fondati in Cristo, saldi
nella fede” (cfr. Col 2, 7).
Un tema che si contrappone al relativismo
imperante nella societá “libertinista”,
in cui tutto è lecito e
l'unico assoluto è la mancanza di un
assoluto, per cui tutto diventa moralmente
accettabile e giustificabile.
La catechesi del Santo Padre parte
dalle aspirazioni profonde dell'uomo,
da quel desiderio di infinito, di
bellezza, di vastità, di una vita più
grande, di più ampio respiro. Quante
volte capita che nel bel mezzo delle
nostre occupazioni quotidiani, ci
estraniamo per un momento e ci perdiamo
a pensare o anche più semplicemente
ci perdiamo nella bellezza
di un tramonto, del mare, del vuoto.
In quel momento sembra che il tempo
si fermi e che nulla ci possa toccare.
Oppure tante volte sentiamo in
noi una tal voglia di libertà, di grinta,
di voler fare del bene, di voler
cambiare il mondo.
Sono in questi momenti che l´uomo
puó dire di stare facendo esperienza
dell´infinito. Si tratta praticamente
di un infinito nel finito.
Il Papa va oltre e ci dice che queste
sentimenti di respiro universale
“sono segno del fatto che ci ha creati
Lui, che portiamo la sua impronta”.
Pertanto, l'uomo nel momento in cui
si allontana da Cristo, perde la sua
stessa identitá.
Il tema centrale della GMG di questo
anno è centrato sull'invito ai giovani
di rimanere radicati e fondati in
Cristo e saldi nella fede.
Questa proposta raccoglie tre forti
immagini per delineare i tratti della
sequela nella fede: “radicato evoca
l’albero e le radici che lo alimentano;
fondato si riferisce alla costruzione
di una casa; saldo rimanda alla
crescita della forza fisica o morale”.
Nella versione originale della Prima
Lettera di San Paolo ai Colossesi, i tre
termini sono dal punto di vista grammaticale
dei passivi, a significare che
è Cristo stesso che prende iniziativa
di radicare, fondare e rendere saldi
i credenti.
La prima immagine è quella dell'albero,
fermamente pianto al suolo
tramite le radici.
Quali sono le nostre radici? Il Papa ci
suggerisce che oltre alle radici della
famiglia e della cultura del proprio
Paese di appartenenza, bisogna tener
conto anche della radici in Dio.
Per il profeta Geremia infatti stendere
le radici significa esattamente
riporre la propria fiducia in Dio.
Ed è proprio nei momenti di maggior
sconforto umano, quando tutto
sembra farsi irrazionale, assurdo ed
illogico, che viene chiesto a noi cristiani
di continuare ad avere fiducia
in Lui e nel progetto di vita che Lui
ha in serbo per noi.
Le GMG del 2005 a Colonia, in Germania
Pagina giovani
MADRID 2011 -
"RADICATI E FONDATI IN CRISTO,
SALDI NELLA FEDE"(Col 2,
7)
La seconda immagine è quella di una
casa le cui fondamenta sono ben salde
sulla roccia. Per cui anche se arriva
il temporale, la casa non viene trascinata
dalla corrente ma rimane ferma
al suo posto. Il cristiano è chiamato
a mettere in pratica la Parola di
Dio anche e soprattutto nelle situazioni
più avverse, dove tutto il mondo
sembra andare nella direzione
opposta a quella indicata dal Signore;
quando gli amici e i colleghi sul
posto di lavoro ci lanciano sguardi di
derisione o a volte di quasi compassione
per la nostra “stranezza”.
La terza ed ultima immagine è quella
più forte con un respiro più ampio
e filosofico. Si riferisce infatti alla
contrapposizione della fede in Cristo
al pensiero laicista dominante e alle
pratiche religiose altre che allontano
dalla Verità. La nostra fede considera
la morte e la resurezione di Cristo
come il massimo esempio di sacrificio
di amore. Le altre filosofie considerano
la croce come stoltezza. Anche
a noi la croce spaventa. Se Cristo che
è Dio ha dovuto soffrire e patire sulla
croce, cosa succederà a noi povere
creature? Ma il Signore ci invita
a considerare la croce come sacrificio
di amore per il bene del prossimo
e per la realizzazione del Regno
di Dio. Si tratta di morire a se stessi
per rinascere in Cristo e riportare
l´umanità alle sorgente inesauribile
della felicitá, che sta nel donarsi agli
altri con cuore sincero.
Il Papa affida questi compiti a noi
giovani. Ciascuno nel suo piccolo
quotidiano saprà sicuramente rispondere
a questo invito.
A questo punto è tutto nelle nostre
mani: Duc in altum! Prendi il largo!
L. Zaza
Contatto Maggio-Giugno-Luglio 2011 11

12
Riflessioni
PER I BUONI VOTI?
NIENTE DENARO!
La paghetta settimanale va vista come mezzo pedagogico.
Essa deve responsabilizzare i ragazzi.
Nelle prossime settimane i bambini
riceveranno le pagelle. Per molti
scolari con buoni voti e genitori facoltosi,
significa il diritto a ricevere
un supplemento alla paghetta settimanale.
Molti altri scolari, invece, per le loro
scarse prestazioni scolastiche non riceveranno
niente. In molte famiglie,
oggi, è ormai consueto premiare con
denaro i buoni voti della pagella, ma
ci sono anche genitori che lo rifiutano
in modo assoluto. Pedagogicamente
quale è il metodo più saggio?
Gli esperti sono molto scettici sulla
remunerazione in denaro per i voti
eccellenti a scuola.
Questa abitudine produce disuguaglianze
tra gli scolari. Mentre gli
uni potranno sfoggiare i loro nuovi
acquisti finanziati dai bei voti della
pagella, gli altri si sentiranno mortificati.
I bambini con voti mediocri sono puniti
doppiamente: a casa oltre a sentirsi
le prediche rimarranno a bocca
asciutta. Ancora più drastica è la situazione
nelle famiglie con più figli.
Se un figlio riesce ad ottenere ottimi
voti senza grandi difficoltà e l’altro
con tanta fatica riesce soltanto ad
avere voti soddisfacenti, si creeranno
invidie e concorrenze tra fratelli.
Contatto Maggio-Giugno-Luglio 2011
Forse è più saggio ricompensare i
bambini indipendentemente dai voti,
per esempio con una gita insieme
o un invito in gelateria.
I bambini devono imparare
ad usare il denaro
Il supplemento alla paghetta viene
rifiutato da molti pedagoghi. “Diminuire
la paghetta per punire i voti
scarsi scolastici oppure aumentare a
breve termine la ricompensa impediscono
l’effetto di imparare come
spendere i soldi con responsabilità”
dice Helmut Popp, dirigente del
“Nürnberger Jugendamt”.
In altre parole, i bambini devono capire
che il principio della diligenza
porti ad un premio non è giusto e
nello stesso tempo che imparino ad
usare il denaro. Il denaro dato ai ragazzi
ha quindi una funzione pedagogica
importate.
Nell’usare il proprio denaro i bambini
imparano a conoscerne il valore
e sono obbligati a fare una scala
di priorità.
Essi devono chiedersi: Ha senso questo
acquisto? Ho veramente bisogno?
È proprio necessario? La concessione
di denaro per le piccole spese
non garantisce sempre che i bam-
bini non facciano errori nelle loro
scelte, però tale possibilità viene ridotta
dall’uso responsabile del proprio
denaro.
Fissare un importo e essere
conseguenti
I genitori devono imporre delle regole
nel dare le paghette. Gli esperti
consigliano che I bambini da 4 a 5
anni non dovrebbero ottenere più di
50 centesimi per i loro acquisti personali:
un gelato o piccoli giocattoli.
Gli importi dovrebbero gradualmente
aumentare. Con l’inizio della scuola
l’importo potrebbe ammontare a
1,50 - 2 € e oltre i 10 anni non deve
superare i 12,00 € settimanali.
Si può per esempio depositare in un
cassetto una certa somma per l’acquisto
di vestiti dei figli. Nel negozio
sarà poi il bambino a decidere
liberamente se comperare due pantaloni
a buon mercato o una giacca
costosa di marca.
Scrivendo questo articolo mi è venuto
in mente quando mia figlia, quattordicenne,
mi chiese di comprarle il
motorino.
“Senti, le dissi, vai in banca, prendi i
tuoi soldi per il motorino, per il patentino,
per il casco e non dimenticare
il denaro per la benzina, perché
per la benzina non mi sento responsabile.
Ma, scusa, ho aggiunto, a che
cosa ti serve il motorino?”.
La ragazza, intelligente, non rispose,
ma impiegò il denaro necessario
per l’acquisto del motorino per fare
più tardi la patente e comperarsi
l’automobile.
Paolo

Pagina della vita
Battesimi
· Morano Marco, di Gaetano e Cristina
· Campagnano Adriano, di Enzo e Tamara
· Mancuso Gaja, di Giovanni e Gabriela
· Lettieri Raffaele, di Salvatore e Domenica
· Ligorio Giovanni, di Pietro e Grazia
· Perrielo Celina Maria, di Annamaria
· Di Ceglie Sergio, di Andrea e Maria
· Damis Maria Isabella, di Domenico e Laura
· Panichella Dylan Francesco, di Giuseppe e Angela
Defunti
Flavio Magrini
nato l'8.03.1941
† 12.04.2011
Salvatore Palillo
nato il 30.11.1943
† 13.05.2011
Sostenitori Contatto 2011
Mario Cascella
nato il 3.04.1947
† 24.03.2011
Andreotti, Avogadri, Belfiore, Calamai, Caruso, Costantino,
Eurostar, Feroleto, Gianfreda, Guarino, Ivagnes, Lombardi,
Meringolo, Missionarie Secolari Scalabriniane, Moser,
Palladino, Sbrizzai.
Saldo attuale E 1.502,44
Fino a estratto conto nr. 17 del 13.05.2011
Contatto ringrazia tutti i suoi sostenitori e benefattori.
Vergelt's Gott!
NB: Qualora avessimo dimenticato qualche nome vi chiediamo
scusa. Per favore segnalatecelo. Grazie!
Cari lettori,
cambiate casa?
A Contatto è pervenuto
il seguente e-Mail:
Buon giorno, mi chiamo E. R.,
fino all’anno scorso ricevevo
regolarmente il vostro
prezioso periodico che per noi
italiani all'estero è molto informativo.
Forse è dovuto dal fatto che ho cambiato indirizzo e
così ho perso il contatto con “Contatto”.
Potete continuare a spedirmelo al nuovo indirizzo
per favore?
Carissimi lettori, se cambiate casa, non dimenticate
di farci pervenire per tempo il vostro cambio di indirizzo.
Grazie.
Festa
San Padre Pio
“Per Padre Pio, ci sono anch’io”
Carissimi connazionali,
la nostra bella Italia, Terra di Santi, navigatori
e poeti ci ha offerto in questi
ultimi tempi il Santo più amato, invocato
e visitato, San Padre Pio da Pietrelcina. Umile frate
francescano ha ricevuto da Dio il dono delle stimmate.
Durante la sua vita piena di sofferenze e di persecuzioni
ha realizzato l’opera “Casa sollievo della sofferenza”,
ha creato nel mondo intero i “Gruppi di preghiera“ che
sono la vera forza che sostiene tutta la sua opera.
P. Pio, conosciuto da tanti, mentre era in vita, perfino dal
Beato Giovanni Paolo II° il quale è riuscito a strappargli
un miracolo. Padre Pio ha detto: “Da morto farò più rumore
che da vivo“. E me lo auguro perché quell’umile
frate invidiato e contrastato da tanti ha offerto la sua
vita piena di sofferenze per la salvezza di tante anime
che allora si recavano al suo confessionale per ritrovare
la riconciliazione con Dio e la pace del cuore..
Lui ha trovato la sua forza per superare tutto e sopportare
tutti nella sua intima unione con Gesù Eucaristico:
Le SS. Messe di P. Pio... e nella devozione alla sua “Madunnella“
che ha invocato sempre con tanta fiducia
sgranando in ogni momento la corone del S. Rosario.
Oggi, non c’è casa di Italiani che non abbia una statua o
un quadro di S. Padre Pio. Non c’è portafoglio che non
contenga anche una piccola immagine di S. Padre Pio.
P. Pio è sempre con noi. Ognuno può dire: “Padre Pio è
mio...“.
Per questo santo così popolare, noi italiani della Missione
di Monaco vogliamo organizzare una volta all’anno
una grande festa che veda tutte le nostre comunità, ed
ogni fedele devoto di qualsiasi nazionalità, riuniti insieme
per una S. Messa solenne e per un momento di festa.
Ci vogliamo provare.
Domenica 10 luglio
Chiesa di St Anton, Kapuzinerstr.,
Monaco ore 11.30
con processione e s. Messa solenne
Segue momento di Festa da organizzare “Per P. Pio ci
sono anch’io e se ci sei anche tu, siamo uno in più.“
Passaparola.
Promotori di questa festa: La missione Cattolica italiana
di Monaco con P. Vincenzo, un innamorato di San P.
Pio e voi tutti che vi offrirete a dare una mano gratis...
Seguiranno informazioni più dettagliate...
Pellegrinaggio
dal 25 al 30 ottobre 2011
P. Pio: S. Giovanni Rotondo-Pietrelcina
Cascia: S. Rita
Assisi: San Francesco
Prezzo: adulti € 289; bambini: € 249
Contatto Maggio-Giugno-Luglio 2011 13
(Seguirà volantino - Massimo 1 Bus di 50 persone)

14
Musica
FRANZ LISZT: UN TITANO
DELLA MUSICA A DUECENTO ANNI
Contatto Maggio-Giugno-Luglio 2011
DALLA NASCITA
“Il mal d’Italia
sarà sempre
il male delle
anime belle”
(Franz Liszt)
Franz Liszt nel 1856
in un dipinto di
Wilhelm von Kaulbach
È difficile tracciare in breve una biografia
complessa, ricca di spunti e di
colpi di scena come quella di Franz
Listz. Ci proviamo, consapevoli dei limiti
di questo articolo che desidera
comunque far assaporare la vivacità
e l’intensità di un’esistenza quale
quella del grande musicista ungherese
nato il 22 ottobre 1811 a Doborján
(oggi Raiding), un paese al confine
tra Austria e Ungheria.
Il padre Adam, dopo aver intuito il
talento musicale del figlio, fece di
tutto per farlo studiare a Vienna; si
licenziò e vendette tutti i suoi averi
per raccogliere i fondi necessari
per trasferirsi con la famiglia nella
capitale austriaca dove Franz divenne
allievo di Carl Czerny, uno degli
insegnanti di pianoforte più famosi
del tempo. In seguito la famiglia si
trasferì a Parigi dove, nel 1827, alla
morte del padre, Liszt cadde in una
profonda depressione.
Trascorse un periodo di studio in solitudine
ma anche dedicato alla frequentazione
della vita culturale della
città come partecipante attivo dei
salotti più in vista di Parigi.
Ciò gli diede l’opportunità di conoscere
importanti musicisti, scrittori,
artisti e, naturalmente, anche donne
dell’alta società.
Dopo aver ascoltato un concerto tenuto
da Paganini, Liszt si dedicò a un
intenso studio del pianoforte, avendo
come obiettivo quello di trasferire
sul pianoforte il virtuosismo trascendentale
dimostrato da Paganini
sul suo violino.
Riuscì nell’intento tanto che dopo
qualche anno si affermò come uno
dei più acclamati e richiesti pianisti
d’Europa.
Leggendario fu il fascino della sua
persona non solo sotto l’aspetto musicale
ma anche sentimentale.
Numerose furono infatti le relazioni
intrattenute da Liszt anche con
donne dell’alta aristocrazia com’è il
caso di quella con la contessa Marie
d'Agoult che, già sposata, decise
di lasciare il marito per fuggire con
Liszt prima a Ginevra e poi in Italia.
In quel periodo nacquero così i figli
Cosima (che poi divenne la futura
moglie di Richard Wagner) e Daniel
(che morì alla giovanissima età di
vent’anni).
Nel 1844 Liszt interruppe la relazione
con Marie d’Agoult e nel 1847 si
legò alla principessa Caroline Von
Sayn-Wittgenstein, separata dal marito
e già madre di una figlia.
I tre si stabilirono a Weimar, città
in cui Liszt aveva intanto ottenuto
il posto di maestro di cappella alla
corte dell’importante principato tedesco.
Nel periodo di Weimar videro la luce
alcune delle sue composizioni più
significative, soprattutto quelle sinfoniche.
Dall’alto della sua posizione
Liszt contribuì notevolmente allo sviluppo
delle nuove tendenze musicali,
in particolare quelle wagneriane.
A Weimar si riunirono al padre i due
figli Cosima e Daniel, che sino ad allora
erano rimasti a Parigi.
Dopo difficili battaglie legali e dopo
il consenso finale di un consiglio cardinalizio
appositamente istituito,
Spartito originale di Franz Liszt
di Lucio Benaglia
Franz Liszt, nel Parco di Ilm
il 22 ottobre 1861 (che era anche il
giorno del suo cinquantesimo compleanno),
fu fissato il matrimonio
tra Liszt e la principessa von Sayn-
Wittgenstein. Ma il 21 sera, senza alcun
preavviso, la futura moglie ritirò
il proprio consenso. Liszt decise
così di rimanere a Roma dove, dopo
aver fatto studi teologici ed essersi
dedicato alla composizione di musiche
prevalentemente sacre, si ritirò
nel Monastero del Rosario sul Monte
Mario nel 1863. Più tardi, nel 1865 ricevette
gli ordini minori.
Per questo motivo nei ritratti dell’ultimo
periodo della sua vita, Liszt appare
sempre rappresentato in talare
e colletto.
Gli ultimi anni li trascorse così tra
Roma e diverse città europee, dove si
recò spesso per dare concerti, per ricevere
onorificenze, per tenere conferenze
e per presentare le sue ultime
composizioni sacre tra cui sono
da ricordare l’oratorio “Christus” e
la sua “Via Crucis”.
Nel 1886, giunto a Bayreuth per
partecipare al festival wagneriano,
si spense il 31 luglio tra braccia dell’amata
figlia Cosima, a causa di una
improvvisa polmonite.
La sua tomba, che si può visitare nel
cimitero di Bayreuth, è costantemente
meta di ammiratori, ancora oggi
affascinati dalla grandezza delle sue
musiche e attratti dal suo mito intramontabile.

Indirizzi utili a Monaco
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Kreillerstr. 24, 81673 München, tel. 089 43 66 96 10
CARITAS CENTRO
Landwehrstr. 26, 80336 München
· Servizio sociale: tel. 089 23 11 49 21
· Servizio psicologico: tel. 089 23 11 49 51
CARITAS WESTEND
Schrenkstr. 3, 80339 München, tel. 089 50 03 55 17
COMITES
Hermann-Schmid-Str. 8, 80336 München, tel. e fax 089 721 31 90
CONSOLATO GENERALE D’ITALIA
Möhlstr. 3, 81675 München, tel. 089 418 00 30, fax 089 47 79 99
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Hermann-Schmid-Str. 8, 80336 München
tel. 089 746 32 10, fax 089 74 63 21 30
PARROCCHIA ST. ANDREAS
Zenettistr. 46, 80337 München, tel. 089 77 41 84, fax 089 76 18 15
PATRONATO ACLI
Pettenkoferstr. 8 / IV, 80336 München, tel. 089 55 48 76
Orario di apertura: lunedì-giovedì 8.30-14.30
giovedì: 16.00-18.00
venerdì: 8.30-12.30
PATRONATO INAS/CISL (DGB-Haus)
Schwanthalerstr. 64, 80336 München, tel. 089 53 23 32
Orario di apertura: lunedì-giovedì 8.00-12.00 - 13.00-17.00
venerdì 8.00-12.00 - 13.00-15.30
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Häberlstr. 20, 80337 München, tel. 089 53 41 03
Orario di apertura: lunedì-venerdì 9.00-12.00 - 13.30-16.30
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Orario di apertura: lunedì-giovedì 9.30-13.30 - 14.30-17.00
venerdì 9.00-13.00
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Presso il COM.IT.ES. di Monaco di Baviera è in funzione
lo Sportello per i cittadini nei giorni di lunedì
e giovedì, dalle ore 18.00 alle ore 21.00.
I connazionali possono rivolgersi al COM.IT.ES.
(personalmente o per telefono) per informazioni,
segnalazioni, contatti.