Per costruire combatti la povertà. Per costruire combatti la povertà.

Contatto 

Nr. 1 · Gennaio-Febbraio 2009 

Periodico della Missione Cattolica Italiana di Monaco di Baviera 

Per 

costruire 

combatti 

la povertà. 

Benedetto XVI

Ricorda 

➧ Corsi di preparazione al Matrimonio 2009 

1. Corso: nel mese di febbraio 2009 

Sabato 7, 14, 21 e 28 febbraio, ore 9.00-11.30 

2. Corso: nei mesi di aprile-maggio 2009 

sabato 25 aprile e 2, 9 e 16 maggio, ore 9.00-11.30 

3. Corso: nel mese di novembre 2009 

sabato 7, 14, 21 e 28 novembre, ore 9.00-11.30 

➧ Corso di Cresima per Adulti 

Il prossimo corso di cresima per adulti avrà inizio 

sabato 21 febbraio 2009 dalle ore 15.00 alle ore 16.30 

in Missione. 

La Cresima è prevista per il 31 maggio (Pentecoste) 

a St. Andreas. 

Per ulteriori informazioni contattare P. Lorenzo o Paolo. 

➧ Pellegrinaggi 

· 14-16 aprile, Gita pellegrinaggio sulle orme di S. Cabrini, 

Beato Scalabrini e Mons. Bonomelli (vedi pagina 14) 

· Giovedì dell‘Ascensione, 21 maggio: 

Pellegrinaggio mariano della Missione a Violau 

➧ Feste della Comunità 

· Domenica 31 maggio: Festa della Cresima a St. Andreas 

➧ Date di pubblicazione di Contatto 2009 

Nr. 2: 30 marzo · Nr. 3: 8 giugno · Nr. 4: 28 settembre 

Nr. 5: 23 novembre 

2 

SANTE MESSE 

Sabato: 

· ore 18.30: Missione Cattolica Italiana, Lindwurmstr. 143 

Domenica e giorni festivi: 

· ore 11.00: Monaco Centro, St. Andreas, Zenettistr. 44 

· ore 11.00: Karlsfeld, St. Anna, Krenmoosstr. 7 

· ore 11.30: Neuperlach, St. Jakobus, Quiddestr. 35 

· ore 18.00: Monaco Centro 

Bürgersaalkirche, Neuhauserstr. 14 

· Pasing: 1 a e 3 a domenica ore 18.00 

St. Hildegard, Paosostr. 25 

· Unterhaching: 2ª domenica ore 19.00 e 4 a domenica 

ore 9.15 (bilingue) a St. Korbinian, Friedensplatz 

· Landshut: ore 16.00 4 a domenica del mese, 

St. Peter und Paul 

BATTESIMI 

1 o e 3 o sabato e 1 a e 3 a domenica del mese. 

Annunciarsi un mese prima. 

ISCRIZIONE AI CORSI DI CATECHISMO 

Possono iscriversi ragazzi, giovani e adulti che non 

sanno la lingua tedesca. 

Rivolgersi in segreteria entro il mese di settembre. 

MATRIMONI 

Incontri di preparazione al matrimonio cristiano 

Febbraio · Aprile · Novembre 

Annunciarsi sei mesi prima del matrimonio. 

CONFESSIONI 

Prima della S. Messa oppure in Missione. 

Contatto Gennaio-Febbraio 2009 

Missione Cattolica Italiana 

Lindwurmstr. 143 · 80337 München 

Tel. 089 746 30 60 · Fax 089 746 306 35 

eMail: contatto@mci-muenchen.net 

www.mci-muenchen.de 

Missionari: 

· P. Lorenzo Scremin, direttore-parroco 

· P. Armando Orioli 

· P. Alessandro Rossi 

Suore del Bell’Amore: 

· Sr. Franca Fratantonio 

· Sr. Rossana Sollai 

· Sr. Marianna Caruso 

Tel. 089 77 66 58 

Collaboratore laico: 

· Paolo Slongo 

martedì, mercoledì, venerdì, sabato: 

ore 8.30-11.30 o su appuntamento 

Segreteria: 

· Gabriele Maus, Gabriella Cecchini 

lunedì-venerdì: 8.30-11.30 

martedì-venerdì: 15.00-16.30

Editoriale 

In questo numero 

4 

6 

8 

10 

12 

14 

16 

17 

19 

20 

L’eredità di San Paolo 

La buona battaglia 

adesso tocca a noi 

Cattolici e Islamici 

chiamati a costruire 

un futuro comune 

Dossier emigrazione 

Messaggio di 

Sua Santità 

Benedetto XVI 

Vita della comunità 

Pellegrinaggio 

Pagina della salute 

Erfolgreicher 

Andreasmarkt an der 

Zenettistraße 

Pagina della vita 

Pagina sociale 

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Roberto Ronca · CH-3052 Bern 

Tel. 0041 31 914 04 65 

ronca.roberto@bluewin.ch 

COMBATTERE 

LA POVERTÀ, 

COSTRUIRE LA PACE: 

IMPEGNO DI SEMPRE 

Se si guarda il Nord del mondo dal Sud, non si può che restare sconvolti dallo 

scenario dell’ingiusta disuguaglianza: ricchezza da una parte ed estrema 

povertà dall’altra. Ma qual è la responsabilità dei Paesi ricchi? Una delle cause 

della povertà del Sud del mondo (e anche di larghe fasce sociali del Nord) è 

il risultato di logiche di esclusione, di sfruttamento e di cinica speculazione 

che accompagnano lo sviluppo economico e finanziario liberista, che tende a 

conquistare il mondo. 

Se è vero che il Nord non ha costruito il suo benessere solo sullo sfruttamento 

del Sud, è vero che ha avuto (e ha) responsabilità pesanti nel modo di gestire 

i meccanismi economici e finanziari che favoriscono, per il loro stesso funzionamento, 

gli interessi di chi li manovra, ma finiscono per soffocare o condizionare 

le economie dei Paesi meno sviluppati. Così ci ammoniva papa Giovanni 

Paolo II, nell’enciclica Sollicitudo rei socialis, a vent’anni da un’altra 

grande enciclica, Populorum progressio (1967) di Paolo VI, dedicata al fossato, 

finora incolmabile, tra Nord e Sud del mondo. 

Gli squilibri tra i popoli danneggiano tutti, eliminarli giova a tutti. Del resto, 

gli squilibri non si traducono solo in conflitti armati: assumono anche altre forme, 

come quella dell’inarrestabile migrazione delle popolazioni povere verso 

i Paesi ricchi. Quali che siano le politiche che saranno adottate per regolare i 

flussi migratori, è chiaro che la soluzione degli squilibri non può che essere la 

crescita del livello di vita dei Paesi poveri. 

Non si può continuare a ignorare che il vero problema del futuro del mondo 

è il rapporto ingiusto tra Nord e Sud del pianeta. Per contrastarlo occorre una 

conversione globale di tipo culturale, capace di condizionare e orientare le 

politiche dei Governi dei Paesi occidentali. 

“Per costruire la pace, combatti la povertà”: è il messaggio del Papa per il 

2009. La pace globale non passa attraverso la folle politica militare, ma, unicamente, 

attraverso la via della giustizia sociale globale e di un’equa distribuzione 

delle ricchezze. 

Contatto Gennaio-Febbraio 2009 3

Anno Paolino 

4 

L’EREDITÀ DI SAN PAOLO 

LA BUONA BATTAGLIA 

ADESSO TOCCA A NOI 

La storia ormai bimillenaria della 

presenza del cristianesimo in Italia 

ci porta a volte a dimenticare le vicende 

della sua prima diffusione, 

quel prodigioso dilatarsi della buona 

notizia del Signore Gesù morto e 

risorto, a partire da Gerusalemme e 

dalla Galilea fino al cuore dell’impero 

romano. 

Così diamo per scontate le radici 

cristiane del nostro continente e riconosciamo 

senza eccessiva fatica il 

contributo determinante che la fede 

cristiana e il comportamento quotidiano 

dei discepoli di Gesù di Nazaret 

hanno offerto nel corso dei secoli 

all’edificarsi e al definirsi del 

continente europeo. 

Ma siamo tentati di dimenticare i primi 

passi di questa “corsa della Parola 

di Dio”, rimuoviamo più o meno 

inconsciamente il dato che intere regioni 

del bacino del Mediterraneo, 

che avevano conosciuto e abbracciato 

la fede cristiana nell’età apostolica, 

si ritrovano oggi con sparute presenze 

cristiane, legate a rare vestigia 


di un passato che appare non più riproponibile 

ai nostri giorni. 

Che ne è delle sette Chiese dell’Apocalisse 

o della Tarso nativa di Paolo; 

cosa resta di Antiochia, sede della 

prima cattedra petrina, o dei luoghi 

dei primi concilii ecumenici come Nicea 

e Calcedonia; dov’è il pullulare 

di fervore cristiano, di dibattito teologico, 

di presenze monastiche che 

caratterizzavano la Cappadocia? 

E ancora: come vivono le più o meno 

esigue minoranze cristiane nella regione 

di Damasco, testimone della rivelazione 

del Signore Gesù al fariseo 

Saulo, o nelle agostiniane Ippona e 

Tagaste, o in quella prodigiosa Alessandria, 

dove la sapienza di Origene 

si era innestata nella ricchezza culturale 

di una città che aveva dato la 

versione greca dell’Antico Testamento 

e custodito il patrimonio di una 

biblioteca ineguagliabile? 

Sì, in quella a volte stanca consuetudine 

con cui ci diciamo e sentiamo 

appartenenti a una terra “cristiana”, 

finiamo per scordarci che nulla 

di tutto ciò è scontato, che non vi 

è nessuna garanzia che le vicende 

storiche che hanno segnato quanti 

ci hanno preceduto nel cammino 

della fede possano ripetersi anche ai 

nostri giorni o in quelli delle generazioni 

che verranno. 

Davvero la trasmissione della fede 

riposa sulla fragile testimonianza 

di uomini e donne semplici, guidati 

dallo Spirito e alimentati dal cibo della 

Parola e dell’eucaristia, ma anche 

esposti ai rovesci di eventi più grandi 

di loro: l’esile filo rosso tessuto da 

quanti hanno camminato dietro a 

Gesù sulle strade di Galilea e poi dipanatosi 

negli scritti neotestamentari e 

giunto fino a noi è affidato alle mani 

e al cuore di generazioni di cristiani 

“ordinari”, di eroi del quotidiano, di 

oscuri testimoni della speranza. 

Ripercorrere il cammino apostolico 

compiuto dall’infaticabile san Paolo, 

nell’anno a lui dedicato, può significare 

allora riandare ai fondamenti 

della nostra fede e fare memoria non 

solo di questo “gigante” del pensiero 

e del vissuto cristiano, ma anche 

di quella miriade di battezzati che ci 

ha preceduto e ora ci attendono, di 

quanti hanno saputo mostrare anche 

fino al martirio che vale la pena vivere 

e morire per Cristo. 

Commemorare, allora, non sarà banale 

nostalgia di una mitica stagione 

delle origini, né curiosità archeologica, 

ma autentica esperienza di fede, 

azione di grazie per quanto il Signore 

ci ha dato di vivere e di sperimentare: 

“la corsa della Parola” avviata 

da Paolo , la “buona battaglia”, la 

conservazione e la trasmissione della 

fede dipende anche da noi, qui e 

oggi, e dal nostro agire quotidiano 

teso a una conformità sempre maggiore 

al vivere e all’agire di Gesù, 

passato in mezzo agli uomini facendo 

il bene. 

Enzo Bianchi

SAN PAOLO 

MIGRANTEI 

Potrà sembrare un po’ forzato presentare 

San Paolo come migrante. Eppure non è difficile 

vedere riflessa proprio nella figura e 

nell’opera di lui non poche di quelle vicende 

esterne e soprattutto interiori che molti 

migranti vivono e soffrono sulla loro pelle 

e dunque ritenere Paolo di Tarso loro compagno 

di viaggio. 

La prima destinazione dei suoi viaggi apostolici, 

in particolare del primo viaggio, sono gli 

ebrei, tipici emigranti di quel tempo e ad essi 

Paolo porta il primo annuncio del Vangelo. 

Paolo, poi, è conosciuto, e si definisce lui stesso, 

“Apostolo delle genti”. Se per raggiungere 

i suoi connazionali si fa migrante coni 

migranti, egli continua ad essere migrante 

anche per raggiungere la gente del posto, i 

popoli pagani. 

Tale è la forza seducente della sua parola e 

del suo esempio che si trascina dietro collaboratori, 

migranti come lui: alcuni li colloca ad 

animare le giovani chiese da lui fondate, altri 

li porta con sé, altri li manda avanti ad aprire 

le strade per il primo annuncio del Vangelo. 

Non si tratta di semplici spostamenti geografici; 

non basta cambiare sede o vestito o 

rapporti sociali per chi, “Ebreo figlio di ebrei“ 

si fa tutto per tutti, per guadagnare ad ogni 

costo qualcuno“. 

È necessario cambiare usi e costumi, adattare 

modi di approccio e linguaggio, insomma 

un cambiamento che tocca l’intimo della propria 

identità etnica e culturale. È lo sforzo di 

inculturazione a tutti i migranti. 

Per il Vangelo ha affrontato una serie interminabile 

di prove e di sofferenze: “viaggi innumerevoli, 

pericoli di fiumi, pericoli di briganti, 

pericolo dai miei connazionali, pericoli 

nelle città, pericoli nel deserto, pericoli sul 

mare, ... disagi e fatiche, veglie senza numero, 

fame e sete“ (2 Cor 11, 26). 

Chiediamoci quale risonanza possono avere 

queste parole in emigranti e profughi che 

fuggono dalla disperazione affrontando anche 

loro le stesse prove, quei “pericoli nel deserto, 

pericoli sul mare“, sui quali anche Benedetto 

XVI ha lanciato un accorato allarme 

nell’ultima domenica di agosto. 

Non c’è dunque artificio nel rilevare interessanti 

analogie tra la figura del grande apostolo 

e la condizione esistenziale di questi 

nostri fratelli, specialmente di coloro soffrono 

in forma più acuta il dramma dell’esodo 

forzato. 

Piergiorgio Saviola 


Chiesa e Mondo 

Credere nel dialogo 

“CATTOLICI E ISLAMICI 

CHIAMATI A COSTRUIRE 

UN FUTURO COMUNE“ 

Benedetto XVI ha ricevuto in udienza i partecipanti al seminario sul tema 

“Amore di Dio, amore del prossimo” svoltosi a Roma dal 4 al 6 novembre 

2008 su iniziativa del Forum cattolico-musulmano. Continua, così, il 

cammino di dialogo rilanciato nel 2007 dalla “lettera aperta” di 138 personalità 

islamiche e dalla risposta del cardinale Bertone a nome del Papa. 

Ascoltarsi senza pregiudizi 

Dialogare, riconoscere le differenze 

ed ascoltarsi reciprocamente, senza 

pregiudizi. 

Dialogare, come una sfida “a dimostrare, 

con le parole e soprattutto 

con le azioni, che il messaggio delle 

nostre religioni è di armonia e di 

comprensione reciproca”. 

È proprio questo il compito “essenziale”, 

se non si vuole “indebolire 

la credibilità e l’efficacia non solo del 

nostro dialogo, ma anche delle nostre 

stesse religioni”. 

Nello stesso tempo si deve far in 

modo che “ciò che di positivo emerge” 

dal dialogo non resti “confinato 

a un gruppo ristretto di specialisti 

ed esperti, ma venga messo al servizio 

di tutti, per goderne i frutti nella 

vita di ogni giorno”. 

È proprio con questo particolare 

invito che il papa Benedetto XVI si 

è rivolto all’Islam, andando oltre il 

tendere la mano per un dialogo operativo. 

Ha dichiarato con forza: “Dio ci 

chiama a lavorare insieme” per “costruire 

un futuro comune, nella dignità 

della persona umana e nel rispetto 

reciproco”. 

Uno storico incontro 

Questo storico incontro scaturito 

dalla Lettera aperta di 138 personalità 

musulmane indirizzata il 13 ottobre 

2007 a Benedetto XVI e ad altri 

capi di Chiese e comunità ecclesiali, 

e dalla risposta che, a nome del Papa, 

il cardinale segretario di Stato, Tarcisio 

Bertone, aveva dato il 9 novembre 

2007. 

La convivenza pacifica, aveva sottolineato 

nel salutarlo Seyyed Hossein 

Nasr, rappresentante dell’islam 

sunnita, deve essere l’obiettivo comune, 

perché “solo attraverso questa 

pace sarà possibile stabilire la 

pace fra popoli e nazioni”. 

D’altronde, aveva aggiunto lo sciita 

Mustafa Ceric, va preso atto della 

“inevitabilità storica dell’incontro 

fra cattolicesimo e islam”, e quel che 

serve, allora, è una stagione di dialogo 

“per guarire il cuore, non per 

uccidere la mente”. 

Fra due anni 

un secondo Forum 

Nella “Dichiarazione comune” conclusiva 

del Seminario si annuncia un 

secondo Forum, da tenere entro due 

anni, in un Paese a maggioranza musulmana 

e contemporaneamente si 

auspica la possibilità di creare un Comitato 

misto permanente. 

Nella “Dichiarazione comune” si 

afferma il rispetto per la vita e per 

la dignità di ogni persona, uomo o 

donna, il rispetto per la libertà di 

coscienza e di religione, si ribadisce 

il rifiuto di discriminazioni a causa 

della fede e l’importanza di testimoniare 

con la preghiera, in un mondo 

sempre più secolarizzato, la dimensione 

trascendente della vita. 

Infine, si definisce come “dovere” 

la sana educazione morale, civile e 

religiosa dei giovani, informandoli 

sulla fede degli altri. 

Al termine dell’incontro Benedetto 

XVI ha affermato: “Anche se permangono 

“differenti modi di approccio”, 

soprattutto sulla concezione di 

Dio, nonostante le diversità “adorare 

l’unico Dio che ci ha creato e che 

si prende cura di ogni persona sulla 

faccia della terra. Insieme dobbiamo 

mostrare, attraverso il reciproco 

rispetto e solidarietà, che ci consideriamo 

membri di una sola famiglia”. 

Salvatore Mazza 

6 

Contatto Gennaio-Febbraio 2009

LAICITÀ, 

UNA GARANZIA 

PER LA RELIGIONE 

Cosa rendere a Cesare e cosa rendere 

a Dio? Le parole di Gesù riportate 

dai Vangeli - “Date a Cesare quello 

che è di Cesare, e a Dio quello che 

è di Dio” - parole pesanti come pietre, 

hanno attraversato i secoli fino 

a oggi e sempre hanno mostrato il 

loro spessore nelle comunità cristiane: 

a queste parole sempre si ritorna, 

convinti della loro verità e della loro 

qualità imperativa, ma l’interpretazione 

deve essere sempre rinnovata, 

in ogni situazione storica, in ogni 

spazio politico. 

Così, se nell’oriente ortodosso il “cesaropapismo” 

ha significato non solo 

alleanza tra trono e altare ma anche 

sottomissione della chiesa allo stato, 

in occidente con il potere temporale 

dei papi si è giunti fino a voler dare a 

Dio ciò che spettava a Cesare. 

È con alle spalle questo scenario plurisecolare 

che oggi si affronta nuovamente 

il dibattito sulla laicità. 

Va detto innanzitutto che la laicità, 

intesa come principio di distinzione 

tra stato e religioni, oggi è non solo 

accettata dai cristiani, ma è divenuta 

un autentico contributo che essi sanno 

dare all’attuale società, soprattutto 

in questa fase di costruzione 

del-l’Europa: non c’è contraddizione 

tra fedeltà alla chiesa e attaccamento 

all’istanza di laicità. 

Indubbiamente il concetto di laicità 

resta fluido, e infatti qua e là si propugna 

una neo-laicità che si fa carico 

di nuove esigenze le quali misconoscono 

le peculiarità delle religioni 

nella società. 

Si è però passati gradualmente da 

una laicità di rifiuto o di restrizione, 

il laicismo, a una laicità di rispetto o 

di neutralità positiva e questo cambiamento 

è percepito dalle religioni 

come un’acquisizione preziosa e feconda. 

Giovanni Paolo II ha parlato di “giusta 

laicità”, in cui tutti i cittadini possano 

sentirsi rappresentati, a qualunque, 

fede, etica e cultura appartengano. 

La laicità non è il laicismo! Essa non 

è altro che il rispetto di tutte le fedi 

da parte dello stato che assicura il libero 

esercizio delle attività cultuali, 

spirituali, culturali e caritative delle 

diverse comunità. Si tratta cioè di accettare 

il fatto religioso nello spazio 

pubblico, nella società, di non relegarlo 

al privato, perché le religioni 

hanno una dimensione sociale che 

non può essere negata. 

In una società pluralista, la laicità è 

un luogo di comunicazione tra le religioni 

e di garanzia per l’espressione 

delle diverse componenti della società, 

non un luogo che vuole contenerle 

o reprimerle. 

Se l’articolo 9 della Convenzione europea 

dei diritti dell’uomo del 1950 

afferma che la libertà di religione 

implica anche la possibilità di manifestare 

questa religione individualmente 

e collettivamente, in pubblico 

e in privato, allora occorre essere 

molto prudenti quando si legifera, 

come sta avvenendo in Francia, sui 

segni di appartenenza religiosa nello 

spazio pubblico. 

Non mi pare rispettosa della laicità 

la pretesa di una menzione del nome 

di Dio nella Costituzione europea - 

richiesta che, infatti, le chiese non 

avanzano - ma è laicismo impedire la 

menzione delle radici cristiane dell’Europa: 

queste appartengono alla 

verità storica che deve far parte della 

memoria di una società. 

Una formula capace di ricordare nella 

Costituzione “i retaggi culturali, 

religiosi e umanistici, tra cui soprattutto 

il cristianesimo nelle sue diverse 

espressioni, sovente in fecondo 

rapporto con la civiltà ebraica e islamica” 

sarebbe non solo necessaria 

ma anche altamente significativa e 

da tutti accettabile. 

A mio parere poi, una “giusta laicità” 

sarebbe di grande giovamento 

alla vita ecclesiale dei cristiani che 

proprio in essa potrebbero trovare 

protezione contro l’utilizzo della 

fede come “religione civile”, contro 

un uso strumentale della religione 

da parte di quanti misconoscono 

nuovamente la distinzione tra Dio e 

Cesare. 

Se la chiesa accettasse di svolgere 

questo ruolo di religione civile, forse 

sarebbe più potente, maggiormente 

capace di far presa sulla gente, ma rinuncerebbe 

a comunicare il Vangelo, 

a farlo risuonare come “buona notizia”, 

parola che chiede conversione e 

rinuncia agli idoli societari, profezia 

liberante per gli uomini e le donne 

del nostro tempo. 

Enzo Bianchi 



8 

DA MARE FRONTIERA 

A MARE CERNIERA LE 

MIGRAZIONE E LA SOCIETÀ 

MEDITERRANEA DEL FUTURO 

Dall’8 al 12 dicembre 2008 

si è tenuto ad Ancona - Loreto 

l’11° Meeting Internazionale sulle Migrazioni. 

Un avvenimento determinante nel dibattito, 

così attuale, del problema migratorio. 


L’undicesima edizione del Meeting 

Internazionale sulle Migrazioni 

(MIM), ha trattato il tema: “Da mare 

frontiera a mare cerniera”: le migrazioni 

e la società mediterranea del 

futuro con particolare riferimento 

alla realtà migratoria dai Paesi balcanici. 

Con l’apporto di ricercatori italiani, 

europei e balcanici si è cercato di 

fare il punto sulla politica europea 

sull’immigrazione. 

La caduta del muro di Berlino del 

1989 ha significato un nuovo assetto 

geopolitico mondiale, che in Europa 

ha rilanciato il processo dell’unificazione 

europea. 

A quasi vent’anni da questo evento, 

possiamo guardare più in profondità 

gli eventi drammatici che si sono 

succeduti nei Balcani. 

Le immagini dell’esodo di massa degli 

albanesi nei porti pugliesi nel 

1991 ha scosso l’opinione pubblica 

mondiale ed ha creato una stagione 

di tensioni in particolare in Italia: 

si sono costruiti stereotipi negativi 

pesanti su questa immigrazione, sulla 

quale si sono riversate e condensate 

le paure e le fobie della società 

italiana. 

La sensazione degli europei e degli 

italiani di essere una “fortezza” assediata 

si è poi ripetuta sistematicamente 

ad ogni ondata migratoria: 

da quella dei profughi della Bosnia 

a metà degli anni ‘90, alle nuove ondate 

migratorie dall’Est Europa, a 

quella recente dei rumeni fino all’arrivo 

dei richiedenti asilo e dai migranti 

frutti di vere e proprie catastrofi 

umanitarie. 

Durante il Meeting, sono emerse le 

seguenti riflessioni: 

· L’Europa ed i Paesi che compongono 

l’Unione perseguono una politica 

“securitaria” nei confronti delle migrazioni: 

la “governance” delle migrazioni 

e la lotta contro l’immigrazione 

clandestina sono prospettate 

come la soluzione per dare sicurezza 

alle società europee, inserendo il 

controllo dell’immigrazione nell’ottica 

della lotta al terrorismo, soprattutto 

di matrice islamica. 

Viene, così, proposta e ribadita la 

trilogia surreale, “immigrazione - 

criminalità e terrorismo - insicurezza”. 

L’obiettivo della politica europea 

appare quello di limitare il numero 

degli immigrati, rendendo difficile 

e quasi impossibile l’arrivo di immi-

grati regolari, di eliminare i clandestini, 

in quanto causa principale 

dell’insicurezza. 

Tuttavia nell’attuale situazione di 

crisi, mentre si sta consolidando l’entità 

politica e culturale dell’Unione 

Europea, bisogna, con coraggio e 

lungimiranza, affrontare politiche di 

integrazione sociale, culturale e politica 

della componente migratoria, 

presente in modo strutturale nelle 

nostre società. 

Una delle mistificazioni ed incongruenze 

dell’attuale politica migratoria 

europea riguarda l’atteggiamento 

relativo all’asilo e alle situazione 

umanitarie, che si consumano 

nella frontiera mediterranea 

e nei porti europei (italiani in particolare) 

che si affacciano sul quello 

che era un tempo definito “mare 

nostrum”. 

I disperati, che arrivano a Lampedusa 

sui gommoni e sulle carrette del 

mare o nei container e nelle stive 

delle navi, non possono essere considerati 

“migranti clandestini”, quanto 

piuttosto richiedenti asilo o casi 

umanitari. 

Ad essi vanno applicate le norme 

per i richiedenti asilo, più che le 

espulsioni ed i rinvii al Paese di partenza. 

Va, inoltre, contestata e comunque 

rivista, la politica di aiuti per lo sviluppo 

collegata con il trasferimento 

nei Paesi del Nord Africa del ruolo di 

controllo delle frontiere della “fortezza 

Europa”. 

· Grazie alla presenza di vari relatori 

provenienti dai Paesi balcanici, 

si sono percorse le tappe della storia 

recente delle migrazioni balcaniche 

verso l’Europa. In particolare 

ci è stata illustrata la tragedia della 

guerra del 1995 che ha causato oltre 

100.000 morti ed 1.326.000 profughi, 

il bilancio più pesante registrato 

sul suolo europeo dopo la fine 

della seconda guerra mondiale. 

Se l’Europa dopo la caduta di Berlino 

avesse intrapreso una politica di inclusione 

dei Paesi balcanici più decisa, 

si sarebbe probabilmente scongiurata 

una tragedia di tali dimensioni. 

In effetti, l’unica strada per realizzare 

un’area di pace e di dialogo nei 

Balcani, rimane quella dell’inclusione 

dei Paesi balcanici nell’Unione 

Europea, come si è verificato per la 

Slovenia, la Croazia e, più di recente, 

per la Bulgaria e la Romania. 

In questi anni si sono poste le basi 

per la costruzione di un’Area euro 

adriatica, attraverso una serie di 

istituzioni che stanno costruendo 

momenti di incontro, di dialogo, di 

cooperazione effettiva nei vari livelli: 

· l’UNIADRION, rete di università e 

di Centri di ricerca e di Sviluppo dei 

Paesi del bacino dell’Adriatico e dello 

Ionio, nata nel 2001, che collega 

36 Università sulle sponde dell’Adriatico. 

· Il Forum delle Città dell’Adriatico 

e dell’Ionio, nata nel 1999, che 

raggruppa 53 comuni sulle sponde 

dell’Adriatico. 

· L’Iniziativa Adriatico Ionica (IAI), 

nata nel 2000 come organismo istituzionale 

tra i ministeri degli esteri 

di nove Paesi (Albania, Bosnia-Erzegovina, 

Croazia, Grecia, Italia, Montenegro, 

Serbia) della futura Area 

Euro - Adriatica, è impegnata sul 

fronte della tutela dell’ambiente, 

delle politiche portuali, degli scambi 

economici e del turismo. 

· I Paesi balcanici, che hanno vissuto 

il dramma della guerra etnico religiosa 

(Croazia, Serbia e Bosnia Erzegovina), 

hanno bisogno di entrare 

nello spirito di convivenza pacifica, 

che l’Unione Europea ha costruito in 

questi anni, superando le derive nazionaliste 

sempre. 

Solo una coraggiosa inclusione nell’Unione 

di tali Paesi, che sono stati 

scossi ed insanguinati da nazionalismi 

etnico religiosi, può risolvere alla 

radice le fragilità della convivenza 

sociale e politica, sempre minacciata 

da un retaggio storico anche 

recente, non ancora del tutto digerito 

e risolto. 



MESSAGGIO 

DI SUA SANTITÀ 

BENEDETTO XVI 

Il 18 gennaio è stata celebrata la Giornata Mondiale del Migrante e 

del Rifugiato. Come da consuetudine, il Papa ha inviato un messaggio 

esortando tutti ad affrontare il problema con spirito autenticamente 

cristiano. Come esempio, il S. Padre ha proposto l’apostolo Paolo. 

Ecco uno stralcio del messaggio. 

Cari fratelli e sorelle, 

quest’anno il Messaggio per la Giornata 

Mondiale del Migrante e del Rifugiato 

ha come tema: “San Paolo migrante, 

Apostolo delle genti“, e prende spunto 

dalla felice coincidenza dell’Anno Giubilare 

del bimillenario della sua nascita. 

La predicazione e l’opera di mediazione 

fra le diverse culture e il Vangelo, operata 

da Paolo “migrante per vocazione“, 

costituiscono in effetti un significativo 

punto di riferimento anche per chi si trova 

coinvolto nel movimento migratorio 

contemporaneo. Nato in una famiglia 

di ebrei emigrati a Tarso di Cilicia, Saulo 

venne educato nella lingua e nella cultura 

ebraica ed ellenistica, valorizzando il 

contesto culturale romano. Dopo che sulla 

via di Damasco avvenne il suo incontro 

con Cristo egli, pur non rinnegando le 

proprie “tradizioni“ e nutrendo stima e 

gratitudine verso il Giudaismo e la Legge 

senza esitazioni e ripensamenti si dedicò 

alla nuova missione con coraggio ed entusiasmo, 

docile al comando del Signore: 

“Ti manderò lontano, tra i pagani“. 

Guidato dallo Spirito Santo, si prodigò 

senza riserve, perché fosse annunciato a 

tutti, senza distinzione di nazionalità e 

di cultura, il Vangelo. La proclamazione 

del kerygma gli fece attraversare i mari 

del Vicino Oriente e percorrere le strade 

dell’Europa, fino a giungere a Roma. 

La sua vita e la sua predicazione furono 

interamente orientate a far conoscere e 

amare Gesù. Questa è, anche al presente, 

nell’era della globalizzazione, la missione 

della Chiesa e di ogni battezzato; missione 

che con attenta sollecitudine pastorale 

si dirige pure al variegato universo dei 

migranti - studenti fuori sede, immigrati, 

rifugiati, profughi, sfollati - includendo 

coloro che sono vittime delle schiavitù 

moderne, come ad esempio nella tratta 

degli esseri umani. Anche oggi va proposto 

il messaggio della salvezza con lo 

stesso atteggiamento dell’Apostolo delle 

genti, tenendo conto delle diverse situazioni 

sociali e culturali, e delle particolari 

difficoltà di ciascuno in conseguenza della 

condizione di migrante e di itinerante. 

Formulo l’auspicio che ogni comunità 

cristiana possa nutrire il medesimo fervore 

apostolico di san Paolo che, pur di 

annunciare a tutti l’amore salvifico del 

Padre si tutto a tutti. Il suo esempio sia 

anche per noi di stimolo a farci solidali 

con questi nostri fratelli e sorelle e a promuovere, 

in ogni parte del mondo e con 

ogni mezzo, la pacifica convivenza fra etnie, 

culture e religioni diverse. 

Cari fratelli e sorelle, L’insegnamento e 

l’esempio di San Paolo umile-grande Apostolo 

e migrante, evangelizzatore di popoli 

e culture, ci sproni a comprendere che 

l’esercizio della carità costituisce il culmine 

e la sintesi dell’intera vita cristiana … 

La corale Pontanima, fondata nel 1996 nella Bosnia dopo la dissoluzione della ex-Jugoslavia, 

si pone come reazione positiva allo scontro di civiltà, per promuovere incontro e dialogo. 

10 


Monaco e dintorni 

COM.IT.ES. DI MONACO 

IMPEGNI SVOLTI E PREVISIONI 

La campagna per la partecipazione alle elezioni amministrative 

bavaresi del 3 marzo e quella per la doppia cittadinanza 

hanno esemplarmente aperto e chiuso le attività 

del COM.IT.ES. di Monaco di Baviera nel corso del 2008, 

nel segno di un continuato impegno a favore della partecipazione 

e dell’integrazione degli italiani nella vita politica, 

sociale e culturale locale. 

Nel segno dell’integrazione è proseguita - in collaborazione 

col Consolato Generale - la serie di incontri con i sindaci, 

le comunità italiane, le realtà imprenditoriali italotedesche 

della nostra Circoscrizione Consolare, nonché le 

visite ai nostri connazionali detenuti negli istituti di pena 

bavaresi. 

Ragazze e ragazzi della nostra circoscrizione consolare 

hanno partecipato alle Conferenze dei Giovani Italiani in 

Germania (a Francoforte) e nel Mondo (a Roma), vivendo 

un’esperienza intensa e costruttiva, intessendo con i loro 

coetanei di altre realtà stimolanti rapporti che speriamo 

producano progetti e collaborazioni fruttuose. Grande 

successo ha riscontrato la “giornata di studio sulla didattica 

integrativa”, che ha avuto come relatori importanti 

esperti italiani e tedeschi (tra gli altri: il Prof. Dario Ianes 

e la dott.sa Vanessa Macchia dell’Università di Bolzano, 

la Prof.ssa Erika Nardon-Schmid dell’Università Cattolica 

del Sacro Cuore di Milano/Brescia, Klaus Wenzel, Presidente 

del Bayerischer Lehrer- und Lehrerinnenverband, 

il Prof. Dr. Wassilios E. Fthenakis, Direttore dell’Istituto 

Statale per la pedagogia infantile di Monaco) ed un numerosissimo 

ed attentissimo pubblico di genitori, insegnanti, 

operatori educativi. 

Un successo che si è realizzato anche per la serata con 

l’artista Lino Banfi e per la cerimonia commemorativa 

del 60 o anniversario della Costituzione Italiana, con la 

ricca ed equilibrata relazione del Vicepresidente della 

Commissione Affari Esteri e Comunitari della Camera dei 

Deputati, on. Franco Narducci, eventi organizzati assieme 

al Consolato Generale, come anche per i tradizionali 

appuntamenti del 25 aprile a Dachau e del 1 o novembre 

al Waldfriedhof. 

Nel segno della Costituzione si apre anche il 2009. In occasione 

del duplice anniversario delle Costituzioni italiana 

e tedesca, i COM.IT.ES. di Monaco di Baviera, Colonia 

e Dortmund pubblicano un volume bilingue - italiano e 

tedesco - con i testi delle due Costituzioni (nella versione 

originale e tradotta). 

Il volume è arricchito dalle prefazioni del Presidente 

della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, e del Presidente 

della Repubblica Federale Tedesca, Horst Köhler. 

La pubblicazione verrà distribuita in modo particolare ai 

giovani della nostra circoscrizione, ma anche a chiunque 

ne farà richiesta. Il 2009 vedrà un particolare impegno 

sul fronte dei corsi di lingua e cultura italiana, la cui gestione 

dovrà quest’anno passare dal Ministero bavarese 

dell’Istruzione all’amministrazione italiana. 

L’informazione e la sensibilizzazione sulle Elezioni del 

Parlamento Europeo (6-7 giugno) saranno necessarie 

per una partecipazione attiva e consapevole della nostra 

comunità a questo importante appuntamento. 

Accanto a tutto questo, continuerà il quotidiano lavoro di 

ascolto ed incontro, attraverso l’attività dello “Sportello 

per i cittadini”, gli incontri con le diverse associazioni e 

realtà locali, le visite ai connazionali in carcere. 

Dr. Claudio Cumani, Presidente COM.IT.ES di Monaco 

Il Centro Sardo “Su Gennargentù” 

di Monaco informa 

La regione autonoma della Sardegna in occasione 

delle elezioni regionali del 15 ed il 16 febbraio 2009 

concede un contributo agli elettori sardi iscritti all’A.I.R.E. 

e residenti all’estero. 

Il contributo ammonta a Euro 361,52 per i provenienti 

da Paesi europei e di Euro 619,75 per i provenienti dai 

Paesi extraeuropei. 

Per informazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio di Relazioni 

con il pubblico al numero 0039 070 606 70 25. 

Il Presidente Pier Luigi Sotgiu 


Pagina della comunità 

13 dicembre 2008: Festa di Natale a Karlsfeld 

Notte di Natale 2008 a St. Andreas 

Prima della solenne Messa di mezzanotte, nella chiesa di 

St. Andreas, il Gruppo Giovani della Missione ha presentato 

la recita “La notte di Natale”. 

La chiesa affollata di fedeli, malgrado l’ora avanzata, ha 

apprezzato molto l’impegno dei giovani attori. 

Bravi ragazzi, anche Gesù Bambino sarà stato contento di 

questa pubblicità. 

12 


21 dicembre 2008: 

Festa di Avvento a Unterhaching 

La comunità di Unterhaching ha offerto ad italiani e a 

parecchi tedeschi presenti una riflessione sulla venuta di 

Gesù in terra. Il Gruppo Giovani ha presentato con bravura 

la recita “La notte di Natale” e il coro della comunità 

ha sottolineato la rappresentazione con una carrellata di 

canti appropriati. Un’occasione propizia per capire il mistero 

di Dio che, per amore, ha voluto farsi uomo. 

6. dicembre 2009: Cresime adulti, St. Michael 

Begher Patrizio, Belluscio Bruno, Cauchi Maria, Ciucis Pietro, 

De Freites Nunes Carmen Theresa, D’Ambrosio Ilaria, 

Di Franco Massimo, La Gaetana Francesco, Luongo Anna 

Francesca Chiara, Mirabella Maria Concetta, Poccia Pasquale, 

Salvo Daniela, Trupia Rosario, Vicari Giuseppe. 

Anche la Missione di Monaco in Internet 

Dall’inizio dell’anno è attivo il sito Web della Missione, 

all’indirizzo: http://www.mci-muenchen.de. 

Vi si trovano notizie riguardanti la natura e le attività 

della Missione, notizie dalle zone pastorali 

esterne, comprese quelle dai vari gruppi; indirizzi 

e links utili e lo stesso “Contatto” in formato PDF. 

Sotto la voce “attualità” potrete trovare gli avvisi 

settimanali. 

Consultatelo! 

Campo scuola a Benediktbeuern 

Giovedì, 30 aprile - Domenica, 3 maggio 

In questa occasione i ragazzi dell’ACR e del gruppo di 

preparazione alla cresima faranno un’esperienza di vita 

comunitaria in 3 giornate scandite da momenti di 

gioco, discussione, preghiera, divertimento e amicizia. 

Domenica 3 maggio è prevista una festa insieme 

ai genitori. 

La partecipazione è aperta a tutti i ragazzi che hanno 

già fatto la Prima Comunione e ancora devono fare la 

Cresima. 

Per informazioni e iscrizioni ci si può rivolgere a Dario 

Aquilani, tel. 089 41 99 96 88 (telefonare dopo le 

ore 18.00). 


Pellegrinaggio 

Il Gruppo Missionario “G.B. Scalabrini” organizza 

Gita-Pellegrinaggio 

sui luoghi di tre grandi apostoli delle migrazioni: 

Cabrini · Scalabrini · Bonomelli 

martedì 14 - giovedì 16 aprile 2009 (vacanze di Pasqua) 

Cosa è il gruppo 

Missionario 

“G.B. Scalabrini” 

In ogni comunità cristiana, sia questa 

una parrocchia o una missione 

(come la nostra) esiste un Gruppo 

Missionario attivo. Il gruppo si fa interprete, 

localmente, della dimensione 

missionaria propria di tutta la 

Chiesa, sostenendo l’annuncio del 

Vangelo e dei missionari. 

Il gruppo “G.B. Scalabrini”, sorto 

all’interno di una missione per migranti, 

è particolarmente sensibile 

alla problematica della mobilità 

umana (migranti, rifugiati, profughi 

...). 

Informa e sensibilizza sui disagi 

(spesso tragedie) che sono all’origine 

del fenomeno; agisce in loco 

e sostiene i progetti, mirati alla 

promozione e all’inserimento di 

migranti e rifugiati, attuati dai missionari 

per l’emigrazione (scalabriniani 

ed altri) nelle varie parti del 

mondo. 

Confronta il sito web: 

MCI-muenchen.de 

sotto la voce gruppi. 

14 


Programma di massima 

Martedì 14 aprile: Monaco: partenza ore 6.00 

Como: il duomo, S. Bartolomeo, Sant’Abbondio 

Fino Mornasco: casa natale di Scalabrini 

Sant’Angelo Lodigiano: casa natale di madre Cabrini 

Piacenza: casa madre degli scalabriniani e museo 

Mercoledì 15 aprile: Cremona: duomo, tomba di Bonomelli 

Fidenza: duomo 

Chiaravalle della Colomba: Abbazia cistercense 

Parma: duomo e battistero 

Giovedì 16 aprile: 

Accoglienza: 

Piacenza: Sant’Antonino 

(nascita della congregazione dei missionari scalabriniani); 

Duomo (tomba di Scalabrini), S. Messa ... 

Monaco: ritorno previsto per le ore 21.00 

Pensione completa nella casa madre degli scalabriniani. 

Martedì: cena e pernottamento; 

mercoledì: colazione, cena, pernottamento 

(pranzo al sacco); 

giovedì: colazione e pranzo. 

Prezzo, tutto compreso: adulti o 160, bambini (4-12 anni) o 100 

(al momento dell’iscrizione viene versata una caparra di o 80) 

Chiusura delle iscrizioni, 15 marzo 2009. 

Cosa si prefigge 

la presente 

Gita-Pellegrinaggio 

Intende sensibilizzare una più vasta 

cerchia di persone - in vario modo 

migranti essi stessi - sul complesso e 

sempre più esteso fenomeno delle 

migrazioni. 

La gita-pellegrinaggio, proponendo 

la conoscenza di tre grandi a- 

postoli delle migrazioni: Santa 

Francesca Cabrini, Beato Giovanni 

Battista Scalabrini, Monsignor Geremia 

Bonomelli, ha una evidente 

dimensione culturale - artistica e 

spirituale. 

Un’occasione da non perdere!

Ja, du bist heilig, großer Gott, 

und all deine Werke verkünden dein Lob. 

Denn durch deinen Sohn, unseren Herrn Jesus Christus 

und in der Kraft des heiligen Geistes 

erfüllst du die ganze Schöpfung mit Leben und Gnade. 

Bis ans Ende der Zeiten versammelst du dir ein Volk, 

damit deinen Namen das reine Opfer dargebracht werde 

von Anfang der Sonne bis zum Untergang. 

GOTTES SCHÖPFUNG BEWAHREN - 

DAMIT ALLE LEBEN KÖNNEN ... 

Wie würde es uns gehen und was 

würden wir heute tun und lassen, 

wenn wir so schöpfungsbewusst 

und der Erde und den Menschen 

so tief verbunden wären, wie es 

jener Jesus von Nazaret offensichtlich 

gewesen ist? 

In einem Ober zwei Jahre gespannten 

Themenhorizont von 

“Armutsbekämpfung und Bewahrung 

der Schöpfung“ konzen 

triert sich die Misereor-Fastenaktion 

2009 auf den Zusammenhang 

von Klimawandel und Ernährungssicherheit. 

Ausgehend von Erfahrungen in 

Burkina Faso, Haiti und auf den 

Philippinen macht die Fastenaktion 

deutlich, wie sehr Menschen 

unter den Folgen des Klimawandels 

leiden, sich aber kraft ihrer 

Selbsthilfepotenziale und in der 

Entwicklungszusammenarbeit mit 

Misereor auch behaupten. 

Auf dem Erfahrungshintergrund 

von so Jahren Arbeit gegen den 

Hunger heißt die Antwort Misereors 

in der Entwicklungszusammenarbeit: 

vorrangige Förderung 

der nachhaltigen, kleinbäuerlichen 

Landwirtschaft! 

Nur sie ermöglicht den Menschen 

auf kleinen Flächen und mit 

nur geringen Investitionen eine 

krisensi chere, umweltverträgliche 

Produktion von Lebensmitteln. 

Diese Ansaze bewahren sich selbst 

bei sich wandelnden klimatischen 

Verhältnissen und gewährleisten 

damit auch Ernährungssicher heit 

in der Zukunft. 

Die Misereor-Fastenaktion 2009 

setzt Impulse zur Veränderung des 

individuellen Konsumverhaltens, 

ermutigt die Gemeinden zu nachhaltigem 

Umweltmanagement, 

bietet Projektpartnerschaf ten an, 

erbittet Spenden zur Unterstützung 

der Menschen im Süden und 

regt die Bürgerinnen und Bürger 

an, das Gespräch mit Politikern 

über Klimaschutz und Ernährungssicherheit 

zu suchen. 

Bankverbindung für Ihre Spenden 

MISEREOR: Spendenkonto 10 10 10 · Pax-Bank Aachen · BLZ: 370 601 93 

Vielen Dank! 


Pagina della salute 

MISURAZIONE 

DELLA PRESSIONE 

ARTERIOSA - 

UNA INVENZIONE 

TUTTA ITALIANA 

In Italia e in Germania, così come nel 

resto del mondo, esistono milioni di 

persone che soffrono di pressione arteriosa 

al di sopra della norma. 

Purtroppo l´ipertensione arteriosa 

non fa male, per cui molte persone 

non si accorgono in tempo di questa 

malattia che alla lunga ha serie 

conseguenze per la salute di tutto il 

corpo. Per questo è importante sapere 

misurare in modo corretto la 

pressione arteriosa. 

È stato un medico italiano di nome 

Riva Rocci (1863-1937) a scoprire e a 

descrivere la misurazione della pressione 

arteriosa al braccio mediante 

un manicotto elastico. 

Gonfiando e sgonfiando il manicotto 

si comprime e decomprime l’arteria 

principale del braccio. In questo 

modo si lascia uscire l’aria fino a che 

si risente la pulsazione all’arteria dell’avambraccio 

(arteria radiale). 

In questo modo la pressione del manicotto 

supera di poco quella dell’arteria 

e corrisponde alla pressione 

dell’arteria. 

Più tardi nel tempo si è combinato 

questo metodo con l’ascoltazione 

dell’arteria con il fonendoscopio, 

ascoltando dei rumori, causati dal 

flusso del sangue sincronizzati con il 

polso. 

Sgonfiando il manicotto al braccio la 

comparsa del primo tono corrisponde 

alla pressione sistolica e la scomparsa 

del tono legato al flusso arterioso 

alla pressione diastolica. 

La pressione viene calcolata in millimetri 

mercurio. Si consiglia di eseguire 

la misurazione alla mattina o /e 

alla sera prima di prender di nuovo 

i farmaci che dovrebbero abbassare 

la pressione. Per rendersi conto della 

loro efficacia si consiglia un periodo 

di riposo dai 3 ai 5 minuti. Il tempo 

necessario per sgonfiare il manicotto 

dovrebbe corrispondere a 2-3 millimetri 

mercurio per secondo; questo 

significa che con una pressione di 

160/90 la misurazione dura circa mezzo 

minuto. Si misura sempre il braccio 

dove il valore sistolico è più alto. 

Conviene anche posizionare il braccio 

in modo che il manicotto venga 

posto all’altezza del cuore. È importante 

in alcuni casi, specie nelle persone 

obese, anche la dimensione del 

manicotto il quale dovrebbe coprire 

due terzi del braccio. 

Bisogna anche correlare le dimensioni 

del braccio con quelle del manicotto 

gonfiabile se la circonferenza 

del braccio superi i 35 cm di circonferenza. 

Spesso accade che per gli obesi bisogna 

usare manicotti larghi e lunghi 

(oltre 34 cm). Uno studio canadese 

ci ha dimostrato che non esiste differenza 

nel misurare la pressione a 

braccio nudo o coperto (indumenti 

sottili intendiamoci!). 

È comunque consigliabile togliere 

maglioni, giacche e giacconi prima 

di misurare la pressione. 

Sul mercato esistono anche apparecchi 

automatici o semiautomatici elettronici 

che misurano la pressione secondo 

un metodo diverso cosiddetto 

oscillometrico. La differenza è che 

non vengono misurati toni acustici 

ma oscillazioni della pressione del 

manicotto correlabili con le pulsazioni 

dell’arteria che viene decompressa. 

Queste misurazioni all’inizio 

sono più forti poi diminuiscono e si 

misura la pressione media (in pratica 

l’ínsorgenza della più grande oscillazione). 

Comunque la misurazione più attendibile 

è quella tradizionale manuale 

acustica con il manicotto elastico e il 

fonendoscopio. 

Oggi esistono anche macchine in 

grado di misurare la pressione durante 

l’intera giornata: molto utili 

per seguire la giusta medicazione 

del paziente oppure per stabilire se 

la pressione è veramente alta anche 

all’infuori dell’ambulatorio medico. 

Bisogna anche dire che esiste una 

forma di ipertensione “del camice 

bianco”, che non è rara e che insorge 

nelle persone quando vedono 

una persona in un camice bianco. In 

questi casi la misurazione da parte 

di personale paramedico o nella farmacia 

è raccomandabile. 

Si consiglia inoltre sempre alle persone 

che si automisurano la pressione 

che documentino questi valori in 

un apposito “ passaporto” e di portarlo 

alle visite di controllo medico. 

Chi volesse saperne di più può consultare 

il sito tedesco della società 

dello studio della ipertensione: 

www.hochdruckliga.de 

anche per avere un elenco delle macchinette 

di misurazione della pressione 

consigliate. 

Dr. Med. Stefan Guggenbichler 

Frauenstr. 17, 80463 München, 

Tel. 08929 99 52 

16 


St. Andreas 

ERFOLGREICHER 

ANDREASMARKT AN 

DER ZENETTISTRASSE 

In fünf Jahren 20.000 E Erlös für die Kirchenrenovierung St. Andreas 

Er ist inzwischen zur Tradition geworden: 

Zum fünften Mal veranstaltete 

die Pfarrei St. Andreas am 

ersten Adventswochenende 2008 

rund um ihr Patrozinium an der Zenettistraße 

ihren Andreasmarkt. 

Neben dem obligatorischen Glühwein 

war die hausgemachte Kartoffelsuppe 

der Renner. Über 40 Liter 

Suppe haben die Besucherinnen und 

Besucher dieses Christkindlmarktes 

verzehrt, außerdem über 100 Paar 

Würstl, rund 180 Lebkuchen, 50 Portionen 

Christstollen und ebenso viele 

Tüten gebrannte Mandeln. 

Die vielen handgefertigten Produkte 

von Adventskränzen und Christbaumschmuck 

über Marmeladen 

und Plätzchen bis hin zu gestrickten 

Zugluftschlangen für Türen und 

Fenster und Keramik. 

Der Erlös kommt wie schon in den 

Jahren zuvor der 2009 beginnenden 

Generalrenovierung des Kircheninnenraums 

zugute. 

Mit 210.000 E muss die Pfarrei für 

ein Drittel der Kosten selbst aufkommen 

- knapp 30 Prozent fehlen noch. 

Seit 2004 hat der Andreasmarkt insgesamt 

bereits knapp 20.000 E eingebracht, 

alleine 2008 gut 4.800 E. 

Zum Fünfjährigen gab’s u.a. eine 

Aktion “100 Sterne für St. Andreas“; 

fast alle der von den Kindern des 

Kindergartens St. Andreas und den 

Ministranten gebastelten Sterne 

konnten gegen eine Spende von 

jeweils fünf Euro an einen Tannenbaum 

gehängt werden. 

Als Dankeschön durften die Spender 

außerdem einen kunstvoll aus 

bunten Papierstreifen geflochtenen 

Stern mit nach Hause nehmen. 

Den Auftakt des reichhaltigen Rahmenprogramms 

bildete am Freitagabend 

eine geistliche Abendmusik 

bei Kerzenschein mit dem Vokalensemble 

Pi mal Donna aus Stuttgart. 

Zum Abschluss am Sonntag gab’s 

eine adventliche Lesung, die ein 

Akkordeonquintett des Münchner 

Quintenzirkels musikalisch umrahmte. 

Dazwischen luden verschiedene 

musikalische Darbietungen von der 

Bläsermusik bis zu Chorgesängen 

zum Verweilen ein, darunter auch 

Liedgesänge des Chors des Istituto 

Italiano di Cultura, München. 

Großen Beifall erntete am Sonntagnachmittag 

auch das Adventssingspiel 

“Der Sternenbaum“, das Kinderchor 

und Kindergarten St. Andreas 

gemeinsam einstudiert hatten. 

Im Anschluss daran verteilte der Hl. 

Andreas wieder wie schon tags zuvor 

an die Kinder Plätzchen in Fischform. 

“Unser Markt war wieder ein voller 

Erfolg und ist aus der Zenettistraße 

gar nicht mehr wegzudenken!“, 

resümierte Pfarrgemeinderatsvorsitzende 

Christine Janssen die 

Veranstaltung. 

“Und das gemeinsame Organisieren, 

Basteln und Einstudieren hat 

unsere Gemeinde als Gemeinschaft 

wieder ein Stück weiter zusammengeschweißt“. 

Traudl Schröder 

Allen Marktbesuchern der italienischsprachigen 

Gemeinde sagen wir 

ein herzliches Dankeschön und laden 

schon jetzt ein für den nächsten 

Andreasmarkt von 27. bis 29. November 

2009. 

Spendenkonto 

Kirchenrenovierung 

St. Andreas: 

Konto-Nr. 202 141 922, 

LIGA Bank eG München, 

BLZ 750 90300. 

Das Vokalensemble Pi mal Donna eröffnete, 

begleitet von Ulrike Sic, der Kirchenmusikerin 

von St. Andreas, mit einem begeisternden 

Konzert den Andreasmarkt. 

Kinderchor und Kindergarten St. Andreas waren mit Feuereifer bei der Aufführung des 

Singspiels “Der Sternenbaum“ dabei. 


18 

Gruppi 

GRUPPI DI PREGHIERA 

E DI RIFLESSIONE 

• CORSO BIBLICO 

Ogni martedì alle ore 18.30 in Missione 

Responsabile: P. Alessandro Rossi, tel. 089 74 63 06 31 

• GRUPPO GIOVANI 

Incontri in Missione. Ogni giovedì, dalle ore 20.30, riflessioni; 1° sabato del mese, dalle 

ore 20.30, musica, giochi, discussioni…; 3 a e 4 a domenica del mese, ore 16.00-17.30. 

Responsabili: Paolo Slongo, tel. 089 74 63 06 24 e Alessandra Trenta, tel. 089 611 79 97 

• GRUPPO P. PIO 

Gli incontri sono il mercoledì alle ore 16.00 in Missione. 

Prossimi incontri: 4 e 18 febbraio e 4 e 18 marzo 2009 

Responsabile: Walter Graziano Fasson, tel. 089 310 85 84 

• GRUPPO TERZA ETÀ 

Febbraio: sabati 7 e 21 (Carnevale); Marzo: sabato 14; venerdì 27 (confessioni), 

sabato 28 e domenica 29 (unzione degli infermi). 

Gli incontri avvengono in Missione a partire dalle ore 14.00. 

Responsabile: Sr. Marianna Caruso, tel. 089 77 66 58 

• GRUPPO DI PREGHIERA 

Ogni sabato ore 17.00-18.30 in Missione. 

Responsabile: Paolo Slongo, tel. 089 74 63 06 24 

• GRUPPO BIBBIA UNTERHACHING 

Ogni mercoledì ore 19.00-21.00 nel Centro parrocchiale St. Korbinian, Unterhaching 

Responsabile: Paolo Slongo, tel. 089 74 63 06 24 

• AZIONE CATTOLICA ITALIANA NEUPERLACH 

Gruppo AC Adulti 

Incontri: 8 febbraio, 8 marzo, dalle ore 15.30-17.30 nel Foyer di St. Jakobus 

Responsabile: Alberto Damiani, tel. 089 54 37 00 01 

Animatori: Luca Martelli e Angela Smith. 

Gruppo AC Ragazzi (dopo Comunione) 

Dalle ore 15.00 alle ore 17.00 nel Foyer di St. Jakobus 

Gennaio: i sabati 17, 24 e 31; febbraio: domenica 1 (Festa della Pace) e i sabati 7 e 14. 

Marzo: i sabati 14, 21 e 28. 

Responsabile: Liana Ghizzini, tel. 089 436 25 03 

Animatori: Germana Baldisseri, Darío Aquilani e Barbara Fradeani. 

• CATECHISMO PRIMA COMUNIONE 

A St. Jakobus Neuperlach: ogni mercoledì dalle ore 17.30 alle ore 18.30 

Responsabili: Liana Ghizzini e Lauro Lauri 

• CATECHISMO CRESIMA 

A St. Jakobus Neuperlach: ogni lunedì dalle ore 18.00-19.00 

Responsabili: Alberto Damiani, Davide Cassata. 

• GRUPPO DOPO CRESIMA 

Responsabili: Daniele Semino e Rachele Taskhiri 

• GRUPPO PREGHIERA NEUPERLACH 

Ogni sabato, ore 15.00-15.45, cappella di St. Jakobus, Quiddestr. 35 

Responsabile: Maria Lisi, tel. 089 670 80 05 

• GRUPPO MISSIONARIO “Giovanni Battista Scalabrini” 

Responsabile Itala Basile, tel. 089 841 34 40 

• INCONTRI FANCIULLI 

Monaco Centro: 22 febbraio (Carnevale), 21 marzo, 4 aprile ore 10.00-12.00 in Missione. 

Neuperlach: 7 febbraio (Carnevale) e 21 marzo alle ore 10.00-12.00 a St. Jakobus. 

Responsabile: Sr. Franca Fratantonio, tel. 089 77 66 58 


INDIRIZZI UTILI A MONACO 

AOK (Cassa Mutua) 

Landsberger Str. 150-152 

80339 München, Tel. 089 544 40 

CARITAS OST/LAND 

Kreillerstr. 24, 81673 München 

Tel. 089 43 66 96 10 

CARITAS CENTRO 

Landwehrstr. 26, 80336 München 

· Servizio sociale: Tel. 089 23 11 49 21 

· Servizio psicologico: Tel. 089 23 11 49 51 

CARITAS WESTEND 

Schrenkstr. 3, 80339 München 

Tel. 089 50 03 55 17 

COMITES 

Hermann-Schmid-Str. 8 

80336 München 

Tel. e Fax 089 721 31 90 

CONSOLATO GENERALE D’ITALIA 

Möhlstr. 3, 81675 München 

Tel. 089 418 00 30, Fax 089 47 79 99 

CURIA VESCOVILE (Ordinariat) 

Rochusstr. 5, 80333 München 

Tel. 089 213 70 

ENAIP (Formazione professionale) 

Goethestr. 28, 80336 München 

Tel. 089 53 39 02, Fax 089 53 38 43 

EUROSTAR REISEBÜRO 

Arnulfstr. 1, 80335 München 

Tel. 089 55 32 01 / 02 

ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA 

Hermann-Schmid-Str. 8, 80336 München 

Tel. 089 746 32 10, Fax 089 74 63 21 30 

PARROCCHIA ST. ANDREAS 

Zenettistr. 46, 80337 München 

Tel. 089 77 41 84, Fax 089 76 18 15 

PATRONATO ACLI 

Pettenkoferstr. 8 / IV 

80336 München, Tel. 089 55 48 76 

Apertura: lunedì-giovedì: 8.30-14.30 

giovedì: 16.00-18.00 

venerdì: 8.30-12.30 

PATRONATO ENASCO 

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Apertura: lunedì-venerdì 9.00-12.00 

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oppure per appuntamento. 

PATRONATO INAS/CISL (DGB-Haus) 

Schwanthalerstr. 64 

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Orario di apertura: 

lunedì-giovedì: 8.00-12.00 13.00-17.00 

venerdì: 8.00-12.00 13.00-15.30 

PATRONATO INCA 

Häberlstr. 20, 80337 München 

Tel. 089 53 41 03 


lunedì-venerdì 9.00-12.00 13.30-16.30 

PATRONATO ENAS 

Lindwurmstr. 38, 80337 München 

Tel. 089 74 64 08 14 


lunedì-giovedì 9.30-13.30 14.30-17.00 

Venerdì 9.00-13.00 

PATRONATO ITAL-UIL 

Sendlinger Str. 52, 80331 München 

Tel. 089 379179 32, Fax 089 374 192 58 


lunedì-giovedì 9.00-12.00 14.00-17.00 

Venerdì 9.00-15.00 e per appuntamento 

UFFICIO ANAGRAFE 

(Kreisverwaltungsreferat) 

Ruppertstr. 9, 80336 München 

Tel. 089 233 - 00 

UFFICIO DEL LAVORO 

(Bundesagentur für Arbeit) 

Kapuzinerstr. 26, 80337 München 

Tel. 089 515 41 

UFFICIO SCUOLE (presso il Consolato) 

Tel. 089 41 80 03 - 42

Battesimi 

Pagina della vita 

· Nioi Thomas, di Stefano e Stefania 

· Knogl Katherina Maria, di Yvonne Sieglinde 

· Seiler Matteo Maria, di Cristiano e Stefania 

· Laino Chiara, di Aldo e Grazia 

· Chiolo Rauol, di Calogero e Martina 

· Fersini Serena Maria-Rosa, di Salvatore e Maria 

· Králus Lara Isabella, di Anton e Sandra Maria 

· Profeta Aida, di Fabrizio e Ramona Magdalena 

· Begher Luca, di Gianpiero e Carmela 

· Bellante Claudio, di Felice e Anna Teresa 

· Ciccarone Alessio, di Antonio e Anna Daniela 

· Fabiano Elisabetta, di Antonio e Mariapatrizia 

25 o di Matrimonio 

Defunti 

Spacagno Clelia 

natail 28.09.1938 

† 03.10.2008 

Zigon Marino 

nato il 5.07.1905 

† 19.12.2008 

Marigliano Giuseppe 

nato il 9.12.1941 

† 15.10.2008 

Ietti Gian Luca 

nato il 18.10.1956 

† 06.01.2008 

Mennitti Leonardo e Agata con le figlie Patrizia, Antonietta 

e Valentina 

Statistiche parrocchiali 2008 

Anna Rita Miccoli, 

24 gennaio, 

nel suo primo compleanno 

in paradiso. 

Battesimi 51 

1 a Comunione 29 

Cresime 43 

Fidanzati ai corsi 64 

Matrimoni preparati 34 

Funerali 12 

Uscite dalla Chiesa 98 

Rientri - 

Resoconto raccolta per il pranzo di Natale 

da Madre Teresa 

660 € è la somma raccolta in occasione del Natale 

2008 per i senza tetto delle Suore di Madre Teresa. 

Con questa cifra si è provveduto ad assicurare 

alcuni pasti di Natale a quelle persone che bussano 

giornalmente alla loro porta. Un grazie va anche ai 

quelle persone che hanno offerto alimentari. 

La superiora Suor Jojce (Gioia) e le consorelle assicurano 

preghiere per tutti. 

Benefattori: Christel, Markulin, NN, NN, Cerrone, 

NN, Sangiorgio, Margheriti, La Gioia, Napoli, Piazzi, 

Faoro, Comunità di Unterhaching. 

Sostenitori Contatto n o 1-2009 

AAIR ID, Addesso Algeri, Albanese, Andreasi, Andreoli, Assmus, 

Avogadri, Balbo di Vinadio, Baldissarutti, Barman, 

Bartolazzi, Basso, Bayer, Bergamo, Berti, Bevilacqua, Bianco, 

Billeni, Bongiorno, Brandenstein, Brida, Calabrese, Calabro, 

Cangemi, Capocefalo, Cappellin, Carbone, Dr. Casolari-Sonders, 

Cataldo, Cau, Cerretelli, Cesarino, Cima, Cinque, Comi, 

Conti, Coppola, Curci, D’Angelo, De Anna, De Val, Di Bella, 

Di Lascio, Di Matteo, Di Porzio, Eisen-Passera, Epifani, Faggiano, 

Fazzi-Pellecchia, Faoro, Feroleto, Ferringo, Dr. Gess- 

Giove, Giallonardo, Giorgi, Gnoni, Gobbato, Grueber, Gruppo 

di preghiera P. Pio, Dr. Henze, Incanto, La Bella, Lagani, La 

Gioia, Leanza, Lamberti, Laterza, Leone, Liedl, Lisi, Lombardi, 

Lucchini, Macri, Malando, Massari, Mazza, Melaragno, Meo, 

Mercurin, Mingiardi, Meringolo, Montes, Musso, Neri, Nicolajevic, 

Orsega, Orso, Palladino, Parrilli, Pastore, Pepe, Perrone, 

Piazzi, Piccirillo, Pitari, Pizzeria La Fattoria, Piccirillo, 

Porciello, Quarta G., Quarta R. Queste, Rabaioli, Ramunno, 

Rocco-Faraldi, Roth, Rubino, Ruggiu, Salvo, Sammartano, 

Sari, Sciandra, Scianguetta, Seeber, Simacher, Sotgia, Stadlbauer, 

Stelzer, Straßmann, Tekneyan, Torre, Trümpelmann, 

UBI Bank International, H. Vanaria, Vigorito, Wagner, Wieloch, 

Zardetto, Zopelli. 

Saldo finale 2008: totale E 7.398,10 


Pagina sociale 

AUTOMOBILISTI, 

OCCHIO AL PORTAFOGLIO 

20 

Dal 1° febbraio 2009 in Germania sono in vigore 

nuove regole stradali e un nuovo catalogo di multe. 

Per chi non rispetta i limiti di velocità o non mantiene 

le distanze, guida in stato di ebbrezza nonché passa 

con il rosso deve calcolare multe più salate. Un breve 

riassunto delle novità più importanti. 

Non rispettare i limiti di velocità 

Chi circola nell’abitato con 21 km/h superiori alla velocità 

prevista paga € 80 di multa, (finora € 50) e il superare i 

31 km/h comporta € 160 (invece di 100 €). 

Fuori dell’abitato verranno richiesti € 120 (invece di € 75). 

Automobilisti che superano il limite di velocità di oltre i 

50 km/h fuori dell’abitato pagano € 240 (invece di € 100), 

se la velocità supera i 60 km/h orari si sborsa addirittura 

€ 440 (invece di 275 €). Nel caso che la vista per motivi di 

pioggia, nebbia o neve non sia più di 50 metri, il limite di 

velocità è ridotta a 50 km/h. 

Chi invece è più veloce paga di più. Cioè: per le velocità 

extra urbane che superano il limite di 30 km/h bisogna 

pagare 120 € (invece di € 75). 

Guida in stato di ebbrezza 

La guida al volante in stato di ebbrezza o sotto l’influsso 

di droghe costa già alla prima trasgressione € 500 (invece 

di 250). In caso ripetitivo € 1000 (invece di 500) e alla terza 

volta € 1500 (invece di 750). 

I conducenti principianti che non rispettano la norma 

“zero per mille” dovranno pagare 250 € (invece di 125) e 

c’è la prassi obbligatoria di frequentare la scuola di guida 

e la patente in prova è prolungata a 4 anni. 

Passare con il rosso 

Il non rispetto del semaforo rosso è punito da 90 € a 

360 € (invece che da 50 a 75). La misura della punizione 

dipenderà dal fatto da quanto tempo il semaforo segnalava 

già rosso e dal peso delle conseguenze che emergono 

di tale trasgressione. 


Il “tardo-giallo” verrà punito di 90 €. Nel caso che la trasgressione 

rappresenti un pericolo stradale, allora la punizione 

è di € 200 (invece di 125) e un mese di divieto di 

guida. Nel caso di un incidente la punizione sarà ancora 

più tassativa. 

“Drängeln” 

Chi non rispetta le distanze e corre oltre gli 80 chilometri 

orari deve calcolare un’ammenda minima di € 75 (invece 

di 40). 

Il non rispetto delle distanze e il superare la velocità di 

oltre 130 km/h comporta la multa di € 600 (invece di 400). 

Oltre alla multa si ricevono anche quattro punti a 

Flensburg e il ritiro della patente per tre mesi. 

Non dare la precedenza 

Chi non dà la precedenza deve, ora, pagare il doppio: 

€ 100. Per chi va contromano paga da € 70 a 80 (invece 

di 40 e 50 €). 

Corse automobilistiche illegali 

Le punizioni per corse automobilistiche illegali salgano 

al triplo: per i partecipanti sono € 400 e per gli organizzatori 

€ 500. 

La Repubblica Slovacca fa parte della UE 

In Slovacchia vige l’obbligo di accendere i fari anche 

di giorno. Dal 1° febbraio 2009 le regole di velocità sono: 

nell’abitato il limite è di 50 km/h (invece di 60) e 

sulle autostrade all’interno delle città è di 90 km/h (invece 

di 80). 

Chi usa il telefonino durante la guida paga una multa di 

135 €. I turisti possono importare dalla Polonia, dall’Ungheria 

e dalla Slovacchia 800 sigarette invece di 200. 

Nella Slovacchia con il 1 o gennaio 2009 è stato introdotto 

l’Euro. Chi possiede ancora la vecchia moneta (Corona 

slovacca) la può cambiare presso le banche tedesche soltanto 

fino al 31.12.2009. 

dal Münchner Merkur

LA BAVIERA IN CIFRE 

L’anno 2008 ci ha visti impegnati con 

la storia della città di Monaco di Baviera 

in occasione dei suoi 850 anni 

dalla fondazione. Ma cosa sappiamo 

della Baviera, di questa terra tanto 

acclamata e desiderata? 

In un affresco del castello di Esting, 

sobborgo di Olching a pochi km ad 

ovest di Monaco, si legge una scritta 

in latino che dice: “Extra Bavariam 

non est vita et si est vita non est 

ita -, Al di fuori della Baviera non è 

vita, e se c’è vita non è tale”. 

Un po’ esagerato, forse, ma questo 

spiega in parte il magnetismo che 

porta tanta gente della Germania e 

anche da fuori a sistemarsi in questa 

terra. 

“Freistaat Bayern - Stato libero della 

Baviera”, già questo nome giuoca 

un ruolo importante nella tradizione 

storica bavarese. 

Oggi la Baviera con i suoi 70.548 

km² , pari a Piemonte, Valle D’Aosta, 

Lombardia e Veneto messe insieme, 

è il più grande Land federale della 

Germania e attira per il suo fascino 

romantico e fiabesco. 

Mi voglio soffermare su alcuni dati 

statistici di questa regione. Sono cifre 

tratte dal libro di statistica annuale 

2008 pubblicato dal Ministero 

degli interni. 

Dal 1970 fino alla fine del 2007 la 

popolazione della Baviera è cresciuta 

quasi di due milioni di abitanti, arrivando 

alla cifra di 12.520.332, benché 

le nascite non siano state superiori 

ai decessi. Questo dimostra che 

una buona parte dei nuovi arrivati 

sono venuti da fuori, cioè immigrati. 

Infatti, solo nell’anno 2007 abbiamo 

31.500 tedeschi che hanno scelto la 

Baviera come nuova dimora e 7.500 

nuovi immigrati stranieri, quasi il 

doppio del 2006. 

La percentuale degli stranieri è attualmente 

in Baviera del 9.5%, cioè 

su quasi ogni 10 persone uno è straniero. 

Monaco primeggia con una percentuale 

del 23,5%. Gli italiani residenti 

in Baviera sono 92.000, di questi circa 

54.000 risultano occupati: 24.000 

(44,5%) operai, 20.000 (37%) impiegati 

e 10.000 (18,5%) esercitano attività 

autonome. 

Lo stato bavarese ha trasportato nel 

2007 ben 6,3 milioni di tonnellate di 

rifiuti, pari ad una media annua di 

507 kg procapite. Ogni persona in 

Baviera consuma in media ogni giorno 

135 litri di acqua. 

In Baviera c’è sempre meno fretta 

di sposarsi: infatti l’età media di un 

uomo che contrae matrimonio è salita 

a 33 anni e quella della donna a 

29, sei anni più tardi rispetto al 1970. 

I matrimoni durano sempre meno, 

su otto matrimoni uno naufraga in 

divorzio ancora prima del quinto 

anno. Nel 2007 i divorzi in Baviera 

sono saliti a 27.154 (nel 1990 erano 

molto meno: 19.000). Aumentando i 

Qui da noi 

divorzi aumentano anche i bambini 

vittime del divorzio, nel 2007 sono 

stati 21.703 i minorenni che hanno 

subito la separazione dei genitori, 

contro i 13.900 del 1990, vale a dire 

uno spaventoso aumento del 56%, 

con un relativo problema sociale 

sempre più grave. 

In Baviera vivono sempre più persone 

sole, quasi 2,3 milioni sono le 

abitazioni occupate da persone singole, 

e questo è anche un fattore determinante 

per la continua penuria 

di case. 

Abbiamo sempre più medici che scelgono 

la pratica privata (cioè che non 

sono più associati alle casse mutue). 

Gli ospedali bavaresi sono 333 con 

circa 70.000 letti (quasi 4000 in meno 

dell’anno precedente). 

In Baviera attualmente esistono 

117.900 aziende agricole che hanno 

un’area di almeno 2 ettari, vengono 

allevati 95 milioni di polli, 40 milioni 

di buoi e 38 milioni di maiali. 

La festa dell’Assunzione (Mariä Himmelfahrt, 

15 agosto) è riconosciuta 

tale in 1700 dei 2056 comuni esistenti 

in Baviera. Mentre nell’Alta e 

Bassa Baviera (Oberbayern e Niederbayern) 

il 15 agosto è festa legale in 

tutti i comuni, nell’Alta e Bassa Franconia 

(Oberfranken e Unterfranken) 

solo nei comuni a maggioranza cattolica. 

Questi sono solo alcuni dati. Chi ne 

volesse sapere di più può consultare 

il libro “Bayern Statistik Jahrbuch 

2008”. Buona lettura! 

a cura di Graziano Fasson 


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Impressum 

Bimestrale per la Missione Cattolica Italiana 

di Monaco 

Periodico aderente alla FUSIE 

edito da Contatto Verein e.V. 

Direttore responsabile: 

P. Lorenzo Scremin 

Comitato di redazione: 

L. Benaglia, L. Lauri, P. Martorana, 

A. Orioli, L. Scremin, P. Slongo, 

A. Rossi. 

Hanno collaborato: 

E. Bianchi, C. Cumani, G. Fasson, 

S. Guggenbichler, S. Mazza, A. Orioli, 

P, Saviola, T. Schröder. 

Direzione e Amministrazione: 

Contatto Verein e.V. 

c/o Missione Cattolica Italiana 

Lindwurmstraße 143 

D-80337 München 

Grafica: RR · Grafik-Studio · CH-Bern 

ronca.roberto@bluewin.ch 

Stampa: Nuove Arti Grafiche · Trento 

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Si ringrazia di 

e si invita, chi può, 

a seguirne l‘esempio 

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