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VERBALE DELL'ASSEMBLEA ORDINARIA DI UNI LAND SPA DEL ...

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<strong>VERBALE</strong> <strong>DEL</strong>L’ASSEMBLEA <strong>OR<strong>DI</strong>NARIA</strong> <strong>DI</strong> <strong>UNI</strong> <strong>LAND</strong> <strong>SPA</strong><br />

<strong>DEL</strong> 15 <strong>DI</strong>CEMBRE 2011<br />

Il giorno 15 dicembre 2011, in Bologna, via di Corticella n. 183, si è tenuta l’assemblea ordinaria<br />

degli azionisti della società <strong>UNI</strong> <strong>LAND</strong> S.P.A., con sede in Monghidoro, via Vittorio Emanuele II<br />

n. 84, capitale sociale euro 312.020.623,85 interamente versato, codice fiscale e numero di<br />

iscrizione al Registro delle Imprese di Bologna 01919160158.<br />

Assume la presidenza dell’assemblea a norma dell’art 12 dello statuto sociale il Presidente del<br />

Consiglio di Amministrazione avv. Guido Longobardi il quale innanzitutto propone che il dott.<br />

Luigi La Gamma svolga le funzioni di Segretario dell'odierna Assemblea.<br />

Nessuno si oppone.<br />

Informa che è in funzione un sistema di registrazione dei lavori dell’Assemblea al solo fine di<br />

agevolare la verbalizzazione.<br />

Il presidente dichiara quindi che il dott. Luigi La Gamma fungerà da segretario dell’assemblea e<br />

dichiara aperta la seduta alle ore dieci e quindici minuti.<br />

IL PRESIDENTE<br />

Dà atto che del Consiglio di Amministrazione sono presenti oltre a sé medesimo i signori:<br />

- ASCARI RICCARDO<br />

- BEDESCHI PAOLO<br />

- CESARI GIANNI<br />

mentre è assente giustificato l’amministratore delegato Borgogna Vincenzo.<br />

Dà atto inoltre che è presente l’intero Collegio sindacale in persona dei signori:<br />

- Dott. CASSANELLI MAURO (presidente)<br />

- Dott. ARZARELLO PIERPAOLO (sindaco effettivo)<br />

- Dott. MASSA SERGIO (sindaco effettivo)<br />

Comunica anche di aver consentito l'ingresso a giornalisti, analisti ed esperti finanziari, in<br />

conformità alle raccomandazioni Consob, ma che nessuno di tali soggetti è presente.<br />

Ai sensi della legislazione relativa al trattamento dei dati personali, il Presidente comunica che il<br />

titolare del trattamento dei dati è <strong>UNI</strong> <strong>LAND</strong> S.P.A. e che i dati personali delle persone presenti in<br />

assemblea sono stati chiesti nelle forme e nei limiti di legge. Detti dati verranno inseriti nel verbale<br />

di assemblea previo trattamento in via manuale o automatizzata e potranno essere oggetto di<br />

comunicazione e diffusione anche all’estero nelle forme e nei limiti di legge.<br />

Il dott. ERRICO GIOVANNI chiede se in sala sono presenti esclusivamente azionisti della società.<br />

Il Presidente spiega che oltre agli azionisti sono presenti il direttore generale Dott.ssa Roberta<br />

Gollini, l’avvocato Tiziana del Prete e la dott.ssa Chiara Bersani, la quale segue la contabilità e<br />

l’amministrazione della società, nonché l’arch. Strazzari che è il responsabile tecnico del gruppo.<br />

Il Presidente legge l’elenco degli azionisti presenti in assemblea, elenco che verrà allegato al<br />

presente verbale, dal quale risulta la presenza di n. 20 azionisti, titolari complessivamente di n.<br />

114.984.626 azioni, su totali n. 159.656.818 azioni, pari quindi al 72,02% del capitale sociale.<br />

Il PRESIDENTE dichiara che<br />

• l'odierna Assemblea è stata convocata in conformità a quanto previsto dall'articolo 10 dello<br />

Statuto sociale, dall'articolo 125-bis del Decreto Legislativo 58/98, e dall'articolo 84 della<br />

Delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999, come successivamente modificata ed integrata,<br />

mediante pubblicazione dell'avviso di convocazione sul sito internet della società e sul<br />

1


quotidiano "Finanza & Mercati" del giorno 5 Dicembre 2011 con indicazione dell'ordine del<br />

giorno di cui darà lettura in seguito;<br />

• sono stati regolarmente espletati gli adempimenti informativi di cui alla citata Delibera Consob<br />

n. 11971 e al Regolamento di Borsa Italiana;<br />

• tutta la suddetta documentazione è stata, inoltre, messa a disposizione del pubblico sul sito<br />

internet di Uni Land;<br />

• ad oggi il capitale sociale della Società ammonta ad euro 312.020.623,85, interamente versato,<br />

suddiviso in numero 159.656.818 azioni ordinarie prive di valore nominale;<br />

• è stata verificata l'osservanza delle norme e delle prescrizioni previste dalla normativa vigente e<br />

dall'articolo 11 dello Statuto sociale in ordine all'intervento dei soci in Assemblea e al rilascio<br />

delle deleghe;<br />

• Uni Land non possiede ad oggi, direttamente o indirettamente, azioni proprie.<br />

Il Presidente comunica che come indicato nell’avviso di convocazione, la società ha nominato il<br />

dott. Fabrizio Zappi quale Rappresentante Designato per il conferimento delle deleghe e precisa al<br />

riguardo che, entro i termini di legge, è stata rilasciata una sola delega, da parte della signora Grandi<br />

Giuliana, titolare di n. 1516 azioni.<br />

Chiede quindi al rappresentante designato di confermare che non verrà espresso voto difforme da<br />

quello indicato nelle istruzioni. Il rappresentante conferma.<br />

Il Presidente precisa inoltre, che non risulta sia stata promossa, in relazione all’assemblea odierna,<br />

alcuna sollecitazione di deleghe di voto ai sensi dell’articolo 136 e seguenti del D. Lgs 58/98.<br />

Il Presidente desidera preliminarmente ricordare che a ciascun intervenuto alla presente Assemblea<br />

è stata consegnata all'ingresso apposita cartella contenente documentazione relativa alla presente<br />

assemblea.<br />

Egli ricorda che l’assemblea è convocata per deliberare sul seguente ordine del giorno:<br />

1. Su richiesta, ex articolo 2367 c.c., del custode e amministratore giudiziario delle azioni Uni Land<br />

S.p.A. di proprietà del Sig. Alberto Mezzini, della Alberto Mezzini Holding S.r.l, della Società<br />

Agricola Mezzini e della Sig.ra Isabella Tonini: Illustrazione dettagliata ed articolata delle iniziative<br />

promosse o promuovende finalizzate alla ristrutturazione dell'esposizione debitoria della società e<br />

delle controllate e collegate, precisandone le finalità (liquidatoria delle società o di preservazione<br />

della continuità aziendale delle medesime), con puntualizzazione delle determinazioni in merito<br />

assunte o in via di assunzione da parte dell'Organo Amministrativo anche con indicazione delle<br />

tempistiche di perfezionamento delle iniziative.<br />

Egli informa che non sono pervenute alla Società richieste di integrazione dell’ordine del giorno ai<br />

sensi dell’art. 126-bis del D.Lgs. n. 58/1998.<br />

Invita gli intervenuti a comunicare l’esistenza di eventuali situazioni di carenza di legittimazione al<br />

voto o di esclusione dal voto nonché l’esistenza di eventuali patti parasociali.<br />

Nessuno segnala carenza di legittimazione né esistenza di patti parasociali.<br />

2


Il Presidente propone di non dare lettura della lettera agli azionisti, pubblicata sul sito della società,<br />

ma di fornire alcune precisazioni ed approfondimenti dei vari passaggi e dei punti principali,<br />

passando poi alla discussione con gli azionisti sui vari punti.<br />

Iniziando quindi la trattazione, spiega che gli amministratori stanno svolgendo un lavoro<br />

difficilissimo per il salvataggio del gruppo.<br />

Illustra la situazione con le banche: in un primo momento la società ha chiesto alle banche un aiuto<br />

finanziario “ponte” per affrontare la situazione contingente di passività della società e per tentare di<br />

rilanciare il gruppo. La risposta è stata negativa. E’ stato quindi chiesto di sbloccare l’erogazione<br />

dei finanziamenti legati allo stato di avanzamento lavoro dei vari cantieri, ma anche in questo caso<br />

la risposta è stata negativa. E’ stato infine chiesto che le banche non promuovessero azioni<br />

esecutive nei confronti della società, in attesa di un accordo di moratoria, ma sono stati ipotecati<br />

tutti i beni immobili della società. Ritenendo che questo atteggiamento potesse configurare un abuso<br />

del diritto, la società ha fatto opposizione a questi atti, chiedendo il risarcimento del danno in via<br />

riconvenzionale. Ad esempio una banca, per un credito di 100.000 euro ha ipotecato tutti i beni<br />

della società, senza giustificare la revoca dell’affidamento di quella cifra; un’altra, ha colpito 140<br />

immobili della società per un credito di 5.400.000 euro non del tutto chiaro, per il quale la società<br />

eccepisce il difetto di legittimazione passiva della società colpita House Building s.p.a., controllata<br />

da Uni Land. Probabilmente se le banche avessero concesso l’aiuto finanziario “ponte” richiesto, la<br />

situazione poteva essere affrontata in maniera del tutto diversa, i problemi potevano essere già<br />

risolti. Tutti gli incontri con le banche sono stati contrassegnati da una certa ambiguità da parte<br />

degli istituti, c’era molta diffidenza, ad oggi attenuata solo in parte. Bisogna tuttavia riconoscere<br />

che a parte le due banche citate, le altre di fatto hanno concesso la moratoria.<br />

Nonostante questa desolante situazione, si può oggi affermare che gli amministratori hanno creato i<br />

presupposti per portare la società ad essere riammessa alle quotazioni di borsa, anche se ci sono<br />

alcune situazioni da sistemare. Occorre innanzitutto approvare il bilancio 2010 e predisporre la<br />

relazione semestrale per il 2011; bisogna dare forma e struttura alla governance della società per<br />

dimostrare che si sarà una precisa continuità operativa. Assolti questi compiti è possibile il ritorno<br />

in borsa, ma sarà necessario deliberare un aumento di capitale, per avere un aiuto in termini<br />

finanziari. Si potrebbe partire da un aumento di 5 milioni per arrivare a 10, poi nel tempo si<br />

valuteranno eventuali altri aumenti. Il compito sarà facilitato se l’aumento sarà riservato ad<br />

investitori professionali. Dai contatti avuti risulta un interesse concreto alla sottoscrizione<br />

dell’aumento che dovesse essere deliberato. Potrebbe esserci anche un aumento rivolto a tutti i soci,<br />

ma la strada per questo è molto più lunga e più costosa.<br />

Tra gli altri risultati raggiunti fino ad ora dagli amministratori, sottolinea il fatto che sono stati<br />

salvati i posti di lavoro, tranne pochi elementi, ed è stata tutelata la consistenza patrimoniale della<br />

società. Sono stati inoltre valorizzati molti cespiti che fanno parte del patrimonio sociale, con<br />

particolare riguardo alle aree di Ferrara, Mantova, Bologna, San Lazzaro e Ravenna. Sono tutti<br />

investimenti a lungo termine, ma è stata intrapresa la giusta strada. Il finanziamento ottenibile<br />

dall’eventuale aumento di capitale sarebbe utilizzato anche per portare avanti e consolidare la<br />

valorizzazione di questi cespiti.<br />

E’ stato inoltre sistemato il settore fotovoltaico. Oggi esistono allacciamenti per 10 megawatt,<br />

realizzati attraverso investimenti che, grazie agli aiuti economici riservati al settore, sono in grado<br />

di autofinanziarsi attraverso la vendita dell’energia prodotta.<br />

Questo percorso, spiega, dovrà concludersi entro pochi mesi. Dopo questo termine gli<br />

amministratori dovranno presentarsi agli azionisti, o per dichiarare di aver raggiunto l’obiettivo, o<br />

per lasciare spazio ad altri.<br />

Passa quindi ad illustrare brevemente il piano di risanamento. Uni Land molto probabilmente è in<br />

grado di non presentare alcun piano, perché la situazione debitoria è assai lieve.<br />

Il nodo principale è rappresentato dalla controllata House Building, la società più operativa, che ha<br />

la situazione debitoria peggiore. Sono state fatte alcune piccole cessioni di beni, anche queste<br />

ostacolate dalla banche che, a fronte della liberazione dei beni dalle ipoteche, hanno preteso il<br />

3


ientro di cifre superiori a quelle normalmente richieste in questi casi. Tutti i cantieri sono fermi a<br />

causa della mancata erogazione dei finanziamenti già deliberati. Per questa società si era pensato<br />

all’inizio ad un piano di risanamento ai sensi dell’art. 182 L.F. Successivamente ci sono stati<br />

contatti con gruppi imprenditoriali locali interessati ad entrare nella società, a condizione che la<br />

stessa fosse riammessa alle contrattazioni di borsa. Se questa trattativa dovesse andare in porto,<br />

anche House Building sarebbe fuori dalla crisi, in alternativa si potrebbe presentare una istanza di<br />

concordato preventivo. Preliminarmente occorrerebbe alleggerire la situazione debitoria di House<br />

Building, attraverso una ridefinizione della catena di controllo, riportando alcune controllate<br />

direttamente in Uni Land. Questo potrebbe consentire l’omologazione del concordato. L’accordo<br />

con l’investitore eviterebbe anche questo.<br />

Propone quindi di passare all’illustrazione dei dati da parte della dott.ssa Chiara Bersani.<br />

Interviene ERRICO GIOVANNI per sottolineare l’importanza che in questa assemblea possa<br />

esserci un confronto sui vari punti, in modo da poter concludere la riunione con degli elementi che<br />

possano essere se non delle certezze almeno dei punti di riferimento; chiede quindi se il C.D.A. ha<br />

altro da aggiungere sul piano delle strategie rispetto a quanto esposto nella lettera agli azionisti.<br />

Chiede di specificare se il percorso intrapreso dagli amministratori è più o meno prossimo ad una<br />

conclusione. Dichiara inoltre che chiederà di approfondire vari punti della lettera agli azionisti.<br />

Chiede in particolare di chiarire se i problemi della società siano solo esogeni (le banche, mercati,<br />

l’iniziativa giudiziaria) oppure se derivino almeno in parte dalle iniziative troppo ambiziose<br />

intraprese dalla società nel corso degli anni.<br />

Prende la parola la dott.ssa CHIARA BERSANI, al fine di illustrare i piani del gruppo ai quali ha<br />

accennato il presidente, illustrazione risultante altresì da schemi riassuntivi consegnati a tutti gli<br />

azionisti e che in unico fascicolo vengono allegati al presente verbale.<br />

Iniziando dalla capogruppo Uni Land, illustra la situazione debitoria al 31 agosto, evidenziando che<br />

il debito ammonta a circa 13 milioni di euro, in gran parte derivante dall’imposta sostitutiva che<br />

nacque nel 2007 al momento del conferimento nel fondo Real Blu di alcuni importanti terreni,<br />

debito rateizzabile, ai sensi della normativa vigente in materia, in 72 rate dal momento del<br />

ricevimento delle cartelle esattoriali, che ad oggi non sono ancora pervenute. Altri 2 milioni di euro<br />

derivano dal ruolo di Uni Land quale consolidante fiscale del gruppo ai fini Ires ed Iva e saranno<br />

compensati da crediti di pari importo ed analoga natura. I debiti a breve sono di circa euro<br />

3.000.000.<br />

ERRICO GIOVANNI chiede chiarimento in merito alla data alla quale è aggiornato il calcolo degli<br />

interessi e delle sanzioni, al fine di poter valutare quale possa essere la situazione ad oggi.<br />

Il consigliere ASCARI RICCARDO chiarisce che la situazione illustrata si riferisce al 31 agosto,<br />

ma da quella data ad oggi la sanzione rimane immutata, aumentano solo gli interessi, che possono<br />

calcolarsi in circa 80.000 euro fino ad oggi.<br />

ERRICO GIOVANNI chiede inoltre se i debiti previdenziali evidenziati nello schema siano già<br />

scaduti e se l’indicazione ricomprenda o meno eventuali sanzioni ed interessi.<br />

CHIARA BERSANI chiarisce che si tratta di debiti scaduti, ma è ancora possibile il ravvedimento<br />

operoso entro settembre 2012, ed il calcolo tiene conto di questa circostanza.<br />

Interviene MARI PAOLO, rappresentante del socio Roberto Laudisa il quale chiede al Presidente se<br />

quando ha parlato di preservare i beni del gruppo si riferiva ai beni reali o al loro valore. Chiede in<br />

particolare se i valori delle due perizie richieste prima che la situazione si aggravasse, perizie che<br />

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fornivano risultati fra loro simili, siano ancora attuali; e se è così chiede se l’aumento di capitale<br />

verrà attuato a quelle condizioni o ad un prezzo inferiore al valore reale.<br />

Risponde il consigliere ASCARI RICCARDO il quale sottolinea due aspetti in merito alla<br />

preservazione del patrimonio sociale inteso soprattutto come patrimonio immobiliare; da un lato si è<br />

cercato di portare avanti gli interventi di riqualificazione delle aree a sviluppo che costituiscono il<br />

core business del gruppo, e nello stesso tempo si è cercato di portare a termine ad esempio gli<br />

impianti fotovoltaici che erano in corso di realizzazione, il tutto per riuscire ad avere una certa<br />

stabilità sia dal punto di vista patrimoniale che finanziario. Dall’altro lato, ogni sei mesi è stato<br />

verificato il valore del patrimonio, sulla base dell’andamento del mercato. Il valore delle perizie alle<br />

quali faceva riferimento il signor MARI è stato aggiornato a giugno 2011. La nuova stima, anche se<br />

ridimensionata rispetto alle precedenti - soprattutto per quanto riguarda le aree a sviluppo, la cui<br />

valutazione risente in maniera significativa della prospettiva temporale della realizzabilità<br />

dell’effettiva edificazione, ed ha al momento una forte contrazione dovuta alla situazione generale<br />

del mercato di riferimento - non lo è al punto da mettere in discussione l’esistenza di un patrimonio<br />

sociale positivo. La valutazione aggiornata è comunque superiore ai 400.000.000 di euro. Per altro<br />

verso, sono state fatte altre tre valutazioni, nella prospettiva dello sviluppo dei piani di risanamento;<br />

la prima legata all’ipotesi che la società possa aderire ad un piano ex art. 67 L.F. nell’ambito del<br />

quale è prevedibile un periodo di 36/48 mesi per poter consolidare i recuperi dal punto di vista<br />

patrimoniale che possono derivare dalle dismissioni; la seconda nella prospettiva dell’accesso ad<br />

una procedura di concordato preventivo che prevede tempi più brevi di circa 18/24 mesi, e l’ultima<br />

in una prospettiva di esitazione immediata. Le tre valutazioni portano a valori via via più bassi, ma<br />

pur nella situazione estrema dell’esitazione immediata, non si riscontra una carenza di capitale che<br />

possa mettere in discussione la prosecuzione della vita della società. Queste valutazioni non<br />

possono essere diffuse adesso perché devono essere correlate allo scenario al quale verranno<br />

applicate.<br />

Per quanto riguarda la seconda parte della domanda, ricorda che l’ultimo valore delle azioni Uni<br />

Land, prima della sospensione, era di circa 0,5 euro, per una corrispondente capitalizzazione di<br />

circa 80.000.000. Da quel momento, per le altre società del settore, si è verificata una svalutazione<br />

media del 60% con punte dell’88%. Pertanto sarebbe poco realistico ipotizzare che l’operazione di<br />

aumento di capitale possa essere fatta tenendo conto dei valori rilevati prima della sospensione dalle<br />

contrattazioni; la ricapitalizzazione avverrà necessariamente sulla base di quello che sarà il quadro<br />

di riferimento del momento in cui verrà attuata, diverso dai dati storici.<br />

Interviene il socio DE VENERE ARTURO il quale sottolinea il fatto che in una eventuale<br />

procedura concorsuale verranno dismessi per primi i beni finiti, non le aree da valorizzare; sarebbe<br />

pertanto interessante conoscere la valutazione di tali beni soprattutto per sapere se questi beni hanno<br />

mantenuto il loro valore precedente. Meno importante è conoscere oggi il valore delle aree a<br />

sviluppo in quanto in ogni caso la loro concreta utilizzazione è differita di qualche anno.<br />

Risponde il Presidente LONGOBAR<strong>DI</strong> il quale dichiara che le stime dei beni finiti non sono molto<br />

divergenti, rispetto al passato.<br />

Il Consigliere ASCARI RICCARDO sottolinea al riguardo che i beni finiti per loro natura hanno<br />

una valutazione meno aleatoria rispetto alle aree da sviluppare.<br />

Interviene BACCI DOMENICO, rappresentante del S.I.T.I. il quale chiede se è possibile<br />

quantificare l’incidenza delle vendite già effettuate, rispetto alla valutazione di 400.000.000 euro di<br />

cui si parlava. Chiede inoltre a quanto ammonta il valore dei beni che potrebbero essere ceduti<br />

rapidamente rispetto alla consistenza patrimoniale complessiva.<br />

5


Risponde il Presidente LONGOBAR<strong>DI</strong>, il quale spiega che la stima effettuata per l’ipotesi di<br />

esitazione immediata fa riferimento esclusivamente alle aree da valorizzare, non ai beni finiti. Per<br />

quanto riguarda le vendite già effettuate, sono stati fatti alcuni rogiti per importi non rilevanti, per<br />

circa due milioni di euro, ed in occasione delle vendite è stato necessario versare alle banche gran<br />

parte delle somme ricavate, per restringere le ipoteche gravanti sugli immobili oggetto di vendita.<br />

Per quanto riguarda l’individuazione dei beni finiti che potrebbero essere rapidamente ceduti,<br />

elenca i seguenti beni: un fabbricato in Udine composto da 42 appartamenti e 42 autorimesse, un ex<br />

albergo sempre ad Udine e dei posti auto; un fabbricato in Borgo Tossignano composto da 24<br />

appartamenti, di cui 4 già venduti tutti gli altri affittati; nove villette finite a S. Agata Bolognese; un<br />

fabbricato a Modena composto da quattro appartamenti; sette appartamenti a San Cesario, qualche<br />

appartamento nella zona di Imola, sei appartamenti a Toscanella, uno a Imola; circa 24<br />

appartamenti nella zona collinare di Monghidoro di proprietà della società Pian Dei Grilli, oltre ad<br />

alcuni Immobili a Basiglio. Al riguardo la dott.ssa Gollini spiega che la società sta cercando di<br />

intensificare la rete di vendita al fine di capire quali sono le esigenze dei potenziali acquirenti in<br />

modo tale da venire incontro il più possibile a queste esigenze. Questo sta portando qualche frutto,<br />

ma fino a quanto non c’è un impegno scritto vincolante non si possono avere dati ufficiali.<br />

Per questi immobili non è disponibile al momento una valutazione complessiva, ma esistono i<br />

singoli prezzi comunicati alle agenzie immobiliari che si occupano delle vendite.<br />

Interviene il signor MARI PAOLO, il quale chiede se, vista la peculiarità dell’attività di UniLand<br />

che è quella dello sviluppo immobiliare e successiva vendita del bene finito, l’attuale situazione di<br />

difficoltà finanziaria può condizionare gli eventuali acquirenti che potrebbero temere rischi di<br />

revocatoria. In questo quadro è apprezzabile il coraggio dimostrato dagli amministratori nei<br />

confronti delle banche; tuttavia per poter vendere i beni della società è opportuno arrivare al più<br />

presto ad un accordo con le banche, che tranquillizzi tutti. La situazione attuale evidenzia che il<br />

patrimonio è importante, i debiti relativamente pochi; con gli attuali amministratori ci sono le<br />

condizioni per recuperare la fiducia delle banche.<br />

ERRICO GIOVANNI chiede di ritornare all’esposizione dei dati da parte della dott.ssa Bersani che<br />

era stata interrotta dai precedenti interventi.<br />

La dott.ssa CHIARA BERSANI, riprende ad illustrare il prospetto del piano di cassa di Uni Land,<br />

con le previsioni dei prossimi 3 anni; nel prospetto vengono illustrati i flussi di cassa derivanti dal<br />

settore fotovoltaico, che saranno più rilevanti nel 2012, in quanto ci sarà il recupero dei flussi<br />

finanziari che sono mancati nel 2011 a causa dei ritardi del GSE nell’erogazione dei contributi.<br />

Evidenzia poi la stima delle uscite correnti, che tiene conto del fatto che la società è quotata, e le<br />

previsioni delle spese per il personale. Nel prospetto sono stati inseriti gli esborsi previsti per il<br />

mantenimento degli sviluppi urbanistici delle società SAB ed ESTE che sono le società che<br />

possiedono terreni da valorizzare nel lungo periodo e necessitano quindi di esborsi.<br />

Nella seconda parte del prospetto ci sono i flussi finanziari derivanti dalla gestione non<br />

caratteristica; in particolare ci sono le uscite previste per far fronte alla situazione debitoria che<br />

graveranno particolarmente sull’anno 2012. Il piano prevede il sostegno delle società Frassino ed<br />

Este. In particolare la società Frassino si trova nella stessa situazione di Uni Land per quanto<br />

riguarda l’imposta sostitutiva derivante dal conferimento di terreno nel fondo Real Blu (le<br />

operazioni di conferimento infatti furono due, una in capo ad Uni Land una in capo a Frassino). Per<br />

Este c’è un debito fiscale da chiudere con ravvedimento ordinario nell’anno 2012. Questi esborsi<br />

dovrebbero essere coperti attraverso l’incasso di importanti crediti nei confronti di alcune società<br />

del gruppo. Ci sono poi i proventi derivanti dalla cessione della Società Immobiliare Gualtieri che<br />

dovrebbe concludersi entro fine anno e l’aumento di capitale prospettato dal Presidente. Queste<br />

coperture consentono lo svolgimento del piano di continuità di Uni Land.<br />

6


Passando alle società controllate (Villa del Cedro, Pian dei Grilli e SAB Brasimone) che detengono<br />

la maggior parte del debito del gruppo, per queste il piano di risanamento prevede un piano attestato<br />

ai sensi dell’art. 67 L.F., già predisposto ed illustrato al ceto creditizio. Il piano prevede il rientro<br />

delle società dall’indebitamento oltre a fornire le risorse finanziarie ad Uni Land mediante il<br />

rimborso dei debiti nei suoi confronti. Villa del Cedro ha un indebitamento di circa 17 milioni di<br />

euro, dei quali 15 nei confronti di terzi; il piano per questa società prevede che vengano pagati i<br />

debiti commerciali nei confronti dei fornitori entro 12 mesi ed un preammortamento dei debiti<br />

finanziari a lungo termine fino al 2014, con contemporaneo consolidamento dei debiti a breve<br />

termine in finanziamenti ipotecari con lo stesso preammortamento, capitalizzazione degli interessi e<br />

rientro del debito solo attraverso le dismissioni. E’ stato previsto un piano di dismissioni che<br />

dovrebbe portare alla fine del periodo ad un sostanziale azzeramento dei debiti, o comunque ad un<br />

debito molto limitato che potrà essere oggetto di un ammortamento facilmente sostenibile. Lo stesso<br />

piano è previsto per la società Pian Dei Grilli che si trova in una situazione migliore rispetto a Villa<br />

del Cedro in quanto ha un debito nei confronti di terzi di soli 8 milioni. Diversa è la situazione della<br />

società SAB Brasimone che è proprietaria di un solo bene, il terreno di via Mattei, ed ha un debito<br />

molto rilevante di 20 milioni di euro. Questo bene è oggi difficilmente cedibile sul mercato a<br />

condizioni vantaggiose. Si è chiesto pertanto alla banca di avere almeno un preammortamento fino<br />

al 2015, è stato previsto il finanziamento dei costi dello sviluppo urbanistico da parte di Uni Land<br />

utilizzando parte della liquidità derivante dall’aumento di capitale, il tutto per consentire di<br />

collocare il bene sul mercato in un arco temporale dal 2013 al 2014, ottenendo una valorizzazione<br />

più importante. In alternativa verrà dato mandato, in accordo con la banca, per la dismissione.<br />

Per concludere, l’ultima scheda presenta una panoramica dell’indebitamento dell’intero gruppo, che<br />

evidenzia un debito complessivo di 160 milioni. Lo schema non include le società Immobiliare<br />

Gualtieri ed Immobiliare Futa, la prima in corso di cessione, la seconda già ceduta. Il debito<br />

complessivo è così suddiviso nell’ambito dei settori di attività del gruppo: 36 milioni sono relativi<br />

al settore fotovoltaico; questi saranno autoliquidanti perché le società avranno flussi finanziari<br />

derivanti dalla vendita dell’energia prodotta, sufficienti per ripagare questi debiti e fornire supporto<br />

finanziario alla capogruppo; 28 milioni sono relativi alla holding sviluppo, rappresentati per 17<br />

milioni dall’imposta sostitutiva per i quali si ricorrerà alla rateizzazione in 72 mesi, e 4 milioni di<br />

debiti finanziari legati alla società Leblond per la quale sono in corso trattative di cessione, in<br />

alternativa ci sarà una ridefinizione del debito. L’unità servizi ha un debito di 5 milioni, dei quali<br />

3,5 verranno acquisiti da Villa del Cedro nell’ambito dell’acquisizione del cantiere di Vedrana che<br />

sarà acquistato e portato a termine da Villa del Cedro. Sul settore costruzioni si concentra la<br />

maggior parte del debito, 90 milioni, dei quali circa 43 sono nelle società oggetto di risanamento ex<br />

art. 67, e 48 milioni sono collocati in House Building e in società da questa controllate. Questo è<br />

l’indebitamento più preoccupante, soprattutto a causa delle ipoteche giudiziali che impedisce di<br />

generare flussi importanti nel breve periodo.<br />

Interviene ERRICO GIOVANNI, il quale consegna una relazione scritta chiedendo che venga<br />

trascritta integralmente nel verbale. La relazione si compone di 11 punti che analizzano nel<br />

dettaglio il contenuto della lettera agli azionisti al fine di chiedere precisazioni agli amministratori<br />

sui vari punti. Illustra quindi il primo punto.<br />

La mancata adesione del ceto creditizio alla preliminare richiesta di concessione della moratoria (o<br />

pactum de non petendo) va necessariamente analizzata ed approfondita allo scopo di potere rilevare<br />

se le banche hanno agito avvalendosi dell’indubbio vantaggio informativo di cui usualmente<br />

godono rispetto agli altri creditori.<br />

Secondo un qualificato orientamento dottrinale, che trova conforto da una sentenza della<br />

Cassazione a SSUU (28 marzo 2006, n. 7029), le banche incorrerebbero in responsabilità nella<br />

concessione di nuovo credito, solo se l’operazione di riscadenziamento presupponga un’istruttoria e<br />

nuove deliberazioni.<br />

7


Per un’impresa considerabile decotta il finanziamento non diverrebbe, infatti, un vantaggio (ovvero<br />

un arricchimento) in quanto la liquidità ottenuta non verrebbe utilizzata in modo efficiente essendo,<br />

verosimilmente, destinata a pagare debito correnti a breve, appesantendo così ulteriormente la<br />

complessiva esposizione debitoria, stante l’onerosità del debito verso le banche.<br />

Ne deriverebbe un ulteriore depauperamento del patrimonio sociale della società affidata e il<br />

peggioramento della sua garanzia patrimoniale.<br />

Il presidente avv. Longobardi, nella lettera agli azionisti riporta testualmente che e che .<br />

La profonda crisi del gruppo rende necessario e non procrastinabile, da parte del Consiglio di<br />

Amministrazione, la rappresentazione puntuale e chiara, all’odierna assemblea, di quale sia la<br />

posizione assunta e che assumerà il ceto creditizio riguardo alle sorti di Uni Land e delle società<br />

controllate, e ciò allo scopo di prevenire il depauperamento del patrimonio sociale derivabile dalla<br />

rincorsa temporale a soluzioni, teoricamente percorribili – della crisi economico-patrimoniale e<br />

finanziaria ma che, sul piano pratico-operativo, possano apparire fin da subito non adeguatamente<br />

sostenibili dal ceto creditorio.<br />

Risponde il Consigliere ASCARI RICCARDO, il quale spiega che gli amministratori ritengono<br />

opportuno ricorrere alla ricapitalizzazione della società proprio perché è possibile che le banche non<br />

daranno un sufficiente sostegno finanziario. In realtà quello che ha fatto arenare la sottoscrizione<br />

dell’accordo di moratoria, il quale conteneva elementi di nuova finanza (anche se limitati<br />

all’erogazione dei SAL), è stata la difficoltà di mettersi d’accordo fra le banche su elementi di<br />

carattere giuridico la cui importanza era quasi risibile. In realtà il sistema bancario non ha mai<br />

chiuso completamente il rapporto. Non c’è una chiusura aprioristica da parte delle banche, c’è<br />

soprattutto una difficoltà ad arrivare ad un intervento coordinato tra i vari istituti coinvolti. In<br />

concreto, tuttavia, stante la situazione di stallo che si è venuta a creare con le banche, il risultato di<br />

ottenere liquidità può essere raggiunto più facilmente attraverso la ricapitalizzazione.<br />

Interviene il Presidente LONGOBAR<strong>DI</strong> il quale sottolinea che anche le banche che hanno ipoteche<br />

consolidate sui beni sociali hanno interesse a che la società porti a termine i lavori nei vari cantieri,<br />

altrimenti si troverebbero ad avere come garanzia dei beni non finiti ed il loro credito potrebbe<br />

quindi essere in qualche modo pregiudicato. Aggiunge che nelle trattative con le banche la società<br />

non si presenta completamente disarmata, anche se non si può dire che si trova in una posizione di<br />

forza. Dichiara inoltre di ritenere che le banche non ritengono che la situazione di insolvenza del<br />

gruppo sia irreversibile. Per quanto riguarda i possibili investimenti da realizzare con la liquidità<br />

che deriverebbe dall’aumento di capitale, sottolinea l’importanza del settore fotovoltaico, sul quale<br />

è opportuno puntare.<br />

Interviene ERRICO GIOVANNI per evidenziare che l’atteggiamento delle banche non può definirsi<br />

semplicemente attendista, perché oltre a non consentire nuovi finanziamenti, le banche non danno<br />

corso nemmeno alle operazioni già deliberate ed in corso di esecuzione. Addirittura l’utilizzo della<br />

liquidità proveniente dall’aumento di capitale per portare avanti i cantieri, costituirebbe un ulteriore<br />

vantaggio per le banche stesse le quali vedrebbero aumentare il valore dei beni oggetto di garanzia,<br />

senza alcun ulteriore esborso. Sempre in merito all’aumento di capitale, sottolinea che dovrà essere<br />

necessariamente preceduto dall’approvazione del bilancio, il quale dovrebbe verosimilmente<br />

8


chiudersi con un risultato negativo. Questo porterà ad una contrazione del valore del patrimonio<br />

della società e, conseguentemente, l’ingresso di un nuovo socio con una cifra relativamente bassa<br />

porterà ad un ridimensionamento della posizione degli attuali soci.<br />

Interviene il consigliere ASCARI RICCARDO il quale spiega che l’ipotesi di aumento di capitale<br />

per una cifra di cinque milioni, servirebbe solo a gestire momentaneamente la situazione nell’attesa<br />

di poter recuperare una capacità di relazione sostanziale con le banche e con il mercato; con quella<br />

cifra non si potrebbero fare investimenti con le società partecipate, salvo i limitati investimenti<br />

previsti dal piano per le aree da sviluppare. Se invece si deciderà di sostenere, con l’aumento di<br />

capitale, una forte politica di sviluppo, l’importo dovrà essere necessariamente più alto. In questo<br />

momento però è possibile rinviare la problematica relativa all’assistenza delle società partecipate,<br />

visto che sono tutte oggetto di singoli piani di ristrutturazione che dovrebbero consentirne la<br />

sopravvivenza, senza l’assistenza della capogruppo.<br />

Interviene il socio TORELLI MARIO il quale afferma che visto l’importo modesto dell’aumento<br />

proposto, non sarebbe necessario riservarlo a terzi, ma potrebbe essere sottoscritto dagli attuali<br />

azionisti.<br />

Risponde il consigliere ASCARI RICCARDO per sottolineare che l’aumento ordinario da offrire in<br />

opzione agli azionisti richiederebbe una procedura alquanto lunga e complessa, a differenza<br />

dell’aumento riservato a terzi che può avere un percorso più semplice e tempi moto più brevi. In<br />

ogni caso sarà l’assemblea a decidere per una strada o per l’altra.<br />

Riprende la parola ERRICO GIOVANNI per illustrare il secondo punto della sua relazione.<br />

Riguardo alla citata si invita il Consiglio di Amministrazione a volere<br />

oggi precisare se tale manifestazione nei confronti di House Building:<br />

a) era stata formalizzata con lettera di intenti o attraverso altra modalità di formalizzazione per<br />

iscritto dell’interesse;<br />

b) se l’iniziativa sub a) aveva – o poteva prospettare – un risultato positivo nella dismissione<br />

della partecipazione di Uni Land in House Building (partecipazione iscritta nel bilancio di<br />

Uni Land al 31 dicembre 2009 per oltre 98 milioni di euro); nel caso affermativo, voglia il<br />

cda precisare i valori prospettati ed i motivi che hanno fatto interrompere le trattative con il<br />

gruppo interessato a rilevare House Building.<br />

Ancora, voglia il consiglio di amministrazione precisare il senso dell’affermazione riferito ad House Building e indicare numericamente quanti siano i soci di<br />

House Building oltre a Uni Land che, come ricordato, è titolare (al 30/9/2010 – dati rendiconto<br />

Uni Land) di 36.806.788 azioni su un totale di 42.000.000 di azioni costituenti il complessivo<br />

capitale sociale di House Building spa.<br />

Il consigliere ASCARI RICCARDO precisa che la trattativa con il gruppo imprenditoriale era stata<br />

formalizzata in una lettera di intenti. L’interesse è per l’acquisizione di una partecipazione di<br />

controllo; la funzione più importante di questa operazione è l’esdebitamento. In ogni caso la<br />

partecipazione sarebbe alienata ad un prezzo congruo, che consentirebbe di avere una<br />

normalizzazione nel breve periodo della situazione di Uni Land. Inoltre si potrebbe avere la<br />

possibilità di recuperare la società operativa del gruppo.<br />

Il Presidente LONGOBAR<strong>DI</strong> aggiunge che il risultato finale delle possibili entrate derivanti<br />

dall’operazione dipende dalla scelta dell’investitore di escludere o meno alcuni cespiti.<br />

9


Il Consigliere ASCARI RICCARDO precisa che la situazione non è ancora consolidata perché è<br />

ancora in fase di trattativa.<br />

Aggiunge che è corretto affermare che House Building ha un azionariato diffuso in quanto i soci<br />

sono quasi un migliaio.<br />

Riprende la parola ERRICO GIOVANNI per illustrare il terzo punto della sua relazione.<br />

Relativamente alla voglia oggi il Consiglio di Amministrazione precisare all’assemblea:<br />

a) se tale iniziativa rientrava in una prospettazione teorica o è stata effettivamente formalizzata al<br />

ceto creditizio;<br />

b) nel caso di risposta positiva al quesito sub a), voglia specificare le ragioni che hanno reso a<br />

tutt’oggi improcedibile o inattuabile l’iniziativa di ristrutturazione dell’esposizione debitoria con<br />

ottenimento di .<br />

Risponde il consigliere ASCARI RICCARDO il quale spiega che è tuttora in corso la trattativa per<br />

accedere ad un nuovo finanziamento. L’operazione consentirebbe di sbloccare la situazione<br />

consolidando su un singolo bene il debito che ha portato a colpire 140 immobili della società;<br />

avrebbe un doppio fine da un lato consentirebbe di apportare liquidità e dall’altro renderebbe di<br />

nuovo vendibili tutti gli altri beni. L’operazione verrebbe fatta su un bene della società Caselle<br />

Immobiliare che ha un bene di rilevante valore libero da gravami, ma per apportare liquidità ad<br />

House Building che controlla al 100% la Caselle Immobiliare.<br />

Riprende la parola ERRICO GIOVANNI per illustrare il quarto punto della sua relazione.<br />

Riguardo alla complessa ed articolata prospettazione di una sorta di indice operativo del piano di<br />

ristrutturazione, riportato nella lettera agli azionisti che per chiarezza espositiva si riporta di seguito<br />

<br />

Voglia il Consiglio di amministrazione precisare all’odierna assemblea:<br />

a) qual è la previsione dell’art. 183 bis della L.F.;<br />

b) le modalità (valutazione degli assets, accordi di riscadenziamento/negoziazione<br />

dell’esposizione debitoria, sostegno finanziario per evitare situazioni di illiquidità o<br />

insolvibilità, ecc) ed i termini di elaborazione (definizione di diversi ed alternativi modelli di<br />

10


analisi che possano tenere conto dell’impianto derivabile da molteplici scenari prospettabili<br />

temporalmente) delle prospettazioni sopra richiamate;<br />

c) il grado di fattibilità delle prospettazioni sub b) stimato dagli analisti allo scopo incaricati;<br />

d) le fonti di approvvigionamento individuate e resesi disponibili ad effettuare l’apporto<br />

finanziario di 5-10 milioni;<br />

e) le modalità ed i termini definiti, o in via di definizione, per la redazione di una attestazione<br />

asseverata che possa validare la sussistenza dei presupposti di riequilibrio e rilancio di Uni<br />

Land ed il grado di rischio dell’investimento prospettabile al mercato chiamato a<br />

sottoscrivere azioni di nuova emissione.<br />

Il Consigliere ASCARI RICCARDO chiarisce che il riferimento normativo contenuto nella lettera<br />

agli azionisti (art. 183 bis L.F.) è un errore, in quanto il riferimento corretto è all’art. 182 ter L.F.<br />

che fa riferimento alla transazione fiscale.<br />

ERRICO GIOVANNI precisa che la transazione fiscale ex art. 182 ter L.F. può essere richiesta solo<br />

all’interno di una procedura concorsuale.<br />

Il Consigliere ASCARI RICCARDO conferma che quella ipotesi potrebbe essere azionata<br />

all’interno di una procedura ex art. 182 bis L.F.<br />

ERRICO GIOVANNI chiede se per la richiesta di rateazione dei debiti tributari è stata considerata<br />

la necessità di offrire delle garanzie.<br />

Il Consigliere ASCARI RICCARDO precisa che la rateizzazione può essere concessa a prescindere<br />

dalle garanzie, se ci sono tutti i requisiti, che il consiglio ritiene ci siano.<br />

ERRICO GIOVANNI chiede conferma del fatto che, secondo le stime effettuate, anche nella<br />

peggiore delle ipotesi il patrimonio sociale resta positivo.<br />

Il Consiglio conferma, senza indicare un valore preciso delle stime, ritenendo opportuno non<br />

diffondere al momento i dati.<br />

Alle ore 12.25 lascia l’assemblea il dott. Pierpaolo Arzarello.<br />

ERRICO GIOVANNI chiede conferma del fatto che esistono o sono in corso di realizzazione<br />

modelli di analisi della situazione patrimoniale della società che tengono conto dell’impatto che i<br />

vari scenari possibili possono avere sulla sorte della società.<br />

Il Consigliere ASCARI RICCARDO conferma che le analisi esistono e sono alla base delle<br />

valutazioni in corso da parte degli amministratori.<br />

ERRICO GIOVANNI chiede se gli analisti hanno fornito una stima del grado di fattibilità dei vari<br />

progetti.<br />

Per quanto riguarda le fonti individuate per la sottoscrizione dell’aumento di capitale, il consigliere<br />

ASCARI precisa che si stanno valutando una pluralità di contatti in corso. Precisa inoltre che sono<br />

in fase di redazione modelli di presentazione della società da presentare ai possibili sottoscrittori<br />

dell’aumento.<br />

Riprende la parola ERRICO GIOVANNI per illustrare il quinto punto della sua relazione.<br />

11


Relativamente al seguente inciso contenuto nella lettera agli azionisti <br />

Voglia il consiglio di amministrazione precisare all’odierna assemblea:<br />

a) se i contatti sono stati avviati con scambio di corrispondenza o attraverso incontri non<br />

formalizzati per iscritto;<br />

b) quali sono le modalità ed i termini posti dalle per raccogliere<br />

adesioni preventive di alla sottoscrizione di un aumento di<br />

capitale sociale di Uni Land;<br />

c) un riepilogo degli elementi più significativi riportati nelle relazioni predisposte dagli analisti<br />

di Uni Land e sottoposte all’attenzione delle società specializzate;<br />

d) la data di tenuta dell’assemblea degli azionisti Uni Land per l’illustrazione e discussione del<br />

progetto di bilancio 2010;<br />

e) una sintesi dei dati più significativi che hanno caratterizzato la semestrale 2011 di Uni Land<br />

(avuto conto anche dell’andamento gestionale delle controllate) e che non sono soggetti a<br />

variazioni in considerazione delle differenti valutazioni derivabili dal predisponendo piano<br />

di ristrutturazione;<br />

f) precisazioni riguardo al contenuto del e considerazioni<br />

riguardo alla fondatezza e realizzabilità del medesimo.<br />

Il Consigliere ASCARI RICCARDO dichiara che l’approvazione del bilancio 2010 e della<br />

semestrale 2011 deve essere conclusa nel giro di pochi mesi, entro marzo/aprile. Precisa che i<br />

sindaci premono perché venga fatto al più presto.<br />

Precisa inoltre che i contatti con i possibili investitori sono stati avviati con scambio di<br />

corrispondenza. Se l’ipotesi dovesse concretizzarsi, è certo che l’investitore vorrà approfondire i<br />

termini dell’investimento attraverso una due diligence sulla società. Per ora l’approccio è in fase<br />

iniziale, non sono state sottoposte ai possibili investitori le relazioni degli analisti della società.<br />

ERRICO GIOVANNI chiede che gli amministratori diano ai soci maggiori informazioni circa<br />

l’evolversi della situazione, attraverso il sito internet della società; esprime inoltre l’auspicio che il<br />

bilancio che verrà presentato all’assemblea sia assolutamente chiaro e trasparente; tutto questo per<br />

consentire ai soci di esprimere una deliberazione informata.<br />

Interviene il socio TORELLI MARIO, il quale chiede se la decisione di aumentare il capitale debba<br />

necessariamente essere approvata dall’assemblea.<br />

Il Consigliere ASCARI RICCARDO precisa che lo statuto prevedeva la delega agli amministratori<br />

ad aumentare il capitale, ma di non ricordare se il termine per l’esercizio della delega sia ancora in<br />

corso; in ogni caso dichiara che la decisione verrà rimessa all’approvazione dell’assemblea.<br />

In merito ai dati della semestrale 2011, la dott.ssa CHIARA BERSANI precisa che i dati sono legati<br />

dal filo conduttore della continuità aziendale e alle prospettive liquidatorie o meno del gruppo. I dati<br />

dell’indebitamento, slegati dal questo contesto, sono stati forniti, e sono alla base delle elaborazioni<br />

12


dei piani di risanamento. La parte attiva delle poste di bilancio risente maggiormente dei principi di<br />

valutazione adottati, quindi la semestrale 2011, come il bilancio 2011, saranno necessariamente<br />

legati al bilancio 2010. Tale bilancio è già completo per quanto riguarda i dati, ma manca ancora la<br />

valutazione dei criteri di formulazione del bilancio per le singole porzioni del consolidato.<br />

I consiglieri confermano nuovamente che anche nella peggiore delle ipotesi prospettate<br />

permarrebbe un patrimonio netto positivo.<br />

Riprende la parola ERRICO GIOVANNI per illustrare il sesto punto della sua relazione.<br />

Per quanto attiene la precisazione contenuta nella lettera degli azionisti che <br />

Voglia il consiglio di amministrazione precisare all’odierna assemblea:<br />

a) l’entità complessiva del credito che Uni Land dovrebbe rinunciare nei confronti di House<br />

Building per procedere all’esdebitazione con acquisizione delle società Villa del Cedro srl e<br />

Pian dei Grilli srl;<br />

b) qual è l’entità del patrimonio netto contabile delle società Villa del Cedro e Pian dei Grilli<br />

srl e se sussistono le condizioni di una valutazione superiore o inferiore al patrimonio netto<br />

contabile, come attestabile da relazioni da asseverarsi a giuramento dagli analisti incaricati<br />

allo scopo;<br />

c) qual è, in Uni Land, il valore di carico delle azioni House Building spa e l’impatto derivabile<br />

(sempre in termini di valutazione) dal prospettato concordato preventivo in liquidazione di<br />

House Building spa;<br />

d) quali sono i flussi di cassa e il risultato economico che la governance di Uni Land ha inteso<br />

prefigurare con l’acquisizione in esdebitazione delle società Villa del Cedro srl e Pian dei<br />

Grili srl.<br />

La dott.ssa CHIARA BERSANI precisa che il credito di Uni Land nei confronti di House Building<br />

è di circa 1.700.000 euro, ma l’operazione di esdebitamento potrebbe concretarsi anche attraverso<br />

l’accollo di passività. Il costo complessivo dell’operazione è in corso di definizione, al riguardo si<br />

stanno predisponendo delle perizie.<br />

Interviene il consigliere ASCARI RICCARDO, per precisare che l’operazione non verrà fatta a<br />

valori contabili, ma verrà fatta una valutazione delle società controllate da acquisire, ed il prezzo<br />

che si ricaverà da queste valutazioni verrà corrisposto in parte mediante compensazione del credito<br />

di 1.700.000, in parte con accollo di passività. L’ordine di grandezza può essere stimato dai 33 a 38<br />

milioni di euro.<br />

La dott.ssa CHIARA BERSANI dichiara che il patrimonio netto contabile delle società Villa del<br />

Cedro e Pian dei Grilli è di circa 6.000.000 ciascuno (preciserà in seguito che i dati corretti sono<br />

3.600.000 per Pian dei Grilli e 4.800.000 per Villa del Cedro).<br />

13


ERRICO GIOVANNI chiede che i dati, anche se parziali, siano pubblicati sul sito della società.<br />

Il Consigliere ASCARI RICCARDO precisa che per Pian dei Grilli e Villa del Cedro esistono<br />

valutazioni formulate da analisti della società nella prospettiva delle descritta ridefinizione della<br />

catena di controllo.<br />

Riprende la parola la dott.ssa CHIARA BERSANI per precisare che il valore di carico delle azioni<br />

House Building in Uni Land è di circa 95.000.000 di euro.<br />

Il Consigliere ASCARI precisa che l’impatto derivabile su Uni Land dal prospettato concordato<br />

preventivo in liquidazione di House Building, non può essere valutato solo in base ai dati contabili.<br />

ERRICO GIOVANNI chiede che venga pubblicato sul sito internet della società il dettaglio dei<br />

cespiti di Villa del Cedro e Pian dei Grilli.<br />

Alle ore 13.05 lascia l’assemblea il Consigliere Ascari Riccardo.<br />

La dott.ssa CHIARA BERSANI conferma che non sono previsti flussi di cassa derivanti<br />

dall’operazione di acquisizione di Villa del Cedro e Pian dei Grilli<br />

Riprende la parola ERRICO GIOVANNI per illustrare il settimo punto della sua relazione.<br />

Nella lettera agli azionisti il presidente avv. Longobardi riporta, tra l’altro, un auspicio di concreta<br />

realizzabilità delle iniziative di riqualificazione immobiliare dei cespiti societari allocati a Ferrara,<br />

Ravenna, Bologna, San Lazzaro di Savena, Mantova.<br />

Voglia il Consiglio di amministrazione precisare, all’odierna assemblea, se sono stati conferiti<br />

specifici incarichi ad analisti per la predisposizione e asseverazione a giuramento di piani di<br />

sviluppo o di relazioni che possano validare la fattibilità delle iniziative de quibus con precisazione:<br />

a) delle modalità di acquisizione dei mezzi finanziari a sostegno delle iniziative;<br />

b) delle prospettazioni relative al netto realizzo conseguibile dal perfezionamento e<br />

realizzazione di dette iniziative;<br />

c) dei criteri di adeguamento/correzione del netto realizzo sub b) al variare delle condizioni di<br />

mercato e temporali prospettabili, avuto conto dell’attuale scenario del mercato.<br />

Il Presidente LONGOBAR<strong>DI</strong> precisa che una parte della liquidità ricavata dall’aumento di capitale<br />

servirebbe per finanziare la riqualificazione delle grandi aree edificabili. La dott.ssa Chiara Bersani<br />

aggiunge che in questa fase le risorse necessarie a questo fine sono piuttosto basse.<br />

Interviene il consigliere CESARI GIANNI, il quale precisa che le aree di Bologna sono in PSC, il<br />

Comune non ha ancora approvato il Piano Operativo Comunale (POC), quindi gli impegni che deve<br />

affrontare la società nei prossimi tre anni riguardano esclusivamente i costi di progettazione,<br />

propedeutici alla realizzazione della documentazione necessaria all’inserimento nel POC. Alla fine<br />

di questo periodo la società avrà l’alternativa fra vendere i terreni, nel frattempo valorizzati in<br />

quanto rientrati nel POC, oppure ottenere i permessi di costruire e procedere all’edificazione.<br />

La dott.ssa CHIARA BERSANI conferma che i costi per lo sviluppo delle aree verrebbero sostenuti<br />

con l’aumento di capitale, ad eccezione di SAB Brasimone, per la quale è stato chiesto alla banca<br />

finanziatrice di accrescere l’importo erogato in linea capitale. Le cifre necessarie sono comunque<br />

nell’ordine di 100.000 euro per ogni società.<br />

14


Il Presidente LONGOBAR<strong>DI</strong> conferma che non è attualmente quantificabile il netto realizzo<br />

conseguibile dal perfezionamento e realizzazione di dette iniziative.<br />

ERRICO GIOVANNI chiede che nelle valutazioni degli analisti si analizzi il possibile netto<br />

realizzo delle iniziative in corso ed i criteri di adeguamento al variare delle condizioni di mercato e<br />

temporali prospettabili. Passa quindi ad illustrare l’ottavo punto della sua relazione<br />

Per quanto attiene al riferimento, nella lettera agli azionisti, della messa in liquidazione del Fondo<br />

Real Blu, voglia il consiglio di amministrazione precisare all’odierna assemblea, se il fondo è stato<br />

posto in liquidazione in via volontaria o piuttosto perché era imprescindibile tale scioglimento in<br />

considerazione delle previsioni contrattuali che regolano il fondo e i rapporti con il soggetto gestore<br />

SGE Est Capital.<br />

Il Presidente LONGOBAR<strong>DI</strong> precisa che la messa in liquidazione è volontaria, suggerita dal<br />

Consiglio di Amministrazione, per eliminare il costo che comporta per la società.<br />

Il socio DE VENERE ARTURO chiede se l’inserimento del terreno di Ravenna nel POC ha<br />

comportato una rivalutazione dello stesso.<br />

Il consigliere CESARI GIANNI risponde che l’attuale situazione del mercato non consente una<br />

rivalutazione.<br />

Riprende la parola ERRICO GIOVANNI per illustrare il nono punto all’ordine del giorno<br />

Relativamente all’inciso contenuto nella lettera degli azionisti, riguardante la cosiddetta “Eredità<br />

Borghese”, voglia il Consiglio di amministrazione precisare, all’odierna assemblea, quale sia la<br />

proiezione (economica e dei flussi finanziari) prefigurata dagli analisti di Uni Land che hanno<br />

portato il presidente avv. Longobardi a segnalare l’aspettativa di incasso di <br />

Voglia, ancora, il consiglio di amministrazione precisare se ci sono stati contatti con gli enfiteuti e<br />

qual è l’entità complessiva prefigurabile – in termini di ricavi di competenza – di Uni Land come<br />

derivabile dalla cessione del diritto di proprietà dalla stessa vantabile che, dalla lettera agli azionisti,<br />

appare non essere un diritto di piena proprietà.<br />

Il Presidente LONGOBAR<strong>DI</strong> ricorda che Uni Land avrebbe il 100%, perché uno dei due fratelli<br />

Chiappini, Massimo, ha promesso di vendere il 100% dei beni sostenendo di essere unico erede del<br />

padre. L’altro fratello, Sandro, ha invece successivamente sostenuto di essere coerede, instaurando<br />

una controversia con il fratello. A questo punto Uni Land ha acquistato il 50% da Sandro.<br />

Successivamente il Tribunale di Roma ha dato ragione a Sandro, riconoscendolo erede e<br />

riconoscendo quindi la legittimità della vendita della quota indivisa del 50% dei beni da Sandro a<br />

CEM. Massimo ha fatto causa per risolvere il preliminare di vendita a CEM, sostenendo che il<br />

prezzo fosse troppo basso. In realtà il contratto era stato qualificato dalle parti come aleatorio,<br />

quindi non risolvibile a causa del prezzo. Per il preliminare con Massimo è stato pagato un acconto<br />

di 1.600.000 euro, a fronte di un prezzo pattuito di euro 13.000.000 (per l’intero).<br />

Ci sono inoltre alcune cause in corso con alcuni enfiteuti che chiedono di affrancare il fondo,<br />

proponendo di pagare una indennità parametrata al vecchio reddito dominicale del fondo. Sul punto<br />

alcune recenti sentenze affermano che il prezzo da pagare in sede di affrancazione deve essere<br />

vicino al valore di mercato. Queste cause dovrebbero conseguentemente portare maggiori entrate.<br />

Per i fondi concessi in enfiteusi per i quali l’enfiteuta non abbia rispettato l’obbligo previsto dalla<br />

legge di migliorare il fondo, è possibile riottenere la piena proprietà attraverso il procedimento di<br />

devoluzione del fondo. E’ stato inoltre verificato che su alcuni terreni sono stati edificati dei<br />

fabbricati, probabilmente da chi asseriva di avere usucapito i terreni. Bisogna valutare,<br />

15


giuridicamente, se è possibile usucapire il bene gravato da enfiteusi. Comunque bisogna sostenere<br />

che in mancanza di una sentenza non è possibile vantare l’usucapione. Aggiunge che ci sono stati<br />

enti pubblici che hanno occupato alcune aree. Con questi si andrà a trattare per ricevere le giuste<br />

indennità.<br />

Riprende la parola ERRICO GIOVANNI per illustrare il decimo punto all’ordine del giorno<br />

Riguardo agli otto impianti fotovoltaici operativi, enucleati nella lettera agli azionisti, voglia il<br />

consiglio di amministrazione precisare, nell’odierna assemblea, quale sia:<br />

a) la marginalità conseguibile, anno per anno, da Uni Land, al netto degli ammortamenti economici;<br />

b) l’entità e destinazione dei flussi finanziari che saranno generati dalla gestione degli impianti;<br />

c) la somma accantonata, anno per anno, per la copertura dei costi che si sosterranno al<br />

raggiungimento del ciclo di maturazione degli impianti (per senescenza o obsolescenza) o per la<br />

dismissione dei medesimi.<br />

Le precisazioni di cui sopra appaiono essere ancor più necessarie per comprendere la compiuta<br />

portata della precisazione del presidente avv. Longobardi secondo la quale gli impianti de quibus<br />

consentiranno a Uni Land di conseguire <br />

La dott.ssa CHIARA BERSANI precisa che i ricavi previsti sono di circa 4.000.000 annui; il costo<br />

complessivo è di 40.000.000, l’ammortamento in 20 anni è di circa 2.000.000 annui. Al netto degli<br />

oneri finanziari la marginalità è molto bassa nei primi anni e diventerà significativa nei prossimi<br />

anni. Nei primi cinque anni si può prevedere un pareggio, soprattutto perché il 2011 non ha portato<br />

gli incassi previsti a causa dei ritardi del GSE nell’erogazione dei contributi. Il punto di pareggio<br />

prevedibile sarà intorno ai 10 anni / 12 anni.<br />

Precisa inoltre che non è stata ancora prevista una somma in accantonamento per lo smaltimento<br />

degli impianti al termine della durata prevista, in quanto nel 2010 gli impianti non erano<br />

praticamente ancora entrati in funzione; tale somma non è stata ancora determinata con precisione<br />

per il futuro.<br />

Interviene il socio MAZZATENTA GIUSEPPE e chiede come mai il cash flow previsto per il 2012<br />

si dimezza l’anno successivo.<br />

La dott.ssa CHIARA BERSANI chiarisce che ciò è dovuto al fatto che il ritardo nell’erogazione dei<br />

contributi da parte del GSE porterà ad incassare nel 2012 i contributi per l’anno in corso e per<br />

quello precedente, quindi per il 2013, a regime, il cash flow sarà dimezzato.<br />

Il socio FARNE’ DANTE chiede chiarimenti sulla mancanza del valore nominale delle azioni.<br />

Viene chiarito che l’indicazione del valore nominale è stata eliminata per facilitare le operazioni di<br />

aumento di capitale, ma ciò non significa che le azioni non hanno alcun valore; il valore nominale<br />

“inespresso” si ottiene dal rapporto fra il capitale nominale ed il numero delle azioni in circolazione.<br />

Riprende la parola ERRICO GIVANNI per illustrare l’undicesimo punto della sua relazione.<br />

Tra le informazioni rese con la lettera agli azionisti vi sono anche riferimenti alla necessità di<br />

predisposizione di piani attestati ex art. 67 L.F. che afferiscono alcune società controllate da Uni<br />

Land, senza però fornire esaustive informazioni in merito.<br />

Si invita il Consiglio di amministrazione a volere oggi espressamente significare all’assemblea:<br />

a) se vi sono le condizioni per ritenere sussistenti i presupposti di continuità aziendale di Uni<br />

Land e delle società controllate dalla medesima;<br />

b) quali sono le occorrenze, per Uni Land e per le società controllate dalla medesima, da<br />

assumere per confermare la sussistenza dei presupposti sub a);<br />

c) il contenuto e la portata dei piani attestati, con precisazione dell’orizzonte temporale<br />

prefigurato come termine per il conseguimento degli effetti perseguiti con i piani;<br />

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d) se il sistema creditizio si è reso disponibile a supportare Uni Land e le società controllate,<br />

una volta definiti e perfezionati i piani attestati ex art. 67 L.F.<br />

Il Presidente LONGOBAR<strong>DI</strong> conferma che ad oggi ci sono i presupposti di continuità aziendale.<br />

Per sostenere questo presupposto è necessario il ricorso all’aumento di capitale.<br />

La dott.ssa CHIARA BERSANI aggiunge che i piani finanziari si pongono come obiettivo di<br />

arrivare al 2014 con un indebitamento molto modesto per le società Villa del Cedro e Pian dei Grilli<br />

e per SAB Brasimone la cessione del bene se non vi sarà un rifinanziamento. Per House Building la<br />

situazione è ancora in divenire.<br />

Interviene il socio FE<strong>DEL</strong>I GIUSEPPE il quale chiede chiarimento in merito alle azioni nei<br />

confronti delle banche alle quali è stato richiesto il risarcimento del danno.<br />

Il Presidente LONGOBAR<strong>DI</strong> precisa che sono in corso ma che, anche in attesa del loro esito,<br />

potrebbero già oggi costituire materia di transazione con le Banche interessate. Aggiunge che la<br />

Banca di Imola aveva chiesto di discutere immediatamente la causa alla prima udienza, sostenendo<br />

che non occorresse alcuna istruttoria. L’opposizione al riguardo della società è stata accolta, questo<br />

significa che il Giudice ha valutato che la posizione di House Building non era pretestuosa.<br />

Aggiunge che alcune banche iniziano a dimostrare la loro disponibilità a collaborare, soprattutto<br />

nell’erogazione dei SAL.<br />

Prende la parola BACCI DOMENICO, il quale torna all’eredità Borghese per chiedere se<br />

relativamente ai vincoli enfiteutici ci sono documenti ufficiali oltre al titolo di acquisto in favore<br />

della società.<br />

Il Presidente LONGOBAR<strong>DI</strong> precisa che l’enfiteusi è un diritto reale quindi risulta trascritto nei<br />

registri immobiliari.<br />

Interviene il signor FE<strong>DEL</strong>I GIUSEPPE per chiedere se è possibile aumentare la frequenza ed il<br />

contenuto di informazioni sul sito.<br />

Il Presidente LONGOBAR<strong>DI</strong> afferma che è possibile ed opportuno; ma occorre avere informazioni<br />

documentate, prima di diffonderle.<br />

Il socio DE VENERE ARTURO chiede chiarimenti in merito al passaggio in giudicato della<br />

sentenza di primo grado sull’eredità Borghese e sulla causa in corso contro la società intrapresa da<br />

Massimo Chiappini. Chiede inoltre chiarimenti in merito all’aumento della partecipazione di Uni<br />

Land nella società Uni Re S.p.A. e nella società House Building S.p.A..<br />

Il Presidente LONGOBAR<strong>DI</strong> dichiara di non avere informazione sul primo punto perché la causa è<br />

seguita da un legale di Roma, al quale chiederà le necessarie informazioni. In merito alla causa<br />

promossa da Massimo Chiappini dichiara che è ancora in fase iniziale. Aggiunge che Massimo<br />

Chiappini ha proposto di affidare la gestione dei terreni ad una società di gestione, in attesa di<br />

definire la controversia. La proposta è in corso di valutazione, perché potrebbe essere conveniente.<br />

Per quanto riguarda la partecipazione in Uni Re, la dott.ssa CHIARA BERSANI chiarisce che è<br />

stato eseguito un contratto già concluso nel corso del 2009.<br />

Precisa invece che l’aumento della partecipazione in House Building, è dovuto al fatto che alcune<br />

azioni trasferite in pagamento di acquisti fatti o in garanzia, sono state restituite ad Uni Land a<br />

seguito della risoluzione dei relativi contratti.<br />

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ERRICO GIOVANNI chiede quante azioni di nuova emissione verrebbero emesse a fronte<br />

dell’aumento di capitale di 5.000.000<br />

Il Presidente LONGOBAR<strong>DI</strong> precisa che l’operazione verrà effettuata solo con il consenso di<br />

Consob e Borsa Italiana, dopo aver approvato il bilancio, presentato la semestrale e dimostrato la<br />

continuità aziendale.<br />

MARI PAOLO osserva che se l’approvazione del bilancio avverrà in aprile l’operazione di aumento<br />

di capitale non potrà avvenire prima di quella data.<br />

Il Presidente LONGOBAR<strong>DI</strong> conferma perché il presupposto per l’aumento è la riammissione alle<br />

contrattazioni.<br />

Il Presidente, constatato che nessun altro chiede di intervenire, dichiara chiusa l’assemblea alle ore<br />

14.05.<br />

Il Presidente Il Segretario<br />

Avv. Guido Longobardi dott. Luigi La Gamma<br />

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