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Io ti insegno un'amicizia nei confronti dell'esistenza ... - Giano Bifronte

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crescendo dell’amore, il punto più alto. Chi sa amare, sa morire. La sua morte non è una<br />

fine. È trascendere il mortale ed entrare nell’immortale. La morte è una porta.<br />

Ma la morte è una porta solo se hai imparato la lezione attraverso l’amore. L’amore è la<br />

scuola che <strong>ti</strong> prepara alla morte. Amore e vita sono sinonimi: se ami, vivi. Se ami e vivi,<br />

diven<strong>ti</strong> capace di morire. La morte <strong>ti</strong> riporta semplicemente in un altro corpo, <strong>ti</strong> aiuta<br />

semplicemente ad entrare in un altro ventre. E tutta la ruota ricomincia a muoversi,<br />

sempre uguale.<br />

Questo per chi muore coscientemente.., e l’amore <strong>ti</strong> rende terribilmente cosciente.<br />

Diventa una luce dentro di te. E se hai quella luce con te, la morte ha una qualità<br />

completamente diversa: non è più morte. È abbondanza di vita, è vita infinita, divina,<br />

eterna.<br />

Tratto da "Rajneesh 12 – Discorsi di Bhagwan Shree Rajneesh – "il risveglio del<br />

cuore""<br />

* * * **<br />

"Mai nato, mai morto, ha solo visitato questo pianeta terra dall’11 dicembre 1931 al 19<br />

gennaio 1990"<br />

Sapete chi mai fece scolpire sulla propria lapide questa iscrizione? ...<br />

Fu Bhagwan Shree Rajneesh alias Osho ...<br />

Chi fu costui?<br />

"Bhagwan Shree Rajneesh è una di quelle figure che la storia ha sempre ricordato<br />

come un enigma : è difficile, per quanto assurdo possa sembrare, trovare due sole<br />

persone d’accordo su chi egli sia e su cosa rappresen<strong>ti</strong>.<br />

Sui libri pubblica<strong>ti</strong> da discepoli, studiosi, detrattori e persone realmente interessate<br />

a capire cosa egli significhi, cosa rappresen<strong>ti</strong>, non si trovano due sue descrizioni che<br />

coincidano. E se poi qualcuno, per cercare certezze, si rivolgesse direttamente a ciò<br />

che Bhagwan stesso ha scritto, l’enigma acquisterebbe colori ancora più intensi, più<br />

assurdi, più contraddittori. L’interroga<strong>ti</strong>vo finirebbe per diventare opprimente, in<br />

quanto ogni agget<strong>ti</strong>vo risulta inadeguato, ogni e<strong>ti</strong>chetta lontana. Personalmente posso<br />

dire di non aver mai conosciuto nessuno capace di esistere al di là di ogni definizione,<br />

così come fa Bhagwan: pur non nascondendosi, e forse per questo, pur mostrandosi per<br />

ciò che egli è, egli non è... e col tempo ha negato tut<strong>ti</strong> gli sforzi di quan<strong>ti</strong> hanno voluto<br />

"associarlo" a qualcosa. Non facendosi nessuno scrupolo a sollevare controversie."<br />

Con queste parole inizia una delle molteplici "biografie" (che prosegue in uno degli<br />

allega<strong>ti</strong>).<br />

Parlare di Osho è una delle cose meno facili ed è per questo che allego una piccola<br />

"NOTA" biografica e l'introduzione di due libri biografici: uno scritto "sotto<br />

dettatura" di Osho stesso e l'altro di un suo "ex" seguace molto vicino a lui che poi<br />

però prese le sue distanze dal "Maestro".

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