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Cartella Stampa - Iconecristiane

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TORCELLO. ALLE ORIGINI DI VENEZIA TRA ORIENTE E OCCIDENTE<br />

La luce di Bisanzio, il colore di Torcello, l’oro di Venezia. Tre note singolari che danno<br />

vita ad una mostra eccezionale, celebrativa dei mille anni di storia di uno dei<br />

monumenti più straordinari della laguna veneziana: la basilica di Santa Maria Assunta<br />

di Torcello, eretta nelle sue forme attuali nel lontano 1008, meta di un continuo<br />

pellegrinaggio artistico e culturale.<br />

Notissima nei suoi elementi architettonici e decorativi che ne nobilitano l’interno e che<br />

ne fanno una delle massime testimonianze dell’arte veneto-bizantina, la ex cattedrale<br />

medievale e i mosaici che la rivestono sono il motore dell’esposizione promossa dal<br />

Comitato Nazionale per il “Millennio”, istituito dal Ministero per i Beni e le Attività<br />

Culturali.<br />

Una mostra “viva”, che racconta la grande storia dai primi insediamenti lagunari alla<br />

fine del Duecento attraverso gli splendori di quell'arte che, generatasi a Bisanzio,<br />

troverà nella laguna veneta l’ambiente ideale in cui crescere e svilupparsi, dando origine<br />

a novità di forme ed espressioni che costituiscono, ancora oggi, la magia di Torcello e il<br />

fascino di Venezia.<br />

La Basilica torcellana con il complesso episcopale e l’adiacente rotonda di S. Fosca<br />

sono quanto resta, oggi, di un’intera città sorta intorno al VI secolo ad opera degli<br />

abitanti dell’antica Altino, che qui trovarono rifugio dall’invasione longobarda. Si creò<br />

così, nel tempo, un vivace insediamento urbano, con al centro Torcello, città ricca di<br />

edifici civili e religiosi, perno delle attività commerciali della Venetia, termine con il<br />

quale si identificava in antico l’area della laguna. Poi seguì il declino a partire dal XIV<br />

secolo, che la trasformò per varie ragioni in un luogo disabitato e abbandonato, ridotto a<br />

una sorta di cava di materiali nobili – marmi e pietre anzitutto – riutilizzati dai veneziani<br />

per la costruzione della città sorta intorno a Rialto.<br />

Punto di partenza della mostra è il periodo tra i secc. V e VII, età successiva alla<br />

evangelizzazione del territorio alto adriatico, compiuta nel IV secolo, sul quale<br />

emergono per importanza centri quali Aquileia e Grado insieme ad altri che, da<br />

Ravenna a Pola, costituiscono un ecumene civico, culturale e religioso, altrove<br />

inesistente, foriero di molti e straordinari sviluppi. È, questa, l’età della “prima”<br />

Torcello, di cui la mostra espone nobili monumenti, insieme a significativi reperti di<br />

ambito lagunare: tracce sulle quali si avvia il secondo momento del percorso<br />

espositivo, che considera la cultura artistica alto adriatica tra X e XII secolo, età alla<br />

quale è riferibile il momento dell’erezione della seconda basilica torcellana, l’attuale, e<br />

la sua decorazione. La sezione indaga, con apporti di assoluta bellezza, il diffondersi in<br />

Adriatico del linguaggio “veneto-bizantino” frutto del rapporto tra i centri adriatici e<br />

lagunari con Costantinopoli, capitale d’Oriente: linguaggio che trova proprio in Santa<br />

Maria Assunta di Torcello una delle sue massime espressioni nell’architettura e<br />

nell’apparato scultoreo – si vedano i preziosi plutei ad intreccio e le formelle marmoree<br />

abitate da pavoni ed animali fantastici posti a confronto con la produzione torcellana<br />

ancora apprezzabile in situ, come pure gli straordinari apporti dalla terraferma,<br />

documentati dal gruppo dell'Adorazione dei Magi, del Seminario Patriarcale di Venezia<br />

- ed in particolare nella celebre decorazione a mosaico della controfacciata, capolavoro<br />

artistico oltre che unicum iconografico musivo.<br />

Museo Diocesano - Chiostro di Sant’Apollonia, Castello 4312, Venezia<br />

informazioni e prenotazioni 0412413817 - fax 0417241124 - millenniotorcello@patriarcatovenezia.it - www.millenniotorcello.it

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