4. Neuropsicologia dei processi di apprendimento - ics condove
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L’approccio approccio neuropsicologico<br />
Modello <strong>di</strong> lettura a due vie<br />
Sartori - Job (1984) e <strong>di</strong> Coltheart (1978).<br />
Nell Nell’ambito ambito delle teorie modulari<br />
delle funzioni cognitive si sono<br />
sviluppati modelli che scompongono il<br />
processo <strong>di</strong> lettura in una serie <strong>di</strong><br />
operazioni sequenziali, dall dall’analisi analisi<br />
visiva delle lettere alla produzione<br />
della parola (cfr. il modello <strong>di</strong> lettura<br />
standard ).<br />
Dr. Carlo Muzio, Neuropsichiatra<br />
NeuropsichiatraInfantile, Infantile, Psicoterapeuta Analitico -Cognitivo, Cognitivo, doc. <strong>di</strong> Neurolinguistica UNI PV<br />
L’approccio approccio neuropsicologico<br />
Modello <strong>di</strong> lettura a due vie<br />
Sartori - Job (1984) e <strong>di</strong> Coltheart (1978).<br />
Sulla base <strong>di</strong> questo modello sono stati<br />
in<strong>di</strong>viduati tre sottotipi <strong>di</strong> <strong>di</strong>slessia :<br />
1. La <strong>di</strong>slessia superficiale in cui è deficitaria<br />
la via lessicale ed il lettore legge nello stesso<br />
modo le parole e le non parole, senza alcun<br />
vantaggio per le parole pi più frequenti, inoltre<br />
non è in grado <strong>di</strong> leggere le parole irregolari.<br />
Dr. Carlo Muzio, Neuropsichiatra<br />
NeuropsichiatraInfantile, Infantile, Psicoterapeuta Analitico -Cognitivo, Cognitivo, doc. <strong>di</strong> Neurolinguistica UNI PV<br />
L’approccio approccio clinico<br />
Modello <strong>di</strong> Boder (1973)<br />
Boder Boder, , effettuando un un’analisi analisi qualitativa delle<br />
prestazioni deficitarie della lettura ha<br />
in<strong>di</strong>viduato due sottotipi <strong>di</strong> <strong>di</strong>slessia:<br />
La <strong>di</strong>slessia <strong>di</strong>seidetica in cui prevale un deficit <strong>di</strong><br />
tipo visuopercettivo<br />
visuopercettivo; ; perciò il bambino incontra<br />
maggiori <strong>di</strong>fficolt <strong>di</strong>fficoltà nel percepire e/o ricostruire la<br />
configurazione della parola scritta.<br />
Tipica è la <strong>di</strong>fficolt <strong>di</strong>fficoltà significativamente maggiore<br />
nella lettura <strong>dei</strong> caratteri in corsivo rispetto allo<br />
stampato maiuscolo.<br />
Dr. Carlo Muzio, Neuropsichiatra<br />
NeuropsichiatraInfantile, Infantile, Psicoterapeuta Analitico -Cognitivo, Cognitivo, doc. <strong>di</strong> Neurolinguistica UNI PV<br />
L’approccio approccio neuropsicologico<br />
Modello <strong>di</strong> lettura a due vie<br />
Sartori - Job (1984) e <strong>di</strong> Coltheart (1978).<br />
Il lettore adotta due strategie <strong>di</strong><br />
lettura:<br />
�� La via lessicale (accesso <strong>di</strong>retto) –<br />
�� La via fonologica o in<strong>di</strong>retta<br />
Questi modelli sono stati usati per<br />
l’interpretazione interpretazione della <strong>di</strong>slessia acquisita<br />
nell nell’adulto, adulto, ma successivamente sono<br />
stati applicati anche nella D.E.<br />
Dr. Carlo Muzio, Neuropsichiatra<br />
NeuropsichiatraInfantile, Infantile, Psicoterapeuta Analitico -Cognitivo, Cognitivo, doc. <strong>di</strong> Neurolinguistica UNI PV<br />
L’approccio approccio neuropsicologico<br />
Modello <strong>di</strong> lettura a due vie<br />
Sartori - Job (1984) e <strong>di</strong> Coltheart (1978).<br />
2. La <strong>di</strong>slessia fonologica in cui è deficitaria la<br />
via fonologica lessicale ed il lettore usa solo<br />
l’accesso accesso <strong>di</strong>retto per cui ha <strong>di</strong>fficolt <strong>di</strong>fficoltà con le<br />
parole irregolari e con le non parole.<br />
3. La <strong>di</strong>slessia profonda in cui sono deficitarie<br />
entrambe le vie ed il lettore commette<br />
parafasie semantiche (sostituisce parole <strong>di</strong><br />
significato affine) ed ha maggiori <strong>di</strong>fficolt <strong>di</strong>fficoltà<br />
con le non parole.<br />
Dr. Carlo Muzio, Neuropsichiatra<br />
NeuropsichiatraInfantile, Infantile, Psicoterapeuta Analitico -Cognitivo, Cognitivo, doc. <strong>di</strong> Neurolinguistica UNI PV<br />
L’approccio approccio clinico<br />
Modello <strong>di</strong> Boder (1973)<br />
La <strong>di</strong>slessia <strong>di</strong>sfonetica o <strong>di</strong>sfonologica in cui<br />
prevalgono deficit linguistici e fonologici per cui il<br />
bambino ha <strong>di</strong>fficolt <strong>di</strong>fficoltà prevalenti nelle operazioni<br />
metafonologiche<br />
metafonologiche: : analisi e sintesi delle componenti<br />
sublessicali sublessicali, , non riesce cio cioè ad in<strong>di</strong>viduare<br />
correttamente i singoli fonemi <strong>di</strong> una parola o, al<br />
contrario, a ricomporre la parola intera partendo dai<br />
singoli fonemi.<br />
La maggioranza <strong>dei</strong> bambini <strong>di</strong>slessici presentano<br />
questo secondo tipo.<br />
Dr. Carlo Muzio, Neuropsichiatra<br />
NeuropsichiatraInfantile, Infantile, Psicoterapeuta Analitico -Cognitivo, Cognitivo, doc. <strong>di</strong> Neurolinguistica UNI PV