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disagio scolastico scolastico Vs Dislessia Evolutiva Dislessia ...

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<strong>disagio</strong> <strong>scolastico</strong><br />

��<strong>disagio</strong> <strong>disagio</strong> socio socio-psicologico;<br />

psicologico;<br />

��problemi problemi familiari;<br />

��differenze differenze culturali;<br />

��organizzazione organizzazione didattica;<br />

��gestione gestione pedagogico<br />

pedagogico-educativa educativa;<br />

��<strong>Dislessia</strong> <strong>Dislessia</strong> <strong>Evolutiva</strong>;<br />

Dr.ssa Dr.ssa Dr.ssa Dr.ssa Dr.ssa Dr.ssa Dr.ssa Dr.ssa Chiara Chiara Della Della Betta<br />

Betta Betta Betta<br />

Dr.ssa Chiara Della Betta<br />

www.studioamaltea.it<br />

<strong>disagio</strong> isagio <strong>scolastico</strong> <strong>Vs</strong> <strong>Dislessia</strong> <strong>Evolutiva</strong><br />

<strong>Dislessia</strong> <strong>Evolutiva</strong><br />

incidenza:<br />

3/5 3/5%<br />

Chiara Della Betta<br />

1


Come descrivereste un alunno<br />

affetto da <strong>Dislessia</strong> <strong>Evolutiva</strong>?<br />

•È È un ragazzo con livello cognitivo pari o<br />

superiore alla media media;<br />

•È È un ragazzo che ha difficoltà specifiche<br />

nel processo di decodifica della parola<br />

scritta ( (dislessia dislessia); );<br />

e/o di transcodifica dal linguaggio<br />

orale a quello scritto ( (disgrafia; disgrafia;<br />

disortografia<br />

disortografia); );<br />

e/o difficoltà specifiche nelle<br />

abilità numeriche e aritmetiche<br />

(discalculia discalculia)<br />

La verità?<br />

Da cosa dipende la dislessia<br />

evolutiva?<br />

la a <strong>Dislessia</strong> <strong>Evolutiva</strong> volutiva, , e più<br />

in generale il Disturbo<br />

Specifico<br />

dell’Apprendimento, sono<br />

scritti nel patrimonio<br />

genetico; sono pertanto<br />

ereditari<br />

AUTOMATIZZAZIONE<br />

Chiara Della Betta<br />

Stabilizzazione di un processo<br />

automatico caratterizzato da un alto<br />

grado di velocità e di accuratezza.<br />

È realizzato inconsciamente, richiede<br />

minimo impegno attentivo ed è<br />

difficile da sopprimere, da ignorare e<br />

da influenzare<br />

Chiara Della Betta<br />

2


•Sono Sono inconsci<br />

Processi<br />

AUTOMATICI<br />

•Sono Sono preattentivi<br />

•Sono Sono guidati dallo stimolo<br />

•Agiscono Agiscono dal basso verso l’alto<br />

(bottom bottom-up up)<br />

•Hanno Hanno capacità di funzionamento<br />

illimitata<br />

•Agiscono Agiscono in parallelo<br />

•Sono Sono predisposti per le attività<br />

durature<br />

•Comportano Comportano basso consumo di risorse<br />

•Son Son appresi o innati<br />

•Sono Sono rigidi, adatti per compiti ripetitivi<br />

Processi<br />

CONTROLLATI<br />

•Sono Sono consci<br />

•Sono Sono attentivi<br />

•Sono Sono guidati dal concetto<br />

•Agiscono Agiscono dall’alto verso il basso (topdown<br />

down)<br />

•Hanno Hanno capacità di funzionamento<br />

limitata<br />

•Agiscono Agiscono in modo seriale<br />

•Sono Sono disponibili per tempi limitati<br />

•Comportano Comportano alto dispendio di risorse<br />

•Sono Sono tipici delle attività riflessive<br />

•Sono Sono flessibili, impiegati in compiti<br />

creativi Chiara Della Betta<br />

Chiara Della Betta<br />

3


… discrepanza tra livello cognitivo e<br />

prestazione alla lettura<br />

prestazione<br />

LETTURA e/o<br />

SCRITTURA<br />

e/o<br />

CALCOLO<br />

MEDIA<br />

-2 2 ds -1 1 ds 0 +1 ds +2 ds<br />

DISCREPANZA<br />

LIVELLO COGNITIVO<br />

Secondo il DSM DSM-IV IV i disturbi specifici<br />

dell’apprendimento vengono diagnosticati<br />

quando:<br />

I risultati ottenuti dal ragazzo in test standardizzati<br />

su lettura, calcolo o espressione scritta risultano<br />

significativamente al di sotto di quanto previsto<br />

in base all’età, all’istruzione e al livello di<br />

intelligenza<br />

intelligenza.<br />

Essi interferiscono in modo significativo con i<br />

risultati scolastici o con le attività della vita<br />

quotidiana che richiedono capacità di lettura, di<br />

calcolo o di scrittura (DSM (DSM-IV, IV, 1996).<br />

Chiara Della Betta<br />

4


La dislessia secondo il DSM DSM-IV IV * è un disturbo dell’apprendimento, dovuto ad una difficoltà circa circa<br />

le capacità di lettura, calcolo e scrittura.<br />

I Disturbi dell’Apprendimento vengono diagnosticati quando i risultati ottenuti dal soggetto in<br />

test standardizzati, somministrati individualmente su lettura, calcolo, o espressione scritta<br />

risultano significativamente al di sotto di quanto previsto in base all’età, all’istruzione, e al<br />

livello di intelligenza. I problemi di apprendimento interferiscono in modo significativo con i<br />

risultati scolastici o con le attività della vita quotidiana che richiedono capacità di lettura, di<br />

calcolo o di scrittura. Possono essere usati diversi metodi statistici per stabilire se un divario è<br />

significativo. Di solito viene definito sostanzialmente inferiore un divario di più di 2 deviazioni<br />

standard. La prognosi è migliorata con l’individuazione e l’intervento precoci, ma è comune che i<br />

Disturbi dell’Apprendimento persistano nell’età nell’età adulta.<br />

Il ragazzo affetto da dislessia può leggere e scrivere, ma<br />

riesce a farlo solo impegnando al massimo le sue capacità e<br />

le sue energie, poiché non può farlo in maniera automatica<br />

automatica. .<br />

Si stanca quindi rapidamente, rapidamente, commette errori, rimane<br />

indietro, non impara; la difficoltà di lettura può essere più o<br />

meno grave e spesso si accompagna a problemi nella<br />

scrittura, nel calcolo e, talvolta, anche in altre attività<br />

mentali, tuttavia questi ragazzi sono intelligenti e - di solito<br />

- vivaci e creativi creativi.<br />

Leggere<br />

Gli occhi si spostano nella pagina con movimenti:<br />

•Regolari Regolari<br />

•Fluidi Fluidi<br />

•sistematici sistematici<br />

Chiara Della Betta<br />

5


I movimenti degli occhi ( (movimenti movimenti saccadici saccadici) ) avvengono a sbalzi e sono<br />

intercalati da momenti di stasi detti fissazioni durante le quali avviene la<br />

lettura<br />

Spesso i movimenti danno luogo a delle regressioni e a delle esplorazioni<br />

visive, inutili al fine del del processo di lettura e quello di comprensione.<br />

Incremento<br />

Incremento<br />

La velocità della lettura migliora perché:<br />

• si abbassa drasticamente il numero dei<br />

movimenti regressivi ed erratici<br />

• diminuisce il tempo di fissazione che,<br />

gradualmente, viene portato al limite minimo<br />

di un quarto di secondo.<br />

6


COME COME SI SI LEGGE<br />

LEGGE<br />

Durante la lettura non si leggono le lettere o le parole in successione tra<br />

loro, ma solo quelle lettere che servono a determinare il valore acustico<br />

della parola, ad es. per verde saranno “vrd”.<br />

Ci si sofferma più su lettere dominanti, se il testo è nuovo e difficile; sul<br />

disegno d’insieme, se il testo è facile e conosciuto.<br />

Conversione<br />

acustico acustico-fonologico<br />

fonologico<br />

Lessico uditivo di<br />

input<br />

Lessico fonologico di<br />

uscita<br />

V E R D E<br />

PAROLA (ORALE) PAROLA (SCRITTA)<br />

Analisi acustica<br />

Buffer fonemico di<br />

risposta<br />

PRODUZIONE ORALE<br />

SISTEMA<br />

SEMANTICO<br />

Conversione<br />

fonema fonema-grafema grafema<br />

Analisi ortografica<br />

Lessico ortografico<br />

di input<br />

Conversione<br />

grafema grafema-fonema fonema<br />

Lessico ortografico<br />

di uscita<br />

Buffer grafemico di<br />

risposta<br />

PRODUZIONE SCRITTA<br />

Chiara Della Betta<br />

7


PAROLA (ORALE) PAROLA (SCRITTA)<br />

Analisi acustica<br />

Lessico uditivo di<br />

input<br />

Analisi ortografica<br />

“MODELLO A 2 VIE”<br />

Lessico ortografico<br />

di input<br />

Conversione<br />

SISTEMA<br />

Conversione<br />

di acustico acustico-fonologico LETTURA fonologico E SCRITTURA<br />

grafema grafema-fonema fonema<br />

SEMANTICO<br />

Lessico fonologico di<br />

Lessico ortografico<br />

La via uscita LESSICALE di e uscita la via<br />

Buffer fonemico di<br />

Conversione<br />

Buffer grafemico di<br />

risposta FONOLOGICA<br />

fonema fonema-grafema grafema<br />

risposta<br />

PRODUZIONE ORALE<br />

PRODUZIONE SCRITTA<br />

SCRITTURA CRITTURA<br />

Chiara Della Betta<br />

Chiara Della Betta<br />

8


FONETICA e FONOLOGIA<br />

�� Fonetica<br />

La fonetica analizza e descrive le caratteristiche<br />

articolatorie articolatorie, , acustiche ed uditive dei foni (suoni prodotti<br />

dalla voce umana) nei loro aspetti anatomo - funzionali<br />

(luogo, modo di articolazione e sonorità).<br />

�� Fonologia<br />

La fonologia studia i suoni di una lingua che hanno<br />

proprietà distintiva, cioè che determinano il cambiamento<br />

di significato. Es. p/b in palla palla-balla. balla.<br />

Studia quindi il fonema inteso come standard della lingua<br />

specifica.<br />

MORFOLOGIA<br />

Studia la struttura interna delle<br />

parole ed i rapporti che intercorrono<br />

tra esse.<br />

E’ lo studio della forma che le parole<br />

assumono nella flessione.<br />

(Ad Ad es. coniugazione per il verbo e la<br />

declinazione per il nome e<br />

l’aggettivo).<br />

9


SINTASSI<br />

La sintassi studia la struttura interna delle<br />

frasi.<br />

Essa è quella parte della grammatica che<br />

studia le funzioni delle parole nella frase<br />

e le regole in base alle quali le parole si<br />

combinano in frasi.<br />

SEMANTICA<br />

La semantica studia i processi implicati nella<br />

determinazione di significato.<br />

Studia il significato delle parole singole e<br />

quello delle parole raggruppate in frasi.<br />

E’ opportuno chiedersi sempre se il bambino<br />

conosce il significato della parola che noi<br />

pronunciamo o se comprende una struttura<br />

sintattica quale frase passiva o negativa.<br />

10


PRAGMATICA<br />

La pragmatica studia l’uso delle parole e delle<br />

frasi nel contesto della conversazione.<br />

Essa è il cuore della comunicazione perché<br />

studia l’insieme delle regole che permettono<br />

di usare il linguaggio in modo appropriato a<br />

seconda del contesto e degli interlocutori.<br />

Alla base della pragmatica c’è l’intenzione<br />

comunicativa e l’attenzione condivisa.<br />

Modello evolutivo di apprendimento della scrittura<br />

��Fase Fase presillabica<br />

(Ferreiro Ferreiro, , Teberosky Teberosky, , 1979)<br />

Utilizzo di lettere dell’alfabeto senza precisi criteri. Per una parola che<br />

rappresenta una cosa grande, vengono utilizzate molte lettere, per<br />

una parola che rappresenta una cosa piccola ne vengono utilizzate<br />

poche<br />

�� Fase sillabica<br />

Utilizzo di una lettera per ogni suono sillabico, in un primo momento<br />

senza corrispondenza con i suoni della parola, successivamente con<br />

corrispondenze precise (vocale o consonante)<br />

�� Fase sillabica sillabica-alfabetica alfabetica<br />

Utilizzo di un numero maggiore di lettere rispetto alla fase<br />

precedente<br />

�� Fase alfabetica<br />

Utilizzo di tutte le lettere che compongono la parola, con<br />

corrispondenza precisa grafema grafema-fonema fonema<br />

11


Modello evolutivo di apprendimento della scrittura<br />

��Fase Fase presillabica<br />

(Ferreiro Ferreiro, , Teberosky Teberosky, , 1979)<br />

Utilizzo di lettere dell’alfabeto senza precisi criteri. Per una parola che<br />

rappresenta una cosa grande, vengono utilizzate molte lettere, per<br />

una parola che rappresenta una cosa piccola ne vengono utilizzate<br />

poche<br />

�� Fase sillabica<br />

Utilizzo di una lettera per ogni suono sillabico, in un primo momento<br />

senza corrispondenza con i suoni della parola, successivamente con<br />

corrispondenze precise (vocale o consonante)<br />

�� Fase sillabica sillabica-alfabetica alfabetica<br />

Utilizzo di un numero maggiore di lettere rispetto alla fase<br />

precedente<br />

�� Fase alfabetica<br />

Utilizzo di di tutte le lettere che compongono la parola, con<br />

corrispondenza precisa grafema grafema-fonema fonema<br />

Ipotesi PRESILLABICA Ipotesi SILLABICA<br />

Ipotesi SILLABICA-ALFABETICA<br />

SILLABICA ALFABETICA<br />

dott.ssa Maria Merola<br />

Bresso 15 giugno 2005<br />

Ipotesi ALFABETICA<br />

12


Modello di acquisizione dell’abilità di letturo letturo-scrittura scrittura<br />

(Uta Uta Frith, 1985)<br />

Fase logografica (o pre pre-convenzionale<br />

convenzionale) )<br />

il bambino legge dei loghi (tratta le lettere come disegni); passaggio<br />

scuola materna scuola elementare<br />

Fase alfabetica (o fonologica)<br />

riconosce le lettere e e comincia a riprodurle (corrispondenza fra<br />

dimensione fisica della parola e la dimensione fisica del contenuto);<br />

primi mesi della scuola elementare<br />

Fase ortografica<br />

mappatura segno segno-suono; suono; comprende che ci sono dei suoni che<br />

vengono mappati sempre nello stesso modo, anche se vi sono delle<br />

eccezioni (SC, GN,...)<br />

Fase lessicale<br />

utilizza correttamente la via lessicale (diretta) di lettura; legge le<br />

parole riconoscendole tra quelle presenti nel magazzino del lessico<br />

ortografico e in quello semantico<br />

13


DIS<br />

OTRO<br />

GRAFIA<br />

Nel caso dei bambini disortografici<br />

disortografici, ,<br />

l’incompiuta automatizzazione della<br />

scrittura richiede loro un’attenzione<br />

eccessiva sugli aspetti di ortografia,<br />

comportando una maggiore probabilità di<br />

errori e, spesso, un peggioramento della<br />

grafia, proprio per l’attenzione eccessiva<br />

che viene richiesta<br />

Chiara Della Betta<br />

Difficoltà nel tradurre correttamente<br />

SUONI<br />

in SIMBOLI GRAFICI<br />

e<br />

difficoltà nei processi di correzione automatica<br />

Spesso i bambini disortografici sono anche disgrafici disgrafici, , cioè hanno una grafia poco<br />

chiara, disordinata e difficilmente comprensibile.<br />

Una scrittura senza errori comporta<br />

un’integrazione contemporanea di tutte le<br />

componenti della scrittura, che così può<br />

diventare automatica<br />

Chiara Della Betta<br />

15


quali ERRORI ?<br />

FONOLOGICI<br />

Modificano la struttura fonologica e grafemica della parole<br />

Scambio grafemi: folpe olpe /volpe olpe<br />

Omissione/aggiunta lettere/sillabe: tavo tavovolo<br />

volo<br />

Inversione: li/il<br />

inefficiente o incompleto sviluppo della FASE ALFABETICA<br />

NON FONOLOGICI<br />

Non modificano la struttura fonologica della parola<br />

Separazione illegale: l’avato l’ vato/i /in n sieme ieme<br />

Fusione illegale: ilcane il ane/la lacqua cqua/no nonev nevero ero<br />

Scambio grafema omofono: squola uola/qucina ucina<br />

Omissione/aggiunta “H”: ha a casa/ lui non a<br />

inefficiente o incompleto sviluppo della FASE ORTOGRAFICA e LESSICALE<br />

ALTRI<br />

Omissione/aggiunta accenti<br />

Omissione/aggiunta doppie Chiara Della Betta<br />

COMPRENSIONE COMPRENSIONE DEL DEL TESTO<br />

TESTO TESTO TESTO<br />

Per decodifica si intende la capacità di riconoscere e<br />

nominare correttamente le parole che compongono un testo,<br />

mentre la comprensione riguarda la capacità di cogliere il<br />

significato del testo.<br />

Capire un testo non significa<br />

semplicemente riuscire a ritrovare il<br />

significato di una frase aggiungerlo a<br />

quello della frase successiva e ripetere<br />

questa operazione fino alla fine del<br />

brano; si può comprendere il brano a<br />

livello superficiale, ma non riuscire a<br />

ritrovare il senso di quello che si legge.<br />

16


CHE COSA SI INTENDE<br />

Attività costruttiva, interattiva e<br />

attiva che richiede l’integrazione<br />

delle informazioni nuove,<br />

contenute nel testo, all’interno<br />

delle strutture di conoscenza<br />

possedute dal lettore o<br />

dall’ascoltatore.<br />

2 processi necessari<br />

Capacità di integrazione globale (il tutto è<br />

più della somma delle parti)<br />

Aggancio con concetti precedentemente<br />

acquisiti; padronanza delle parole chiave<br />

di quella materia.<br />

17


DISCALCULIA EVOLUTIVA<br />

10.00+<br />

10.00+<br />

4.70=<br />

4.70=<br />

________<br />

________<br />

14.00<br />

14.00<br />

14.70<br />

14.70<br />

problema di matematica<br />

La<br />

La<br />

sottrazione<br />

sottrazione<br />

?<br />

Esco di casa con € 10.00, vedo un giornalino<br />

che costa € 4.70 e lo compro. Quanto mi<br />

resta?<br />

Chiara Della Betta<br />

18


Elementi strutturali dell’architettura<br />

cognitiva responsabili dell’elaborazione<br />

numerica e del calcolo<br />

IL SISTEMA DEI<br />

NUMERI<br />

IL SISTEMA DEL<br />

CALCOLO<br />

SISTEMA DEI NUMERI<br />

Chiara Della Betta<br />

Permette la COMPRENSIONE e PRODUZIONE<br />

dei numeri, attraverso regole lessicali e sintattiche<br />

condivise.<br />

CODICE<br />

ALFABETICO ORALE<br />

/quattro/<br />

CODICE<br />

ARABICO<br />

La scrittura e la lettura di numeri impegnano la<br />

TRANSCODIFICA da un codice di presentazione ad un<br />

altro codice Chiara Della Betta<br />

4<br />

19


Modello Mc Closkey (1985, 1992)<br />

SISTEMA DEL CALCOLO<br />

Elaborazione<br />

dei segni<br />

delle<br />

operazioni<br />

Sistema di<br />

comprensione dei<br />

numeri<br />

Magazzino<br />

dei fatti<br />

aritmetici<br />

L’ostacolo del<br />

ragazzo<br />

discalculico<br />

SISTEMA<br />

DEL NUMERO<br />

Procedure di<br />

calcolo<br />

Sistema di<br />

produzione dei<br />

numeri<br />

input output<br />

Difficoltà visuo visuo- spaziali<br />

Chiara Della Betta<br />

Coinvolge non solo aspetti<br />

percettivi ma ben diversi<br />

livelli organizzazione dei dati<br />

implicati soprattutto nella<br />

scrittura di un’operazione.<br />

20


La comprensione matematica<br />

�� La comprensione del testo del problema<br />

(grammatica) [senza il flusso non parte]<br />

�� La rappresentazione dei dati (trasforma<br />

in dati analogici)<br />

�� La classificazione dello schema<br />

(scheletro della soluzione)<br />

�� Comprensione<br />

S.P.M.<br />

�� Rappresentazione<br />

�� Categorizzazione<br />

�� Piano di soluzione<br />

�� Svolgimento<br />

�� Autovalutazione<br />

23


Il sistema di elaborazione del numero<br />

ed il sistema del calcolo sono moduli<br />

indipendenti.<br />

Mc Closkey et al. (1985; 1987):<br />

Sistema del calcolo input Sistema di<br />

comprensione dei numeri Sistema di<br />

produzione dei numeri output<br />

Comprensione<br />

•comprensione simboli (+, -,


Conteggio all’indietro Moltiplicazioni<br />

Chiara Della Betta<br />

�� 72238,7 + 712,52<br />

�� 4771,001 – 156,66<br />

�� 4126 + 51,37 +<br />

245,3<br />

�� 189756,43 – 309,7<br />

�� 3956 x 37<br />

�� 1332,24 : 21<br />

�� 2749 x 21,6<br />

Chiara Della Betta<br />

25


Chiara Della Betta<br />

Quali informazioni RACCOGLIERE<br />

DELL’ALUNNO INDIVIDUATO?<br />

�� In quali materie presenta più difficoltà?<br />

�� In cosa consiste tale difficoltà? (definizioni e dettagli, NO<br />

indicazioni generali)<br />

�� Quali sono le sue abilità?<br />

�� Quali Quali aiuti, aiuti, fino fino ad ora, sono stati messi in atto per aiutarlo<br />

nelle sue difficoltà? (indicare tutti quelli<br />

rilevati, NO indicazioni generali)<br />

�� STORIA DIDATTICA: che informazioni avete sui precedenti<br />

anni scolastici per le stesse difficoltà?<br />

�� Ottiene risultati migliori nelle verifiche scritte e orali?<br />

(differenziare, se necessario, per le varie materie)<br />

Chiara Della Betta<br />

26


Comprensione della difficoltà<br />

significa<br />

sapere cosa osservare<br />

Osservazione e comprensione<br />

sono già buona parte della<br />

terapia<br />

La La valutazione<br />

valutazione<br />

valutazione<br />

valutazione<br />

valutazione<br />

Chiara Della Betta<br />

�� Valutare in modo costruttivo separando l’errore dal<br />

contenuto<br />

�� Offrire indicazioni precise, non solo sull’errore ma su come<br />

migliorarlo<br />

�� Predisporre verifiche scalari<br />

�� Valutare i ragazzi dislessici discostandoli dal resto della classe<br />

(secondo le loro capacità)<br />

La valutazione dovrebbe aiutare gli alunni a diventare<br />

consapevoli in positivo delle proprie capacità e dei<br />

propri miglioramenti<br />

Chiara Della Betta<br />

27


Modificare l’ottica della valutazione<br />

Valutare il livello raggiunto tenendo conto dei punti di<br />

partenza dell’alunno<br />

�� Valutare<br />

�� Rinforzare, gratificare, capire<br />

Permettere l’uso di strumenti compensativi e dispensativi (vedi<br />

Nota MIUR del 05 05/10 10/2004 2004)<br />

�� Permettere<br />

Valutazione prove scritte e orali con modalità che tengano<br />

conto del contenuto e non della forma<br />

�� Valutazione<br />

Fondamentale il raccordo scuola scuola-servizi servizi (per le diagnosi e<br />

aspetti psicologici)<br />

�� Fondamentale<br />

Fondamentale il raccordo scuola scuola-famiglia famiglia (serve per conoscere<br />

l’aspetto psicologico del problema da parte del ragazzo e dei<br />

genitori – umiltà umiltà\sensibilità sensibilità)<br />

�� Fondamentale<br />

Chiara Della Betta<br />

PREVENZIONE e<br />

CAMPANELLI<br />

D’ALLARME<br />

ALLARME<br />

28


Campanelli d’allarme alla<br />

Scuola dell’Infanzia<br />

�� intorno ai 4 anni difficoltà di linguaggio:<br />

�� confusione di suoni<br />

�� frasi incomplete<br />

�� sintassi inadeguata<br />

�� inadeguata padronanza fonologica:<br />

�� sostituzione e/o omissione;<br />

�� parole inadeguate al contesto o sostitutive;<br />

�� mancata memorizzazione di nomi conosciuti;<br />

�� inadeguatezza nei giochi linguistici;<br />

...(segue ...(segue)<br />

�� difficoltà a compiere esercizi metafonologici<br />

Chiara Della Betta<br />

�� difficoltà nella copia da modello e disordine nello spazio<br />

del foglio<br />

�� disturbo della memoria a breve termine difficoltà ad<br />

imparare filastrocche<br />

�� difficoltà di attenzione<br />

�� manualità fine difficoltosa e goffaggine<br />

�� riconoscimento destra/sinistra inadeguati<br />

�� difficoltà a ripetere sequenze ritmiche e a mantenere il<br />

tempo Chiara Della Betta<br />

29


Campanelli d’allarme alla<br />

Scuola elementare<br />

�� difficoltà evidente di copia dalla lavagna<br />

�� distanza dal testo e postura particolare per leggere<br />

�� perdita della riga e salto della parola in lettura<br />

�� difficoltà ad utilizzare armoniosamente lo spazio del foglio<br />

�� disgrafia: macroscrittura e/o microscrittura<br />

�� omissione delle lettere maiuscole<br />

�� difficoltà a riconoscere i diversi caratteri tipografici<br />

�� confusione e sostituzione di lettere in particolare con l'uso<br />

dello stampato minuscolo<br />

Chiara Della Betta<br />

�� lettere e numeri scambiati: 31 /13 - p/b - sc/cs sc cs... ... a/e - u/n<br />

�� sostituzione di suoni simili: p/b - d/t - m/n - r/l -s/z s/z<br />

�� difficoltà nei suoni difficili da pronunciare: chi/che -<br />

ghi ghi/ghe ghe - gn gn/gl gl<br />

�� inadeguata padronanza fonologica generale<br />

�� doppie<br />

�� punteggiatura ignorata o inadeguata<br />

�� difficoltà ad imparare l'ordine alfabetico e ad usare il<br />

vocabolario<br />

...(segue)<br />

Chiara Della Betta<br />

30


�� difficoltà ad imparare le tabelline<br />

�� difficoltà a memorizzare le procedure delle operazioni<br />

aritmetiche<br />

�� difficoltà ad imparare i termini specifici delle discipline<br />

�� difficoltà a ricordare gli elementi geografici, le epoche<br />

storiche, le date degli eventi<br />

�� difficoltà a memorizzare lo spazio geografico ed i nomi<br />

nelle carte<br />

�� difficoltà di attenzione<br />

...(segue)<br />

Per tutti gli ordini scolastici:<br />

IL TEMPO<br />

�� difficoltà ad organizzare il tempo in anticipo<br />

Chiara Della Betta<br />

�� difficoltà a sapere che ore sono all'interno della giornata<br />

�� difficoltà a leggere l'orologio<br />

�� difficoltà a memorizzare i giorni della settimana, i mesi,<br />

l'ordine alfabetico<br />

�� difficoltà a sapere quand'è Natale, a ricordare il giorno<br />

della propria nascita, quella dei propri familiari, i<br />

compleanni<br />

Chiara Della Betta<br />

31


...e allora che fare in classe?<br />

�� Utilizzare due didattiche separate: una per la<br />

classe ed una per i dislessici?<br />

�� No!<br />

�� Cambiare didattica per tutta la classe.<br />

�� Il vantaggio sarà di tutti i vostri alunni: dei<br />

dislessici, degli alunni che hanno altri tipi di<br />

difficoltà e degli alunni che non presentano<br />

difficoltà.<br />

32


Scuola dell’Infanzia:<br />

L’AMBIENTE<br />

�� Pareti parlanti con scritte chiare<br />

�� Simboli chiari e scritte sui contenitori<br />

Scuola elementare:<br />

�� Una parete per la scrittura<br />

�� Una parete per i numeri<br />

Per tutti:<br />

�� Orologio grande e leggibile<br />

�� Calendari di vario genere<br />

La scrittura<br />

Chiara Della Betta<br />

È d'obbligo usare lo stampato maiuscolo per<br />

tutte le scritte nell'aula e alla lavagna: non ha<br />

lettere confondibili come lo stampato minuscolo,<br />

è lineare, facile da copiare, da scrivere e da<br />

riconoscere.<br />

COME COMINCIARE:<br />

�� Insegnare con un metodo che utilizzi la sillaba e non la<br />

lettera;<br />

�� Scrittura spontanea e giochi linguistici;<br />

�� Inizia con l’insegnare lo stampato maiuscolo...e basta;<br />

��A A a a A<br />

A<br />

A A a<br />

Chiara Della Betta<br />

33


Perché è preferibile lo<br />

STAMPATO MAIUSCOLO?<br />

�� LO STAMPATO MAIUSCOLO: è composto da aste,<br />

orizzontali, verticali e diagonali, e da cerchi e<br />

semicentri; questi sono gli elementi più semplici e<br />

primitivi, e dunque più facili da realizzare<br />

�� Le lettere sono sempre identiche, anche se cambia<br />

la loro posizione all’interno delle parole<br />

�� La separazione delle lettere propria dello stampato<br />

(sia maiuscolo che minuscolo), favorisce la ricerca<br />

della corrispondenza suono suono-segno segno<br />

Perché è sconsigliabile il<br />

corsivo?<br />

Il corsivo è il carattere più difficile<br />

�� È composto da segni molto irregolari e difficili da<br />

segmentare<br />

�� Il gesto per riprodurre le lettere è complesso<br />

Chiara Della Betta<br />

�� Richiede capacità percettivo percettivo-motorie motorie più evolute<br />

�� La singola lettera si modifica quando cambia<br />

posizione nelle parole<br />

�� Le lettere non sono separate<br />

Chiara Della Betta<br />

34


A<br />

B C E I O U<br />

�� Fai manipolare le lettere ai bambini<br />

�� Lavora sull’ortografia in modo vario, vivace e<br />

divertente<br />

�� Ferma il lavoro sui suoni più difficili<br />

COME CONTINUARE:<br />

�� lavorare poi sulla struttura del testo<br />

�� utilizzare strategie di ampliamento e<br />

approfondimento<br />

Chiara Della Betta<br />

�� Motivarli alla scrittura facendo scrivere giornaletti di<br />

classe, poesie, storie<br />

�� Non introdurre presto la grammatica in modo solo<br />

classificatorio (prediligere lavori di gruppo, “cloze”<br />

lettura con parole sottolineate di cui capire il senso...)<br />

�� Se l’ortografia risulta molto difficile per alcuni<br />

bambini sollecita l’uso di strumenti compensativi<br />

(computer con correttore) non valutandola!<br />

Chiara Della Betta<br />

35


La lettura<br />

�� In fase di apprendimento della lettura, lasciar leggere<br />

per anticipazione accettando ciò che viene letto<br />

�� predisporre una biblioteca di classe con libri di vario<br />

tipo<br />

�� Puntare inizialmente sulla lettura di sillabe, poi su<br />

lettere separate<br />

�� Dividere l’ “allenamento” della lettura dalla<br />

comprensione di testi<br />

La lettura<br />

Chiara Della Betta<br />

�� Fai fare brevi allenamenti in coppia tra i bambini man<br />

mano più complessi<br />

�� Leggere a voce alta, fiabe e racconti da parte<br />

dell’insegnante, per far amare la lettura (accetta che ci<br />

sia chi ascolta senza tenere il segno)<br />

�� Lasciare tempo ogni giorno per la lettura individuale<br />

silenziosa e “gratuita” (cioè senza controllo della<br />

prestazione)<br />

�� Evitare la lettura ad alta voce “a salti”; organizzarla<br />

“con appuntamenti”<br />

Chiara Della Betta<br />

36


Esercizi metafonologici<br />

�� Il cambialettera<br />

�� La sillaba iniziale (giochi con i cartoncini)<br />

�� Quali parole con quella lettera? (esperienza<br />

del “parlare cognitivamente”)<br />

�� Parole lunghe e parole corte<br />

�� Trasformazione di parole (palla (palla-pallina pallina-<br />

pallone…)<br />

�� Parole con la rima<br />

�� Parole crociate<br />

�� Continua la frase; completa il pezzo<br />

mancante (cloze)<br />

CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA<br />

•Riconoscimento Riconoscimento della sillaba iniziale di parole<br />

(pane pane pasta pace palla palestra patata patata)<br />

•Riconoscimento Riconoscimento della sillaba finale di parole<br />

(collo collo pollo pollo)<br />

•Uso Uso dell’ultima sillaba per formare parole<br />

(novembre novembre bretelle bretelle)<br />

•Data Data una parola trovarne altre tre che rimano con essa<br />

(mantello mantello castello martello cestello cestello)<br />

•Data Data una parola togliere la sillaba finale e ripetere la parola ottenuta<br />

(portone portone porto porto)<br />

Chiara Della Betta<br />

•Data Data una parola aggiungere una sillaba finale e ripetere la parola ottenuta<br />

(mani mani maniglia maniglia)<br />

Chiara Della Betta<br />

37


MACELL O<br />

RADICE SUFFISSI<br />

MACELL AIO<br />

MACELL ERIA<br />

MACELL ARE<br />

MACELL ATO<br />

MACELL AZIONE<br />

Lavorare sulla morfologia<br />

GIOCO<br />

CAMBIO LETTERA<br />

MARE RE<br />

MORE RE<br />

MIRE RE<br />

MINE MI<br />

MISE MI<br />

MIS MISO<br />

MUSO SO<br />

MU MULO<br />

VETR ATA<br />

AFFAM ATA<br />

AMMAL ATA<br />

SAL ATA<br />

VENT ATA<br />

GEL ATA<br />

Chiara Della Betta<br />

Chiara Della Betta<br />

38


giocare con le parole in rima:<br />

• completare una frase scegliendo una parola che finisce<br />

con le stesse lettere di una precedente (rime)<br />

• identificare un errore nelle parole che consiste nello<br />

scovare la rima giusta<br />

• trovare all’interno di una serie di figure di oggetti<br />

coppie formate da oggetti i cui nomi finiscono con le<br />

stesse sillabe<br />

• trovare all’interno di una serie di figure di oggetti oggetti, ,<br />

quello il cui nome finisce con una sillaba che è diversa<br />

da quella dei nomi degli altri oggetti<br />

GIOCHI RAFFORZAMENTO FONEMICO<br />

Chiara Della Betta<br />

• I bambini si nascondono dietro un foglio di carta, poi si scoprono e dicono<br />

“BUM BUM BUM” imitando il suono del tamburo tamburo.<br />

• L’ins. pronuncia il suono e poi chiede ai bambini di immaginare di avere un<br />

martello martello, , di batterlo e di associare a ogni battuta la sillaba “ “TA TA”<br />

• L’ins. Invita a riprodurre il galoppo dei cavalli battendo alternativamente<br />

le mani sulle ginocchia ed accentuando il T finale: “ “TUM TUM TUM TUM TUM”<br />

• L’ins. Gioca in cerchio a tirarsi un fazzoletto per designare chi deve dire<br />

una parola che inizia col suono indicato “G”: gatto, guscio…<br />

• Organizzare il treno prendendosi per mano. Le braccia devono fare il<br />

movimento delle ruote della vecchia locomotiva che fischia e stantuffa:<br />

“Frr Frr fu fu fu fu fu”<br />

• Fare gli uccelli ripetendo: “ “Ci Ci ci ci ci”. ”.<br />

• Fare la zanzara ripetendo: “ “Z Z Z Z ZZ”<br />

Chiara Della Betta<br />

39


Dalla<br />

primaria alla<br />

secondaria<br />

Schemi, mappe, tabelle<br />

Sono mediatori didattici, cioè<br />

aiutano l’apprendimento<br />

attraverso il canale visivo,<br />

sollecitano le generalizzazioni e<br />

realizzano un quadro d’insieme<br />

dell’argomento<br />

Chiara Della Betta<br />

40


...sulla didattica<br />

�� Brainstorming e costruzione di mappe;<br />

�� Evidenziare le parole chiave;<br />

�� Fornire schemi e mappe concettuali;<br />

�� Registrazione della lezione.<br />

...ma soprattutto permettere e favorire<br />

l’utilizzo di strumenti compensativi<br />

�� circolare MIUR 5 gennaio 2005.pdf<br />

�� circolare MIUR 5 ottobre 2004.pdf<br />

Chiara Della Betta<br />

41


ABILITATIVO<br />

Scuola Primaria<br />

capacità di mettere in<br />

atto una serie di azioni,<br />

spesso in sequenza tra<br />

loro, in modo rapido ed<br />

efficiente, per<br />

raggiungere uno scopo<br />

INTERVENTO<br />

DISPENSATIVO<br />

Scuola Secondaria<br />

Elimina metodi,<br />

strategie, mezzi<br />

inefficaci<br />

INTERVENTO DISPENSATIVO<br />

DISPENSA DA DA: :<br />

LETTURA AD ALTA VOCE<br />

USO VOCABOLARIO<br />

DETTATURA VELOCE<br />

LETTURA CONSEGNE<br />

COMPENSATIVO<br />

Scuola Secondaria<br />

STUDIO MNEMONICO (tabelline (tabelline-verbi) verbi)<br />

LINGUA STRANIERA SCRITTA<br />

Sostituisce canali di<br />

apprendimento canonici<br />

con canali alternativi<br />

attraverso strumenti e<br />

tecniche diversi<br />

INTERROGAZIONI NON PROGRAMMATE<br />

Chiara Della Betta<br />

Chiara Della Betta<br />

42


INTERVENTO COMPENSATIVO<br />

TEMPI PIU’ LUNGHI<br />

TABELLA MESI/ALFABETO/FORMULE/MISURE<br />

TAVOLA PITAGORICA<br />

CALCOLATRICE<br />

REGISTRATORE<br />

CARTE GEOGRAFICHE/STORICHE<br />

LIBRI PARLATI<br />

CASSETTE REGISTRATE<br />

DIZIONARI COMPUTERIZZATI<br />

C.A.R.L.O<br />

COMPUTER CON VIDEOSCRITTURA Chiara Della Betta<br />

��VIDEOSCRITTURA<br />

VIDEOSCRITTURA (con i suoi supporti):<br />

�� CONTROLLO ORTOGRAFICO: Consente di identificare le parole che non<br />

sono scritte in forma ortografica corretta<br />

�� PREDITTORE ORTOGRAFICO<br />

ORTOGRAFICO: : Prevede, a seconda delle prime lettere<br />

digitate, la parola che il soggetto sta per scrivere sulla base del lessico di<br />

ciascun soggetto e della frequenza di utilizzo di quella singola parola<br />

�� CONSENTE ai soggetti con disabilità motorie, o con gravi disabilità di<br />

scrittura, di economizzare lo sforzo per scrivere testi;<br />

�� RICHIEDE conoscenza della tastiera, capacità di digitazione, capacità anche<br />

limitata di analizzare le componenti fonologiche delle parole e conoscenza<br />

dei loro corrispondenti grafemici grafemici.<br />

Chiara Della Betta<br />

43


��SINTESI SINTESI VOCALE<br />

• CONSENTE di trasformare il parlato continuo in videoscrittura attraverso<br />

l'uso di un microfono che riconosce la voce di ciascun individuo. In pratica<br />

consente di evitare l'uso della tastiera nella scrittura diretta;<br />

• RICHIEDE buona capacità di costruire enunciati ben formati e di controllare<br />

adeguatamente la loro realizzazione scritta.<br />

��SCANNER SCANNER DI VARIA NATURA<br />

�� CONSENTE di trasferire su video righe o pagine di libro o di giornale e<br />

successivamente di ascoltarle in voce;<br />

�� RICHIEDE competenza specifica nell'uso degli strumenti informatici.<br />

Chiara Della Betta<br />

Chiara Della Betta<br />

44


��LIBRO LIBRO PARLATO<br />

�� CONSENTE di ridurre al minimo lo sforzo di lettura e di poter sfruttare<br />

prevalentemente l'ascolto per studiare e acquisire informazioni. Viene<br />

attuato attraverso la registrazione su disco dei Libri di studio<br />

affidandosi a una organizzazione che realizza il trasferimento dalla<br />

carta al supporto uditivo;<br />

�� RICHIEDE capacità di usare l’ l’audioregistratore<br />

audioregistratore.<br />

��AUDIOREGISTRATORE<br />

AUDIOREGISTRATORE (con cuffia)<br />

�� CONSENTE di ascoltare brevi testi per l'esecuzione di compiti in<br />

classe (ad esempio i testi dei problemi). In questo modo il soggetto<br />

dislessico può riesaminare il testo di un problema tante volte<br />

quante ritiene necessario, esattamente alla stregua del buon<br />

lettore che rilegge il problema tutte le volte che vuole;<br />

�� RICHIEDE capacità di usare i tasti di un audioregistratore per<br />

mandare indietro il nastro o ascoltare il brano richiesto.<br />

Chiara Della Betta<br />

Chiara Della Betta<br />

45


��ENCICLOPEDIA ENCICLOPEDIA INFORMATICA<br />

MULTIMEDIALE SU CD CD-ROM ROM<br />

�� CONSENTE di supportare lo studio delle materie scolastiche attraverso l'ascolto di<br />

brani registrati su disco, la visione di video e di documentali su argomenti specifici;<br />

�� RICHIEDE padronanza del computer, in particolare del mouse e conoscenza dei<br />

modelli di ricerca informatici (menù, bottoni ecc).<br />

��TAVOLA TAVOLA<br />

PITAGORICA<br />

• CONSENTE di recuperare il<br />

risultato delle moltiplicazioni fra<br />

numeri a cifra singola;<br />

• RICHIEDE la capacità di leggere<br />

correttamente i numeri a due<br />

cifre e di utilizzare una tavola a<br />

doppia entrata.<br />

Chiara Della Betta<br />

Chiara Della Betta<br />

46


��CALCOLATRICE<br />

CALCOLATRICE<br />

• CONSENTE di recuperare il risultato di qualsiasi calcolo;<br />

�� RICHIEDE capacità di digitare i numeri in modo corretto, conoscenza dei<br />

segni delle operazioni, conoscenza di alcune regole operative delle<br />

operazioni (rapporto tra sottraendo e minuendo o tra dividendo e<br />

divisore).<br />

Chiara Della Betta<br />

47

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