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verbale1°comitato promotore - RES - MAR

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Istituzione del comitato <strong>promotore</strong> del Beigua<br />

nell’ambito delle attività del progetto <strong>RES</strong> <strong>MAR</strong> – sottoprogetto H<br />

“Strumenti innovativi per la governance territoriale della sostenibilità nell'ambito dei cluster<br />

produttivi delle regioni costiere”<br />

Genova, Mercoledì 27 Luglio 2011<br />

Dario Franchello – Presidente Parco Beigua<br />

Maurizio Burlando – Direttore Parco Beigua<br />

Massimiliano Gustini – consulente Parco Beigua<br />

Andrea Sampietro – Confagricoltura Liguria<br />

Pier Luca Aicardi - Coldiretti Savona<br />

Fabio Rotta – Coldiretti Liguria<br />

Cristina Piga – STL Genovesato<br />

Anaalisa Cevasco – GAL Genovese<br />

Laura Muraglia Regione Liguria – Regione Liguria, Dipartimento Ambiente<br />

Simona Ferrando, Irene Sanguineti – Regione Liguria/Liguria Ricerche SpA<br />

Claudia Fiori – Consulente Liguria Ricerche SpA<br />

Daniela Minetti - ARPAL<br />

Tatiana Sammartano – ARPAL/Liguria Ricerche SpA<br />

Raoul Saccorotti – Demo Ambiente e Territorio per ARPAL<br />

L’incontro si apre con l’introduzione ai contenuti del progetto da parte di Maurizio Burlando che<br />

chiarisce l’obiettivo dell’azione sul territorio del Parco dirette alle imprese produttrici di miele. Tali<br />

iniziative si inseriscono nel percorso - già avviato dall’ente – per l’innovazione e lo scambio di<br />

buone pratiche tra i produttori, quali<br />

Laura Muraglia – responsabile del progetto per il Dipartimento Ambiente di Regione Liguria –<br />

illustra brevemente il progetto <strong>RES</strong><strong>MAR</strong> – nell’ambito del quale si colloca l’azione in questione<br />

(cfr slide allegate) – nel quadro delle politiche di sostenibilità pertinenti portate avanti dalla regione<br />

in sinergia con gli attori pubblici e privati sul territorio. Il sottoprogetto H mette a disposizione delle<br />

imprese strumenti e consulenze gratuite per la valutazione degli impatti ambientali più significativi<br />

per poi impostare le attività di riduzione degli impatti stessi.<br />

Sottolinea a questo proposito il ruolo svolto dagli enti parco in funzione della promozione dei<br />

prodotti delle imprese del territorio (valorizzando gli aspetti di sostenibilità e rispetto dell’ambiente)<br />

e le opportunità che la riduzione degli impatti ambientali offre alle imprese a livello di<br />

razionalizzazione dei consumi. In questo contesto il comitato <strong>promotore</strong> ha il compito di<br />

interfacciarsi con le imprese al fine di identificare gli aspetti più significativi dal punto di vista<br />

ambientale della loro produzione.<br />

Spiega le specificità delle azioni che verranno intraprese sui territori pilota:


- il Parco di Montemarcello Magra lavorerà sulla promozione dell’olivo coltura in funzione del<br />

recupero delle terre incolte in un’ottica di presidio del territorio;<br />

- il Parco del Beigua sulla produzione del miele in chiave promozionale, potenziando le sinergie<br />

delle imprese.<br />

Claudia Fiori – consulente di Liguria Ricerche incaricata di svolgere le analisi territoriale e<br />

settoriale – presenta l’analisi ambientale del territorio del parco del Beigua e fa presente che la<br />

metodologia utilizzata prevede che sia proprio il comitato <strong>promotore</strong> a validare in ultima istanza<br />

tale analisi attraverso un piccolo questionario. Per quanto riguarda l’analisi settoriale, viene<br />

presentata la metodologia e il questionario che le imprese dovranno compilare – che viene<br />

approvato dalle associazioni presenti e nel quale viene integrata una domanda relativa agli strumenti<br />

di aggiornamento utilizzati dalle imprese. Il ruolo del comitato <strong>promotore</strong> sarà in questa fase<br />

proprio quello di interfaccia rispetto alle imprese per la conduzione dell’analisi settoriale.<br />

Daniela Minetti di ARPAL chiarisce il duplice ruolo dell’Agenzia all’interno del sottoprogetto H:<br />

- pianificazione delle attività di comunicazione vere e proprie, nell’ambito delle quali si è già<br />

pensato a di inserire la promozione del miele all’interno della campagna per la biodiversità del<br />

progetto COREM “Biodiversità Ricchezza di Liguria”, improntata alla valorizzazione di prodotti di<br />

uso comune come leva per la riflessione sulla biodiversità<br />

- per quanto riguarda la Governance l’obiettivo è creare un link tra le esperienze dei singoli territori<br />

(che saranno al centro di attività di animazione territoriale portate avanti dalle imprese) e il livello<br />

istituzionale regionale.<br />

Annalisa Cevasco del GAL Genovese propone due filoni di lavoro: integrare la produzione del<br />

miele all’interno di altre filiere e verificare la misura in cui potrebbe essere vantaggioso espanderne<br />

la produzione in funzione della disponibilità del mercato. Segnala che il GAL ha realizzato un<br />

censimento delle aziende utile ai fini dell’analisi settoriale.<br />

Andrea Sampietro di Confagricoltura Liguria (in rappresentanza anche di CIA) evidenzia le<br />

criticità connesse alla produzione del miele e le potenzialità che possono essere valorizzate: 1)<br />

visibilità che le imprese possono guadagnare; 2) possibilità di intraprendere il percorso per il<br />

marchio IGP; 3) coinvolgimento nelle attività di coloro che producono miele al di fuori di imprese<br />

vere e proprie; 4) potenziamento del marchio del Parco che ha dimostrato di funzionare bene per i<br />

prodotti contrassegnati.<br />

consiglia di rivelgersi per la raccolta dei dati per l’analisi settoriale al museo delle Api e del Miele<br />

di Finalpia E ad Enrico Taggiasco di Apiliguria.<br />

Fabio Rotta della Coldiretti Liguria propone di promuovere l’utilizzo del miele all’interno di altre<br />

filiere produttive e fa notare l’onerosità amministrativa e finanziaria che le certificazioni<br />

comportano per le imprese, soprattutto nel contesto della crisi.


Cristina Piga dell’STL del Genovesato dichiara la disponibilità dell’organizzazione a portare<br />

avanti attività di comunicazione (verso i soci dell’STL e per i turisti) in relazione alle modalità di<br />

collaborazione che verranno definite.<br />

Maurizio Burlando ribadisce l’opportunità che il progetto mette a disposizione delle imprese in<br />

termini di innovazione e aggiornamento e sottolinea l’importanza che il miele rappresenta in termini<br />

di biodiversità.<br />

Viene presentata da Claudia Fiori la scheda per la raccolta dei dati che confluiranno nell’analisi<br />

degli impatti ambientali del settore dell’apicoltura che verrà somministrata alle imprese produttrici<br />

di miele. Vengono recepite le integrazioni proposte e viene specificato che sarà compito delle<br />

associazioni di categoria restituire ai consulenti di Liguria Ricerche i questionari compilati.<br />

Nell’ambito dell’incontro viene istituto formalmente il Comitato Promotore delle attività del<br />

Cluster del Parco del Beigua composto dai rappresentanti dell’Ente Parco e delle associazioni<br />

di categoria presenti (CIA, Coldiretti e Confagricoltura), dall’STL del Genovesato e dal GAL<br />

genovese.<br />

I presenti concordano un piano di lavoro:<br />

Entro metà Settembre:<br />

• il comitato <strong>promotore</strong> – con il supporto delle Associazioni di Categoria e degli altri membri –<br />

individua le imprese che parteciperanno al progetto, a partire anche da quelle che hanno aderito<br />

al disciplinare di produzione preesistente e procede alla somministrazione del questionario;<br />

• validazione dell’analisi territoriale degli impatti ambientali nell’ambito del comitato <strong>promotore</strong>;<br />

• elaborazione dell’analisi ambientale settoriale a partire dai questionari compilati dalle imprese –<br />

a cura delle consulenti Fiori e Raviolo;<br />

ottobre:<br />

Secondo incontro del comitato <strong>promotore</strong> (11 ottobre 2011) nell’ambito del quale:<br />

• si procederà alla alla valutazione degli aspetti ambientali sulla base delle informazioni<br />

contenute nell’analisi ambientale territoriale, come previsto dalla metodologia;<br />

• verrà presentata la prima bozza dell' analisi ambientale settoriale due analisi;<br />

• Successivamente verrà elaborata una prima bozza di piano di azione delle attività a partire<br />

dall’esame degli impatti ambientali più significativi individuati;<br />

• Le conclusioni che emergeranno dalle due analisi e la bozza di piano d’azione verranno<br />

condivise con il Comitato del Cluster di Montemarcello Magra.<br />

Il verbalizzante<br />

Irene Sanguineti

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