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Rotary Magazin 02/2014

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Rotary Magazin 02/2014

SCHWER PUNKT 12 ROTARY

SCHWER PUNKT 12 ROTARY SUISSE LIECHTENSTEIN FEBRUAR 2014

13 Il Rotary è internazionale Aprire il proprio orizzonte rotariano... Il tema dell’internazionalità del Rotary è stato da me scelto non solo perché febbraio è il mese dedicato all’Intesa mondiale, ma anche nella convinzione dell’universalità del nostro sodalizio. Anche se l’Azione Internazionale è una delle azioni rotariane, non c’è dubbio che la somatica internazionale del Rotary traspaia dalla dizione della nostra Associazione: Rotary International. Spesso il Rotariano tende a dimenticare il secondo vocabolo. La conseguenza è una chiusura della visione del Rotary, dei suoi obiettivi, dei suoi scopi, delle sue azioni e del suo impegno entro l’orizzonte locale, entro i confini del proprio Club, spesso anche inducendo una trasformazione radicale della filosofia e della prassi rotariana ufficiale, facendo, in altre parole, del Rotary Club una sorta di circolo dopolavoristico. Il Rotary, per sua natura, richiede apertura mentale. Apertura nel club ma anche apertura verso il mondo. Solidarietà, amicizia, tolleranza e comprensione. Amicizia e servizio sono l’essenza della coscienza civile e rotariana. E queste finalità etiche devono, oggi, essere ancora maggiormente sviluppate. Rotariani di qualità Una seria riflessione merita, ad esempio, l’analisi dei dati riguardanti la stagnazione e in molti paesi alla diminuzione degli effettivi. Da noi in Svizzera questi due fattori non si sono manifestati. Nasce istintiva la domanda se il Rotary è in crisi e se lo sono anche altre simili associazioni. Io sono assolutamente convinto di no. La società è in grande radicale trasformazione. Altri seri problemi e impegni assorbono l’individuo. I Rotary Club colpiti da questi problemi cercano rimedio allargando le maglie nella selezione dei soci. Qualità e quantità si pongono come aspetti di un problema che coinvolge l’avvenire del Rotary, poiché la mancanza o la carenza di qualità dei soci produce inevitabilmente diminuzione d’interesse per la nostra associazione. Il socio cooptato senza selezione adeguata non acquista la consapecomprensione Amicizia e superamento delle diffidenze Il Rotary, lo sappiamo, è frutto della filosofia personalistica che pone l’uomo come fine e che l’uomo deve seguire nella più alta concezione spirituale e nella più generosa solidarietà. La società aperta rappresenta l’ambiente ideale nel quale il Rotary si sviluppa e tende al bene comune. Ma la libertà, che è l’essenza delle società aperte, deve essere sempre libertà essenziale e non irresponsabile. L’amicizia e l’affiatamento sono indispensabili per ottenere quella tolleranza reciproca che è cemento di unificazione associativa e fondamento dell’amicizia stessa. Dobbiamo riconoscere l’essenzialità dell’amicizia, oltre tutti i confini, e avere la forza, il coraggio e l’altruismo di rigettare lontano la più grande tentazione dell’uomo che quella dell’orgoglio e dell’arroganza. La conflittualità, oggi, in una società sempre più competitiva, è certamente il pericolo più evidente da combattere. Parimenti lo sono anche i pregiudizi verso altri popoli, altre etnie e altre culture. La volontà di pace tra i popoli, la comunicazione culturale reciproca, il rispetto tra le diverse etnie e religioni e l’interesse per la persona umana sono derivati propri dell’umanesimo, di una corrente di pensiero che sta man mano trasformando le divisioni già esistenti in un unicum etico. Lo stesso meccanismo che la nostra associazione attua ai fini umanitari e educativo-culturali indica nella prassi la finalità solidaristica che non distingue popoli e razze, ma le accomuna nell’amore e nell’aiuto reciproco. Rotary International attore di pace Stiamo attraversando un periodo drammatico che apparentemente contraddice quanto ho affermato. Ma, io ritengo essenziale per tutti i Rotariani acquisire nell’essenza della loro rotarianità la volontà di contrapporsi a fatti e atti temporanei. Il Rotary, ancora una volta, è in prima linea nelle azioni di pace e umanitarie che sempre l’hanno coinvolto e gli sono state riconosciute attraverso la partecipazione alle associazioni non governative delle Nazioni Unite. Il mese di febbraio ci offre l’opportunità di riflettere su alcuni problemi, sulle azioni compiute, sui successi esaltanti ma anche sulle delusioni riportate per focalizzare, con spirito costruttivo, indagini utili all’analisi del momento temporale della nostra associazione. Sono assolutamente convinto della necessità di attuare un Rotary di prosecuzione attiva e d’interconnessione interpretativa delle regole e delle opere, ma sono altresì convinto che il nostro sodalizio debba rettificare e adeguare le proprie linee di condotta secondo criteri di storicità evolutiva. ROTARY SUISSE LIECHTENSTEIN FEBRUAR 2014

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