REVISTA CONNESSIONE EDIÇÃO DE FEVEREIRO N° 27 ANO 2023
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Preferisco che il gruppo, anche se
disomogeneo per ruoli, età, genere, non sia
troppo numeroso.
Di solito chiedo max 25 partecipanti, come se
fosse un team di lavoro, in modo che si
raggiunga una buona intesa, una integrazione
non disagiante.
Ognuno deve stare bene, non deve sentirsi
giudicato, deve sentirsi libero di esprimersi
nel gioco.
Gioco e risata: un binomio perfetto per
raggiungere armonia.
E quando parlo di gioco intendo porre
l’attenzione sulla Ludicità Consapevole, una
disciplina, uno studio che ho effettuato negli
ultimi anni e che ha rivoluzionato il mio modo
di portare anche lo Yoga della Risata. La
creatrice di questo percorso è Alicia
Barauskas, italo argentina, studiosa del gioco
in tutte le sue forme.
Quando ho partecipato alle prime sessioni di
Yoga della Risata mi ha colpito come gli
adulti ridevano e ritornavano bambini
attraverso il gioco.
Così, proprio il gioco è diventato mio oggetto
di studio da proporre nelle mie sessioni quale
facilitatore di Riscoperta della risata.
Se noi osserviamo i bambini giocare possiamo
tutti osservare come basta poco per ridere.
Giochi molto semplici possono scatenare,
infatti, risate irrefrenabili e voglia di
continuare a giocare e ridere all’infinito.
Anche noi adulti, nella nostra memoria,
abbiamo ben impressi i giochi della nostra
infanzia, i giochi che magari riuscivamo ad
inventare con materiali semplici, naturali o di
riciclo. Penso ai tappi di sughero o di latta,
oppure a forme geometriche disegnate
sull’asfalto con un gessetto, o a una fune che
diventava una corda per saltare e fare mille
acrobazie !!!!
Il gioco è una parte importante per lo sviluppo
di un bambino : è uno strumento che favorisce
lo sviluppo della creatività , delle relazioni,
dell’apprendimento.
Per questo durante le mie sessioni di Ydr dò
molta importanza al gioco.
E proprio durante le sessioni vedo divertirsi
molto di più gli adulti che i bambini.
Alcuni partecipanti, nel momento delle
condivisioni finali, dicono di non aver mai
giocato e per questo la sessione diventa una
nuova palestra per ritrovare o addirittura far
nascere il bambino interiore.
D’altronde il gioco è parte della vita.
Molte volte non sappiamo che stiamo
giocando eppure è quello che stiamo facendo.
Pensa un pò: da solo o in compagnia batto le
mani a ritmo ed...è già un gioco!
Batto le mani a ritmo e il mio compagno mi
imita, poi cambia il ritmo lui e io lo imito...ed
è ancora gioco!!! E se batto le mani su varie
parti del mio corpo che bel gioco facciamo!!!
Prova:
Siete in due o più, tu diventi il direttore del
gioco e inizi...due battiti di mano e tre battiti
sulle ginocchia e si continua….e ora mettici il
suono della risata e così ai due battiti di mano
si urla “ OH OH”
e ai tre battiti sulle ginocchia si urla “ AH AH
AH”.
Poi puoi modificare come vuoi i battiti e a
farli su altre parti del corpo o sul pavimento
davanti a te.
Vedrai che divertimento si crea!
Ci saranno sicuramente altri compagni che
vorranno dirigere loro i ritmi e il gioco può
andare avanti all’infinito.
Un altro gioco semplice e molto molto
divertente è “ LO SPECCHIO”.
È molto divertente se partecipano alcune
coppie di persone.
Ci si dispone in due file uno di fronte all’altro,
così che ogni partecipante abbia un compagno
da osservare.
Come base si può scegliere una bella musica,
senza parole .
Una fila diventa “ lo specchio” l’altra diventa
“ chi si specchia”.
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