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KP MOK - 48

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www.ekopercapodistria.si<br />

comunità nazionale italiana<br />

La Comunità degli<br />

Italiani di Capodistria<br />

ieri, oggi e domani<br />

Dedichiamo questa pagina alla Comunità degli Italiani di Capodistria<br />

perché alla fine del 2023 è stata al centro di due importanti anniversari:<br />

il 75mo di attività del sodalizio e il 30mo della “Santorio Santorio”, rifondata<br />

nel 1993 per proseguire il lavoro intrapreso nelle precedenti forme<br />

organizzative. Sono le tappe più significative nella storia della Comunità<br />

degli Italiani. Ne parliamo con Mario Steffè, presidente della Comunità<br />

“Santorio Santorio” nonché vicesindaco del Comune di Capodistria.<br />

Il momento più solenne è stata la celebrazione<br />

nella sala di S. Francesco d’Assisi<br />

alla fine del 2023: “Oltre alla cerimonia abbiamo<br />

voluto organizzare una mostra per<br />

far conoscere non solo ai connazionali, ma<br />

anche a un contesto più ampio, la storia e<br />

ruolo della nostra Comunità degli Italiani” –<br />

afferma Steffè.<br />

L’esposizione, allestita a Palazzo Gravisi<br />

Buttorai, ha infatti ripercorso gli eventi e le<br />

fasi più significative suscitando nei visitatori<br />

emozioni dinanzi alle foto dei connazionali<br />

che in passato hanno dato vita al sodalizio.<br />

“Il cammino è iniziato nel difficile e complesso<br />

periodo del dopoguerra. La componente<br />

italiana era ancora molto numerosa,<br />

ma si è ridotta radicalmente nel<br />

1954 con l’esodo – è allora che, di<br />

fatto, diventa minoranza. La Comunità<br />

ha assunto una nuova valenza<br />

nel contesto sociale, culturale<br />

e linguistico. Trovo importante il<br />

passaggio dagli anni 60 ai 70 quando<br />

si sono riallacciati i rapporti con<br />

l’Italia concretizzando le prime forme<br />

di collaborazione – conferenze,<br />

seminari, eventi dai vari contenuti.<br />

Negli anni 70 ha preso forma la cooperazione<br />

anche con le varie istituzioni<br />

legate alla Comunità Nazio-<br />

nale Italiana (CNI), tra cui<br />

la Radio e la Televisione<br />

di Capodistria, dove, tra<br />

l’altro, hanno trovato impiego<br />

numerosi connazionali.<br />

Nella mostra, in effetti,<br />

abbiamo dato spazio<br />

anche a questa realtà con<br />

l’esposizione di telecamere,<br />

apparecchi radiofonici<br />

e televisivi e altre attrezzature<br />

tecnologiche. Evento<br />

cruciale nella storia della<br />

CNI è stato lo sfascio della<br />

Jugoslavia che ha portato<br />

Cenni storici sulla Comunità Italiana<br />

di Capodistria<br />

La Comunità nasce nel 19<strong>48</strong> come Circolo Italiano<br />

di Cultura Popolare “Antonio Gramsci”. Nel<br />

1954 venne firmato il Memorandum di Londra<br />

che assegnò definitivamente la zona A del Territorio<br />

libero di Trieste all’Italia e la zona B alla<br />

Jugoslavia, gran parte della componente italiana<br />

lasciò la città. Negli anni ’70 ci fu una lenta<br />

ripresa e liberalizzazione, ma sempre all’interno<br />

di un sistema molto centralizzato. Una svolta<br />

storica fu nel 1991 con la disgregazione della Jugoslavia<br />

e la nascita dei nuovi Stati indipendenti<br />

che portò alle prime elezioni democratiche. La<br />

CNI intraprese un processo di rinnovamento pur<br />

essendo fortemente condizionata dal confine<br />

tra Slovenia e Croazia. La “Santorio Santorio” ha<br />

rilanciato l’offerta culturale riscuotendo ampi<br />

successi, tra cui il riconoscimento con targa<br />

grande conferitole nel 2004 dal Comune di Capodistria.<br />

Attualmente i soci effettivi sono 1091.<br />

Le autorità presenti alla celebrazione del 75mo anniversario: da<br />

sinistra Maurizio Tremul presidente dell'Unione Italiana, Roberta<br />

Vincoletto presidente della Comunità Autogestita della Nazionalità<br />

Italiana di Capodistria, Aleš Bržan sindaco di Capodistria, Mario Steffè<br />

presidente della Comunità degli Italiani “Santorio Santorio”, Paolo<br />

Rovis vicepresidente dell’Università Popolare di Trieste, Felice Žiža<br />

deputato italiano al Parlamento sloveno, Alberto Scheriani presidente<br />

della Comunità Autogestita della Nazionalità Italiana Costiera.<br />

April 2024<br />

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