Masaryk-Festschrift, Erster Teil - NASEPblog
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4. A n to n i o A i i o H a (4<br />
alcun uso. Relegato fuori d'ogni rapporto eon Ia nostra esperienza effettiva, si<br />
sottrarrebbe a qualsiasi possibile eonfronto eon le nostre idee. Non ha senso<br />
neppure (lo abbiamo gHt dimostrato) dire ehe i eoneetti scientifici si eonfrontano<br />
eoi puri dati sensibili.<br />
In ehe eonsiste, dunque, Ja verifieazione sperimentale? 11 fisico formula<br />
un'ipotesi; agisee, lasciandosi guidare da essa, nel mondo della sua esperienza.<br />
Se raggiunge il fine ehe si era proposto, afferma ehe quell'ipotesi. e vera. Altrimenti<br />
dice ehe e falsa e Ia modifica. Nel primo caso, se osserviamo bene, si e<br />
realizzato un accordo delle azioni del fisico con le altre innumerevoli attivita<br />
del mondo della sua esperienza operanti in quella situazione particolare; cioe<br />
le azioni del fisico e le altre attivita si sono accordate, eoordinandosi insieme,<br />
in modo da ottenere quel risultato.<br />
L'aeeordo, di cui parliamo, non e una rassomiglianza, ne, tanto meno,<br />
una ideiltita delle forze agenti: ciaseuna di esse puö avere earatteri differentissimi<br />
dalle altre: basta ehe eonvergano verso un medesimo fine. E' un'armonia<br />
del genere di quella ehe si realizza negli organismi viventi, dove proeessi<br />
eterogenei ehimici e fisici, organi e funzioni diverse sono insieme eoordinati in<br />
modo ehe ne risulti Ia conservazione d'un eerto individuo; un'unita finale ehe<br />
non eaneella Je fisonomie propfie delle diverse reazioni ehimiehe e Ia varieta<br />
qualitativa dei fenomeni termiei e meeeanici, ehe sono in giueo in ogni funzione<br />
organiea per quanto elementare. Unita eonereta, dunque, non identita astratta:<br />
eeeo eio ehe il fisieo produee, mettendo in opera Ia sua teoria, in un esperimento<br />
ehe Ia eonferma. Le varie azioni degli appareechi eomplieatissimi ehe<br />
sono nell suo laboratorio e attraverso i quali agiseono le energie dell'universo<br />
e l'attivita dell'organismo timano, in eui si manifesta il pensiero eon le sue<br />
eoneezioni ideali, si aeeordano eoordinandosi insieme, senza ehe eiaseuna perda<br />
Ia sua fisonomia caratteristica. 11 pendolo ideale, considerato in se, e senza<br />
dubhio una finzione, eome l'atomo, eome l'elettrone, eome tutti gli altri sehemi<br />
scientifici, a eui non si puo pretendere ehe eorrispondano oggetti reali, perehe<br />
una tale eorrispondenza, non suscettibile di verificazione, non avrebbe alcun<br />
senso. Ma il pendolo ideale, come gli altri eoneetti della scienza, possono tuttavia<br />
ehiamarsi veri nel solo signifieato ehe ~ possibile dare umanamente alla ·<br />
parola verita, quando si voglia intendere eon essa un earattere del pensiero,<br />
ehe si puo sottoporre a eontrollo, e non una semplice affermazione dommatiea.<br />
Sono veri, non eome entita in se, staeeate dal eontesto della esperienza eonereta<br />
di cui fan parte, ma per Ia funzione ehe esercitano nel mondo eomplesso di<br />
tutta Ia nostra esperienza, in cui non e'e un pensiero separato dalla vita dell'universo,<br />
eome non e'e un mondo seisso dalla attivita spirituale. Sono veri per<br />
l'armonia ehe realizzano in questo mondo eonereto, faeendone eonvergere sempre<br />
piu perfettamente le azioni verso un fine eomune.<br />
5. La seienza eleva l'esperienza a un grado superiore di realta.-<br />
Sei eritici hanno aecusato Ia seienza d'impoverire Ia realta, e perehe<br />
essi guardavano allo sehema eoneettuale per se preso e vedevano in esso perduta<br />
la vivente ricehezza delle nostre intuizioni. E giustamente reagivano al<br />
dommatismo degli scienziati di veeehio stampo ehe pretendevano erigere a realta<br />
in se stesse quegli sehemi, atomi o elettroni ehe fossero; e porre le leggi matematiehe<br />
eome formule gia stampate nel gran libro della natura ehe il nostro<br />
Deli' esperlmento sdentlfico e di quello metafisico<br />
5<br />
pensiero dovesse ~e.mpliee~ente decifrare. Contro un tal grossolano realismo<br />
ben vennero le cnhehe det pragmatisti e degli intuizionisti · I'atomo o l'elettrone<br />
non e eerto reale in se; ma e realeil vivo pensiero deilo seienziato ehe<br />
dall'alto di quella sintesi eoneettuale domina il mondo eomplesso della sua es<br />
~erien~a. ~On e lo sehema in se ehe bisogna guardare, ma e Ia situazione stonea,<br />
d~ eut qu~llo sehema fa parte; e l'anima del fisico ehe, pur nei suoi piu<br />
astraitt pensten, e tutta presente con i suoi sentimenti .eon Je sue intuizioni eon<br />
le sue immagin~, con i s~oi_ a!ti di ~olonta, eome sono 'presenti in quel mom'ento<br />
tutte le ~ltr_e am?Je e lo ,mf~nlto umverso ~he e?n le sue attivita cqnverge in quel<br />
centro di vita e m quell athmo della stona. St vedra allora uscire il eoneetto<br />
dalla s~a s~he~?tic_a _rigid~t~ e p_rendere il calore di eoncretezza ehe gli viene<br />
dalle sltuazwm m~IVI~u.ah m cu~ opera _e ehe sole gli danno significato.<br />
11 eoneetto scienhfleo, eonsiderato m questa sua funzione vivente non ci<br />
fa perdere aff~tt? le intui~ioni_concrete, ma.allar~a il nostro orizzonte sp'irituale,<br />
permett~n~oct dt abbraeciare m una sola smtest l'universo, di guardare il momento<br />
di vita alla Juce di tutta l'esperienza, di integrarlo con le altre possibili<br />
vedute ehe sfuggono all'occhio umano per Ia sua limitatezza. Nel eoncetto inteso<br />
a questa maniera, l'intuizione non e cancellata, ma arricchita e potenziata 1),<br />
E, nello stesso tempoehe si arricchlsee, Ia realta dell'esperienza si va sem,<br />
pre meglio armonizzando. L'azione sperimentale dei concetti scientifici rende<br />
Ia realta piu coerente; eompone le forze in ritmi piu regolari instaura un ordine<br />
sempre piu vasto e eompleto.<br />
'<br />
Non c'e opera dell'uomo, non e'e maeehina in eui non apparisea evidente<br />
quest_a trasfo_rm?zione. Le onde elettriche p. es., eecitate .e raeeolte dagli appareeeht<br />
uma~t, SI produeono eon una regolarita maggiore di quella ehe esiste<br />
~llo stato. dt natura. Ed energie diverse, indipendenti l'una dall'altra prima della<br />
nostra az10ne, vengono ~d ~ssere insieme eombinate negli strumenti del fisico,<br />
ehe le fa eosi c;ooperare msteme al raggiungimento d'uno stesso fine.<br />
La scienza, insomma, va sempre meglio razionalizzando Ia natura. Cio<br />
non deve essere inteso nel senso ehe Je forze fossero prima del tutto ineoerenti ·<br />
~~ nel sign~fi.eato ehe si proeede da un ordine inferiore a un'armonia sempr~<br />
pm alta. 11 ftsteo partesempre da una situazione ehe ha un eerto grado di eoerenza;<br />
ma il nuovo esperimento mira a realizzare un aeeordo piu eompleto di<br />
quelle forze o ad estenderJo ad altre ehe prima non erano con esse coordinate.<br />
Possiamo parlare di disordine solo in senso relativo, cioe sempre rispetto ad<br />
un'?rmonia superiore. Le energie, in tal modo composte, aequistano una effieacta<br />
ehe per se non avevano, sono rese capaci di effetti ehe allo stato naturale<br />
non avrebbero prodotti. Anehe in natura si sono i fulmini: ma le seariehe elettriehe,<br />
attraverso l'opera del pensiero scientifico, possono assumere una potenza<br />
maggiore; riprodursi in tutti i momenti; dirigersi in tuttele direzioni· eambiarsi<br />
in mille forme diverse di luee, di ealore, di moto.<br />
'<br />
Possiamo, dunque, legittimamenteeoncludereehe l'opera attiva dellascienza<br />
non impoverisee Ia realta, bensi l'arriechisee, Ia eleva a una superiore potenza<br />
a un ordine piu alto di razionalita.<br />
'<br />
1 ) Accenno qui a Idee ehe ho giit· ampiamente svolte nei libri precedenti: .La r e a z i o n e<br />
•<br />
tdealistica contro Ia scienza", "La guerra eterna e i1 dramma dell'esistenza",<br />
"R_elativismo e idealismo", "La teoria di Einstein".