PS_1974-1975_079
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conia del mondo. Vennero i films, quello famosissimo girato da Pabst nel 1931 e
innumerevoli edizioni teatrali tra cui da noi qu ella di Strehler che nel 1956, presente
lo stesso Brecht, introduceva in Italia l'Opera da tre soldi.
A quasi cinqua nt'ann i dalla sua nascita quest'opera è diventata, se non un simbolo,
uno dei luoghi ideali della coscienza moderna, uno di qu elli in cui se mb ran o radunarsi
tutte le nostre nostalgie e la partitura di Kurt Weill sembra comunicare in
si ntesi t utte le suggestioni imp licite -nel teatro brechtiano.
Attraverso la testimoni anza di uno spettatore, il musicologo Hans Heinz Stuckenschmidt,
possiamo ,ricostruire l'atmosfera in cui nacque l'opera:
• Quando andai a trovare Kurt Weill nel suo appartamento a Charlottenburg, alcuni
fogli di musica ancora freschi d'inchiostro stavano sul pianoforte. Sto facendo
qualcosa che potrebbe avere un ottimo successo - mi disse sorridendo coi suoi
occhi tristi dietro le lenti spesse. L'anno dopo, nell'agosto 1928, ci ritrovammo
tutti, vale a dire l'élite ,intellettuale di Berlino, al teatro Schiffbauerdamm ed
ascoltammo l'Opera da tre soldi.
Questa pièce è un a critica Indiretta della società, indiretta perché Brecht non
l'attacca nella sua totalità; ma limita la sua azione critica agli strati più bassi della
popolazione. Ci mostra quali sono le differenze sociali che continuano a dividere quei
medesimi strati e con questo artificio ci obbliga a prendere coscienza dei rapporti
esistenti tra · quest'ambiente e la nostra società. La trama è adattata perfettamente
all'opera, mancano, infatti, ,quasi totalmente i dialoghi lirici. Solo i finali di scena
fanno ricorso a proced imenti musicali deliberatamente e con precisa intenzJone di
parodia. Alcuni tratti dovevano tuttavia essere cantati e il loro numero aumentò ben
presto. La pièce era scritta per attori che ignoravano il ca nto; il tono non doveva
essere popolare, adatto all'ambiente, doveva diventare familiare agli attori, senza
difficoltà.
Weill risolse genialmente questi problemi. La musica è nuova , popolare e stilisticamente
autonoma. Non ha mai fatto ricorso alla tradizione operistica. Anche le fughe
rievocano ancora l'atmosfera della kermesse, dell'esercito della salvezza, e ricordano
gli organetti di barberia. Pezzi come la Canzone di Meckie Messer, la Ballata del
tango, Jenny e i pirati, la Canzone dei cannoni , o quella de l'insufficienza delle
aspirazioni umane sono esempi classici di una nuova arte sociale•.
Strawinsky (1882 • 1971) - Ci rcus Polka e Scherzo alla russa
Enzo Hestagno
Negli anni fra il 1942 e il 1944 cadono ne ll a produzione di Strawinsky due classici
componimenti d'occasione: la Circus Polka destinata appunto ad un 'orchestra da
ci rco e lo Scherzo alla russa scaturito da un progetto non realizzato di musica per
film, riadattata successivamente ad un'orchestra jazzistica ,e approdato poi alla
definitiva ed attuale forma sinfonica.
La qu alifica di componimento d'occasione non impedisce tuttavia alla Circus Polka
di costituire uno dei ragg iungimenti felicissimi dell 'arte di Strawinsky. L'idea era
stata di Balanchine che, dovendo allestire un balletto di elefenti sormontati da
girls, pensò di rivolgersi a Strawinsky per la composizione della musica necessaria.
Il successo fu ampio e meritatissimo, anche grazie allo splendido humor della
pa rt itura strawinskyana, ma il compositore non si fermò a questo punto e, poco
dopo, curata una versione per orchestra normale della medesima partitura, la
eseguì ovunque con un successo sempre crescente.
Altrettanto breve (lo Scherzo alla russa dura come la Circus Polka quattro minuti)
l'altra stupenda glossa musicale strawinskyana si tinge parzialmente di sfumature
nostalgiche che sembrano rievocare fulmineamente gli estri della _ prima stagione
creativa del musicista russo.