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Anno LVII - N.7 LUGLIO 2012

Luglio 2012 - Associazione Arma Aeronautica Siracusa

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Direzione, Redazione, Amministrazione - via Marcantonio Colonna, 23 - 00192 Roma<strong>Anno</strong> <strong>LVII</strong> - <strong>N.7</strong> <strong>LUGLIO</strong> <strong>2012</strong>Poste Italiane - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 art. 1 comma 1 del 01/02/2011 - Roma


7<strong>LUGLIO</strong> <strong>2012</strong>ANNO <strong>LVII</strong>In copertinaIl Breguet Atlantic del 41° Stormo diSigonella “Special Color” per i 40anni di servizio di questo velivolo.(foto Mario Serranò)In 4 a di copertinaNuova colorazione per i T-50 dellapattuglia acrobatica “Black-Eagles”della Corea del Sud. (foto internet)AERONAUTICA<strong>Anno</strong> di fondazione 1956Pubblicazione mensile edita dall’Associazione Arma AeronauticaDirettore editorialeGIOVANNI SCIANDRADirettore responsabileSILVANO BRONCHINIDirezione, Redazione, Amministrazione00192 - Roma, via Marcantonio Colonna, 23Tel. 06/3215145 - Tel. e Fax 06/3216882C.F. 80248150585 - Partita IVA n. 10925071002e-mail: assoaerorivista@libero.it (per il periodico sociale)e-mail:assoaeroamministra@libero.it (per l’amministrazione)www.assoaeronautica.it (per l’Associazione)www.cesmaweb.org (per il Centro Studi Militari Aeronautici)c/c.p. ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA, 310003c/c. banc. n. 000000136949 Banca Popolare di Novara - Ag. 4 -via Pompeo Magno, 25 - 00192 Roma -IBAN: IT39F0503403230000000136949Realizzazione grafica e stampaRaia srl - 00166 Roma, via G. B. Impallomeni, 66Tel. 06/6690252 - Fax 06/5599675 - e-mail: a.raia@raiaweb.euRegistr. Tribunale di Roma n. 5315 del 12.7.56Iscrizione al R.O.C. n. 6972“Aeronautica” fruisce dei contributi statali diretti di cui alla L. 7/8/1990, n. 250Associato all’Unione Stampa Periodica ItalianaGli articoli rispecchiano esclusivamente le opinioni degli autori.Proprietà letteraria, artistica e scientifica riservata.Per le riproduzioni, anche se parziali, dei testi,è fatto obbligo citare la fonte.I testi delle collaborazioni - che si intendono comunque inviati a titolo di liberalità- anche se non pubblicati, non si restituiscono.Chiuso in redazione il 16 luglio <strong>2012</strong>.Il periodico sarà inviato in omaggio a “sostenitori” che verseranno almeno unasomma annuale di € 21,00; il predetto invio si riferisce al solo territorio nazionale.Per spedizioni all’estero si invita a prendere contatti con l’amministrazione.ISSN: 0391-7630In volo un MB.326 restauratoIl 6 luglio, a Reggio Emilia, ha volato unMB.326 recuperato dall’imprenditore locale ecollezionista di aerei storici Renzo Catellani inun parco giochi e da lui restaurato dopo oltretre anni di accurati, complessi e certamenteimpegnativi lavori.L’MB326 I-RVEG, primo velivolo a reazioneriportato in condizioni di volo da un privato inItalia, è stato pilotato dal comandante SergioComitini, già collaudatore del Reparto SperimentaleVolo dell’AM, con a bordo anche lostesso Catellani. (foto di Andrea Torelli)Una svista da correggereNella nota relativa alla foto del primo volo dell’elicottero AW169 pubblicata a pag. 2 di Aeronautica n. 5/<strong>2012</strong>, il cognome di uno dei piloticollaudatori è stato riportato come Afuni invece del corretto Afruni. Ci scusiamo con l’interessato e con i lettori.


Il gen. SA Giovanni Sciandra è il nuovo presidentenazionale dell’AAA 4L’Aeronautica Militare 6Laureati i marescialli del corso Onuris a ViterboL’esercitazione “Anatolian Eagle” in TurchiaLo Steering Committee dell’EAGLa ristrutturazione del 32° e del 34° Gruppo Radar dell’AML’esercitazione Sater 02-<strong>2012</strong>”Scienza, spazio, tecnica e industria 13La prima astronauta italiana nello spazio nel 2014Varie 15L’AAA nel gratificante giudizio dei colleghi francesiUn lustro alla presidenza dell’ONFAdi Piergiorgio CrucioliI fratelli gemelli Ido e Nino Zannettidi Angelo EmilianiIl “NATO Tiger meet” in NorvegiaI 50 anni dello “Jagdeschwadwer (JG) 71 “Richthofen”L’Associazione Arma Aeronautica 24SOMMARIOLibri 42


Il gen. SA Giovanni Sciandra è il nuovopresidente nazionale dell’AAANel corso dell’Assemblea generaledei soci dell’AAA che haavuto luogo il 30 giugno allaCasa dell’Aviatore in Roma, il gen.SA Giovanni Sciandra è stato elettoall’unanimità alla carica di presidentenazionale dell’AssociazioneArma Aeronautica subentrando alpari grado Gianbortolo Parisi cheha lasciato il vertice del Sodalizioavendo compiuto i due mandati stabilitidallo Statuto.Il generale Sciandra, nato a Garessio(CN) il 16 aprile 1943, dopo la frequenzadella Scuola Militare dellaNunziatella, dell’Accademia Aeronauticacon il corso Aquila 3° ed averconseguito il brevetto di pilota militare,ha inizialmente prestato serviziocome pilota “combat ready” al 23°Gruppo del 51° Stormo Caccia dove èstato anche comandante di Squadrigliae istruttore di tattiche e tiro.Conseguito, successivamente, il brevettodi pilota collaudatore sperimentatorepresso la USAF Test PilotSchool sulla base aerea di Edwardsnegli Stati Uniti, nel 1974 ha poiprestato servizio al Reparto Sperimentaledi Volo dove ha partecipatoai programmi di sviluppo degli aereiTornado, G.222, MB.339 e SF.260ed è stato al comando del 311°Gruppo Volo.Dopo aver comandato il 4° StormoCaccia, aver frequentato il Centro AltiStudi per la Difesa (CASD), aver prestatoservizio allo Stato Maggiore dell’Aeronauticacome capo Ufficioricerca e sviluppo del 4° Reparto edallo Stato Maggiore della Difesa comecapo del 4° Reparto, ha avuto l’incaricodi capo di Stato Maggiore del Comandodella 3ª Regione Aerea e,successivamente, quello di vice comandantedi tale Ente.Nel 1996 è stato nominato direttorecoadiutore dell’Istituto Alti Studi perla Difesa (IASD) presso il CASD enel 1997 responsabile dell’Ispettoratodelle telecomunicazioni e assistenzaal volo (ITAV) dell’AM,incarico che ha lasciato nel 1999 inquanto nominato comandante della2ª Regione Aerea.Nello stesso anno ha poi assunto ilcomando della V ATAF (Allied TacticalAir Force) a Vicenza e, nel 2000,quello del CAOC5 (Combined AirOperations Centre 5) di Poggio Renaticoassolvendo, contemporaneamente,l’incarico di comandante delCOFA (Comando Operativo delle ForzeAeree), incarichi che ha lasciatonel 2003 per quello di ComandanteLogistico dell’AM fino al giugno 2005quando è stato collocato in ausiliariaper raggiunti limiti di età.Ha frequentato vari corsi di specializzazionein Italia e all’estero ed è laureatoin Scienze aeronautiche.È insignito della Medaglia d’oro dilunga navigazione aerea, della Croced’oro per anzianità di servizio e dellaMedaglia Mauriziana, è Cavalieredi gran croce OMRI ed ha conseguitol’abilitazione al pilotaggio di 50tipi diversi di aerei ed elicotteri militarie civili totalizzando oltre 4.000ore di volo.Attualmente è anche docente di Dottrinestrategiche e Storia militarepresso l’Istituto Superiore di StatoMaggiore Interforze (ISSMI) e dal2008 è presidente dell’AssociazionePionieri dell’Aeronautica.Il gen. Sciandra è sposato con la signoraLucia Terreno ed ha tre figlie,due nipotine ed un nipote.Il saluto del presidente uscente…«Cari soci, carissimi amici,sono passati otto anni dal nostro primoincontro, avvenuto il 25 giugno2004, in un’atmosfera non proprioideale, non solo per le condizioni climatiche,caratterizzate anche allorada un caldo insopportabile, ma soprattuttoper le divergenze e i contrastiche erano insorti sul pianoprocedurale all’interno della PresidenzaNazionale e del Consiglio DirettivoNazionale in relazioneall’avvicendamento al vertice, con riflessiche si ripercuotevano all’esterno,generando perplessità e malcontentipresso molte sezioni. Il mio primocompito fu pertanto quello di “sedaregli animi”, compito non moltodifficile sia per la scarsa rilevanzaoggettiva della materia del contendere,sia per l’imminenza delle ferieestive che avrebbero concesso a tuttigli interessati la necessaria “pausadi riflessione”. Una pausa di riflessionenecessaria anche per me. Infattiil mio nuovo in carico sipresentava ricco di incognite su comeorientare le attività future del sodalizio:un organismo di notevolidimensioni, ricco di tradizioni, ideali,abitudini consolidate. Il tuttoperò caratterizzato dalla mancanzadi un ben definito quadro di riferimento,organico ed unitario, e diuna normativa aggiornata. Dopo approfonditediscussioni in seno alConsiglio Direttivo Nazionale, fu decisodi procedere su due vie: da unaparte la revisione approfondita dellostatuto e del regolamento di applicazione,e dall’altra lo studio per la definizionedelle aree operative verso lequali far convergere le energie del sodalizio,nell’intento di dare una connotazionepiù pratica e concreta alleattività da svolgere. Era opinione comune,infatti, che esse non dovesserolimitarsi a quelle tradizionali,consistenti principalmente nel ricordare,commemorare e celebrare glieventi e le glorie aeronautiche delpassato, ma soprattutto dovevanofornire all’Aeronautica e al Paese unsupporto di pensiero e di azione coerentecon le capacità di un personalein possesso di quel complesso diqualità e capacità che caratterizza ilmondo degli Aviatori. In altre parole,fare qualcosa di utile per l’Aeronauticae la Società.I lavori per l’elaborazione del nuovostatuto furono affrontati immediatamenteda parte di un gruppo di lavoroe, approvati dal Consiglio DirettivoNazionale, entrarono immediatamentein vigore. Più complesso sipresentava lo studio per la definizionedelle aree di sviluppo dell’attività4AERONAUTICA 7/<strong>2012</strong>


futura del Sodalizio. Il problema fuaffrontato nel corso di un convegnotenuto a Firenze nella primavera del2005, con la partecipazione dei quadridell’Associazione e di personalitàappartenenti al mondo della pubblicaamministrazione, della cultura edelle altre Associazioni d’Arma. Ilquadro che ne scaturì, pur prevedendoobiettivi piuttosto ambiziosi, inrelazione alle capacità gestionali delnostro personale, costituì comunqueassieme al nuovo statuto, un’utilebase programmatica per l’attività deglianni successivi. Attività che videla stipula di una convenzione di collaborazionecon l’Aeronautica, l’istituzionedi una componente di voloin seno alla Segreteria Generale, unmaggiore impulso alle attività delCentro Studi Militari Aeronautici, el’avvio di studi per la costituzione subase regionale di unità operative diProtezione Civile.Gli anni che seguirono sono stati annidi lavoro intenso svolto con la collaborazionedella Segreteria Generalee del Consiglio Direttivo Nazionale,ai quali rivolgo un grato pensiero, incui non mancarono le soddisfazionima anche le delusioni e qualche amarezza:gli obbiettivi non sono statitutti raggiunti, ma la finalità, di averecomunque un orientamento perindirizzare la nostra attività, potevaconsiderarsi raggiunta.Parallelamente procedevano i contatticon la “base” per raccogliere sensazioni,opinioni, proposte. Nei miei viaggiebbi modo di visitare la maggior partedelle nostre sezioni in Italia e qualcunaanche all’estero. Dovunque ritrovavovecchi amici: specialisti di lineaconosciuti cinquant’anni prima,quando io ero un giovane sottotenentee loro sergenti ai quali affidavo conpiena fiducia la mia vita; istruttori divolo che volavano ancora. Personeche riabbracciavo affettuosamente econ i quali ho ristabilito antichi rapportie che ritrovavo in un clima diamicizia e cameratismo in quellegrandi rimpatriate che sono i raduninazionali e interregionali. In questeoccasioni mi sono sentito veramentepartecipe di una grande famiglia dicui ho sempre fatto parte, forse senzarendermene conto.Ora posso affermare che il rapportoche si è creato fra la Presidenza Nazionalee tutti i soci è forse il più belrisultato di questi otto anni. Certo,sul piano operativo molto resta ancorada fare, molte le sfide da affrontare,particolarmente difficili ancheper la situazione economica che investetutti i settori della Nazione. Ilgenerale Sciandra, che prende il mioposto, è un prestigioso aviatore. Ilsuo ricco curriculum, unito alle suequalità professionali ed umane, sonola migliore garanzia di successo.Con lui il nostro sodalizio potrà soloprogredire. Sono certo che voi tuttigli darete la vostra stima incondizionatae che non gli farete mancare lastessa affettuosa collaborazione cheavete dato a me.Oggi lascio la Presidenza Nazionalecon la sensazione di aver ricevutodall’Associazione molto di più diquanto ho dato: questi anni sono statila miglior conclusione di quellameravigliosa avventura iniziata conl’ingresso in Accademia, cinquantaseianni fa.Lascio la Presidenza Nazionale, manon l’Associazione, della quale faròsempre parte.Vi abbraccio e vi saluto con affetto,assieme alle vostre famiglie.Gianbortolo Parisi».… e quello del presidentesubentrante«Cari soci,è con viva emozione che mi rivolgo avoi per la prima volta, consapevoleche solo con il vostro contributo ed ilvostro attaccamento alla nostra Associazionepotrò assolvere con efficaciaquesto mio nuovo incarico.La nostra Aeronautica e la nostra Italiahanno bisogno di servitori competenti,onesti e fedeli, quali noi tuttiabbiamo liberamente assunto l’impegnodi essere, scegliendo di indossarel’uniforme azzurra e di far partedell’Associazione Arma Aeronautica,condividendone con consapevolezzaed entusiasmo gli scopi, lo spirito e letradizioni.Gli stimoli e gli esempi a cui ispirarcinon ci mancano. Essi ci vengonodalla fitta schiera di aviatori che inpace e in guerra hanno sacrificato leloro vite per la difesa della Patria eper essere fedeli al giuramento prestato.I loro nomi sono scolpiti nel marmodei muri maestri di PalazzoAeronautica, sui monumenti e cippidi aeroporti, di basi, di città e di villaggiin Italia ed all’estero, e dannolustro ai labari delle nostre sezioni edei nostri nuclei.Alla loro memoria mi inchino e rivolgoil mio reverente e commosso pensiero.La nostra Aeronautica è impegnata, inpatria e nelle missioni all’estero, ad assolverei propri compiti d’istituto e adonorare gli obblighi che il Paese si assumein campo internazionale.Sono compiti gravosi e resi sempre piùcomplessi e delicati dagli scenari geopoliticie dalle ristrettezze di risorse.Non facciamo mancare ai colleghi edamici in servizio attivo il nostro sostegnoed il nostro grato affetto. Unodei modi per realizzare ciò - ed è questol’invito che vi rivolgo - è di farviinterpreti e divulgatori delle loro azionipresso le vostre comunità e neiconfronti dei vostri concittadini, nonsoltanto per fare conoscere il lorooperato e le condizioni in cui lo svolgono,ma, soprattutto, per fare lorocomprendere lo spirito e le finalitàche li animano, spirito e finalità chesono amor di Patria, e perseguimentodel bene comune, difesa della dignitàe dei diritti inalienabili di ogni essereumano.Ogni iniziativa che a questo propositovorrete assumere sarà da me incoraggiatae farò del mio meglio persostenervi e, se mi sarà possibile, perpartecipare personalmente.Analogamente intendo incoraggiarvie sostenervi in tutti quei settori checoncorrono al raggiungimento dellefinalità della nostra Associazione, cosìcome previsto dal suo Statuto.Come ho già fatto nel corso dell’AssembleaGenerale, desidero rinnovareil mio ringraziamento per la fiduciaaccordatami e il mio impegno di assolvereal meglio e con spirito di servizioil compito affidatomi.Un ringraziamento ed un saluto particolareal generale Parisi, dalle cuimani ricevo la guida di una A.A.A.solida, ben radicata sul territorio, attivaed appassionata.Caro Gianbortolo, grazie di cuoreper l’amicizia e la fiducia delle qualimi hai onorato. Sono certo che anchenella Tua nuova funzione di PresidenteEmerito, non farai mancareall’Associazione la Tua generosa partecipazioneed a me, in particolare, iTuoi illuminati consigli e, se necessario,le Tue franche e costruttive osservazioni.A tutti voi, cari soci, il mio salutopiù affettuoso, che vi prego di estendereai vostri cari e gli auguri più fervidiper il lavoro che ci attende, conl’auspicio che possiate realizzare,quali appartenenti all’A.A.A., tuttequelle idealità e quei propositi che vihanno animati quando sceglieste difar parte dell’Arma Azzurra e sostenerele sue attività nella vostra vita professionale.Giovanni Sciandra»AERONAUTICA 7/<strong>2012</strong>5


AERONAUTICAMILITAREL’esercitazione “Trial Unified Vision <strong>2012</strong>”Il 28 giugno, sulla base aerea norvegese di Oerland, èterminata l’esercitazione NATO “Trial Unified Vision<strong>2012</strong>” (UV12) che, iniziata il 18 precedente, ha visto lapartecipazione di assetti e personale del Centro IntelligenceInterforze del Reparto Informazioni e Sicurezza(RIS) dello Stato Maggiore Difesa, dell’EI e dell’AM insiemea contingenti di altri 17 paesi dell’Alleanza Atlanticae a rappresentanze di varie ditte civili operanti nelsettore della Difesa.L’esercitazione - chesi colloca nell’ambitodelle attività di cooperazioneinternazionalenel settore del “JointIntelligence Surveillanceand Reconnaissance”(JISR) - è lacontinuazione dellaserie “Trial SpartanHammer 2006” (svoltasiin Grecia) e “Trial Imperial Hammer 2008” (svoltasiin Italia) e ha rappresentato, si legge in un comunicatodell’AM - una rilevante «opportunità addestrativa perchécondotta con nazioni che vantano eccellenze nel campodel JISR, oltre ad avere la possibilità di migliorare laqualità delle performance della Difesa italiana in talesettore attraverso l’integrazione, l’interoperabilità e lamutua conoscenza delle relative tecniche e procedure».Per quanto riguarda l’Italia all’UV12 hanno partecipatotre Tornado IDS del 6° Stormo (equipaggiati con pod daricognizione tipo RecceLite), tre Tornado ECR (ElectronicCombat/Reconnaissance) del 50° Stormo, un GulfstreamIII/AML (Airborne Multi-int Laboratory, la nuovapiattaforma multi sensore di cui la Difesa si è dotataquale gap filler nel settore dell’ISR) ed un Mini UAV Ravencon cinque militari del 41° Reggimento dell’EI, perun totale di 160 persone.Da parte italiana è stata anche rischierata una cellulanazionale di analisi all-source, denominata, si legge ancoranella nota dell’AM, «“Italian Intelligence Multi-sensorExploitation Cell (I2MEC)” per la fusione dei datiottenuti dai vari sensori ISR ai fini di acquisire una capacitànazionale supporto intelligence alle attività decisionalie operative, oltre che all’eventuale supportodiretto ad assetti tattici della Difesa, anche alla luce delleesperienze maturate dai nostri contingenti in Afghanistan,Libano e delle lesson learned/lesson identifiedscaturite dalle recenti operazioni militari condotte dagliassetti italiani in Libia».Nel comunicato citato viene infine sottolineato che«nel contesto delle recenti operazioni militari, soprattuttose caratterizzate dalla presenza di minacce di tipoasimmetrico (minaccia di ordigni improvvisati - IED,insorgenza) condotte in vicinanza della popolazionecivile inerme, la disponibilità di intelligence (dati e immagini)accurata, precisa e rapida (Near Real Time) èfondamentale per la salvaguardia di vite umane. Taliprogressi nel settore ISR e la capacità di interoperarecon gli altri Paesi della NATO (obiettivi che erano allabase della partecipazione nazionale al Trial UV12),hanno permesso di incrementare l’efficacia ed efficienzadei sistemi preposti alla ricezione, all’analisi eall’integrazione dei dati inviati dai sensori nazionali ottenendo,infine, anche una possibile razionalizzazionedei costi totali di tutto il sistema intelligence militarenazionale».Hanno giurato il 123° Corso AUPC e il 4° Corso AUFPIl 22 giugno, all’Accademia Aeronautica, si è svolta la cerimonia per il giuramento di fedeltà alla Repubblica degliallievi del 123° Corso Allievi ufficiali piloti di complemento e del 4° Corso Allievi ufficiali in ferma prefissata.Successivamente ha avuto luogo il rito del “battesimo” del 123° Corso AUPC e la consegna delle “aquile” agliallievi dello stesso corso che hanno conseguito il brevetto di pilota d’aeroplano al 70° Stormo, primo traguardoverso il conseguimento di quello di pilota militare che consentirà loro di essere impiegati nei reparti operativi dellaForza Armata.Presenti alle cerimonie, che sono state presiedute dal comandante delle Scuole AM-3ª Regione Aerea, gen. SAMario Renzo Ottone, e dal comandante dell’Accademia, gen. BA Umberto Baldi, varie autorità e, convenuti da tuttal’Italia, numerosi parenti ed amici dei giurandi.6AERONAUTICA 7/<strong>2012</strong>


AERONAUTICA MILITAREEsercitazione “Scaglia <strong>2012</strong> PRTW”Il 29 giugno, presso il 9° Stormo di Grazzanise, si èconclusa l’esercitazione “Scaglia <strong>2012</strong> PRTW” cheper una settimana ha riguardato l’addestramento alrecupero del personale (Personnel Recovery TrainingWeek) da zone ostili favorendo, nel contempo, l’integrazionetra le componenti dell’AM deputate a tali operazioniquali i reparti “Operazioni Speciali” e quelli disupporto aereo, tattico e informativo.L’esercitazione - che si inserisce nel programma addestrativoche trae nome dal motto storico della 1ª Brigata,“Incocca, tende e scaglia”, e che ha già visto l’effettuazionedelle analoghe “Incocca” e “Tende” - è stata organizzatadalla 1ª Brigata Aerea “Operazioni Speciali” chevi ha impiegato i dipendenti Reparti: 9° Stormo, 16°Stormo “Protezione delle Forze”, 17° Stormo “Incursori”e il Centro Cinofili AM.Nel corso dei vari eventi addestrativi, effettuati di giorno eanche in notturna - si legge in una nota dell’AM - i militaripartecipanti hanno perfezionato le capacità di pianificazionedelle missioni operative, approfondendo le procedureda adottare in caso di “Special Reconnaissance” (RicognizioniSpeciali), aviolancio, Combat Control (Gestione delleoperazioni), trasporto tattico sui velivoli AB.212 e C-130J,atterraggi e decolli dalla nuova pista semipreparata diGrazzanise, Air Landed Aircraft Refuelling Point (ALARP -Stazione di rifornimento a terra dei velivoli) e riconoscimento/disinnescodi esplosivi (EOR/EOD).Alla “Scaglia 02.<strong>2012</strong>” hanno partecipato numerosecomponenti dell’AM tra le quali gli elicotteri HH-3F del15° Stormo CSAR, i caccia AMX e i velivoli a pilotaggioremoto del 32° Stormo, i C-130J e i C-27J della 46ª BrigataAerea, l’ALARP del Comando Logistico e personalenavigante del 4° Stormo.L’attività è stata seguita in loco dal comandante dellaSquadra Aerea, gen. SA Tiziano Tosi, dal comandantedella 1ª Brigata Aerea, gen. BA Germano Quattrociocchie dal comandante del 9° Stormo, col. pil. MarinoFrancavilla.Conferita la laurea ai marescialli del 12° Corso OnùrisIl 4 luglio, alla Scuola marescialli dell’Aeronautica Militare (SMAM) di Viterbo, si è svolta - presieduta dal comandantedelle Scuole AM-3ª Regione Aerea, gen. SA Mario Renzo Ottone - la cerimonia per la proclamazionedi “dottore in Scienze organizzative e gestionali” di 112 marescialli di 3ª classe frequentatori del 12°Corso Onùris.Presenti all’evento, tra gli altri, il prof. Alessandro Ruggieri, direttore del Dipartimento economia e impresa, in rappresentanzadel rettore dell’università della Tuscia, prof. Marco Mancini,i docenti universitari relatori delle tesi, le autorità civili e militaridi Viterbo, molti familiari dei laureandi ed una rappresentanza delpersonale del quadro permanente della SMAM.Dopo l’intervento di apertura del comandante dell’Istituto, col. nav.Antonio Coppola, che ha ricordato alcune delle tante attività intrapreseper migliorare sempre più la formazione dei frequentatori dei corsi,ha preso la parola il prof. Ruggieri che, complimentatosi per«l’accuratezza, la professionalità e l’attenzione della Scuola nellaformazione degli allievi evidenziata dalla realizzazione di percorsiformativi coerenti non solo da un punto di vista tecnico professionalema anche sotto l’aspetto più squisitamente culturale» e sottolineatol’impegno dell’università della Tuscia per favorire «lo sviluppo e l’implementazionedei percorsi formativi di competenza» ha pronunciato la formula di rito per la proclamazione dei112 nuovi dottori.È seguito l’intervento del gen. Ottone che - sottolineato, in particolare, come «la formazione rappresenti una tappafondamentale nel percorso professionale del militare e funzionale a garantire una Forza Armata snella, flessibile,proiettabile, interoperabile ed altamente tecnologica come è l’Aeronautica Militare» - ha dichiaratoufficialmente concluso il corso di studi in Scienze organizzative e gestionali del 12° Corso Onùris.Durante la cerimonia vi è stata anche la premiazione dei primi classificati del corso: i marescialli Vincenzo Nicassio(1°), Giancarlo Narciso (2°) e Michele Aversano (3°).Raduno del 6° StormoIl comando del 6° Stormo informa che il 21 settembre prossimo avrà luogo a Ghedi il raduno delpersonale del 6° Stormo in occasione del 75° anniversario di costituzione di quel Reparto.AERONAUTICA 7/<strong>2012</strong>7


AERONAUTICA MILITAREL’esercitazione”Anatolian Eagle <strong>2012</strong>”Il 22 giugno è terminata sulla base aerea di Konya, in Turchia, l’esercitazionemultinazionale “Anatolian Eagle <strong>2012</strong>” alla quale hannopreso parte velivoli di Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti,Giordania, Italia, Pakistan e Turchia nonché un AWACS della NATO.L’esercitazione, iniziata il precedente 11 giugno, ha rappresentato,si legge in una nota dell’AM, «uno scenario ideale per mettere a fattorcomune esperienze operative e sistemi d’arma differenti, in uncontesto in cui alla condivisione di elevati standard addestrativi hacorrisposto una significativa razionalizzazione delle spese logistichee di supporto» come avvenuto in altre similari esercitazioni.Nel corso dell’evento, il contingente italiano rischierato in Turchiacon sei velivoli F-2000 del 4° e del 36° Stormo, è stato visitato dalgen. DA Roberto Nordio, comandante delle Forze di Combattimentodell’AM, «che ha avuto modo di vedere all’opera gli equipaggi e il personale tecnico durante l’esecuzione delle missionipianificate» in questa esercitazione che rientra «nell’ambito degli appuntamenti di prioritario interesse addestrativoprogrammati dalla Forza Armata per il <strong>2012</strong>».A Roma lo Steering Committee dell’EAGIl 20 giugno, a Roma, ha avuto luogo l’incontro annuale dello Steering Committeedell’European Air Group (EAG - v. anche pag. 5 di Aeronautica n.8/2006), al quale hanno partecipato i vertici delle Forze aeree di Belgio,Francia, Germania, Italia, Olanda, Regno Unito e Spagna.La riunione - informa un comunicato emesso dall’AM al termine dell’incontro -è stata presieduta dal capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, gen. SA GiuseppeBernardis, ed ha consentito di apprezzare i risultati conseguiti dall’Organizzazione.Nell’ultimo anno, sulla base degli indirizzi forniti nel corso dello Steering Committee2011, svoltosi in Inghilterra presso la Royal Air Force Benson, sono statirealizzati degli studi estremamente interessanti nei settori della Defence Review,dell’Air Surface Integration Lessons Learned, dell’Air Force Capabilitiese degli Unmanned Aircraft Systems (UAV).In particolare, nella riunione svoltasi a Roma, è stato deciso tra l’altro di avviareuno studio per verificare la possibilità di creare un Centro a livello europeoper il Personnel Recovery riconoscendo in proposito che la capacità europeanel settore potrebbe beneficiare di una maggiore standardizzazione e coesionerealizzabile a livello multinazionale.Negli ultimi anni l’EAG ha promosso i “Combined Joint Personnel RecoveryCourse” (CJPRC) in maniera itinerante: nel 2011 ne è stato realizzato unopresso il Tactical Leadership Programme di Albacete, Spagna, mentre un’altrosarà organizzato entro quest’anno sulla base aerea di Holzdorf, in Germania.Lo Steering Committee dell’EAG di Roma ha anche consentito di trattare,in maniera bilaterale,argomenti dicomune interesseper la crescita dellacooperazionetra i Paesi europei,auspicata anchenel recente SummitNATO di Chicago.La prossimariunione delloSteering Committeedell’EAG sisvolgerà nel 2013in Spagna.Il 50° Stormosarà soppressoNell’ambitodelprocessodi revisionedello strumentomilitare, il50° Stormosarà soppresso entro il 2015e i suoi Tornado saranno trasferitial 6° Stormo.Lo ha recentemente dichiaratoil sottosegretario alla DifesaFilippo Milone rispondendoin Parlamento a un’interrogazioneche chiedeva chiarimentisulle “voci” circa unprossimo trasferimento deiPanavia PA-200 da San Damianoa Ghedi.“Anche l’AM, - ha spiegato inproposito il sottosegretario -ferma restando l’esigenza dipreservare le capacità operativeritenute irrinunciabili, èchiamata a rivedere i propriassetti nell’ottica dell’indispensabileperseguimentodella sostenibilità finanziaria»aggiungendo che tale revisioneè in linea di continuità conil processo di trasformazioneche la Forza Armata ha avviatoda tempo e che prevedevari provvedimenti di revisionee soppressione di enti ereparti.8AERONAUTICA 7/<strong>2012</strong>


AERONAUTICA MILITARERiorganizzazione del 32° e del 34°Gruppo RadarIl 28 giugno, a Otranto, si è svolta la cerimoniaper la riconfigurazione del 32°Gruppo Radar AM (GRAM) di Otrantoin 136ª Squadriglia Radar Remota e perla contestuale costituzione del DistaccamentoAeronautico di Otranto.Il ten. col. Maurizio Marozzi, ultimo dei27 comandanti del 32° GRAM, ha assuntoil comando del costituendo DistaccamentoAeronautico mentre il comando della 136ª Squadriglia èstato affidato al magg. Papadia.La riorganizzazione del Gruppo Radar in 136ª Squadriglia Radar Remota,posta alle dipendenze del 4° Reparto Tecnico Manutentivo di Borgo Piave(LT), rientra nel più ampio programma di riorganizzazione della strutturadi Comando e Controllo della Difesa Aerea, nazionale e NATOIl 29 giugno, a Siracusa, si è svolta poil’analoga cerimonia con la quale il 34°Gruppo Radar AM di Siracusa-Mezzogregorio,istituito nel 1960 e già comandatodal ten. col. SalvatoreGissara, è stato formalmente riorganizzatoin 137ª Squadriglia Radar Remotadi Mezzogregorio e DistaccamentoAeronautico di Siracusa.Il comando del Distaccamento è statoaffidato al ten. col. Paolo Tredici mentre quello della 137ª Squadriglia Radarè stato attribuito al magg. Giuseppe Cento.Il Distaccamento Aeronautico, che dipenderà dal Comando Scuole AM-3ªRegione Aerea, avrà il compito di garantire la gestione degli “Organismi diProtezione Sociale” di propria competenza e il supporto logistico-amministrativoalla Squadriglia Radar di Mezzogregorio, mentre quest’ultima dovràgarantire la sorveglianza tecnica e la manutenzione degli apparatiradar e di comunicazione radio terra-bordo-terra che, per consentire lachiusura del Gruppo Radar, sono stati “remotizzati” per poter essere operativamentegestiti dalle “sale operative” dei Gruppi Radar che ne hannorilevato l’area di competenza.Presenti alla cerimonie, entrambe presiedute dal gen. DA Mirco Zuliani,responsabile del Comando Operazioni Aeree (COA) di Poggio Renatico,molte autorità religiose, civili e militari locali.La QAF alla 46ª BAIl 28 giugno, sulla base aerea diPisa, si è concluso il corso “AbinitioC-130J” che quattro ufficialie due sottufficiali della Qatar AirForce (QAF) hanno frequentatopresso il Centro AddestramentoEquipaggi (CAE) della 46ª BrigataAerea di Pisa per qualificarsi rispettivamentenelle mansioni di copilote di load master.Il corso - iniziato nello scorso febbraioe che rientra nell’ambito di unaccordo di cooperazione internazionaletra l’AM e altre Forze Armatestraniere - ha compreso fasi addestrativea terra e in volo ed è statosvolto ad opera di piloti istruttori edoperatori di bordo esperti del CAEche, lo ricordiamo, ha il compito diaddestrare i piloti, gli operatori dibordo e il personale addetto allamanutenzione delle flotte C-130J eC-27J dell’Aeronautica Militare.Una nota che l’AM ha diramato inproposito sottolinea come «l’attivitàsvolta con il personale QAF rappresentiun riconoscimento a livellointernazionale della qualità assicuratadai percorsi istruzionali dell’AeronauticaMilitare e si inseriscenel progetto, in corso, di internazionalizzazionedel Centro AddestramentoEquipaggi».Workshop dell’EAGDal 3 al 5 Luglio, presso il 3° Stormo Supporto Operativo (S.O.) di Villafranca, si è svolto il “Workshop” dell’EuropeanAir Group (EAG), l’organizzazione europea che ha il compito di incrementare l’interoperabilità tra leForze Aeree anche nel settore logistico, in particolare attraverso l’Air Movement Project (AMP) (v. anche pag.5 di Aeronautica n. 8/2006).Alla riunione hanno partecipato i rappresentanti delle Forze Aeree di Belgio, Francia, Germania, Italia, Olanda, RegnoUnito e Spagna nonché quelli del Servizio dei Supporti del Comando Logistico AM (per il settore Movimento e Trasporti),della 46ª Brigata Aerea, del Comando aeroporto di Pratica di Mare e del 3° Stormo S.O. per i tre Air Terminal OperationCenter (ATOC) nazionali.Nel corso dei lavori sono stati esaminati alcuni specifici temi tra i quali il programma di addestramento per il personaledegli Air Terminal militari - con particolare riguardo alla movimentazione e alla gestione dei passeggeri e deicarichi, in previsione del prossimo corso “Advanced Interoperable Load Management Course” (AILMC), destinato aifuturi istruttori EAG, che si svolgerà a Pisa - e il “Force Integration Training for Combined Air Terminal Operation”(FIT) che quest’anno non avrà luogo, come di norma, presso il 3° Stormo, ma durante l’esercitazione “Volcanex”,pianificata per il prossimo autunno in Francia.AERONAUTICA 7/<strong>2012</strong>9


AERONAUTICA MILITAREL’esercitazione “SATER 02-<strong>2012</strong>”Il 3 e 4 luglio - nell’ambito delle esercitazioni organizzate ogni anno dall’Aeronautica Militare per addestrare il personaleOperatore SAR (Search and Rescue - Ricerca e Soccorso) del Comando Operazioni Aeree (COA) - la ForzaArmata ha svolto l’esercitazione di soccorso aereo “SATER 02-<strong>2012</strong>” in località Alpe della Luna di SanSepolcro (Arezzo).L’esercitazione si è svolta con il concorso del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) e il personaledel Corpo Ausiliario Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana (CRI), che hanno fornito squadre di ricercaterrestre, squadre medicalizzate e unità cinofile, mentre, per le operazioni di recupero, l’AM ha impiegato un elicotteroAB-212 del 15° Stormo e un AB-212 del 9° Stormo.Nel corso della “Sater 02-<strong>2012</strong>”, il personale partecipante si è quindi addestrato nella pianificazione, direzione, condotta,esecuzione e supporto di operazioni combinate di ricerca e salvataggio di sopravvissuti a incidenti aerei suterra, in ambiente impervio montano, sia di giorno che di notte.Lo scenario dell’attività addestrativa prevedeva, infatti, la ricerca eil salvataggio di un equipaggio di un aeromobile militare coinvoltoin un incidente aeronautico simulato in ambiente terrestre montano,con, nell’ordine, l’attivazione della catena di comando e controlloal momento della notifica dell’evento, la successivapianificazione e direzione delle attività delle squadre e dei mezzidi ricerca e soccorso dei dispersi, il loro ritrovamento e conseguentetrasporto aereo in un apposito posto di assistenza medica.Da sottolineare che quest’ultima fase esercitativa, svolgendosi inuna zona di montagna e, per la prima volta di notte, è stata condottacon l’ausilio dei NVG (Night Vision Goggles - Visori Notturni)da parte degli equipaggi degli elicotteri.Il generale Abrate in visita al COAIl 13 giugno, il capo di Stato Maggiore della Difesa, generaleBiagio Abrate, accompagnato dal capo di Stato Maggioredell’AM, gen. SA Giuseppe Bernardis, ha visitato la struttura diPoggio Renatico venendo ricevuto, all’arrivo, dal gen. SA TizianoTosi, comandante della Squadra Aerea (CSA) e dal gen. DA MircoZuliani, comandante del COA (Comando Operazioni Aeree) edel CAOC5 (Combined Air Operations Center Five) che hannosede in quella località.Durante la visita, che ha interessato la Sala Operativa Nazionale, ilbunker del CAOC e il Centro di Addestramento AOTC (Air OperationTraining Centre), il gen. Abrate - riporta una nota dell’AM - haassistito ad un dettagliata illustrazione«delruolo del JFACC(Joint Forces Air ComponentCommand - Comando dellaComponente Aerea in OperazioniInterforze) e dell’attività diAir Policing svolta dall’AM siain ambito nazionale, sia nelcontesto di difesa integrata dellaNATO» in quanto «il CSA èresponsabile, tramite le strutturedel COA, del Comando di Componente proiettabile (JFAAC,Joint Forces Air Component Command) costituito per la condottadi operazioni aeree anche nei Teatri Operativi e dell’attività di AirPolicing nello spazio aereo nazionale, attraverso l’Air OperationCenter (AOC) di Poggio Renatico».La nota dell’AM conclude ricordando che «l’Air Policing consistenell’impiego di sistemi radar e velivoli intercettori (del 4°, 36° e37° Stormo) per sorvegliare e preservare l’integrità di uno specificospazio aereo, a fronte di una complessa organizzazione diuomini, mezzi, procedure e collegamenti nazionali e NATO».107° incontro Italia-USA sullasicurezza del voloIl 14 giugno, sulla base aerea di Aviano, si èsvolto il 7° Meeting bilaterale Italia- USA del“Comitato per la Sicurezza del Volo” (JointFlight Safety Review Group - JFSRG), eventoal quale hanno partecipato rappresentanti delloStato Maggiore Aeronautica, dell’Ispettoratoper la Sicurezza del Volo (ISV), dell’ambasciataUSA in Italia e degli aeroporti italiani neiquali, come Sigonella e Capodichino, sono rischieratireparti di volo statunitensi.Il JFSRG, costituito nel 1999 in base ad un accordotra l’AM e l’USAF, è considerato, si leggein una nota della nostra Forza Armata, «comeun importante forum di discussione per trattarecongiuntamente specifiche problematiche relativealla Sicurezza del Volo in Italia e migliorarela cooperazione per la prevenzione diinconvenienti legati all’attività di volo».Nel corso di questo 7° Meeting sono state esaminatee discusse in particolare «le problematicherelative allo svolgimento della attività divolo dei velivoli militari statunitensi sul territorioitaliano, evidenziando la necessità di mantenereil rigoroso controllo di standard di sicurezzadettati dalla tipicità del territorio nazionale, caratterizzatoda elevata densità di popolazionee dalla presenza di numerosissime aree d’interesseambientale, artistico e industriale» giungendoa «linee guida condivise nel campodella prevenzione di inconvenienti aventi direttoimpatto sulla sicurezza del volo».AERONAUTICA 7/<strong>2012</strong>


AERONAUTICA MILITARECambi di comando e assunzioni d’incarico nell’AMIl 20 giugno, sull’aeroporto di Centocelle, il gen. SA Carlo Magrassi è divenuto capo di Stato Maggiore del Comandodella Squadra Aerea in sostituzione del gen. DA Enzo Vecciarelli destinato ad assumere l’incarico dicapo del 4° Reparto Programmi di armamento del Segretariato generale della Difesa - Direzione nazionale degliarmamenti (SGD-DNA).Il 21 giugno, al Palazzo Aeronautica in Roma, il generale DA Fabrizio Draghi ha assunto l’incarico di Vice ComandanteLogistico al posto del gen. SA Walter Mauloni che ha lasciato il servizio attivo per raggiunti limiti dietà.Nell’incarico di capo di Stato Maggiore del Comando Logistico AM precedentemente rivestito, il gen. Draghi, lostesso giorno, è stato sostituito dal gen. BA Gianpaolo Miniscalco.Il 21 giugno, a Rivolto, il col. pil. Stefano Tessaro è subentrato al pari grado Enrico Frasson nel comando del2° Stormo.Il 26 giugno, sulla base aerea di Grosseto, il col. pil. Luca Spuntoni ha assunto il comando del 4° Stormo subentrandoal pari grado Michele Morelli.Il 28 giugno, a Gioia del Colle, il col. pil. Vito Cracas ha sostituito il pari grado Giovanni Balestri nel comandodel 36° Stormo.Il 3 luglio, a Pratica di Mare, il col. Giuseppe Secco ha assunto il comando del Reparto Supporto Tecnico Operativoalla Guerra Elettronica (ReSTOGE) subentrando al pari grado Giuseppe Sgamba.Il 12 luglio, a Loreto, il col. nav. Gerardo Contristano ha sostituito il col. Angelo Balestrino nel comando dellaScuola Lingue Estere dell’AM.Il 12 luglio, sull’aeroporto di Cameri, il col. GArn. Flavio Guercio ha assunto la direzione del 1° Reparto ManutenzioneVelivoli (1° RMV) in sostituzione del pari grado Fabio Sciorella,Visite straniere a enti e reparti dell’AMDelegazione algerina al CIGAIl 5 giugno, nell’ambito del piano di cooperazione bilaterale Italia-Algeria per il <strong>2012</strong>, una delegazione algerinaguidata dal ten. col. Abdellaoaui Hassene, ha effettuato una visita conoscitiva presso il Centro InformazioniGeotopografiche Aeronautiche (CIGA) di Pratica di Mare, per acquisire tecniche di lavoro nel settore dell’aerofotogrammetria.Delegazione del JFC austriaco al COA e al CAOC5Il 14 giugno, una delegazione del Joint Force Command (JFC) austriaco guidata dal brig. gen. Karl Gruber,Chief of Austrian Air Staff, ha visitato il Comando Operazioni Aeree (COA) e il CAOC5 di Poggio Renatico, peruno scambio di esperienze a livello AOC (Air Operation Center) nei settori di Difesa Aerea, Soccorso e TrasportoAereo.Il giorno prima la delegazione austriaca aveva visitato il Servizio di Coordinamento e Controllo AM (SCCAM) diAbano Terme.Delegazione EAU al COA e allo SCCAMIl 27 giugno, una delegazione dello Stato Maggiore degli Emirati Arabi Uniti ha visitato il Comando OperazioniAeree (COA) di Poggio Renatico per uno scambio di esperienze a livello AOC (Air Operation Center) nei settoridella Difesa Aerea, Soccorso e Trasporto Aereo.Dopo l’illustrazione delle attività del Comando, la visita è proseguita presso la Sala Operativa Nazionale (AOC)per un esame dell’attività di air policing svolta dall’AM, sia in ambito nazionale, sia nel contesto di difesa integratadella NATOIl giorno successivo, la delegazione ha fatto visita al Servizio di Coordinamento e Controllo AM (SCCAM) diAbano Terme, per l’illustrazione delle attività condotte dalla Sala Operativa di Controllo del Traffico Aereo.AERONAUTICA 7/<strong>2012</strong>11


AERONAUTICA MILITARERaduni nell’AMI GArat CA del 47° CorsoIl 1° luglio, la sezione GArat “CA” del 47° Corsonormale (Caserta 1969/70) ha effettuatol’annuale raduno nel Salento per ricordare imesi trascorsi assieme e i colleghi scomparsi.Il personale dell’ex 33° GrRAMHa recentemente avuto luogo il 4° Raduno del personaledell’ex 33° Gruppo Radar dell’AM.1° Seminario Medici Competenti dell’AMIl 20 giugno si è svolto a Roma, presso la Casa dell’Aviatore, il 1° Seminario Medici Competenti dell’AeronauticaMilitare.Il Seminario, dal titolo “Il Medico Competente, figura inderogabile nell’attuazione del Sistema di Gestione per laSalute e Sicurezza in A.M.”, è nato dall’esigenza di una riflessione collettiva sui molteplici aspetti che caratterizzanol’esercizio della professione e - reca una nota dell’AM - ha rappresentato «un importante momento di incontro voltoad aggiornare i presenti circa gli obblighi previsti dai dettati normativi di recente introduzione e dalle nuove disposizioniregolamentari interne della Forza Armata al fine di individuare moderni orientamenti che si traducano in prassistandardizzate e permettano di redigere un piano programmatico per lo svolgimento dell’incarico di Medico Competentenell’AM, in piena sintonia con la tutela della Salute e Sicurezza del personale militare e civile nei luoghi di lavorodell’Aeronautica Militare».I temi trattati hanno riguardato, in particolare, l’illustrazione dei compiti previsti per il Medico Competente, l’analisi delSistema di gestione per la galute e gicurezza in Aeronautica Militare e una dettagliata spiegazione di alcuni ausilipresenti nel portale UCOPREVA, con particolare riferimento alla banca dati SICUROMNIA.Al seminario, organizzato in collaborazione tra l’Ufficio generale di Coordinamento della vigilanza e prevenzione antinfortunistica(UCOPREVA) e la componente sanitaria aeronautica, erano presenti il gen. Isp. capo CSA Ottavio Sarlo,direttore generale della Sanità Militare e capo del Corpo Sanitario dell’AM, il gen. isp. Enrico Tomao, capo delServizio Sanitario dell’AM, il gen. div. Paolo Rizzo, capo dell’UCOPREVA e tutti gli ufficiali medici dell’Aeronautica Militareche svolgono l’incarico di Medico Competente.Il Corso di cultura aeronautica a PadovaIl 18 maggio, a Padova, si è svolta la cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione agli studenti degli istitutisuperiori che hanno frequentato il Corso di cultura aeronautica, organizzato dall’AM in collaborazione con ilministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca.Il corso, frequentato da oltre 300 studenti delle scuole superiori di Padova, si è svolto in due fasi: la prima teorica,dal 7 al 10 maggio, è stata dedicata alle lezioni di aerotecnica, propulsione, manovre di volo, motori aeronautici,strumentazione di bordo e sicurezza volo, mentre la seconda, dal 14 al 17 maggio, ha compreso voli di ambientamentosul SIAI 208 con piloti istruttori del Comando Aeroporto/Centro Volo a Vela di Guidonia. Il corso appena conclusoè il secondo dei due programmati per il <strong>2012</strong>; il primo si è svolto a Cameri dal 19 al 30 marzo <strong>2012</strong>.Sulla gestione della flotta utility della Protezione civileCon riferimento a quanto pubblicato a pag. 6 di Aeronautica n. 6/<strong>2012</strong> circa la gestione dei velivoli della flotta utilitydella Protezione civile, ci viene ora precisato che i due Piaggio P.180 già di quel Dipartimento sono gestitidal 71° Gruppo del 14° Stormo e non dal 31° Stormo come erroneamente riportato. A quest’ultimo Reparto restasolo la gestione degli elicotteri A.129 della Protezione civile.12AERONAUTICA 7/<strong>2012</strong>


SCIENZA, SPAZIO,TECNICA E INDUSTRIAIl cap. pil. Samantha Cristoforetti partirà con una Soyuz russaNel 2014 la prima donna italiana nello spazioResterà per sei mesi sulla ISS per condurre esperimenti scientificiIl 30 novembre 2014 il capitano pilota Samantha Cristoforettidiventerà la prima italiana nello spazio, raggiungendola Stazione spaziale internazionale (ISS) dove resteràsei mesi come membro del suo equipaggiopermanente per condurre numerosiesperimenti di carattere scientifico, medicoe farmaceutico in base ad un programmache non è stato ancoraesattamente definito.Lo ha reso noto il 3 luglio l’Agenzia spazialeeuropea (ESA), del cui Corpo astronautil’ufficiale fa parte (v. anche pag. 4 diAeronautica n. 5/2009) nel corso di unaconferenza stampa tenutasi nella sededell’Agenzia spaziale italiana (ASI), precisandoche Cristoforetti ragiungerà la ISScon la Soyuz russa della missione TM 42-43, sulla quale avrà il compito di ingegneredi bordo, e che, prima di lei, nellospazio sarà lanciato nel maggio 2013 l’altroastronauta italiano, magg. pil. LucaParmitano, anch’egli selezionato dall’ESA(v. articolo sopra menzionato).Il capo di Stato Maggiore dell’AM, gen. SA Giuseppe Bernardisha dichiarato in proposito che «il volo di lunga duratadel capitano Samantha Cristoforetti rappresentaun’ulteriore conferma della competenza e professionalitàdell’Aeronautica Militare nel settore dello human space flight.Tale settore costituisce una fondamentale occasionedi progresso tecnologico e scientifico, la cui gestione è affidataalla Forza Armata, coinvolta nelle attività spaziali italianesin dalle sue origini».Da parte sua, nel corso della conferenza stampa, l’astronautaitaliana ha affermato che «questi ultimi tre anni hannorappresentato un incredibile momento di crescitapersonale e professionale e ora sono di nuovo emozionatadi continuare questo viaggio con l’obiettivo di essere alservizio dell’Italia e dell’Europa come membro dell’equipaggiodella Stazione spaziale internazionale» concludendocon «sono grata all’Agenzia spazialeitaliana, all’Agenzia spaziale europea eall’Aeronautica Militare per questa opportunità».Ricordiamo che il cap. Cristoforetti sarà ilsettimo astronauta italiano a raggiungerelo spazio dopo Franco Malerba, che lo fececon la missione STS-46 Atlantis dellaNASA nel 1992, di Maurizio Cheli e UmbertoGuidoni nel 1996 rispettivamentemission specialist e payload specialistdella missione STS-75 Columbia, nel2001, con la STS-100 Endeavour, di RobertoVittori (che è stato sulla ISS perben tre volte con la Soyuz TM-34 nel2002, con la Soyuz TMA-6 nel 2006 econ la STS-134 Endeavour nel 2011), diPaolo Nespoli con l’STS-120 Discoverynel 2007 e con la missione di lunga durataSoyuz TMA-20 nel 2010 e, infine, di Luca Parmitano inprogramma per l’anno prossimo.Samantha Cristoforetti, dopo aver frequentato l’École NationalSupérieure de l’Aéronautique et de l’Espace di Tolosa, laMendeleev University of Chemical Technology di Mosca econseguito la laurea in ingegneria meccanica presso la TechnischeUniversität di Monaco, in Germania, è entratanell’Aeronautica Militare con il Corso “Borea V” dell’AccademiaAeronautica, conseguendo poi il brevetto di pilota militarepresso l’ENJJPT (Euro Nato Joint Jet Pilot Training) negliStati Uniti e prestando successivo servizio nel 61° Stormo diLecce, nel 32° Stormo di Amendola e nel 51° Stormo diIstrana. Ha al suo attivo oltre 500 ore di volo su velivoli SF-260, T-37, T-38, MB-339A, MB-339CD e AM-X.Brevettato metodo per avere prodotti utili da MarteLa richiesta di brevetto per il “Procedimentoper l’ottenimento diprodotti utili al sostentamento dimissioni spaziali sul suolo marzianomediante l’utilizzo di risorse reperibiliin situ è stata recentemente depositatadai responsabili del progetto italianoCOSMIC presso l’apposito ufficioeuropeo che ha giudicato brevettabileil metodo proposto.Ricordiamo che il progetto COSMIC(v. anche pag. 9 di Aeronautica n.3/<strong>2012</strong>) è volto - nell’ambito dello studiodell’esplorazione umana di Marte- a trovare sui pianeti, satelliti e asteroidivicini alla Terra «punti di appoggioe soluzioni di sopravvivenza perla futura colonizzazione di tali luoghi»e la richiesta del brevetto di cui trattasiriguarda proprio un procedimentoper «ottenere ossigeno, acqua, monossidodi carbonio, ammoniaca, fertilizzantiazotati e biomassa edibile»utili al sostentamento di missioni spazialipermanenti, ad esempio, su Lunae Marte.Il brevetto (MI2011A001420), chesarà esteso in tutti i paesi, «potrà fattivamentecontribuire sia alla programmazione,sia alla gestione dellefuture missioni spaziali in quanto siinserisce a pieno titolo tra i paradigmiche la NASA ha definito “In SituFabrication and Repair (ISFR)” e “InSitu Resource Utlisation (ISRU)”»volti a consentire alle missioni spazialicon presenza umana di estrarree utilizzare, appunto, risorse reperibilisul posto.AERONAUTICA 7/<strong>2012</strong>13


SCIENZA, SPAZIO, TECNICA E INDUSTRIAPrima donna cinese nello spazioIl 29 giugno la capsula spaziale cineseShenzhou-9 (“vascello celeste”) èrientrata sulla Terra con il suo equipaggiodi tre persone tra le quali unadonna, la 33enne Liu Yang, maggiorepilota dell’Aeronautica militare di Pechino,lanciata nello spazio il 16 giugnocon un vettore “Lunga Marcia 2F” dallabase di Jiuquan, nel deserto del Gobi,insieme ai colleghi Jing Haipeng e LiuWang, divenendo la prima “taikonauta”(da “tai kong” - spazio in cinese) dellaRepubblica popolare della Cina.Liu Yang è considerata un pilotaesperto della componente trasportidelle Forze aeree cinesi ed è statascelta come prima donna di quel paesead andare nello spazio dopo unalunga e accurata selezione.La missione della Shenzhou-9, laquarta con equipaggio compiuta daicinesi, aveva principalmente il compitodi attraccare manualmente, per laprima volta, alla stazione spazialesperimentale Tiangong-1 (“palazzoceleste”, v. anche pag. 17 di Aeronautican. 11/2011 e articoli precedenti inessa richiamati) che entro il 2020, secondoil programma spaziale cinese,sarà sostituita da una stazione permanenteorbitante.Una stazione analoga alla MIR russa- che restò nello spazio dal 20 febbraio1986 al 23 marzo 2001 quandofu volutamente riportata a disintegrarsinell’atmosfera terrestre (v. pag. 26di Aeronautica n. 4/2001) dopo che inessa si erano alternati ben 28 equipaggidi tre astronauti ciascuno - e allaStazione spaziale internazionale(ISS), costruita a partire dal 20 novembre2000 e tuttora in piena attivitàPrima di rientrare sulla Terra Liu Yang ei suoi colleghi hanno effettuato per diecigiorni, oltre a controlli e rilievi vari, alcuniesperimenti sul modulo spaziale,primo stadio di quella che, nei piani cinesi,dovrebbe diventare, appunto, unastazione spaziale orbitante.È da ricordare in proposito che, dopoStati Uniti e Russia, la Cina è la terzapotenza mondiale in grado di inviareautonomamente equipaggi umani nellospazio. Obiettivo raggiunto nell’ottobre2003 con il lancio in orbita dellaShenzhou-5 con a bordo il colonnelloYang Liwei, seguito poi da quellodell’ottobre 2005 della Shenzhou-6con a bordoFei Jinlong eNie Haishenge, ancora, dallancio dell’ottobre2008nel quale ilt a i k o n a u t aZhai Zhigangfu il primo cinesea “passe g g i a r e ”nello spazio,uscendo per 22 minuti dall’astronaveShenzhou-7.Con la messa in orbita del primo modulodella stazione sperimentale Tiangong-1nel settembre del 2011, ilprogramma spaziale cinese, lanciatonegli anni ‘50 e sempre più sviluppatoin quest’ultimo decennio, ha segnatonuovi significativi passi in avanti coronatipoco dopo, nel novembre 2011,dal successo del primo esperimentodi ancoraggio tra due veicoli spaziali(la navicella spaziale senza equipaggioShenzhou 8 e il modulo Tiangong1) tappa fondamentale per la costruzionedi una stazione spaziale.L’ X-37B è rientrato sulla TerraIl 16 giugno, dopo 469 giorni di permanenzanello spazio, è rientratosulla base aerea californiana di Vandenbergil secondo prototipo del veicolospaziale sperimentale a pilotaggioremoto Boeing X-37B che era statolanciato il 6 marzo 2011 dal poligono diCape Canaveral con un vettore Atlas V(v. pag. 11 di Aeronautica n. 3/2011).Anche questo secondo esemplare delpiccolo “spazioplano” verrà ora esaminatoper analizzare eventuali problemiriscontrati e verificarne lo stato dopoquasi un anno e mezzo in orbita, primadi essere preparato per un’altraeventuale missione.Costruito dall’unità Space and IntelligenceSystems della Boeing su indicazionidell’USAF, il B-37B - lungonove metri, alto tre, con un’aperturaalare di 4,5 metri, pesante poco menodi cinque tonnellate e simile a unoShuttle in miniatura - è una sorta di“super drone” protetto dal segreto militare,tanto che non è ancora statoannunciato ufficialmente a cosa dovrebbeservire e, pertanto, è consideratoun “mistero”.Ricordiamo che il programma relativoal dimostratore tecnologico X-37(v. anche pag. 15 di Aeronautica n.7/2001), fu avviato dalla NASA persperimentare nuove tecnologieper il volo orbitale,nell’ambito della propulsione,della guida avanzata,della navigazione, deisistemi di protezione termica,e dei nuovi materialiportando, nel contempo,alla realizzazione di unvelivolo per operazioni orbitaliprolungate fino a novemesi durante i qualipoteva condurre missioni di riparazioneo messa in orbita di satelliti,così come operazioni militari di interesseper l’USAF relative, in particolare,alla difesa degli Stati Unitisoprattutto nel settore della ricognizionee della sorveglianza.L’X-37 doveva nel contempo esserel’avvio dello sviluppo di una nuova navettaspaziale, erede dello SpaceShuttle, utilizzabile anche come modulodi salvataggio per la StazioneSpaziale Internazionale (ISS).Nel 2004, l’iniziativa passò alla DefenseAdvanced Research ProjectsAgency (DARPA), l’ente che svolgeattività di ricerca scientifica per il Pentagono,e da allora il segreto ha avvoltoil programma.Nel novembre 2006 l’USAF annunciòlo sviluppo dell’X-37B denominatoOrbital Test Vehicle (OTV) il cuiprototipo (OTV-1) fu lanciato il 22aprile 2010 da Cape Canaveral (v.pag. 13 di Aeronautica n. 5/2010) rimanendonello spazio per 220 giornie rientrando autonomamente a Vandenberg.14AERONAUTICA 7/<strong>2012</strong>


VARIEL’AAA nel gratificante giudizio dei colleghi francesiIn occasione del Raduno Nazionale di Torino del 10-11 giugno 2011 e della concomitante riunione della EPAA (EuropeanPartnership Airforce Associations), il rappresentante dell’Associazione Ufficiali dell’Aeronautica Francese (ANO-RA) ha ritenuto opportuno, con l’articolo sopra riportato in parte e pervenutoci a distanza di tempo, evidenziare ilsuccesso degli eventi, ampiamente testimoniato dal numero dei partecipanti e dalla concomitante presenza dell’AssociazioneAviazione Esercito.In particolare, l’articolo - pubblicato sul periodico sociale Azur et or dell’ANORA - mette in risalto la caratteristica della nostraAssociazione che, a differenza di analoghi alti sodalizi, è composta da associati senza distinzione di grado e categoriefortemente accomunati dal senso di appartenenza all’Aeronautica Militare.Via, questa, che dall’articolista viene indicata come percorso da seguire per un sicuro successo della vita associativa edelle iniziative, quali esse siano, fedeli al motto che “è l’unione che fa la forza”.Per avvalorare l’importanza del principio informatore che regola l’attività della nostra Associazione, viene, altresì, evidenziatonell’articolo come sia la Germania che il Belgio abbiano intrapreso un percorso che li porterà, in breve tempo, ad assumerele stesse caratteristiche dell’AAA quale condivisione della giustezza del percorso da noi seguito.A.S.L’Australia acquisirà dieci C-27JIl governo dell’Australia ha annunciato la decisione di acquistare dalla Alenia Aermacchi dieci bimotori C- 27J Spartan,con un contratto del valore di 800 milioni di euro, per sostituire gli anziani velivoli De Havilland DHC-4 Caribou che sonostati ritirati dal servizio nel 2009 dopo essere stati utilizzati per oltre quaranta anni.Nell’occasione è stato precisato che «il C-27J integrerà le funzionalità dei C-130 e C-17 utilizzando un’infrastruttura comuneai sistemi di aeromobili come motori, avionica e sistemi per la movimentazione del carico» e che «il C-27J potràaccedere ad oltre 400 piste australiane a fronte delle 200 utilizzate dal C-130 Hercules».L’ordinativo è gestito d’accordo con il Congresso degli Stati Uniti tramite il servizio di vendita militare Foreign Militare Sales(FMS) che si accollerà anche il costo del supporto logistico iniziale, compresa la formazione degli equipaggi e personaledi manutenzione, con un contratto assegnato alla partnership fra L-3 e Alenia Aermacchi.Il primo aereo dovrebbe essere consegnato nel 2015 e la flotta dei C-27J sarà basata a Richmond.AERONAUTICA 7/<strong>2012</strong>15


VARIEUn lustro alla presidenza dell’ONFAdi Piergiorgio CrucioliIn questo periodo in cui mi è statadata la fortuna e l’onore di presiederel’Opera Nazionale per i Figli degliAviatori, ho avuto modo di compiacermiper l’elevatissimo numero di militaridell’Arma Azzurra che con il loro contributomensile sostengono l’Opera, ariprova che il cameratismo e la solidarietàrestano sempre il cemento chefortifica il nostro spirito di corpo, ma hoavuto anche modo di raccogliere leperplessità di alcuni circa il permaneredell’utilità dell’Ente oggi che il welfareha prodotto strumenti previdenziali edassistenziali in grado di sostenere lefamiglie colpite dalla perdita del militarecapofamiglia produttore di reddito.Sarebbe facile rispondere che nonsempre il militare deceduto ha maturato,proprio per il decesso prematuro, ildiritto all’accesso a tali forme previdenziali,o che esse, per l’esiguità deicontributi versati, non sono sufficientiai bisogni della famiglia, e che, talvolta,tardano a giungere per le tortuositàe le lungaggini dell’iter burocratico, cosìche l’intervento dell’ONFA, pur nonessendo risolutore, contribuisce ad alleviarele difficoltà economiche in cuiversano molte famiglie di aviatori proprioperché il capofamiglia è venuto amancare prematuramente. Peraltro ilsolo fatto che l’ONFA attualmente assistecirca trecentocinquanta orfani eche annualmente riceve mediamentetrenta domande di iscrizione di nuoviorfani nei suoi ruolini già di per sé rispondechiaramente ai dubbi circa l’utilitàdell’Opera e l’efficacia della suaassistenza.Ma, al di là delle nude cifre, quali appaionodai bilanci puntuali e dettagliatipubblicati annualmente e che purequantificano significativamente l’assistenzaeconomica data ai nostri orfani,l’ONFA, prima ancora che un Enteassistenziale, è il simbolo di un valoreconcreto e sentito istintivamente eprofondamente da tutti quelli che indossanoun’uniforme, il valore dellafratellanza d’armi che è il fondamentodello spirito di corpo; in nome di questafratellanza, la solidarietà che essaesprime è un dovere morale, ma primaancora, un obbligo di affetto.L’ONFA non fa né beneficenza, némero assistenzialismo: essa esprimea nome e per conto degli aviatori lapartecipazione fraterna e concreta alledifficoltà che le famiglie dei colleghipiù sfortunati devono affrontare, e lacondivisione vera dei problemi economici,ma prima ancora affettivi e psicologicidi famiglie colpite dallaperdita traumatica di uno dei loro riferimentipiù concreti ed amati. Per questoessa, con una presenza discreta,ma efficace e continua, vuole innanzituttotestimoniare che l’Aeronautica èuna grande comunità che condividenon solo lo stesso lavoro, ma, soprattutto,gli stessi valori, e che si estendedai suoi uomini alle loro famiglie partecipandodelle loro gioie e sentendosisinceramente vicino alle lorosofferenze.Per questo l’ONFA, come già fu nelleintenzioni dei suoi primi fondatori, ancoroggi negli intendimenti di quanti vilavorano e di quanti contribuisconoalle sue finalità, prima ancora che unente di sostegno materiale alle famigliedi aviatori in difficoltà economicheper il decesso prematuro delcapofamiglia, vuole essere un appoggioed un riferimento per tanti giovanie giovanissimi orfani che il destino haprivato della gioia di poter crescerecon un padre vicino a condividere leloro esperienze ed i loro sogni, perfarli sentire meno soli sapendo cheaccanto a loro ci sono tanti altri conla stessa uniforme e gli stessi idealidel padre a sostenerli nel loro doloree a cercare di dar loro una piccolaparte di quelle certezze che, semplicementecon la sua presenza, puòdare un padre.Fu questo il motivo per cui, fin dall’attodella sua nascita nel lontano 1920,e da quello del suo inserimento nellastruttura dell’allora Regia Aeronautica,l’Opera non volle presentarsi comeun Ente di mera assistenzaeconomica, ma volle inserire gli orfanidegli aviatori nel tessuto vivente dellaForza Armata, vestendoli con la divisache fu dei loro genitori e educandoli inappositi istituti di formazione.L’Opera Nazionale per i figli degliAviatori, nacque infatti, dalla volontàdel Comitato Promotore per l’aiuto alleVedove ed agli Orfani degli Aeronauti,volontà maturata proprio nell’anno enei giorni in cui la Vergine di Loreto venivaproclamata Patrona degli Aviatori,di esprimere in maniera concreta edaffettuosa la vicinanza di tutti gli aviatoriagli orfani dei Caduti per incidentidi volo le cui famiglie versavano in precariecondizioni economiche, sottraendolial triste destino dell’orfanotrofioper farli crescere in strutture familiaried amiche dove essi si potessero sentireancora a casa loro, “protetti” daeducatori che indossavano l’uniformenota ed amata del padre venuto amancare troppo presto.Il Comitato, divenuto nel 1927 OperaPia Nazionale per le Vedove ed i Figlidegli Aeronauti”, immediatamentesi attivò per creare tali istituti, uno aLoreto, intitolato a Francesco Baracca,destinato agli orfani in più teneraetà ed alle orfane, che venivano accompagnatedall’asilo al diploma, el’altro a Gorizia, intitolato a UmbertoMaddalena e destinato all’assistenzascolastica degli orfani dalla terzaelementare al diploma, con arruolamentoin Aeronautica al compimentodel sedicesimo anno di età, comeavieri allievi ONFA, per acquisire ildiploma di scuola media superioreche consentiva loro di accedere alcorso per Allievi Ufficiali di Complementodell’Aeronautica, punto dipartenza per un’eventuale carrieranella Forza Armata.L’ONFA ha così seguito, tramite ipropri istituti, migliaia di giovani dandoa tutti, insieme alla preparazionescolastica che ha permesso loro diaffermarsi nella vita, la possibilità dicrescere in un ambiente sano e familiareispirato ai principi, ai valoried agli esempi che costituiscono ilpatrimonio spirituale dell’AeronauticaMilitare.Fin dall’inizio l’attività dell’ONFA è statapossibile per il concreto sostegnoricevuto dall’Aeronautica che, condividendole finalità dell’Opera, ha dasempre ritenuto suo dovere parteciparealla cura morale e spirituale degliorfani del suo personale militare, facendosicarico di assumere in primapersona il supporto e la supervisionedell’organizzazione.Il riconoscimento del rilevante interessedell’Aeronautica Militare versoquella che nel 1937, mantenendo lostatus giuridico acquisito di Ente Moralecon autonomia patrimoniale, assunsela denominazione di OperaNazionale per i Figli degli Aviatori, si èmantenuto intatto nel tempo ed è sta-16AERONAUTICA 7/<strong>2012</strong>


VARIEto ribadito anche nel momento in cuisi è proceduto, nel 1978, alla sua trasformazioneda Ente Morale ad EntePubblico necessario, e più recentemente,nel 2010, quando si è procedutoal riordino dell’Ente e allaredazione di un nuovo Statuto, piùaderente allo sviluppo ed all’evoluzionedell’Opera.Infatti per statuto, la dirigenza dell’ONFA,che si esprime attraverso ilConsiglio di Amministrazione, di cuiè Presidente un generale di squadraaerea dell’ausiliaria o della riserva,nominato con Decreto del Presidentedella Repubblica, il Collegio deiRevisori dei Conti e il SegretariatoGenerale, è composta esclusivamenteda Ufficiali e Sottufficialidell’Aeronautica Militare in servizio oin congedo, nominati dal Ministro perla Difesa, ad eccezione del membronominato dal Ministero dell’Economiae delle Finanze all’interno delCollegio dei Revisori; e per statuto,l’opera svolta dalla dirigenza e daiquadri dell’ONFA è a titolo assolutamentegratuito, per non gravare inalcun modo sul bilancio dello Stato,ma soprattutto per sottolineare anchein questo modo il valore fondamentaledella solidarietà tra i militari.Proprio grazie all’interesse e allapartecipazione ai suoi fini espressadall’Aeronautica militare e dagli uominiche ne fanno parte, l’ONFA hasaputo adeguare i suoi interventi allediverse esigenze dei nuovi tempi, razionalizzandoi modi di esprimere lasua solidarietà in funzione delle necessità,attraverso il contatto direttoe continuo con le famiglie a cui dà ilsuo sostegno.Così, quando la maggior diffusionedelle strutture scolastiche sul territorionazionale ha permesso la formazioneculturale degli orfani senza allontanarlidalle famiglie già duramente colpite neiloro affetti, mantenendole unite e lasciandoa madri già grandemente provateil conforto della vicinanza dei figli,l’ONFA ha abbandonato il sistema diassistenza diretta degli orfani attraversoil loro accoglimento nelle strutture diLoreto e di Cadimare, che è stato primariofino agli anni Ottanta, in favoredel sostegno indiretto, attraverso sussidie borse di studio che agevolano ilraggiungimento di una formazione culturalee professionale in grado di garantirel’inserimento nel mondo dellavoro di quegli orfani le cui famiglieversano in disagiate condizioni economiche.Oggi, perciò, anche se l’Istituto“Umberto Maddalena” di Cadimarecontinua ad accogliere gli orfani di entrambii sessi di età compresa tra i sedicie i diciotto anni che, previoarruolamento speciale con ferma quadriennalenell’Aeronautica Militare,completano gli studi secondari pressole scuole di La Spezia, l’assistenza indirettafinalizzata al sostegno negli studidegli orfani, ma anche a interventifinalizzati a contribuire alla soluzione diparticolari situazioni di disagio economicodella famiglia del militare deceduto,è la forma prevalente di assistenzadell’Opera.Ai sussidi erogati dall’ONFA possonoaccedere gli orfani figli del personalemilitare dell’Aeronautica deceduto perqualsiasi causa, ed i figli dei militaridell’Aeronautica riconosciuti grandi invalididi prima categoria, iscritti a domandadei loro tutori nel “Registromatricola” dell’Ente. L’assistenza siprotrae per tutta la durata del ciclo distudi prescelto e fino al limite massimodel ventisettesimo anno di età peril conseguimento di specializzazionipost-laurea, limite che viene superatoqualora l’orfano sia portatore di unhandicap fisico o psichico inabilitanteal lavoro.I contributi erogati si riferiscono a diversetipologie di richieste che vannodai contributi scolastici annuali di entitàvariabile rapportata al livello di studi, alconcorso al pagamento totale o parzialedi rette previste per l’ammissione adistituti d’istruzione come convittori osemiconvittori, alle borse di studio edai premi speciali previsti per gli assistitiche si distinguono negli studi o per altrimotivi meritevoli di speciale considerazione,ai sussidi finali al termine dell’assistenzascolastica, a quelliintegrativi per l’assistenza di caratteresanitario e sociale ritenuta necessariaper la salute degli assistiti, a quellistraordinari nei casi di particolare disagioeconomico delle famiglie, e a quellispeciali per gli orfani con handicap psico-fisici,fino ai contributi speciali perquegli orfani che completano la propriaistruzione tecnico-professionale nell’ambitodi contratti-apprendistato.Nello scorso anno l’ONFA, come sipuò vedere in dettaglio dai bilancipubblicati sul suo sito internet, ha erogatooltre cinquecentomila euro insussidi scolastici, quasi quarantatremilaeuro in borse di studio e più dicentoventiquattromila euro in sussidiintegrativi, per un totale di quasi seicentosettantaseimilaeuro, incrementandoulteriormente i suoi interventigrazie anche alla crescita progressivae costante dei contributi volontari delpersonale militare dell’AeronauticaMilitare che devolve mensilmenteall’Opera lo 0,5 per mille dell’importodegli assegni fissi e continuativi delsuo stipendio. Insieme alle rendite derivantidal patrimonio immobiliare,frutto di donazioni, e dal portafoglio titolicostituito soprattutto dal ricavatodella cessione all’Aeronautica Militaredell’Istituto di Loreto, è questa la vocequantitativamente più importante, e,soprattutto, moralmente più significativadell’Entrate dell’ONFA, in quantotestimonia la solidarietà e la fratellanzatra i militari dell’Arma Azzurra.L’ONFA si fa tramite diretto tra l’AeronauticaMilitare ed i suoi assistiti proprioper dar loro, anche attraverso ildialogo diretto e continuo, la consapevolezzadell’esistenza di questo legamedi solidarietà che li rende parte“speciale” ed importante della grandefamiglia azzurra e dà loro la certezzache né il loro sfortunato genitore saràmai dimenticato, né la sua famigliasarà mai abbandonata.Significativo di questa solidarietà e diquesta fratellanza è il progetto “AdozioneAzzurra” per il quale dal 2008ogni Reparto della Forza Armata“adotta” un allievo ONFA di Cadimareche viene invitato a trascorrere alcunigiorni presso il Reparto entrando cosìa contatto diretto con il mondo in cuiha vissuto ed operato suo padre e ritrovandonell’affetto e nella simpatiadel personale il significato vero eprofondo del legame che esiste tral’Aeronautica Militare e i figli dei colleghimeno fortunati che essa considera“suoi” figli.Certo, in presenza di maggiori fondi,l’Opera potrebbe fare molto di più eper questo non si stancherà mai dichiedere al personale che indossa lastessa uniforme dei genitori dei suoiassistiti di aprire qualcuna delle letterescritte dai piccoli orfani o dalle loromadri presenti sul sito dell’ONFA epoi, se ancora non lo ha fatto, perchénon sufficientemente consapevoledegli scopi dell’Opera, o, più semplicemente,per pigrizia, di considerarein piena coscienza se non sia doveroso,per un obbligo morale di solidarietà,consentire alla trattenutamensile dello 0,5 per mille degli assegnistipendiali fissi e continuativi,nella certezza che tale piccolissimocontributo confluirà nel sostegno adun compito che le difficoltà economichedel presente, che colpiscono soprattuttole famiglie più deboli esfortunate, rendono sempre più impegnativo.AERONAUTICA 7/<strong>2012</strong>17


VARIERecentemente, a Forlì, la sezione AAA a loro intestata, ha commemorato nel centenariodella nascita i fratelli gemelli Ivo e Nino Zanetti, entrambi piloti militari rispettivamente Medagliad’oro al valor militare e Medaglia d’oro al valor aeronautico.Riportiamo di seguito la rievocazione che di loro è stata fatta nell’occasione da AngeloEmiliani.I fratelli gemelli Ido e Nino Zannettidi Angelo EmilianiRipercorrendo la storia del volo èfacile imbattersi in fratelli aviatori.Basti dire di Joseph e JacquesMontgolfier, di Orville e WilburWright, di Henri e Maurice Farman edi Gabriel e Charles Voisin per restareall’epoca dei pionieri. In Italia Natale eSilvio Palli, Ariosto e Alessio Neri, i treAmmannato (Athos, Portos e Aramis).Tutti questi uomini hanno lasciato untraccia significativa, ma quella deiZannetti è una vicenda speciale.Nei documenti compaiono anche coinomi di Guido e Antonio. Ido è quellonato prima dei due gemelli.«È impossibile parlarne separatamente- ha scritto il fratello Francesco in unalunga lettera indirizzata al col. ArrigoTessari - tanto erano uguali in tutto».I dati personali riportati sui documentirisultano pressoché identici: altezza1,78 - capelli castano scuri- occhi cerulei - corporaturamuscolosa, nessun segno particolare.Sola leggera differenzaper il torace: 0,99 cm per Ido e1,01 per Nino.Una somiglianza che ha finitoper generare una serie di aneddoti:scambi per esami e persinoin avventure galanti. Non misoffermo su questi aspetti, nésu sentimenti ed emozioni, senon per dire del profondo legameche li univa e dell’affettoverso la famiglia.Ido e Nino sono ragazzi esuberantiche amano più lo sport e il gioco dellostudio. Per questo trascorrono dueanni in collegio a Firenze. Conseguonoentrambi il diploma di maturità alLiceo Scientifico “A. Oriani” di Ravennanel 1932.L’amore per l’avventura e la passioneper lo sport li portano fatalmente alvolo, espressione in quegli anni di unanuova frontiera. Prima ancora di completaregli studi presentano domandaper l’arruolamento volontario nellaRegia Aeronautica. Superano le provee nell’ottobre 1932 sono ammessi alCorso Marte in Accademia.In occasione della prima licenza trascorronoalcuni giorni di vacanza aSestriere dove conoscono il principeereditario Umberto. Fra loro nasceràun rapporto speciale di cameratismoe di simpatia.Conseguono entrambi il brevetto A daaliantista il 6 agosto 1933 e tre giornidopo il brevetto B.Anche le successive tappe della loroformazione procedono in parallelo. Idoè nominato pilota di aeroplano il 22gennaio del ’35, Nino sei giorni dopo.Ido ottiene il brevetto di pilota militareil 4 luglio dello stesso anno e Nino ilgiorno seguente. Entrambi sullo stessotipo di velivolo: il Breda 25 per ilprimo brevetto e l’Ansaldo A.300 per ilsecondo.Capita anche per la nomina a sottotenentee per l’assegnazione al reparto:l’8º Stormo da Bombardamento diPoggio Renatico, nel ferrarese. Stessadata anche per il passaggio al gradodi tenente: il 16 aprile 1936.In Accademia entrambi subiscono uninfor tunio dedicandosi all’attivitàsportiva: Nino il 18 febbraio ’34 aMontevergine, sciando, e Ido il 4aprile ’35, in palestra, durante un incontrodi pugilato. Frattura di unaspalla per il primo e serie lesioni allamano destra per l’altro.Nino si ammala anche di pleurite peruna sudata dopo una partita di calcio.Gli costa venti giorni in ospedale e 60di convalescenza.La disciplina e la dedizione in Accademiafiniscono per mettere in luce alcunedifferenze di carattere: piùimpulsivo ed esuberante Ido, più riflessivoe misurato Nino.E le conseguenze non tardano a manifestarsi.A fine settembre 1936, pocodopo essere passato dalla 18ª alla212ª Squadriglia, Ido è sospesodall’attività di volo per tre mesi, datrascorrere in fortezza a Osoppo,«per infrazione alla disciplina del volo».Era successo che eseguendopuntate su un’imbarcazione al largodi Rimini ne aveva urtato l’albero conun’ala. Non c’erano state conseguenze,ma la cosa non poteva passaresotto silenzio.Scontata la sanzione, è assegnatoal 16º Stormo da Bombardamento,ma vi resta solo unpaio di mesi. Dopo un periodo diistruzione a Cadimare, in dicembreè trasferito al 52º Stormocaccia a Ghedi. È quello cheaveva sempre desiderato. Allorasi riteneva che valesse una sortadi graduatoria: alla caccia andavanoi piloti più abili, gli altrifinivano, nell’ordine, al bombardamento,alla ricognizione o agliidrovolanti.Intanto, fin dal novembre 1935,Nino è impegnato nelle operazioni diguerra in Africa Orientale. Si è imbarcatoNapoli per giungere a Mogadiscioil giorno 20. È assegnatoall’Aviazione della Somalia ed è aiutantedel gen. Faccenda comandantedel Settore Sud.Per i due fratelli è la prima separazioneda quando sono nati, ne soffronoentrambi.Ido tenta di raggiungere l’altro, presentadomande sempre con la stessaesplicita motivazione: riunirsi al fratello.Chiede e ottiene l’intervento dellepiù alte gerarchie - dal gen. Faronato18AERONAUTICA 7/<strong>2012</strong>


VARIEmagg. Ettore Muti al quale lo unisceuna salda e vecchia amicizia.Il reparto è impegnato nelle operazionicontro la Grecia e la Jugoslavia, poisi trasferisce a Rodi. Qui Nino si confermapilota fuori dal comune per abilitàe coraggio. Partecipa a raidoffensivi che portano i bombardieriitaliani su obiettivi lontanissimi, fino alleisole Bahrein.Nel gennaio 1941 torna in Italia. Comenumerosi altri reparti del bombardamento,il 41º Gruppo passa ad unadiversa specialità: gli aerosiluranti.Deve quindi ricostituire la linea di volosul velivolo che, nelle intenzioni, dovrebbecostituire lo sviluppo dell’S.79,ovvero l’S.84. Nino ottiene l’abilitazionesulla nuova macchina il 10 febbraioe prosegue nell’addestramento.Il 18 marzo 1941 l’ultimo volo. Decollada Littoria (ora Latina) un’ora dopomezzanotte per un volo notturno. Dieciminuti dopo rientra al campo e, apochi metri di quota urta con l’ala unalbero posto ai lati della via Appia.L’aereo precipita al suolo e prendefuoco. I documenti sono parchi di notiziesull’accaduto: il fascicolo conservatoall’Archivio centrale dello Statonon riporta neppure i nomi degli altrimembri dell’equipaggio. Il riserbo ècon ogni probabilità dovuto al fattoche l’S.84 è un velivolo ancora in fasedi sperimentazione.A Nino viene conferita la MOVA allamemoria; il suo medagliere già contasei MAVM, una MBVM, due CrociMG, decorazioni spagnole, una promozioneper merito di guerra.La breve parabola di Ido e Nino Zannettisi consuma negli anni in cui la RegiaAeronautica vive la sua stagione dimaggior prestigio. I piloti sono ammiratiovunque e incarnano uno stile di vitache ne esalta l’abilità, l’audacia, la spavalderia.Si riteneva allora che virtuosismoe ardimento costituissero le armivincenti, capaci di imporsi sulla tecnicae sul numero. Da qui la scelta del cacciabiplano che esalta l’abilità del pilota,dell’addestramento basato sul voloacrobatico e sulle formazioni strette,pochi i tiri reali e l’insegnamento teorico.Istruttori erano piloti esperti il cuiconsiglio era invariabilmente “Devisentirlo col sedere”.Il nostro era un artigianato di altissimaqualità, in grado di produrre nella primametà degli anni Trenta velivoli emotori che conquistavano record divelocità e di quota, che sorvolavanooceani in formazioni di decine di apparecchi.Ma che alla vigilia dell’entratain guerra non aveva in produzioneun buon motore di almeno mille cavalli,radio affidabili, metalli e altri elementiindispensabili per le costruzioniaeronautiche.Un esempio: per sopperire alla carenzadi nichel l’ing. Stiavelli, progettistadi motori, propose di ritirare dalla circolazionetutte le monete. Si studiavaanche come ricavare benzina dallerocce asfaltiche, ma i costi erano superiorialla resa.Mancavamo di risorse, di un apparatoindustriale moderno, di esperienzanelle lavorazioni in serie, le sole ingrado di consentire economie di scala.Malgrado ciò, e malgrado il divariocrescente sia sotto il profilo quantitativoche qualitativo delle macchine, i pilotiitaliani hanno combattuto ecompiuto il dovere al quale eranochiamati fino all’ultimo giorno.C’è stata una generazione di giovaniche ha saputo interpretare il ruolo delpilota e dell’aviatore con coraggio ededizione senza limiti. Di quella generazioneIdo e Nino Zannetti sono l’espressioneforse più autentica egenerosa.Lapide dell’ANFCMA in memoriadei caduti novaresi AMIl 16 giugno, a Novara, ha avutoluogo la cerimonia per l’inaugurazione- nel cortile interno della centraleChiesa di S. Giovanni Decollato- di una lapide dell’Associazione nazionalefamiglie caduti e mutilatidell’Aeronautica (ANFCMA) commemorativadei caduti novaresi dell’AeronauticaMilitare.Dopo il rito religioso officiato dalcappellano dell’aeroporto di Cameridon Andrea Aldovini e lo scoprimentoe la benedizione della lapide, sonoseguiti gli inter venti delpresidente della sezione provincialedell’ANFCMA cav. uff. Enzo Grandinie del segretario generale della stessaAssociazione, gen. DA UmbertoFormisano, in rappresentanza delpresidente nazionale ANFCMA gr.uff. Renzo Fausti.La lapide, di 2,50x1,50 m, reca in altol’aquila dorata con l’elica spezzata,simbolo dell’ANFCMA, e riportain otto colonne sottostanti le effigi di99 aviatori novaresi caduti in pace ein guerra.Presenti alla solenne cerimonia, tragli altri, il prefetto Francesco Cataldo,il consigliere comunale Roberto Brivitelloin rappresentanza del sindacoAndrea Ballaré, il comandante dell’aeroportodi Cameri col. pil. AlessandroTudini, le rappresentanzedelle sezioni provinciali ANFCMA diMilano e Varese e le rappresentanzecon Labari di ben trenta Associazionid’arma e combattentistiche.20AERONAUTICA 7/<strong>2012</strong>


VARIEIl “Premio AIR 2011” all’ASIIl “Premio AIR 2011” - il riconoscimento che il noto settimanale di informazione aeronautica e spaziale Airpress assegnaannualmente a persone, istituzioni, enti o società che si sono particolarmente distinte per la propria attivitànegli ultimi dodici mesi nel settore aeronautico e spaziale - è stato assegnato all’Agenzia spaziale italiana (ASI)con la seguente motivazione: «L’ASI, on il successo del lancio del Vega si è contraddistinta per una costante attenzioneall’innovazione a favore del nostro Paese e del settore spaziale nel suo complesso condividendo e sostenendoi principali programmi in piena collaborazione con l’Agenzia spaziale europea e con i partner, istituzionali eindustriali. Un’opera che ha ricadute importanti anche sui territori, in termini di sviluppo, ricerca e valorizzazionedelle eccellenze nazionali».Il premio è stato consegnato da Giuseppe Cornetto Bourlot, presidente del Consiglio di amministrazione di AscaSpA, editrice di Airpress, e dal presidente del Consiglio regionale del Lazio, Mario Abruzzese, al presidente dell’ASIEnrico Saggese nel corso del tradizionale incontro di Airpress con gli operatori e i giornalisti del settore aerospazialeche ha avuto luogo alla Luiss di Roma.TA-50 per le FilippineIl governo delle Filippine ha annunciato di aver firmato con la coreanaKAL un contratto, del valore di 600 milioni di dollari, per la fornitura didodici TA-50 Golden Eagle per le esigenze delle proprie Forze aeree. lTA-50 coreano, è stato reso noto nell’occasione, è stato preferito all’AleniaAermacchi M-346 in quanto trattasi di un addestratore supersonicogià preparato per svolgere missioni di attacco al suolo, «differenza quest’ultimafondamentale per il raffronto con il velivolo Alenia».Pillole dal webUna serie di bellissime foto e di ottima musica fanno da sfondo alla famosa poesia “High Flight” (Volo in quota)scritta dal Pilot Officer John Gillespie Magee Jr. della Royal Canadian Air Force.Nato il 9 giugno 1922, divenne pilota militare nel giugno 1941 e fu subito trasferito presso l’Operational TrainingUnit n° 53 della RAF per l’abilitazione sul Supermarine Spitfire. È di questo periodo la poesia che lo ha reso famoso,ispiratagli da un volo a 33.000 ft sull’Mk-1 durate il quale immaginò di poter toccare il volto di Dio. Decedeval’11 dicembre 1941 a seguito di una collisione in volo. Cliccate:http://www.youtube.com/watch?v=8qqVRBZO5gcPer restare in tema di spiritualità, segnaliamo un bellissimo filmato di C-130 che richiama quello a suo tempo segnalatorelativo agli Angels Flights americani nell’articolo “Come on brother, I’m taking you home” (v. Aeronautica,gennaio <strong>2012</strong>). Potrete vedere uno splendido decollo ripido del C-130J assistito da razzi JATO, e delle bellissimeimmagini del lancio di flares che danno veramente l’idea che il velivolo sia dotato di ali luminose. Il testo della bellacanzone è tratto da dei versetti biblici. Cliccate:http://www.youtube.com/watch?NR=1&v=DbbOiStr754&feature=endscreenCourcheval è una stazione di sport invernali situata nel dipartimento francese della Savoia. La stazione si trova nelcomprensorio di Les Trois Vallées, il più grande comprensorio sciistico del mondo, con oltre 600 km di piste. Lastazione è servita da un piccolo aeroporto caratterizzato dall’elevata pendenza della pista d’atterraggio e da unaschiena d’asino. Nei due filmati sotto riportati potrete vedere sia un decollo che un atterraggio da questa pista certamentenon facile. Cliccate:http://www.youtube.com/watch?feature=endscreen&v=udU5sns7w-o&NR=1http://www.youtube.com/watch?v=6pK9uqF4y7c&feature=fvwrelInfine, per gli amanti dei velivoli storici, segnaliamo il bellissimo filmato sull’esibizione in volo del Lockheed L-1049Super Constellation al salone di Le Bourget 2011. Ne restano al mondo solo tre volanti degli 800 costruiti. Disegnatonel 1941 da un genio, allora solo ventisettenne, il mitico Kelly Johnson, progettista che firmerà i più bei velivolidella storia del volo moderno (F-104, U-2, SR-71). Cliccate:http://www.youtube.com/watch?v=-A20WPiIjUc&feature=relatedG.N.AERONAUTICA 7/<strong>2012</strong>21


VARIEThe Arctic TigersLa, manifestazione <strong>2012</strong> svoltasi dal 29 maggio all’8 giugnoha visto partecipare velivoli di varie nazioni, alcunedelle quali qui rappresentate. Per il 21° Gruppo italiano lapartecipazione è stata limitata ad alcuni osservatori.Le missioni svolte del tipo COMAO (Composite Air Operation)e hanno visto l’impiego di circa 40 aeromobili.Foto di Aldo Bidini e Remo GuidiTornado IDS dell’AG 51 della LuftwaffeTornado ECR del 321° Sqn della LuftwaffeF-16C del 192° Sqn turcoF-16D del 192° Sqn turcoF-16A belga del 31° Sqn Rafale B francese dell’ECE 05.33022AERONAUTICA 7/<strong>2012</strong>


VARIEF-16M MLU norvergeseF-18C dell’11° Staffel svizzeroVampire con i colori norvergesi esibitosi durante le giornatedella manifestazioneGli osservatori AM del 21° Gruppo assieme ad alcunispotter italiani compresi gli autoriWITTMUNDHAFEN 05/06/<strong>2012</strong>Festeggiati i 50 anni dello Jagdeschwadwer (JG) 71 “Richthofen”sulla base aerea di Wittmund in Germania, inoccasione del saluto ai Phantom F-4F prossimi a essereradiati definitamente e sostituiti dagli EF-2000 Typhoon, dopooltre 40 anni di servizio.AERONAUTICA 7/<strong>2012</strong>23


LE ATTIVITÀ DEL CESMAcampo delle esercitazioni di sicurezzainformatica. Ed ora nel <strong>2012</strong> allenandosiin casa propria saràconforme alla direttiva comunitaria140. L’ESA tramite l’ing. Luca DelMonte ha voluto ricordare che i sistemispaziali con tutti i loro vari segmentisono di fatto infrastrutturecritiche e devono far parte dei variCERT. La loro particolare tecnologiaed intrinseca affidabilità non deve fardimenticare il giusto approccio iniziandodalle fasi di acquisizione. LeFerrovie dello Stato Italiane con ildott. Franco Fiumara e l’ACEA(Azienda Comunale Elettricità edAmbiente) con l’ing. Alfonso Messinahanno mostrato quali sono le complessesfide che deve vincere una infrastrutturacritica soprattutto quandonon la si può confinare, provocandosulle future sfide che verranno portateanche dalla nuova tecnologia: ilcloud computing è un pericolo?. Il direttoredel DIS-UCSe (Dipartimentoinformazioni per la sicurezza - Ufficiocentrale per la segretezza) gen. CACC Baldassare Favara ha conclusorassicurando l’uditorio, navigando sapientementetra gli scogli della normativa.L’organo che presiede è digaranzia e le formalità tendono al minimocon l’aumentare della partecipazionee della sostanza. Ora con larecente normativa è anche responsabileper la sicurezza cibernetica.Ha sottolineato come oggi la distanzatra informazione classificata esensibile tenda per forza di cose ascomparire. E ha concluso con l’annunciodella firma di un MoU (Memorandumof Understanding) con 18paesi della NATO per un programmadi difesa cibernetica. L’Italia a taleproposito, metterà in funzione un ComitatoInterministeriale per la sicurezzacibernetica Nazionale.Sempre Fabio Chiusi scriveva che gliapparecchi connessi in rete erano 5miliardi nel 2010 e saranno presumibilmente30 miliardi nel 2020 e si capiscebene che il giro d’affari èdestinato a crescere, probabilmentecon tutti i rischi e i pericoli che ciòcomporta. Dopo questo Seminario,che probabilmente ne genererà altri incascata, possiamo dire che l’Italia, almenoin questo settore, ha imboccatola strada giusta.Presentato il volume “Spazio. Scenari di competizione”Il 21 giugno, alla Casa dell’Aviatore, èstato presentato il volume “Spazio.Scenari di competizione“ a cura diAntonello Biagini e Mariano Bizzarri(Passigli Editori, 240 pagine, 24,00 euro).L’evento è stato organizzato dalCentro Studi Militari Aeronautici (CE-SMA) dell’AAA e dall’Agenzia SpazialeItaliana (ASI). Sotto la conduzione delgen. Lucio Bianchi di Armaereo, componentedel Consiglio tecnico scientificodell’ASI, sisono succedutinella presentazionedelvolume, l’on.Marco Airaghidel Consigliodi amministrazionedell’ASI,l’ing. EnricoSaggese, presidentedell’ASIed il gen.Isp. C. NazzarenoCardinali,direttore delCESMA.L’opera dei due autori costituisce unaraccolta cronologica dei cambiamentioccorsi nei decenni passati nel settorespaziale; cambiamenti che hannoportato da una accesa competizionetra i due blocchi nel periodo dellaGuerra Fredda ad una possibile edauspicabile cooperazione. La ricercatecnologica è sempre più importanteed indispensabile per garantire infrastruttureed attività sempre più sicurea l’accesso al mercato spaziale ai finidi un pacifico sviluppo.Lo spazio è diventato vieppiù affollatocon oltre 20.000 oggetti in orbita, deiquali oltre 1.000 sono satelliti operativi.L’ingresso nella competizione deiprivati rende lo spazio sempre piùcongestionato e conteso. Occorre procedereverso una maggiore sinergiatra istituzioni e privati per far germogliarenuove idee e sviluppare nuoviprodotti vendibili sul mercato.Per giungere a tale obiettivo occorreche in Italia si apra una riflessione sultema. Le risorse impiegate dal Paesein questi primi cinquanta anni di attivitàspaziali - dal lancio del San Marcodel gen. Broglio a quello del VEGA diqualche mese fa - non sono state proporzionalmenteinferiori a quelle deglialtri Paesi. Il problema, quindi, non èdi risorse ma di metodo per adeguarsiai tempi produttivi, molto velocizzati, eadeguare gli obiettivi alle capacità nazionalie al mercato internazionale.Ed è proprio su tale tema che il CE-SMA ha in programma per il 2013 unconvegno - l’Italia nello Spazio - che èinteso quale consuntivo di questi primicinquanta anni di spazio per valutaregli aspetti positivi e negativi e trarne leopportune lezioni per il futuro.G.B.Antonello Biagini è prorettore allaCooperazione e alle relazioni internazionalie professore di Storia dell’Europaorientale presso l’università LaSapienza di Roma.Mariano Bizzarri è professore di biochimicae patologia clinica presso ilDipartimento di Medicina sperimentaledell’università La Sapienza di Romae membro del Consiglio tecnico scientificodell’Agenzia Spaziale Italiana.AERONAUTICA 7/<strong>2012</strong> 25


L’ASSOCIAZIONEARMA AERONAUTICAL’Assemblea generale dei soci AAAIl 30 giugno, alla Casa dell’Aviatore in Roma, ha avutoluogo l’Assemblea generale dei soci dell’AAA.Dopo aver osservato un minuto di silenzio in ricordo deisoci recentemente scomparsi, il presidente nazionale gen.Gianbortolo Parisi - dato il benvenuto agli intervenuti - haletto la lettera, qui pubblicata, che il capo di Stato Maggioredll’AM, gen. SA Giuseppe Bernardis, impossibilitato a intervenireai lavori, gli ha indirizzato per l’occasione, letteradella quale ha sottolineato la rilevanza per quanto, in particolare,riguarda il compiacimento per le attività svolte dalnostro Sodalizio.Sotto la presidenza del m.llo Giancarlo Milani, assistitoLa lettera del gen. Bernardis al gen. Parisi«Caro Presidente,nell’esprimerTi i sentimenti di gratitudine e riconoscenza per l’invito che mi hai esteso in occasione dell’AssembleaGenerale dei Soci dell’Associazione Arma Aeronautica, desidero innanzitutto rivolgere a Te e, Tuo tramite, a tutti iconvenuti il più caloroso e cordiale saluto degli uomini e delle donne dell’Aeronautica Militare, unitamente alle miepersonali espressioni di profondo rammarico per non aver potuto tener fede all’impegno preso di essere tra Voi inquesta significativa circostanza, a causa di improvvisi ed imprescindibili impegni.L’evento odierno, per il prezioso valore intrinseco che esso riveste, è senz’altro l’occasione più appropriata per ribadirecon forza quanto l’Aeronautica Militare vi sia grata per ciò che avete saputo “costruire e passare in consegna”durante il vostro periodo di servizio e per quanto state facendo e continuerete a fare in seno a tutte le sezioni e i nucleidi questo nobile Sodalizio, ispirati come sempre da un inesauribile spirito di corpo, unito ad un incrollabile entusiasmo,entrambi motivi di esempio e di legittimo orgoglio per quanti giovani oggi hanno l’onore e l’onere di vestire laVostra stessa uniforme.Voi tutti avete un ruolo attivo nella società; siete i nostri primi ambasciatori verso il mondo esterno e coloro che, perautorevolezza ed esperienza, hanno l’arduo compito di preservare un così fondamentale e sinergico raccordo fra lemolteplici realtà sociali e la Forza Armata, nel rispetto delle nostre migliori tradizioni, coltivando e riaffermando ilsenso della nostra storia e contribuendo a mantenere vivi i legittimi riferimenti con il passato, pur interpretando, altempo stesso, i radicali mutamenti che caratterizzano il presente.L’Aeronautica Militare, infatti, oramai proiettata verso il terzo millennio, è interessata da una profonda revisione dellastruttura ordinativa ed organica, volta a realizzare un’organizzazione più snella, integrata con le altre Forze Armate,pronta ad operare nei vari contesti multinazionali e preparata ad affrontare sfide sempre più ardue ed impegnative.Siamo pienamente consapevoli che tale rinnovamento necessiterà di una costante ed attenta verifica soprattutto invirtù del continuo evolversi delle situazioni che, peraltro, ci impongono di procedere con rinnovata integrità professionale,energico rigore istituzionale e lucida coerenza.Quello che stiamo seguendo è un percorso tutt’altro che facile e non privo di sacrifici, che si prefigge il difficile obiettivodi assicurare al Paese una Forza Aerea tecnologicamente avanzata, ben addestrata, motivata e di prim’ordine,orgogliosa del suo passato e fiera delle sue tradizioni, condizione essenziale per vivere con sobrietà e concretezzail proprio presente e per confidare in un futuro di sempre magglorl affermazioni.In tal senso, rivolgo nuovamente a tutti i soci il grato pensiero dell’Aeronautica Militare per il sempre profondo spiritodi appartenenza che negli anni ha consentito all’Associazione Arma Aeronautica di affermarsi quale migliore strumentodi preziosa collaborazione ed insostituibile sostegno alla promozione dell’immagine della nostra Forza Armatain campo nazionale ed internazionale.Consentimi di concludere rivolgendo un grzie particolare anche a Te, caro Presidente, per quanto hai fatto in questianni e per quanto impegno hai saputo profondere nel nobile intento di trasmettere alle giovani generazioni di aviatoriil prezioso patrimonio di valori, di ideali e di sacrificato impegno che da sempre consentono all’Aeronautica Militaredi fornire al Paese una percezione trasparente ed esatta della sua missione e di quanta integrità e forza d’animosiano necessari per onorarIa giornalmente.Nell’augurare a Te e, Tuo tramite, a tutti i soci dell’Associazione Arma Aeronautica i migliori auspici per un futuro riccodi ogni bene, foriero di sempre più ambiziosi e prestigiosi traguardi per il Sodalizio, colgo l’occasione per un cordialissimoe sentito saluto.Viva l’Aeronautica Militare e viva l’AAA.Pino Bernardis».26AERONAUTICA 7/<strong>2012</strong>


L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICAIl gen. Sciandra, prendendo la parola, ha ringraziato perl’onore conferitogli impegnandosi a svolgere con ogni attenzioneed impegno i suoi futuri compiti proponendo, comeprimo atto della sua presidenza, l’elezione del gen.Parisi, che, ha ricordato, ha diretto magnificamente il sodalizioper otto anni, a “presidente emerito” dell’AAA, propostache è stata approvata per acclamazione.Da parte sua il gen. Parisi, accettando commosso tale nomina,ha invitato il gen. Sciandra ad abbracciare il decano deisoci presenti, il novantasettenne col. pil. Francesco Volpi, intendendocon questo gesto salutare e ringraziare tutti i presentiquali rappresentanti degli associati al nostro Sodalizio.Dopo l’approvazione del verbale dell’Assemblea ordinariaprecedente svoltasi a Torino il 10 giugno 2011, e della relazionedel presidente Parisi, l’Assemblea è stata portataa conoscenza della proposta del gen. Carlo Calatroni, presidenteregionale AAA per l’Emilia-Romagna, volta a unaraccolta fondi per gli eventi sismici che hanno colpito quellaregione e mirata ad in intervento specifico, quale un asiloo altra opera pubblica in sede di ricostruzione nelle areeterremotate.La proposta è stata approvata e le modalità di raccolta delledonazioni saranno pubblicizzate con apposita circolare esul periodico sociale “Aeronautica”.È quindi intervenuto il revisore dei conti m.llo Edoardo Bristotche ha letto la relazione del Collegio del quale fa partee che ha rappresentato in questa occasione, relazione dellaquale l’Assemblea ha preso atto.dal vicepresidente m.llo Antonio Petrucci e dal segretarioaiut. Luigi Cedrone, l’Assemblea generale dei soci haquindi iniziato la discussione e l’esame degli argomentiall’ordine del giorno. I lavori sono stati aperti dal presidenteuscente dell’AAA che, per prima cosa, giunto altermine del suo mandato, ha proposto l’elezione all’incaricodi presidente nazionale del gen. SA Giovanni Sciandra,unico candidato, che è stato quindi eletto peracclamazione.È stata poi la volta dell’esame del bilancio consuntivo perl’Esercizio finanziario 2011 e dello Stato patrimoniale al 31dicembre 2011 che, presentati dal direttore amministrativogen. DA Antonio Lippi, sono stati approvati con una solaastensione relativamente al Bilancio consuntivo.È seguito l’esame del Bilancio preventivo per l’Eserciziofinanziario <strong>2012</strong>, che è stato approvato all’unanimità, equello del Bilancio commerciale per l’anno in corso cherappresenta una novità per l’AAA in quanto, tra l’altro,le attività del Centro Studi Militari Aeronautici dell’Associazioneprevedono sponsorizzazioni che necessitanodi fatturazione con IVA. Nell’illustrazione di questa nuovacontabilità è intervenuta anche la commercialistaRaffaella Alagna che ha fornito vari delucidazioni inproposito.Il presidente dell’Assemblea è infine passato alle “Varie eeventuali” al termine dell’esposizione delle quali da parte dialcuni presenti circa gli aiuti ai terremotati, le proposte peril conferimento delle onorificenze OMRI (delle quali la Segreteriagenerale è in attesa di riscontro) e il risalto dato alRaduno nazionale AAA di Torino da parte della consorellaassociazione francese (v. articolo a pag. 15), ha dichiaratochiusa la seduta.AERONAUTICA 7/<strong>2012</strong> 27


L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICALa riunione del Consiglio Direttivo NazionaleIl 29 giugno, alla Casa dell’Aviatore in Roma, si è riunito il Consiglio Direttivo Nazionale (CDN) dell’AAA perl’esame e la discussione dei vari punti all’ordine del giorno.I lavori sono iniziati con la relazione del presidente nazionale AAA gen. Gianbortolo Parisi che, ringraziati ipresenti per la fattiva collaborazione sempre offerta, ha ricordato che l’attuale riunione è l’ultima da lui presiedutain quanto giunto alla fine del suo mandato.Il CDN ha poi trattato la situazione creatasi in alcune sezioni - decretando tra l’altro, all’unanimità, lo scioglimentodi quella di Ischia-Casamicciola in quanto da tempo inattiva - approvato il conferimento del titolo onorifico di“benemerito” ad una ventina di soci appartenenti a varie sezioni e trattato altri argomenti tra i quali la propostadi una raccolta fondi a favore dei terremotati dell’Emilia-Romagna, proposta da portare all’esame dell’Assembleagenerale dei soci in programma per il giorno dopo.A chiusura dei lavori il consigliere nazionale gen. Riccardo Marchese ha rivolto, a nome di tutti i componentidel CDN, un vivissimo ringraziamento al gen. Parisi che per otto anni ha magistralmente presieduto ilnostro Sodalizio.Da parte sua il presidente nazionale uscente ha nuovamente ringraziato i consiglieri invitandoli a non cambiarein futuro la fisionomia dell’Associazione Arma Aeronautica - Aviatori d’Italia.RINNOVO CARICHERADUNIAndoraPresidente: Emanuele Nello Giusto; consiglieri:Saverio Bruni, Ernesto Canzoneri, GiancarloColombo, Pietro Coppola, Renato Dri, GiancarloLaureana, Gian Luigi Magnani e Antonino Scavone.Palazzolo sull’OglioPresidente onorario: av. Carlo Omodei; presidente: 1°av. Giuseppe Vavassori; vice presidenti: av. GiacomoPagani e 1° av. Giovanni Re; segretario e tesoriere: av.Isidoro Giuliani; consiglieri: av. sc. Cesare Facondo,av. Claudio Pinelli, av. Battista Radici, av. Angelo Signoroni;rappresentante dei soci aggregati: NataleMascheretti.Sud Pontino - FormiaPresidente: Tommaso Raffaele Conte; vice presidenti:Marco Costa e Gennaro Ripa; segretario:Daniele D’Arienzo; tesoriere: Mario Rizzi; consiglieri:Angelo Graziano, Delio Schiappa e GiuseppeTreglia.4° Raduno del 7° e 8° Corso specialistia MacerataDal 2 al 4 novembre <strong>2012</strong> avrà luogo a Romail 4° Raduno degli ex allievi del 7° e 8° Corsospecialisti governo uffici (GU) e operatori infonia (OF) svoltisi a Macerata nel 1957.Quanti intendono partecipare all’evento sonoinvitati a contattare, per altre informazioni ele adesioni, uno dei seguenti recapiti: m.llosc. Giulio Frezza, Via Orio Vergani, 23/I,00143 Roma, tel. 06 5002454, cell. 3398178568, e.mail: 3398178568@tim.it, oppureil m.llo sc. Romano Raparelli, tel. 06 535437,cell. 339 1294011.9° Raduno dei Corsi 2° governo, 19°elettricisti “L” e 20° aiutanti di sanitàDal 19 al 23 ottobre <strong>2012</strong>, in occasione del60° anniversario dell’arruolamento, avrà luogoa Macerata il Raduno dei corsi in titolo.Gli interessati a partciparvi sono invitati a contattareper i dettagli e le modalità di adesione icolleghi Luciano Giontella, telef. 0774 340484 oRosario Scapellato, telef. 0733 240598.28AERONAUTICA 7/<strong>2012</strong>


L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA( AVVENIMENTI LIETI (PROMOZIONIA generale di brigata aerea- Alberto Biavati (sezionedi Imola).A maggiore- Francesco Germinario(sezione di Canosa).A 1° capitano- Marcello Tambone (sezionedi Roma).CONFERIMENTOONORIFICENZE OMRIA ufficiale- ten. CCra Domenico DiBenedetto (sezione diPescara).A cavaliere- m.llo di 1ª cl. Marco PasqualeCostantini (sezionedi Vizzini).MEDAGLIAMAURIZIANA- lgt. Luciano Bazzicalupo(sezione di Rimini).SOCI CHE SI FANNOONOREIl socio m.llo GiuseppeDiaferio della sezione diCanosa di Puglia è statoeletto consigliere comunaledi quella città.LAUREEIn biologia applicata allaricerca biomedica- Ilaria Ceresini, figlia delsocio lgt. Adalberto (sezionedi Gallarate).In economia e managementmercati finanziari- Alessandro Cortese, figliodel socio Giuseppe(sezione di Rimini).In scienza del linguaggio- Rossella Iovino, figliadel socio Antonio (sezionedi Aprilia).In scienze infermieristiche- Clelia Riccio, figlia delsocio Salvatore (sezionedi Rimini).In scienze politiche- il socio m.llo 2ª cl. MicheleDi Muro (sezionedi Canosa);- il socio magg. MarcoRiva (sezione di Pisa);- Ilaria Assunta Tamborrino,figlia del sociolgt. Leonardo (sezionedi Cutrofiano).In tecniche della prevenzionenell’ambiente e neiluoghi di lavoro- Chiara Greco, figlia delsocio 1° m.llo Carmelo(sezione di SanCesario).NOZZE DI DIAMANTEHanno raggiunto l’ambìtotraguardo:- il socio Carlo Bargiglicon la signora Anna (sezionedi Firenze).NOZZE D’OROLe hanno felicemente festeggiate:- il socio m.llo sc. VittorioApollonio con la signoraEdda (sezione diGrosseto);- m.llo sc. Domenico Casinicon la signora Antonietta(sezione diGuidonia)- il socio m.llo sc. PaoloCostetti con la signoraPinuccia (nucleo di ZeroBranco);- il socio m.llo sc. AlbertoTizianel con la signoraGilda (sezionedi Sacile);NOZZESi sono uniti in matrimonio:- il socio benemerito PeterBennet e la sociaMaria Ruby Nalder (sezionedi Bracciano);- il socio Francesco Peronie la signorina RominaBianconi (nucleo diCavalcaselle);- il socio cap. EmanueleTedeschi e la signorinaDaniela Rondini (sezionedi Vetralla).CULLE- il socio av. capo CrescenzoOrazio Calabresee la signora Cinziaannunciano la nascitadel primogenito Carmine(sezione di Sarno);- Il socio 1° av. capo AlessandroCapone e la signoraDaniela annuncianola nascita dellaprimogenita Sara (sezionedi San Cesario);- il socio 1° av. DanieleD’Arienzo e la signoraAnnamaria annuncianola nascita della secondogenitaEleonoraFrancesca (sezione SudPontino);- Il socio av. GiuseppeRamella e la signoraBarbara annunciano lanascita del secondogenitoJacopo (sezione diLivorno Ferraris).NUOVI INDIRIZZIAlgheroLa sezione ha ora l’indirizzo: Associazione Arma Aeronautica “Sezione Salvatore Pulina”, Via Mazzini n° 42- 07041 Alghero.PalermoÈ online il nuovo sito della sezione AAA visibile all’indirizzo: www.assoaeronauticapalermo.it, arricchitonei contenuti e nei servizi.Trapani non ha cambiato indirizzoA pag. 29 di Aeronautica n. 5/<strong>2012</strong> - per una errata interpretazione di una comunicazione - è stata riportatala notizia di un nuovo indirizzo della sezione di Trapani.Scusandoci con la sezione interessata, si invitano i lettori a considerare “nulla” tale variazione.AERONAUTICA 7/<strong>2012</strong> 29


L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICASEZIONI E NUCLEIVALLE D’AOSTAcittadina di Strevi ha vistol’intitolazione di una viaal pluridecorato serg.magg. pil. Mario Lingua.Mostra aeronautica per lamanifestazione “Volare a Verres”In occasione della manifestazione“Volare a Verres”che il 26 e 27 maggio è statadedicata all’aeromodellismo,i soci della sezioneAAA valdostana hanno allestitouna mostra con modellini,distintivi, poster eoggettistica varia che ha riscossoun notevole successodi pubblico.Presente alla manifestazioneanche la Fanfaradell’AAA di Ivrea e Canaveseche ha tenuto due applauditiconcerti.AstiRaduno interregionale delle sezioni AAAdel PiemonteIl 17 giugno, a Loreto diCostigliole d’Asti e pressola chiesa dedicata allaMadonna di Loreto, si èsvolto l’annuale RadunoInterregionale delle sezioniAAA del Piemonte. Ilcorteo, preceduto dallaBanda Musicale di Costigliole,ha raggiunto il sagratodella Chiesa per lacelebrazione della SantaMessa che, preceduta dalrito dell’alza bandiera, èstata conclusa - alla presenzadi molte autoritàcivili e militari - dalla letturadella Preghieradell Aviatore in memoriadei Caduti di tutti i tempie dalla deposizione diuna corona d’alloro pervenutain elicottero inmattinata.PIEMONTEAcqui TermeUna strada di Strevi intitolata alserg. magg. pil. Mario LinguaLa sezione ha presenziato,su invito di quella amministrazionecomunale, allacerimonia che nella vicinaIl 3 giugno la sezione hasolennemente celebrato ilMondovì35° anniversario della suacostituzione.30AERONAUTICA 7/<strong>2012</strong>


L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICALOMBARDIALa riunione dei presidenti AAAdell’area nord-est della LombardiaIl 9 giugno, presso la sededella sezione AAA di OspitalettoBresciano, ha avutoluogo la riunione dei presidentidell’area nord-est dellaLombardia per l’esame e ladiscussione di alcune tematiched’interesse comune.Vallecamonica SebinoGallarateBattesimo del volo in alianteAlcuni soci, tra i quali il presidentedel sodalizio, hannoricevuto il “battesimo” delvolo in aliante presso ilcampo di volo “Adele Orsi”di Calcinate del Pesce, visitandosuccessivamente ilMuseo che vi ha sede e doveè ripercorsa la storia del voloa vela varesino.Inaugurato il “Piazzale degli Aviatori”a Cividate CamunoLa sezione, presieduta daAssunto Damioli, ha promossoe organizzato a CividateCamuno (Brescia) lacerimonia per l’inaugurazionedel “Piazzale degli Aviatori”intitolato al cap. MarioStoppani e al ten. BartolomeoCattaneo. Presenti allacerimonia - nel corso dellaquale è stata anche depostal’effige della Madonna diLoreto in un’antica “santellavotiva” eretta nelle vicinanze- le autorità locali, il presidenteregionale AAA m.lloGiancarlo Milani e le rappresentanzedi numerosesezioni lombarde della nostraassociazione.VENETOAERONAUTICA 7/<strong>2012</strong>StezzanoCelebrato il 40° anniversario dellacostituzione del nucleoIl 3 giugno il sodalizioha celebrato il 40°anniversario della suacostituzione con una cerimoniache ha visto lapresenza di alcune autoritàlocali e di numerosisoci.BovoloneRicordato il sacrificio del ten. pil.MOVM Franco CappaIl 2 giugno, nel 71° anniversariodella scomparsa delten. pil. MOVM FrancoCappa caduto nel corso delsecondo conflitto mondiale,la sezione a lui intitolatane ha ricordato il sacrificocon una cerimonia che hacompreso la celebrazionedel rito religioso e la deposizionedi una corona alMonumento degli Aviatori.segue31


L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICAL’evento ha visto la partecipazionedei numerosi intervenutial concomitante 1°Raduno nazionale degli exappartenenti al 72° GruppoIT di Bovolone, di varie autoritàcivili e militari, dellerappresentanze con labaridi sodalizi AAA della regione,di quelle di altre Associazionid’arma e dinumerosi studenti che hannoletto alcuni loro pensierisull’eroico scomparso.cleo dell’Associazione ArmaAeronautica - Aviatorid’Italia, sede messa cortesementea disposizionenello Stadio “Picchi”dall’amministrazione comunaleche ha così intesosottolineare i profondisentimenti che accomunanola popolazione e lerealtà associative d’armadel luogo. Alla cerimonia,conclusa dal tradizionaletaglio del nastro inauguralee dalla solenne benedizionedella sede, eranopresenti, con il vice sindacoRoberto Rugolottoe il capo nucleo 1° av.Ivano Facco, varie autoritàcivili e militari, il vicepresidente nazionaleAAA gen. Riccardo Marchese,una rappresentanzadel 51° Stormoguidata dal ten. col. MarcoGiusti e quelle di tuttele Associazioni d’arma ecombattentistiche delluogo.EsteCommemorato il 50° anniversario di untragico incidente aereoIl 12 giugno, in occasionedel 50° anniversario deltragico incidente che videdue aviogetti G.91 del 51°Stormo schiantarsi sulMonte Madonna con lamorte dei due piloti, cap.Egidio Bolletta e m.llo RenatoVivani, la sezione hacommemorato il tragicoevento con la celebrazionedi un solenne rito religiososul luogo dell’incidente.Presenti alla cerimonia,con i familiari dei Caduti,varie autorità civili e militarie le rappresentanzecon Labari delle sezioniAAA di Este e di Monselice.FRIULI-VENEZIA GIULIAAssemblea dei presidenti delle sezioni AAASull’aeroporto di Rivolto,ha avuto luogo l’annualeassemblea delle sezionidella Regione che è stataaperta dal saluto del comandantedel 2° Stormo,col. pil. Enrico Frasson,ente ospitante.Nel corso dell’assembleasono stati trattati vari argomentitra i quali la realizzazionedel postercalendario AAA, giunto allaquarta edizione, e gettatele basi per un convegnosul tema dell’AAA nella regionedal 1955 al <strong>2012</strong> -passato, presente e futuro.JesoloInaugurata la nuova sede del nucleo AAAIl 2 giugno, a Jesolo, si èsvolta la cerimonia perl’inaugurazione dellanuova sede del locale nu-32AERONAUTICA 7/<strong>2012</strong>


L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICACividale del FriuliCommemorato il cap. pil. MAVMAlberto ArgentonPordenoneIl nucleo ha commemoratoil cap. pil. MAVM AlbertoArgenton, al quale èintitolato quel sodalizio,nel 70° anniversario dellasua scomparsa avvenutail 15 maggio 1942 nel corsodi un’azione di guerra.Le cerimonie hanno visto,alla presenza di varieautorità civili e militari,la deposizione di una coronad’alloro nell’aula informatica,intitolata alCaduto, del liceo “PaoloDiacono” e successivamenteun convegno nelcorso del quale, alla presenzadi numerosi studentidi quell’Istituto,sono stati discussi glieventi bellici che ebberocome protagonista l’eroicocapitano.Inaugurata la nuova sede del sodalizioTOSCANACortonaIl 23 giugno ha avuto luogola cerimonia per l’inaugurazionee la benedizionedella nuova sede dellasezione alla presenza dinumerose autorità civili emilitari locali, delle rappresentanzedi varie Associazionid’Arma e di moltisoci del sodalizio in questione.Nel corso della cerimoniail presidente col. AndreaPlessi ha sottolineato comeil luogo dove essa haora sede già riunisca partedelle Associazioni d’Armasecondo un programmacomunale, sostenuto fortementedal sindaco dellacittà, che prevede la ricongiunzionedi tutte le Associazioniall scopo di averein un unico presidio cittadinoun polo di interessestorico e sociale.versario della costituzionedel locale sodalizio AAA,ha avuto luogo la cerimoniaper l’inaugurazionedel monumento dedicatoai Caduti dell’Aeronauticae dell’Aviazione civile,opera in bonzo e acciaioche il maestro AndreaRoggi ha realizzato ispirandosiall’uomo vitruvianodi Leonardo da Vinci.All’inaugurazione del monumento- dovuto all’iniziativae all’impegnodell’av. sc. Vilmo Faloci, giàpresidente della sezionecortonese - erano presenti,accolti dal presidente regionaleAAA col. CarloPaciaroni e dall’attualepresidente del sodaliziocap. pil. Giacinto Zito, ilpresidente nazionale AAAgen. SA Giovanni Sciandra,al suo primo interventoad una cerimoniadi sezione dopo la recentenomina al verticedell’Associazione, il sindacodi Cortona AndreaVignini, molte autorità civilie militari locali, ilgonfalone della città, ilMedagliere dell’AAA, lerappresentanze con Labaridi varie sezioni AAAdella Toscana e di quelledelle Associazioni d’Armalocali nonché numerosicittadini e turisti. Particolarmentesignificativala presenza di FrancoBentenuti, presidente deipiloti diversamente abili,noti come i “Baroni Rotti”,e presidente della primae unica scuola di voloin Italia per disabili a CastelFiorentino.Il monumento, dopo la suapresentazione da parte dell’av.sc. Faloci, è stato scopertodal gen. Sciandra edal sindaco Vignini, benedettodal parroco di Camuciae ornato con unacorona di alloro mentre untrombettiere suonava lenote del “Silenzio”, seguitedalla lettura della preghieradell’Aviatore.Ha preso quindi la parolail gen. Sciandra il quale,ricordati che i cinquantaanni della sezione si collocanonella storia di Cortona,città di insigni artisti, diSanti e anche di eroici aviatoricome il s.ten pil.MOVM Duilio Nicchiarellial quale è intitolato il sodalizioAAA, ha voluto al suofianco Carlo Peruzzi, OtelloDragoni e Vilmo Faloci, ultimisoci fondatori viventiInaugurato il monumento ai Cadutidell’AeronauticaAERONAUTICA 7/<strong>2012</strong>L’8 luglio, a Cortona, inconcomitanza con le celebrazioniper il 50° anni-segue33


L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICAdirettore del CESMA gen.isp. capo GArn NazzarenoCardinali, ha preso la parolail presidente del Convegnogen. isp. capoGArn. Domenico Espositoche ha introdotto i vari relatori.Il dott. Paolo Varriale haparlato di Domenico Santonie dell’IdroplanoScheck, il prof. GregoryAlegi dell’Ing. AlessandroMarchetti e la SIAI, ildott. Claudio Polidori dei“velivoli curiosi” dell’ing.Marchetti e, infine, l’ing.Gianfranco Fernandez,già dirigente della SIAI,ha trattato l’argomentodelle attività della SIAI neldopoguerra.Il giorno successivo, hapoi avuto luogo il 1° RadunoRegionale delle sezionidel Lazio, che dopola Santa Messa e la benedizionedel nuovo Labarodella sezione, ha visto iventicinque Labari dellesezioni del Lazio partecipantial Raduno, con intesta il Gonfalone dellacittà, trasferirsi in corteoal monumento agli Aviatoridove - dopo la deposizionelungo il percorso diuna corona d’alloro allatarga che ricorda il com.teManlio Quarantelli, decedutonel 1984 mentre collaudavaun AMX - è statadeposta una corona ecommemorati tutti i Caduticon le note del “silenziofuori ordinanza”La manifestazione ufficialeè stata conclusa dagliinterventi di rito da partedelle autorità presenti.(Nota: la cronaca dell’eventoviene eccezionalmentepubblicata benoltre i tempi massimi ditrasmissione fissati dallaPresidenza nazionale inquanto il ritardo dell’invioè dovuto alla scomparsadell’incaricato della suastesura e delle successivedifficoltà a rintracciare ladocumentazione a lui affidataper tale motivo).commemorato - con la celebrazionedel rito religioso elo scoprimento di due targhesul luogo dell’incidente,il 50° anniversario dell’impattodi un DC.6 con le pendicidel Monte Velino checausò la morte dei cinquemembri dell’equipaggio.BASILICATAMelfiPresenti alla cerimonia,con alcuni familiari dellevittime, varie autoritàcivili e militari e molterappresentanze delle Associazionid’arma.Commemorati gli aviatori cadutia LeonessaABRUZZOAvezzanoCommemorato il 50° dell’incidentedi volo di un DC.6Il 10 giugno la sezione, diconcerto con il Comune diMagliano dei Marsi, haAERONAUTICA 7/<strong>2012</strong>Il 17 giugno, a Leonessa diMelfi, nel 48° anniversariodella loro scomparsa, sonostati commemorati il serg.magg. pil. Giovanni PietroBonetti e l’allievo sottufficialepilota DarioPerilli, deceduti duranteun volo di addestramentonei cieli di quella località.Presso l’edicola votivaeretta dai familiari sulluogo dell’incidente è statadeposta una coronad’alloro e celebrato il ritoreligioso officiato dalparroco Padre Teclemicael.Presenti alla cerimonia,tra gli altri, alcunifamiliari dei commemosegue35


L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICArati, il sindaco Livio Valvanocon il gonfalonedella città di Melfi, il presidenteregionale AAAgen. brig. Giuseppe Genghi,le rappresentanzecon labari di varie sezionie nuclei AAA del circondarioe quelle di altreassociazioni d’arma e sodalizilocali nonché dimolti scolari del luogo.ta”. Presenti alla cerimonia,con la figlia delloscomparso, molte autoritàcittadine ed una rappresentanzadel sodalizioAAA in titolo.PUGLIABariCommemorato l’anniversario delbombardamento di SannicandroIl 26 giugno, nella ricorrenzadel 69° anniversariodel bombardamentodi Sannicandro che provocònumerose vittimetra la popolazione, la sezionedi Bari e il dipendentenucleo di quellacittadina hanno commemoratoil luttuoso evento.La cerimonia, che ha avutoluogo sulla Piazza antistanteil Castello Normannodi Sannicandro, havisto la celebrazione di unsolenne rito religioso officiatodal vescovo di Bari-Bitonto, mons. FrancescoCacucci, e la successiva deposizionedi una corona dialloro al monumento dedicatoalle vittime del bombardamento.La giornata è stata conclusada un applaudito concertodella Fanfara delComando Scuole AM-3ªRegione Aerea.SICILIAPantelleriaIntitolazione e benedizione del LabaroIl 14 giugno, anniversariodella storica battaglia aeronavalesvoltasi nel 1942e che dall’isola prende nome,è stato inaugurato ilnuovo nucleo AAA intitolatoal m.llo pil. MBVMDeplano Mazzini che partecipòattivamente aquell’evento.Nel corso della cerimonia,che ha avuto come madrinala signora Maria LuisaMazzini, figlia dell’eroicoaviatore, è stato benedettodal parroco don SalvatoreCipri il Labaro del sodalizio.Presenti alla cerimonia,insieme al socio 1° avierearmiere Sandro Quercettioggi unico testimone diquella storica battaglia,numerosi soci di alcunesezioni siciliane e varieautorità locali.JacotenenteA Vieste una Lapide in memoria delgen. Pier Luigi TorreIl 9 giugno, a Vieste, nelcentenario della sua nascita,ha avuto luogo lacerimonia per la posa diuna lapide nella via in cuivide la luce il gen. GAriPier Luigi Torre, ideatoredella “scatola nera” e realizzatoredel progetto delmitico scooter “Lambret-36AERONAUTICA 7/<strong>2012</strong>


L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICAV I S I T E D I A G G I O R N A M E N T O T E C N I C OE G I T E T U R I S T I C O - C U LT U R A L I(Per un banale errore dovuto alle fotografie praticamente identiche, a pag. 37 di Aeronautica n. 6/<strong>2012</strong> è stata pubblicata,come relativa alla sezione di Alghero in visita alla Scuola Specialisti AM di Caserta, quella della analoga visita della sezionedi Modugno, peraltro riportata anche alla successiva pag. 38. Scusandoci con i sodalizi interessati pubblichiamoora quella corretta di Alghero).Alghero alla Scuola Specialisti AM di CasertaAsti a nave “Galatea” nel porto di La SpeziaBiella al Parco-Museo di “Volandia”Colleferro al 72° StormoCormons a Loreto (foto) e città varie delleMarcheFano all’Abbazia di Pomposa (foto) e alle Vallidi ComacchioAERONAUTICA 7/<strong>2012</strong> 37


L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICAFara Vicentino al 3° RepartoManutenzione VelivoliFidenza alla base aerea di CameriFrosinone al 4° StormoIvrea e Canavese all’Alenia-Aermacchidi VenegonoMontecassiano al Sacrario di RedipugliaMontepulciano al 50° Stormo38AERONAUTICA 7/<strong>2012</strong>


L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICAPadova e Piove di Sacco alla base aereadi AvianoPalestrina a nave Cavour a TarantoPonzano Veneto al Museo dell’Aviazionedi RiminiPiacenza al 5° Reggimento “Rigel” dell’AVESa Casarsa della DeliziaRoma al Reparto Sistemi InformativiAutomatizzati (ReSIA)Reggio Emilia al 3° RMV di TrevisoAERONAUTICA 7/<strong>2012</strong> 39


L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICATeramo-Giulianova a nave “GiuseppeGaribaldi” a TarantoSan Gavino Monreale alla Scuola della MarinaMilitare a La MaddalenaTorino ad Alenia-AermacchiTortona alla base aerea di Locarnoin SvizzeraValdera al 21° Gruppo Radar di Poggio BalloneVercelli e Borgosesia al 4° StormoVestenanova al Museo “G. Caproni” di Trento40AERONAUTICA 7/<strong>2012</strong>


L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICAHANNO CHIUSO LE ALIGiacomo MetelliniIl 24 giugno è deceduto il gen. BA Giacomo Metellini della sezione di Pordenone. Nato nel luglio 1912e quindi prossimo al traguardo dei 100 anni, si era arruolato in Aeronautica nel 1929 come allievo pilotapercorrendo tutti i gradi della gerarchia militare fino a quello di generale di brigata aerea, lasciandoil servizio attivo nel 1967. Nel corso della sua carriera ha pilotato 50 tipi di aereo, soprattutto dacaccia, totalizzando 2.558 ore di volo delle quali 382 di guerra. Era decorato, tra l’altro, di una medagliad’argento e due di bronzo al VM e di una di bronzo al VA.La sua vita aeronautica è descritta nel libro “Un pilota racconta” recensito a pag. 42 di Aeronautica n.12/2011.Marcello VannucciIl 27 giugno è deceduto il serg. magg. pil. Marcello Vannucci, decano della sezione di Prato.Nato nel 1919 ed entrato giovanissimo in Aeronautica, dopo il brevetto di pilota militare aveva prestatoservizio in numerosi reparti da caccia e in particolare, durante la II GM, nella 369ª Squadriglia del22° Gruppo CT. dotata degli allora modernissimi Re.2001.Uomo esemplare per la sua modestia, simpatia e soprattutto capacità, nel dopoguerra era stato a lungoistruttore di volo all’Aero Club di Firenze, divenendo anche collaboratore di Aeronautica per la qualeha scritto alcuni articoli relativi alle sue esperienze di guerra.- gen. BA Vincenzo Acquarone, Martino Bolla (sezionedi Albenga);- Alfonso Daglio (sezione di Alessandria);- gen. sq. AAra Vittorio Pizzotti (sezione di Asti);- Antonio Ianniello (sezione di Aversa);- Gino Alabiso, Mario Albini (sezione di Brescia);- s. ten. (to) Carmelo Sala (sezione di Catania);- col. Dino Ridolfi (sezione di Ciampino);- Silvio Ballarini (sezione di Falconara);- av. sc. Dino Santarelli (sezione di Fermo);- s. ten. (to) Giovanni Costanzo (sezione di Guidonia);- av. sc. Giuseppe Semeria (sezione di Imperia);- m.llo sc. Brunaldo Iacomini, già presidente disezione (sezione di Lucca);- m.llo sc. Egidio Adorni, 1° av. Silvano Aristei,Carlo Bartalini, s.ten. Augusto Del Chicca, m.llosc. Pietro Gabbai, Emilio Servi, 1° av. Luigi Riccitelli(sezione di Pisa);- sig.ra Maria Lidia Bernardis (sezione di Manzano);- serg. magg. Michele Perusi, già capo nucleo eora capo nucleo onorario (nucleo di Marano Lagunare);- Lorenzo Mazzucchi (sezione di Mondovì);- Dovilio Salmaso (sezione di Novi Ligure);- m.llo sc. Mario Della Valle (sezione di PignataroMaggiore);- m.llo pil. Elio Caruana, gen. SA Marcello Marchesi(sezione di Roma);- av. sc. Giorgio Sut (sezione di Sacile);- Costante Belletti, già Consigliere nazionaleAAA e a lungo presidente di sezione (sezione diSalò);- Cesario De Pascalis (sezione di San Cesario);- Francesco Panciera (nucleo di S. Martino BuonAlbergo);- av. Gianpaolo Toccalino (sezione di Tortona);- s. ten. (to) Lamberto Bedini, av. sc. LucianoPanziera (sezione di Treviso);- Alberto Bonazzi (sezione di Vallecamonica Sebino);- m.llo Guido Zanet (nucleo di Valvasone);- av. Lorenzo Olivio Spinaroli (sezione di Villafranca);- Gaetano Valisano (sezione di Vizzini);- av. Luigi Vanni (nucleo di Vobarno).Il presidente nazionale dell’A.A.A., ricordando le elette virtù di questi commilitoni che ci hanno lasciato, anome proprio e di tutti i soci esprime ai familiari degli scomparsi il più sentito cordoglio.AERONAUTICA 7/<strong>2012</strong> 41


Libria cura di Gregory AlegiBasilio Di Martino, L’aviazioneitaliana a Caporetto. Udine, Gaspari,<strong>2012</strong>. Cm 14 x 21, pp. 208.€ 18,00. ISBN 978-88-7541-259-7.In aria, al contrario che sulla superficie,vi sono poche battaglie nelsenso tradizionale del termine.L’impiego si articola infatti in episodiindividuali inseriti in campagne ocicli più vasti, ciò che rende possibilericostruire in dettaglio i piccoliscontri ma difficile percepire l’unitarietàdel ciclo operativo, in questocaso Caporetto, uno dei nodi crucialidella storia militare italiana, alquale l’editore Gaspari ha già dedicatonumerosi volumi. Partendo daisuoi precedenti lavori sull’aviazioneda ricognizione e i dirigibili, nonchésu ricerche ancora inedite, lo sforzodi Di Martino è quello di ricostruirele attività aeree italiane nell’ultimoquadrimestre del 1917, sia sotto ilprofilo organizzativo sia sotto quellooperativo. Il testo alterna dunqueampie panoramiche sulla struttura ei mezzi alla citazione puntuale disingole azioni, inserendole nel lorocontesto più ampio al fine di farcomprendere l’effettivo ruolo dell’aviazionenella Grande Guerra. Diparticolare interesse la disaminadella mancata scoperta dei preparativiper l’offensiva austro-tedesca difine ottobre, che illustra sia le limitazionidei mezzi aerei nel 1917 siala rapidità con la quale gli esercitierano comunque riusciti ad adattarsiper sfuggire alla ricognizione aerea.Nonostante la troppo brevedescrizione dei nostri avversari, ilvolume è un valido esempio di storiadi una campagna aerea e può essereutilmente consultato da tutti.Disponibile in libreriaRomain H. Rainero, Il Sahara italianonella seconda guerra mondiale.Roma, Ufficio Storico StatoMaggiore dell’Esercito, 2011. Cm17 x 24, pp. 160. Euro 15,00.ISBN 978-88-96260-23-4.invece segno di un pensiero militareoriginale, come confermato dai lusinghierigiudizi degli avversarifrancesi. Nel complesso, uno studiomolto valido sia alla conoscenza generaledel nostro principale teatrodi guerra sia, specificamente, all’attivitàaerea.Disponibile presso le librerie specializzateo l’editore (Ufficio PubblicazioniMilitari, via Guido Reni 22, 00196Roma; tel. 06/809925071/809925068,fax 06/3613354; e-mail:UPM@raloce.esercito.difesa.it)Se la Libia coincide nell’immaginariocollettivo con la nostra partecipazionealla seconda guerramondiale, la stessa idea di Libia siesaurisce nella sua fascia costiera,ignorando gli avvenimenti che nelSahara videro gli italiani scontrarsicon le forze della Francia Libera.Una lotta di piccoli numeri, lontanadai riflettori, ma non per questo menomeritevole di essere raccontata.Per ricostruirla Rainero, grande conoscitoredei rapporti tra i due Paesi,ha condotto vaste ricerche inItalia e in Francia, trovando talvoltanegli archivi transalpini le copie didocumenti italiani perduti nell’originale.La ricchezza dei nuovi apportiè il primo dei motivi di utilità dellatrattazione, molto attenta anche ainon facili rapporti politici tra i gollistie gli inglesi. Di particolare interessesotto il profilo aeronautico è laricostruzione della vicenda del BattaglioneSahariano, che integrava inun solo reparto aerei CaproniCa.309 “Ghibli”, camion e cammelli.L’autore mette giustamente in risaltoquesta innovazione balbiana,ignorata da quasi tutti gli autori eEric Müller e Annette Carson,Flight unlimited, Roma, IBN Editore,<strong>2012</strong>. Cm 29,7 x 21, pp. 200. Euro18,00. ISBN 978-88-7565-128-0.A circa trent’anni dalla prima edizionein lingua inglese, e a circa 25dalla morte dell’autore, vede la lucela versione italiana di uno dei piùclassici manuali di acrobazia aerea.Frutto della collaborazione con lagiornalista (ma anche direttrice digara e giurato dei campionati mondiali)Annette Carson, il lavoro ha ilpunto di forza nello stile discorsivoe nell’approccio più “filosofico” che“numerico”. Questo rende i singolicapitoli (dedicati al tonneau, al Fieselere altre figure) utili a prescinderedall’aereo sul quale si vola. Legraziose illustrazioni sono dellostesso Müller, mentre la traduzionedi Paolo Fantino è stata effettuatasull’edizione curata dalla Carson nel1995 dopo la scomparsa dell’autore.Il risultato è apprezzabile ma proba-42 AERONAUTICA 7/<strong>2012</strong>


ilmente di interesse limitato aipiloti privati.Disponibile presso le librerie specializzateo l’editore (via Mingazzini 7,00161 Roma; tel. 06-4469828)Andrea Viotti, Ordinamenti,Uniformi e Distintivi dell’AeronauticaMilitare Italiana - 1909 - 1985,Ufficio Storico dell’AM, Roma<strong>2012</strong>, tre volumi cm. 24,5x33, pp.1130 totali. Euro 65,00.vecchie uniformi o tute di volo. (SB)Disponibili, al prezzo ridotto di 45,00Euro per i soci AAA, presso lo StatoMaggiore Aeronautica - UfficioStorico, Viale dell’Università, 4,00185 Roma - tel. 06.4986.4636 -fax 06.4986.5545, e.mail:editoriastorica@aeronautica.difesa.itGiorgio Evangelisti, Gente dell’aria8, IBN Editore, Roma <strong>2012</strong>,cm. 22x30, pp. 216. Euro 42,00.Piero Carlo Ratti Veneziani, Latrasvolata atlantica Italia-Brasile -L’inizio di una nuova era, IBNEditore, Roma <strong>2012</strong>, cm. 17x24,pp. 328. Euro 25,00.Un’opera imponente che, in tre elegantie pregiati volumi, ripercorrecon ottime illustrazioni e notevolitesti sui relativi ordinamenti, quantoriguarda la storia e l’evoluzione delleuniformi e dei distintivi in vigore nell’ArmaAzzurra dalla sua costituzionein forza armata autonoma, avvenuta89 anni fa, al 1985.Frutto di una complessa e attentaattività di ricerca storico-documentalesull’argomento, dopo l’analisidegli attributi caratteristici e dellerelative direttive emanate dal RegioEsercito e dalla Regia Marina per leuniformi dei rispettivi servizi ecorpi aeronautici, Viotti prendequindi in esame quanto concernequelle dell’Aeronautica riportandonevia via, con cura meticolosa, lemodifiche nella foggia, nei colori enei distintivi.Oltre ai molti riferimenti alla strutturaordinativa e organica dell’AeronauticaMilitare nei vari periodi, èparticolarmente interessante l’aspettorelativo all’evolversi, nel tempoconsiderato, delle combinazioni etenute di volo e di terra del personalepilota e specialista. Aspetto checonsentirà, tra l’altro, ai più anzianidei nostri associati di ricordare, ecerto con tanta nostalgia, i giovanilianni di servizio prestato nell’ArmaAzzurra indossando una di quelleProseguendo nell’iniziativa, intrapresada tempo e oggetto di unaprestigiosa collana, di far conoscerele figure di quanti hanno fattivamentecontribuito alla sviluppodell’aviazione nel nostro paese, enon solo in questo, l’autore ha datoora alle stampe questa ottava raccoltadi nomi, forse sconosciuti aipiù, ma che hanno segnato importantimomenti nella storia dei meravigliosomondo del volo offrendoviil loro notevole contributo.Si tratta di ventidue personaggi traaerostieri, tecnici, piloti, costruttori eprogettisti italiani che - insieme aitanti altri già ricordati da Evangelistinei sette volumi della collana già pubblicatie a quelli che il valente autorecertamente si ripromette di riportarealla memoria nel futuro - svolsero laloro attività nel lungo periodo che vadall’età dei precursori e dei pionierifino agli anni Trenta del secolo scorso.Ricco di fotografie e disegni, nonchédi interessanti aspetti tecnici escientifici, il volume ha tra l’altro ilpregio di coprire ampie lacune finoraesistenti nella storia dell’aerostaticaitaliana. (SB)Disponibile presso l’editore IBN, Viadei Marsi, 57, 00185 Roma, telef.064452275, fax 0662288537, e.mail:info@ibneditore.itIl nipote di uno dei piloti protagonistidella storica impresa che aprì lastrada ai collegamenti aerei commercialitra i Continenti, l’allora tenPietro Ratti, ricostruisce dettagliatamentein questo libro la preparazionee lo svolgimento di quel volo checostituì “l’inizio di una nuova era”per l’aviazione civile, e non solo diessa, in tutto il mondo.Corredato di numerose fotografiesovente inedite e di un’ampia documentazionestorica, il testo - partendoda un breve riassunto della storiadell’aeroplano a motore e dai lineamentidella figura di Italo Balbo, l’ideatoredella crociera - prende inesame tra l’altro il velivolo S.55 conil quale essa fu condotta, l’idroscalodi Orbetello nel quale fu preparatapresso la Scuola di navigazionealturiera che vi aveva sede, la composizionedelle quattro Squadrigliedi tre velivoli ciascuna, più due diriserva, e dei relativi equipaggi chevi presero parte, e il percorso insette tappe, per 10.350 km complessivi,da Orbetello fino al trionfalearrivo a Rio de Janeiro. con il ricordodegli incidenti che occorsero adue degli aerei impiegati.Una disamina attenta e interessanteche non trascura quanto riguardaanche l’assistenza offerta lungo larotta dalle otto unità navali dellaMarina Militare ai nostri aviatori eil risalto dato all’evento dai mezzid’informazione italiani e internazionali.(SB)Disponibile presso l’editore IBN, Viadei Marsi, 57, 00185 Roma, telef.064452275, fax 0662288537, e.mail:info@ibneditore.it


T-50 Sud Coreani della pattuglia acrobatica “Black-Eagles”

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