64 OCCHIPINTITABELLA 4 - Studio dei rapporti tra alterazioni del rachide cervicale, dorsale e lombosacrale nei gruppímaschili di O.T. ein gruppi, appaiati per sesso ed età, di controllo (ogni gruppo di controllo n = 50):chi quadrato con correzioni di Yates ( X 2) e relativo livello di significatività; rapporto fra tassi (RT) erelativo intervallo di confidenza al 95%.Gruppo Spondiloartropatia O.T. Controlli x2 Livello RT (intervallo dietà e sesso significatività confidenza al 95%)26-35 d Cervicale 77 10 29,49 p < 0,001 7,28 (3,7-16,2)Dorsale (Il e III grado) 26 4 5,77 p < 0,001 6,52 (1,4-30,1)Lombosacrale 43 12 6,70 p < 0,001 3,57 (1,4 - 9,4)36-45 d Cervicale 64 32 11,50 p < 0,001 2,01 (1,3- 3,0)Dorsale (11 e III grado) 21 10 1,91 N.S. 2,10 (0,7 - 6,0)Lombosacrale 51 28 5,80 p < 0,001 1,83 (1,1 - 3,0)46 d Cervicale 57 40 0,01 N.S. 1,08 (0,2 - 4,8)Dorsale (Il e III grado) 21 4 5,17 p < 0,001 5,3 (1,2-22,5)Lombosacrale 48 50 0,0001 N.S. 0,95 (0--)TABELLA 5 - Rapporti standardizzati di malattia per l'età e relativa significatività statistica analizzatamediante test X2 nel confronto della patologia del rachide cervicale, dorsale e lombosacrale negli <strong>operatori</strong>O.T. e nel gruppo di controllo (dati relativi al solo sesso maschile).Segmento,del rachiaeCasiosservatiCasiattesiCervicale 85 44,12Dorsale 32 10,00Lombosacrale 68 44,80RSM x2 Livellosignificatività192,65307,00152,0037,8844,8012,01p < 0,001p < 0,001p < 0,001Dis CUS SIONEI risultati emersi consentono l'espressionedi alcune valutazioni di merito riguardantitanto la postura di lavoro che i dati clinici.Circa la postura di lavoro valgono le seguenticonsiderazioni:la digitazione a braccia non supportatecondiziona un riguardevole impegno isometricodella muscolatura del cingoloscapolo-omerale e soprattutto dei m.trapezi superiori e dei m. estensori delcapo (1, 21): tale stato di costante contrazioneisometrica, stimato intorno al 20-25% dellaM.C.V. per il m. trapezio (14) condiziona asua volta unostato di ridotta irrorazione dei muscoli stessie pertanto di « cattiva nutrizione » dellestrutture di supporto del rachide cervicale:in tali condizioni, si determina un processodi precoce invecchiamento di tali strutture(3).La posizione a braccia non supportate condizionadel pari un analogo interessamentodelle strutture articolari e muscolari del trattodorsale del rachide, in . particolare nellasua porzione più alta.La postura del tronco determina pressionilombari (disco L 3-L 4) di circa 60 kg (9). Ildisco intervertebrale, non essendo dotato divascolarizzazione propria, si nutre esclu-
LAVORO Al VDT E ALTERAZIONI DEL RACHIDE 65sivamente per diffusione di sostanze nutritivedai tessuti vicini. Perché questo avvengaè necessario che la pressione sul disco siafrequentemente cambiata al di sopra e al disotto di una pressione critica (circa 65 kg);in pratica è necessario che il soggetto cambispesso posizione (13). Posizioni fisse protrattedeterminano, siano esse al di sopra oal di sotto del valore critico di pressione,condizioni di cattiva nutrizione del disco epertanto contribuiscono ad innestare il processodi degenerazione dello stesso.Inoltre, tenuto conto della distribuzionedei turni e delle pause, gli <strong>operatori</strong> telefoniciallo studio stanno « seduti » per più di4 ore per turno (su un turno di 7 ore, considerandouna pausa di 12 minuti ogni oradi lavoro, la posizione seduta risulta mantenutaper più di 5 ore).Ciò è considerato un periodo eccessivodi lavoro sedentario (11, 17).In sintesi ne emerge che la postura dell'operatoretelefonico comporta la presenzadi:rischio per il rachide cervicale dovutosia alla posizione flessa del capo, sia alladigitazione senza un supporto per gliavambracci;rischio per il rachide dorsale dovutosia alla digitazione a braccia non supportate,sia alla posizione prevalentementein cifosi della colonna dorsale;rischio per il rachide lombosacrale perla fissità di posizione e di caricodi-scale e per il fatto di esseremantenuta per più di 4 ore per turno.Circa i dati clinici, emersi, valgono questeulteriori considerazioni:— le frequenze di alterazioni del rachidenelle classi di età più elevate (46-55 anni)sono risultate inferiori a quelli di classi di etàpiù giovani; le stesse, almeno nel sesso maschile,sono risultate sovrapponibili a quelledel gruppo appaiato di controllo.Non esiste una piena e plausibile spiegazionedel fenomeno se non, almeno, in parte,presumendo l'esistenza, nel passato, di un fenomenodi « selezione » (allontanamento dalla« mansione ») dei lavoratori che ha « privilegiato» di più i portatori delle affezioniin esame facendo rimanere come <strong>operatori</strong>telefonici solo quelli relativamente menoaffetti da spondilopatie.— 1 restanti confronti operati mostranoal contrario una tendenza univoca: quella degli<strong>operatori</strong> telefonici esaminati a contrarre(almeno nel sesso maschile) più facilmenteuna patologia dei tratti cervicale, dorsale elombosacrale rispetto a soggetti, appaiati persesso ed età, non professionalmente espostia fattori di rischio per il rachide. L'eccessodi casi oscilla in funzione delle età (alto neipiù giovani, basso nei più anziani) e deldistretto considerato, ma nel complesso èsignificativo sotto il profilo statistico.— Particolarmente rilevante è risultato ildato, costante ed univoco, relativo al trattodorsale.Sia alle manovre cliniche che mediantequestionario è risultato che questo trattoè frequentemente compromesso negli <strong>operatori</strong>telefonici, specie in confronto con i gruppidi controllo, nei quali la prevalenza dispondilopatie dorsali è molto contenuta rispettoagli altri segmenti di rachide. Ne èderivato che la probabilità di contrarre affezionidel rachide, per via della specifica condizionedi lavoro degli <strong>operatori</strong> telefonici, èparticolarmente elevata proprio nel caso deltratto dorsale.L'analisi combinata delle posture di lavoro edelle condizioni clinico-funzionali del rachidepresso una collettività di <strong>operatori</strong> telefoniciha permesso di evidenziare l'esistenzadi un rischio posturale da un lato e di un eccessodi alterazioni di tutti i distretti delrachide, rispetto a gruppi di controllo, dall'altrolato.Si può pertanto avanzare l'ipotesi chepresso la popolazione di <strong>operatori</strong> telefonicile condizioni posturali e, più in generale,di lavoro condizionano un « invecchiamento» ed una « usura » dell'intera colonna ver-