25.08.2015 Views

Rinnovo del permesso di soggiorno e sentenza di condanna di ...

Rinnovo del permesso di soggiorno e sentenza di condanna di ...

Rinnovo del permesso di soggiorno e sentenza di condanna di ...

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Merita,pure,<strong>di</strong> essere sottolineato che in alcuni casi è accaduto che gli interessati si siano vistirifiutare il perfezionamento <strong>del</strong>la regolarizzazione perché risultavano segnalati nel SistemaInformativo Schengen,sebbene nel frattempo avessero già ottenuto, dalle autorità estere cheavevano inserito la segnalazione nel S.I.S., la cancellazione <strong>del</strong>la segnalazione.Anche per tale ragione un provve<strong>di</strong>mento generico <strong>di</strong> rifiuto <strong>del</strong>la regolarizzazione per lasemplice segnalazione <strong>del</strong>l’interessato nel SIS risulta essere un provve<strong>di</strong>mento illegittimo chepuò essere validamente impugnato.Altri dubbi sulla legittimità <strong>del</strong>la espulsione <strong>del</strong> citta<strong>di</strong>no straniero in presenza <strong>di</strong> una <strong>sentenza</strong><strong>di</strong> <strong>condanna</strong> penale sono stati espressi, <strong>di</strong> recente, dal Tar <strong>di</strong> Brescia che ha rimesso alla CorteCostituzionale la valutazione <strong>del</strong>la legittimità <strong>del</strong>la <strong>di</strong>sciplina contenuta nel TUsull’immigrazione(5).La sezione <strong>di</strong>staccata <strong>di</strong> Brescia <strong>del</strong> T.A.R. Lombar<strong>di</strong>a,infatti,dubita <strong>del</strong>la legittimitàcostituzionale, per violazione degli artt. 3 e 13 <strong>del</strong>la Costituzione, <strong>del</strong>l’articolo 4, comma 3, <strong>del</strong>D.lgs. 286/98, come sostituito dalla legge n. 189/2002, in correlazione con i successivi articoli5, comma 5 e 13, comma 2, lett. b, nella parte in cui la norma prevede che l’autoritàamministrativa <strong>di</strong>sponga l’espulsione <strong>del</strong>lo straniero dal territorio italiano in presenza <strong>di</strong><strong>condanna</strong> per determinati reati, senza imporre l’ulteriore verifica <strong>del</strong>la pericolosità sociale <strong>del</strong>lapersona.Secondo i Giu<strong>di</strong>ci bresciani,sebbene la legge "Bossi-Fini" abbia introdotto - con il nuovo terzocomma <strong>del</strong>l’art. 4 - un <strong>di</strong>vieto generalizzato <strong>di</strong> ingresso nei confronti degli stranieri <strong>condanna</strong>tiin Italia per <strong>del</strong>itti per i quali è previsto l’arresto - obbligatorio o facoltativo - in flagranza,nonché per altri più gravi reati,la nuova <strong>di</strong>sposizione troverebbe applicazione in virtù <strong>del</strong>successivo art. 5,comma 5, anche nei confronti <strong>di</strong> chi è già titolare <strong>di</strong> <strong>permesso</strong> <strong>di</strong> <strong>soggiorno</strong>atteso che tale norma stabilisce le con<strong>di</strong>zioni per il rinnovo richiamando quelle previste perl’ingresso.Non solo, ma la nuova <strong>di</strong>sposizione si applicherebbe anche nei confronti dei <strong>condanna</strong>ti perreati commessi o ad<strong>di</strong>rittura giu<strong>di</strong>cati prima <strong>del</strong>l’entrata in vigore <strong>del</strong>la legge 189/02.Dal <strong>di</strong>niego <strong>di</strong> rinnovo <strong>del</strong> <strong>permesso</strong> <strong>di</strong> <strong>soggiorno</strong> conseguirebbe poi l’espulsione previstadall’art. 13, comma 2, lett. b per lo straniero il cui <strong>permesso</strong> <strong>di</strong> <strong>soggiorno</strong> sia stato revocatoper effetto <strong>del</strong>l’art. 5, comma 5.Secondo il TAR Brescia, dunque, il nuovo sistema finirebbe per introdurre una nuova formain<strong>di</strong>retta <strong>di</strong> espulsione amministrativa autonoma a seguito <strong>di</strong> <strong>condanna</strong> penale.Il TAR Brescia sottolinea,sul punto, che il principio affermato dalla Corte Costituzionale con la<strong>sentenza</strong> n. 58/1995 è stato recepito dall’art.15 <strong>del</strong>lo stesso D.Lgs. 286 <strong>del</strong> 1998, che nel<strong>di</strong>sciplinare l’espulsione a titolo <strong>di</strong> misura <strong>di</strong> sicurezza,consente al giu<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> or<strong>di</strong>nare la stessaqualora lo straniero sia stato <strong>condanna</strong>to per taluno dei <strong>del</strong>itti previsti degli articoli 380 e 381<strong>del</strong> co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> procedura penale, sempre che lo stesso risulti "socialmente pericoloso".(6)Non si spiegherebbe, <strong>di</strong> conseguenza perché il nuovo terzo comma <strong>del</strong>l’art. 4 <strong>del</strong> D.lgs. 286/98finisca per consentire all’autorità amministrativa in connessione con le altre norme richiamate<strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre l’espulsione <strong>del</strong>lo straniero dal territorio italiano in presenza <strong>di</strong> <strong>condanna</strong> perdeterminati reati senza imporre la valutazione, in concreto, <strong>del</strong>la pericolosità sociale, così comeè invece tenuto a fare il giu<strong>di</strong>ce, per gli stessi reati, nell’applicazione <strong>del</strong>l’espulsione a titolo <strong>di</strong>misura <strong>di</strong> sicurezza, dal momento che gli effetti dei due provve<strong>di</strong>menti risultano analoghi.Tuttavia,non solo per questo motivo il TAR Brescia riterrebbe violato il principio <strong>di</strong> eguaglianzaenunciato nell’art. 3 <strong>del</strong>la Costituzione.Un ulteriore profilo <strong>di</strong> <strong>di</strong>sparità <strong>di</strong> trattamento deriverebbe dal fatto che, mentre l’art. 445c.p.p. non consentirebbe l’applicazione <strong>di</strong> misure <strong>di</strong> sicurezza per le sentenze pronunciate aseguito <strong>di</strong> patteggiamento, atteso che il terzo comma <strong>del</strong>la stessa norma prevederebbe,invece,espressamente che il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> ingresso (e quin<strong>di</strong>, come si è detto, il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> <strong>soggiorno</strong> el’espulsione) deriverebbe,comunque,dalla <strong>sentenza</strong> <strong>di</strong> <strong>condanna</strong>, anche se pronunciata aseguito <strong>di</strong> "patteggiamento".L’or<strong>di</strong>nanza <strong>di</strong> remissione conclude affermando che, poiché l’espulsione è misura che incidesulla libertà personale, se la stessa viene <strong>di</strong>sposta senza un previo giu<strong>di</strong>zio sulla pericolositàsociale nel caso concreto, essa finisce con il porsi in contrasto anche con l’art. 13 <strong>del</strong>laCostituzione, norma applicabile a tutti gli in<strong>di</strong>vidui, citta<strong>di</strong>ni e non citta<strong>di</strong>ni.Di <strong>di</strong>verso avviso appare l’opinione <strong>del</strong> Tar <strong>del</strong>l’Emilia Romagna (7) per il quale La legittimità<strong>del</strong> provve<strong>di</strong>mento impugnato va valutata in relazione alle mo<strong>di</strong>ficazioni apportate al T.U.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!