LETTERE FACOLTÀ
LETTERE 2006 11.pdf - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Università ...
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IL FENOMENO CONFRATERNALE IN ITALIA<br />
Fig. 6 - Bossolo per votazione appartenuto alla Confraternita del<br />
Corpus Domini di Urbino (sec. XVIII).<br />
della penitenza, finirono per contribuire tanto silenziosamente<br />
quanto concretamente alla salvezza della Chiesa<br />
nel tormentato periodo della propagazione e della divulgazione<br />
dell'eresia 6 .<br />
Siamo dunque ben lontani ormai dalle espressioni disordinate<br />
e spettacolari e a tratti persino lontane dall'ortodossia<br />
propria dell'ascetismo laico medioevale: il laicato<br />
devoto, che vive ed opera in seno alle confraternite, ripropone<br />
infatti - alla luce di una grande apertura verso ogni<br />
strato della popolazione - l'esigenza di una vita cristiana,<br />
che superi il diffuso individualismo religioso per tornare<br />
alla tradizione e per riappropriarsi dei valori comunitari e<br />
liturgici del primo Cristianesimo. Ecco perchè possiamo<br />
attribuire a tali associazioni un importante ruolo di trasformazione<br />
della comunità ecclesiale: esse, infatti, si mostrano<br />
ormai sempre più consapevoli di appartenere in qualche<br />
misura alla vita stessa della Chiesa e di poter concretamente<br />
collaborare alla risoluzione della grave crisi che<br />
da troppo tempo ormai la travagliava.<br />
A partire dalla fine del XV secolo in avanti - oltre a così<br />
Fig. 7 - Tabernacolo presente nella Chiesa pesarese della Confraternita<br />
del Nome di Dio e destinato a conservare una reliquia della Santa Croce.<br />
significativi cambiamenti di ordine spirituale - si rilevano<br />
però in ambito confraternale anche importanti trasformazioni<br />
di tipo organizzativo: si diffonde - ad esempio -, pur<br />
non generalizzandosi, l'uso dell'approvazione della confraternita<br />
e/o dei suoi Statuti da parte dell'ordinario diocesano,<br />
che in concomitanza di quest'atto è anche solito<br />
concedere ai fratelli indulgenze e privilegi. Uno stato di<br />
fatto, questo, che non poteva comunque essere considerato<br />
un tentativo di subordinazione o di trasformazione giuridico-strutturale<br />
delle confraternite da parte della gerarchia,<br />
bensì un semplice avvio a renderle una utile e preziosa<br />
organizzazione su scala diocesana presente in quasi<br />
tutte le parrocchie, e in quanto tali investite di una importante<br />
e delicata funzione: quella cioè di "raccogliere le<br />
energie del laicato intorno ai parroci e al vescovo". Le confraternite,<br />
gelose come erano della propria autonomia,<br />
continuarono in ogni caso a conservare quella indipendenza<br />
nei confronti dell'autorità non solo civile, ma anche<br />
ecclesiastica, che da sempre costituiva una loro peculiare<br />
caratteristica e che consentiva a ciascuna di esse di godere<br />
di una grande libertà di azione specie in momenti, nei<br />
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