09.09.2015 Views

Journal

interno-mcj-1_2015-2

interno-mcj-1_2015-2

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

non separabile da un buon equilibrio binoculare.<br />

Molti sono i portatori di LaC multifocali sia RGP<br />

(rigide gas permeabili), che morbide idrofile,<br />

soddisfatti dell’uso anche davanti al videoterminale,<br />

nonostante i pregiudizi generali. E’ ovvio che tutto<br />

può rappresentare una complessità in più da gestire<br />

ma in questo giudizio è comunque l’interesse e la<br />

volontà dell’utente che deve rimanere al centro. Le<br />

LaC, infatti, sono a volte un presidio imprescindibile<br />

oppure sono semplicemente un vezzo estetico.<br />

Un accenno meritano i trattamenti superficiali<br />

come l’antiriflesso, spesso non scindibile, che<br />

rappresenta un buon rimedio per attenuare la<br />

normale riflessione delle superfici trasparenti che<br />

però aumenta con l’aumentare della curvatura delle<br />

lenti e in presenza di fonti luminose tra cui lo stesso<br />

monitor.<br />

Il costo di questi dispositivi varia molto a seconda<br />

delle ‘prestazioni’. Una buona lente “a profondità<br />

di campo” o degressiva, funzionante fino a circa un<br />

metro, a parità di materiali e optional, costa circa<br />

un quaranta per cento in più di una normale lente<br />

monofocale.<br />

Di contro è facilmente accertabile che il ricambio,<br />

cioè la necessità di adeguare la correzione<br />

all’evolversi della presbiopia, è più lento con lenti<br />

correttive dalle migliori prestazioni.<br />

E’ perciò di fondamentale importanza che il medico<br />

competente accerti le problematiche inerenti la<br />

visione al videoterminale, in rapporto ai dispositivi<br />

di correzione ed alle caratteristiche dell’ambiente di<br />

lavoro e sia supportato in questo percorso da uno<br />

specialista in grado di concorrere alla realizzazione<br />

del progetto di prevenzione visiva.<br />

Conclusioni<br />

L’individuazione e soprattutto la realizzazione di<br />

una efficace ‘lente progressiva’ nasce spesso da<br />

una prescrizione specialistica, ma si concretizza<br />

al meglio attraverso l’opera specializzata di un<br />

valido ottico e, ancora meglio, optometrista.<br />

In ambito professionale è rilevante l’azione del<br />

medico competente che ha il compito di verificare<br />

la compatibilità fra organo della vista e ‘richieste<br />

della mansione’, finalizzata alla formulazione<br />

del giudizio di idoneità specifica al lavoro, con<br />

l’auspicabile supporto di figure specialistiche che<br />

portino il proprio valore aggiunto nelle diverse fasi<br />

di progettazione di un ‘occhiale progressivo’, dalla<br />

misurazione della vista fino all’addestramento.<br />

Differentemente dall’idea, o meglio dall’auspicio,<br />

che nutrono numerosi videoterminalisti<br />

ultraquarantenni, le esperienze degli autori<br />

ritengono che difficilmente un’unica lente<br />

progressiva possa soddisfare al massimo livello tutte<br />

le esigenze personali, sia con riferimento ad attività<br />

professionali che richiedono un impegno visivo<br />

‘statico, ravvicinato e protratto’, che ad attività<br />

extraprofessionali come guidare un autoveicolo,<br />

passeggiare o praticare diversi sports. I limiti tecnici<br />

che affliggono questi prodotti sono ancora evidenti<br />

nonostante il progresso tecnologico rispetto ad<br />

una correzione ideale o al sistema visivo indenne<br />

da difetti. Ciò nonostante rappresentano, in molti<br />

casi un compromesso accettabile, soprattutto<br />

per questioni pratiche, tanto da essere diffuse<br />

comunemente nel mondo da lungo tempo e<br />

accettate da milioni di portatori. Sempre nel<br />

rispetto di una buona prassi.<br />

Nell’ambito del lavoro in ufficio si fa preferire<br />

in molti casi l’adozione di una lente progressiva<br />

‘personalizzata’, per distanza ‘medio-vicina’,<br />

concepita al termine di un percorso condiviso<br />

dalle migliori professionalità già ricordate.<br />

L’attività in esterno, perciò dedicata alla lunga<br />

distanza, richiederà l’adozione di un altro occhiale,<br />

‘monofocale’ oppure progressivo per le media-lunga<br />

distanza.<br />

In conclusione, è auspicabile il ricorso a diverse<br />

professionalità nella realizzazione di una efficace<br />

correzione, soprattutto se riferita ad una intensa<br />

attività professionale in ufficio, che può mettere a<br />

dura prova l’apparato oculovisivo dell’operatore.<br />

In questo ambito il medico competente, forte della<br />

conoscenza di lavoratore, ambiente e mansione, può<br />

assumere un importante ruolo di coordinamento,<br />

se supportato da specialisti del settore, orientati a<br />

concorrere alla realizzazione del miglior confort<br />

oculo-visivo del videoterminalista.<br />

Ufficio & Salute<br />

31

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!