Don Arturo Virilli - Istituto Elvetico web site
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la parola a . . .<br />
Cari Exallieve, Exallievi e Amici di <strong>Don</strong> Bosco, al termine<br />
del 2005, vi giunga il mio saluto e augurio per poter proseguire<br />
con quell’entusiasmo che ci ha donato Il Signore<br />
Gesù accettando di venire vicino a noi con il suo Natale. Ha<br />
voluto scegliere il calore e l’affetto di una Famiglia per<br />
dimostrare quanto questa realtà è importante ancora oggi<br />
per una sana educazione e per la santificazione dei suoi<br />
membri, genitori e figli.<br />
È fondata proprio sulla famiglia la “Strenna”, lo slogan<br />
messaggio su cui ci invita a riflettere e operare il Rettor<br />
Maggiore dei salesiani del mondo, IX successore di <strong>Don</strong><br />
Bosco <strong>Don</strong> Chavez Villanueva. Così scrive per tutta la<br />
Famiglia salesiana per l’anno pastorale 2005-2006:<br />
“A centocinquant’anni dalla morte di Mamma Margherita,<br />
madre della famiglia educativa creata da <strong>Don</strong> Bosco a<br />
Valdocco, rinnoviamo il nostro impegno per assicurare una<br />
speciale attenzione alla famiglia, che è culla della vita e<br />
dell’amore e luogo primario di umanizzazione”.<br />
A coronamento di tutto questo aspettiamo con ansia la<br />
probabile “Beatificazione” di Mamma Margherita durante<br />
l’anno 2006. Ci piace ricordare prima di tutto il grande<br />
esempio educativo della Famiglia di Giovannino Bosco ai<br />
Becchi di Castelnuovo e poi il dono disinteressato della<br />
Famiglia di Valdocco dove <strong>Don</strong> Bosco e Mamma<br />
Margherita diventano il Padre e la Madre di tanti ragazzi<br />
orfani o senza la vicinanza della loro famiglia.<br />
Se questo è potuto avvenire è perché all’origine c’è stata<br />
una Sacra Famiglia, composta da Gesù Giuseppe e Maria,<br />
alla quale ispirarsi e dalla quale attingere i valori autenticamente<br />
umani, sociali, religiosi, e soprannaturali. Questi<br />
sono anche i valori vissuti e testimoniati dalla prima<br />
Famiglia salesiana di Valdocco; possano diventare, in modo<br />
particolare quest’anno, i valori di confronto per tutte le<br />
nostre famiglie.<br />
La Sacra Famiglia interceda per tutte le Famiglie e allarghi<br />
gli orizzonti della sacralità della vita e del rispetto vicendevole.<br />
Come conclusione ecco a voi un pensiero di Pino<br />
Pellegrino come seme di speranza in quest’anno di attenzione<br />
alle famiglie.<br />
“La famiglia oggi, è sempre più bersagliata, sempre più<br />
insidiata. Eppure, proprio la famiglia, è una risposta di inestimabile<br />
valore. La sua rovina non può che riservare tristi<br />
sorprese. Per questo dobbiamo difenderla, dobbiamo proteggerla.<br />
La famiglia è una realtà di cui non si può fare a<br />
meno. Sarà piena di germi e di batteri, però serve alla persona<br />
per crescere. È la qualità dei frammenti che fa la qualità<br />
del tutto. Ebbene, la famiglia è un frammento di<br />
mondo che ne guida il destino!”.<br />
Grandioso compito di testimonianza cristiana quello che ci<br />
spetta: la Madonna Ausiliatrice interceda per noi e ci aiuti<br />
a essere coraggiosi e fedeli. Un cordialissimo saluto a tutti<br />
Il Delegato Exallievi di Lugano<br />
<strong>Don</strong> Franco Colcera<br />
a tu x tu<br />
• a cura di Marc De-Ambrogi<br />
In questa edizione nostro ospite sarà<br />
Giuseppe Sonego<br />
Festa<br />
di <strong>Don</strong> Bosco<br />
martedì 31 gennaio 2006<br />
ore 18.30 ritrovo<br />
sul Piazzale dell’<strong>Istituto</strong><br />
ore 18.45 Santa Messa<br />
seguirà un rinfresco<br />
a pagina 6<br />
Vi ricordiamo inoltre di rinnovare la vostra fedele<br />
adesione alla nostra Unione versando il contributo<br />
sociale che anche quest’anno è di CHF 15.– per quello<br />
ordinario e CHF 25.– e più per quello sostenitore.
Siamo sul WEB... Visitateci! E comunicate con noi: www.istitutoelvetico.ch<br />
Pesentazione del Nuovo Sito INTERNET dell’<strong>Istituto</strong> <strong>Elvetico</strong>. Inaugurazione nel mese di Novembre 2005.<br />
Questo ritaglio è un esempio della “Home page” per ricercare quanto si desidera sapere a riguardo<br />
dell’<strong>Elvetico</strong> “Vecchio” e “Nuovo”.<br />
<strong>Don</strong> Bosco diceva . . .<br />
Fede e preghiera, ecco le nostre armi, il nostro appoggio.<br />
Uno solo è il mio desiderio: quello di vedervi felici<br />
nel tempo e nell’eternità<br />
Mettiamoci nelle mani di Dio con piena fiducia, preghiamo<br />
e tutto andrà bene.<br />
2
Cari amici, questa rubrica vuole essere il collegamento, il ponte tra gli exallievi/e e gli allievi/e<br />
che attualmente frequentano l’<strong>Istituto</strong> <strong>Elvetico</strong>.<br />
• a cura di <strong>Don</strong> Franco Colcera<br />
Test sulla Famiglia<br />
Con le quarte medie, nell’anno dedicato alla Famiglia, si è svolto un “Sondaggio Test” per valutare la sensibilità<br />
degli Adolescenti di oggi di fronte ai loro problemi esistenziali. Ragazzi e Ragazze presenti e votanti:<br />
50 (quarte medie A+B+C). Ecco le conclusioni:<br />
1 Quando io ho opinioni diverse, i genitori:<br />
21 Ragionano con me, cercando di persuadermi<br />
9 Sostengono che dovrei essere io a capirli<br />
6 Si arrabbiano<br />
3 Si sforzano di capire il mio punto di vista e le<br />
mie richieste<br />
1 Non dicono nulla, ma si capisce che sono delusi<br />
2 Quando in casa si prendono delle<br />
decisioni, i genitori:<br />
21 Mi ascoltano e tengono conto delle mie risposte<br />
13 Ragionano con me finché siamo d’accordo e poi<br />
si fa quello che abbiamo stabilito insieme<br />
9 Domandano anche il mio parere, ma poi<br />
bisogna fare quello che vogliono loro<br />
4 Stabiliscono loro quello che si deve fare<br />
3 Non mi lasciano dire le mie ragioni<br />
3 Nella mia famiglia:<br />
29 Do il mio contributo in varie cose e questo è<br />
apprezzato<br />
7 Faccio fatica a persuadere i miei genitori che ho<br />
anch’io dei diritti<br />
6 Io sono in forte contrasto<br />
5 Ognuno fa i cavoli suoi<br />
3 Se non entro nei loro schemi io non posso dire<br />
la mia<br />
Anno scolastico 2004: I diplomati di commercio<br />
3<br />
4 I genitori di solito vogliono bene al figli.<br />
I miei:<br />
31 Cercano di capire i miei problemi e mi danno<br />
consigli per la mia crescita<br />
8 In genere dicono cose giuste perché hanno<br />
esperienza<br />
5 Pensano che il bene per me sia fare quello che<br />
vogliono loro<br />
4 Mi fanno sentire in colpa se non faccio come<br />
pare a loro<br />
2 Si disinteressano, perché siamo una famiglia<br />
disastrata<br />
5 Io in famiglia, rispetto al passato:<br />
21 Mi sento considerato/a più grande<br />
15 Posso esprimermi veramente per quello che<br />
sono<br />
6 La penso in modo sempre più diverso dai miei<br />
genitori<br />
5 Mi sento meno stimato/a<br />
3 Non sono preso/a in considerazione secondo le<br />
esigenze della mia età<br />
(Viene pubblicata su questo numero una prima parte<br />
del sondaggio)<br />
I maturi del Liceo Pluricomprensivo
eL ’angolo dei ricordi<br />
• a cura di Marc De-Ambrogi<br />
In questa rubrica, vi proponiamo in ogni edizione<br />
delle fotografie tratte dal nostro archivio che<br />
documentano i nostri convegni e le attività dell’<strong>Elvetico</strong><br />
degli anni passati.<br />
La squadra di basket 1974<br />
La premiazione scolastica 1965<br />
La squadra di basket 1977<br />
Suor Enrica Cappellini con<br />
una classe 1935/36
il personaggio:<br />
Casacco 19.02.1920<br />
Carissimi exallievi ed exallieve,<br />
martedì 18 ottobre ci siamo riuniti<br />
come comitato di presidenza<br />
dell’Unione exallievi di Lugano<br />
per la preparazione del prossimo<br />
“Giornalino Internos”.<br />
Durante la seduta ci è pervenuta<br />
la triste notizia della morte di<br />
<strong>Don</strong> <strong>Arturo</strong> <strong>Virilli</strong> (85 anni di<br />
età) che moltissimi di voi hanno<br />
conosciuto all’<strong>Istituto</strong> <strong>Elvetico</strong><br />
perché lo hanno avuto come<br />
Direttore o come insegnante.<br />
Il Signore lo ricompensi per il<br />
suo proficuo lavoro di salesiano<br />
sacerdote, 57 anni di sacerdozio<br />
e 67 di vita religiosa.<br />
Dopo l’ultimo incarico di direttorato<br />
all’<strong>Elvetico</strong> che lo ha visto<br />
impostare il cambio epocale<br />
della struttura dell’<strong>Istituto</strong>, da<br />
vecchia a nuova degna del<br />
2000, ha vissuto gli anni dal 24<br />
ottobre 1995 fino al 18 ottobre<br />
2005 a Novara. Nato da<br />
Giuseppe e Crotto Ada il 19 febbraio 1920 in<br />
Casacco, diocesi e provincia di Udine in Italia, ha<br />
vissuto solo gli anni della prima infanzia nei luoghi<br />
natali.<br />
La sua formazione nell’ambiente salesiano è iniziata a<br />
Casale Monferrato (Alessandria) con le elementari e il<br />
Ginnasio. Il Noviziato a Borgomanero (1937-38) culmina<br />
con la prima professione religiosa salesiana nel<br />
1938 e la professione perpetua a Lugano nel 1944.<br />
Seguono gli anni di preparazione al sacerdozio prima<br />
a Nave (Brescia) dal 1938 al 1941 con lo studio<br />
della Filosofia e poi il corso di teologia dal 1944 al<br />
1948 che si conclude a Lione.<br />
Dal 1941 1944 svolge la sua attività pratica di<br />
“tirocinio” a Lugano. Ordinato sacerdote a Lione nel<br />
1948 viene destinato alla casa di Lugano dove prosegue<br />
la sua attività di insegnante e inizia quella più<br />
specifica di salesiano sacerdote dedito alla formazione<br />
dei giovani. Studente universitario di lingue moderne<br />
<strong>Don</strong> <strong>Arturo</strong><br />
<strong>Virilli</strong><br />
5<br />
Novara 19.10.2005<br />
completa la sua formazione con la<br />
laurea in lettere e lingua francese.<br />
Nell’ottobre 1956 viene trasferito in<br />
Italia all’<strong>Istituto</strong> San Giuseppe di<br />
Crusinallo (Novara) dove viene<br />
apprezzato dalle Suore e anche dai<br />
fedeli che incontra nelle parrocchie<br />
per la sua preparazione culturale e<br />
per la scioltezza espositiva. La sua<br />
formidabile memoria gli permetteva<br />
di esporre le sue “omelie” o lezioni<br />
di scuola o conferenze “a braccio”,<br />
cioè senza la costrizione dei fogli<br />
scritti o di leggere frequentemente<br />
tra le righe. Questa sua caratteristica<br />
l’ha sostenuto in tutti gli anni del<br />
suo insegnamento e di rettorato a<br />
Novara, a Lugano,<br />
incrinandosi solamente negli ultimi<br />
anni di vita a Novara.<br />
Ritornato a Lugano per vivere gli<br />
anni più intensi della sua attività<br />
salesiana e pastorale, dirige con<br />
fermezza e saggezza la scuola<br />
dell’<strong>Istituto</strong> <strong>Elvetico</strong>. Come se il<br />
lavoro non bastasse, ricevette<br />
anche la direzione del Liceo Diocesano di Lucino a<br />
Breganzona, riuscendo a destreggiarsi con ammirabile<br />
disinvoltura e competenza.<br />
Mentre ringraziamo il Signore per avercelo donato<br />
come educatore e Padre spirituale, lo preghiamo<br />
anche di concedergli il riposo eterno meritato con il<br />
suo continuo prodigarsi in favore dei giovani e delle<br />
loro famiglie, come anche in favore dei numerosi insegnanti<br />
incontrati all’<strong>Istituto</strong> <strong>Elvetico</strong> di Lugano o al<br />
Liceo Diocesano di Lucino a Breganzona.<br />
Come presidenza degli exallievi, ci proponiamo di<br />
essere più esaustivi nel prossimo numero di “internos”<br />
raccogliendo le testimonianze e pubblicazioni che verranno<br />
fatte di lui e che anche voi potete proporre tramite<br />
i vari canali di informazione. Vi suggerisco il<br />
canale e-mail: exallievi@istitutoelvetico.ch.<br />
Un cordiale saluto a tutti voi. <strong>Don</strong> Bosco vi benedica<br />
e vi protegga sempre. <strong>Don</strong> Franco (delegato).<br />
e
Intervista a Giuseppe Sonego, presidente della Federazione nazionale<br />
degli exallievi di S. Giovanni Bosco • a cura di Marc De-Ambrogi<br />
Giuseppe, in qualità di presidente<br />
della Federazione<br />
nazionale degli Ex Allievi di<br />
San Giovanni Bosco, cosa<br />
significa o quantomeno cosa<br />
dovrebbe significare, nella<br />
nostra società attuale, essere<br />
exallievo?<br />
<strong>Don</strong> Bosco capì l’importanza<br />
della cultura per la fede, l’importanza<br />
di evangelizzare la<br />
gioventù attraverso la scuola,<br />
attraverso l’istru-<br />
zione.<br />
Gli ex allievi<br />
hanno sperimentato<br />
la generosità esigente dei<br />
Salesiani, il loro spirito di<br />
sacrificio per i giovani, il<br />
loro attaccamento<br />
all’Eucaristia, a Maria<br />
Ausiliatrice e al Papa, il<br />
loro impegno per salvare<br />
le anime. Chi ha avuto<br />
genitori e professori<br />
magnanimi non può avere<br />
uno spirito piccolo, non può<br />
essere pusillanime. Gli ex<br />
allievi sono innanzittutto riconoscenti<br />
per il tesoro della<br />
fede ricevuto dai genitori, sviluppato<br />
armonicamente dai<br />
professori nelle Case Salesiane. Oltre alla valorizzazione<br />
di questa preziosa eredità il presidente della<br />
federazione nazionale cerca di far conoscere agli ex<br />
allievi e all’opinione pubblica attraverso articoli, riviste,<br />
libri, interviste alla televisione… le Case salesiane<br />
della Svizzera, quelle attuali e quelle passate.<br />
Nel 1989 avevo pubblicato un primo volume dal<br />
titolo: “100 anni di cammino con i Salesiani in<br />
Svizzera”. Entro Natale 2005 dovrebbe uscire un<br />
secondo volume dedicato al “Collegio <strong>Don</strong> Bosco di<br />
Maroggia 1905-1925”. Molto resta ancora da fare<br />
soprattutto per quanto riguarda la storia di Muri,<br />
scritta in tedesco e quella di Beromünster, pure<br />
scritta in tedesco. La Casa di Zurigo ha pubblicato<br />
libri in italiano e le Case della Svizzera romanda sono<br />
6<br />
state descritte da <strong>Don</strong> Pierre <strong>Don</strong>net in francese in una<br />
bellissima tesi di laurea.<br />
Come vedi, dal tuo punto di vista di docente con<br />
pluriennale esperienza, la problematica giovanile?<br />
San Domenico Savio diceva ai suoi compagni in difficoltà:<br />
“noi facciamo consistere la santità nello stare<br />
molto allegri …” L’umorismo, la gioia, l’allegria furono<br />
e sono la chiave per conquistare i giovani, specie i giovani<br />
con qualche difficoltà scolastica o morale. Oggi<br />
sono parecchi i giovani che soffrono sulla loro pelle<br />
problemi familiari, sociali, scolastici, affettivi. Il cuore<br />
dei giovani è molto ricco, bisogna affidarsi a questa ricchezza<br />
per sciogliere i cuori e poi si ottengono risultati<br />
insperati e insospettati. Non bisogna aver paura dei<br />
giovani; i nostri educatori ci proposero modelli forti di<br />
santità adolescenziale senza aver paura delle nostre<br />
reazioni, noi dobbiamo imitarli se desideriamo orientare<br />
i giovani e discutere con loro i valori cristiani.<br />
Purtroppo pochi bulli talvolta rovinano alcuni compagni<br />
e costituiscono un vero banco di prova per la pazienza<br />
dei loro docenti.<br />
Il recupero di costoro diventa estremamente difficile in<br />
una prospettiva laica, mentre la prospettiva religiosa<br />
grazie ai sacramenti ha maggiori probabilità di successo<br />
educativo.<br />
I giovani cadono spesso vittime delle capacità affabulatorie<br />
delle varie agenzie educative e delle varie<br />
società commerciali. Bisogna cercare di riportarli con i<br />
piedi per terra in modo che si preparino alla vita reale<br />
e non finiscano vittime della babele virtuale che li attanaglia.<br />
Soprattutto l’educazione affettiva non deve<br />
mancare.<br />
Come è cambiato il modo di insegnare a livello di<br />
scuola media?<br />
La scuola media era stata pensata e realizzata per<br />
superare la dicotomia tra ginnasio e scuola maggiore.<br />
Le autorità scolastiche hanno lavorato con coerenza e<br />
con costanza per migliorare la scuola media ticinese:<br />
dalle sezioni ai livelli, ai corsi opzionali, al sostegno<br />
pedagogico, al corso pratico, al servizio di orientamento…<br />
si sono sviluppati molti elementi per cercare<br />
di rispondere ai bisogni degli allievi. Un grande sforzo<br />
è stato fatto anche per introdurre le nuove tecnologie<br />
e le nuove esigenze della terziarizzazione: alfabetizzazione<br />
informatica e inglese. Un lavoro enorme è ricaduto<br />
sulle spalle dei docenti perché la scuola riflette in
modo speculare il disagio sociale e il disagio psicologico<br />
dei fruitori. A volte ci si chiede davanti a certi<br />
atteggiamenti, comportamenti o vissuti o espressioni<br />
verbali e non verbali quale professione stiamo<br />
esercitando. Ma paradossalmente proprio queste<br />
forme di disordine e di turpiloquio ci fanno misurare<br />
l’importanza del lavoro intellettuale ed educativo<br />
che la scuola media è chiamata a svolgere. Per<br />
rispondere con una frase finale direi: il modo di insegnare<br />
è cambiato soprattutto perché l’insegnante<br />
deve sempre più lavorare anche sui comportamenti<br />
degli alunni. Si consumano molte energie per mantenere<br />
un clima di lavoro favorevole all’apprendimento.<br />
Cosa rappresenta per te la figura di <strong>Don</strong><br />
Bosco?<br />
Un maestro, un sostegno, una guida, un ideale<br />
pedagogico, un grande che mi fa capire tutti i miei<br />
limiti, un grande santo che mi insegna l’umiltà ma<br />
anche che mi sprona a combattere e ad andare<br />
avanti con fiducia nonostante le eterne difficoltà. Il<br />
pensiero di <strong>Don</strong> Bosco e i pensieri di <strong>Don</strong> Bosco<br />
hanno accompagnato tutta la parte migliore della<br />
mia vita. Quando ho sbagliato, a volte in modo<br />
grave, è perché mi sono allontanato da lui. Mi sono<br />
sempre sentito amato dai Salesiani ed ho cercato di<br />
restituire loro una parte dell’amore che mi hanno<br />
dato. Sono e sarò, credo, sempre in debito. <strong>Don</strong><br />
Bosco ha amato tutti i giovani di un amore vero e<br />
profondo. Nulla ha preoccupato <strong>Don</strong> Bosco più della<br />
loro eterna salvezza.<br />
Quali sono per te i valori più importanti?<br />
È una domanda così difficile che ogni risposta mi<br />
sembra una presunzione. Posso solo fare qualche<br />
tentativo. Metterei al primo posto la generosità o<br />
per usare una parola grossa l’oblatività. Le persone<br />
generose che danno agli altri e che offrono il loro<br />
tempo mi hanno sempre colpito. Ma la generosità in<br />
genere scaturisce dalla capacità di commuoversi,<br />
dalla capacità di soffrire con l’altro, di provare compassione.<br />
La vita mi ha riservato molti doni, fra questi<br />
una carissima moglie che lavora con gli<br />
andicappati e con i disabili.<br />
Questa capacità di servire i più sfortunati con amore<br />
e con gioia mi colpisce e mi appassiona. Nella mia<br />
professione apprezzo la curiosità intellettuale, la<br />
ragione, la buona educazione, l’umiltà di fronte alla<br />
estensione dello scibile umano…. Nei rapporti<br />
umani apprezzo il perdono, la fedeltà matrimoniale,<br />
la franchezza degli amici…., la pazienza nel soppor-<br />
7<br />
tare le persone moleste o le malattie e si potrebbe continuare<br />
con altre virtù morali e teologali. La discussione<br />
sui valori più importanti è una discussione<br />
metafisica, non finirebbe più.<br />
Hai qualche aneddoto di vita salesiana che vorresti<br />
raccontare ai nostri lettori?<br />
Ne racconterò soltanto due. Un anno avevo accompagnato<br />
gli allievi del collegio <strong>Don</strong> Bosco di Maroggia al<br />
ritiro spirituale a Muzzano di Biella. Ero stanco morto<br />
quando entrai in cappella. <strong>Don</strong> Giovanni Marinone<br />
stava raccontando ai ragazzi un sogno di <strong>Don</strong> Bosco<br />
sulle conseguenze della cattiva confessione. Mi risvegliai<br />
subito e corsi subito a confessarmi. Posso e debbo<br />
ringraziare <strong>Don</strong> Giovanni Marinone se non andrò all’inferno.<br />
Lo faccio qui pubblicamente.<br />
Mia moglie ed io nel corso di un viaggio missionario<br />
con l’opera <strong>Don</strong> Bosco per le missioni eravamo sbarcati<br />
a Bombay in India. Era l‘ultimo giorno dell’anno ed<br />
avevamo visitato in compagnia di altri cooperatori salesiani<br />
i quartieri più miseri della città, pieni di gente che<br />
viveva sui marciapiedi o nelle baracche e mancava di<br />
tutto. Alla sera nel nostro piccolo albergo “avevamo le<br />
orecchie basse” e quasi quasi non osavamo consumare<br />
la cena. Ad un certo punto entrarono nella sala da<br />
pranzo <strong>Don</strong> Morganti e la sorella Margherita appena<br />
giunti da Calcutta. Vennero al nostro tavolo e videro<br />
una bottiglia d’acqua con la quale ci apprestavamo a<br />
brindare all’anno nuovo. <strong>Don</strong> Morganti con aria sorpresa<br />
ci disse: “ma che cosa fate? qui ci vuole una<br />
buona bottiglia di vino bianco del Brahmaputra!” ed<br />
aggiunse ad alta voce in latino maccheronico: “- qui<br />
bene bibit bene dormit, qui bene dormit non peccat,<br />
qui non peccat in paradisum trotolat; ergo bibamus et<br />
in paradisum trotolamus Evviva -”.<br />
Ritornò subito l’allegria e con essa la determinazione a<br />
continuare e ad accrescere le attività missionarie con<br />
coraggio e ottimismo. Questo spirito positivo ci<br />
accompagna sul cammino della vita.
Cari amici, questo spazio è dedicato particolarmente<br />
a voi. Vuole essere una occasione di dialogo tra<br />
exallievi/e. In questa rubrica aspettiamo infatti che ci<br />
scriviate per esprimerci le vostre critiche, i vostri<br />
desideri. Sarebbe molto interessante pure ricevere<br />
da voi delle testimonianze di vostri ricordi di allievi<br />
all’<strong>Istituto</strong> <strong>Elvetico</strong>, magari raccontando qualche<br />
Situazione finanziaria della nostra Unione<br />
dal 15 febbraio 2004 fino al 31 ottobre 2005<br />
8<br />
degli exallievi/e<br />
• a cura di Marc De-Ambrogi<br />
divertente aneddoto concernente vostri docenti o compagni<br />
di classe. Sceglieremo gli interventi più interessanti<br />
da pubblicare su internos.<br />
Aspettiamo tutte le vostre suggestioni ...<br />
A presto!!!!!!<br />
saldo al 15.02.2004 3’546.10<br />
tesseramenti 15’080.80<br />
interessi 3.30<br />
entrate uscite<br />
spese di stampa 10’318.90<br />
spese di spedizione 1’910.45<br />
spese ccp 275.30<br />
spese trasferta 1’076.20<br />
adozioni 1’200.00<br />
offerte 500.00<br />
saldo al 31.10.2005 3’349.35<br />
Il comitato degli exallievi vi porge i migliori auguri di BUONE FESTE!!<br />
impressum<br />
Unione degli exallievi /e <strong>Istituto</strong> <strong>Elvetico</strong>,<br />
Via Canonica 15, CH-6900 Lugano, C.C.P. 69-2735-8<br />
e-mail: franco.colcera@ticino.com<br />
Redattori: Avv. Marc De-Ambrogi (Responsabile), <strong>Don</strong> Franco Colcera<br />
Servizi amministrativi: Giorgio De Lorenzi, Marcello Gorietti, Harald Agosti<br />
Progetto grafico & stampa: Rotografica sa, 6807 Taverne<br />
Tiratura: 2’000 copie