<strong>La</strong>vinia Borromeo, nata da una famiglia nobile, ha sposato John Elkann, figlio di Margherita, figlia di Giovanni Agnelli. <strong>La</strong> madre, la tedesca Marianne Sybille Zota, ha lavorato nel campo della moda come indossatrice
B<strong>La</strong>v è il nome della nuova collezione di abbigliamento <strong>per</strong> bambini da 0 a 4 anni creata da <strong>La</strong>vinia Borromeo: un nome che gioca tra le iniziali del suo nome e il suono di be loved, quell’essere amati che tutti i bambini meritano. Ospite a Pitti Bimbo, <strong>La</strong>vinia Borromeo ha presentato la sua seconda collezione (la prima era stata presentata solo ad una selezione di buyer che l’hanno incoraggiata a proseguire l’avventura) che sarà distribuita in alcuni negozi nelle grandi città italiane, <strong>per</strong> iniziare Milano, Roma e Napoli. <strong>La</strong>vinia Borromeo è una di quelle ragazze che, guardando l’apparenza, molti giudicano fortunate a prescindere: bella, ricca, di famiglia nobile e <strong>per</strong> questo senza nessun bisogno di lavorare, con tutta una vita da godersi tra agi e divertimenti. Invece questa giovane imprenditrice da tempo ha infranto il cliché (spesso erroneo) ed già un’es<strong>per</strong>ienza nel campo del design: ha creato una linea di accessori ed una borsa <strong>per</strong> Trussardi, una serie di oggetti <strong>per</strong> la casa <strong>per</strong> Poltrona Frau. Come nasce l’ispirazione <strong>per</strong> disegnare abbigliamento <strong>per</strong> bambini? L’idea è senza dubbio arrivata quando sono diventata mamma (Leone di tre anni e Oceano di uno e mezzo sono i piccoli di casa, ndr): talvolta non sono riuscita a trovare certi capi che avevo in mente e così ho pensato di disegnarli. Abiti sportivi, adatti <strong>per</strong> tutti i giorni, facili da lavare e soprattutto colorati: queste sono le caratteristiche della collezione, insieme alla naturalità dei materiali utilizzati. Lei si occupa soprattutto dell’aspetto creativo, ma c’è tutta una parte imprenditoriale molto importante che sta a valle. Ad esempio, chi supporta B<strong>La</strong>v <strong>per</strong> intervista con di Elisa Signorini Per essere amati <strong>La</strong>vinia Borromeo racconta la nascita di B <strong>La</strong>v, la linea di abbigliamento <strong>per</strong> bambini lanciata a Pitti Bimbo quanto riguarda la confezione e la distribuzione? Per la confezione ci affidiamo a diverse aziende italiane, che garantiscono il rispetto dei nostri parametri di qualità ed ecocompatibilità. Per la distribuzione, al momento i prodotti B<strong>La</strong>v si trovano in alcuni negozi multimarca, stiamo pensando anche ad organizzare l’esportazione. Per quanto riguarda le scarpine, invece, sono nate grazie alla collaborazione con Giorgia Caovilla e la loro produzione è affidata a Matteo Masiero. Molti considerano il settore tessile come un settore maturo, le griffe lamentano cali di fatturato, nonostante questo Lei ha deciso di avviare questa attività imprenditoriale, cosa l’ha soprattutto motivata? In realtà credo che la moda italiana e il nostro settore tessile che sta a monte della filiera abbiano ancora molte frecce al loro arco. Io ci credo fortemente e mi sono buttata con convinzione in questa avventura. Poi c’è la mia grande passione <strong>per</strong> il disegno che coltivo da sempre, nonostante non abbia mai frequentato scuole specifiche, diciamo che sono un’appassionata autodidatta. Questa avventura di imprenditoria creativa si fermerà al bambino e pensa già a nuovi confini? No, il mio bacino di riferimento resterà il bimbo, questo non significa che non possano esserci progetti interessanti che esulano un po’ dall’abbigliamento: dalla primavera 2010, ad esempio, saranno in commercio dei libri di stoffa realizzati con DeAgostini <strong>per</strong> i quali io scriverò le storie. Anche questa è un’idea nata in casa, dalla constatazione che i bambini riescono a sporcare tutto e che tutto deve essere facilmente lavabile. Anche i libri. 4 luglio 2009 11