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varie ATTUALITÀ I giovani vanno di moda A Milano Moda Uomo i numeri positivi lasciano tutti felici Chiusura con soddisfazione da parte di tutti per Milano Moda Uomo. La Camera della Moda ha avuto un’edizione con tutte le maison inserite nel calendario ufficiale, senza sovrapposizioni o ritardi eccessivi e con un’ottima distribuzione dei marchi nei quattro giorni. 94 le collezioni in calendario, delle quali 41 sfilate, 35 presentazioni e 20 presentazioni su appuntamento negli showroom: una cifra che rappresenta il 16% per cento in più rispetto a gennaio. ‘Sono pienamente soddisfatto - dice il presidente della Camera Nazionale della Moda Boselli - oltre che per gli ottimi traguardi organizzativi e logistici, anche per i segnali positivi che hanno caratterizzato questa edizione. La situazione rispetto all’inizio dell’anno è migliorata ed è certamente una buona cosa. I presupposti per continuare sulla buona strada della ripresa ci sono, soprattutto se si continua a puntare sulla qualità del Made in Italy”. 16 4 luglio 2009 Si è conclua con la cerimonia di premiazione allo Sheraton Diana Majestic di Milano la quinta edizione del Premio Giovani Imprenditori della Moda, istituito per riconoscere le eccellenze nel panorama sociale ed economico italiano. La giuria ha sclto Lorenzo Braccialini marketing director di Braccialini, Eleonora Anselmi, business developer di Chimera Gold, Gianmarco Gabrieli, consigliere delegato di I Pinco Pallino, Marco Rossini, presidente e amministratore delegato di Rossini Trading ed Erika Lualdi, amministratore delegato di BeeQueen. Il premio speciale per lo stilista-imprenditore è stato assegnato a Francesco Martini Coveri. A consegnare i premi sono stati Guido Corbetta, prorettore dell’Università Luigi Bocconi, e Mario Boselli, presidente della Camera della Moda per la categoria business to consumer abbigliamento, Paolo Bastianello, consigliere incaricato di Smi per l’internazionalizzazione/fiera) per la categoria business to business, Daniele Salmaso, presidente del Gruppo Giovani Anci per la categoria business to business accessori, Andrea Paliani, partner Ernst & Young per la categoria gioiello, ancora Mario Boselli e Giulia Pirovano, direttore della Camera Nazionale della Moda nella categoria start up. Nella categoria Business to Consumer Abbigliamento il premio per il giovane imprenditore impegnato anche in ruoli manageriali è andato a Gianmarco Gabrieli “per aver saputo sviluppare l’azienda di famiglia dedicando attenzione agli aspetti sociali, etici ed associativi del settore”. Nel Business to Consumer Accessori la scelta è caduta su Lorenzo Braccialini “per aver saputo dare slancio all’azienda, coniugando la tradizione artigianale con un’innovativa visione del mercato”. Nel Business to Business riconoscimento per Marco Rossini “per aver reso tecnologia, sicurezza e organizzazione logistica i punti di forza di Rossini Trading”. Eleonora Anselmi ha vinto nel Gioiello “per avere saputo con passione, infaticabile energia e grande forza di volontà portare con successo la Chimera Gold, azienda di famiglia, in nuove aree di business”. Altro premio in rosa nello Start up, con Erika Lualdi, “riuscita con BeeQueen a realizzare il proprio progetto imprenditoriale, creando un marchio che valorizza la capacità artigianale e i tessuti italiani, con accostamenti inediti”. Infine il premio speciale per Francesco Martini Coveri, direttore creativo di Enrico Coveri Maison “per aver raccolto con spirito frizzante e giocoso la tradizione di famiglia portando sulle passerelle novità e sorprese che fanno tendenza”.
Ecco la detassazione Il meccanotessile può respirare dopo il decreto sulla legge Tremonti Chi investe gli utili nell’acquisto di macchinari risparmierà il 50% Buone notizie per il meccanotessile italiano: il 26 giugno è stata infatti approvata dal Consiglio dei Ministri la bozza del decreto contenente la riedizione della legge Tremonti sulla detassazione sugli utili reinvestiti e pone un tetto massimo alla commissione di massimo scoperto, che non potrà superare lo 0,5% per trimestre dell’importo dell’affidamento. Per la detassazione sugli utili reinvestiti in macchinari si prevede l’esclusione dall’imposizione sul reddito di impresa del 50% del valore degli investimenti in macchinari, fatti fino al 30 giugno 2010. Tutti provvedimenti che le associazioni di categoria della meccanica, aderenti a Federmacchine, avevano sollecitato. “La detassazione degli utili reinvestiti è una misura indispensabile per il settore – ha detto Sandro Salmoiraghi, presidente di Acimit – e servirà a rilanciare la domanda di macchinario tessile da parte delle molte aziende tessili che hanno bloccato nell’ultimo anno qualsiasi investimento in nuovi macchinari, ponendo così una forte ipoteca sulla propria competitività”. Il provvedimento darà una però nuova linfa a tutte le aziende dell’intera filiera. “Mi auguro – ha proseguito il presidente – che il provvedimento sia solamente il primo passo di una serie di misure necessarie a sostenere le aziende della meccanica strumentale, che rappresentano, ancora oggi, uno dei capisaldi dell’intera economia italiana”. Mariella Burani in rosso Male il primo quarter del 2009 Nonostante la perfomance positiva (+5,1%) di Antichi Pellettieri il Mariella Burani Fashion Group ha chiuso il primo trimestre con un fatturato consolidato di 171,2 milioni di euro (-5,5%) e una perdita ante imposte di 1,7 milioni, rispetto al precedente utile lordo di 16,7 milioni. La congiuntura economica e la contrazione degli ordini hanno influenzato i ricavi del gruppo, nonostante i buoni risultati delle linee per ragazzi. La posizione finanziaria netta gestionale, al 31 marzo 2009, è risultata negativa per 272,1 milioni, rispetto al debito di 256,6 milioni al 31 dicembre 2008. Forse anche per questo motivo il gruppo ha deciso di incontrare alla sede di Mediobanca le banche finanziatrici rappresentanti l’87% circa del debito oggetto di riorganizzazione. E’ stata presentata una richiesta di standstill che gli stessi istituti di credito si sono riservati di valutare in tempi brevi. L’incontro costituisce il primo di una serie relativa al preannunciato progetto di riorganizzazione dell’indebitamento. ATTUALITÀ L’ombra dei falsari su Lycra e Invista Anche Invista è finita nel mirino dei falsari, che sono riusciti a riprodurre illegalmente il marchio Lycra. Per fortuna si sono accorti dell’inganno i funzionari della dogana italiana, che hanno confiscato più di 26.000 costumi da bagno femminili contraffatti. La merce, proveniente dalla Cina e destinata al mercato italiano, è stata intercettata su un camion in arrivo dalla Gran Bretagna a Ponte Chiasso: del sequestro è stata avvisata subito Invista: “I nostri clienti si aspettano da noi azioni volte a proteggere il valore distintivo che il marchio della fibra Lycra apporta ai loro prodotti, nei vari segmenti dell’abbigliamento, fra cui l’intimo e il bagno - ha affermato Max Wiesendanger, vice presidente esecutivo di Invista e responsabile della divisione abbigliamento in Europa e Sud-est Asiatico – e consideriamo la contraffazione dei brand un problema molto serio. Il nome del marchio della fibra Lycra è sinonimo di qualità, performance e innovazione in tutto il mondo e noi continueremo a difenderne il valore con provvedimenti finalizzati a prevenire la produzione, la distribuzione e l’utilizzo illegale del nome del nostro marchio”. 4 luglio 2009 varie 17
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