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Le maioliche rinascimentali nelle collezioni della ... - Claudio Paolinelli

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Piatto con profondo cavetto (tondino). Smalto su recto e verso.<br />

Diam: 24,2 cm.<br />

Alcune sbeccature sul bordo. Al centro del cavetto lieve caduta<br />

di smalto.<br />

Provenienza: Jacob, sedicesimo barone Hastings prima del<br />

1857; per successione al ventesimo barone; Asta Hastings,<br />

1888, lotto 32; probabilmente Alfred Spero, Londra, la sua<br />

vedova, Winifred Spero; in prestito al Norwich Castle<br />

Museum; Bonham’s, Londra, 24 maggio 2000, lotto 98;<br />

Fabrizio Frizzi Baccioni.<br />

Etichetta circolare rossa con scritta stampata ART TREASU-<br />

RES EXHIBITION MUSEUM LORD HASTINGS, con<br />

numero 160 ad inchiostro, relativa all’esposizione all’omonima<br />

mostra tenutesi a Manchester nel 1857.<br />

Bibliografia: Fiocco-Gherardi in Dal Poggetto 2004, n. XII.9.<br />

138 particolare<br />

CATALOGO<br />

Note<br />

1 Dal Poggetto 2004, n. XII.9.<br />

2 Gardelli 1991, pag. 128: “Almeno dal 1480 ca. esiste una<br />

uniformità culturale che coinvolge non solo Pesaro e Urbino<br />

ma anche Casteldurante. Così è difficile operare per alcuni<br />

decenni delle discriminazioni fra i prodotti dei tre centri”.<br />

3 Piccolpasso 1980, II, pag. 111; Bartolomei 1988, pag. 101.<br />

4 Un cospicuo numero di frammenti in maiolica decorati a<br />

trofei (c. 172) conservati presso il Museo Civico di Fano, è<br />

indicativo per stabilire eventuali migrazioni di maestranze<br />

durantine <strong>nelle</strong> città limitrofe: <strong>Paolinelli</strong> 2003, p. 50.<br />

5 Bettini 2001, pag. 107; per i documenti d’archivio, v. Albarelli<br />

1986.<br />

6 Bettini 2001, pag. 110.<br />

7 Bonali-Gresta 1987, pagg. 178-179. I due studiosi riportano<br />

l’Inventario <strong>della</strong> bottega di Girolamo di Lanfranco del 1549,<br />

in cui si menzionano ben sette tipologie di decoro a trofei.<br />

8 Passeri 1838, pagg. 52-53; Vanzolini 1879, I, pag. 37.<br />

Il Passeri descrive un piatto “tutto pieno di trofei militari di<br />

chiaroscuro giallo, che campeggiano in bellissimo fondo di<br />

zaffera..., fatto in la bottega de Mastro Baldassar Vasaro da<br />

Pesaro e fatto per mano di Terenzio fiolo di Mastro Matteo<br />

Boccalaro / 1550 Terenzio fecit”.<br />

9 Il Berardi nota che la produzione di <strong>maioliche</strong> decorate a<br />

trofei con toni in “mezza tinta calda”, anche se attestata a<br />

Pesaro risulta essere “piuttosto rara”; Berardi 1984, pag. 191.<br />

10 Gresta 2003, pagg. 319-321.<br />

11 Si confrontino i frammenti in <strong>collezioni</strong> private pubblicati<br />

in: Berardi 1984, pag. 315, fig. 114b; Gresta-Bonali 2001, pag.<br />

349, fig. 17; Gresta 2003, fig. 2.<br />

12 Giacomotti 1974, nn. 765, 766; Mancini Della Chiara 1979,<br />

nn. 54, 55, 88; Battistelli-Diotallevi 1982, pag. 132; Fiocco-<br />

Gherardi 1997, nn. 14, 17.<br />

13 Rackham 1940, n. 608.<br />

14 Il Rackham trova stringenti analogie in un piattello con<br />

putto centrale e tesa a trofei datato 1540, conservato al British<br />

Museum, Wilson 1987, n. 123.<br />

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