Tumore a cellule granulose - ConsultiMedici.it
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<strong>Tumore</strong> a <strong>cellule</strong> <strong>granulose</strong><br />
Descrizione di un caso<br />
Granular cell tumor of the breast. Report of a case<br />
Michele DE CEGLIE - Angela GRIMALDI - Gabriella SERIO* - Giuseppe INGRAVALLO*<br />
Introduzione<br />
Il tumore a <strong>cellule</strong> <strong>granulose</strong> è una neoplasia molto rara con una frequenza di circa un caso ogni mille casi di<br />
carcinoma prim<strong>it</strong>ivo della mammella [1].<br />
Fu descr<strong>it</strong>to per la prima volta come ent<strong>it</strong>à clinico patologica autonoma da Abrikossoff [2] nel 1926 e fu<br />
inizialmente chiamato mioblastoma a <strong>cellule</strong> granulari. Sebbene in passato si presumeva che originasse dalle<br />
<strong>cellule</strong> muscolari scheletriche, oggi, sulla base delle sue caratteristiche immunoistochimiche e ultrastrutturali, si<br />
r<strong>it</strong>iene che derivi dalle <strong>cellule</strong> di Schwann [3]. Haagsen e Stout (1946) ne descrissero i primi 5 casi e, ad oggi solo<br />
altri rari casi sono stati descr<strong>it</strong>ti [4].<br />
Questo tumore può essere ubiqu<strong>it</strong>ario ma si localizza più frequentemente nella lingua, nel tessuto muscolare<br />
striato e nella pelle. Nel 6-8% circa dei casi si localizza in sede mammaria e la prevalenza nel sesso femminile<br />
suggerisce l’ormonodipendenza del tumore, anche se non è stata dimostrata nessuna pos<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à per i recettori<br />
estrogenici e/o progestinici [5].<br />
L’età media di presentazione è di circa 10 anni inferiore a quella del carcinoma prim<strong>it</strong>ivo della mammella; è<br />
maggiore la frequenza in donne di colore e nella terza decade di v<strong>it</strong>a.<br />
Si tratta di un tumore benigno che generalmente non supera i 3 centimetri di diametro, curabile quasi sempre<br />
mediante escissione chirurgica. Tuttavia sono stati documentati in letteratura recidive locali in pazienti sottoposti<br />
ad escissione inadeguata [6] e rari casi di malign<strong>it</strong>à con metastasi [7, 8]. Alla luce di questi ultimi dati un preciso<br />
potenziale di aggressiv<strong>it</strong>à del tumore non è stato ancora stabil<strong>it</strong>o [4, 6, 7, 8] per cui si consiglia il follow-up della<br />
paziente.<br />
Descrizione del caso<br />
Una donna bianca di 39 anni, con cicli mestruali regolari, due gravidanze portate a termine con figli allattati al seno, anamnesi<br />
familiare negativa per neoplasie maligne della mammella ed in assenza di altri fattori di rischio, giunge alla nostra<br />
osservazione per screening senologico.<br />
All’esame obiettivo nel quadrante supero-esterno (QSE) di sinistra, in sede superficiale, si apprezza una formazione nodulare<br />
di circa un centimetro di diametro, di consistenza duro elastica, non dolente, mobile rispetto ai piani sovra e sottostanti. Non si<br />
palpano linfonodi in sede ascellare e sovraclaveare.<br />
Fig. 1. — Proiezione obliqua. La mammografia mostra a sinistra, nel QSE,<br />
una opac<strong>it</strong>à ad alta dens<strong>it</strong>à.<br />
Oblique-view mammogram of the left breast shows an irregular high-dens<strong>it</strong>y<br />
mass in the upper outer quadrant.
Fig. 3. — L’ecografia mette in evidenza una lesione solida, ipoecogena con<br />
disomogenei echi interni.<br />
The US image demonstrates a hypoechoic solid mass w<strong>it</strong>h inhomogeneous<br />
internal echoes.<br />
Fig. 4. — Sezione istologica. Il tumore mostra margini irregolari e una densa<br />
cellular<strong>it</strong>à (Ematossilina-Eosina, 100⋅).<br />
Histological section. The tumour is poorly marginated w<strong>it</strong>h high cellular<strong>it</strong>y<br />
(hematoxylin-eosin staining, 100⋅).<br />
Fig. 2. — Proiezione mirata. L’ulteriore proiezione obliqua, esegu<strong>it</strong>a con<br />
repere metallico, mette in evidenza l’irregolar<strong>it</strong>à dei margini.<br />
A targeted mammographic view demonstrates the irregular lesion margins.<br />
La mammografia mette in evidenza un corpus mammae denso, diffusamente parvinodulare. A sinistra nel QSE (fig. 1) si nota,<br />
per la sua elevata dens<strong>it</strong>à radiologica, una opac<strong>it</strong>à a margini sfumati, non delim<strong>it</strong>abili. Si esegue proiezione mirata, dopo<br />
localizzazione con repere metallico cutaneo (fig. 2). Essa appare a margini irregolari, appena sfrangiati, senza<br />
microcalcificazioni.<br />
All’ecografia (fig. 3) appare come lesione solida, ipoecogena, con disomogenei ed irregolari echi interni, a margini non<br />
defin<strong>it</strong>i.<br />
In ragione del quadro clinico-eco-mammografico la paziente viene successivamente sottoposta ad escissione locale allargata<br />
del nodulo e l’esame istologico mette in evidenza un tumore a <strong>cellule</strong> <strong>granulose</strong>. In particolare all’esame microscopico<br />
nell’amb<strong>it</strong>o di un frammento mammario di 2⋅1,5 cm si rinviene nodos<strong>it</strong>à a contorni regolari del diametro massimo di 1,5 cm.<br />
All’esame istologico (figg. 4, 5) il tumore risulta cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o da cordoni infiltranti e nidi solidi di <strong>cellule</strong> ampie, poligonali, con<br />
c<strong>it</strong>oplasma eosinofilo grossolanamente granulare, nuclei piccoli e rotondi; basso il polimorfismo nucleare; rare le m<strong>it</strong>osi.<br />
Negative le colorazioni per la evidenziazione di glicogeno (PAS, PAS-diastasi). Pos<strong>it</strong>iva la immunoreazione per la proteina S-<br />
100.
A 3 anni dall’intervento la paziente è libera da malattia e non si è verificato nessun altro problema di tipo senologico.<br />
Discussione<br />
Il tumore a <strong>cellule</strong> <strong>granulose</strong> ha caratteristiche cliniche ed eco-mammografiche simili a quelle del carcinoma<br />
prim<strong>it</strong>ivo della mammella e, sebbene la diagnosi istologica giunga spesso inaspettata, questa neoplasia deve essere<br />
inclusa nella lista delle possibil<strong>it</strong>à diagnostiche.<br />
Clinicamente può a volte risultare fisso rispetto alla fascia dei muscoli pettorali o alla cute causandone<br />
ispessimento, retrazione o edema, simulando quindi aspetti tipici del carcinoma.<br />
Sono stati descr<strong>it</strong>ti vari aspetti mammografici: da nodulo di aspetto regolare con margini ben defin<strong>it</strong>i fino a massa<br />
irregolare, spiculata, indistinguibile dal carcinoma. Le micro calcificazioni sono spesso assenti.<br />
All’ecografia si può manifestare come nodulo a struttura solida, con margini non ben delim<strong>it</strong>abili e marcata ombra<br />
acustica posteriore, ma anche con caratteristiche ultrasonografiche più benigne (margini regolari e rinforzo di<br />
parete posteriore) [9].<br />
L’esame c<strong>it</strong>ologico (FNAC) mostra aspirati di moderata cellular<strong>it</strong>à con piccoli gruppi di <strong>cellule</strong>. Queste <strong>cellule</strong><br />
hanno piccoli nuclei centrali a volte provvisti di nucleoli e abbondante c<strong>it</strong>oplasma granulare eosinofilo. Gli<br />
aspirati c<strong>it</strong>ologici possono però essere di difficile interpretazione.<br />
L’esame istologico fornisce invece la diagnosi di certezza mettendo ben in evidenza il tumore a <strong>cellule</strong> granulari<br />
tipico che dimostra una forte reazione per la proteina S-100.<br />
È inoltre negativo per i recettori estrogenici. Molti carcinomi mammari sono focalmente pos<strong>it</strong>ivi per il<br />
mucicarminio e immunoreattivi per c<strong>it</strong>ocheratina e antigene ep<strong>it</strong>eliale di membrana mentre il tumore a <strong>cellule</strong><br />
<strong>granulose</strong> non lo è [1].<br />
In conclusione, nonostante sia un tumore molto raro, il tumore a <strong>cellule</strong> <strong>granulose</strong> deve essere tenuto in<br />
considerazione come possibil<strong>it</strong>à diagnostica e la sua individuazione è resa possibile se esiste una stretta<br />
collaborazione tra il radiologo e l’anatomopatologo che permetta di porre corretta diagnosi anche nei casi meno<br />
tipici.<br />
Fig. 5. — Il tumore risulta cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o da <strong>cellule</strong> organizzate in nidi solidi,<br />
con ampio c<strong>it</strong>oplasma eosinofilo grossolanamente granulare (Ematossilina-<br />
Eosina, 400⋅).<br />
The tumour cells are arranged in well-circumscribed nests w<strong>it</strong>h abundant<br />
granular cytoplasm (hematoxylin-eosin staining, 400⋅)<br />
Bibliografia/References<br />
1) Tobin CE, Hendrix TM, Geyer SJ et al:<br />
Breast imaging case of the day. Granular<br />
cell tumor. RadioGraphics 16: 983-985,<br />
1996.<br />
2) Abrikossoff AI: Uber myome, ausgehend<br />
von der quergestreiften willkurlichen<br />
muskulatur. Virchows Arch Pathol<br />
Anat 260: 215-223, 1926.<br />
3) Mc Cluggage WG, Sloan S, Kenny<br />
BD et al: Fine needle aspiration cytology<br />
phics 19 Spec No:S11-26; quiz S260,<br />
1999.