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Mastite granulomatosa cronica. Descrizione di un caso
Chronic granulomatois mastitis. A case report
Giuseppe MELUCCI - Maria Rosaria BASILE* - Anna Maria SEBASTIO**
Introduzione
La mastite granulomatosa rappresenta una rara condizione flogistica benigna della mammella di incerta eziologia,
caratterizzata dal punto di vista anatomo-patologico da granulomi non caseosi, da microascessi perilobulari e da
un pool cellulare eterogeneo in cui prevalgono cellule epitelioidi giganti pleomorfe, istiociti, neutrofili, linfociti e
plasmacellule [1, 2, 3].
Le caratteristiche cliniche ed i reperti rilevabili alla diagnostica per immagini la rendono una evenienza spesso
indistinguibile dal carcinoma mammario. La terapia è il più delle volte chirurgica, sebbene esistono possibilità di
recidiva dopo resezione; efficace si è rilevato il trattamento conservativo con corticosteroidi [4, 5].
.
Fig. 1. — Mammografia: A) Proiezione cranio-caudale. B) Proiezione obliqua. Asimmetria mammaria da grossolana densità nel
quadrante supero-esterno destro, priva di morfologia chiaramente definibile, a limiti sfrangiati, di circa 4 cm di diametro.
Ispessimento e retrazione del piano cutaneo peri-retroareolare (punte di freccia).
Mammography: A) Craniocaudal view. B) Oblique view. Mammary asymmetry by coarse density in right superior outer quadrant,
without clearly definable morphology, with irregular borders, of 4 cm in diameter. Thickness and retraction of peri-retroareolar
skin plane (arrows).
Descrizione del caso
Donna di 40 anni, in trattamento con farmaci antidepressivi. Si sottopone a visita senologica per tumefazione ed esteso
arrossamento cutaneo a carico del quadrante supero-esterno della mammella destra.
All’esame obiettivo si evidenzia indurimento ed iperemia nel settore mammario di interesse, con associata retrazione cutanea
para-areolare. La mammografia dimostra netta asimmetria mammaria in relazione alla presenza di area di aumentata densità
che dal prolungamento ascellare della mammella destra si raccorda con la regione periareolare omolaterale (fig. 1).
L’ecotomografia mammaria documenta una formazione ipoecogena ovalare, a contorni sfrangiati di circa 3 cm di diametro,
che sembra continuarsi con strutture tubuliformi ipoecogene in direzione areolare; alla campionatura Doppler sono presenti
segni di incrementata vascolarizzazione peri-intralesionale. L’esame citologico per agoaspirazione dimostra cellule della serie
infiammatoria ma non viene ritenuto dirimente per la diagnosi. La diagnosi isto-patologica risulta essere di mastite
granulomatosa cronica (mastite perilobulare).
Considerazioni
La mastite granulomatosa costituisce una evenienza patologica priva di caratteristiche semeiologiche
patognomoniche, spesso indistinguibile dal carcinoma mammario sia dal punto di vista clinico che dei reperti
rilevabili agli esami diagnostici.
Dal punto di vista patogenetico essa è ritenuta conseguente ad una risposta autoimmune localizzata, scatenata da
fenomeni di stravaso di secreto duttale (proteine e/o lipidi) e si rileva pertanto più frequentemente in situazioni
che determinano un prolungato stato secretivo duttale, come in casi di ipeprolattinemia (farmaco-indotta o da
microprolattinoma), di squilibrio ormonale o nel post-partum [1, 2, 6].
Clinicamente esordisce con nodulo o area di indurimento mammario, con o senza dolore [3].
In uno studio riguardante 12 casi accertati istologicamente,

ipoecogena «centrale
» a margini irregolari,
vascolarizzata alla campionatura
Doppler. B) Formazioni
ipoecogene «periferiche
» tubuliformi.
Fig. 2. — Ecografia. A) Formazione
rilevano alla mammografia reperti variabili. In
particolare, riportano densità asimmetrica focale in 8 casi, massa a margini irregolari in 3 casi, nessuna anormalità
in 1 caso [7].
In un altro studio riguardante 10 casi istologicamente accertati, Engin et al. effettuano la mammografia in 7 casi,
rilevando in tutti reperti definiti non specifici [8].
Nel caso giunto alla nostra osservazione, il riscontro mammografico è stato di estesa ed irregolare densità
asimmetrica mammaria (fig. 1).
Dal punto di vista della semeiotica ecografica, il reperto più frequentemente descritto in caso di mastite
granulomatosa è di area focalmente disomogenea e/o ipoecogena, talora compatibile con un processo flogistico
[8], talora con un processo maligno [7].
In due studi di recente pubblicazione viene tuttavia sottolineato un aspetto particolare in caso di mastite
granulomatosa, caratterizzato da massa disomogenea, ipoecogena, associata a multiple strutture tubulari
ipoecogene, tra loro stipate e contigue.
La correlazione istopatologica ha dimostrato che a tali strutture tubulari corrispondono granulomi lobulocentrici
confluenti, interessanti due o più lobuli che evidenziano nel loro contesto suppurazione centrale o necrosi
colliquativa [7, 9].
Questo aspetto si è riscontrato anche nel caso in oggetto, in cui si sono rilevate una massa ipoecogena «centrale»
(in sede supero-esterna) e formazioni tubulari ipoecogene «periferiche » (in area periareolare) (fig. 2). Con
riferimento alla campionatura Doppler essa ha evidenziato segnali di incrementata vascolarizzazione peri ed
intralesionale, senza aggiungere ulteriori rilievi utili ai fini della diagnosi differenziale tra processo flogistico e
carcinoma.
Nel nostro caso, come del resto nella quasi totalità dei casi riportati in letteratura, l’esame citologico per
agoaspirazione, pur dimostrando «correttamente» cellule della sola serie infiammatoria, non è stato considerato
dirimente per la diagnosi.
Non si è proceduto al prelievo microistologico, che pure avrebbe fornito elementi decisivi per il corretto quadra
mento della lesione, poiché, nell’eveienza specifica, una diagnosi istopatologia su frustolo differente dalla
ositività non sarebbe stata ritenuta comunque conclusiva, a causa della notevole
Fig. 3. — Sezione istologica. Flogosi granulomatosa ricca in cellule giganti
da corpo estraneo.
Histological slice. Granulomatous inflammation with many foreign

ody giant cells.
estensione della lesione e dell’alto sospetto di malignità evocato dall’esame clinico, radiologico ed ecografico.
Si è proceduto pertanto ad asportazione chirurgica della massa in oggetto, che ha consentito la diagnosi istologica
definitiva (fig. 3).
In conclusione:
— la mastite granulomatosa rappresenta una evenienza da valutare nel ventaglio delle possibilità diagnostiche
differenziali nei casi di massa mammaria ad impronta infiammatoria (specie in evidenza di iperprolattinemia o di
stato ipersecretivo mammario); — va considerata la possibilità di formulare un sospetto diagnostico di probabilità
in caso di reperti mammografico di asimmetria mammaria focale ed ecografico di massa e formazioni pseudotubulari
associate; — vanno tenute presenti l’estrema rarità dell’entità, l’aspecifcità dei reperti iconografici e la
necessità, invocata da tutti gli Autori.
Bibliografia/References
1) Bassler R: Mastitis. Classification, histopathology
and clinical aspects.
Pathologe18: 27-36, 1997.
2) Poniecka AW, Krasuski P, Gal E et al:
Granulomatous inflammation of the
breast in a pregnant woman: report of a
case with fine needle aspiration diagnosis.
Acta Cytol 45: 797-80, 2001.