La Chiusa di Salorno

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Trasferta sabato 5 giugno per il fedelissimo gruppo “Padova
mission”. A distanza di due anni dall’ultima visita al reparto
di Oncoematologia Pediatrica dell‘Ospedale di Padova, Christian
e i suoi compagni consegnano una busta con più di 1000
euro raccolti nell’ambito di varie iniziative durante l’anno di
catechesi, nonché somma di vere e proprie offerte di parenti ed
amici. Un obiettivo raggiunto grazie al cuore generoso di molti
e per questo ringraziamo tutti coloro che da sempre sostengono
questo progetto.
La giornata non ha potuto mancare di una visita alla basilica di
Sant’Antonio, con la consueta tappa al chiosco interno per il
pranzo al sacco. In occasione del mercato al famoso Prato della
Valle si è ceduto alla tentazione di alcuni acquisti alle bancarelle,
per poi partire alla volta di un tipico paesino fra i Colli
Euganei: Arquà Petrarca.
Il gruppo di 30 persone con più generazioni rappresentate, ha
seguito le spiegazioni della guida Vittoria, ben preparata sulle
caratteristiche principali di questo piccolo borgo medievale,
conosciuto soprattutto per aver ospitato il famoso scrittore, poeta
e umanista italiano Francesco Petrarca e dove ancora oggi
si conservano le sue spoglie in una tomba monumentale nella
piazza principale.
Il richiamo alla memoria del poeta favorì, nei secoli successivi
alla sua permanenza in questo luogo, il sorgere di case e ville
CoNSigLio ParroCCHiaLe / PFarrgemeiNDerat
di molte famiglie venete, che costituiscono oggi un patrimonio
artistico ed architettonico degno di essere visitato e rivisitato
con particolare attenzione.
Nella sua casa è stato allestito un interessante museo per conoscere
ancora di più la sua figura, nonché la vita di allora. Così
descriveva il Petrarca l’Arquà del XIV secolo: „Fuggo la città
come ergastolo e scelgo di abitare in un solitario piccolo villaggio,
in una graziosa casetta, circondata da un uliveto e da una
vigna, dove trascorro i giorni pienamente tranquillo, lontano
dai tumulti, dai rumori, dalle faccende, leggendo continuamente
e scrivendo“.
Non è pensabile una visita fra i Colli Euganei senza un assaggio
dei prodotti locali e quindi, a conclusione della trasferta, si è
voluto organizzare una merenda presso un agritur a Vò che più
di una volta è stato meta negli interessanti percorsi enogastronomici
di alcuni partecipanti.
Una giornata intensa di emozioni, ricordi ed anche divertimento.
Si sa infatti che anche un semplice viaggio in pullman può
divenire opportunità di incontro e di affiatamento fra le persone,
e Pochi in questo senso non perde mai l’occasione di aprire i
propri confini, allargando l’invito a tutti, nella speranza che sia
unicamente il desiderio di stare bene insieme ad essere trasmesso
nell’intento delle varie iniziative.
Sicuramente anche questa trasferta ha centrato i suoi obiettivi,
visto l’entusiasmo e i ringraziamenti dei vari partecipanti. Il
grazie lo rivolgiamo soprattutto a Christian, Claudio, Daniel e
Manuel promotori dell’iniziativa e a tutti coloro che ci hanno
fatto compagnia e sostenuto in questa “mission”, perché una
storia, nel suo passaggio nella sofferenza, possa trasformarsi in
speranza e forza per chi è costretto ancora a percorrerlo.
Cinzia Dorigatti
Settembre / September - Nr. 6 La Chiusa di Salorno - Die Salurner Klause