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■ TORINO Iniziativa al Teatro Gobbetti del Collegio di Piemonte e Valle d’Aosta<br />

Il Figlio della Vedova<br />

Rappresentazione ai primi di giugno dal romanzo<br />

del massone Luigi Pietracqua<br />

Il Collegio circoscrizionale dei<br />

maestri venerab<strong>il</strong>i di Piemonte e<br />

Valle d’Aosta si è fatto promotore<br />

di una iniziativa di grande r<strong>il</strong>ievo<br />

culturale. Per tre giorni, dal<br />

3 al 5 giugno, è andata in scena al<br />

Teatro Gobbetti di Torino la rappresentazione<br />

“Il Figlio della Vedova”<br />

che ha ricordato la figura<br />

del massone Luigi Pietracqua, romanziere<br />

e alto dignitario del<br />

<strong>Grande</strong> <strong>Oriente</strong> d’Italia alla fine<br />

dell’Ottocento. Sul palcoscenico<br />

si è esibita la compagnia di Anna<br />

Cuculo grazie all’adattamento tea-<br />

Locandina<br />

trale del fratello Giuseppe Vatri.<br />

Per <strong>il</strong> <strong>Grande</strong> <strong>Oriente</strong> hanno partecipato alla prima serata, <strong>il</strong> Gran Tesoriere<br />

Piero Lojacono, <strong>il</strong> presidente circoscrizionale Marco Jacobbi, la<br />

Commissione Cultura del Collegio con <strong>il</strong> suo coordinatore Massimo<br />

M. Brighenti e numerosi fratelli.<br />

Tanta la curiosità di massoni e non per questa iniziativa che ha ricevuto<br />

<strong>il</strong> patrocinio della Regione Piemonte e dalla Fondazione CRT.<br />

L’opera denota una grande sensib<strong>il</strong>ità sociale, ma è quasi sconosciuta<br />

per essere stata scritta in vernacolo piemontese<br />

anche se la sua recente riscoperta ha subito<br />

attratto <strong>il</strong> grande pubblico per i suoi contenuti<br />

che esprimono senso di umanità e di<br />

amore per <strong>il</strong> vero.<br />

CHI ERA<br />

Luigi<br />

Pietracqua<br />

Romanziere e giornalista, nacque<br />

a Voghera <strong>il</strong> 23 gennaio 1832. E’ considerato <strong>il</strong> maggior prosatore in lingua<br />

piemontese e ha scritto numerosi romanzi storici con frequenti riferimenti<br />

massonici, tra cui “Don Pipeta l’As<strong>il</strong>è” e “I misteri d’Vanchija”<br />

(I Misteri di Vanchiglia), entrambi appartenenti alla tradizione<br />

del cosiddetto Romans stòric popolar (Romanzo storico popolare).<br />

In particolare, <strong>il</strong> “Don Pipeta l’As<strong>il</strong>è, Racont Storic”, fu tradotto in italiano<br />

da Augusto Monti su suggerimento di Italo Calvino, dopo essere<br />

comparso a puntate su “l’Unità”.<br />

Luigi Pietracqua fu membro della loggia “Cavour” di Torino e <strong>Grande</strong><br />

Oratore Aggiunto, da come si evince dalla “Tenuta straordinaria del<br />

Gran Consiglio del 7 Marzo 1862” del <strong>Grande</strong> <strong>Oriente</strong> d’Italia.<br />

La Città di Torino gli ha dedicato una Via, come è possib<strong>il</strong>e constatare<br />

nel volumetto “Piccolo stradario Massonico Torinese”, edito nel 1999 dal<br />

Collegio circoscrizionale di Piemonte e Valle d’Aosta.<br />

Morì nel capoluogo piemontese <strong>il</strong> 28 ottobre 1901.<br />

Di sapore “manzoniano”, <strong>il</strong> tessuto narrativo si svolge nella Torino<br />

di fine Settecento, nel centro ora detto del Quadr<strong>il</strong>atero, dove si alternavano<br />

botteghe e professioni, ma dove risiedeva pure <strong>il</strong> Tribunale<br />

del Sant’Uffizio, in contrada San Michele, ovvero la chiesa di<br />

San Domenico.<br />

Don Pipeta l’as<strong>il</strong>è (Don Pipeta l’acetaio) è costretto a vivere vendendo<br />

aceto dopo l’incarceramento e l’uccisione della madre da parte dell’Inquisizione.<br />

Tra fughe, arresti e storie d’amicizia e d’amore, le vicende<br />

di Don Pipeta attraversano i sobborghi della vecchia Torino, in<br />

un continuo intreccio di colpi di scena e contatti massonici, compresa<br />

la sua regolare “iniziazione”.<br />

IL COMMENTO<br />

Torino, si dice, ha molte anime.<br />

Un po’ artistica, un po’<br />

magica, aristocratica e operaia<br />

nello stesso tempo, sonnolenta<br />

e vivace. Ma è probab<strong>il</strong>e<br />

che ce ne siano molte di<br />

più. Complesso esprimere così<br />

tante facce di uno stesso<br />

prisma.<br />

Lo spettacolo teatrale dell’Anna<br />

Cuculo Group porta in scena<br />

una Torino variegata, in<br />

prospettiva, storica e attuale<br />

nello stesso tempo. Ed è subito<br />

spiegato <strong>il</strong> perchè.<br />

“Il figlio della vedova” è l’adattamento<br />

teatrale di due<br />

opere gemelle: Don Pipeta l’A-<br />

11-12<br />

2009 14<br />

Il Gran Tesoriere Piero Lojacono e <strong>il</strong> presidente circoscrizionale di<br />

Piemonte-Valle d’Aosta Marco Jacobbi<br />

Frontespizio del romanzo

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