06.04.2013 Views

Scarica il PDF - Grande Oriente d'Italia

Scarica il PDF - Grande Oriente d'Italia

Scarica il PDF - Grande Oriente d'Italia

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

assegna stampa storia e cultura<br />

madre cristiana, Maria, fu Iside e non Afrodite.<br />

La raffigurazione classica della dea universale<br />

egiziana, con in braccio <strong>il</strong> piccolo Horus, la dea<br />

che aveva rianimato lo sposo Osiride, ha<br />

profondamente influenzato la iconografia cristiana.<br />

E la Madonna riassume e conclude, nell’itinerario<br />

evangelica, la serie delle madri; al<br />

suo livello più spiritualizzato è proprio Maria<br />

a sintetizzare idealmente e a incarnare compiutamente<br />

la figura della” sposa esemplare”.<br />

Anche <strong>il</strong> cristianesimo – come altre religioni –<br />

ha visto nella figura materna <strong>il</strong> momento centrale<br />

del mistero della vita (Giuseppe infatti,<br />

per quanto venerato, è personaggio di secondo<br />

piano): madre e figlio (Cristo, come modello)<br />

sono gli elementi essenziali nel processo<br />

generativo dell’essere. Al padre e marito tocca<br />

un ruolo solo inizialmente primario, poi <strong>il</strong> genitore<br />

diviene come <strong>il</strong> deus otiosus della storia<br />

delle religioni, si apparta dallo scenario creati-<br />

10 giugno 2009<br />

Ben prima che la crisi economica<br />

facesse riscoprire ai<br />

grandi governi mondiali le<br />

virtù della regolamentazione,<br />

Amartya Sen, premio<br />

Nobel per l’Economia nel<br />

1998, faceva parte di quegli<br />

economisti che difendevano<br />

<strong>il</strong> ruolo dello Stato contro la<br />

moda liberista.<br />

La crisi economica è l’occasione<br />

per rivedere i nostri<br />

modelli di sv<strong>il</strong>uppo?<br />

“Offre certamente l’opportunità<br />

di farlo. Spero proprio<br />

che non si torni al “business as usual” una volta<br />

che <strong>il</strong> peggio sarà passato. La crisi economica<br />

ha prodotto un grave malessere politico, soprattutto<br />

negli Stati Uniti. Per decenni le regole<br />

erano state demolite da un’amministrazione<br />

dopo l’altra, da Reagan a Bush. Certo, <strong>il</strong> successo<br />

dell’economia liberale è sempre dipeso<br />

dal dinamismo del mercato, ma anche dai<br />

meccanismi di regolazione e di controllo, per<br />

evitare che la speculazione e la ricerca del profitto<br />

portassero a correre troppi rischi”.<br />

È solo un problema di regolamentazione, o<br />

bisogna ripensare in senso più ampio le nozioni<br />

di progresso e di benessere?<br />

“Sì, bisogna ripensarle. Benessere e regolamentazione<br />

sono questioni collegate. Se si crede<br />

che <strong>il</strong> mercato non abbia bisogno di controllo,<br />

perché la gente farà automaticamente le<br />

scelte giuste, non ci si pone neppure <strong>il</strong> proble-<br />

vo per svolgere compiti ormai diversificati lavoro<br />

e di esempio alla famiglia. Il mito, in buona<br />

sostanza, corrisponde alla realtà quotidiana<br />

del matrimonio esemplare. Attenzione,<br />

però: la sacramentalità del rito nuziale, della<br />

vita di coppia, deve sempre essere riferito al<br />

valore modello.<br />

Se Shiva e la sua Shakti costituiscono l’esempio<br />

mitico del “sacro connubio”, non è detto<br />

che tutti gli sposi siano all’altezza di questo<br />

ideale. L’incontro fra uomo e donna, disciplinato<br />

dal rito sacro, è fondamentale ”unione<br />

dei complementari”: un matrimonio è riuscito<br />

quando si uniscono realmente due polarità<br />

convergenti. Solo in questo caso è lecito parlare<br />

di sacralità, di connubio esemplare e di ripetizione<br />

rituale d’un modello mitico: allorché<br />

due esseri vibrano alla medesima frequenza.<br />

Se nella pratica tanti matrimoni sembrano destinati<br />

al fallimento, ciò si deve esclusivamen-<br />

▼<br />

Intervista all’economista e f<strong>il</strong>osofo<br />

Amartya Sen<br />

Non si vive di solo P<strong>il</strong><br />

“Benessere e progresso devono<br />

essere ripensati. Senza regole<br />

non è possib<strong>il</strong>e realizzarli”<br />

di Gregoire Allix e Laurence Caramel<br />

▲<br />

AMARTYA SEN, economista e f<strong>il</strong>osofo di origine<br />

indiana, premio Nobel per l’Economia<br />

nel 1998<br />

ma. Se invece ci si preoccupa del benessere e<br />

della libertà, bisogna organizzare l’economia<br />

in modo tale che queste due cose siano realmente<br />

possib<strong>il</strong>i. Allora le domande sono: quali<br />

regolamentazioni vogliamo? Fino a quale<br />

11-12<br />

2009<br />

30<br />

te alla superficialità nella scelta del partner<br />

non a un inganno (impossib<strong>il</strong>e) del modello<br />

mitico, extratemporale. Il mito racconta sempre<br />

una storia vera e non mente mai; a mentir<br />

sono, semmai, gli uomini che hanno perduto<br />

la capacità di ascoltare e comprendere l’insegnamento<br />

mitico, <strong>il</strong> messaggio dei simboli.<br />

Senza riferimenti profondi non si costruisce<br />

nessuna realtà, l’unione duratura presuppone<br />

modelli non banali, identità – o convergenzemai<br />

effimere. Perciò un matrimonio sarà saldo<br />

se saldi sono i mattoni dell’edificio nuziale.<br />

Troppo spesso una semplice attrazione sensuale<br />

viene scambiata per amore; e se null’altro<br />

l’accompagna, alla distanza, l’inganno sarà<br />

consumato. L’amore è molto più di quello che<br />

si crede correntemente. Non sarà mai superfluo<br />

ricordarlo e ripeterlo: esso è una forza cosmica,<br />

onnicomprensiva e onnipervadente.<br />

(continua continua)<br />

attualità<br />

punto? Ecco le questioni importanti<br />

che devono essere discusse<br />

collettivamente”.<br />

Bisogna elaborare altri indicatori<br />

della crescita economica, a parte<br />

<strong>il</strong> prodotto interno lordo?<br />

“È assolutamente necessario. L’indicatore<br />

del P<strong>il</strong> è molto limitato.<br />

Ut<strong>il</strong>izzato da solo, è un disastro.<br />

Gli indici della produzione o del<br />

commercio non dicono granché<br />

sulla libertà e sul benessere, che<br />

dipendono dall’organizzazione<br />

della società. Né l’economia di<br />

mercato né la società sono processi<br />

che si autoregolano. Hanno bisogno<br />

dell’intervento razionale<br />

dell’essere umano. La democrazia<br />

è fatta per questo: per discutere<br />

del mondo che vogliamo, ivi compresi i termini<br />

di regolazione dei sistemi della sanità, dell’istruzione,<br />

delle tutele contro la disoccupazione...<br />

Il ruolo degli indicatori è di aiutare a<br />

portare <strong>il</strong> dibattito su questi temi nell’arena<br />

pubblica. È necessario per le decisioni democratiche”.<br />

L’indice di sv<strong>il</strong>uppo umano Idh può essere<br />

uno dei nuovi indicatori?<br />

“L’Idh è stato concepito per i Paesi in via di<br />

sv<strong>il</strong>uppo. Permette raffronti fra la Cina, l’India,<br />

Cuba..., ma dà anche risultati interessanti<br />

riguardo agli Stati Uniti, e in genere per quei<br />

Paesi che non hanno assicurazione sanitaria<br />

universale e che sono contrassegnati da grandi<br />

disuguaglianze sociali. Ma abbiamo bisogno<br />

anche di altri indicatori per l’Europa e<br />

l’America del Nord, pur sapendo che non saranno<br />

mai indicatori perfetti”.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!