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ULTIM’ORA
Le logge di Viareggio, “Felice Orsini” (134) e
“Dante Alighieri” (932), con il Collegio circoscrizionale
della Toscana, hanno sentito il bisogno
di assumere una iniziativa di solidarietà
per aiutare la popolazione viareggina ferita a
morte dalla tragedia del 29 giugno.
Anche la sede della Pubblica Assistenza Croce
Verde di Viareggio è stata colpita, mettendo in
crisi un sistema di assistenza a servizio della
città da oltre 120 anni.
La storia della Croce Verde merita di essere ri-
TRAGEDIA DI VIAREGGIO
Collegio della Toscana e logge viareggine
aprono sottoscrizione
cordata. Fondata nel 1889 da volenterosi che
si costituirono in associazione per soccorrere
i propri concittadini, la struttura ha
operato sino al 1930 quando venne sciolta dalle
leggi fasciste. Il suo patrimonio fu confiscato
e affidato alla Croce Rossa.
Finita la guerra, la Croce Verde è risorta ad opera
di tanti concittadini con la voglia di sempre,
ma iniziando una lunga battaglia per riavere la
sede. Purtroppo senza successo ed è da qui che
i volontari e soci si sono impegnati per costruirne
una nuova, inaugurata nel febbraio del
1986 dall’allora Presidente della Repubblica Sandro
Pertini.
Torre civica dell’Aquila
devastata dal terremoto.
L’orologio ha ripreso a
funzionare con i suoi 99
rintocchi ad un mese dal sisma
AIUTIAMO
L’ABRUZZO
COME CONTRIBUIRE
GRANDE ORIENTE D’ITALIA
c/c presso
Unicredit Banca di Roma
CODICE IBAN
IT 40 N 03226 03215 000500019249
CAUSALE
Pro terremotati Abruzzo
2
Quella sede oggi non esiste più ed è andato distrutto
il parco ambulanze: l’impegno è quello
di ripristinare questa realtà il prima possibile.
Info: mmilig@tin.it
COME CONTRIBUIRE
COMITATO GIUSTIZIA LIBERTÀ
E FRATELLANZA
c/c presso
Cassa di Risparmio di Lucca
ag. Via Garibaldi - Viareggio
CODICE IBAN
I T 6 2 L 0 6 2 0 0 24 8 7 3 0 0 0 0 0 0 0 0 0 5 8 8
CAUSALE
CROCE VERDE
terremoto
Se si va in Abruzzo e si parla con la gente colpita dal terremoto del 6
aprile si capisce subito che la vita in quelle zone è ancora molto difficile:
passata la primissima emergenza, ci sono ancora troppi disagi e
soprattutto l’angoscia di non sapere quando tornerà un po’ di normalità.
Mentre la terra continua paurosamente a tremare.
Occorrono soldi, tanti soldi, e subito, soprattutto per dare, il prima
possibile, un’abitazione confortevole alle decine di migliaia di persone
sfollate e sparse in tendopoli, alberghi, camping e quant’altro.
L’estate passerà in fretta e per l’inverno dovrà essere tutto pronto. E
poi occorre far ripartire il lavoro e, all’Aquila, obiettivo primario è
far rivivere il centro storico, nucleo pulsante delle attività.
Ecco perché il nostro impegno è ancora necessario e spegneremo i riflettori
solo quando il più è stato fatto. Grazie anche al contributo del
Grande Oriente d’Italia.
LA SOTTOSCRIZIONE È ANCORA APERTA!