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attualità<br />

6 giugno 2009<br />

Barack Obama ha intessuto <strong>il</strong><br />

suo discorso del Cairo di riferimenti<br />

al Corano, al Talmud,<br />

alla Bibbia. Fatto apparentemente<br />

insolito, per <strong>il</strong> presidente<br />

di un paese i cui Padri<br />

Fondatori guardavano la religione<br />

con sospetto e molta<br />

preoccupazione. “I preti temono<br />

<strong>il</strong> progresso della<br />

scienza come le streghe l’avanzare<br />

della luce”, scrisse<br />

Thomas Jefferson, l’autore<br />

della Dichiarazione di Indipendenza.<br />

Ma “la religione, apparentemente<br />

sconfitta dalla storia, è oggi ovunque”, spiega<br />

Charles Taylor, che per <strong>il</strong>lustrare <strong>il</strong> concetto ha<br />

scritto le 1070 pagine di L’età secolare (Feltrinelli,<br />

euro 60). Taylor, professore emerito alla<br />

McG<strong>il</strong>l University di Montréal, è autore di almeno<br />

un paio di libri fondamentali per la f<strong>il</strong>osofia<br />

contemporanea (Hegel, Radici dell’Io). Il<br />

suo ultimo lavoro, L’età secolare appunto, spazia<br />

dalla storia alla sociologia, dalla teologia<br />

all’arte, dalla f<strong>il</strong>osofia all’antropologia, per descrivere<br />

la vittoria di un mondo senza Dio, ma<br />

▼<br />

Parla <strong>il</strong> f<strong>il</strong>osofo cattolico Charles Taylor<br />

di cui esce “L’età secolare”<br />

Se Dio rinasce<br />

grazie al profano<br />

Perché la religione non minaccia<br />

<strong>il</strong> mondo laico<br />

di Roberto Festa<br />

▲<br />

al contempo l’emergere di una spiritualità divisa,<br />

diffusa, irriducib<strong>il</strong>e. “È vero, non c’è più<br />

un Dio unico, granitico, indiscutib<strong>il</strong>e”,<br />

racconta Taylor da Berlino, dove si trova<br />

per un periodo di studio. Nel giro di<br />

pochi secoli, è la sua tesi, l’Occidente è<br />

passato da un mondo in cui era praticamente<br />

impossib<strong>il</strong>e non credere in<br />

Dio, a un sistema aperto, plurale, che<br />

ammette, e in molti casi incoraggia,<br />

l’incredulità. “Ma questo non significa<br />

▼<br />

Gesù<br />

profeta<br />

musulmano<br />

di Lorenzo Mondo<br />

▲<br />

Molti mostreranno sorpresa per <strong>il</strong> fatto che sia possib<strong>il</strong>e<br />

montare una ricca antologia dedicata ai Detti islamici di<br />

Gesù, come quella pubblicata pregevolmente dalla Fondazione<br />

Valla-Mondadori (a cura di Sabino Chialà, traduzione<br />

di Ignazio De Francesco, entrambi monaci). Eppure,<br />

a partire dal Corano e fino ai giorni nostri, sono innumerevoli<br />

gli scritti che tramandano parole di “Gesù figlio<br />

di Maria”, considerato uno dei grandi profeti dell’Islam.<br />

A lui solo, neanche a Maometto, è riconosciuta la<br />

assenza della religione, o tramonto<br />

delle esigenze spirituali<br />

dell’uomo”, spiega Taylor,<br />

“tutt’altro. La modernità moltiplica<br />

le opzioni, religiose e non,<br />

sv<strong>il</strong>uppa nuovi impulsi spirituali,<br />

molto più frazionati, rispetto<br />

al passato, rintracciab<strong>il</strong>i nell’arte,<br />

nella musica, negli aspetti più<br />

quotidiani della vita”. È insomma<br />

un mondo spezzato, in cui i<br />

singoli, e le comunità, annaspano<br />

per cercare un senso alle proprie<br />

esistenze, una forma alle proprie<br />

aspirazioni. Il passaggio, secondo<br />

Taylor, rende la vita più interessante<br />

e meno semplice. “La<br />

crisi, tratto distintivo della modernità,<br />

non deriva soltanto dal<br />

tramonto di una versione indiscutib<strong>il</strong>e di trascendenza.<br />

Nasce dalla religione stessa, che<br />

nelle versioni attuali incoraggia l’analisi di noi<br />

stessi, le domande su chi siamo, su dove siamo<br />

diretti. È insomma la religione del dubbio,<br />

tipica di un’età di crisi”. Non è una visione pacificata,<br />

dell’uomo e della vita, quella offerta<br />

da questo f<strong>il</strong>osofo canadese, cattolico praticante,<br />

un passato di impegno politico (nel socialdemocratico<br />

“New Democratic Party”), la<br />

LORENZO MONDO è un critico<br />

letterario, scrittore e giornalista<br />

torinese. Ha vinto <strong>il</strong> Premio<br />

Grinzane Cavour Cesare<br />

Pavese per la saggistica nel<br />

2006<br />

nascita da una vergine, anche se viene negata la sua divinità e messa per lo più in dubbio la<br />

morte in croce.<br />

In questi “detti” Cristo viene rappresentato via via come un sapiente, un santo e un mistico,<br />

protagonista di gesti e “parabole” avvincenti. Essi nascono con evidenza da una r<strong>il</strong>ettura dei<br />

Vangeli e degli apocrifi e attestano gli stretti rapporti che ci furono in origine tra cristiani e<br />

11-12<br />

2009 32<br />

21 giugno 2009

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