Jasna Simcic, Gli ebrei di Ljubljana, una comunità - Scuola ...
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iscritti. La tassazione obbligatoria rappresentò un problema costante e spinoso nei rapporti tra Graz<br />
e <strong>Ljubljana</strong>, come del resto lo fu per tutte le <strong>comunità</strong> dell’impero 45 . <strong>Gli</strong> <strong>ebrei</strong> lubianesi più<br />
facoltosi spesso non versavano la tassa annuale alla <strong>comunità</strong> <strong>di</strong> Graz che si rivolgeva alle autorità<br />
austriache per la riscossione delle morosità. La questione del mancato pagamento delle tasse afflisse<br />
numerose <strong>comunità</strong> dell’Impero e rappresentò un problema costante tra la <strong>comunità</strong> e i propri<br />
iscritti. E’ interessante sottolineare che le tasse non venivano versate proprio da alcuni <strong>ebrei</strong> tra i più<br />
ricchi e da questo, a mio avviso, possiamo evincere un elemento <strong>di</strong> polemica con Graz.<br />
Probabilmente dava loro fasti<strong>di</strong>o il finanziamento delle strutture della <strong>comunità</strong> senza però<br />
concretamente vedere nessun tipo <strong>di</strong> cura per gli <strong>ebrei</strong> della propria città.<br />
L’antisemitismo in Carniola<br />
Anche i rapporti con la società maggioritaria non furono mai facili e gli <strong>ebrei</strong> in Carniola<br />
non furono ben accolti. Nel 1866, poco prima dell’emancipazione, all’interno dell’Avvocatura del<br />
Consiglio com<strong>una</strong>le della città <strong>di</strong> <strong>Ljubljana</strong> si <strong>di</strong>scusse infatti, se era il caso <strong>di</strong> mantenere in vigore<br />
il privilegio del Cinquecento che non permetteva agli <strong>ebrei</strong> <strong>di</strong> stabilirsi sul suolo della Carniola.<br />
Prevalse la posizione, <strong>di</strong>fesa da alcuni consiglieri sloveni che preferirono non abolirlo, mentre<br />
alcuni consiglieri <strong>di</strong> nazionalità tedesca che avevano proposto il contrario, sostennero che il<br />
privilegio <strong>di</strong> esclusione non aveva più nessun senso all’interno della legislazione asburgica del post-<br />
1848. Il <strong>di</strong>battito non venne mai messo all’or<strong>di</strong>ne del giorno delle sedute del Consiglio com<strong>una</strong>le e<br />
lo storico Vlado Valenčič evidenzia che le ragioni <strong>di</strong> questa mancata <strong>di</strong>scussione non sono chiare<br />
come non è chiaro, se la proposta <strong>di</strong> esclusione degli <strong>ebrei</strong> dalla Carniola rispecchiasse la situazione<br />
slovena <strong>di</strong> quel periodo oppure fosse un più vasto problema austriaco. 46<br />
Dopo l’emancipazione il sentimento antiebraico presente in precedenza in Carniola non<br />
scomparve, ma si manifestò in maniera ancora più decisa dalla seconda metà degli anni Settanta<br />
dell’Ottocento, quando nelle aree slovene dell’Impero, <strong>di</strong>venne rilevante l’influsso dei cristiano-<br />
sociali 47 . Anton Mahnič, loro importante esponente, espresse proprio in quegli anni sulle pagine del<br />
“Rimski katolik” 48 (Cattolico romano) la sua condanna nei confronti del liberalismo identificandolo<br />
con l’ebraismo. Janez Evangelist Krek, fondatore del partito cristiano-sociale sloveno, si rifece alle<br />
45 M.F. MATERNINI ZOTTA, L’ente...cit., p. 120.<br />
46 V. VALENČIČ, Židje v..., cit., p. 55.<br />
47 Per <strong>una</strong> visione globale su questo argomento ve<strong>di</strong>: MICCOLI G., Fra mito della cristianità e secolarizzazione. Stu<strong>di</strong><br />
sul rapporto chiesa-società nell’età contemporanea, Torino 1985. J. W. BOYER, Culture and political crisis in Vienna.<br />
Christian Socialism in Power, 1897-1918, Chicago-London 1995.<br />
48 Rimski katolik (1889-1896), stampato a Gorizia.<br />
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