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n° 64 - Eco della Brigna

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e18<br />

Il restauro del CROCIFISSO LIGNEO<br />

prima<br />

dopo<br />

prima<br />

dopo<br />

Sabato 17 Maggio, nella Chiesa<br />

dell’Annunziata sono ritornati<br />

alle loro cappelle il Crocifisso<br />

ligneo seicentesco e il tabernacolo<br />

con gli Angeli dopo gli<br />

interventi di restauro.<br />

Pubblichiamo di seguito alcune<br />

informazioni tratte dalle schede<br />

tecniche del restauro.<br />

Soggetto: Crocifisso<br />

Oggetto: Scultura lignea policroma<br />

Tecnica esecutiva: Legno intagliato<br />

e dipinto<br />

Dimensioni: h. 190 x 60 cm<br />

Autore: Ignoto<br />

Datazione: XVIII sec.<br />

Collocazione: Chiesa Maria SS.<br />

Annunziata<br />

Note storico-artistiche<br />

La scultura lignea raffigura Gesù Cristo<br />

morto sulla croce. Il Cristo patiens con il<br />

capo reclino sulla spalla destra, le gambe<br />

quasi diritte nel gelo <strong>della</strong> morte, i piedi<br />

incrociati trafitti da un chiodo e le braccia<br />

distese lungo il legno <strong>della</strong> croce. La<br />

scultura riprende un’iconografia alquanto<br />

consueta in questo genere di rappresentazioni<br />

plastiche e che del resto subisce<br />

ben poche varianti nel corso dei<br />

secoli. Tuttavia una attenta analisi dell’immagine,<br />

rende possibile una puntuale<br />

messa a fuoco delle caratteristiche formali.<br />

Le linee distese e plastiche del<br />

Crocifisso, sembrano riallacciarsi ad una<br />

cultura artistica di marca michelangiolesca,<br />

addolcita però, nella sacralità delle<br />

sue forme, dal filtro <strong>della</strong> cultura classica<br />

seicentesca non priva di un certo<br />

accademismo. Nell’ambito <strong>della</strong> temperie<br />

artistica locale, all’interno <strong>della</strong> quale<br />

l’opera comunque si colloca, è bene evidenziare<br />

il netto distacco dalle forme<br />

contratte ed espressionistiche di frate<br />

Umile da Petraia, in virtù di una ricerca<br />

formale che, volgendo verso l’impianto<br />

equilibrato e a un tempo rocaille di fra<br />

Benedetto da Trapani, sarebbe poi<br />

approdata al fare più rigoroso e devozionale<br />

propriamente ottocentesco. Per le<br />

caratteristiche sopra evidenziate, l’opera<br />

può collocarsi verisimilmente entro la<br />

prima metà del XVII secolo.<br />

Stato di conservazione<br />

La struttura lignea sembra essere in<br />

discrete condizioni, ha subito un restauro<br />

negli anni Settanta. La vernice risulta<br />

molto ossidata e rende la superficie poco<br />

leggibile. Il perizoma sembra essere<br />

stato oggetto di un rifacimento pittorico.<br />

Progetto d’intervento<br />

L’intervento conservativo seguirà le<br />

metodologie correnti adottate dagli<br />

Istituti Centrali per il restauro, I.C.R. di<br />

Roma e O.P.D. di Firenze, prevedendo le<br />

seguenti operazioni:<br />

Interventi conoscitivi e di documentazione:<br />

Documentazione fotografica dell’intervento<br />

da effettuarsi prima, durante e<br />

dopo l’intervento;<br />

Documentazione grafica <strong>della</strong> mappatura<br />

di degrado;<br />

Test di solubilità per definizione delle<br />

miscele idonee di sostanze solventi da<br />

utilizzare nella pulitura chimica delle<br />

superfici dipinte per l’individuazione<br />

degli strati sottostanti le ridipinture.<br />

Interventi di pronto intervento e consolidamento:<br />

Rimozione dei depositi superficiali<br />

incoerenti tramite pennello di setole<br />

morbide e aspiratore;<br />

Consolidamento del legno di supporto<br />

con resina acrilica in soluzione (Paraloid<br />

B72), con soluzioni variabili tra il 3 ed il<br />

5% stese in più mani;<br />

Disinfestazione tramite imbibizione<br />

delle fibre lignee con liquido antitarlo a<br />

base di permetrina.<br />

Intervento di pulitura <strong>della</strong> superficie<br />

pittorica:<br />

Rimozione delle vernici ossidate, dei<br />

ritocchi alterati, delle ridipinture tramite<br />

applicazione di miscele solventi organici<br />

da calibrare e testare nei saggi preliminari.<br />

Intervento di stuccatura e reintegrazione<br />

pittorica delle lacune e delle abrasioni<br />

<strong>della</strong> superficie pittorica:<br />

Stuccatura delle lacune con gesso di<br />

Bologna e colla di coniglio;<br />

Reintegrazione pittorica delle lacune<br />

con colori ad acquerello e vernice con<br />

tecnica riconoscibile;<br />

Reintegrazione pittorica a tono delle piccole<br />

lacune e delle abrasione <strong>della</strong> superficie<br />

pittorica.<br />

Intervento di verniciatura <strong>della</strong> pellicola<br />

pittorica:<br />

Applicazione sulla superficie pittorica di<br />

vernice a pennello e per nebulizzazione.

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