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e18<br />
Il restauro del CROCIFISSO LIGNEO<br />
prima<br />
dopo<br />
prima<br />
dopo<br />
Sabato 17 Maggio, nella Chiesa<br />
dell’Annunziata sono ritornati<br />
alle loro cappelle il Crocifisso<br />
ligneo seicentesco e il tabernacolo<br />
con gli Angeli dopo gli<br />
interventi di restauro.<br />
Pubblichiamo di seguito alcune<br />
informazioni tratte dalle schede<br />
tecniche del restauro.<br />
Soggetto: Crocifisso<br />
Oggetto: Scultura lignea policroma<br />
Tecnica esecutiva: Legno intagliato<br />
e dipinto<br />
Dimensioni: h. 190 x 60 cm<br />
Autore: Ignoto<br />
Datazione: XVIII sec.<br />
Collocazione: Chiesa Maria SS.<br />
Annunziata<br />
Note storico-artistiche<br />
La scultura lignea raffigura Gesù Cristo<br />
morto sulla croce. Il Cristo patiens con il<br />
capo reclino sulla spalla destra, le gambe<br />
quasi diritte nel gelo <strong>della</strong> morte, i piedi<br />
incrociati trafitti da un chiodo e le braccia<br />
distese lungo il legno <strong>della</strong> croce. La<br />
scultura riprende un’iconografia alquanto<br />
consueta in questo genere di rappresentazioni<br />
plastiche e che del resto subisce<br />
ben poche varianti nel corso dei<br />
secoli. Tuttavia una attenta analisi dell’immagine,<br />
rende possibile una puntuale<br />
messa a fuoco delle caratteristiche formali.<br />
Le linee distese e plastiche del<br />
Crocifisso, sembrano riallacciarsi ad una<br />
cultura artistica di marca michelangiolesca,<br />
addolcita però, nella sacralità delle<br />
sue forme, dal filtro <strong>della</strong> cultura classica<br />
seicentesca non priva di un certo<br />
accademismo. Nell’ambito <strong>della</strong> temperie<br />
artistica locale, all’interno <strong>della</strong> quale<br />
l’opera comunque si colloca, è bene evidenziare<br />
il netto distacco dalle forme<br />
contratte ed espressionistiche di frate<br />
Umile da Petraia, in virtù di una ricerca<br />
formale che, volgendo verso l’impianto<br />
equilibrato e a un tempo rocaille di fra<br />
Benedetto da Trapani, sarebbe poi<br />
approdata al fare più rigoroso e devozionale<br />
propriamente ottocentesco. Per le<br />
caratteristiche sopra evidenziate, l’opera<br />
può collocarsi verisimilmente entro la<br />
prima metà del XVII secolo.<br />
Stato di conservazione<br />
La struttura lignea sembra essere in<br />
discrete condizioni, ha subito un restauro<br />
negli anni Settanta. La vernice risulta<br />
molto ossidata e rende la superficie poco<br />
leggibile. Il perizoma sembra essere<br />
stato oggetto di un rifacimento pittorico.<br />
Progetto d’intervento<br />
L’intervento conservativo seguirà le<br />
metodologie correnti adottate dagli<br />
Istituti Centrali per il restauro, I.C.R. di<br />
Roma e O.P.D. di Firenze, prevedendo le<br />
seguenti operazioni:<br />
Interventi conoscitivi e di documentazione:<br />
Documentazione fotografica dell’intervento<br />
da effettuarsi prima, durante e<br />
dopo l’intervento;<br />
Documentazione grafica <strong>della</strong> mappatura<br />
di degrado;<br />
Test di solubilità per definizione delle<br />
miscele idonee di sostanze solventi da<br />
utilizzare nella pulitura chimica delle<br />
superfici dipinte per l’individuazione<br />
degli strati sottostanti le ridipinture.<br />
Interventi di pronto intervento e consolidamento:<br />
Rimozione dei depositi superficiali<br />
incoerenti tramite pennello di setole<br />
morbide e aspiratore;<br />
Consolidamento del legno di supporto<br />
con resina acrilica in soluzione (Paraloid<br />
B72), con soluzioni variabili tra il 3 ed il<br />
5% stese in più mani;<br />
Disinfestazione tramite imbibizione<br />
delle fibre lignee con liquido antitarlo a<br />
base di permetrina.<br />
Intervento di pulitura <strong>della</strong> superficie<br />
pittorica:<br />
Rimozione delle vernici ossidate, dei<br />
ritocchi alterati, delle ridipinture tramite<br />
applicazione di miscele solventi organici<br />
da calibrare e testare nei saggi preliminari.<br />
Intervento di stuccatura e reintegrazione<br />
pittorica delle lacune e delle abrasioni<br />
<strong>della</strong> superficie pittorica:<br />
Stuccatura delle lacune con gesso di<br />
Bologna e colla di coniglio;<br />
Reintegrazione pittorica delle lacune<br />
con colori ad acquerello e vernice con<br />
tecnica riconoscibile;<br />
Reintegrazione pittorica a tono delle piccole<br />
lacune e delle abrasione <strong>della</strong> superficie<br />
pittorica.<br />
Intervento di verniciatura <strong>della</strong> pellicola<br />
pittorica:<br />
Applicazione sulla superficie pittorica di<br />
vernice a pennello e per nebulizzazione.