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valutazione del rischio da esposizione a vibrazioni meccaniche

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Prevenzione Oggi aprile - giugno 2008<br />

VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA ESPOSIZIONE A<br />

VIBRAZIONI MECCANICHE: CONFRONTO TRA<br />

MISURAZIONI SUL CAMPO E USO DI BANCHE DATI<br />

Luigi Monica*, Pietro Nataletti**, Giuseppe Vignali***<br />

* Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza <strong>del</strong> Lavoro (ISPESL), Dipartimento Tecnologie di Sicurezza, Roma<br />

** Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza <strong>del</strong> Lavoro (ISPESL), Dipartimento Igiene <strong>del</strong> Lavoro,<br />

Laboratorio Agenti Fisici, Monte Porzio Catone (Roma)<br />

*** Università degli Studi di Parma, Dipartimento Ingegneria Industriale, Parma<br />

(Parole chiave: <strong>vibrazioni</strong>, macchine, <strong>valutazione</strong> <strong>del</strong> <strong>rischio</strong>, D.Lgs. 187/05)<br />

Nota: il presente lavoro è stato predisposto prima <strong>del</strong>l’entrata in vigore <strong>del</strong> D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81,<br />

attuazione <strong>del</strong>l’articolo 1 <strong>del</strong>la legge 3 agosto 2007 n. 123, in materia di tutela <strong>del</strong>la salute e <strong>del</strong>la<br />

sicurezza nei luoghi di lavoro, che ha abrogato il D.Lgs. 187/05. I risultati sono comunque un valido<br />

riferimento operativo per chi dovrà effettuare la <strong>valutazione</strong> <strong>del</strong> <strong>rischio</strong> <strong>da</strong> <strong>vibrazioni</strong> presso la propria<br />

azien<strong>da</strong>. Bisognerà però considerare, in base all’art. 201 <strong>del</strong> Titolo VIII Capo III <strong>del</strong> D.Lgs. 81/08, che il<br />

valore limite giornaliero di <strong>esposizione</strong> A (8) al corpo intero è stato ridotto a 1,0 m/s 2 .<br />

SINTESI<br />

CONTESTO - Nonostante i continui progressi <strong>del</strong>la tecnologia tesi a garantire sempre più<br />

sicurezza e benessere per i lavoratori, durante l’utilizzo di un’attrezzatura di lavoro sono<br />

ancora presenti molteplici “situazioni pericolose” per la salute di chi vi opera. Tra queste può<br />

essere sicuramente annoverata quella relativa all’<strong>esposizione</strong> alle <strong>vibrazioni</strong> <strong>meccaniche</strong>.<br />

Molti studi hanno evidenziato che l’ampio utilizzo in campo industriale, agricolo e forestale di<br />

utensili vibranti, come ad esempio di veicoli e macchine varie sul posto di lavoro, comportano<br />

l’insorgenza di disturbi o l’accentuazione di sintomatologie preesistenti.<br />

OBIETTIVI - L’obiettivo <strong>del</strong> lavoro è quello di presentare un confronto tra le due tipologie<br />

di <strong>valutazione</strong> di tale <strong>rischio</strong> previste ad oggi <strong>da</strong>lla legge: misurazioni dirette e ausilio di<br />

banche <strong>da</strong>ti.<br />

METODI - In quest’ottica attraverso i risultati <strong>del</strong>le misurazioni eseguite direttamente sul<br />

campo per la <strong>valutazione</strong> <strong>del</strong> <strong>rischio</strong> <strong>da</strong> <strong>vibrazioni</strong>, realizzata presso un’azien<strong>da</strong><br />

metalmeccanica tipo, che opera per il settore <strong>del</strong>l’industria <strong>del</strong>le acque minerali e <strong>del</strong>le<br />

bevande, si individueranno i vantaggi e i limiti operativi dovuti all’utilizzo <strong>del</strong>le banche <strong>da</strong>ti.<br />

RISULTATI - Il presente lavoro può configurarsi, quindi, come un riferimento operativo per chi<br />

dovrà effettuare la <strong>valutazione</strong> <strong>del</strong> <strong>rischio</strong> <strong>da</strong> <strong>vibrazioni</strong> presso la propria azien<strong>da</strong>.<br />

BOW PO/base indexing:<br />

EUOSHA - OSH: Valutazione <strong>del</strong>l'<strong>esposizione</strong> (OSH: 12841E); Vibrazione <strong>del</strong>l'intero corpo ( OSH: 41641D); Rischi fisici<br />

(OSH: 40281B); Rischi derivanti <strong>da</strong> impianti, macchinari e attrezzature di lavoro (OSH: 41681B); Misura <strong>del</strong>le <strong>vibrazioni</strong><br />

(OSH: 13321E)<br />

CIS: Valutazione <strong>del</strong>l'<strong>esposizione</strong> (CIS: Qrae); Vibrazioni <strong>del</strong> corpo intero (CIS: Bazaw); Misurazione <strong>del</strong>le <strong>vibrazioni</strong><br />

(CIS: Qanu); Rischi meccanici (CIS: Yac); Rischi fisici (CIS: Yp)<br />

NACE - ATECO: Fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici (ATECO: 29); Industrie alimentari e <strong>del</strong>le<br />

bevande (ATECO: 15)<br />

55<br />

Vol. 4, n. 2, 55-81


Prevenzione Oggi aprile - giugno 2008<br />

INTRODUZIONE<br />

Le <strong>vibrazioni</strong> sono oscillazioni <strong>meccaniche</strong> rispetto ad un punto di riferimento, determinate <strong>da</strong><br />

onde di pressione che si trasmettono attraverso corpi solidi; le oscillazioni caratteristiche <strong>del</strong>le<br />

<strong>vibrazioni</strong> possono essere libere o forzate, ossia influenzate <strong>da</strong> una forza esterna come nel<br />

caso <strong>del</strong>l’utilizzo di strumenti <strong>da</strong> parte di un lavoratore [1].<br />

L’energia di vibrazione viene trasmessa al corpo umano tramite il contatto con un utensile o<br />

una superficie vibrante; il nostro corpo, come molti sistemi meccanici, ha la capacità di<br />

smorzare le oscillazioni riducendone così l’ampiezza. Nella posizione eretta gli arti inferiori<br />

smorzano le <strong>vibrazioni</strong> verticali mentre quelle orizzontali, che si trasmettono prevalentemente<br />

attraverso le mani, si riducono progressivamente nelle stesse, sui gomiti e sulle spalle. Ogni<br />

parte <strong>del</strong> corpo ha una propria frequenza di oscillazione per cui anche le reazioni alle <strong>vibrazioni</strong><br />

risultano diverse a secon<strong>da</strong> <strong>del</strong>le regioni interessate. Ad esempio la frequenza di risonanza<br />

degli organi addominali è di 4-8 Hz, quella <strong>del</strong>le spalle è di 4-5 Hz, per la testa si ha una<br />

frequenza di 20-30 Hz, mentre per le gambe, a secon<strong>da</strong> <strong>del</strong>l’angolatura, si va <strong>da</strong>i 2 ai 20 Hz [2].<br />

L’insieme che si sviluppa tra il corpo e le strutture che ad esso trasmettono le <strong>vibrazioni</strong> è<br />

quello tipico di un sistema a più gradi di libertà e proprio per questo il numero di coordinate<br />

indipendenti richieste per rappresentare la configurazione di un corpo umano durante<br />

l’oscillazione è molto variabile. A bassa frequenza il corpo umano risponde come una massa<br />

unica ed omogenea e la muscolatura scheletrica compensa facilmente la forza applicata. Tra<br />

i 2 e gli 80 Hz la muscolatura volontaria non riesce più a controllare i movimenti oscillatori<br />

<strong>del</strong>le varie parti <strong>del</strong> corpo che quindi non si comporta più come un’unica struttura, ma come<br />

un insieme di masse suscettibili di movimento relativo [3]. Al di sopra degli 80 Hz le <strong>vibrazioni</strong><br />

vengono efficacemente smorzate e la zona interessata è limitata alle immediate adiacenze <strong>del</strong><br />

punto di contatto con il corpo vibrante; in questo caso gli effetti sono diversi a secon<strong>da</strong> che<br />

le <strong>vibrazioni</strong> siano localizzate o generalizzate [4].<br />

Per poter, quindi, valutare l’effetto <strong>del</strong>le <strong>vibrazioni</strong> sull’uomo bisogna quindi considerare<br />

diversi parametri quali:<br />

• la regione d’ingresso <strong>del</strong>le <strong>vibrazioni</strong> e la loro direzione lungo il sistema di coordinate (assi<br />

x, y, z);<br />

• le caratteristiche fisiche <strong>del</strong>le <strong>vibrazioni</strong> (frequenza ed accelerazione, eventuale presenza di<br />

<strong>vibrazioni</strong> impulsive);<br />

• le caratteristiche <strong>meccaniche</strong> <strong>del</strong> corpo umano (frequenza caratteristica dei singoli organi,<br />

smorzamento, trasmissibilità ed impedenza);<br />

• la durata <strong>del</strong>l’<strong>esposizione</strong>;<br />

• la mo<strong>da</strong>lità di trasmissione.<br />

La <strong>valutazione</strong> di tutti questi parametri può essere non agevole e l’interpretazione dei <strong>da</strong>ti<br />

ottenuti può risultare assai complessa, proprio per questo esistono criteri generali <strong>da</strong> seguire.<br />

La prima fase è la determinazione <strong>del</strong> livello <strong>del</strong>la vibrazione che normalmente si ottiene<br />

misurando la sua accelerazione lungo ognuno dei tre assi. Nel presente studio l’accelerazione<br />

è il parametro più importante per la <strong>valutazione</strong> <strong>del</strong>la risposta corporea alle <strong>vibrazioni</strong> in<br />

quanto l’uomo avverte più la variazione di uno stimolo che il suo perdurare.<br />

Le <strong>vibrazioni</strong> sono classificate in quelle trasmesse al sistema mano-braccio e al corpo intero.<br />

Le prime possono essere differenziate a secon<strong>da</strong> che le stesse siano trasmesse al sistema<br />

mano-braccio attraverso:<br />

• le impugnature (macchine utensili portatili),<br />

• il materiale tenuto in mano <strong>da</strong>ll’addetto e sottoposto a lavorazione (macchine utensili fisse),<br />

• le stegole, il manubrio, il volante (macchine semoventi, mezzi di trasporto).<br />

56


Le seconde, invece, sono causate principalmente <strong>da</strong>l sistema di propulsione <strong>del</strong> mezzo di<br />

trasporto o <strong>del</strong> macchinario industriale e <strong>da</strong>gli scuotimenti dovuti alle irregolarità <strong>del</strong> terreno. A<br />

secon<strong>da</strong> <strong>del</strong>l’elemento vibrante e <strong>del</strong>la posizione <strong>del</strong>la persona (seduta o eretta) tali <strong>vibrazioni</strong><br />

si trasmettono attraverso pavimenti e pe<strong>da</strong>ne (piedi) o attraverso sedili (fondoschiena) [5]. A<br />

titolo esemplificativo di seguito si riportano alcuni settori, che espongono i lavoratori a<br />

<strong>vibrazioni</strong> trasmesse al corpo intero:<br />

• edilizia e lavorazione di materiali lapidei (ruspe, pale <strong>meccaniche</strong>, escavatori),<br />

• agricoltura (trattori, mietitrebbiatrici),<br />

• cantieristica e movimentazione industriale (carrelli elevatori, perforatori, gru),<br />

• lavorazioni industriali (presse, compressori, impianti di laminazione).<br />

1. MATERIALI E METODI<br />

1.1 La normativa tecnica di riferimento per la <strong>valutazione</strong> <strong>del</strong> <strong>rischio</strong> <strong>da</strong><br />

vibrazione <strong>meccaniche</strong><br />

Per eseguire la <strong>valutazione</strong> dei rischi connessi all’utilizzazione di macchine vibranti che<br />

interessano un solo braccio o entrambe le braccia contemporaneamente si fa riferimento alle<br />

disposizioni <strong>del</strong>le norme UNI EN ISO 5349-1:2004 - Vibrazioni <strong>meccaniche</strong> - Misurazione e<br />

<strong>valutazione</strong> <strong>del</strong>l’<strong>esposizione</strong> <strong>del</strong>l’uomo alle <strong>vibrazioni</strong> trasmesse alla mano - Parte 1: Requisiti<br />

generali e UNI EN ISO 5349-2:2004 - Vibrazioni <strong>meccaniche</strong> - Misurazione e <strong>valutazione</strong><br />

<strong>del</strong>l’<strong>esposizione</strong> <strong>del</strong>l’uomo alle <strong>vibrazioni</strong> trasmesse alla mano - Parte 2: Gui<strong>da</strong> pratica per la<br />

misurazione al posto di lavoro.<br />

La prima stabilisce i criteri attraverso cui procedere alla <strong>valutazione</strong> e registrazione<br />

<strong>del</strong>l’<strong>esposizione</strong> alle <strong>vibrazioni</strong> che interessano la mano su tre assi ortogonali. Per garantire<br />

l’uniformità <strong>del</strong>le misurazioni viene fornita sia la ponderazione <strong>del</strong>la frequenza sia i filtri di<br />

limitazione di ban<strong>da</strong> [6]. L’obiettivo è quello di garantire l’utilizzazione di tali parametri in un<br />

intervallo piuttosto ampio: <strong>da</strong> 8 Hz a 1000 Hz. L’<strong>esposizione</strong> a <strong>vibrazioni</strong> mano-braccio viene<br />

quantificata mediante la <strong>valutazione</strong> <strong>del</strong>l’accelerazione equivalente ponderata in frequenza<br />

riferita ad 8 ore di lavoro, convenzionalmente denotata con il simbolo A(8), la cui espressione<br />

matematica è <strong>da</strong>ta <strong>da</strong>:<br />

A(8) = A (W)sum .<br />

[m/s 2 ]<br />

dove:<br />

Te : Durata complessiva giornaliera di <strong>esposizione</strong> alla vibrazione A (w)sum [h]<br />

8 : Durata di riferimento [h]<br />

A (w)sum :(a2 wx + a2 wy + a2 wz) 1/2<br />

awi: Valore quadratico medio (r.m.s) <strong>del</strong>l’accelerazione ponderata in frequenza [m/s2 ]<br />

lungo l’asse i = x, y, z.<br />

La secon<strong>da</strong> norma descrive sempre per il sistema mano-braccio le procedure per determinare<br />

l’<strong>esposizione</strong> giornaliera per ciascuna operazione al fine di calcolare il valore complessivo di<br />

57<br />

T e<br />

8<br />

Valutazione <strong>del</strong> <strong>rischio</strong> <strong>da</strong> <strong>esposizione</strong> a <strong>vibrazioni</strong> <strong>meccaniche</strong>: confronto tra misurazioni sul campo e uso di banche <strong>da</strong>ti


Prevenzione Oggi aprile - giugno 2008<br />

vibrazione riferita a un periodo di 8 ore secondo il principio <strong>del</strong>l’uguaglianza energetica. Oltre<br />

a ciò vengono individuate le misure tecnico-organizzative <strong>da</strong> adottare per evitare i <strong>da</strong>nni nel<br />

caso di <strong>esposizione</strong> alle <strong>vibrazioni</strong> [7].<br />

Per effettuare invece la <strong>valutazione</strong> dei rischi connessi all’utilizzazione di mezzi vibranti che<br />

interessano il corpo intero si fa riferimento alle disposizioni <strong>del</strong>la norma ISO 2631-1:1997 -<br />

Mechanical vibration and shock - Evaluation of human exposure to whole-body vibration -<br />

Part 1: General requirements. Questa norma stabilisce i criteri attraverso i quali procedere alla<br />

<strong>valutazione</strong> e registrazione <strong>del</strong>l’esposizioni alle <strong>vibrazioni</strong> che interessano il corpo intero. In<br />

particolare definisce il sistema di assi cartesiani e gli specifici filtri di ponderazione in<br />

frequenza per ciascuno dei tre assi di misura x, y, z. In questo caso l’intervallo di frequenze si<br />

estende <strong>da</strong> 1 Hz a 80 Hz [8]. L’espressione matematica per il calcolo di A(8) è simile al caso<br />

mano braccio, ma con termine A w differente.<br />

A(8) = A .<br />

[m/s 2 ]<br />

dove:<br />

Te : Durata complessiva giornaliera di <strong>esposizione</strong> a <strong>vibrazioni</strong> [h]<br />

A (w): Valore <strong>del</strong>l’accelerazione lungo la componente assiale dominante (cioè il massimo<br />

tra Kx x awx, Ky x awy, Kz x awz) awi : Valore r.m.s <strong>del</strong>l’accelerazione ponderata in frequenza [m/s2 ] lungo l’asse i = x, y, z.<br />

Kx = 1,4: Fattore moltiplicativo <strong>del</strong> valore di <strong>vibrazioni</strong> lungo l’asse x<br />

Ky = 1,4: Fattore moltiplicativo <strong>del</strong> valore di <strong>vibrazioni</strong> lungo l’asse y<br />

Kz = 1,00:Fattore moltiplicativo <strong>del</strong> valore di <strong>vibrazioni</strong> lungo l’asse z<br />

1.2 Il contesto legislativo di riferimento per l’<strong>esposizione</strong> dei lavoratori ai<br />

rischi derivanti <strong>da</strong> <strong>vibrazioni</strong> <strong>meccaniche</strong><br />

Data la crescente rilevanza che il <strong>rischio</strong> <strong>da</strong> <strong>esposizione</strong> a <strong>vibrazioni</strong> sta assumendo in Europa<br />

e nei paesi industrializzati, sia in termini di <strong>da</strong>nni per la salute dei lavoratori esposti, che sotto<br />

il profilo economico e sociale, l’attività legislativa in materia ha avuto in questi ultimi anni un<br />

crescente impulso.<br />

Il primo importante contributo è indubbiamente rappresentato <strong>da</strong>lla Direttiva 98/37/CE<br />

(Direttiva Macchine), recepita in Italia <strong>da</strong>l D.P.R. 24 luglio 1996 n. 459, che, prescrivendo<br />

specifici obblighi per i costruttori ai fini <strong>del</strong>la riduzione dei rischi associati all’emissione di<br />

<strong>vibrazioni</strong> <strong>da</strong> parte dei macchinari, ha incentivato le aziende produttrici ad indirizzare<br />

l’innovazione tecnologica verso lo sviluppo di macchine con ridotta <strong>esposizione</strong><br />

<strong>del</strong>l’operatore a <strong>vibrazioni</strong> <strong>meccaniche</strong> [9]. Lo stesso principio è riportato nella revisione alla<br />

Direttiva summenzionata, la 2006/42/CE, che gli Stati membri devono applicare entro il 29<br />

dicembre 2009.<br />

Un fon<strong>da</strong>mentale contributo per l’attuazione di specifiche misure di tutela ai fini <strong>del</strong>la<br />

prevenzione <strong>del</strong> <strong>rischio</strong> <strong>da</strong> <strong>esposizione</strong> a <strong>vibrazioni</strong> nei luoghi di lavoro, è stato realizzato con<br />

l’emanazione <strong>da</strong> parte <strong>del</strong> Parlamento europeo <strong>del</strong>la Direttiva 2002/44/CE <strong>del</strong> 25 giugno 2002<br />

“sulle prescrizioni minime di sicurezza e salute relative all’<strong>esposizione</strong> dei lavoratori ai rischi<br />

derivanti <strong>da</strong>gli agenti fisici (<strong>vibrazioni</strong>)” [10]. In Italia, questa Direttiva è stata recepita nella sua<br />

interezza con il D.Lgs. n.187 <strong>del</strong> 19 agosto 2005 senza apportare sostanziali variazioni [11].<br />

58<br />

T e<br />

8


Il decreto, costituito <strong>da</strong> 13 articoli, si rivolge a tutte le imprese che espongono i lavoratori al<br />

<strong>rischio</strong> di <strong>vibrazioni</strong> utilizzando macchine pneumatiche, elettriche, idrauliche o a combustione<br />

interna.<br />

In particolare, l’articolo 4 <strong>del</strong>la D.Lgs. 187/05 prescrive l’obbligo, <strong>da</strong> parte dei <strong>da</strong>tori di lavoro<br />

di valutare il <strong>rischio</strong> <strong>da</strong> <strong>esposizione</strong> a <strong>vibrazioni</strong> dei lavoratori durante il lavoro. La <strong>valutazione</strong><br />

dei rischi è previsto che venga eseguita sia sulla base di informazioni reperibili sulle banche<br />

<strong>da</strong>ti <strong>del</strong>l’Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza <strong>del</strong> Lavoro (ISPESL), <strong>del</strong>le Regioni<br />

o <strong>del</strong> Consiglio Nazionale <strong>del</strong>la Ricerca (CNR) o direttamente presso i produttori o fornitori,<br />

sia attraverso misurazioni svolte sul campo. La <strong>valutazione</strong> deve tener conto in particolare dei<br />

seguenti elementi:<br />

a) il livello, il tipo e la durata <strong>del</strong>l’<strong>esposizione</strong>, incluse le esposizioni a <strong>vibrazioni</strong> intermittenti<br />

o ripetute;<br />

b) l’esistenza di attrezzature alternative per ridurre i livelli di <strong>esposizione</strong> alle <strong>vibrazioni</strong>;<br />

c) i valori limite e di azione giornalieri (Tabella 1);<br />

d) l’eventuale prolungamento <strong>del</strong> periodo di <strong>esposizione</strong>;<br />

e) gli eventuali effetti sulla salute dei lavoratori particolarmente sensibili al <strong>rischio</strong>;<br />

f) condizioni particolari di lavoro (per esempio a basse temperature);<br />

g) gli eventuali effetti indiretti in relazione all’interazione tra le <strong>vibrazioni</strong> e altre macchine;<br />

h) le informazioni raccolte <strong>da</strong>lla letteratura scientifica e/o fornite <strong>da</strong>l costruttore <strong>del</strong>la macchina.<br />

Tabella 1 - Livelli di azione e valori limite giornalieri per l’<strong>esposizione</strong> a <strong>vibrazioni</strong> trasmesse<br />

al sistema mano-braccio ed al corpo intero<br />

Livello d'azione giornaliero di <strong>esposizione</strong><br />

A(8) = 2,5 m/s2 Livello d'azione giornaliero di <strong>esposizione</strong><br />

A(8) = 0,5 m/s2 Vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio<br />

Vibrazioni trasmesse al corpo intero<br />

Il processo di <strong>valutazione</strong> <strong>del</strong> <strong>rischio</strong> <strong>vibrazioni</strong> può essere riassunto nelle seguenti fasi:<br />

a) valutare il <strong>rischio</strong> per l’<strong>esposizione</strong> al sistema mano-braccio o per <strong>esposizione</strong> <strong>del</strong>l’intero<br />

corpo;<br />

b) identificare le sorgenti/attività/luoghi di lavoro dove è superato il valore limite di<br />

<strong>esposizione</strong> e sui quali attuare misure tecniche e/o organizzative per il controllo <strong>del</strong> <strong>rischio</strong><br />

e identificare le mo<strong>da</strong>lità ottimali di intervento (metodi di lavoro alternativi, utilizzo di<br />

attrezzature accessorie di mitigazione <strong>del</strong> <strong>rischio</strong>, programmi di manutenzione, limitazione<br />

<strong>del</strong>la durata e <strong>del</strong>l’intensità <strong>del</strong>l’<strong>esposizione</strong>);<br />

c) prendere misure immediate per riportare l’<strong>esposizione</strong> al di sotto <strong>del</strong> valore limite di<br />

<strong>esposizione</strong>, individuare le cause <strong>del</strong> superamento e a<strong>da</strong>ttare di conseguenza le misure di<br />

protezione e prevenzione per evitare un nuovo superamento.<br />

59<br />

Valore limite giornaliero di <strong>esposizione</strong><br />

A(8) = 5 m/s2 Valore limite giornaliero di <strong>esposizione</strong><br />

A(8) = 1,15 m/s2 Valutazione <strong>del</strong> <strong>rischio</strong> <strong>da</strong> <strong>esposizione</strong> a <strong>vibrazioni</strong> <strong>meccaniche</strong>: confronto tra misurazioni sul campo e uso di banche <strong>da</strong>ti


Prevenzione Oggi aprile - giugno 2008<br />

La <strong>valutazione</strong> in particolare si attua su 3 livelli di approfondimento:<br />

1. Osservazione <strong>del</strong>le mo<strong>da</strong>lità di lavoro e <strong>del</strong>le tecnologie utilizzate attraverso l’utilizzo di<br />

liste di controllo.<br />

Questo primo livello di approfondimento viene utilizzato per accertare la presenza o<br />

l’assenza <strong>del</strong> <strong>rischio</strong>; qualora tale controllo dia esito negativo (qualora cioè non siano<br />

riscontrati rischi) è giustificata la mancata esecuzione di ulteriori analisi maggiormente<br />

dettagliate.<br />

2. Ricostruzione dei livelli di <strong>esposizione</strong> in base a misure presenti sulle banche <strong>da</strong>ti o<br />

reperibili direttamente presso i costruttori o fornitori.<br />

Questo secondo livello di approfondimento consente di valutare il <strong>rischio</strong> vibrazione<br />

utilizzando <strong>da</strong>ti rilevati <strong>da</strong> altri; a tal proposito si distinguono due tipi di misure, quelle svolte<br />

in ambiente di lavoro, in determinate condizioni operative di utilizzo <strong>del</strong>le attrezzature e<br />

quelle svolte <strong>da</strong>i costruttori <strong>del</strong>le attrezzature, in condizioni stan<strong>da</strong>rd.<br />

3. Misurazione diretta con attrezzatura specifica.<br />

Qualora il ricorso alle banche <strong>da</strong>ti, a letteratura di riferimento o informazioni fornite <strong>da</strong>i<br />

costruttori o fornitori, non risolva i dubbi circa la classificazione <strong>del</strong>la condizione espositiva, ci<br />

si deve affi<strong>da</strong>re alla misurazione strumentale, che costituisce il terzo ed ultimo livello di<br />

approfondimento per la <strong>valutazione</strong> <strong>del</strong> <strong>rischio</strong>.<br />

1.3 Valutazione <strong>del</strong> <strong>rischio</strong> mediante banca <strong>da</strong>ti: la banca <strong>da</strong>ti ISPESL<br />

In attuazione di ciò che è stabilito nel D.Lgs. 187/05 il 2 dicembre 2005 l’ISPESL ha pubblicato<br />

sul proprio sito internet la Banca Dati Nazionale Vibrazioni (BDV), in continuo aggiornamento,<br />

contenente <strong>da</strong>ti di <strong>vibrazioni</strong> trasmesse all’uomo relative a centinaia di macchine (mezzi ed<br />

utensili), riguar<strong>da</strong>nti sia rilevazioni sul campo che valori di certificazione forniti <strong>da</strong>i costruttori.<br />

L’inserimento e la verifica dei <strong>da</strong>ti immessi nella BDV è curata <strong>da</strong>l Laboratorio Agenti Fisici <strong>del</strong><br />

Dipartimento Igiene <strong>del</strong> Lavoro <strong>del</strong>l’ISPESL e <strong>da</strong>l Laboratorio Agenti Fisici <strong>del</strong>la Azien<strong>da</strong> USL<br />

7 di Siena. La BDV italiana nasce <strong>da</strong>ll’esperienza <strong>del</strong>la banca <strong>da</strong>ti europea <strong>vibrazioni</strong>, a cui ha<br />

partecipato anche l’ISPESL [12].<br />

La banca <strong>da</strong>ti fornisce due tipologie di <strong>da</strong>ti: i valori di emissione dichiarati <strong>da</strong>l costruttore ai<br />

sensi <strong>del</strong>la Direttiva 98/37/CE ed i valori di vibrazione misurati in campo secondo specifici<br />

stan<strong>da</strong>rd internazionali di misura. La Direttiva 98/37/CE, infatti, impone ai costruttori di utensili<br />

portatili e di macchine di dichiarare i valori di <strong>vibrazioni</strong> a cui sono esposti gli operatori. Tutte<br />

le macchine conformi alla Direttiva 98/37/CE, che siano in grado di produrre esposizioni a<br />

<strong>vibrazioni</strong> superiori ai livelli di azione prescritti <strong>da</strong>lla Direttiva Vibrazioni 2002/44/CE (2,5 m/s 2 e<br />

0,5 m/s 2 , rispettivamente, per le <strong>vibrazioni</strong> trasmesse al sistema mano-braccio e al corpo<br />

intero), devono essere corre<strong>da</strong>te <strong>del</strong>la certificazione dei livelli di vibrazione emessi.<br />

Generalmente le certificazioni sono eseguite per ciascuna macchina in condizioni di impiego<br />

stan<strong>da</strong>rdizzate, conformemente a specifiche procedure di misura definite per ciascun<br />

macchinario <strong>da</strong>gli stan<strong>da</strong>rd ISO-CEN [13].<br />

Al fine di poter avere informazioni complete e il più possibile rispondenti alle condizioni di<br />

utilizzo dei macchinari in differenti ambiti produttivi, l’utente <strong>del</strong>la banca <strong>da</strong>ti ha a<br />

disposizione, oltre ai <strong>da</strong>ti dichiarati <strong>da</strong>i produttori, anche una serie di <strong>da</strong>ti rilevati nelle diverse<br />

condizioni di impiego <strong>del</strong> macchinario in accordo con protocolli di misura stan<strong>da</strong>rdizzati.<br />

Per ciascuna macchina è quindi riportata una sche<strong>da</strong> tecnica contenente le caratteristiche<br />

costruttive essenziali quali marca, mo<strong>del</strong>lo, tipo di alimentazione, potenza, peso, una foto<br />

<strong>del</strong>la stessa e due tipologie di <strong>da</strong>ti di <strong>esposizione</strong> a <strong>vibrazioni</strong>: <strong>da</strong>ti dichiarati <strong>da</strong>l produttore<br />

e <strong>da</strong>ti misurati in campo (qualora disponibili).<br />

60


Per ogni utensile (caso di <strong>vibrazioni</strong> trasmesse al sistema mano-braccio), a partire <strong>da</strong>i valori di<br />

accelerazione globale equivalente, Aw, dichiarati <strong>da</strong>l costruttore o rilevati sul campo, vengono<br />

calcolati i valori di <strong>esposizione</strong> giornaliera A(8), nel caso i tempi di <strong>esposizione</strong> siano <strong>da</strong> 1 a 8<br />

ore; tali valori sono evidenziati con la logica <strong>del</strong> “semaforo” a secon<strong>da</strong> <strong>del</strong> valore assunto <strong>da</strong>l<br />

parametro A(8) rispetto ai valori di azione e limite fissati <strong>da</strong>lla legge:<br />

verde (A(8) < 2,5 m/s2 ),<br />

giallo (2,5 m/s2≤ A(8) < 5 m/s2 ) e<br />

rosso (A(8) ≥ 5 m/s2 ).<br />

Anche nel caso di mezzi di trasporto (caso di <strong>vibrazioni</strong> trasmesse al corpo intero), a partire<br />

<strong>da</strong>i valori di accelerazione globale equivalente, Aw, dichiarati <strong>da</strong>l costruttore o rilevati sul<br />

campo, vengono calcolati i valori di <strong>esposizione</strong> giornaliera A(8), con tempi di <strong>esposizione</strong> <strong>da</strong><br />

1 a 8 ore; anche questi valori sono evidenziati con la logica <strong>del</strong> “semaforo” summenzionata:<br />

verde = (A(8) < 0,5 m/s2 );<br />

giallo (0,5 m/s2 ≤ A(8) < 1,15 m/s2 ) e<br />

rosso = (A(8) ≥ 1,15 m/s2 ).<br />

Nella maggior parte dei casi i valori di emissione dichiarati <strong>da</strong>l costruttore sono relativi a<br />

condizioni di impiego stan<strong>da</strong>rdizzate, non necessariamente corrispondenti a quelle di reale<br />

impiego. È necessario quindi utilizzare coefficienti moltiplicativi, ottenuti in una serie di<br />

condizioni sperimentali, al fine di correggere la stima dei valori di A(8). Nella Tabella 2, si<br />

riporta un esempio dei coefficienti moltiplicativi tratti <strong>da</strong>lla gui<strong>da</strong> all’utilizzo <strong>del</strong>la BDV<br />

congruente con le misurazioni dirette svolte sul campo.<br />

1.4 La <strong>valutazione</strong> <strong>del</strong> <strong>rischio</strong> <strong>vibrazioni</strong> con misurazione diretta sul campo<br />

A seguito <strong>del</strong>l’analisi <strong>del</strong>le procedure di <strong>valutazione</strong> <strong>del</strong> <strong>rischio</strong> <strong>vibrazioni</strong>, proposte <strong>da</strong>l<br />

D.Lgs.187/05, si è provveduto, presso un’azien<strong>da</strong> metalmeccanica tipo che opera per il<br />

settore <strong>del</strong>l’industria <strong>del</strong>le acque minerali e <strong>del</strong>le bevande, alla rilevazione sul campo <strong>del</strong>le<br />

<strong>vibrazioni</strong> trasmesse all’uomo <strong>da</strong> parte dei mezzi e degli utensili in dotazione ai lavoratori e<br />

utilizzate durante il ciclo produttivo.<br />

Nella Tabella 3 sono riportati i valori <strong>del</strong>le <strong>vibrazioni</strong>, misurati mediante un accelerometro, che<br />

sono stati rilevati direttamente presso vari reparti <strong>del</strong>l’azien<strong>da</strong>. Per eseguire le misurazioni nel<br />

caso <strong>del</strong>le <strong>vibrazioni</strong> mano-braccio è stato necessario che gli operatori tenessero stretto e<br />

fermo l’accelerometro tra la propria mano e l’utensile in oggetto, mentre nel caso <strong>del</strong>le<br />

<strong>vibrazioni</strong> al corpo intero l’accelerometro è posto sul sedile <strong>del</strong>l’operatore.<br />

Nella Tabella sono indicati l’attrezzatura valutata, il numero progressivo dei rilievi eseguiti, la<br />

descrizione <strong>del</strong>l’operazione, la posizione <strong>del</strong>la misura (esempio: mano destra/sinistra o corpo<br />

intero, impugnatura con comando, laterale…), gli eventuali accessori utilizzati e il valore<br />

<strong>del</strong>l’accelerazione (il valore <strong>del</strong>l’A(8) è evidenziato seguendo la logica <strong>del</strong> “semaforo”<br />

descritta in precedenza). Nella Tabella sono inoltre inseriti i valori relativi alla macchina<br />

specifica reperiti nelle banche <strong>da</strong>ti; per alcuni attrezzi i <strong>da</strong>ti si riferiscono alla banca <strong>da</strong>ti<br />

<strong>del</strong>l’ISPESL, per altri a quella europea; alcuni valori sono solamente dichiarati <strong>da</strong>l costruttore,<br />

altri sono misurati sul campo (in questo caso sono indicate le varie condizioni di misura). Per<br />

alcuni attrezzi purtroppo non è stato possibile effettuare una comparazione poiché non erano<br />

presenti in nessuna banca <strong>da</strong>ti. È comunque necessario precisare che la banca <strong>da</strong>ti europea<br />

non può essere utilizzata ai fini <strong>del</strong>la <strong>valutazione</strong> <strong>del</strong> <strong>rischio</strong> (ex art. 4 D.Lgs. 187/05), ma può<br />

essere un validissimo supporto in fase di definizione di interventi tecnici.<br />

61<br />

Valutazione <strong>del</strong> <strong>rischio</strong> <strong>da</strong> <strong>esposizione</strong> a <strong>vibrazioni</strong> <strong>meccaniche</strong>: confronto tra misurazioni sul campo e uso di banche <strong>da</strong>ti


Prevenzione Oggi aprile - giugno 2008<br />

Tabella 2 - Esempio di coefficienti moltiplicativi (fattore di correzione) per calcolare<br />

l’<strong>esposizione</strong> stimata in campo a partire <strong>da</strong>i <strong>da</strong>ti di certificazione. Macchine pneumatiche<br />

Macchina Normativa Condizioni di lavoro Reali condizioni Fattore di Note<br />

di riferimento durante il test di uso correzione<br />

Martelli e EN28662-2 :1992 Assorbitore a Tutte 1,5 - 2,0 1,5 per uso<br />

scalpelli sfere di acciaio come<br />

a percussione rivettatore e<br />

scrostatore;<br />

2,0 per tutti<br />

gli altri usi<br />

Martelli EN28662-3 :1994 Foratura di Perforazione 2,0<br />

perforatori cemento lapidei e<br />

per lapidei e cemento<br />

martelli rotativi cemento<br />

Smerigliatrici EN28662-4 :1995 Disco sbilanciato Tutte le 1,5 Non applicabile<br />

(tutte) a vuoto operazioni di per utensili<br />

smerigliatura di taglio e<br />

(non luci<strong>da</strong>tura) spazzole<br />

acciaio<br />

Smerigliatrici EN28662-4 :1995 Disco sbilanciato Taglio 2,0 Applicabile<br />

(tutte) a vuoto per spazzole<br />

acciaio<br />

Smerigliatrici EN28662-13 :1997 Disco sbilanciato Tutte 1,5 Nessuna<br />

angolari e a vuoto<br />

fresatrici per<br />

stampi diritte<br />

(assiali)<br />

Trapani a EN28662-6 :1995 Foratura a Foratura a 1,5<br />

percussione percussione in percussione<br />

condizioni<br />

stan<strong>da</strong>rdizzate<br />

62


Tabella 3 - Misurazioni dirette effettuate sul campo presso un’azien<strong>da</strong> metalmeccanica<br />

tipo che opera per il settore <strong>del</strong>l’industria <strong>del</strong>le acque minerali e <strong>del</strong>le bevande<br />

Attrezzatura N. Tempo Asse x Asse y Asse z Somma Mano Descrizione Note<br />

rilievo misura vettoriale braccio<br />

(sec) A(8)<br />

Avvitatore 1 38,00 2,14 1,41 1,04 2,77 dx avvitatura e svitatura<br />

pneumatico bar bullone; bussola<br />

Bosch 6,3 17 mm; impugnatura<br />

con comando<br />

2 31,00 1,17 0,71 0,37 1,42 dx foratura piastra<br />

4 mm; punta<br />

<strong>da</strong> metallo 3 mm;<br />

Trapano a batteria impugnatura<br />

Bosch GSR con comando<br />

9,6 VE-2<br />

1,20 0,90 1,80 2,34<br />

avvitatura; banca<br />

posteriore <strong>da</strong>ti<br />

(con comando) ISPESL<br />

63<br />

3 26,00 1,19 1,04 0,80 1,77 dx foratura piastra<br />

4 mm; punta <strong>da</strong><br />

metallo 3 mm;<br />

impugnatura con<br />

Trapano elettrico comando<br />

Bosch GBM 13-2<br />

4 27,00 1,38 0,90 0,99 1,92 sx foratura piastra<br />

4 mm; punta <strong>da</strong><br />

metallo 3 mm; impugnatura<br />

laterale<br />

valore dichiarato banca<br />

<strong>da</strong>ti<br />

europea1 2,50<br />

Continua<br />

1 È comunque <strong>da</strong> precisare che la banca <strong>da</strong>ti europea non può essere utilizzata ai fini <strong>del</strong>la <strong>valutazione</strong> <strong>del</strong> <strong>rischio</strong> (ex art. 4 D.Lgs. 187/2005), ma può essere un validissimo supporto in<br />

fase di definizione di interventi tecnici.<br />

Valutazione <strong>del</strong> <strong>rischio</strong> <strong>da</strong> <strong>esposizione</strong> a <strong>vibrazioni</strong> <strong>meccaniche</strong>: confronto tra misurazioni sul campo e uso di banche <strong>da</strong>ti


Prevenzione Oggi aprile - giugno 2008<br />

Segue Tabella 3<br />

Attrezzatura N. Tempo Asse x Asse y Asse z Somma Mano Descrizione Note<br />

rilievo misura vettoriale braccio<br />

(sec) A(8)<br />

Cesoia a batteria 5 12,00 0,18 0,16 0,17 0,29 dx taglio canale a rete;<br />

Edilgrappa BT14 impugn. con comando<br />

7 29,00 3,79 1,82 1,48 4,46 dx avvitatura e svitatura<br />

bullone; bussola 13 mm;<br />

Avvitatore a batteria impugn. con comando<br />

Bosch GDR 12V<br />

PROF 2,50<br />

valore dichiarato banca<br />

<strong>da</strong>ti<br />

europea<br />

Mola pneumatica 8 42,00 1,15 1,04 0,50 1,63 dx sverniciatura lamiera;<br />

Eurotools ETH20 grana 80 lamellare;<br />

impugnatura corpo<br />

64<br />

9 47,00 2,19 1,08 2,67 3,62 dx luci<strong>da</strong>tura piatto<br />

4 mm; disco lamellare<br />

110x22 grana 80;<br />

impugnatura corpo<br />

10 55,00 2,90 1,13 0,90 3,24 dx taglio piatto acciaio<br />

Smerigliatrice 4 mm; disco abrasivo<br />

angolare elettrica a 60sbf 115x1,6x22;<br />

Bosch GWS 7-115 impugnatura corpo<br />

11 35,00 1,23 2,89 2,23 3,85 sx taglio piatto acciaio<br />

4 mm; disco abrasivo<br />

a 60sbf 115x1,6x22;<br />

impugnatura laterale<br />

0,90 1,00 1,30 1,87<br />

smerigliatura; disco banca<br />

<strong>da</strong> smeriglio grana 80; <strong>da</strong>ti<br />

anteriore (laterale) ISPESL<br />

Continua


Segue Tabella 3<br />

Attrezzatura N. Tempo Asse x Asse y Asse z Somma Mano Descrizione Note<br />

rilievo misura vettoriale braccio<br />

(sec) A(8)<br />

1,00 0,90 0,90 1,62<br />

smerigliatura; disco banca<br />

<strong>da</strong> smeriglio grana 80; <strong>da</strong>ti<br />

posteriore (corpo) ISPESL<br />

2,80 2,80 4,10 5,70<br />

taglio lastra di granito; banca<br />

disco <strong>da</strong> taglio; <strong>da</strong>ti<br />

anteriore (laterale) ISPESL<br />

Smerigliatrice 2,50 2,50 1,90 4,01<br />

taglio lastra di granito; banca<br />

angolare elettrica disco <strong>da</strong> taglio; <strong>da</strong>ti<br />

Bosch GWS 7-115 posteriore (corpo) ISPESL<br />

2,80 3,90 2,50 5,41<br />

smeriglio vetroresina; banca<br />

disco medio; <strong>da</strong>ti<br />

posteriore (corpo) ISPESL<br />

65<br />

12 45,00 2,15 1,30 1,45 2,90 dx foratura piastra 4 mm;<br />

punta <strong>da</strong> ferro 3 mm;<br />

impugnatura corpo<br />

13 27,00 3,72 1,24 2,51 4,66 sx foratura piastra<br />

Trapano angolare 4 mm;<br />

elettrico Bosch punta <strong>da</strong> ferro 3 mm;<br />

GWB 10 impugnatura corpo<br />

14 31,00 1,77 1,31 1,73 2,80 sx foratura piastra 4 mm;<br />

punta <strong>da</strong> ferro 3 mm;<br />

impugnatura testa<br />

valore dichiarato banca<br />

<strong>da</strong>ti<br />

europea<br />

2,50<br />

Continua<br />

Valutazione <strong>del</strong> <strong>rischio</strong> <strong>da</strong> <strong>esposizione</strong> a <strong>vibrazioni</strong> <strong>meccaniche</strong>: confronto tra misurazioni sul campo e uso di banche <strong>da</strong>ti


Prevenzione Oggi aprile - giugno 2008<br />

Segue Tabella 3<br />

Attrezzatura N. Tempo Asse x Asse y Asse z Somma Mano Descrizione Note<br />

rilievo misura vettoriale braccio<br />

(sec) A(8)<br />

16 22,00 4,65 2,30 2,79 5,89 dx taglio piatto in ferro<br />

6 mm; lama <strong>da</strong> ferro<br />

t118a; impugnatura<br />

con comando<br />

17 32,00 4,16 7,00 3,07 8,70 sx taglio piatto in ferro<br />

Seghetto alternat. 6 mm; lama <strong>da</strong> ferro<br />

elettrico Bosch t118a; impugnatura<br />

GST60PBAE corpo<br />

0,45 1,40 0,20 1,48<br />

taglio legno teak; banca<br />

anteriore (corpo) <strong>da</strong>ti<br />

ISPESL<br />

66<br />

18 38,00 1,82 1,87 2,16 3,39 dx taglio piatto in ferro<br />

6 mm; disco <strong>da</strong> taglio<br />

230x3,2x22;<br />

Smerigliatrice impugnatura corpo<br />

angolare elettrica<br />

Bosch 19 32,00 2,45 2,51 1,73 3,91 sx taglio piatto in ferro<br />

6 mm; disco <strong>da</strong> taglio<br />

230x3,2x22;<br />

impugnatura laterale<br />

Trapano 21 12,00 1,25 1,04 0,74 1,79<br />

dx foratura piatto in ferro<br />

pneumatico 6 mm; punta <strong>da</strong> metal-<br />

Ingersollrand lo 3 mm; impugnatura<br />

7816EU con comando<br />

Continua


Segue Tabella 3<br />

Attrezzatura N. Tempo Asse x Asse y Asse z Somma Mano Descrizione Note<br />

rilievo misura vettoriale braccio<br />

(sec) A(8)<br />

Trapano 22 27,00 1,28 1,36 1,07 2,15 sx foratura piatto in ferro<br />

pneumatico 6 mm; punta <strong>da</strong> metallo<br />

Ingersollrand 3 mm; impugnatura<br />

7816EU corpo<br />

1,60 1,00 1,80 2,61<br />

foratura; punta 5 mm banca<br />

<strong>da</strong>ti<br />

europea<br />

23 24,00 0,72 1,02 0,49 1,34 dx foratura piatto in ferro<br />

6 mm; punta <strong>da</strong> metallo<br />

3 mm; impugnatura<br />

con comando<br />

67<br />

Trapano 24 20,00 1,05 0,81 0,84 1,57 sx foratura piatto in ferro<br />

pneumatico 6 mm; punta <strong>da</strong> metallo<br />

Atlas Copco 3 mm; impugnatura<br />

con comando<br />

1,30 0,50 1,40 1,97<br />

foratura; punta 3 mm banca<br />

<strong>da</strong>ti<br />

europea<br />

Troncatrice 25 25,00 1,78 0,55 0,62 1,96 dx taglio piatto in plastica<br />

elettrica Felisatti 12 mm; impugnatura<br />

con comando<br />

Sega a nastro 26 14,00 1,40 0,51 0,85 1,72<br />

dx taglio profilato in<br />

elettrica Femi 79 alluminio; impugnatura<br />

con comando<br />

Continua<br />

Valutazione <strong>del</strong> <strong>rischio</strong> <strong>da</strong> <strong>esposizione</strong> a <strong>vibrazioni</strong> <strong>meccaniche</strong>: confronto tra misurazioni sul campo e uso di banche <strong>da</strong>ti


Prevenzione Oggi aprile - giugno 2008<br />

Segue Tabella 3<br />

Attrezzatura N. Tempo Asse x Asse y Asse z Somma Mano Descrizione Note<br />

rilievo misura vettoriale braccio<br />

(sec) A(8)<br />

27 41,00 1,71 1,76 1,68 2,97 dx luci<strong>da</strong>tura interno<br />

tubo acciaio; ruota<br />

lamellare grana 80;<br />

impugnatura corpo<br />

28 40,00 1,92 1,56 3,10 3,97 sx luci<strong>da</strong>tura interno<br />

Mola pneumatica tubo acciaio; ruota<br />

Uryu UG650 lamellare grana 80;<br />

impugnatura corpo<br />

valore dichiarato banca<br />

<strong>da</strong>ti<br />

europea<br />

1,80<br />

68<br />

29 42,00 0,90 0,90 0,65 1,43 dx luci<strong>da</strong>tura interno<br />

tubo acciao; ruota<br />

lamellare grana 80;<br />

impugnatura corpo<br />

30 39,00 1,01 0,58 0,71 1,36 sx luci<strong>da</strong>tura interno<br />

Mola pneumatica tubo acciao; ruota<br />

Uryu UG65 lamellare grana 80;<br />

impugnatura corpo<br />

valore dichiarato banca<br />

<strong>da</strong>ti<br />

europea<br />

1,80<br />

Flessibile elettrico 31 32,00 1,10 0,55 0,58 1,36<br />

dx luci<strong>da</strong>tura interno tubo<br />

Niederberger 6002 acciaio; ruota lamellare<br />

grana 60; impug. corpo<br />

Continua


Segue Tabella 3<br />

Attrezzatura N. Tempo Asse x Asse y Asse z Somma Mano Descrizione Note<br />

rilievo misura vettoriale braccio<br />

(sec) A(8)<br />

Flessibile elettrico 32 34,00 1,12 0,83 0,76 1,59 sx luci<strong>da</strong>tura interno<br />

Niederberger 6002 tubo acciaio; ruota<br />

lamellare grana 60;<br />

impugnatura corpo<br />

33 38,00 1,28 0,75 0,95 1,76 dx luci<strong>da</strong>tura piastra<br />

nastro grana 80;<br />

impugn. posteriore<br />

Flessibile a<br />

nastro elettrico 34 28,00 0,95 0,39 0,59 1,18 sx luci<strong>da</strong>tura piastra<br />

Niederberger 6002 nastro grana 80;<br />

impugn. laterale<br />

Levigatrice elettrica 35 36,00 1,11 0,80 0,39 1,42 dx luci<strong>da</strong>tura piastra<br />

VB 150 ruota con feltro<br />

impugnatura sbarra<br />

69<br />

Levigatrice a nastro 36 36,00 1,40 1,19 1,46 2,35 dx luci<strong>da</strong>tura piastra<br />

elettrica nastro grana 60;<br />

impugnatura sbarra<br />

37 26,00 4,04 4,39 3,27 6,80 dx levigatura sal<strong>da</strong>tura;<br />

disco 230x7x22;<br />

impugnatura corpo<br />

Smerigliatrice 38 33,00 5,30 4,12 3,97 7,80 sx levigatura sal<strong>da</strong>tura;<br />

angolare elettrica disco 230x7x22;<br />

Bosch GWS 20-230 impugnatura laterale<br />

39 29,00 5,01 4,24 4,37 7,89<br />

dx taglio; disco <strong>da</strong> taglio<br />

230x3,2x22<br />

Continua<br />

Valutazione <strong>del</strong> <strong>rischio</strong> <strong>da</strong> <strong>esposizione</strong> a <strong>vibrazioni</strong> <strong>meccaniche</strong>: confronto tra misurazioni sul campo e uso di banche <strong>da</strong>ti


Prevenzione Oggi aprile - giugno 2008<br />

Segue Tabella 3<br />

Attrezzatura N. Tempo Asse x Asse y Asse z Somma Mano Descrizione Note<br />

rilievo misura vettoriale braccio<br />

(sec) A(8)<br />

40 20,00 4,12 4,70 4,08 7,46 sx taglio; disco <strong>da</strong> taglio<br />

230x3,2x22<br />

impugnatura corpo;<br />

41 41,00 4,74 4,68 5,64 8,73 dx luci<strong>da</strong>tura; disco<br />

di rifinitura 180x22;<br />

impugnatura corpo<br />

42 34,00 5,75 4,99 6,65 10,11 sx luci<strong>da</strong>tura; disco<br />

di rifinitura 180x22;<br />

impugn.laterale<br />

Smerigliatrice 43 36,00 2,04 1,66 1,71 3,14 dx luci<strong>da</strong>tura; disco<br />

angolare elettrica lamellare grana 60;<br />

Bosch GWS 20-230 impugnatura corpo;<br />

70<br />

44 39,00 1,78 1,70 1,35 2,81 sx luci<strong>da</strong>tura; disco<br />

lamellare grana 60;<br />

impugn. laterale<br />

1,40 1,40 1,60 2,55<br />

lavorazione artistica; banca<br />

smeriglio grana 24; <strong>da</strong>ti<br />

anteriore (laterale) ISPESL<br />

2,20 1,30 2,80 3,79<br />

lavorazione artistica; banca<br />

smeriglio grana 24; <strong>da</strong>ti<br />

posteriore (corpo) ISPESL<br />

4,20 3,10 2,70 5,88<br />

taglio; disco <strong>da</strong> taglio banca<br />

anteriore (laterale) <strong>da</strong>ti<br />

ISPESL<br />

Continua


Segue Tabella 3<br />

Attrezzatura N. Tempo Asse x Asse y Asse z Somma Mano Descrizione Note<br />

rilievo misura vettoriale braccio<br />

(sec) A(8)<br />

3,00 2,90 4,20 5,92<br />

taglio; disco <strong>da</strong> taglio banca<br />

anteriore (laterale) banca<br />

impugnatura corpo; ISPESL<br />

2,80 2,80 4,80 6,22<br />

taglio lastre di granito; banca<br />

disco <strong>da</strong> taglio; <strong>da</strong>ti<br />

anteriore (laterale) ISPESL<br />

3,00 3,00 3,20 5,31<br />

taglio lastre di granito; banca<br />

disco <strong>da</strong> taglio; <strong>da</strong>ti<br />

posteriore (corpo) ISPESL<br />

3,70 1,80 1,70 4,45<br />

molatura su alluminio; banca<br />

Smerigliatrice smeriglio grana 80; <strong>da</strong>ti<br />

angolare elettrica anteriore (laterale) ISPESL<br />

Bosch GWS 20-230<br />

6,20 1,40 5,30 8,28<br />

luci<strong>da</strong>tura; banca<br />

spazzola a tazza; <strong>da</strong>ti<br />

anteriore (laterale) ISPESL<br />

71<br />

5,00 1,50 7,40 9,06<br />

luci<strong>da</strong>tura; banca<br />

spazzola a tazza; <strong>da</strong>ti<br />

posteriore (corpo) ISPESL<br />

3,40 1,00 1,40 3,81<br />

molatura su alluminio; banca<br />

smeriglio fine; <strong>da</strong>ti<br />

anteriore (laterale) ISPESL<br />

1,60 1,40 1,60 2,66<br />

molatura su alluminio; banca<br />

smeriglio fine; <strong>da</strong>ti<br />

anteriore (laterale) ISPESL<br />

Continua<br />

Valutazione <strong>del</strong> <strong>rischio</strong> <strong>da</strong> <strong>esposizione</strong> a <strong>vibrazioni</strong> <strong>meccaniche</strong>: confronto tra misurazioni sul campo e uso di banche <strong>da</strong>ti


Prevenzione Oggi aprile - giugno 2008<br />

Segue Tabella 3<br />

Attrezzatura N. Tempo Asse x Asse y Aasse z Somma Mano Descrizione Note<br />

rilievo misura vettoriale braccio<br />

(sec) A(8)<br />

45 37,00 2,59 1,82 1,19 3,38 dx luci<strong>da</strong>tura; disco<br />

lamellare grana 80;<br />

impugnatura corpo;<br />

46 35,00 2,29 1,97 2,78 4,11 sx luci<strong>da</strong>tura; disco<br />

lamellare grana 80;<br />

impugn. laterale<br />

47 35,00 2,42 2,18 1,41 3,55 dx luci<strong>da</strong>tura; disco<br />

<strong>da</strong> sgrosso 115x6,5x22;<br />

impugnatura corpo<br />

48 34,00 4,27 4,98 9,58 11,61 sx luci<strong>da</strong>tura; disco<br />

Smerigliatrice <strong>da</strong> sgrosso 115x6,5x22<br />

angolare elettrica impugnatura corpo<br />

Bosch GWS 7-115<br />

49 20,00 2,82 3,51 2,32 5,07 dx taglio; disco<br />

<strong>da</strong> taglio 115x3,2x22;<br />

impugnatura corpo<br />

72<br />

50 20,00 3,51 3,59 2,48 5,60 sx taglio; disco<br />

<strong>da</strong> taglio 115x3,2x22;<br />

impugn. laterale<br />

51 27,00 2,17 2,07 1,42 3,32 dx taglio; disco<br />

<strong>da</strong> taglio 715x1,8x22;<br />

impugnatura corpo<br />

52 31,00 1,85 1,64 1,08 2,70<br />

sx taglio; disco<br />

<strong>da</strong> taglio 715x1,8x22;<br />

impugnatura laterale<br />

Continua


Segue Tabella 3<br />

Attrezzatura N. Tempo Asse x Asse y Asse z Somma Mano Descrizione Note<br />

rilievo misura vettoriale braccio<br />

(sec) A(8)<br />

0,90 1,00 1,30 1,87<br />

smerigliatura; disco <strong>da</strong> banca<br />

smeriglio grana 80; <strong>da</strong>ti<br />

anteriore (laterale) ISPESL<br />

1,00 0,90 0,90 1,62<br />

smerigliatura; disco <strong>da</strong> banca<br />

smeriglio grana 80; <strong>da</strong>ti<br />

posteriore (corpo) ISPESL<br />

2,80 2,80 4,10 5,70<br />

taglio lastra di granito; banca<br />

Smerigliatrice disco <strong>da</strong> taglio; <strong>da</strong>ti<br />

angolare elettrica anteriore (laterale) ISPESL<br />

Bosch GWS 7-115<br />

2,50 2,50 1,90 4,01<br />

taglio lastra di granito; banca<br />

disco <strong>da</strong> taglio; <strong>da</strong>ti<br />

posteriore (corpo) ISPESL<br />

73<br />

2,80 3,90 2,50 5,41<br />

smeriglio vetroresina; banca<br />

disco medio; <strong>da</strong>ti<br />

posteriore (corpo) ISPESL<br />

53 22,00 3,95 1,98 3,45 5,61 dx staffaggio bulloni tornio<br />

verticale; bussola<br />

Avvitatore Chicago 30 mm; impugnatura<br />

Pneumatic CP9560H con comando<br />

54 19,00 3,60 3,39 1,70 5,23 sx staffaggio bulloni tornio<br />

verticale; bussola<br />

30 mm; impugnatura<br />

corpo<br />

Flessibile 55 61,00 0,43 1,22 1,55 2,02<br />

dx fresatura bordo;<br />

pneumatico impugnatura corpo<br />

Continua<br />

Valutazione <strong>del</strong> <strong>rischio</strong> <strong>da</strong> <strong>esposizione</strong> a <strong>vibrazioni</strong> <strong>meccaniche</strong>: confronto tra misurazioni sul campo e uso di banche <strong>da</strong>ti


Prevenzione Oggi aprile - giugno 2008<br />

Segue Tabella 3<br />

Attrezzatura N. Tempo Asse x Asse y Asse z Somma Mano Descrizione Note<br />

rilievo misura vettoriale braccio<br />

(sec) A(8)<br />

56 52,00 1,22 0,79 0,58 1,56 dx smerigliatura; ruota<br />

grana 80; 80; impugnatura<br />

con comando<br />

57 39,00 1,44 0,54 1,21 1,96 sx smerigliatura; ruota<br />

grana 80; 80; impugnatura<br />

corpo<br />

Mola pneumatica 58 35,00 2,33 3,45 1,17 4,32 dx smerigliatura; ruota<br />

Fiam SMS30DZ millefogli grana 80;<br />

impugn. con comando<br />

59 32,00 6,19 2,21 5,31 8,45 sx smerigliatura; ruota<br />

millefogli grana 80;<br />

impugn. corpo<br />

74<br />

60 56,00 1,47 1,37 1,09 2,29 dx smerigliatura; disco<br />

lamellare grana 80;<br />

impugn. con comando<br />

Smerigliatrice 61 35,00 1,30 1,53 1,87 2,74 sx smerigliatura; disco<br />

angolare lamellare grana 80;<br />

Fiam pneumatica impugnatura laterale<br />

2,10 2,90 0,96 3,71<br />

smeriglio banca<br />

smeriglio medio; <strong>da</strong>ti<br />

posteriore (comando) ISPESL<br />

Trapano 62 26,00 2,25 1,38 1,11 2,86<br />

dx svasatura; punta <strong>da</strong><br />

pneumatico svasatura; impugna-<br />

Bosch tura con comando<br />

Continua


Segue Tabella 3<br />

Attrezzatura N. Tempo Asse x Asse y Asse z Somma Mano Descrizione Note<br />

rilievo misura vettoriale braccio<br />

(sec) A(8)<br />

Carrello elevatore 63 350,00 0,265 0,309 0,403 0,403 ci movimentazioni interne<br />

elettrico Linde E-30 ed esterne allo stabilimento;<br />

sedile<br />

ammortizzato<br />

64 350 0,392 0,575 0,89 0,890 ci movimentazioni interne<br />

ed esterne allo stabilimento;<br />

sedile non<br />

ammortizzato<br />

Carrello elevatore<br />

elettrico Fiat OM 0,070 3,500 1,330 3,5<br />

movimentazioni banca<br />

piazzale asfaltato; <strong>da</strong>ti<br />

sedile non ISPESL<br />

ammortizzato<br />

75<br />

Carrello elevatore 65 350 0,312 0,433 0,311 0,433 ci movimentazioni<br />

elettrico Linde E-48 interne ed esterne<br />

allo stabilimento;<br />

sedile ammortizzato<br />

Seghetto a nastro 67 47 0,31 0,26 0,24 0,84 dx taglio; impugnatura<br />

con comando<br />

Sega a nastro 67 47 0,31 0,26 0,24 0,47 dx taglio tubolare in ferro;<br />

Bianco mod. 350 impugnatura con<br />

comando<br />

Autocarro 68 300 0,21 0,4 0,39 0,400<br />

ci movimentazioni<br />

Valutazione <strong>del</strong> <strong>rischio</strong> <strong>da</strong> <strong>esposizione</strong> a <strong>vibrazioni</strong> <strong>meccaniche</strong>: confronto tra misurazioni sul campo e uso di banche <strong>da</strong>ti


Prevenzione Oggi aprile - giugno 2008<br />

2. RISULTATI<br />

Di seguito si riportano i risultati <strong>del</strong>l’analisi condotta al fine di confrontare le due tipologie di<br />

<strong>valutazione</strong> <strong>del</strong> <strong>rischio</strong> <strong>da</strong> <strong>esposizione</strong> a <strong>vibrazioni</strong> <strong>meccaniche</strong> ad oggi previste <strong>da</strong>lla legge.<br />

Dalla Figura 1 si evince che circa il 60% degli attrezzi valutati presso l’azien<strong>da</strong> metalmeccanica<br />

tipo, che opera per il settore <strong>del</strong>l’industria <strong>del</strong>le acque minerali e <strong>del</strong>le bevande, non trova<br />

riscontro né nella banca <strong>da</strong>ti ISPESL né in quella europea. L’esigua quantità di <strong>da</strong>ti catalogati<br />

è certamente dipendente <strong>da</strong>lla loro costituzione relativamente recente.<br />

Figura 1 - Percentuale di attrezzi presenti nelle banche <strong>da</strong>ti<br />

19%<br />

22%<br />

59%<br />

La Figura 2, invece, consente di verificare la maggiore numerosità nelle banche <strong>da</strong>ti di valori<br />

derivanti <strong>da</strong> rilevazione sul campo: solo il 38% dei <strong>da</strong>ti è riportato con il solo valore dichiarato<br />

<strong>da</strong>l costruttore (in questo caso per poter utilizzare tali <strong>da</strong>ti per l’analisi <strong>del</strong> <strong>rischio</strong> bisogna<br />

tener conto dei fattori di correzione summenzionati).<br />

La Figura 3 evidenzia che quasi un quarto degli attrezzi riportati nelle banche <strong>da</strong>ti non<br />

consente un reale confronto con i valori misurati presso l’azien<strong>da</strong> metalmeccanica presa a<br />

riferimento (o quantomeno non consente di realizzare un confronto completo). La non<br />

confrontabilità dipende <strong>da</strong>l fatto che in alcuni casi le misure sul campo presenti nella banca<br />

<strong>da</strong>ti sono state eseguite in condizioni differenti rispetto a quelle operative azien<strong>da</strong>li. Ad<br />

esempio non è possibile rapportare i valori ottenuti <strong>da</strong>lla stessa smerigliatrice, che esegue la<br />

stessa operazione sullo stesso tipo di materiale, ma utilizzante due dischi non perfettamente<br />

identici (potrebbero variare la dimensione, la grana o più semplicemente il grado di usura).<br />

76<br />

Attrezzi non presenti nelle due banche <strong>da</strong>ti<br />

Attrezzi presenti nella BDV <strong>del</strong>l’ISPESL<br />

Attrezzi presenti nella banca <strong>da</strong>ti europea


Figura 2 - Percentuale di attrezzi presenti in banche <strong>da</strong>ti con valori misurati o dichiarati<br />

Figura 3 - Percentuale degli attrezzi presenti in banca <strong>da</strong>ti che è possibile confrontare con<br />

i valori misurati nell’azien<strong>da</strong> metalmeccanica presa a riferimento<br />

15%<br />

38%<br />

8%<br />

62%<br />

Confrontabilità dei valori nelle banche <strong>da</strong>ti<br />

77%<br />

77<br />

Attrezzi presenti nelle banche <strong>da</strong>ti<br />

con valori misurati<br />

Attrezzi presenti nelle banche <strong>da</strong>ti<br />

con valori dichiarati <strong>da</strong>l costruttore<br />

Attrezzi completamente confrontabili<br />

Attrezzi confrontabili solo in parte<br />

(per particolari utensili)<br />

Attrezzi non confrontabili<br />

Valutazione <strong>del</strong> <strong>rischio</strong> <strong>da</strong> <strong>esposizione</strong> a <strong>vibrazioni</strong> <strong>meccaniche</strong>: confronto tra misurazioni sul campo e uso di banche <strong>da</strong>ti


Prevenzione Oggi aprile - giugno 2008<br />

Nelle Figure 4 e 5 si riporta il confronto tra i valori numerici <strong>del</strong>le <strong>vibrazioni</strong> assorbite<br />

<strong>da</strong>ll’uomo presenti nelle banche <strong>da</strong>ti e quelli misurati nell’azien<strong>da</strong> presa a riferimento. La<br />

Figura 4 evidenzia che nel 50% dei casi analizzati l’accelerazione dovuta alle <strong>vibrazioni</strong><br />

segnalata nelle banche <strong>da</strong>ti è superiore a quella ottenuta tramite la rilevazione diretta in<br />

azien<strong>da</strong>. Nella Figura 5, infine, si nota che nel 51% <strong>del</strong>le situazioni pericolose analizzate vi è<br />

una discrepanza, tra valori in banca <strong>da</strong>ti e valori misurati in ditta, superiore a 1,5 m/s 2 e nel<br />

30% è risultato uno scostamento superiore ai 2 m/s 2 .<br />

Figura 4 - Scostamenti percentuali tra valori misurati nell’azien<strong>da</strong> metalmeccanica e valori<br />

nelle banche <strong>da</strong>ti<br />

Figura 5 - Scostamenti tra i valori misurati nell’azien<strong>da</strong> metalmeccanica e i valori nelle<br />

banche <strong>da</strong>ti<br />

30%<br />

50%<br />

21%<br />

7%<br />

21%<br />

50%<br />

21%<br />

78<br />

Valore misurato sperimentalmente<br />

maggiore<br />

Valore banche <strong>da</strong>ti maggiore<br />

Scost < 0,50 m/s 2<br />

0,51 m/s 2 < Scost < 1,00 m/s 2<br />

1,01 m/s 2 < Scost < 1,50 m/s 2<br />

1,51 m/s 2 < Scost < 2,00 m/s 2<br />

Scost > 2,01 m/s 2


3. CONCLUSIONI<br />

La rilevazione sul campo dei valori <strong>del</strong>le <strong>vibrazioni</strong> ha permesso di mettere in luce limiti e<br />

vantaggi operativi, che si possono incontrare nel processo di <strong>valutazione</strong> <strong>del</strong> <strong>rischio</strong><br />

ricorrendo all’utilizzo <strong>del</strong>le banche <strong>da</strong>ti, nel caso specifico di un’azien<strong>da</strong> metalmeccanica tipo,<br />

che opera per il settore <strong>del</strong>l’industria <strong>del</strong>le acque minerali e <strong>del</strong>le bevande.<br />

Il ridotto numero di attrezzi/mezzi catalogati può rendere difficoltosa la realizzazione di<br />

un’accurata analisi <strong>del</strong> <strong>rischio</strong>, non essendo sempre possibile trovare in banca <strong>da</strong>ti la propria<br />

attrezzatura (uguale marca e mo<strong>del</strong>lo). In Figura 6 si riporta la presenza dei valori <strong>del</strong>le<br />

<strong>vibrazioni</strong> nelle banche <strong>da</strong>ti in base alla tipologia di attrezzo/mezzo 1 . Quest’analisi permette<br />

di evidenziare le difficoltà riscontrate nel caso specifico trattato nel presente lavoro.<br />

Figura 6 - Presenza di valori <strong>del</strong>le <strong>vibrazioni</strong> nelle banche <strong>da</strong>ti in base alla tipologia di<br />

attrezzo/mezzo<br />

numero di macchine<br />

6<br />

5<br />

4<br />

3<br />

2<br />

1<br />

0<br />

avvitatori carrelli mole smerigliatrici trapani<br />

elevatori pneumat. angolari<br />

Tipologia di attrezzo/mezzo<br />

Le informazioni contenute nella banca <strong>da</strong>ti, inoltre, sono <strong>da</strong> ritenersi attendibili solo per<br />

quegli utensili e mezzi esaminati nelle stesse condizioni operative, d’uso e di manutenzione.<br />

Infatti se una macchina in uso in azien<strong>da</strong> fosse rispondente al mo<strong>del</strong>lo e marca di quella<br />

riportata nella banca <strong>da</strong>ti potrebbero esistere comunque differenze nelle condizioni di<br />

esercizio (il materiale lavorato, stato di efficienza, l’utensile utilizzato, ecc.). I valori misurati sul<br />

campo presenti nelle banche <strong>da</strong>ti rispecchiano specifiche realtà operative, non potendo<br />

rappresentare la generalità dei casi riscontrabili.<br />

La banca <strong>da</strong>ti rimane, tuttavia, un valido strumento, consentito <strong>da</strong>lla legge, per effettuare<br />

l’analisi <strong>del</strong> <strong>rischio</strong> <strong>da</strong> <strong>vibrazioni</strong>. Permette un agevole reperimento dei valori di vibrazione<br />

1 Nella Figura 6 non sono considerate le differenze di mano/braccio e di lavorazione per tipologia di attrezzo/mezzo.<br />

79<br />

misurati sul campo<br />

banca <strong>da</strong>ti misurati<br />

banca <strong>da</strong>ti dichiarati<br />

Valutazione <strong>del</strong> <strong>rischio</strong> <strong>da</strong> <strong>esposizione</strong> a <strong>vibrazioni</strong> <strong>meccaniche</strong>: confronto tra misurazioni sul campo e uso di banche <strong>da</strong>ti


Prevenzione Oggi aprile - giugno 2008<br />

emesse <strong>da</strong>lle macchine, sia in sede di certificazione sia in condizioni operative stan<strong>da</strong>rd, con<br />

risparmio di tempo e risorse. Va in proposito sottolineato che i valori di certificazione non<br />

sono generalmente contenuti nei cataloghi illustrativi <strong>del</strong>la macchina: il più <strong>del</strong>le volte essi<br />

sono reperibili unicamente all’interno <strong>del</strong>la documentazione tecnica di accompagnamento<br />

<strong>del</strong> macchinario, una volta che questo sia stato acquistato. Essi pertanto risultano di difficile<br />

se non impossibile reperimento per i <strong>da</strong>tori di lavoro al fine di individuare le tecnologie a<br />

minor <strong>rischio</strong> disponibili, già in fase di <strong>valutazione</strong> preventiva. Sotto quest’ottica la banca <strong>da</strong>ti<br />

italiana permette, quindi, di prevedere la pericolosità intrinseca di alcuni macchinari. È<br />

importante quindi tenere presente che, anche se in taluni casi i <strong>da</strong>ti dichiarati <strong>da</strong>i costruttori<br />

tendono a sottostimare l’<strong>esposizione</strong> nelle reali condizioni di impiego di alcune macchine,<br />

essi consentono comunque di individuare i mo<strong>del</strong>li a basso livello di <strong>vibrazioni</strong>.<br />

Sulla base di tali considerazioni si comprende la rilevanza assunta <strong>da</strong>lla banca <strong>da</strong>ti italiana ai<br />

fini <strong>del</strong>l’attuazione <strong>del</strong>le fon<strong>da</strong>mentali azioni di tutela prescritte <strong>da</strong>lla Direttiva, quali la<br />

riduzione <strong>del</strong> <strong>rischio</strong> alla fonte e l'adozione di “misure immediate per riportare l'<strong>esposizione</strong><br />

al di sotto <strong>del</strong> valore limite di <strong>esposizione</strong>”.<br />

Si ricor<strong>da</strong> in proposito che la riduzione <strong>del</strong> <strong>rischio</strong> alla fonte è, il più <strong>del</strong>le volte, l'unica misura<br />

<strong>da</strong> adottare al fine di riportare l'<strong>esposizione</strong> a <strong>vibrazioni</strong> a valori inferiori ai limiti prescritti <strong>da</strong>lla<br />

Direttiva, non esistendo dispositivi di protezione <strong>da</strong>lle <strong>vibrazioni</strong> idonei a garantire il<br />

conseguimento di livelli di <strong>esposizione</strong> accettabili sotto il profilo igienistico.<br />

Inoltre, per poter essere uno strumento informativo efficace, la versione BDV disponibile sul<br />

sito www.ispesl.it, viene periodicamente aggiornata <strong>da</strong>ll’ISPESL e <strong>da</strong>lla ASL7 di Siena, anche<br />

in collaborazione con le associazioni dei produttori al momento <strong>del</strong>l’immissione sul mercato<br />

di nuove macchine. Infatti in base all'ultimo aggiornamento (novembre 2007) sono presenti<br />

nella BDV i <strong>da</strong>ti relativi a più di mille utensili e circa 400 mezzi, quasi il doppio dei <strong>da</strong>ti presenti<br />

all'epoca <strong>del</strong>le misurazioni dirette sul campo e riportate nel presente lavoro e si prevede un<br />

ulteriore raddoppio dei <strong>da</strong>ti entro un anno, a testimonianza degli sforzi in atto <strong>da</strong> parte<br />

<strong>del</strong>l'Istituto per renderla sempre più rappresentativa.<br />

Di conseguenza, qualora non fossero disponibili i <strong>da</strong>ti relativi alle proprie macchine, il <strong>da</strong>tore<br />

di lavoro e i suoi consulenti sono obbligati <strong>da</strong>lla legge ad effettuare le misurazioni ai fini <strong>del</strong>la<br />

<strong>valutazione</strong> <strong>del</strong> <strong>rischio</strong>. È consigliabile comunque effettuare <strong>del</strong>le misurazioni anche nel caso<br />

in cui la banca <strong>da</strong>ti contenesse i <strong>da</strong>ti relativi alle proprie macchine, ma in condizioni operative<br />

diverse. Viceversa, qualora nella banca <strong>da</strong>ti non figuri lo stesso attrezzo/mezzo presente in<br />

azien<strong>da</strong>, ma i <strong>da</strong>ti relativi alla stessa tipologia di attrezzo/macchina indichino già un netto<br />

superamento di una soglia di legge è consigliabile non ricorrere alla misurazione diretta<br />

avendo rilevato informazioni che <strong>da</strong>nno evidenza <strong>del</strong>l’elevata pericolosità intrinseca alla<br />

tipologia di macchina. Questo è il caso, ad esempio, dei martelli perforatori per lapidei,<br />

versione non ammortizzata, dove i valori presenti in banca <strong>da</strong>ti sono sistematicamente di<br />

molto superiori al valore limite.<br />

Le potenzialità ed i limiti di utilizzo <strong>del</strong>la BDV sono comunque illustrate in dettaglio all’utente,<br />

accedendo alla banca <strong>da</strong>ti on-line, in una Gui<strong>da</strong> all’utilizzo contenente indicazioni, consigli<br />

applicative e avvertenze necessarie per un corretto utilizzo <strong>del</strong>la stessa ai sensi <strong>del</strong> D.Lgs. 187/05.<br />

In conclusione il lavoro proposto vuole sottolineare, nella <strong>valutazione</strong> <strong>del</strong> <strong>rischio</strong> <strong>vibrazioni</strong>,<br />

l’importanza sia <strong>del</strong>l’analisi sperimentale sia <strong>del</strong>l’uso <strong>del</strong>le banche <strong>da</strong>ti. Dai rilievi eseguiti si<br />

evince, inoltre, come una maggiore disposizione di <strong>da</strong>ti relativi ad ogni tipologia di<br />

strumentazione possa permettere una <strong>valutazione</strong> molto meno onerosa <strong>da</strong> parte di qualsiasi<br />

azien<strong>da</strong>, garantendo ugualmente elevati stan<strong>da</strong>rd di sicurezza.<br />

80


RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI<br />

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2. Bovenzi M. Medical aspects of the hand-arm vibration syndrome. Int. J. Ind. Ergon. 1990,<br />

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gloves: field evaluation and laboratory performance assessment. IX International<br />

Conference on Hand-Arm Vibration . Nancy 2001.<br />

4. Griffin M J. Handbook of human vibration. Academic Press, London 1990<br />

5. Hulshof CTJ, Van der Laan GJ. Criteria for recognition of whole-body vibration injury as<br />

occupational disease: a review. II International Conference on Whole Body Vibration<br />

Injuries. Siena 2000<br />

6. Ente Nazionale Italiano di Unificazione UNI. Vibrazioni <strong>meccaniche</strong>.Misurazione e<br />

<strong>valutazione</strong> <strong>del</strong>l'<strong>esposizione</strong> <strong>del</strong>l'uomo alle <strong>vibrazioni</strong> trasmesse alla mano. parte 1:<br />

Requisiti generali. UNI EN ISO 5349-1; 2004<br />

7. Ente Nazionale Italiano di Unificazione UNI. Vibrazioni <strong>meccaniche</strong>. Misurazione e<br />

<strong>valutazione</strong> <strong>del</strong>l'<strong>esposizione</strong> <strong>del</strong>l'uomo alle <strong>vibrazioni</strong> trasmesse alla mano. parte 2. Gui<strong>da</strong><br />

pratica per la misurazione al posto di lavoro. UNI EN ISO 5349-2; 2004<br />

8. International Stan<strong>da</strong>rd Organization ISO. Mechanical vibration and shock - Evaluation of<br />

human exposure to whole-body vibration. General requirements. parte 1.ISO 2631-1; 1997<br />

9. Pinto I, Stacchini N, Santini F. La Riduzione <strong>del</strong> <strong>rischio</strong> <strong>da</strong> <strong>esposizione</strong> a <strong>vibrazioni</strong> manobraccio<br />

nel comparto dei materiali lapidei. DBA 94, Modena, 1994<br />

10.Europa. Direttiva 2002/44/CE <strong>del</strong> Parlamento europeo e <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong> 25 giugno 2002.<br />

Prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all’<strong>esposizione</strong> dei lavoratori ai rischi<br />

derivanti <strong>da</strong>gli agenti fisici (<strong>vibrazioni</strong>) (sedicesima direttiva particolare ai sensi <strong>del</strong>l’articolo<br />

16, paragrafo 1, <strong>del</strong>la direttiva 89/391/CEE). Gazzetta ufficiale <strong>del</strong>le Comunità europee n.<br />

177, 6 luglio 2002<br />

11.Italia. Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 187. Attuazione <strong>del</strong>la direttiva 2002/44/CE<br />

sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all'<strong>esposizione</strong> dei lavoratori ai<br />

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12.Pinto I, Stacchini N, Santini F. Utilizzo <strong>del</strong>le Banche Dati per la riduzione <strong>del</strong> <strong>rischio</strong><br />

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GAA 2003; 8: 31-45<br />

13.Pinto I, Stacchini N, Santini F. Una Banca Dati Nazionale per la Valutazione <strong>del</strong> Rischio e la<br />

scelta <strong>del</strong>le attrezzature di lavoro. dBA Incontri. Modena, 2004: 19-32<br />

81<br />

Valutazione <strong>del</strong> <strong>rischio</strong> <strong>da</strong> <strong>esposizione</strong> a <strong>vibrazioni</strong> <strong>meccaniche</strong>: confronto tra misurazioni sul campo e uso di banche <strong>da</strong>ti

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