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valutazione del rischio da esposizione a vibrazioni meccaniche

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Prevenzione Oggi aprile - giugno 2008<br />

INTRODUZIONE<br />

Le <strong>vibrazioni</strong> sono oscillazioni <strong>meccaniche</strong> rispetto ad un punto di riferimento, determinate <strong>da</strong><br />

onde di pressione che si trasmettono attraverso corpi solidi; le oscillazioni caratteristiche <strong>del</strong>le<br />

<strong>vibrazioni</strong> possono essere libere o forzate, ossia influenzate <strong>da</strong> una forza esterna come nel<br />

caso <strong>del</strong>l’utilizzo di strumenti <strong>da</strong> parte di un lavoratore [1].<br />

L’energia di vibrazione viene trasmessa al corpo umano tramite il contatto con un utensile o<br />

una superficie vibrante; il nostro corpo, come molti sistemi meccanici, ha la capacità di<br />

smorzare le oscillazioni riducendone così l’ampiezza. Nella posizione eretta gli arti inferiori<br />

smorzano le <strong>vibrazioni</strong> verticali mentre quelle orizzontali, che si trasmettono prevalentemente<br />

attraverso le mani, si riducono progressivamente nelle stesse, sui gomiti e sulle spalle. Ogni<br />

parte <strong>del</strong> corpo ha una propria frequenza di oscillazione per cui anche le reazioni alle <strong>vibrazioni</strong><br />

risultano diverse a secon<strong>da</strong> <strong>del</strong>le regioni interessate. Ad esempio la frequenza di risonanza<br />

degli organi addominali è di 4-8 Hz, quella <strong>del</strong>le spalle è di 4-5 Hz, per la testa si ha una<br />

frequenza di 20-30 Hz, mentre per le gambe, a secon<strong>da</strong> <strong>del</strong>l’angolatura, si va <strong>da</strong>i 2 ai 20 Hz [2].<br />

L’insieme che si sviluppa tra il corpo e le strutture che ad esso trasmettono le <strong>vibrazioni</strong> è<br />

quello tipico di un sistema a più gradi di libertà e proprio per questo il numero di coordinate<br />

indipendenti richieste per rappresentare la configurazione di un corpo umano durante<br />

l’oscillazione è molto variabile. A bassa frequenza il corpo umano risponde come una massa<br />

unica ed omogenea e la muscolatura scheletrica compensa facilmente la forza applicata. Tra<br />

i 2 e gli 80 Hz la muscolatura volontaria non riesce più a controllare i movimenti oscillatori<br />

<strong>del</strong>le varie parti <strong>del</strong> corpo che quindi non si comporta più come un’unica struttura, ma come<br />

un insieme di masse suscettibili di movimento relativo [3]. Al di sopra degli 80 Hz le <strong>vibrazioni</strong><br />

vengono efficacemente smorzate e la zona interessata è limitata alle immediate adiacenze <strong>del</strong><br />

punto di contatto con il corpo vibrante; in questo caso gli effetti sono diversi a secon<strong>da</strong> che<br />

le <strong>vibrazioni</strong> siano localizzate o generalizzate [4].<br />

Per poter, quindi, valutare l’effetto <strong>del</strong>le <strong>vibrazioni</strong> sull’uomo bisogna quindi considerare<br />

diversi parametri quali:<br />

• la regione d’ingresso <strong>del</strong>le <strong>vibrazioni</strong> e la loro direzione lungo il sistema di coordinate (assi<br />

x, y, z);<br />

• le caratteristiche fisiche <strong>del</strong>le <strong>vibrazioni</strong> (frequenza ed accelerazione, eventuale presenza di<br />

<strong>vibrazioni</strong> impulsive);<br />

• le caratteristiche <strong>meccaniche</strong> <strong>del</strong> corpo umano (frequenza caratteristica dei singoli organi,<br />

smorzamento, trasmissibilità ed impedenza);<br />

• la durata <strong>del</strong>l’<strong>esposizione</strong>;<br />

• la mo<strong>da</strong>lità di trasmissione.<br />

La <strong>valutazione</strong> di tutti questi parametri può essere non agevole e l’interpretazione dei <strong>da</strong>ti<br />

ottenuti può risultare assai complessa, proprio per questo esistono criteri generali <strong>da</strong> seguire.<br />

La prima fase è la determinazione <strong>del</strong> livello <strong>del</strong>la vibrazione che normalmente si ottiene<br />

misurando la sua accelerazione lungo ognuno dei tre assi. Nel presente studio l’accelerazione<br />

è il parametro più importante per la <strong>valutazione</strong> <strong>del</strong>la risposta corporea alle <strong>vibrazioni</strong> in<br />

quanto l’uomo avverte più la variazione di uno stimolo che il suo perdurare.<br />

Le <strong>vibrazioni</strong> sono classificate in quelle trasmesse al sistema mano-braccio e al corpo intero.<br />

Le prime possono essere differenziate a secon<strong>da</strong> che le stesse siano trasmesse al sistema<br />

mano-braccio attraverso:<br />

• le impugnature (macchine utensili portatili),<br />

• il materiale tenuto in mano <strong>da</strong>ll’addetto e sottoposto a lavorazione (macchine utensili fisse),<br />

• le stegole, il manubrio, il volante (macchine semoventi, mezzi di trasporto).<br />

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