19.05.2013 Views

Ottobre 2007 - Provincia di Milano

Ottobre 2007 - Provincia di Milano

Ottobre 2007 - Provincia di Milano

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

ALLERTA QUALITÀ<br />

A TUTELA DEI CONSUMATORI<br />

UN COORDINAMENTO NAZIONALE NECESSARIO<br />

ALLA TRASPARENZA NELLA PRODUZIONE E NELLA<br />

CONSERVAZIONE DELLE MERCI<br />

Occorre lavorare perché l’urgenza non <strong>di</strong>venti<br />

emergenza in tema <strong>di</strong> sicurezza del consumatore.<br />

I mesi trascorsi sono stati costellati <strong>di</strong> notizie<br />

sconcertanti, tutte attinenti alla qualità e alla<br />

sicurezza <strong>di</strong> beni <strong>di</strong> largo consumo: dai dentifrici<br />

sospettati <strong>di</strong> tossicità, alle bambole al piombo<br />

della Mattel, all’ultima, gravissima vicenda<br />

dell’addensante alla <strong>di</strong>ossina. Vicende <strong>di</strong>verse che<br />

riguardano produzioni <strong>di</strong>verse. Eppure c’è un punto<br />

comune: tutte le merci in oggetto sono prodotte,<br />

come si <strong>di</strong>ce, “made in world”. Fanno capo cioè a<br />

multinazionali che delocalizzano la produzione in vari<br />

Paesi, dalla Romania, alla Cina all’In<strong>di</strong>a. È uno degli<br />

effetti della globalizzazione. Ci dobbiamo interrogare<br />

sui rischi legati alla globalizzazione della produzione,<br />

dal sistema degli appalti e subappalti su scala<br />

mon<strong>di</strong>ale.<br />

Il “made in world” comporta un ine<strong>di</strong>to rapporto<br />

fra il paese d’origine del marchio e quelli della<br />

produzione. L’effetto perverso c’è quando il lavoro<br />

per produrre quella merce è sottopagato o la<br />

produzione inquinante o la merce stessa pericolosa<br />

per la salute. Ciò pone problemi nuovi relativi<br />

non solo alla <strong>di</strong>fesa dei lavoratori, ma anche al<br />

controllo della qualità delle merci e alla tutela dei<br />

consumatori.<br />

Occorre prendere atto che troppe volte la ricerca<br />

delle materie prime e della forza lavoro al minor<br />

costo possibile avviene a danno della qualità della<br />

produzione. Ne deriva la necessità della massima<br />

trasparenza sui tempi e sui mo<strong>di</strong> relativi alla<br />

produzione, alla conservazione e alla confezione<br />

delle merci, in particolare se alimentari. È ovvio che<br />

il protezionismo è una forma <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa commerciale<br />

fuori dal mondo e fuori dal tempo. Ma il buon senso<br />

suggerisce comunque <strong>di</strong> privilegiare i prodotti del<br />

44<br />

commercio con maggiori garanzie, fra cui quelli<br />

della produzione equa e solidale, che si fondano su<br />

<strong>di</strong> una relazione commerciale basata sul <strong>di</strong>alogo,<br />

la trasparenza e il rispetto, e i prodotti nazionali,<br />

la cui origine e le cui modalità <strong>di</strong> produzione e<br />

commercializzazione sono facilmente verificabili.<br />

Naturalmente non basta. Occorre un’etichettatura<br />

delle merci chiara ed evidente in cui, oltre alla<br />

data <strong>di</strong> scadenza per i prodotti deperibili, troppe<br />

volte oggi nascosta nei punti più improbabili della<br />

confezione, ci sia il Paese <strong>di</strong> provenienza ed ogni<br />

altra in<strong>di</strong>cazione, come la dettagliata e chiara<br />

composizione chimica, che renda quel prodotto<br />

socialmente trasparente.<br />

Si deve inoltre semplificare la rete <strong>di</strong> strumenti<br />

pubblici finalizzati al controllo della qualità. Occorre<br />

dar vita a un coor<strong>di</strong>namento nazionale, che<br />

coinvolga istituzioni e consumatori, che faciliti la<br />

prevenzione e consenta l’intervento imme<strong>di</strong>ato nel<br />

caso <strong>di</strong> sospetta pericolosità del prodotto. Nel nostro<br />

Paese il movimento d’opinione dei consumatori,<br />

per ragioni storiche, è meno forte e strutturato <strong>di</strong><br />

altri. Oggi c’è l’occasione, vorrei <strong>di</strong>re la necessità,<br />

<strong>di</strong> strutturare maggiormente questo movimento,<br />

affinché sia all’altezza <strong>di</strong> una sfida che - temo -<br />

sarà in futuro ancora più <strong>di</strong>fficile. Bene sarebbe, <strong>di</strong><br />

conseguenza, un coinvolgimento sempre maggiore<br />

delle associazioni dei consumatori da parte delle<br />

imprese e delle istituzioni nelle attività <strong>di</strong> controllo<br />

della qualità delle merci. Nelle scorse settimane il<br />

settimanale Il salvagente ha confermato il rischio <strong>di</strong><br />

presenza negli alimentari <strong>di</strong> <strong>di</strong>ossina che si sarebbe<br />

ritrovata in un ad<strong>di</strong>tivo, il guar gum. L’ad<strong>di</strong>tivo, <strong>di</strong><br />

provenienza prevalentemente in<strong>di</strong>ana, potrebbe<br />

essere contenuto in yogurt, dolci, gelati, surgelati,<br />

formaggi, carni, salse, bevande, alimenti <strong>di</strong>etetici.<br />

Nella pagina a fianco,<br />

i manifesti della campagna<br />

per i Consumer days.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!