Ottobre 2007 - Provincia di Milano
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CULTURA<br />
L’In<strong>di</strong>a, insomma, non è più solo <strong>di</strong>sciplina yoga,<br />
guru de<strong>di</strong>ti ad un misticismo totale, gastronomia<br />
definita “etnica” nelle metropoli europee.<br />
“Speriamo che questa mostra - <strong>di</strong>chiara<br />
l’assessore alla Cultura Daniela Benelli - inscritta<br />
nella particolare attenzione della <strong>Provincia</strong> per<br />
l’arte contemporanea e le forme artistiche del<br />
presente, rappresenti un contributo intelligente<br />
alla conoscenza dell’In<strong>di</strong>a e delle sue mille facce.<br />
Ed anche al rispetto e alla comprensione della<br />
cultura espressa a <strong>Milano</strong> dalle comunità in<strong>di</strong>ana<br />
e pakistana”. “A questo proposito - aggiunge<br />
Daniela Benelli - è una coincidenza felice che lo<br />
Spazio Oberdan, sede della mostra, si trovi propri al<br />
centro del quartiere in<strong>di</strong>ano <strong>di</strong> <strong>Milano</strong>, con i migliori<br />
ristoranti della città, rinomati negozi <strong>di</strong> abiti, gioielli e<br />
alimentari del subcontinente”.<br />
“La mostra - conclude l’assessore - nasce infatti<br />
da una convinzione profonda, e cioè dalla necessità<br />
<strong>di</strong> sra<strong>di</strong>care vecchi e nuovi tabù sulla centralità<br />
europea e occidentale nel <strong>di</strong>battito culturale. Siamo<br />
invece convinti che occorra uno sforzo progettuale<br />
e organizzativo, da parte delle amministrazioni<br />
pubbliche, per promuovere la creatività <strong>di</strong> altri<br />
Paesi, <strong>di</strong> altre culture, <strong>di</strong> altri approcci all’esistenza<br />
tradotti in forme estetiche. Ce lo chiede l’epoca che<br />
viviamo, fatta <strong>di</strong> sfide comuni e <strong>di</strong> problemi che non<br />
possono più essere confinati entro i recinti <strong>di</strong> identità<br />
ristrette. Cre<strong>di</strong>amo che l’arte, nella sua assolutezza<br />
comunicativa, umana e quin<strong>di</strong> universale, sia<br />
uno straor<strong>di</strong>nario strumento <strong>di</strong> comprensione e<br />
<strong>di</strong> avvicinamento tra le genti proprio in questa<br />
<strong>di</strong>rezione”.<br />
62<br />
I LUOGHI DELLA LETTURA<br />
Sono oltre 450 i “luoghi della lettura”, attraverso tutta la penisola, che hanno<br />
risposto all’appello dell’Istituto per il Libro per l’iniziativa <strong>Ottobre</strong>, piovono libri<br />
<strong>2007</strong> e, tra gli altri, si è schierata la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Milano</strong>. L’ambizioso progetto si<br />
prefigge l’obiettivo <strong>di</strong> trasformare l’Italia, almeno per un mese, in un Paese dove il<br />
libro è <strong>di</strong> casa.<br />
<strong>Ottobre</strong> è un mese da leggere, un mese per leggere, un mese per prendere il vizio<br />
della lettura, in lungo e in largo per l’Italia. Il progetto, varato nel 2006 dall’Istituto<br />
per il Libro del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in collaborazione con<br />
la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, l’Unione delle Province<br />
d’Italia, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, intende rilanciare, incentivare<br />
e valorizzare la rete <strong>di</strong> strutture e iniziative che sono impegnate nel nostro<br />
Paese quoti<strong>di</strong>anamente nella promozione del libro, inteso come presenza vitale,<br />
amichevole e in<strong>di</strong>spensabile.<br />
La <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Milano</strong>, in collaborazione con Leo Longanesi E<strong>di</strong>tore, ha presentato<br />
la nuova campagna <strong>di</strong> promozione del libro e della lettura lo scorso 1 ottobre<br />
al Teatro Dal Verme con un convegno per la celebrazione del cinquantenario<br />
della morte <strong>di</strong> Leo Longanesi: una delle figure che più ha rivoluzionato la<br />
comunicazione moderna attraverso la fusione <strong>di</strong> parole e immagini. Grafico,<br />
pittore, letterato, umorista, sceneggiatore, maestro <strong>di</strong> giornalismo, organizzatore<br />
<strong>di</strong> cultura, scopritore <strong>di</strong> talenti, inventore e promotore <strong>di</strong> giornali, perio<strong>di</strong>ci,<br />
volantini, calendari, cartoline illustrate, messaggi pubblicitari, Longanesi si trasferì<br />
a <strong>Milano</strong> per fondare l’omonima casa e<strong>di</strong>trice, che <strong>di</strong>resse negli ultimi <strong>di</strong>eci<br />
anni della sua vita. La <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Milano</strong> ha de<strong>di</strong>cato a Leo Longanesi e al suo<br />
lavoro e<strong>di</strong>toriale un evento che ha riunito la testimonianza <strong>di</strong> intellettuali, e<strong>di</strong>tori,<br />
giornalisti, autori e artisti per ricordare un protagonista della cultura italiana del<br />
Novecento, il suo genio eclettico e coraggioso, la sua lezione e la sua ere<strong>di</strong>tà.<br />
Il calendario <strong>di</strong> <strong>Ottobre</strong> piovono libri ha previsto la presentazione presso lo Spazio<br />
Oberdan, durante il mese <strong>di</strong> ottobre, dei libri: L’accusa del sangue. Mitologie<br />
dell’antisemitismo <strong>di</strong> Furio Jesi, La fobia romana e altri scritti su Freud e Meringer<br />
<strong>di</strong> Sebastiano Timpanaro e Il bambino lasciato solo, favole per momenti <strong>di</strong>fficili <strong>di</strong><br />
Alba Marcoli.