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Pietro Genesini I dogmi dell'Occidente e il suicidio del pianeta

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La ricchezza, diffusa anche nei bassi strati sociali,<br />

provoca (o permette) la contestazione giovan<strong>il</strong>e nel<br />

1968. Mai i giovani si erano ribellati agli adulti, agli<br />

anziani, ai portatori dei valori, ai custodi <strong>del</strong>l’esperienza.<br />

La ricchezza è tale da permettere la libertà di<br />

contestare anche coloro che sono ben felici di lavorare,<br />

produrre, arricchire, permettere ai figli un futuro<br />

(ancora) migliore. E i figli possono protestare,<br />

perché <strong>il</strong> margine di benessere e ricchezza è aumentato.<br />

Non ci si limita più a uno stipendio o a un salario<br />

di mera sopravvivenza. Resta denaro superfluo! I<br />

giovani contestano <strong>il</strong> benessere perché sono figli <strong>del</strong><br />

benessere. Ma non lo sanno.<br />

Il benessere non è più un valore acquisito, diventa<br />

un diritto. Se la donna lavora, <strong>il</strong> divorzio (voluto da<br />

lei, come voluto da lui) è possib<strong>il</strong>e, è praticab<strong>il</strong>e. Si<br />

può fare. Magari <strong>il</strong> padre passa un po’ di denaro alla<br />

madre. Si possono equiparare i figli nati dentro e<br />

fuori <strong>del</strong> matrimonio (attento, maschietto, a dove inf<strong>il</strong>i<br />

<strong>il</strong> tuo pisello!). Si può legalizzare anche l’interruzione<br />

<strong>del</strong>la gravidanza (1973-75). Un po’ di piacere<br />

in più e di figli in meno fa la salute <strong>del</strong>la copia.<br />

D’altra parte con lo sv<strong>il</strong>uppo <strong>del</strong>la medicina dal<br />

1929 (la penic<strong>il</strong>lina) in poi la mortalità infant<strong>il</strong>e era<br />

precipitata. Ora 10 figli significherebbe 9 adulti,<br />

mentre nella società agricola 10 figli significava 3<br />

adulti. La riduzione <strong>del</strong>la natalità oggi è divenuta un<br />

<strong>suicidio</strong>, ma si può fare, si può fare! Gli stranieri in<br />

Italia fanno i figli per gli italiani, questa è la grande<br />

verità urlata da intellettuali esagitati. La sinistra italiana<br />

fa un ragionamento molto strano: far figli è un<br />

atteggiamento da fascisti, da evitare. E perché? I figli<br />

servono o non servono al mantenimento<br />

<strong>del</strong>l’economia e <strong>del</strong>la società? Sembrerebbe di no!<br />

Profonda verità comunista, socialista, laica ed antifascista!<br />

Anche democratica.<br />

Punto forte <strong>del</strong>la sinistra è la difesa dei culatoni e dei<br />

loro “diritti”! Ma la sinistra, che da sempre fa pratica<br />

di ignoranza, non sa che in ogni società esistita i culatoni<br />

erano emarginati, in quanto non davano alcun<br />

contributo al ciclo di nascita e morte che permetteva<br />

alla stessa società di continuare ad esistere nel tempo.<br />

E poi lasciavano una donna zitella: una grande<br />

colpa in una società tradizionale, in cui la maternità<br />

(e la paternità) dentro <strong>il</strong> matrimonio era uno dei pochissimi<br />

valori praticab<strong>il</strong>i.<br />

Conviene tenere presente che i beni di prima necessità<br />

ormai non sono più quelli legati all’agricoltura:<br />

<strong>il</strong> settore primario è fin troppo produttivo. Sono divenuti<br />

i beni un tempo inesistenti o considerati superflui:<br />

auto e telefono, anche <strong>il</strong> divertimento e la<br />

cultura. Nelle società tradizionali era un valore<br />

l’astinenza e <strong>il</strong> risparmio o <strong>il</strong> digiuno (san Francesco<br />

d’Assisi docet), nelle società post-industriali è inve-<br />

ce un valore <strong>il</strong> consumo, <strong>il</strong> superfluo, anzi lo spreco,<br />

che tiene in moto l’economia e dà lavoro agli operai<br />

e forse anche ai giovani.<br />

È conveniente trasformare queste realtà, queste verità<br />

in <strong>dogmi</strong>, in diritti. E ci si dimentica che tutto<br />

questo succede nella società occidentale e soltanto in<br />

essa, che questa è una <strong>del</strong>le scelte possib<strong>il</strong>i e che è<br />

normalmente diffic<strong>il</strong>e stab<strong>il</strong>ire se una cosa è migliore<br />

di un’altra, un valore superiore a un altro. In una<br />

società povera si moriva di fame, in una società ricca<br />

si muore di obesità. Qual è la differenza? Nessuna. E<br />

perché non si dovrebbero cercare altre combinazioni<br />

tra i due estremi? La logica fuzzy potrebbe aiutare.<br />

9. I regimi totalitari: le super-fregnacce<br />

Non si può pretendere che <strong>il</strong> diavolo parli bene<br />

<strong>del</strong>l’acqua santa, né si può pretendere che chi ha fatto<br />

Professione di Fede Democratica ed Antifascista<br />

oltre che Repubblicana parli bene o almeno si proponga<br />

di capire che cosa furono i così detti regimi<br />

totalitari. Un bravo Professante di Fede Democratica<br />

ed Antifascista, con l’aggiunta di Sani Principi Costituzionali<br />

normalmente applica in proposito una<br />

antica religione, quella di Mani, la religione manichea:<br />

ci sono due principi, quello <strong>del</strong> Bene e quello<br />

<strong>del</strong> Male, <strong>il</strong> Bene siamo Noi Democratici e Antifascisti,<br />

<strong>il</strong> Male sono i regimi totalitari o autoritari o<br />

tirannici o i fondamentalisti islamici o i “regimi canaglia”<br />

o Saddam Hussein, che si era nascosto<br />

l’armamento proibito nel buco <strong>del</strong> culo (per ingannare<br />

gli ispettori ONU e la Comunità Internazionale,<br />

formata da USA e GB), che a quanto pare, se si deve<br />

credere alle parole di Bush e <strong>del</strong>la Rice, doveva essere<br />

notevolmente spazioso e gli armamenti in miniatura,<br />

se potevano stare lì. Sarebbero stati usati dai<br />

sette nani contro le zanzare.<br />

Ci si dimentica di dire che <strong>il</strong> Fascismo italiano va al<br />

potere democraticamente (i brogli non avrebbero<br />

modificato <strong>il</strong> responso elettorale) e poi si trasforma<br />

in regime rivoluzionario, anche se PCd’I e poi PCI si<br />

inviperiscono davanti a queste parole. I sindacati avevano<br />

tentato la rivoluzione nel biennio rosso<br />

(1919-21): un fallimento totale! Vogliono rivoluzionare<br />

la società e non sono neanche capaci di mandare<br />

avanti una fabbrica. Va al potere perché c’era un<br />

vuoto di potere: dal 1919 i partiti passavano <strong>il</strong> tempo<br />

a litigare e a non governare. Come tutti gli imprenditori<br />

sul mercato, Mussolini ne ha approfittato e ha<br />

conquistato <strong>il</strong> potere. In confronto a lui, socialisti e<br />

comunisti avevano ancora bisogno <strong>del</strong>la mamma per<br />

legarsi le scarpe e fare pipì. E volevano fare la rivoluzione<br />

socialista, comunista, proletaria. Tutte fesserie,<br />

molto più grandi di quelle che essi attribuivano<br />

alla Chiesa cattolica.<br />

<strong>Genesini</strong>, I <strong>dogmi</strong> <strong>del</strong>l’Occidente e <strong>il</strong> <strong>suicidio</strong> <strong>del</strong> <strong>pianeta</strong> 13

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