Pietro Genesini I dogmi dell'Occidente e il suicidio del pianeta
Pietro Genesini I dogmi dell'Occidente e il suicidio del pianeta
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p. 190: l’intercettazione telefonica di Frank Costello<br />
che dà ordini a un giudice federale compiacente,<br />
pubblicata dai giornali, provoca un’enorme indignazione<br />
nell’opinione pubblica.<br />
p. 215: La lunga emarginazione dei cattolici a cui è<br />
vietato per 16 anni (1804-20) di celebrare la messa<br />
(la maggioranza <strong>del</strong> paese è anglicana), dei quali dice<br />
«<strong>il</strong> governatore Brisbane “Tutti gli assassinii o<br />
altro crimine diabolico commessi in questa colonia<br />
sono stati perpetrati da cattolici».<br />
p. 218: «Gli altri no [si fa riferimento alle pratiche<br />
religiose degli italiani], non lo trovano e non l’hanno<br />
mai trovato “normale”. E all’arrivo dei nostri emigrati,<br />
i quali individuavano nella conservazione dei<br />
santi patroni <strong>il</strong> cuore stesso <strong>del</strong>la vita comunitaria e<br />
<strong>il</strong> puntello <strong>del</strong>la loro identità etnica, la reazione fu<br />
durissima». E gli italiani erano costretti a celebrare<br />
messa negli scantinati.<br />
p. 227: “Ottantotto operai, quasi tutti stranieri di cui<br />
55 italiani, che lavoravano in un cantiere sotto <strong>il</strong><br />
ghiaccio <strong>del</strong>l’Allalin, rimasero sepolti <strong>il</strong> 30 giugno<br />
1965 da una gigantesca frana. Si accertò che <strong>il</strong><br />
ghiaccio aveva già dato evidentissimi segni di smottamento.<br />
Che i responsab<strong>il</strong>i <strong>del</strong> cantiere lo sapevano.<br />
Che ciò non li aveva dissuasi dal fare costruire i baraccamenti<br />
proprio sotto la linea di caduta. Che non<br />
avevano previsto un sistema di monitoraggio per<br />
controllare se per caso un pezzo <strong>del</strong>la montagna si<br />
fosse mossa.” 17 morti. È la strage di Mattmark. Pene<br />
pecuniarie inferiori a quelle stab<strong>il</strong>ite dal codice.<br />
Seguono altri incidenti con morti, tutti costantemente<br />
ignorati.<br />
Adesso mi posso finalmente incazzare. Partiamo da<br />
quel che Stella dice: i reati degli extracomunitari sarebbero<br />
di meno se si valutassero come i reati compiuti<br />
dagli indigeni, cioè su una popolazione fatta di<br />
vecchi, donne e bambini. Vero, ma soltanto parzialmente.<br />
Il fatto è che essi – per fortuna – sono qui da<br />
soli. È chiaro, ma non è detto che i reati in percentuali<br />
diminuirebbero, se fossero presenti anche vecchi,<br />
donne e bambini. Gli uomini dovrebbero compierne<br />
di più, per pensare anche a loro.<br />
Stella ha mosso la critica per colpire, ma si è preoccupato<br />
soltanto di colpire, non si è accorto di dove<br />
portava <strong>il</strong> suo discorso. Voleva difendere gli albanesi,<br />
ma <strong>il</strong> problema serio non era quello né rivedere le<br />
percentuali dei crimini. Il problema serio è un altro: i<br />
crimini in percentuale e in valore assoluto. I crimini<br />
non si fanno scomparire sottolineando che sarebbero<br />
in percentuale minore se fossero stati calcolati anche<br />
vecchi, donne e bambini.<br />
I crimini si potrebbero allora far scomparire anche in<br />
altro modo: non facendoci caso o dicendo che finché<br />
io non sono colpito, non sono crimini. Ma questo è<br />
un comportamento criminale e scientificamente<br />
scorretto. Va bene scrivere un pamphlet, ma Stella si<br />
dimostra irresponsab<strong>il</strong>e. Stella vuol colpire, vuol<br />
mettere in difficoltà <strong>il</strong> lettore e dirgli: guarda, ti sbagli<br />
a preoccuparti; io ti dimostro, percentuali alla<br />
mano, che… Un comportamento scorretto: chi analizza<br />
un problema ha sempre 20 lance in più di chi<br />
legge; <strong>il</strong> ricercatore corretto non ne approfitta.<br />
Io non ho affrontato ex professo <strong>il</strong> problema <strong>del</strong>l’emigrazione,<br />
ma ho fatto immediatamente osservazioni<br />
molto più perspicue e pregnanti:<br />
La prima è che gli immigrati non possono fare a meno<br />
di commettere reati nel nuovo paese, e per due<br />
motivi:<br />
a) non hanno niente da perdere (la miseria a casa<br />
loro) e tutto da guadagnare (briciole più o meno<br />
grandi; grandi con attività <strong>il</strong>legali), perciò conviene<br />
rischiare (curiosamente e incomprensib<strong>il</strong>mente<br />
<strong>il</strong> paese ospitante difende le loro attività<br />
criminali);<br />
b) non conoscono le regole e le leggi <strong>del</strong> paese; ma,<br />
anche se le conoscessero, non gliene frega niente,<br />
perché sono toccati dalla fame e dalla povertà,<br />
e perché vedono una ricchezza smisurata rispetto<br />
alle loro condizioni di vita precedenti (<strong>il</strong><br />
che è anche vero, ma non sanno che quella ricchezza<br />
non nasce sugli alberi ma è frutto di duro<br />
lavoro; e comunque non gliene fregherebbe<br />
niente).<br />
Inoltre non si possono integrare perché:<br />
a) non conoscono la lingua (è faticoso impararla e<br />
magari non c’è tempo) né tutto <strong>il</strong> resto, non hanno<br />
radici in loco, né le potranno mai avere; le<br />
possono avere soltanto rimuovendo e rinnegando<br />
le loro radici, ma ciò è impossib<strong>il</strong>e, anche se<br />
essi stessi lo volessero;<br />
b) dar loro una casa per integrarli è costoso e ingiusto<br />
per i residenti (che pagherebbero le centinaia<br />
di m<strong>il</strong>ioni degli appartamenti), e soprattutto non<br />
serve a niente, perché una casa o un appartamento<br />
non sono affatto sufficienti affinché noi facciamo<br />
conseguire loro l’integrazione, affinché<br />
essi conseguano la loro integrazione nella nostra<br />
società;<br />
c) anzi, paradossalmente, se in qualche modo<br />
(diamo loro la casa, la cultura e, insomma, tutto)<br />
si integrassero e divenissero come noi, non sarebbero<br />
più appetib<strong>il</strong>i per noi, perché rifiuterebbero<br />
i lavori um<strong>il</strong>i e disgustosi e i bassi salari<br />
(possib<strong>il</strong>mente in nero) che vogliamo riservare<br />
loro.<br />
Insomma sono costretti a <strong>del</strong>inquere e a non rispettare<br />
le leggi, ma non per cattiva volontà, per ignoranza<br />
<strong>Genesini</strong>, I <strong>dogmi</strong> <strong>del</strong>l’Occidente e <strong>il</strong> <strong>suicidio</strong> <strong>del</strong> <strong>pianeta</strong> 40